Anisakis: differenze tra le versioni
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== Implicazioni sanitarie ==
{{disclaimer|medico}}
Le larve di anisakis possono costituire un rischio per la salute umana in due modi:<ref name="pmid17823758">{{Cita pubblicazione |autore=Amato Neto V, Amato JG, Amato VS |titolo=Probable recognition of human anisakiasis in Brazil |rivista=Rev. Inst. Med. Trop. Sao Paulo |volume=49 |numero=4 |pp=
* [[parassitosi]] causata da ingestione di pesci crudi contenenti le larve;
* [[reazione allergica]] ai prodotti chimici liberati dalle larve nei pesci ospiti.
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}}
L{{'}}'''anisakidosi''' o '''anisakiasi''' è un'[[infezione]] [[Parassitosi|parassitaria]] del [[tratto gastrointestinale]] causata dall'ingestione di prodotti ittici crudi o non sufficientemente cotti contenenti le larve di ''Anisakis simplex''. Il primo caso documentato di infestazione umana da parte di un membro della [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] delle ''Anisakidae'' è stato descritto nei [[Paesi Bassi]] negli [[anni 1960|anni sessanta]].<ref name=Audicana>{{Cita pubblicazione | cognome = Audicana | nome = Maria Teresa | titolo = Anisakis Simplex: From Obscure Infectious Worm to Inducer of Immune Hypersensitivity | rivista = Clinical microbiology reviews | volume = 21 | numero = 2 | data = 2008 | pp =
====Epidemiologia====
È riportata un'alta [[Prevalenza (medicina)|prevalenza]] di parassitosi nei paesi dove il pesce viene consumato crudo, leggermente sottaceto o sotto sale, soprattutto in [[Scandinavia]] (dal [[fegato]] di merluzzo), in [[Giappone]] (dal consumo di [[sushi]] e [[sashimi]]), nei Paesi Bassi (dalle aringhe in salamoia, le cosiddette ''[[maatjesharing]]'') e nella costa del [[Oceano Pacifico|Pacifico]] del [[Sud America]] (dall'insalata di mare nota come ''[[ceviche]]''). Negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] sono descritti meno di dieci casi all'anno.<ref name="FDA">[http://www.fda.gov/Food/FoodSafety/FoodborneIllness/FoodborneIllnessFoodbornePathogensNaturalToxins/BadBugBook/ucm070768.htm] ''Bad Bug Book: Foodborne Pathogens Microorganisms and Natural Toxins Handbook.'' Food and Drug Administration.</ref> Lo sviluppo di migliori [[Diagnosi|strumenti diagnostici]] e la maggior consapevolezza della malattia hanno portato a un aumento della frequenza di casi riconosciuti di anisakiasi. I casi stimati nel mondo sono 20 000 ogni anno.<ref name="pmid22180787">{{Cita pubblicazione |cognome=Kuhn |coautori=et al. |anno=2011 |titolo=Adaptive radiation within marine anisakid nematodes: a zoogeographical modeling of cosmopolitan, zoonotic parasites. |rivista=PLoS One |volume=6 |numero=12 |pp=e28642 |url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22180787|lingua=EN}}</ref>
====Clinica====
Dopo l'ingestione le larve vitali possono essere espulse nelle 48 ore successive o penetrare immediatamente nella [[mucosa]] [[Stomaco|gastrica]] causando un [[dolore addominale]] violento, accompagnato da [[nausea]] e [[vomito]], talvolta delle stesse larve.<ref name="harrison">{{Cita libro | cognome=Harrison | nome= | titolo=Principi di medicina interna | editore= McGraw-Hill| città=Milano | anno=2005 |
Se passano nell'intestino si può manifestare una [[risposta immunitaria]] [[Eosinofili|eosinofila]] e [[granuloma]]tosa, generalmente una o due settimane dopo l'infezione, con una clinica simile a quella della [[malattia di Crohn]], con dolore addominale intermittente, nausea, [[diarrea]] e [[febbre]].<ref name="harrison"/> È anche possibile la [[perforazione intestinale]].<ref>Pacios, Enrique; Arias‐diaz, Javier; Zuloaga, Jaime; Gonzalez‐armengol, Juan; Villarroel, Pedro; Balibrea, Jose L. (2005). "Albendazole for the Treatment of Anisakiasis Ileus". Clinical Infectious Diseases 41 (12): 1825. doi:10.1086/498309. PMID 16288416.</ref>
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==== Trattamento ====
In alcuni casi l'infezione si risolve con il solo trattamento sintomatico.<ref>Nakaji K (2009). "Enteric anisakiasis which improved with conservative treatment". Intern. Med. 48 (7): 573. doi:10.2169/internalmedicine.48.1905. PMID 19336962.</ref> In qualche caso l'infezione può portare a un'ostruzione dell'[[intestino tenue]], che potrebbe richiedere l'intervento chirurgico,<ref>Sugita S, Sasaki A, Shiraishi N, Kitano S (April 2008). "Laparoscopic treatment for a case of ileal anisakiasis". Surg Laparosc Endosc Percutan Tech 18 (2): 216–8. doi:10.1097/SLE.0b013e318166145c. PMID 18427347.</ref> benché siano riportati casi di successo di un trattamento con solo [[albendazolo]], senza chirurgia<ref>[http://www.cdc.gov/parasites/anisakiasis/health_professionals/index.html Resources for Health Professionals at CDC].</ref>.
