Heinz Brandt: differenze tra le versioni
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|Didascalia = Heinz Brandt tra il 1933 e il 1936
|Soprannome =
|Data_di_nascita = 11 marzo
|Nato_a = [[Charlottenburg]]
|Data_di_morte = 21 luglio
|Morto_a = [[Kętrzyn|Rastenburg]]
|Cause_della_morte = Esplosione
|Luogo_di_sepoltura =
|Etnia =
|Religione =
|Nazione_servita = {{Bandiera|DEU}} [[Repubblica di Weimar]] <br/> {{bandiera|DEU 1933-1945|dim=21}} [[Germania nazista]]
|Forza_armata = {{simbolo|Flag of Weimar Republic (war).svg}} [[Reichswehr]] <br/> {{
|Arma =
|Corpo =
|Specialità = [[Oberkommando der Wehrmacht]]
|Unità =
|Reparto =
|Anni_di_servizio =
|Grado = [[Generalmajor|Maggior generale]]<ref>Promozione postuma.</ref>
|Ferite =
|Comandanti =
|Guerre = [[Seconda guerra mondiale]]
|Campagne = [[Fronte occidentale (1939-1945)|Fronte occidentale]]
|Battaglie =
|Comandante_di =
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|GiornoMeseMorte = 21 luglio
|AnnoMorte = 1944
|Attività =
|Attività2 = cavaliere
|Nazionalità = tedesco
}}
Vinse una medaglia d'oro ai [[Giochi della XI Olimpiade]] nelle gare di [[equitazione]]. Morì durante l'[[attentato a Hitler del 20 luglio 1944]], compiuto dal colonnello [[Claus Schenk von Stauffenberg]], spostando la valigetta contenente l'esplosivo, salvando così la vita al [[Führer]] per la seconda volta.
== Biografia ==
=== Giovinezza e Olimpiadi ===
Heinz Brandt nacque a [[Charlottenburg]], [[Berlino]]. Figlio dell'ufficiale di cavalleria [[Georg Brandt (generale)|Georg Brandt]], si iscrisse al [[Reichswehr]], come cadetto, nel 1925. Frequentò un corso presso la scuola di [[cavalleria]] di [[Hannover]] nel 1928 e venne promosso tenente. Nel 1936, partecipò ai [[Giochi della XI Olimpiade]] di Berlino, durante i quali fece parte della squadra tedesca di [[Equitazione ai Giochi della XI Olimpiade|equitazione]], che vinse la medaglia d'oro nella categoria Salto ostacoli a squadre, insieme a Kurt Hasse e Marten von Barnekow. Partecipò inoltre alla gara di salto ostacoli individuale, uscendo ai sedicesimi di finale.
=== Seconda guerra mondiale ===
Allo scoppio della [[seconda guerra mondiale]], era un capitano dell'[[Oberkommando der Wehrmacht]]. Dopo aver prestato servizio nella divisione di fanteria, venne promosso maggiore nel gennaio 1941 e tenente colonnello nell'aprile 1942. Il 13 marzo 1943, il generale [[Henning von Tresckow]] chiese a Brandt, che viaggiava con [[Adolf Hitler|Hitler]] ma non faceva parte della cospirazione<ref>Frank McDonough, ''The Hitler Years: Disaster, 1940-1945'', 2021.</ref>, di portare un pacchetto contenente due bottiglie di presunto [[Cointreau
==== L'attentato del 20 luglio 1944 ====
Il 20 luglio 1944, come braccio destro del generale [[Adolf Heusinger]], capo delle operazioni presso lo stato maggiore, arrivò presso la sede del [[Wolfsschanze]] di [[Kętrzyn|Rastenburg]], nella [[Prussia Orientale]], per una conferenza presieduta da Hitler. Con l'assistenza del maggiore [[Ernst John von Freyend]], il colonnello Stauffenberg mise una valigetta contenente una bomba ai suoi piedi, il più vicino possibile a Hitler. Stauffenberg, quindi, con una scusa, lasciò la stanza. Poco dopo, nel tentativo di vedere meglio la mappa sul tavolo,
Morì il giorno
Le indagini portate a termine dalla [[Gestapo]] due mesi dopo la sua morte, già troppo tardi per il funerale di stato negato da Hitler a causa di quel sospetto non ancora chiarito, conclusero che il colonnello Brandt non era coinvolto nella cospirazione, malgrado conoscesse alcuni dei responsabili e fosse ormai scettico sull'andamento della guerra. Alcuni storici continuano, tuttavia, a sostenere che fosse anche lui un membro o sostenitore della resistenza, sacrificato da Stauffenberg non essendo stato informato dell'attentato, circostanza negata o non confermata da altri.<ref>{{cita web|url=http://isoh.org/wp-content/uploads/JOH-Archives/johv27n3i.pdf|titolo=The Rider and the Bomb: Oltmpic Champuon Heinz Brandt and the 20 July Plot|accesso=12 gennaio 2023|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.haz.de/lokales/hannover/der-fuss-an-der-aktentasche-6IP6A3CMLHMW6HK26O4XIRPDVI.html|titolo=Heinz Brandt starb beim Attentat vom 20. Juli 1944|data=18 luglio 2014|accesso=12 gennaio 2023|lingua=de}}</ref>
== Vita privata ==
▲Morì il giorno successivo<ref name="Nemesis"/>, dopo un intervento chirurgico, nell'ospedale militare di Karlshof, presso Rastenburg, e venne promosso postumo maggiore generale da Hitler. Il generale Guderian, che tenne il discorso funebre, disse fra l'altro: "con dolore orgoglioso l'Esercito abbassa le insegne della sua Bandiera di Combattimento di fronte al Maggiore Generale Heinz Brandt".<ref>{{cita web|url=https://it.findagrave.com/memorial/125156797/heinz-brandt|titolo=Gen Heinz Brandt (1907-1944) - Memorials|accesso=22 dicembre 2022|lingua=en}}</ref> Altre tre persone morirono a causa dell'esplosione. Studi successivi conclusero che il suo esatto posizionamento vicino ad una gamba del tavolo fu un fattore cruciale nel determinare chi sarebbe sopravvissuto alla detonazione della bomba.<ref name="GermanOpposition">{{Cita libro|data=1997|autore=Michael C. Thomsett|ISBN=0-7864-0372-1|titolo=The German Opposition to Hitler: The Resistance, the Underground, and Assassination Plots, 1938-1945|anno=1997|url=https://archive.org/details/germanopposition0000thom|editore=McFarland|lingua=en}}</ref>
L'11 febbraio 1933, ad Hannover, si sposò con Ursula Mehring (1910-2009), figlia di un commerciante, ed ebbe un figlio, Peter (1934-2001).
== Onorificenze ==
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== Filmografia ==
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== Note ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.italiasociale.net/storia12/storia-12-10-19.html|titolo=Sito ufficiale|accesso=5 dicembre 2022|dataarchivio=21 luglio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200721104632/http://www.italiasociale.net/storia12/storia-12-10-19.html|
{{Campioni olimpici di equitazione}}
{{Campioni olimpici di equitazione salto ostacoli a squadre}}
{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Vincitori di medaglia d'oro olimpica per la Germania]]
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