Thomas Beecham: differenze tra le versioni

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A causa della sua ostinazione nel programmare brani poco noti, le attività musicali di Beecham si rivelarono disastrose sotto il profilo finanziario. In seguito allo screzio con il padre gli era stato molto limitato l'accesso al patrimonio di famiglia, Beecham poteva contare solo su una rendita annuale di 700 £ lasciatagli dal nonno e sul sostegno occasionale della madre.
 
Fu solo in seguito alla riconciliazione con il padre che Beecham poté attingere alla fortuna di famiglia per finanziare i suoi progetti. Il primo di questi fu la fondazione, nel 1909, della [[Beecham Symphony Orchestra]]. Non reclutò musicisti delle orchestre più importanti, ma assoldò studenti di talento, musicisti di provincia e componenti di bande. Il risultato fu un gruppo giovane e fresco (l'età media si aggirava sui 25 anni), che includeva nomi che si sarebbero successivamente affermati, come ad esempio Albert Sammons, [[Lionel Tertis]], [[Eric Coates]] ed Eugene Cruft. Quello stesso anno diresse le prime di ''In the Fen Country'' di [[Ralph Vaughan Williams]] alla Queen's Hall (22 febbraio), di ''A Mass of Life'' di [[Frederick Delius|Delius]] (7 giugno) e di ''The Wreckers'' di [[Ethel Smyth]] (22 giugno) all'[[Her Majesty's Theatre|His Majesty's Theatre]] di Londra.
 
=== 1910-1920: Le stagioni di opera e balletto a Covent Garden ===
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A partire dal 1910, grazie al sostegno economico del padre, Beecham realizzò la sua ambizione di allestire stagioni liriche alla [[Royal Opera House]] di [[Covent Garden]] e in altri teatri. In [[età edoardiana]] il mondo operistico era dominato dalle figure dei cantanti, ma tra il 1910 e il 1939 Beecham si adoperò per dare una svolta alla situazione.
 
Nel 1910 Beecham si occupò della direzione e della produzione di 190 recite presso la Royal Opera House e l'His Majesty's Theatre. I suoi assistenti erano nientemeno che [[Bruno Walter]] e Percy Pitt. Durante l'anno presentò 34 opere, la maggior parte delle quali non erano mai state eseguite prima a Londra. Durante la stagione del 1910 anche la Grand Opera SyndacateSyndicate istituì una propria stagione lirica concorrente a Covent Garden: in totale le rappresentazioni liriche nel 1910 furono 273, molte più di quanto gli incassi al botteghino potessero coprire. Delle 34 opere che Beecham mise in scena nel 1910 (tra cui ''A Village Romeo and Juliet'' di Delius, ''Feuersnot'' di [[Richard Strauss]], [[Hamlet (opera)|''Hamlet'']] di [[Ambroise Thomas]], ''The Lowlands'' di [[Eugen d'Albert]]) solo quattro ebbero successo: le nuove opere di Richard Strauss ''[[Elettra (Strauss)|Elektra]]'' e ''[[Salomè (opera)|Salomè]]'', ''[[I racconti di Hoffmann]]'' di [[Jacques Offenbach|Offenbach]] e ''[[Die Fledermaus]]'' di [[Johann Strauss (figlio)|Johann Strauss jr]].
 
Nel 1911 e nel 1912 la Beecham Symphony Orchestra collaborò con i [[Balletti russi]] sia alla Royal Opera House che alla Kroll Opera House di [[Berlino]], sotto le bacchette di Beecham e [[Pierre Monteux]], il direttore principale della compagnia di [[Sergej Pavlovič Djagilev|Djagilev]]. A Berlino Beecham e la sua orchestra riscossero quello che Beecham definì un ''"discreto interesse"'': la stampa di Berlino accolse l'orchestra come una delle migliori al mondo. Il principale settimanale musicale berlinese, ''Die Signale'', lodò con particolare entusiasmo la ricchezza di timbro di violini e legni e la delicatezza degli ottoni. Beecham ottenne uno straordinario successo sostituendo Monteux, dietro avviso di due giorni e senza alcuna prova, in ''[[Petruška (balletto)|Petrushka]] ''di [[Igor' Fëdorovič Stravinskij|Stravinsky]]. Sempre nel 1911 diresse a Londra la prima assoluta di ''Songs of Sunset'' di Delius e nel [[1912]] quella di ''The Children of Don'' di Joseph Holbrooke.
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=== Rapporto con i colleghi ===
I rapporti con i colleghi britannici non furono sempre cordiali. Sir [[Henry Wood]] considerava Beecham un ''parvenu '' e fu assai invidioso del suo successo, Sir [[Adrian Boult]] arrivò a definirlo una persona e un musicista "ripugnante". Anche Sir [[John Barbirolli]] non lo ebbe molto in stima. Sir [[Malcolm Sargent]], che contribuì con lui alla fondazione della London Philharmonic Orchestra, fu un suo amico e sostenitore, ma fu spesso vittima di ingenerose uscite da parte di Beecham.
 
Al contrario i rapporti di Beecham con i colleghi stranieri furono nella maggior parte dei casi ottimi. Non andò d'accordo con [[Arturo Toscanini]], ma apprezzò e incoraggiò [[Wilhelm Furtwängler]], ammirò [[Pierre Monteux]], designò [[Rudolf Kempe]] come suo successore alla guida della Royal Philharmonic Orchestra. Fu a sua volta ammirato da [[Fritz Reiner]], [[Otto Klemperer]] e [[Herbert von Karajan]].
 
