Rodrigo Duterte: differenze tra le versioni

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{{Carica pubblica
|nome = Rodrigo Duterte
|immagine = President Rodrigo Duterte portrait (half-body crop).jpg
|didascalia = FotoRitratto ufficiale, 2016
|carica = 16º [[Presidenti delle Filippine|Presidente delle Filippine]]
|mandatoinizio = 30 giugno 2016
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|vicepresidente = [[Leni Robredo]]
|carica2 = [[Sindaco di Davao]]
|mandatoinizio2 = 30 giugno 2025<ref>Essendo stato [[Arresto|arrestato]] su mandato della [[Corte penale internazionale]] (CPI) e contestualmente [[Estradizione|estradato]] a [[L'Aia]] per il [[processo]], e non avendo potuto, per queste ragioni, prestare [[giuramento]] per assumere ufficialmente la carica, i poteri e doveri derivanti da quest’ultima sono stati sospesi sin da questa data, portando contestualmente il suo vice [[Sebastian Duterte]] ad assumere la carica di [[sindaco]] ''ad interim''.</ref>
|mandatoinizio2 = 30 giugno 2013
|mandatofine2 = 30 giugno 2016
|predecessore2 = [[SaraSebastian Duterte|Sara Duterte-Carpio]]
|successore2 = [[Sara Duterte|Sara Duterte-Carpio]]
|mandatoinizio3 = 30 giugno 20012013
|mandatofine3 = 30 giugno 20102016
|predecessore3 = Benjamin[[Sara C.Duterte|Sara De GuzmanDuterte-Carpio]]
|successore3 = [[Sara Duterte|Sara Duterte-Carpio]]
|mandatoinizio4 = 230 febbraiogiugno 19882001
|mandatofine4 = 1930 marzogiugno 19982010
|predecessore4 = JacintoBenjamin TC. RubillarDe Guzman
|successore4 = Benjamin[[Sara C.Duterte|Sara De GuzmanDuterte-Carpio]]
|mandatoinizio5 = 302 giugnofebbraio 20101988
|carica5 = Vice-sindaco di [[Davao]]
|mandatofine5 = 3019 giugnomarzo 20131998
|mandatoinizio5 = 30 giugno 2010
|predecessore5 = Jacinto T. Rubillar
|mandatofine5 = 30 giugno 2013
|successore5 = [[PaoloBenjamin Duterte]]C. De Guzman
|predecessore5 = [[Sara Duterte|Sara Duterte-Carpio]]
|carica5carica6 = Vice-sindaco di [[Davao]]
|successore5 = [[Paolo Duterte]]
|mandatoinizio6 = 230 maggiogiugno 19862010
|mandatofine6 = 2730 novembregiugno 19872013
|predecessore6 = Cornelio[[Sara P.Duterte|Sara MaskariñoDuterte-Carpio]]
|successore6 = Gilbert[[Paolo G. AbelleraDuterte]]
|mandatoinizio7 = 302 giugnomaggio 19981986
|carica7 = Membro della [[Camera dei rappresentanti delle Filippine]] - primo distretto di [[Davao]]
|mandatofine7 = 3027 giugnonovembre 20011987
|mandatoinizio7 = 30 giugno 1998
|predecessore7 = JesusCornelio DurezaP. Maskariño
|mandatofine7 = 30 giugno 2001
|successore7 = [[ProsperoGilbert Nograles]]G. Abellera
|predecessore7 = Jesus Dureza
|carica7carica8 = Membro della [[Camera dei rappresentanti delle Filippine]] - primo distretto di [[Davao]]
|successore7 = [[Prospero Nograles]]
|mandatoinizio2mandatoinizio8 = 30 giugno 20131998
|carica8 = [[Partito Democratico delle Filippine|Presidente nazionale del Partito Democratico delle Filippine - Potere della Nazione]]
|mandatofine8 = 30 giugno 2001
|mandatoinizio8 = 7 febbraio 2016
|circoscrizione8 = [[Davao]] — I
|predecessore8 = [[Ismael Sueno]]
|predecessore8 = Jesus Dureza
|successore8 = [[Prospero Nograles]]
|carica8carica9 = [[Partito Democratico delle Filippine|Presidente nazionale del Partito Democratico delle Filippine - Potere della Nazione]]
|mandatoinizio8mandatoinizio9 = 7 febbraio 2016
|predecessore8predecessore9 = [[Ismael Sueno]]
|partito = [[Partito Democratico delle Filippine|PDP-Laban]] <small>(2001-2009, dal 2015)</small><br/>[[Hugpong sa Tawong Lungsod|Hugpong]] <small>(dal 2011)</small><br/>[[Coliazione per il Cambiamento (Filippine)|Kilusang Pagbabago]] <small>(dal 2016)</small><br/>''Precedenti:''<br/>[[Partito Nazionalista delle Filippine|NP]] <small>(1990-2015)</small><br/>[[Partito Liberale delle Filippine|LP]] <small>(2009-2015)</small><br/>LAMP <small>(1998-2001)</small><br/>[[Lakas ng Dabaw]] <small>(1988)</small>
|titolo di studio = [[Scienze politiche]] <small>(1968)</small><br />[[Giurisprudenza]] <small>(1972)</small>
|alma_mater = Lyceum of the Philippines University<br />Università di San Beda
|professione = Avvocato
|firma = Rodrigo_Duterte_signature.pngsvg
}}
{{Bio
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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca= 2000
|Attività = politico
|Nazionalità = filippino
|PostNazionalità = , 16º [[Presidenti delle Filippine|Presidente della Repubblica delle Filippine]] dal 30 giugno 2016 al 30 giugno 2022, primo [[mindanao]]ense a ricoprire tale carica<ref>{{Cita news|cognome1=Gavilan|nome1=Jodesz|titolo=The many firsts of president-elect Duterte|url=http://www.rappler.com/newsbreak/iq/132862-rodrigo-duterte-president-firsts|accesso=28 maggio 2016|pubblicazione=[[Rappler]]|data=13 maggio 2016}}</ref>
}}
Noto in patria con il soprannome di ''The Punisher'' (in [[lingua italiana|italiano]] ''il Castigatore''), attribuitogli dalla rivista statunitense ''[[Time Magazine]]'' per via della rigida politica di [[ordine pubblico]] e della cosiddetta [[tolleranza zero]] applicata nei confronti delle [[organizzazioni criminali]] durante i mandati di sindaco nella città di Davao,<ref name="time">Zabriskie, Phil: ''[http://www.time.com/time/asia/magazine/article/0,13673,501020701-265480,00.html The Punisher] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080724211240/http://www.time.com/time/asia/magazine/article/0,13673,501020701-265480,00.html |date=24 luglio 2008 }}'', ''[[Time (periodico)|Time]]'' magazine (Asia edition), June 24, 2002. URL last accessed 2006-10-12.</ref><ref>{{cita web| url=http://www.rappler.com/nation/politics/elections/2016/94302-rodrigo-duterte-davao-death-squad| titolo=Duterte: 'Am I the death squad? True'| data=25 maggio 2015| editore=Rappler.com| lingua=Inglese| accesso=26 maggio 2015}}</ref> Duterte ha acquisito una vasta notorietà in patria grazie alla quale, il 21 novembre 2015, poteva annunciare l'intenzione di candidarsi alle [[Elezioni presidenziali nelle Filippine del 2016|elezioni presidenziali del 2016]]. Viene presentato dalla stampa internazionale come il "[[Donald Trump]] delle Filippine",<ref name="foglio">{{cita news|autore=Maurizio Stefanini|url=http://www.ilfoglio.it/esteri/2016/04/24/duterte-trump-filippine-bergoglio-chiesa___1-v-141095-rubriche_c409.htm|titolo=Chi è Duterte, il Trump delle Filippine che attacca Bergoglio|editore=[[il Foglio (quotidiano)|Il Foglio]]|data=24 aprile 2016|accesso=11 maggio 2016}}</ref><ref>{{cita news|url=https://www.rsi.ch/news/mondo/Le-Filippine-al-voto-7308305.html|titolo=Le Filippine al voto|editore=[[RSI (azienda)|RSI]]|data=9 maggio 2016|accesso=9 maggio 2016}}</ref><ref>{{cita news|url=http://video.repubblica.it/mondo/filippine-rodrigo-duterte-il-donald-trump-dell-asia/238807/238672|titolo=Filippine, Rodrigo Duterte: il Donald Trump dell'Asia|editore=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|data=9 maggio 2016|accesso=9 maggio 2016}}</ref> benché le affinità col magnate statunitense siano solo parziali.<ref>{{cita news|lingua=en|autore=Charlie Campbell|url=http://time.com/4324098/rodrigo-duterte-philippines-president-donald-trump-human-rights-immigration/|titolo=People Keep Calling Rodrigo Duterte the Philippine Donald Trump. They’re Wrong|editore=[[TIME]]|data=10 maggio 2016|accesso=11 maggio 2016}}</ref> Duterte ha vinto le elezioni presidenziali del 9 maggio 2016 con un ampio margine, insediandosi alla presidenza il 30 giugno successivo.
 
