Jakob Hlasek: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
fix wlink
 
(7 versioni intermedie di 6 utenti non mostrate)
Riga 4:
|Didascalia =
|Sesso = M
|CodiceNazione = {{CZECSK}}<br/> {{CHE}}
|Disciplina = tennis
|TermineCarriera = 1996
Riga 16:
| Wimbledon_s = 4T ([[Torneo di Wimbledon 1987 - Singolare maschile|1987]], [[Torneo di Wimbledon 1996 - Singolare maschile|1996]])
| USOpen_s = 4T ([[US Open 1988 - Singolare maschile|1988]], [[US Open 1996 - Singolare maschile|1996]])
| Giochiolimpici_s = 3T ([[Tennis ai Giochi della XXIV Olimpiade - Singolare maschile|1988]], [[Tennis ai Giochi della XXV Olimpiade - Singolare maschile|1992]])
| carriera_d = 367 -272
| titoli_d = 20
Riga 35:
| USOpen_m =
}}
|Vittorie =
{{MedaglieCompetizione|HopmanCoppa CupDavis}}
{{MedaglieArgento|[[Coppa Davis 1992]]}}
{{MedaglieCompetizione|Hopman Cup}}
{{MedaglieOro|[[Hopman Cup 1992]]}}
|Aggiornato = definitivo
Riga 61 ⟶ 64:
Ha giocato settantanove incontri in [[Coppa Davis]] con la [[Squadra svizzera di Coppa Davis|squadra svizzera]], vincendone quarantanove<ref>{{cita web|url=http://www.daviscup.com/en/players/player/profile.aspx?playerid=10000608|titolo=Profilo sul sito della Coppa Davis|autore=daviscup.com|accesso=11 maggio 2014}}</ref> e contribuendo al raggiungimento della finale nel [[Coppa Davis 1992|1992]]. Sempre nel 1992 ha preso parte alle [[Tennis ai Giochi della XXV Olimpiade|Olimpiadi]], dove è uscito al terzo turno in singolare e ai quarti di finale in doppio.
 
In singolare gioca il suo primo match a livello ATP al torneo di Colonia del 1982, perdendo contro l'americano [[Kevin Curren|Curren]]. L'anno successivo raggiunge il terzo turno a [[Torneo di Wimbledon 1983|Wimbledon]], mentre i quarti di finale ottenuti a [[Milan Indoor|Milano]] nel 1984 lo proiettano per la prima volta nei primi cento in classifica. Nel 1985 raggiunge la semifinale all'ATP di Melbourne, a Milano e a Hong Kong, e la finale a [[Rotterdam Open|Rotterdam]], entrando a fine anno tra i primi cinquanta. Con i quarti ottenuti a Filadelfia nel 1986 entra nei primi trenta, mentre a Hilversum a luglio gioca sulla terra, la sua peggior superficie, la seconda finale ATP perdendola contro [[Thomas Muster]]. Nel 1987 ottiene i quarti di finale a Filadelfia, [[Indian Wells Masters|Indian Wells]], Bruxelles, Milano, Stoccarda e Johannesburg, il 4t a [[Torneo di Wimbledon 1987|Wimbledon]], il 3t agli [[US Open 1987 - Singolare maschile|Us Open]], la semifinale a Tolosa e Wembley.
 
Il 1988 è la sua miglior stagione in singolare, nonostante un inizio non positivo con la sconfitta al primo turno agli [[Australian Open 1988 - Singolare maschile|Australian Open]] e un infortunio che lo tiene fermo fino a maggio. Al [[Open di Francia 1988|Roland Garros]] passa due turni, perdendo da [[Yannick Noah]], a Wimbleden perde al secondo turno mentre a [[J. Safra Sarasin Swiss Open Gstaad|Gstaad]], ottiene la terza finale in carriera perdendo anche questa contro l'australiano [[Darren Cahill|Cahill]]. Raggiunge successivamente i quarti a [[Western & Southern Open|Cincinnati]] e il quarto turno agli [[US Open 1988 - Singolare maschile|Us Open]]. All'inizio della stagione indoor è ancora n.27 in classifica, ma una serie di eccellenti risultati lo portano in top 10. Nel torneo di casa di [[Swiss Indoors|Basilea]] batte [[Jimmy Connors]] e perde la quarta finale in carriera contro [[Stefan Edberg]]. È in semifinale a Tolosa la settimana successiva, dove Connors si prende la rivincita, e a [[Rolex Paris Masters|Parigi Bercy]], dove ottiene lo scalpo di [[John McEnroe]]. L'incantesimo si spezza finalmente a Wembley, dove sconfigge nei quarti [[Amos Mansdorf|Mansdorf]] (che lo aveva battuto a Bercy), in semifinale [[Henri Leconte]] e in finale [[Jonas Svensson]] 7-5 al quinto set. Si ripete a Johannesburg, dove sconfigge negli ultimi due atti [[Brad Gilbert]] e il giocatore di casa [[Christo van Rensburg|Van Rensburg]] in quattro parziali. Gioca ancora una finale a Bruxelles, dove cede a Leconte. Questa serie impressionanti di risultati gli consentono di acciuffare l'ottavo e ultimo posto per il [[Nabisco Masters 1988|Masters]] di fine anno, giocato a New York. Vince il girone battendo [[Tim Mayotte]], [[Ivan Lendl]] e [[Andre Agassi]], prima di cedere in semifinale per 7-6 7-6 a [[Boris Becker]]. Lo score da Basilea in poi parla di 27 vittorie e cinque sconfitte.
Nel 1987 ottiene i quarti di finale a Filadelfia, [[Indian Wells Masters|Indian Wells]], Bruxelles, Milano, Stoccarda e Johannesburg, il 4t a [[Torneo di Wimbledon 1987|Wimbledon]], il 3t agli [[US Open 1987 - Singolare maschile|Us Open]], la semifinale a Tolosa e Wembley.
 
