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{{Azienda
|nome = Motown
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La '''Motown Records''', nota anche semplicemente come '''Motown''', è un’etichetta discografica statunitense appartenente alla [[Universal Music Group]].<ref>{{Cita web|url=https://www.universalmusic.com/label/motown-records/|titolo=Motown Records}}</ref>
Fondata nel 1959 dall’imprenditore [[Berry Gordy]] ([[Detroit]], 28 novembre 1929), la
La
Tra gli artisti più noti rappresentati dalla
== Storia ==
=== Gli inizi ===
Dopo
Il fallimento dell’attività nel 1955, tuttavia, costringe Gordy a trovare impiego nell’industria automobilistica di Detroit, presso la [[Ford Motor Company]].<ref>{{Cita libro|autore=Nelson George|titolo=Where Did Our Love Go?: The Rise & Fall of the Motown Sound|anno=2007|editore=University of Illinois Press|lingua=inglese|p=17}}</ref> Nel 1957, parallelamente alla separazione dalla moglie Thelma (seguita dal divorzio nel 1959)<ref>{{Cita libro|autore=Nelson George|titolo=Where Did Our Love Go?: The Rise & Fall of the Motown Sound|anno=2007|editore=University of Illinois Press|lingua=inglese|p=18}}</ref>, Gordy lascia il lavoro alla Ford e si dedica interamente all’attività di autore e compositore indipendente per [[Jackie Wilson]], ex pugile di Detroit, e per Marv Johnson, a cui affianca in seguito l’attività di editore musicale per [[Smokey Robinson]], ancora diciassettenne.<ref>{{Cita libro|titolo=I Hear a Symphony: Motown and Crossover R&B|autore=Andrew Flory|anno=2017|editore=University of Michigan Press|lingua=inglese|pp=31-32}}</ref> Tra i suoi
I proventi derivanti dal diritto d’autore, tuttavia, lasciano insoddisfatto Gordy, che decide di fondare l’etichetta discografica
=== Gli anni
Per supervisionare e gestire direttamente la carriera degli artisti scritturati dalla casa discografica, alla fine del 1960 Gordy fonda la International Talent Management Inc. (ITMI), la società di management degli artisti della Motown gestita da sua sorella maggiore Esther Edwards.<ref>{{Cita libro|titolo=I Hear a Symphony: Motown and Crossover R&B|autore=Andrew Flory|anno=2017|editore=University of Michigan Press|lingua=inglese|p=41}}</ref> I [[The Miracles|Miracles]] di [[Smokey Robinson]] sono
Nel 1962 Gordy inaugura la stagione delle
L’insoddisfazione espressa dal supervisore della prima tournée Thomas “Beans” Bowles, sassofonista e performer, circa l’esito di alcune performance convince Gordy a istituire presso la sede di Detroit il dipartimento di “Artist Development” per sovrintendere allo sviluppo professionale degli artisti e di cui affida la
Nel 1963, al contributo di Smokey Robinson dei Miracles come produttore e autore si aggiunge quello del trio [[Holland-Dozier-Holland|Holland, Dozier & Holland]] (H-D-H) che caratterizzerà il sound della Motown per tutti gli anni
Sin dall’inizio Gordy
Nel 1964,
Nel marzo 1965 la
Nel 1965
Il 29 agosto del 1968 la Motown intenta un’azione legale contro il trio [[Holland-Dozier-Holland|H-D-H]] accusato di non aver rispettato i termini del contratto con la
Nonostante, la perdita
=== Gli anni settanta ===
All’inizio del decennio, la Motown affronta un momento di trasformazione organizzativa che implica il trasferimento degli uffici a [[Los Angeles]] nel 1972, la traumatica chiusura della sede di [[Detroit]] e le dimissioni di Barney Ales.<ref>{{Cita libro|autore=Nelson George|titolo=Where Did Our Love Go?: The Rise & Fall of the Motown Sound|anno=2007|editore=University of Illinois Press|lingua=inglese|p=188}}</ref> Entro l’anno successivo la Motown è inclusa nella rivista ''Black Enterprise'' che la descrive come l’azienda afro-americana più grande in America, con un profitto lordo di 40 milioni di dollari e 135 impiegati.<ref>{{Cita libro|autore=Nelson George|titolo=Where Did Our Love Go?: The Rise & Fall of the Motown Sound|anno=2007|editore=University of Illinois Press|lingua=inglese|p=189}}</ref>