Sin dalla sua elezione Duterte ha avviato una cosiddetta "guerra alla droga" a livello nazionale, che ha portato ad un aumento delle uccisioni extragiudiziarie nell'arcipelago,<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/foto-gallery/esteri/16_dicembre_13/filippine-l-infinita-guerra-droga-duterte-6-mila-morti-cinque-mesi-a5b59112-c148-11e6-ba45-25063c27d0aa.shtml|titolo=Filippine, l’infinita guerra alla droga di Duterte: 6 mila morti in cinque mesi|editore=[[Corriere della Sera]]|data=16 dicembre 2016|accesso=16 dicembre 2016}}</ref> mentre sul fronte estero ha perseguito una politica più indipendente dagli [[Stati Uniti d'America]] e aperto ad altre potenze mondiali quali [[Cina]] e [[Russia]].
 
SinDescritto come rappresentante di un [[Democrazia illiberale|populismo autoritario]]<ref>{{Cita web|url=https://www.sum.uio.no/english/research/networks/network-for-asian-studies/events/the-philippines-under-duterte%3A-a-process-of-author.html|titolo=The Philippines Under Duterte: A Process of Authoritarian Populism with Liberal-Democratic Roots|accesso=1º novembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190109011818/https://www.sum.uio.no/english/research/networks/network-for-asian-studies/events/the-philippines-under-duterte%3A-a-process-of-author.html|dataarchivio=9 gennaio 2019|urlmorto=sì}}</ref>, sin dalla sua elezione Duterte ha avviato una cosiddetta "guerra alla droga" a livello nazionale, che ha portato ad un aumento delle uccisioni extragiudiziarie nell'arcipelago,<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/foto-gallery/esteri/16_dicembre_13/filippine-l-infinita-guerra-droga-duterte-6-mila-morti-cinque-mesi-a5b59112-c148-11e6-ba45-25063c27d0aa.shtml|titolo=Filippine, l’infinita guerra alla droga di Duterte: 6 mila morti in cinque mesi|editore=[[Corriere della Sera]]|data=16 dicembre 2016|accesso=16 dicembre 2016}}</ref> mentre sul fronte estero ha perseguito una politica più indipendente dagli [[Stati Uniti d'America]] e aperto ad altre potenze mondiali quali [[Cina]] e [[Russia]].
Nel dicembre 2016, si è piazzato al 70º posto nella classifica delle [[persone più potenti del mondo secondo Forbes]].<ref>{{Cita news|url=https://www.forbes.com/sites/davidewalt/2016/12/14/the-worlds-most-powerful-people-2016/#471408e7368d|titolo=The World's Most Powerful People 2016 |pubblicazione=[[Forbes]] |data=14 dicembre 2016 |accesso=15 dicembre 2016}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.forbes.com/profile/rodrigo-duterte/?list=powerful-people|titolo=Rodrigo Duterte |pubblicazione=[[Forbes]] |data=14 dicembre 2016 |accesso=15 dicembre 2016}}</ref>
 
Nel dicembre 2016, si è piazzato al 70º posto nella classifica delle [[persone più potenti del mondo secondo Forbes]].<ref>{{Cita news|url=https://www.forbes.com/sites/davidewalt/2016/12/14/the-worlds-most-powerful-people-2016/#471408e7368d|titolo=The World's Most Powerful People 2016 |pubblicazione=[[Forbes]] |data=14 dicembre 2016 |accesso=15 dicembre 2016}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.forbes.com/profile/rodrigo-duterte/?list=powerful-people|titolo=Rodrigo Duterte |pubblicazione=[[Forbes]] |data=14 dicembre 2016 |accesso=15 dicembre 2016}}</ref> Nell'ottobre [[2021]], Rodrigo Duterte ha annunciato che non si sarebbe candidato alla vicepresidenza nelle [[Elezioni presidenziali nelle Filippine del 2022|elezioni del 2022]] e che si sarebbe ritirato dalla vita politica.<ref>{{Cita web|url=https://ilmanifesto.it/bluff-di-duterte-mi-ritiro-dalla-politica/|titolo=Bluff di Duterte: «Mi ritiro dalla politica»|data=3 ottobre 2021|accesso=6 ottobre 2021}}</ref>
È stato descritto come rappresentante di un populismo autoritario<ref>{{Cita web |url=https://www.sum.uio.no/english/research/networks/network-for-asian-studies/events/the-philippines-under-duterte%3A-a-process-of-author.html |titolo=The Philippines Under Duterte: A Process of Authoritarian Populism with Liberal-Democratic Roots |accesso=1º novembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190109011818/https://www.sum.uio.no/english/research/networks/network-for-asian-studies/events/the-philippines-under-duterte%3A-a-process-of-author.html |dataarchivio=9 gennaio 2019 |urlmorto=sì }}</ref>.
 
L'11 marzo 2025 è stato arrestato a [[Manila]] dalla polizia nazionale filippina su mandato della [[Corte penale internazionale]] con l'accusa di [[crimini contro l'umanità]] per la campagna contro il narcotraffico costata la vita a migliaia di persone.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2025/03/11/arrestato-lex-presidente-filippino-rodrigo-duterte-_2e79fdab-dd00-4847-87bf-d44d3dfa3ce6.html|titolo=Arrestato a Manila l'ex presidente filippino Rodrigo Duterte - Notizie - Ansa.it|sito=Agenzia ANSA|data=2025-03-11|accesso=2025-03-11}}</ref>
Nell'ottobre [[2021]], Rodrigo Duterte ha annunciato che non si sarebbe candidato alla vicepresidenza nelle [[Elezioni presidenziali nelle Filippine del 2022|elezioni del 2022]] e che si sarebbe ritirato dalla vita politica.<ref>{{Cita web|url=https://ilmanifesto.it/bluff-di-duterte-mi-ritiro-dalla-politica/|titolo=Bluff di Duterte: «Mi ritiro dalla politica»|data=3 ottobre 2021|accesso=6 ottobre 2021}}</ref>
 
== Biografia ==
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Figlio dell'avvocato [[Vicente Duterte]] e dell'insegnante Soledad Roa, Duterte è vissuto nella regione di Davao dove il padre aprì uno studio privato; ha quindi studiato a Davao per poi laurearsi in [[scienze politiche]] nel 1968 a [[Manila]] e in [[giurisprudenza]] nel 1972. Durante gli studi divenne membro del movimento studentesco di sinistra Kabataang Makabayan, i ''Giovani Patrioti'', fondato nel 1964 e i cui principali componenti avrebbero fondato il [[Partito Comunista delle Filippine (1968)|Partito Comunista delle Filippine]].<ref>{{cita news|autore=F. Pearl A. Gajunera|url=http://manilastandardtoday.com/news/-main-stories/top-stories/215460/here-s-why-duterte-hates-us.html|titolo=Here’s why Duterte hates US|4=|editore=[[Manila Standard Today]]|data=7 settembre 2016|accesso=23 settembre 2016|lingua=Inglese|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160924022553/http://manilastandardtoday.com/news/-main-stories/top-stories/215460/here-s-why-duterte-hates-us.html|dataarchivio=24 settembre 2016|urlmorto=sì}}</ref> Sempre qui ebbe come professore [[Jose Maria Sison]], futuro capo del CPP e predicatore di ideali [[Comunismo|comunisti]] ed anti-statunitensi.
 
Duterte ha quattro figli, [[Paolo Duterte|Paolo]] (1975), [[Sara Duterte|Sara]] (1978), Sebastian (1987) e Veronica (2004), due dei quali attivi in politica: Sara è stata sindacosindaca di Davao e prima donna a ricoprire tale posizione mentre Paolo è stato più volte vicesindaco della città.<ref name="DBD">{{Cita web|url=https://durianburgdavao.wordpress.com/2015/05/16/the-dutertes-in-davao-city-politics/|titolo=THE DUTERTES IN DAVAO CITY POLITICS|sito=DURIAN POST BY DURIANBURGDAVAO}}</ref>
 
== Carriera politica ==
=== L'attività a Davao (1988–20161988-2016) ===
{{Citazione|L'incarcerazione non è sufficiente a dissuadere i criminali dal commettere altri crimini: bisogna metterli su una barca, magari in cinque, e abbandonarli nel mezzo del Pacifico. I pesci ingrasseranno. Questo vale in particolare per i signori della droga, che continuano le loro attività illecite dietro le sbarre nella prigione di New Bilibid. È meglio lasciarli in mezzo all’Oceano, così gli tocca pescare per il loro cibo.|Rodrigo Duterte, in dichiarazioni rilasciate alla stampa<ref>{{Cita news|autore=|url=http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/06/24/criminali-in-mezzo-alloceano-la-proposta-choc-del-sindaco-filippino-duterte/387860/#disqus_thread|titolo=“Criminali? Abbandonarli in mezzo all’Oceano”. Proposta del sindaco filippino Duterte|editore=[[il Fatto Quotidiano]]|data=24 giugno 2015|accesso=7 ottobre 2016|dataarchivio=9 ottobre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161009171804/http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/06/24/criminali-in-mezzo-alloceano-la-proposta-choc-del-sindaco-filippino-duterte/387860/#disqus_thread|urlmorto=sì}}</ref>}}
A seguito della [[rivoluzione del Rosario]] che pose fine alla Presidenza di [[Ferdinand Marcos]] nel 1986, Duterte venne nominato vicesindaco della città di Davao. Nel 1988, si candidò con successo per la carica di Sindaco, posizione che avrebbe ricoperto sino al 1998. In una mossa senza precedenti, designò uomini di governo che rappresentavano le minoranze Lumad e [[Moro (etnia)|Moro]], sino ad allora trascurate, instaurando un modello che sarebbe stato in seguito applicato anche in altre parti dell'arcipelago.
 