Il 1988 è la sua miglior stagione in singolare, nonostante un inizio non positivo con la sconfitta al primo turno agli [[Australian Open 1988 - Singolare maschile|Australian Open]] e un infortunio che lo tiene fermo fino a maggio. Al [[Open di Francia 1988|Roland Garros]] passa due turni, perdendo da [[Yannick Noah]], a Wimbleden perde al secondo turno mentre a [[J. Safra Sarasin Swiss Open Gstaad|Gstaad]], ottiene la terza finale in carriera perdendo anche questa contro l'australiano [[Darren Cahill|Cahill]]. Raggiunge successivamente i quarti a [[Western & Southern Open|Cincinnati]] e il quarto turno agli [[US Open 1988 - Singolare maschile|Us Open]]. All'inizio della stagione indoor è ancora n.27 in classifica, ma una serie di eccellenti risultati lo portano in top 10. Nel torneo di casa di [[Swiss Indoors|Basilea]] batte [[Jimmy Connors]] e perde la quarta finale in carriera contro [[Stefan Edberg]]. È in semifinale a Tolosa la settimana successiva, dove Connors si prende la rivincita, e a [[Rolex Paris Masters|Parigi Bercy]], dove ottiene lo scalpo di [[John McEnroe]]. L'incantesimo si spezza finalmente a Wembley, dove sconfigge nei quarti [[Amos Mansdorf|Mansdorf]] (che lo aveva battuto a Bercy), in semifinale [[Henri Leconte]] e in finale [[Jonas Svensson]] 7-5 al quinto set. Si ripete a Johannesburg, dove sconfigge negli ultimi due atti [[Brad Gilbert]] e il giocatore di casa [[Christo van Rensburg|Van Rensburg]] in quattro parziali. Gioca ancora una finale a Bruxelles, dove cede a Leconte. Questa serie impressionanti di risultati gli consentono di acciuffare l'ottavo e ultimo posto per il [[Nabisco Masters 1988|Masters]] di fine anno, giocato a New York. Vince il girone battendo [[Tim Mayotte]], [[Ivan Lendl]] e [[Andre Agassi]], prima di cedere in semifinale per 7-6 7-6 a [[Boris Becker]]. Lo score da Basilea in poi parla di 27 vittorie e cinque sconfitte.
 
Il 1989 non è invece così prolifico, nonostante l'ottimo inizio con il terzo successo in carriera a Rotterdam e la finale a Lione, risultati che gli consentono di ritoccare il best ranking al n. 7 del mondo. In primavera raggiunge il quarto turno a [[Miami Open|Key Biscayne]] e al [[Open di Francia 1989 - Singolare maschile|Roland Garros]] ma è costretto a saltare diversi tornei tra luglio e ottobre. Ritorna in campo a Basilea per difendere i tanti punti in scadenza: l'unico risultato rilevanti tuttavia è il quarto di finale giocato a Bercy e a fine anno scende al n.27.
Riga 160 ⟶ 161:
|Terra rossa
|{{Bandiera|AUS}} [[Darren Cahill]]
|3–6, 4–6, 6<sup>(2)</sup>–7
|-
|4.
Riga 174 ⟶ 175:
|Sintetico
|{{Bandiera|FRA}} [[Henri Leconte]]
|6<sup>(3)</sup>–7, 6<sup>(6)</sup>–7, 4–6
|-
|6.
Riga 181 ⟶ 182:
|Sintetico
|{{Bandiera|USA}} [[John McEnroe]]
|3–6, 6<sup>(3)</sup>–7
|-
|7.
Riga 188 ⟶ 189:
|Sintetico
|{{Bandiera|URS}} [[Andrej Čerkasov]]
|6<sup>(2)</sup>–7, 6–3, 6<sup>(5)</sup>–7
|-
|8.
Riga 291 ⟶ 292:
|9.
|26 febbraio 1990
|{{Bandiera|DEU}} [[EurocardStuttgart OpenMasters]], [[Stoccarda]]
|Sintetico
|{{Bandiera|FRA}} [[Guy Forget]]
Riga 459 ⟶ 460:
|7.
|21 ottobre 1991
|{{Bandiera|AUT}} [[Erste BankVienna Open]], [[Vienna]]
|Sintetico
|{{Bandiera|USA}} Patrick McEnroe
Riga 532 ⟶ 533:
==Note==
<references/>
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
 
==Collegamenti esterni==