Nel 1969, la Motown produce i [[The Jackson 5|Jackson 5]]. Il loro primo singolo, ''I Want You Back'', raggiunge il primo posto in classifica nel gennaio del 1970 e in aprile ''ABC'' prende il posto di ''Let It Be'' dei [[The Beatles|Beatles]] come singolo più venduto negli U.S.A. confermando a Gordy il potenziale della band.<ref name=":1" />
Nel 1971 [[Diana Ross]] è scritturata come protagonista del film su [[Billie Holiday]] coprodotto dalla Motown, [[La signora del blues|''La Signora del Blues'']], che ottiene quattro [[Academy Award|Academy Award nominations]]. Successivamente, Diana Ross è di nuovo protagonista di due produzioni cinematografiche Motown, ''[[Mahogany]]'' nel 1974 e [[I'm Magic|''The Wiz'']] nel 1978.<ref>{{Cita libro|autore=Nelson George|titolo=Where Did Our Love Go?: The Rise & Fall of the Motown Sound|anno=2007|editore=University of Illinois Press|lingua=inglese|p=192}}</ref>
Tra il 1974 e il 1977, [[Stevie Wonder]] vince per tre volte consecutive il [[Grammy Award]] per l’album dell’anno, ma l’album ''Journey Through The Secret Life Of Plants'', frutto di tre anni di lavoro, si dimostra un fallimento.<ref name=":1" />
Nel 1975 Ales torna alla Motown con il ruolo di presidente, ma verso la fine degli anni settanta sono molti gli artisti e i produttori che decidono di lasciare la casa discografica. Tra essi ci sono [[Martha Reeves (cantante)|Martha Reeves]], i [[Four Tops]], [[Gladys Knight & the Pips|Gladys Knight & The Pips]] e anche i [[The Jackson 5|Jackson 5]], che firmano un nuovo contratto con la [[CBS Records International|CBS]].<ref name=":2" /> Nel 1978 ''Three Times a Lady'' dei [[Commodores]] è l’unico singolo della Motown che riesce a entrare nella Top Ten e nel 1979 Barney Ales è rimpiazzato da Jay Lasker.<ref name=":3">{{Cita libro|titolo=The International Directory of Company Histories|anno=1999|editore=St. James Press|lingua=inglese|p=314|volume=26}}</ref>
=== Dagli anni ottanta al nuovo millennio ===
Se negli anni settanta gli album che raggiungono il primo posto nelle classifiche sono venticinque, in tutti gli anni ottanta la Motown si aggiudica il primo posto solo otto volte.<ref name=":3" />
[[Lionel Richie]] lascia i [[Commodores]] e avvia la carriera da solista divenendo uno dei rappresentanti più in vista della Motown, ma continua la sequela di arrivi e partenze di artisti vecchi e nuovi: tornano i [[The Temptations|Temptations]], i [[Four Tops]] e [[Junior Walker]], mentre [[Diana Ross]] e [[Marvin Gaye|Marvin Gay]] se ne vanno.<ref name=":2" /> La Ross, tuttavia, è tra gli artisti che acconsentono a partecipare al [[Motown 25: Yesterday, Today, Forever|''Motown 25: Yesterday, Today, Forever'']], il programma televisivo prodotto dalla Motown Productions e trasmesso nel 1983 in occasione dei 25 anni dalla nascita della Motown.<ref name=":3" />
Nel 1983 la Motown firma un accordo di distribuzione con la [[MCA (azienda)|MCA]] che viene rotto nel 1985, a seguito del rifiuto da parte di Gordy delle offerte che la MCA gli sottopone per l’acquisto della casa discografica.<ref name=":3" /> Tuttavia, le perdite economiche e le dimissioni di Jay Lasker, dovute all’oneroso e discusso finanziamento dei videoclip musicali come strumento di promozione degli artisti, costringono Gordy a riprendere le trattative di vendita con la MCA. Quest'ultima, grazie al determinante intervento del gruppo di investimento Boston Ventures, acquista la casa discografica Motown il 29 giugno 1988 per la somma di 61 milioni di dollari.<ref name=":3" />
Il seggio presidenziale della Motown passa, dunque, a Jheryl Busby, ma Berry Gordy tiene per sé la Jobete e la Motown Productions, che è ribattezzata Gordy-de Passe Productions.<ref name=":3" /> Nel 1989 gli studi Hitsville Recordings di Los Angeles sono acquistati dalla [[Cambridge SoundWorks|Soundworks]], mentre quelli di [[Detroit]] diventano un museo.<ref>{{Cita libro|titolo=Enciclopedia del Blues e della musica nera|anno=1994|editore=Arcana Editrice|città=Milano|lingua=italiano|p=803|curatore2=Massimo Cotto}}</ref>