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Nel 2001, fu eletto nuovamente Sindaco, imponendosi a grande maggioranza ed occupando tale carica sino al 2010.<ref>[http://doonposaamin.ph/articles/people-to-meet/6-things-you-need-to-know-about-davao-city-mayor-rodrigo-duterte 6 Things You Need To Know About Davao City Mayor Rodrigo Duterte ''Doon Po Sa Amin''.] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160604231605/http://doonposaamin.ph/articles/people-to-meet/6-things-you-need-to-know-about-davao-city-mayor-rodrigo-duterte |data=4 giugno 2016 }}</ref>
 
Durante il mandato di sindaco di Davao Duterte ha posto particolare attenzione all'[[ordine pubblico]] della città: precedentemente nota per l'elevato tasso di [[criminalità]], il Comune ha infatti vissuto sotto il mandato di Duterte un sensibile calo dei reati, divenendo una delle metropoli considerate più sicure al mondo.<ref>{{cita web| url=http://newsinfo.inquirer.net/690252/davao-city-ranks-as-9th-safest-in-the-world| titolo=Davao City ranks as 9th safest in the world| data=9 maggio 2015| editore=Philippine Daily Inquirer| lingua=Inglese| accesso=25 maggio 2015}}</ref> Duterte è però anche oggetto di pesanti critiche mossegli dalla Commissione dei Diritti Umani delle Filippine e da [[Amnesty International]] per aver tollerato numerosi assassinii perpetrati presumibilmente dagli [[Squadrone_della_morte#Filippine|squadroni della morte]] di Davao (noti localmente come ''Davao Death Squads'' oppure ''DDS'') a danno di sospetti criminali.<ref name="DDS ABS-CBN">{{cita web|url=http://www.abs-cbnnews.com/nation/regions/05/25/15/duterte-admits-links-davao-death-squad-says-hell-kill-100000-criminals|titolo=Duterte admits links to Davao Death Squad|data=25 maggio 2015|editore=[[ABS-CBN|ABS-CBN News]]|lingua=Inglese|accesso=25 maggio 2015|dataarchivio=1 dicembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151201151521/http://www.abs-cbnnews.com/nation/regions/05/25/15/duterte-admits-links-davao-death-squad-says-hell-kill-100000-criminals|urlmorto=sì}}</ref> Duterte ha ammesso l'esistenza di tali squadroni e la propria partecipazione ad alcune loro attività<ref name="DDS ABS-CBN"/> per poi ritirare in parte le sue affermazioni.
 
=== La campagna presidenziale del 2016 ===
{{vedi anche|Elezioni presidenziali nelle Filippine del 2016}}
Il [[PDP-Laban]], partito di Duterte, si è presentato alle elezioni presidenziali del 2016 candidando Martin Diño; pur avendo scelto inizialmente di ricandidarsi solo a sindaco di Davao, Duterte aveva accettato di sostituire Diño in caso di un suo ritiro<ref>{{cita news|lingua=en|url=http://cnnphilippines.com/news/2015/10/27/Rodrigo-Rody-Duterte-Martin-Dino-2016-elections-PDP-Laban-president.html|titolo=PDP-Laban decision final: Duterte to substitute if Diño withdrew his presidential bid|editore=[[CNN Philippines]]|data=|accesso=30 giugno 2016|dataarchivio=4 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304124142/http://cnnphilippines.com/news/2015/10/27/Rodrigo-Rody-Duterte-Martin-Dino-2016-elections-PDP-Laban-president.html|urlmorto=sì}}.</ref> che poi avvenne il 29 ottobre.<ref>{{Cita web|cognome1=Takumi|nome1=Rie|titolo=Martin Diño withdraws candidacy for president, names Duterte as substitute|url=http://www.gmanetwork.com/news/story/542407/news/nation/martin-dino-withdraws-candidacy-for-president-names-duterte-as-substitute|sito=gmanetwork.com|accesso=29 ottobre 2015}}</ref>
Dopo un lungo tira e molla, il 21 novembre, in un incontro svoltosi al [[Collegio di San Beda]], Duterte annunciava quindi la propria candidatura alle elezioni del 2016 in sostituzione di Martin Diño, accettando inoltre l'invito da parte di [[Alan Peter Cayetano]] (candidatosi vicepresidente) a formare un tandem.<ref>{{Cita web|lingua=en|titolo=Duterte makes a stand|url=http://www.mb.com.ph/duterte-makes-a-stand/#LubMmVQSGTGM834v.99|sito=Manila Bulletin|accesso=22 novembre 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151123202534/http://www.mb.com.ph/duterte-makes-a-stand/#LubMmVQSGTGM834v.99|dataarchivio=23 novembre 2015}}</ref> per le [[Elezioni presidenziali nelle Filippine del 2016|elezioni presidenziali del 2016]]. Alcuni giorni dopo, il 27 novembre, Duterte presentò il suo certificato di candidatura a presidente, nel quale accettava tra l'altro la nomina ricevuta dal suo partito, il PDP-LABAN. Nel processo, Duterte nominò la figlia Sara come sostituta per la posizione di Sindaco. Il 17 dicembre, la Commissione per le Elezioni approvò ufficialmente la candidatura del sindaco di Davao.
 
[[File:Rodrigo Duterte campaign.jpg|thumb|left|Duterte visita la città di [[Navotas]] nel corso della sua campagna presidenziale, 27 aprile 2016]]
 
A differenza degli altri candidati, Duterte era considerato un ''outsider'', ovvero proveniente da umili origini e non membro dei grandi gruppi familiari che avevano in mano il potere, di cui facevano parte anche ex presidenti come lo stesso [[Benigno Aquino III]].<ref>{{cita news|autore=Randy David|url=http://opinion.inquirer.net/94430/the-political-outsider|titolo=The political outsider|data=24 aprile 2016|accesso=26 luglio 2015|lingua=Inglese}}</ref> Molti suoi discorsi si focalizzarono proprio su questo aspetto, nonché sulla mancanza di fondi e di macchine politiche del sindaco, a differenza dei suoi rivali. Durante la campagna presidenziale, creò numerose aspettative: la sua promessa di reprimere il crimine, il traffico di droghe illegali e la corruzione nel paese in un periodo che sarebbe andato dai tre ai sei mesi.<ref>{{cita news|lingua=en|autore=Ina Andolong|url=http://cnnphilippines.com/news/2016/04/15/Duterte-Cayetano-plan-crime-corruption-drugs.html|titolo=How Duterte-Cayetano will suppress crime in 3-6 months|editore=CNN Philippines|data=18 aprile 2016|accesso=14 maggio 2016}}</ref> Seppur consapevole della cattiva reputazione dei gruppi [[comunisti]] [[Partito Comunista delle Filippine (1968)|CPP]]/[[Fronte Democratico Nazionale (Filippine)|NDF]], il sindaco di Davao affermò di essere apertamente un "candidato di sinistra".<ref>{{cita news|lingua=en|autore=Ryan Macasero|url=http://www.rappler.com/nation/politics/elections/2016/128251-duterte-bohol-not-kill-npa|titolo=Duterte in Bohol: I'm leftist, I wouldn't kill NPA members|editore=Rappler|data=5 aprile 2016|accesso=11 maggio 2016}}</ref>
Noto in patria con il soprannome di ''The Punisher'' (in [[lingua italiana|italiano]] ''il Castigatore''), attribuitogli dalla rivista statunitense ''[[Time Magazine]]'' per via della rigida politica di [[ordine pubblico]] e della cosiddetta [[tolleranza zero]] applicata nei confronti delle [[organizzazioni criminali]] durante i mandati di sindaco nella città di Davao,<ref name="time">Zabriskie, Phil: ''[http://www.time.com/time/asia/magazine/article/0,13673,501020701-265480,00.html The Punisher] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080724211240/http://www.time.com/time/asia/magazine/article/0,13673,501020701-265480,00.html |date=24 luglio 2008 }}'', ''[[Time (periodico)|Time]]'' magazine (Asia edition), June 24, 2002. URL last accessed 2006-10-12.</ref><ref>{{cita web| url=http://www.rappler.com/nation/politics/elections/2016/94302-rodrigo-duterte-davao-death-squad| titolo=Duterte: 'Am I the death squad? True'| data=25 maggio 2015| editore=Rappler.com| lingua=Inglese| accesso=26 maggio 2015}}</ref> Duterte haaveva acquisito una vasta notorietà in patria grazie alla quale, il 21 novembre 2015, poteva annunciare l'intenzione di candidarsi alle [[Elezioni presidenziali nelle Filippine del 2016|elezioni presidenziali del 2016]]. VieneVenne presentato dalla stampa internazionale come il "[[Donald Trump]] delle Filippine",<ref name="foglio">{{cita news|autore=Maurizio Stefanini|url=http://www.ilfoglio.it/esteri/2016/04/24/duterte-trump-filippine-bergoglio-chiesa___1-v-141095-rubriche_c409.htm|titolo=Chi è Duterte, il Trump delle Filippine che attacca Bergoglio|editore=[[il Foglio (quotidiano)|Il Foglio]]|data=24 aprile 2016|accesso=11 maggio 2016|dataarchivio=27 aprile 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160427070215/http://www.ilfoglio.it/esteri/2016/04/24/duterte-trump-filippine-bergoglio-chiesa___1-v-141095-rubriche_c409.htm|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita news|url=https://www.rsi.ch/news/mondo/Le-Filippine-al-voto-7308305.html|titolo=Le Filippine al voto|editore=[[RSI (azienda)|RSI]]|data=9 maggio 2016|accesso=9 maggio 2016}}</ref><ref>{{cita news|url=http://video.repubblica.it/mondo/filippine-rodrigo-duterte-il-donald-trump-dell-asia/238807/238672|titolo=Filippine, Rodrigo Duterte: il Donald Trump dell'Asia|editore=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|data=9 maggio 2016|accesso=9 maggio 2016}}</ref> benché le affinità col magnate statunitense sianofossero solo parziali.<ref>{{cita news|lingua=en|autore=Charlie Campbell|url=http://time.com/4324098/rodrigo-duterte-philippines-president-donald-trump-human-rights-immigration/|titolo=People Keep Calling Rodrigo Duterte the Philippine Donald Trump. They’re Wrong|editore=[[TIME]]|data=10 maggio 2016|accesso=11 maggio 2016}}</ref> Duterte ha vinto le elezioni presidenziali del 9 maggio 2016 con un ampio margine, insediandosi alla presidenza il 30 giugno successivo.
 
