Glasnost': differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua|l'album dei [[Barclay James Harvest]]|Glasnost (album)}}
{{F|politica|settembre 2018}}
'''''Glasnost<nowiki>'</nowiki>''''' ({{russo|гла́сность}} {{Link audio|Ru-glasnost.ogg|<small>ascolta</small>}}, {{IPA|[
== Storia ==
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== Obiettivi ==
La finalità di Gorbačëv nell'introdurre la trasparenza nel dibattito politico e nella società civile in
== Aree di influenza ==
Mentre nell'occidente la nozione di ''glasnost<nowiki>'</nowiki>'' è associata con la [[libertà di parola]], lo scopo principale di questa politica era di rendere la direzione del paese trasparente e aperta al dibattito, ampliando la partecipazione rispetto alla ristretta cerchia degli ''[[apparatčik]]'', che esercitavano un controllo totale sulla vita pubblica, oltre che sull'economia.<ref>{{de}} Peter Bruhn, [http://www.ib.hu-berlin.de/~pbruhn/glasnost.htm ''Glasnost im sowjetischen Bibliothekswesen'']</ref>
La ''glasnost<nowiki>'</nowiki>'' diede nuove libertà alle persone, come quella di parola, un cambiamento radicale nel sistema sovietico, nel quale la censura e la soppressione delle critiche al governo e al partito è sempre stata fondamentale. Introdusse anche una maggiore libertà per i mezzi di comunicazione di massa. Verso la fine degli [[anni '80]] il governo
== Effetti ==
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Il rinascente nazionalismo finì per costituire un'autentica sfida per la sopravvivenza dell'Unione. Gli interventi ci saranno, tardivi, come l'attacco militare alla Torre della Televisione di Vilnius del 13 gennaio 1991 che causò la morte di 14 indipendentisti lituani e il ferimento di alcune centinaia<ref>{{cita news|url=https://www.secoloditalia.it/2015/01/quali-glasnost-perestrojka-nel-1991-gorbaciov-invase-lituania/|titolo=Ma quali glasnost e perestrojka, nel 1991 Gorbaciov invase la Lituania|nome=Antonio|cognome=Pannullo|data=9 gennaio 2015|sito=Secolo d'Italia|accesso=20 marzo 2019}}</ref>, ma il processo disgregatore centrifugo era già a uno stadio irreversibile (la [[Repubblica Socialista Sovietica Lituana|RSS Lituana]], ad esempio, aveva dichiarato l'indipendenza dall'Unione Sovietica l'11 marzo 1990).<ref>{{cita news|url=http://www.limesonline.com/ventanni-e-non-sentirli-i-paesi-baltici-dopo-il-crollo-dellurss/30500|titolo=Vent’anni e non sentirli: i paesi baltici dopo il crollo dell’Urss|nome=Alessandro|cognome=Di Simone|data=19 dicembre 2011|sito=Limes|editore=GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.|accesso=20 marzo 2019}}</ref>
L'ascesa del nazionalismo portò anche a una serie di tensioni [[etnia|etniche]]. Per esempio, nel febbraio [[1988]], il [[Nagorno Karabakh]], una regione a prevalenza etnica [[
Le libertà che scaturivano dalla ''glasnost<nowiki>'</nowiki>'' permisero un maggiore contatto dei cittadini sovietici con il [[civiltà occidentale|mondo occidentale]], soprattutto gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]. Furono allentate le restrizioni per i viaggiatori, permettendo un maggiore contatto culturale e una certa apertura economica. Per esempio, un luogo di ritrovo particolarmente importante era presso [[San Francisco]] nel [[Dakin Building]], da allora di proprietà del [[Filantropia|filantropo]] americano Henry Dakin che ebbe intensi contatti con la Russia:<blockquote>Nella seconda metà degli [[Anni 1980|anni ottanta]], quando la ''glasnost<nowiki>'</nowiki>'' e la ''perestrojka'' portarono alla dissoluzione dell'[[Unione Sovietica|URSS]], il Dakin Building fu la sede di una serie di gruppi il cui obiettivo era facilitare i contatti tra [[Stati Uniti d'America]] e Russia. Tra questi, il "Centro per le iniziative USA-URSS", che aiutò più di mille americani a visitare l'Unione Sovietica e più di 100 cittadini sovietici a visitare gli Stati Uniti.<ref>''Cyberspace'', San Francisco Chronicle, Page A-14, November 20, 1995</ref></blockquote>
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