====Prevenzione====
L'anisakiasi può essere prevenuta mediante la cottura e/o il surgelamento del pesce a temperature adeguate per un tempo sufficientemente lungo, mentre non viene scongiurata né dalla marinatura, né dalla salatura, né dall'affumicatura.<ref name="harrison"/>
Esistono evidenze che il consumo di pesce d'allevamento sia meno a rischio rispetto a quello di pesce selvatico.<ref name="wildlife">{{Cita pubblicazione |cognome=Deardorff |coautori=Kent |anno=1989 |titolo=Prevalence of larval Anisakis simplex in pen-reared and wild-caught salmon (Salmonidae) from Puget Sound, Washington |rivista=jwildlifedis |volume=25 |numero=3 |pp=416-419 |url=http://www.jwildlifedis.org/content/25/3/416.abstract |lingua=EN |urlmorto=sì |accesso=24 marzo 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130925230009/http://www.jwildlifedis.org/content/25/3/416.abstract }}</ref><ref name="Koji">{{Cita pubblicazione |cognome=Koji |coautori=et al. |anno=2000 |titolo=Possibility of anisakid larvae infection in farmed salmon |rivista=Fisheries Science |volume=66 |numero=6 |pp=
===== Surgelamento =====
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Nei paesi dell'[[Unione europea]] la normativa ''CE 853/2004'' approvata dal [[parlamento europeo]] raccomanda il surgelamento dei prodotti ittici a -20 °C per almeno 24 ore e prevede l'ispezione a campione dei prodotti ittici, l'eventuale identificazione del parassita e la conseguente rimozione dal mercato dei prodotti pesantemente contaminati.<ref name=CE853>[https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2004:139:0055:0205:IT:PDF Normativa CE 853/2004].</ref> Inoltre tale normativa prescrive per i ristoratori l'obbligo di munirsi di [[abbattitore di temperatura|abbattitori di temperatura]] in relazione ai quantitativi di prodotto che si intendono trattare.<ref name=CE853/>
Negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] la [[Food and Drug Administration|FDA]] raccomanda il surgelamento ad almeno -35 °C per quindici ore o ad almeno -20 °C per una settimana,<ref name=FDA/> mentre [[Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie|CDC]] raccomanda la cottura dei prodotti ittici ad almeno 63 °C o il surgelamento ad almeno -20 °C per una settimana, oppure ad almeno -35 °C fino alla [[solidificazione]] con immagazzinamento a -35 °C per 15 ore o a -20 °C per 24 ore.<ref>[http://www.cdc.gov/parasites/anisakiasis/faqs.html How can I prevent anisakiasis?].</ref>
=== Reazioni allergiche ===
Anche a pesce sufficientemente cotto le sostanze chimiche secrete dalle larve all'interno dei pesci che le ospitano possono causare [[Reazione allergica|reazioni allergiche]] in individui sensibili;<ref name=Commissione/> lo stesso vale nel caso del congelamento.<ref name=Commissione>[http://ec.europa.eu/food/fs/sc/scv/out05_en.html Opinion of the Scientific Committee on Veterinary Measures relating to Public Health - Allergic reactions to ingested Anisakis Simplex antigens and evaluation of the possible risk to human health - 27 April 1998].</ref>
Si può presentare con manifestazioni acute, quali [[orticaria]] e [[Anafilassi|reazioni anafilattiche]] accompagnate o meno a sintomi gastrointestinali, mediate da [[IgE]].<ref name=Audicana/> In coloro che lavorano nel trattamento del pesce sono state osservate altre manifestazioni, come [[Asma|attacchi asmatici]], [[Congiuntivite|congiuntiviti]] e [[Dermatite allergica da contatto|dermatiti da contatto]].<ref name=Nieuwenhuizen>{{Cita pubblicazione | cognome = Nieuwenhuizen | nome = N | titolo = Exposure to the Fish Parasite Anisakis Causes Allergic Airway Hyperreactivity and Dermatitis | rivista = The Journal of allergy and clinical immunology | volume = 117 | numero = 5 | data = 2006 |pp=
La diagnosi di sensibilizzazione può essere effettuata mediante esami allergici quali il [[prick test]] e la ricerca di [[anticorpi]] specifici contro la larva di ''Anisakis''. L'ipersensibilità può essere indicata da una rapida crescita dei livelli di IgE nei giorni immediatamente seguenti l'ingestione di pesce infetto.<ref name=Audicana/>
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==Bibliografia==
* {{cita libro|lingua=en|autore=Pina M. Fratamico|autore2=Arun K. Bhunia|autore3=James L. Smith|url=http://books.google.it/books?id=-HNavPPs-JoC&dq=anisakidosis&q=anisakis#v=snippet&q=anisakis&f=false|titolo=Foodborne Pathogens: Microbiology and Molecular Biology|editore=Horizon Scientific Press|anno=2005|ISBN=1-904455-00-X}}
* {{cita pubblicazione|lingua=
==Voci correlate==
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== Altri progetti ==
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