A differenza degli altri candidati, Duterte era considerato un ''outsider'', ovvero proveniente da umili origini e non membro dei grandi gruppi familiari che avevano in mano il potere, di cui facevano parte anche ex presidenti come lo stesso [[Benigno Aquino III]].<ref>{{cita news|autore=Randy David|url=http://opinion.inquirer.net/94430/the-political-outsider|titolo=The political outsider|data=24 aprile 2016|accesso=26 luglio 2015|lingua=Inglese}}</ref> Molti suoi discorsi si focalizzarono proprio su questo aspetto, nonché sulla mancanza di fondi e di macchine politiche del sindaco, a differenza dei suoi rivali. Durante la campagna presidenziale, creò numerose aspettative: la sua promessa di reprimere il crimine, il traffico di droghe illegali e la corruzione nel paese in un periodo che sarebbe andato dai tre ai sei mesi.<ref>{{cita news|lingua=en|autore=Ina Andolong|url=http://cnnphilippines.com/news/2016/04/15/Duterte-Cayetano-plan-crime-corruption-drugs.html|titolo=How Duterte-Cayetano will suppress crime in 3-6 months|editore=CNN Philippines|data=18 aprile 2016|accesso=14 maggio 2016|dataarchivio=21 maggio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160521182814/http://cnnphilippines.com/news/2016/04/15/Duterte-Cayetano-plan-crime-corruption-drugs.html|urlmorto=sì}}</ref> Seppur consapevole della cattiva reputazione dei gruppi [[comunisti]] [[Partito Comunista delle Filippine (1968)|CPP]]/[[Fronte Democratico Nazionale (Filippine)|NDF]], il sindaco di Davao affermò di essere apertamente un "candidato di sinistra".<ref>{{cita news|lingua=en|autore=Ryan Macasero|url=http://www.rappler.com/nation/politics/elections/2016/128251-duterte-bohol-not-kill-npa|titolo=Duterte in Bohol: I'm leftist, I wouldn't kill NPA members|editore=Rappler|data=5 aprile 2016|accesso=11 maggio 2016}}</ref>
 
Le elezioni si tennero il 9 maggio e vennero seguite con attenzione ed apprensione in tutto l'arcipelago: non mancarono le tensioni e le accuse di [[brogli elettorali]]. Oltre 54 milioni di persone furono chiamate alle urne. I primi [[exit poll]] lo diedero subito in grande vantaggio sugli altri candidati<ref name="La Stampa">{{cita news|autore=|url=http://www.lastampa.it/2016/05/09/esteri/elezioni-nelle-filippine-in-vantaggio-duterte-il-trump-di-manila-jYm7HXXgYNuSjwC0jiJrxH/pagina.html|titolo=Elezioni nelle Filippine: in vantaggio Duterte, il “Trump” di Manila|editore=[[La Stampa]]|data=9 maggio 2016|accesso=2 giugno 2016}}</ref><ref>{{cita news|autore=Alessandra Muglia|url=http://www.corriere.it/esteri/16_maggio_09/filippine-dittatore-duterte-presidenza-dd35f9d2-15be-11e6-b246-a80944d1fa5b.shtml|titolo=Elezioni in Filippine, l’«uomo forte» Duterte verso la presidenza|editore=[[Corriere della Sera]]|data=9 maggio 2016|accesso=2 giugno 2016}}</ref> e nel giro di due giorni, i suoi rivali principali [[Grace Poe]] e [[Mar Roxas]] ammisero la loro sconfitta.<ref>{{cita news|lingua=en|autore=Jovan Cerda|url=http://www.philstar.com/headlines/2016/05/09/1581749/grace-poe-concedes-to-rodrigo-duterte|titolo=Grace Poe concedes to Rodrigo Duterte|editore=[[Philippine Star]]|data=9 maggio 2016|accesso=2 giugno 2016}}</ref><ref>{{cita news|lingua=en|autore=Julliane Love De Jesus|url=http://newsinfo.inquirer.net/784800/roxas-concedes-defeat-i-wish-you-success-mayor-duterte|titolo=Roxas concedes defeat: I wish you success, Mayor Duterte|editore=[[Philippine Daily Inquirer]]|data=10 maggio 2016|accesso=2 giugno 2016}}</ref> Il presidente uscente Benigno Aquino III ([[Endorsement|endorser]] di Roxas) dichiarò apertamente di non sostenere la candidatura del sindaco, paragonando la sua scalata politica a quella di [[Adolf Hitler]].<ref name="La Stampa"/>
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Il conteggio ufficiale dei voti venne effettuato come da tradizione dal [[Congresso delle Filippine|Congresso]], dal 25 al 27 maggio. Duterte ottenne una vittoria schiacciante, ottenendo 16.601.997 voti (quasi il 40%), mentre per la vicepresidenza (carica autonoma) trionfò a gran sorpresa la candidata liberale [[Leni Robredo]].<ref>{{Cita web|url=http://news.abs-cbn.com/halalan2016/nation/05/27/16/its-digong-by-landslide-leni-by-hairline/|titolo=It's Digong by landslide, Leni by hairline|data=27 maggio 2016|sito=ABS-CBN News}}</ref> Le proclamazioni dei due vincitori si tennero il 30 maggio ma il sindaco non vi si presentò, dichiarando di avere altri impegni a Davao.<ref>{{cita news|lingua=en|autore=Gil C. Cabacungan|url=http://newsinfo.inquirer.net/788280/duterte-snubs-proclamation|titolo=Duterte snubs proclamation|editore=[[Philippine Daily Inquirer]]|data=31 maggio 2016|accesso=2 giugno 2016}}</ref>
 
Duterte, che aveva vinto le elezioni presidenziali del 9 maggio 2016 con un ampio margine, si insediò alla presidenza il 30 giugno successivo.
 
=== L'insediamento al Malacañang e la presidenza ===
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La transizione presidenziale incominciò il 30 maggio 2016, quando il [[Congresso filippino]] dichiarò ufficialmente Duterte Presidente eletto in quanto vincitore delle elezioni.
 
Il 31 maggio Duterte presentò alla stampa il [[gabinetto di governo]] composto da ex-militari, membri di precedenti amministrazioni e figure di [[estrema sinistra]].<ref>{{cita news|lingua=Inglese|autore=|url=http://cnnphilippines.com/news/2016/05/31/president-elect-duterte-cabinet-presentation-davao.html|titolo=President-elect Duterte to present Cabinet|editore=[[CNN Philippines]]|data=31 maggio 2016|accesso=31 maggio 2016|dataarchivio=8 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201108090243/https://cnnphilippines.com/news/2016/05/31/president-elect-duterte-cabinet-presentation-davao.html|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita news|lingua=Inglese|autore=Germelina Lacorte|url=http://newsinfo.inquirer.net/788474/duterte-names-more-cabinet-members|titolo=Duterte names more Cabinet members|editore=[[Philippine Daily Inquirer]]|data=31 maggio 2016|accesso=31 maggio 2016}}</ref><ref>{{cita news|lingua=Inglese|autore=Nestor Corrales|url=http://newsinfo.inquirer.net/788515/duterte-names-members-of-cabinet|titolo=Duterte names members of Cabinet|editore=[[Philippine Daily Inquirer]]|data=31 maggio 2016|accesso=31 maggio 2016}}</ref> Le scelte non furono prive di contestazioni: diversi analisti bollarono il nuovo gabinetto presidenziale come una cerchia di KKK (acronimo delle parole filippine ''Kabarilan, Kaklase, Kakampi'', ossia "Compagni d'armi, Compagni di classe, Alleati"), similarmente a quello di Benigno Aquino III, in quanto molti dei suoi membri erano semplici amici o principali sostenitori finanziari della campagna elettorale del sindaco.<ref>{{cita news|lingua=Inglese|autore=Marc Jayson Cayabyab|url=http://newsinfo.inquirer.net/788533/duterte-defends-cabinet-from-kkk-tag|titolo=Duterte defends Cabinet from ‘KKK’ tag|editore=[[Philippine Daily Inquirer]]|data=1º giugno 2016|accesso=22 giugno 2016}}</ref>
 