Negli anni del suo successo Beecham fu sempre al centro dell'attenzione. Nel 1929, l'editore di un giornale di musica scrisse:<blockquote>''"
{{Citazione|Le storie fiorite intorno a Sir Thomas Beecham sono innumerevoli. Laddove si riuniscono dei musicisti è probabile che egli sia uno degli oggetti della conversazione. Chiunque racconti un aneddoto su Beecham tenta di imitare i suoi modi e la sua cadenza".''</blockquote>}}
Nel 1978 fu pubblicato il volume ''Beecham Stories,'', una raccolta di sue citazioni e aneddoti. Tra le tante, alcune sono passate alla storia: "''Un musicologo è un uomo che è in grado di leggere la musica, ma non è in grado di sentirla''" e "''Ci sono solo due cose necessarie affinché il pubblico apprezzi una performance: che l'orchestra inizi e finisca assieme. Quel che sta in mezzo non importa molto''". Tipicamente inglese fu il suo commento dopo aver letto i telegrammi giunti da parte di Strauss, Stravinsky e Sibelius in occasione del suo settantesimo compleanno: "''Niente da Mozart?''"
 
== Repertorio ==
=== Händel, Haydn e Mozart ===
Il compositore più antico che Beecham eseguì regolarmente fu [[Georg Friedrich Händel|Händel]], che egli definiva:<blockquote>“''
{{Citazione|Un eccezionale compositore internazionale… Scrisse musica italiana meglio di qualsiasi altro italiano, musica francese meglio di qualsiasi francese, musica inglese meglio di qualsiasi inglese e - con l'eccezione di Bach - fece di meglio di tutti gli altri tedeschi”tedeschi.'' </blockquote>}}
Nelle sue performance di Händel, Beecham non seguì un approccio filologico: imitando Mendelssohn e Mozart, trascrisse e adattò le partiture per avvicinarle al gusto dei contemporanei. All'epoca di Beecham le musiche di Händel erano scarsamente diffuse, ma Beecham ne aveva una conoscenza così vasta che fu in grado di allestire ben tre balletti e due suite. A lui si deve la riscoperta dell'oratorio ''Salomone, '', di cui diresse la prima esecuzione moderna.
 
Anche per quanto riguarda Haydn il suo approccio non fu diverso: abolì l'uso del clavicembalo e propose un fraseggio tendenzialmente romantico. Incise le 12 ''Sinfonie londinesi'' e ne inserì alcune nei suoi programmi. I lavori giovanili di Haydn non erano popolari nella prima metà del XX secolo, ma Beecham ne diresse parecchi, tra questi la [[Sinfonia n. 40 (Haydn)|''Sinfonia n. 40'']]. Nel corso della sua carriera eseguì regolarmente ''[[Le stagioni (Haydn)|Le stagioni]]'', registrandole anche per [[EMI]] nel 1956, e nel 1944 aggiunse al suo repertorio anche l'oratorio ''[[La Creazione|La creazione]]''.
 
Secondo Beecham, Mozart fu il cuore della musica europea e maneggiò le pagine del compositore con notevole scrupolo. Revisionò il ''[[Requiem (Mozart)|Requiem]]'', curò le traduzioni in inglese di alcune opere e diffuse a Londra le allora semi-sconosciute ''[[Così fan tutte]],'' ''[[L'impresario teatrale]]'' e ''[[Il ratto dal serraglio]].'' Inserì frequentemente in cartellone anche ''[[Il flauto magico]], [[Don Giovanni (opera)|Don Giovanni]]'' e ''[[Le nozze di Figaro]].'' Secondo Beecham quelli di Mozart erano i più bei concerti per pianoforte, infatti ne eseguì molti con [[Betty Humby]] e altri pianisti di vaglia.
 
=== Musica tedesca ===
L'attitudine di Beecham nei confronti del repertorio tedesco fu equivoca. Non di rado si espresse negativamente su [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]] e [[Richard Wagner|Wagner]], eppure li eseguì regolarmente in concerto, riportando spesso notevoli successi.
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** ''[[Sinfonia n. 6 (Sibelius)|Sinfonia n. 6]]'' – RPO
** ''[[Sinfonia n. 7 (Sibelius)|Sinfonia n. 7]]'' – RPO
** ''[[Tapiola (Sibelius)|Tapiola]]'' – LPO
** ''Valse Triste'' – RPO
** ''Karelia Suite'' – RPO
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* [https://www.youtube.com/watch?v=vA83lt-Kg0M Video di Sir Thomas Beecham mentre dirige Mozart (Sinfonia n. 38 in Re maggiore ''Praga ''K.504 - Presto)].
* {{en}} [https://www.theguardian.com/friday_review/story/0,3605,468909,00.html Articolo del ''The Guardian'' sulla figura di Sir Thomas Beecham]. (2001)
* {{en}} [httphttps://www.gramophone.co.uk/features/focus/sir-thomas-beecham-april-29-1879-march-8-1961 Coccodrillo di Sir Thomas Beecham su ''Gramophone'']. (1961)
 
{{Direttori d'orchestra della London Symphony Orchestra}}