Nel 1993 la Boston Ventures acquista la quota della [[MCA (azienda)|MCA]] sulla Motown per rivendere l’intera casa discografica alla [[PolyGram|Polygram]] per più di 300 milioni di dollari. Nel frattempo Gordy lascia assumere a Suzanne de Passe il controllo esclusivo della Motown Productions e nel 1997 vende metà dei diritti della Jobete alla [[EMI]] per la somma di 132 milioni di dollari. L’anno successivo la [[Seagram]] acquisisce la [[PolyGram]] e la Motown è assorbita nella [[Universal Music Group]]. Nel 2005 la Motown si fonde con la Universal Records per creare la [[Universal Motown Records]].<ref>{{Cita libro|titolo=I Hear a Symphony: Motown and Crossover R&B|autore=Andrew Flory|anno=2017|editore=University of Michigan Press|lingua=inglese|pp=169-170}}</ref>
== Motown Sound ==
Con il termine "Motown Sound" si fa riferimento allo stile musicale uniforme che caratterizzò gli artisti della Motown negli anni sessanta. Si tratta di un vero e proprio slogan che la Motown diffuse nella pubblicità, nella stampa e sulle copertine degli album dalla fine del 1965, esortando clienti e rivenditori a considerarlo una vera e propria etichetta di genere. Altri slogan coniati dalla casa discografica sono “The Sound Of Young America” e “Detroit Sound”.<ref name=":4">{{Cita libro|autore=Andrew Flory|titolo=I Hear a Symphony: Motown and Crossover R&B|anno=2017|editore=University of Michigan Press|lingua=inglese|p=2}}</ref>
Il “Motown Sound” nacque dall’ambizione di [[Berry Gordy]] di conquistare il grande pubblico attraverso il [[Crossover (musica)|crossover]], ovvero la commistione di generi e mercati musicali diversi che andava diffondendosi dagli anni cinquanta.<ref name=":4" /> Così, la Motown si fece pioniera di un nuovo ''sound'' mainstream basato sugli elementi cardine del genere [[gospel]] (ritmo, struttura responsoriale con domanda e risposta del coro, sequenze armoniche di breve durata), che contraddistingueva la formazione di tutti gli artisti e produttori della casa discografica, ma applicati a testi pop standard.<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|autore=Jon Fitzgerald|anno=1995|titolo=Motown Crossover Hits 1963-1966 and the Creative Process|rivista=Popular Music|volume=14|numero=1|p=8|lingua=inglese}}</ref> A ciò si aggiungeva la tecnica e la creatività dei musicisti jazz Earl Van Dyke, [[James Jamerson]] e Benny Benjamin.<ref>{{Cita libro|autore=Nelson George|titolo=Where Did Our Love Go?: The Rise & Fall of the Motown Sound|anno=2007|editore=University of Illinois Press|lingua=inglese|pp=104-106}}</ref>
Per questo il “Motown Sound” ebbe anche un ruolo fondamentale nell’integrazione razziale della musica pop.<ref name=":0" /> Nelle parole di [[Quincy Jones]]:
{{Citazione|Le persone di talento che hanno attraversato la Motown, sia gli artisti in scena sia gli autori e i produttori dietro le quinte, hanno abbattuto le barriere tra bianchi e neri, tra il mondo R&B e il "mainstream", facendo vedere a tutti la bellezza della musica nera.|[[Quincy Jones]], ''Foreword by Quincy Jones'' in {{Cita libro|autore=Nelson George|titolo=Where Did Our Love Go?: The Rise & Fall of the Motown Sound|anno=2007|editore=University of Illinois Press|lingua=inglese|p=xi}}|The talented people that flowed through Motown, both the performers on stage and the writers and producers behind the scene, broke down the barriers between black and white, between the R&B world and the 'mainstream', letting everyone see the beauty of black music.|lingua=inglese|lingua2=italiano}}
== Etichette sussidiarie<ref>{{Cita libro|titolo=The Story Of Motown|autore=P. Benjaminson|anno=2018|editore=Rare Bird Books|lingua=inglese|capitolo=13}}</ref> ==
*Tamla Records
*Gordy Records
*Soul
*VIP
*Rare Earth
*Black Forum
*Prodigal
*Hitsville
*Melodyland
*Workshop
== Note ==
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