I frequenti crimini e il diffuso [[narcotraffico]] nel Paese spinsero Duterte a chiedere l'aiuto della popolazione attraverso la "giustizia fai-da-te", promettendo ricompense in denaro per coloro che avessero aiutato a catturare, vivi o morti, sospetti criminali o trafficanti di droga.<ref>{{cita news|autore=Alessandra Muglia|url=http://www.corriere.it/esteri/16_giugno_05/duterte-filippine-giustiziere-d49dd5d6-2af6-11e6-9053-0e7395a81fb7.shtml|titolo=Filippine, Duterte ai cittadini: «Aiutatemi a eliminare i criminali»|editore=[[Corriere della Sera]]|data=5 giugno 2016|accesso=9 giugno 2016}}</ref> L'amministrazione propose infatti di applicare una taglia sulla testa dei principali narcotrafficanti dell'arcipelago. Più tardi [[Ronald dela Rosa]], agente di Polizia dal pugno di ferro e nominato da Duterte come prossimo capo del [[Polizia Nazionale Filippina|PNP]], rivelò che i narcotrafficanti avevano a loro volta messo in palio 50 milioni di pesos a chiunque avesse assassinato o lui o il neo presidente.<ref>{{cita news|autore=|url=http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/filippine-taglia-dei-narcotrafficanti-sulla-testa-del-neo-presidente-ricompensa-fino-a-un-milione-di-dollari_3013394-201602a.shtml|titolo=Filippine, taglia dei narcotrafficanti sulla testa del neo-presidente: ricompensa fino a un milione di dollari|editore=[[TGcom24]]|data=9 giugno 2016|accesso=9 giugno 2016}}</ref> Già dopo l'elezione di Duterte aumentarono considerevolmente le uccisioni quotidiane di sospetti trafficanti di droga da parte della polizia filippina.<ref>{{cita news|lingua=Inglese|autore=Manuel Mogato|url=http://www.huffingtonpost.com/entry/philippines-duterte-drugs_us_5767f0b9e4b015db1bc9d071|titolo=Drug-Related Killings Surge In The Philippines After Duterte’s Election|editore=[[The Huffington Post]]|data=20 giugno 2016|accesso=22 giugno 2016}}</ref>
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[[File:Rodrigo_Duterte_oath_taking_6.30.16.jpg|thumb|upright=1.3|Giuramento da Presidente delle Filippine di Rodrigo Duterte il 30 giugno 2016]]
Il 30 giugno 2016, con una cerimonia di insediamento presso il Rizal Ceremonial Hall, sede del [[Palazzo di Malacañang]], Duterte fu proclamato ufficialmente come 16º Presidente delle Filippine per un mandato unico di sei anni,<ref>{{cita news|autore=|url=http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/filippine-duterte-giura-come-nuovo-presidente_3017452-201602a.shtml|titolo=Filippine, Duterte giura come nuovo presidente|editore=[[TGcom24]]|data=30 giugno 2016|accesso=30 giugno 2016}}</ref> prendendo il posto dell'uscente Benigno Aquino III.<ref>{{cita news|autore=|url=http://www.internazionale.it/notizie/2016/07/01/filippine-rodrigo-duterte|titolo=Filippine, le difficili sfide che aspettano Rodrigo Duterte|editore=[[Internazionale (periodico)|Internazionale]]|data=1º luglio 2016|accesso=2 luglio 2016}}</ref> Con i suoi 71 anni al momento dell'elezione, divenne il presidente più vecchio di sempre. Fu inoltre il primo Capo di Stato a provenire da [[Mindanao]] ed il primo a non aver ricoperto alcuna carica ufficiale nazionale prima del suo insediamento. La cerimonia si tenne dinnanzi a poche centinaia di persone, al contrario delle grandi manifestazioni pubbliche avvenute per i presidenti passati.<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.askanews.it/esteri/il-giuramento-di-duterte-presidente-filippino-dal-pugno-di-ferro_711847818.htm|titolo=Il giuramento di Duterte, presidente filippino dal pugno di ferro|editore=[[Askanews]]|data=30 giugno 2016|accesso=30 giugno 2016|dataarchivio=1 agosto 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160801182634/http://www.askanews.it/esteri/il-giuramento-di-duterte-presidente-filippino-dal-pugno-di-ferro_711847818.htm|urlmorto=sì}}</ref> Leni Robredo, verso la quale il Capo di Stato dimostrò sin da subito una certa freddezza, tenne una cerimonia a parte nella città di [[Quezon]]: era la prima volta che le inaugurazioni del presidente e del vicepresidente venivano celebrate separatamente.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=RG Cruz|url=http://news.abs-cbn.com/focus/06/16/16/first-in-ph-history-separate-inaugurations-for-duterte-robredo|titolo=First in PH history: Separate inaugurations for Duterte, Robredo|editore=[[ABS-CBN]]|data=30 giugno 2016|accesso=30 giugno 2016}}</ref>
 
{{Citazione|Nessun leader, per quanto forte, può avere successo nelle questioni di rilevanza nazionale senza il supporto e la cooperazione della gente che ha il compito di guidare e di servire. Sono consapevole che alcuni non approvano i miei metodi per combattere la criminalità. Dicono che i miei metodi non sono ortodossi e che tendono all'illegalità. Come avvocato ed ex-procuratore conosco quali sono i limiti del potere e dell'autorità di un Presidente. So cosa è legale e cosa non lo è.|Rodrigo Duterte, Discorso d'insediamento<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://newsinfo.inquirer.net/793344/full-text-president-rodrigo-duterte-inauguration-speech|autore=|titolo=FULL TEXT: President Rodrigo Duterte inauguration speech|editore=[[Philippine Daily Inquirer]]|data=30 giugno 2016|accesso=30 giugno 2016}}</ref>}}
 
Mentre nel periodo successivo all'insediamento si verificarono numerose uccisioni di presunti stupratori, ladri e acquirenti di droga – definite "esecuzioni sommarie" dalla critica<ref>{{cita news|autore=|url=http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/filippine-mattanza-di-spacciatori-su-ordine-del-neo-presidente-duterte_3018727-201602a.shtml|titolo=Filippine, "mattanza" di spacciatori su ordine del neo-presidente Duterte|editore=[[TGcom24]]|data=6 luglio 2016|accesso=8 luglio 2016}}</ref> – il rapporto con la Robredo andò a migliorare, con Duterte che offrì alla vicepresidente l'incarico di presidiare l'Housing and Urban Development Coordinating Council (HUDCC).<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Nestor Corrales|url=http://newsinfo.inquirer.net/794898/duterte-appoints-robredo-as-hudcc-chief|titolo=Duterte appoints Robredo as HUDCC chief|editore=[[Philippine Daily Inquirer]]|data=7 luglio 2016|accesso=8 luglio 2016}}</ref> La guerra alla droga del governo Duterte ricordò sotto numerosi aspetti quella precedentemente lanciata da [[Thaksin Shinawatra]] nella vicina [[Thailandia]], con persone "giustiziate" durante raid improvvisi condotti da agenti in incognito.<ref>{{cita news|autore=|url=http://bultrini.blogautore.repubblica.it/2016/06/07/il-far-west-filippino-del-giustiziere-duterte/|titolo=Il far west filippino del Giustiziere Duterte|editore=[[la Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|data=7 giugno 2016|accesso=2 agosto 2016}}</ref><ref>{{cita news|lingua=en|autore=Marvin Bionat|url=http://globalnation.inquirer.net/140782/gains-from-thailands-bloody-war-on-drugs-proved-fleeting|titolo=Gains from Thailand’s bloody war on drugs proved fleeting|editore=[[Philippine Daily Inquirer]]|data=9 luglio 2016|accesso=2 agosto 2016}}</ref> Ciò nonostante, Duterte assicurò che la sua campagna antidroga sarebbe stata condotta nel rispetto dei [[diritti umani]] e dello [[stato di diritto]].
 
Con una linea politica nettamente distante da quella del predecessore Aquino, il 7 agosto 2016 Duterte ordinò ufficialmente il via libera per la sepoltura delle spoglie dell'ex presidente Ferdinand Marcos – la cui salma imbalsamata era conservata in una cripta refrigerata a [[Batac]] da 23 anni – al ''Libingan ng mga Bayani'' (cimitero degli eroi), come "da sua promessa durante la campagna elettorale". In merito all'opposizione degli influenti e numerosi gruppi di estrema sinistra nel paese, il Capo di Stato affermò che Marcos era qualificato per la sepoltura in quanto "ex Presidente e veterano di guerra".<ref>{{cita news|lingua=en|autore=|url=http://newsinfo.inquirer.net/803889/duterte-gives-go-ahead-for-marcos-burial-at-libingan|titolo=Duterte gives go-ahead for Marcos burial at Libingan|editore=[[Philippine Daily Inquirer]]|data=7 agosto 2016|accesso=8 agosto 2016}}</ref>
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Rodrigo Duterte si impegna per la trasparenza delle autorità pubbliche delle Filippine firmando un decreto che consente a tutti i cittadini di accedere agli archivi governativi. La sua decisione è stata accolta con favore dall'industria dell'informazione. Nel gennaio 2017, la sua proposta di mettere gratuitamente a disposizione delle donne economicamente svantaggiate la pillola contraccettiva è stata accolta con favore dai gruppi per i diritti delle donne.<ref>{{Cita web|url=https://www.rtbf.be/info/monde/detail_philippines-duterte-veut-un-acces-gratuit-a-la-pilule-pour-six-millions-de-femmes?id=9501083|titolo=Philippines: Duterte veut un accès gratuit à la pilule pour six millions de femmes|sito=RTBF Info|data=2017-01-12|lingua=fr|accesso=2019-01-08}}</ref>
 
Le università pubbliche sono rese liberamente accessibili<ref>{{Cita web|url=https://news.mb.com.ph/2016/12/17/free-tuition-in-state-universities-and-colleges-eyed-for-2017|titolo=‘Free tuition’ in state universities and colleges eyed for 2017|sito=Manila Bulletin News|lingua=en-US|accesso=2019-01-08|dataarchivio=9 gennaio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190109062311/https://news.mb.com.ph/2016/12/17/free-tuition-in-state-universities-and-colleges-eyed-for-2017/|urlmorto=sì}}</ref> e si sta costruendo un sistema di copertura sanitaria per consentire ai più poveri di beneficiare dell'assistenza sanitaria di base e di ottenere gratuitamente alcuni farmaci. I contratti di lavoro a breve termine sono limitati per ridurre la precarietà dei lavoratori interessati e le pensioni sono aumentate<ref>{{Cita web|url=https://www.philstar.com/opinion/2016/07/11/1601651/philippines-follow-health-care-model-cuba|titolo=Philippines to follow health care model of Cuba|sito=philstar.com|accesso=2019-01-08}}</ref>.
 
===== Politica ambientale =====
Sotto la guida deldella ministroministra dell'Ambiente Regina Lopez, le attività minerarie a cielo aperto sono vietate e più della metà delle miniere sono chiuse. Questa politica è stata messa a confronto con la lobby mineraria, che ha ottenuto il licenziamento da parte del Parlamento, nonostante il sostegno a suo favore per Duterte, 10 mesi dopo la sua nomina al governo.<ref>{{Cita web|url=http://www.rfi.fr/emission/20170504-ministre-philippine-environnement-resiste-pas-lobby-minier|titolo=Chronique des Matières Premières - La ministre philippine de l’Environnement ne résiste pas au lobby minier|sito=RFI|data=2017-05-04|lingua=fr|accesso=2019-01-08}}</ref>
 
Per quanto riguarda il suo conflitto con l'industria mineraria, Rodrigo Duterte afferma che "la protezione dell'ambiente è una priorità più alta rispetto alle attività minerarie e ad altre attività che causano grandi danni". Avverte inoltre di significativi aumenti fiscali per le imprese che sfruttano le risorse in aree protette.<ref>{{Cita web|url=https://www.telesurtv.net/news/Presidente-filipino-busca-acabar-con-el-sector-minero-20170725-0009.html|accesso=2019-01-08}}</ref>
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[[File:Rodrigo Duterte and Mahathir Mohamad (Pacquiao vs Matthysse).jpg|thumb|Duterte con il [[Primi ministri della Malaysia|Primo ministro della Malaysia]] [[Mahathir Mohamad]] nel 2018]]
===== Stati Uniti =====
Mentre la precedente amministrazione di Aquino si distinse per le sue posizioni filo-statunitensi, Duterte precisò sin da subito che non sarebbe stato "dipendente" dagli [[Stati Uniti d'America]] ma che avrebbe guidato il Paese nell'interesse dei suoi cittadini. Similmente al venezuelano [[Hugo Chávez]],<ref>{{cita news|lingua=en|autore=Tom Smith|url=https://www.theguardian.com/commentisfree/2016/sep/07/duterte-anti-us-philippines-isolationist-foreign-policy-insult-barack-obama-china|titolo=President Duterte’s anti-US populism is a dangerously isolationist path|editore=[[The Guardian]]|data=7 settembre 2016|accesso=23 settembre 2016}}</ref> il Capo di Stato mindanaoense si rivelò fortemente opposto a ciò che definì come [[imperialismo statunitense]]. Già all'inizio del suo mandato accusò apertamente gli Stati Uniti ed il [[Regno Unito]] di essere i principali responsabili della diffusione del [[terrorismo]] nel [[Medio Oriente]], incolpandoli di "aver seminato il caos in territori una volta pacifici e sviluppati quali [[Iraq]], [[Libia]], [[Yemen]] e [[Siria]]".<ref>{{Cita news|autore=Paolo Marcenaros|url=http://www.opinione-pubblica.com/il-presidente-duterte-offre-dialogo-ai-movimenti-musulmani-e-subito-arriva-lisis-nelle-filippine/|titolo=Il Presidente Duterte offre dialogo ai movimenti musulmani, e subito arriva l’ISIS nelle Filippine|editore=L'Opinione Pubblica|data=10 luglio 2016|accesso=12 luglio 2016}}</ref> Sotto questo aspetto, dichiarò che lo [[Stato Islamico (organizzazione)|Stato Islamico]] non era nient'altro che "prodotto della disperazione" e che tale gruppo "non si sarebbe proliferato se figure influenti come [[Saddam Hussein]] e [[Muʿammar Gheddafi]] fossero state ancora in vita".<ref>{{cita news|lingua=en|autore=|url=http://www.rappler.com/nation/140630-duterte-isis-saddam-gaddafi|titolo=Duterte: No ISIS if Saddam, Gaddafi still alive|editore=[[Rappler]]|data=23 luglio 2016|accesso=30 agosto 2016}}</ref> Il Presidente filippino definì ad esempio la [[guerra in Iraq]] come "inutile" e collegò la crisi in Medio Oriente con l'insurrezione dei movimenti musulmani nelle isole meridionali dell’arcipelago. In più di un'occasione espresse pubblicamente il suo sdegno nei confronti dell'ambasciatore americano a Manila [[Philip Goldberg]], il quale definì "gay" e accusò di "spropositata intromissione negli affari interni del Paese":<ref>{{cita news|lingua=en|autore=Nestor Corrales|url=http://globalnation.inquirer.net/142435/duterte-not-over-it-slams-us-envoy-anew-for-meddling-in-ph-politics|titolo=Duterte not over it, slams US envoy anew for meddling in PH politics|editore=[[Philippine Daily Inquirer]]|data=6 agosto 2016|accesso=9 agosto 2016}}</ref> tale commento fu inteso come un gravissimo insulto e portò Washington a chiedere spiegazioni al governo filippino.<ref>{{cita news|lingua=en|autore=Kristine Angeli Sabillo|url=http://globalnation.inquirer.net/142548/us-says-dutertes-comments-vs-goldberg-inappropriate|titolo=US says Duterte’s ‘bakla’ comment vs Goldberg ‘inappropriate’|editore=[[Philippine Daily Inquirer]]|data=9 agosto 2016|accesso=9 agosto 2016}}</ref> Duterte rifiutò fermamente di presentare le proprie scuse. Gli screzi continuarono e più tardi Duterte affermò che gli Stati Uniti non avevano ancora chiesto scusa per il loro trattamento nei confronti dei filippini durante il periodo coloniale e per aver decimato la popolazione islamica dei Moro agli inizi del [[XX secolo]].<ref>{{cita news|autore=Claudio Cucciatti|url=http://www.repubblica.it/esteri/2016/09/05/news/obama_offese_duterte-147220766/|titolo=Filippine, presidente Duterte contro Obama: "Te la farò pagare"|editore=[[la Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|data=5 settembre 2016|accesso=5 settembre 2016}}</ref> Precisando che la presenza statunitense avrebbe solamente peggiorato la situazione a Mindanao senza "mai portare la pace", ordinò ai membri delle [[United States Army Special Forces|forze speciali americane]] di abbandonare la regione.<ref>{{cita news|lingua=en|autore=Marlos Ramos|url=http://globalnation.inquirer.net/144613/duterte-american-troops-must-leave-mindanao|titolo=Duterte: American troops must leave Mindanao|editore=[[Philippine Daily Inquirer]]|data=12 settembre 2016|accesso=12 settembre 2016}}</ref> Duterte motivò tale atteggiamento riferendo della volontà delle Filippine di portare avanti una politica estera indipendente.
 
===== Cina e Russia =====
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== Critiche ed aspetti controversi ==
Al contrario di altri politici, Duterte si è contraddistinto per il suo linguaggio crudo e talvolta volgare, nonché per il frequente utilizzo di [[Epiteto|epiteti]].<ref>{{cita news|url=http://www.ilpost.it/2016/05/09/filippine-presidenziali/|titolo=“Il Punitore” ha vinto le elezioni nelle Filippine|editore=[[Il Post]]|data=9 maggio 2016|accesso=11 maggio 2016}}</ref> Spesso durante la sua amministrazione ha fatto utilizzo di toni violenti e politicamente scorretti, arrivando anche ad attaccare diverse personalità di rilievo, tra le quali si ricordano [[Papa Francesco]], [[Barack Obama]], [[John Kerry]] e [[César Gaviria]].<ref>{{cita news|autore=Danilo de Biasio|url=http://www.tpi.it/mondo/filippine/insulto-duterte-a-obama-rischio-economia-filippina|titolo=L'insulto di Duterte a Obama sta mettendo a rischio l'economia filippina|editore=[[The Post Internazionale]]|data=9 settembre 2016|accesso=12 settembre 2016}}</ref> A tal proposito, l'inviato speciale dell'ONU [[Lauro Baja]] ha dichiarato che Duterte aveva bisogno di "insegnamenti nell'arte della diplomazia",<ref>{{cita news|lingua=en|autore=|url=http://news.abs-cbn.com/news/09/06/16/duterte-needs-advice-on-diplomacy-ex-envoy-to-un-says|titolo=Duterte needs advice on diplomacy, ex-envoy to UN says|editore=[[ABS-CBN]] News|data=6 settembre 2016|accesso=8 settembre 2016}}</ref> mentre il commissario delle Nazioni Unite [[Zeid bin Ra'ad Al Hussein]] ha affermato che gli serviva una "perizia psichiatrica".<ref>{{cita news|autore=|url=http://www.repubblica.it/esteri/2018/03/09/news/capo_onu_duterte_perizia_psichiatrica-190878191/|titolo=Il capo Onu per i diritti umani: "A Duterte serve una perizia psichiatrica"|editore=[[la Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|data=9 marzo 2018|accesso=24 marzo 2018}}</ref>
 
Nel settembre 2016 si è definito l'"[[Adolf Hitler|Hitler]] delle Filippine", paragonando la campagna filippina contro la droga all'[[Olocausto]] avvenuto nel [[XX secolo]]. Più tardi il presidente filippino ha posto le sue scuse, dopo che le sue affermazioni avevano scatenato le reazioni indignate e sconcertate di varie comunità [[Ebrei|ebraiche]] di tutto il mondo.<ref>{{cita news|url=http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/asia/2016/10/02/io-come-hitler-duterte-chiede-scusa_71b09b3c-742e-4b6f-b495-df7224d737bf.html|titolo='Io come Hitler', Duterte chiede scusa|editore=[[ANSA]]|data=3 ottobre 2016|accesso=7 ottobre 2016}}</ref>
 
Nel 2018, la [[Corte penale internazionale]] ha aperto un'inchiesta sul suo operato<ref>https://www.internazionale.it/opinione/gwynne-dyer/2018/08/16/duterte-corte-penale-internazionale</ref>.
 
=== Gli squadroni della morte di Davao ===
Prima del suo avvento nella città di Davao, quest'ultima era nota come una delle zone più pericolose dell'intera Nazione. Duterte, soprannominato ''il Castigatore'' dalla rivista ''[[Time Magazine]]'',<ref name=Time2002>{{Cita web |autore=Phil Zabriskie |titolo=The Punisher |sito=TIME.com |url=http://content.time.com/time/magazine/article/0,9171,265480,00.html |data=19 luglio 2002 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101022100313/http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,265480,00.html |dataarchivio=22 ottobre 2010 |urlmorto=sì }}</ref> è stato criticato dalla Commissione dei Diritti Umani delle Filippine e da [[Amnesty International]] per aver tollerato numerose uccisioni extragiudiziarie effettuate presumibilmente dagli squadroni della morte di Davao (noti localmente come ''Davao Death Squads'' oppure ''DDS'') nei confronti di sospetti criminali.<ref name=Time2002 /> Oltretutto, durante il suo mandato egli ha più volte incitato all'utilizzo della forza per mantenere l’ordine pubblico. Proprio per questo motivo, i suoi detrattori lo hanno accusato di aver utilizzato eccessiva violenza nel risolvere i problemi di ordine pubblico. Nell'aprile 2009, un rapporto del [[Nazioni Unite|Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite]] ha dichiarato su di lui: "Il Sindaco di Davao non ha fatto nulla per prevenire queste uccisioni, e i suoi commenti in pubblico ci suggeriscono che egli, di fatto, ne sia a sostegno."<ref name="www.ohchr.org">{{Cita web|url=http://www2.ohchr.org/english/bodies/hrcouncil/docs/11session/A.HRC.11.2.Add.8.pdf |titolo=Report of the Special Rapporteur on extrajudicial, summary or arbitrary executions |formato=PDF |sito=Office of the United Nations High Commissioner for Human Rights}}</ref>
 
L'organizzazione non governativa [[Human Rights Watch]] lo ha invitato più volte ad eliminare gli squadroni della morte di Davao dalla città. Secondo un rapporto dell'istituzione, nel biennio 2001-2002 Duterte ha annunciato via televisione e radio una lista di sospetti criminali, alcuni dei quali sono stati giustiziati poco tempo dopo.<ref name="Human Rights Watch">{{Cita web|titolo="You Can Die Any Time" Death Squad Killings in Mindanao |url=https://www.hrw.org/sites/default/files/reports/philippines0409webwcover_0.pdf |formato=PDF |editore=Human Rights Watch |accesso=6 settembre 2014}}</ref> Nel luglio 2005, in un vertice anti-criminalità presso il Manila Hotel, hanno creato scalpore le sue parole: ''«L'esecuzione sommaria di criminali rimane il modo più efficace per schiacciare rapimenti e traffici di droghe illegali».''<ref>{{Cita news|cognome1=Cullen|nome1=Fr. Shay|titolo=We must stand against the death squads|url=https://news.google.com/newspapers?nid=2518&dat=20060507&id=wEtaAAAAIBAJ&sjid=ESgMAAAAIBAJ&pg=2393,816222 |accesso=6 settembre 2014 |editore=[[The Manila Times]]|data=7 maggio 2006 |cid=The Manila Times 2}}</ref>
 
Sia prima<ref>{{cita news|lingua=en|autore=Nestor Corrales|url=http://newsinfo.inquirer.net/746140/duterte-openly-admits-killing-3-criminals-in-davao-city|titolo=Duterte openly admits killing 3 criminals in Davao City|editore=[[Philippine Daily Inquirer]]|data=9 dicembre 2015|accesso=11 maggio 2016}}</ref> chesia durante la sua presidenza ha ammesso di aver ucciso personalmente dei sospetti criminali quando era sindaco della città di Davao,<ref>{{cita news|autore=Lucio Di Marzo|url=http://www.ilgiornale.it/news/mondo/presidente-filippino-duterte-quando-ero-sindaco-ho-ucciso-1342574.html|titolo=Il presidente filippino Duterte: "Quando ero sindaco ho ucciso"|editore=[[il Giornale]]|data=14 dicembre 2016|accesso=15 dicembre 2016}}</ref> con lo scopo di "dimostrare alla polizia l'efficacia dei metodi brutali nella lotta alla droga". Tali affermazioni hanno attratto le critiche da parte di gruppi per la difesa dei [[diritti umani]] ed hanno prodotto richieste di chiarimento dalle Nazioni Unite<ref>''L’Onu: «Si indaghi su Duterte killer»'', 21 dicembre 2016, Avvenire, p. A17: "L’alto commissario per i diritti umani dell’Onu, Zeid Ràad al-Hussein, ha chiesto alle autorità filippine di avviare un’inchiesta riguardo alle dichiarazioni del presidente Rodrigo Duterte, che la settimana scorsa aveva detto di aver ucciso personalmente criminali quando era sindaco".</ref>.
 
=== Gli attacchi alla Chiesa ===
[[File:President Rodrigo R. Duterte meets with Luis Antonio Cardinal Tagle.jpg|thumb|Duterte e l'arcivescovo metropolita di Manila [[Luis Antonio Tagle]]]]
A differenza dei politici tradizionali, Duterte si è contraddistinto per le sue posizioni apertamente [[Anticlericalismo|anticlericali]], opponendosi alla forte influenza della Chiesa e promuovendo iniziative come il [[Politica demografica|controllo delle nascite]] e la difesa dei [[Diritti LGBT nelle Filippine|diritti LGBT nel paese]]. Sin dall'inizio della sua campagna presidenziale, Duterte e la [[Chiesa cattolica nelle Filippine|Chiesa filippina]], avente grande peso nella vita pubblica del Paese, hanno avuto un rapporto molto conflittuale.<ref name="Presidente Law & Order"/> Nel 2015, in piena campagna elettorale, a suo dire sarebbe stato tra gli studenti vittime di [[Abuso sessuale|abusi sessuali]] da parte di un [[prete]] dell'Università Ateneo de Davao, alla fine degli anni 1950.<ref>{{cita news|lingua=en|autore1=Sara Susanne D. Fabunan|autore2=John Paolo Bencito|url=http://thestandard.com.ph/news/-main-stories/top-stories/193357/duterte-i-was-sexually-abused-as-a-child.html|titolo=Duterte: I was sexually abused as a child|editore=[[The Standard Today]]|data=2 dicembre 2015|accesso=2 giugno 2016|dataarchivio=7 gennaio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160107140921/http://thestandard.com.ph/news/-main-stories/top-stories/193357/duterte-i-was-sexually-abused-as-a-child.html|urlmorto=sì}}</ref> Dopo essere stato invitato dai funzionari dell'Ateneo e dalla Conferenza Episcopale delle Filippine (CBCP) a identificare il prete e a presentare una denuncia, Duterte rivelò che si trattava di un certo padre Mark Falvey (deceduto nel 1975).<ref>{{cita news|lingua=en|autore=Germelina Lacorte|url=http://newsinfo.inquirer.net/744824/duterte-names-priest-who-allegedly-molested-him-as-teen|titolo=Duterte names priest who allegedly molested him as teen|editore=[[Philippine Daily Inquirer]]|data=4 dicembre 2015|accesso=2 giugno 2016}}</ref> {{cn|La [[Compagnia di Gesù]] filippina confermò come Falvey avesse già presumibilmente abusato di almeno nove persone a [[Los Angeles]] tra il 1959 ed il 1975. Le accuse nei confronti di Falvey emersero solamente nel 2002 ed il prete non fu mai punito nel corso della sua vita.}} Tuttavia, l'effettiva presenza di padre Falvey all'Ateneo de Davao non fu mai confermata.<ref>{{Cita news|titolo=Jesuit order paid USD16M to settle Falvey case in US|url=http://globalnation.inquirer.net/133393/jesuit-order-paid-16m-to-settle-falvey-case-in-us|accesso=17 dicembre 2015|pubblicazione=Philippine Daily Inquirer|data=5 dicembre 2015}}</ref>
 
Ha inoltre definito la Chiesa cattolica come "l'istituzione più ipocrita del mondo" e ha accusato alcuni vescovi di aver chiesto favori a politici, fra cui lui stesso.<ref>{{cita news|lingua=en|autore=|url=http://newsinfo.inquirer.net/787033/duterte-slams-church-as-hypocritical-institution|titolo=Duterte slams Church as hypocritical institution|editore=[[Philippine Daily Inquirer]]|data=23 maggio 2016|accesso=2 giugno 2016}}</ref> Il [[Consiglio pastorale]] per il voto responsabile (PPCRV) ha replicato a sua volta definendo Duterte come un "moderno [[Pol Pot]]".<ref name="Presidente Law & Order">{{cita news|autore=Danilo de Biasio|url=http://www.radiopopolare.it/2016/08/filippine-duterte-il-presidente-laworder/|titolo=Duterte, il presidente Law & Order|editore=[[Radio Popolare]]|data=4 agosto 2016|accesso=8 agosto 2016}}</ref>
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La lotta antidroga del governo Duterte si contraddistinse anche per gli annunci in diretta televisiva di liste contenenti nomi di personalità pubbliche – tra cui politici, magistrati, poliziotti e anche militari – accusate di essere in combutta con i principali narcotrafficanti filippini. Queste liste, che non includevano prove concrete dell'effettivo legame con i narcotrafficanti, erano fornite al Capo di Stato dai suoi più stretti collaboratori.<ref name="150C"/> Nell'agosto 2016, Duterte annunciò in diretta televisiva una [[lista di proscrizione]], contenente i nomi di 150 presunti protettori della droga, ed ordinò il loro immediato sollevamento dall'incarico.<ref name="150C">{{cita news|autore=Paolo Salom|url=http://www.corriere.it/extra-per-voi/2016/08/06/filippine-anno-zero-duterte-accusa-complicita-narcos-150-personalita-paese-6372502a-5bdf-11e6-bfed-33aa6b5e1635.shtml|titolo=Filippine anno zero: Duterte accusa di complicità con i narcos 150 personalità del Paese|editore=[[Corriere della Sera]]|data=6 agosto 2016|accesso=19 agosto 2016}}</ref> Il presidente della Corte Suprema [[Maria Lourdes Sereno]] rispose duramente a tale gesto, affermando che la disciplina dei giudici non spettava al presidente ma al tribunale, e che doveva prevalere il governo della legge. Duterte invitò la Sereno e la Corte suprema a non intromettersi nella sua campagna contro la droga, minacciando di reintrodurre la [[legge marziale]],<ref>{{cita news|lingua=en|autore=Nash Jenkins|url=http://time.com/4446169/duterte-philippines-martial-law-drugs/|titolo=Philippine President Duterte Threatens ‘Martial Law’ if His Drugs War is Hindered|editore=[[TIME]]|data=10 agosto 2016|accesso=19 agosto 2016}}</ref> salvo poi ritirare le sue affermazioni e chiedere scusa alla ''[[chief justice]]''. La vicepresidente [[Leni Robredo]] e la senatrice [[Leila de Lima]], entrambe del Partito Liberale, condannarono apertamente la guerra alla droga e l'inaccuratezza delle liste. Senza inizialmente identificarla, il 17 agosto Duterte accusò a sua volta la De Lima di "adulterio ed immoralità" e di aver protetto i [[Signore della droga|signori della droga]] detenuti nella [[Nuova Prigione di Bilibid]] (carcere di massima sicurezza divenuto noto centro di contrabbando) durante il suo periodo da Ministro della giustizia.<ref>{{cita news|lingua=en|autore=Marlon Ramos|url=http://newsinfo.inquirer.net/807231/duterte-slams-de-lima|titolo=Duterte slams De Lima|editore=[[Philippine Daily Inquirer]]|data=18 agosto 2016|accesso=19 agosto 2016}}</ref> Il presidente dichiarò di avere prove concrete a supporto delle sue accuse contro la De Lima: gli screzi con la senatrice culminarono nell'arresto di quest'ultima nel febbraio 2017, con l'accusa di [[estorsione]] nei confronti di narcotrafficanti.<ref>{{cita news|autore=Paolo Salom|url=http://www.repubblica.it/esteri/2017/02/24/news/filippine_arrestata_senatrice_e_una_oppositrice_del_presidente_duterte-159070673/|titolo=Filippine, arrestata senatrice: è una oppositrice del presidente Duterte|editore=[[la Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|data=24 febbraio 2017|accesso=24 febbraio 2017}}</ref>
 
==Procedimento giurisdizionale internazionale==
 
Nel 2018, la [[Corte penale internazionale]] ha aperto un'inchiesta sui [[crimini contro l'umanità]] che sarebbero stati compiuti durante l'esercizio dei suoi mandati elettivi<ref>https://www.internazionale.it/opinione/gwynne-dyer/2018/08/16/duterte-corte-penale-internazionale</ref>, spiccando un [[mandato di cattura]]: esso è stato eseguito a [[Manila]] l'11 marzo 2025<ref>[https://www.bbc.com/news/articles/cp9ykn85401o Joel Guinto e Jonathan Head, ''Philippines ex-leader Duterte arrested on ICC warrant over drug killings'', BBC News, 11 marzo 2025].</ref>, comportando l'immediato trasferimento dell'imputato all'[[L'Aja|Aja]] il giorno dopo<ref>[https://www.bbc.com/news/articles/c9819r2en4do Joel Guinto, ''Philippines' Duterte in The Hague after ICC arrest over drug war'', BBC News, 12 marzo 2025].</ref>. Qui il procuratore della Corte incaricata della pubblica accusa, Mame Mandiaye Niang, gli ha contestato, in particolare, l'omicidio di 19 persone nel corso del mandato elettivo a [[Davao]] City, l'assassinio di 14 "obiettivi ad alto valore" nel corso del [[Presidenti_delle_Filippine#1987_-_oggi:_Quinta_Repubblica|mandato presidenziale]] e l'omicidio o il tentato omicidio di 45 persone nel rastrellamento di un villaggio, sempre nel corso del mandato presidenziale: tutte queste [[Esecuzione capitale extragiudiziale|esecuzioni extragiudiziali]] sarebbero avvenute in associazione altri co-perpetratori, inclusa la polizia<ref>
[https://www.bbc.com/news/articles/cg5e1v85lrdo Natasha Preskey, ''ICC charges Rodrigo Duterte with crimes against humanity'', BBC news, 22 settembre 2025].</ref>.
== Onorificenze ==
=== Onorificenze filippine ===
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{{Onorificenze
|immagine=Sultan's Golden Jubilee Medal (2017).jpg
|nome_onorificenza=Medaglia per il giubileo d'oro del [[Hassanal Bolkiah|sultano del Brunei]] ([[Brunei]])
|collegamento_onorificenza=Medaglia per il giubileo d'oro del sultano del Brunei
|motivazione=
|luogo=5 ottobre 2017<ref>[https://www.nst.com.my/news/nation/2017/10/288255/agong-attends-sultan-bruneis-golden-jubilee-royal-banquet Agong attends Sultan of Brunei's Golden Jubilee royal banquet]</ref>
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{{Onorificenze
|immagine=
|nome_onorificenza=Gran Cavaliere dell'Ordine del Sultano [[Ibrahim Iskandar di Johor|Ibrahim di (Johor]] ([[Malaysia]])
|collegamento_onorificenza=Ordine del Sultano Ibrahim di Johor
|motivazione=
|data=2019<ref>{{Cita news|url=https://www.thestar.com.my/news/nation/2019/07/11/its-datuk-duterte-now-after-johor-sultan-philippine-leader-meetup/|titolo=It's Datuk Duterte now after Johor Sultan, Philippine leader meet-up|pubblicazione=The Star|data=11 luglio 2019|accesso=10 maggio 2021|lingua=en}}</ref>
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[[Categoria:Sindaci di Davao]]
[[Categoria:Rappresentanti filippini eletti da Davao]]
[[Categoria:Presidenti delle Filippine]]