Isolani del Pacifico: differenze tra le versioni

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Gli '''isolani del Pacifico''', chiamati anche '''oceaniani''' con riferimento all'[[Oceania]] o ''Pasifika'' in inglese, sono gli abitanti [[Popoli indigeni|indigeni]] della regione dell'Oceania che comprende le isole e gli [[arcipelago|arcipelaghi]] dell'[[Oceano Pacifico]] ad eccezione dell'[[Australia]].
 
[[File:Pacific Culture Areas.jpg|upright=1.5|thumb|Le tre maggiori divisioni tradizionali dell'Oceania, ossia Polinesia, Melanesia e Micronesia]]
 
==Regioni storiche==
 
[[File:Mappe-Monde sur la Projection de Mercator Carte Encyprotype.jpg|thumb|left|Planisfero [[Proiezione cilindrica centrografica modificata di Mercatore|Mercatore]] di A.-H. Brué (1816), centrato sul ''Grand Océan'']]
 
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[[File:Indigenes de nouvelle caledonie 1880.png|thumb|left|[[Canachi]] di Nuova Caledonia, verso 1880.]]
 
Questa antica definizione si basava su preconcetti razziali che non corrispondono all'antropologia moderna.<ref>{{cita libro|nome=Serge |cognome= Tcherkézoff|titolo=A Long and Unfortunate Voyage Towards the ‘Invention’ of the Melanesia/Polynesia Distinction, 1595–1832|periodico=The Journal of Pacific History|volume=38|numero=2|data=2003|url=https://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/0022334032000120521|formato=pdf|pp=175-196}}.</ref> A questa ripartizione tradizionale dell'[[Oceania]], utilizzata anche dalle [[Nazioni Unite]] per dividere il mondo in [[Regione geografica#Macroregioni ONU|macroregioni]], viene talvolta preferita la divisione in due regioni, l'[[Oceania vicina]] e l'[[Oceania lontana]], proposta nel 1973 dai geografi [[Roger Green]] ed [[Andrew Pawley]]<ref>{{en}} Roger Green e Andrew Pawley, in ''Dating the Dispersal of the Oceanic Languages'', 1973.</ref>, che meglio rappresenterebbe le differenze geografiche e storiche tra le regioni del continente.<ref>{{cita libro|nome=Erica|cognome=Vecchio|titolo=Un oceano di sguardi. Gli europei alla scoperta del Pacifico, gli oceaniani alla scoperta dell'Europa|editore=Soldiershop|data=2016|ISBN=8893271648}}</ref>
 
{{citazione
|Sebbene basata su una comprensione superficiale degli isolani del Pacifico, la classificazione tripartita di Dumont d'Urville è rimasta bloccata. In effetti, queste categorie - polinesiani, micronesiani, melanesiani - sono diventate così profondamente radicate nel pensiero antropologico occidentale che è difficile anche adesso rompere lo stampo in cui ci intrappolano (Thomas, 1989). Tali etichette forniscono utili riferimenti geografici, ma ci fuorviano notevolmente se li consideriamo segmenti significativi della storia culturale. Solo la Polinesia ha superato le prove del tempo e accresciuto la conoscenza, come categoria con significato storico
|Although based on a superficial understanding of the Pacific islanders, Dumont d’Urville’s tripartite classification stuck. Indeed, these categories — Polynesians, Micronesians, Melanesians — became so deeply entrenched in Western anthropological thought that it is difficult even now to break out the mould in which they entrap us<ref>Nicholas Thomas, 1989, ''Out of time: history and evolution in anthropological discourse''. 149 pp. Cambridge: University Press (Studies in Social Anthropology 67) [second edition, Ann Arbor: University of Michigan Press, 1996]; traduzione in francese, 1998, ''Hors du temps'', Belin, Paris.</ref>. Such labels provide handy geographical referents, yet they mislead us greatly if we take them to be meaningful segments of cultural history. Only Polynesia has stood the tests of time and increased knowledge, as a category with historical significance
|lingua=en
| Patrick Vinton Kirch, ''On the Road of the Winds: an Archeological History of the Pacific Islands before European Contact'', Berkeley, University of California Press , 2000:5.
|Although based on a superficial understanding of the Pacific islanders, Dumont d’Urville’s tripartite classification stuck. Indeed, these categories — Polynesians, Micronesians, Melanesians — became so deeply entrenched in Western anthropological thought that it is difficult even now to break out the mould in which they entrap us<ref>Nicholas Thomas, 1989, ''Out of time: history and evolution in anthropological discourse''. 149 pp. Cambridge: University Press (Studies in Social Anthropology 67) [second edition, Ann Arbor: University of Michigan Press, 1996]; traduzione in francese, 1998, ''Hors du temps'', Belin, Paris.</ref>. Such labels provide handy geographical referents, yet they mislead us greatly if we take them to be meaningful segments of cultural history. Only Polynesia has stood the tests of time and increased knowledge, as a category with historical significance
|Sebbene basata su una comprensione superficiale degli isolani del Pacifico, la classificazione tripartita di Dumont d'Urville è rimasta bloccata. In effetti, queste categorie - polinesiani, micronesiani, melanesiani - sono diventate così profondamente radicate nel pensiero antropologico occidentale che è difficile anche adesso rompere lo stampo in cui ci intrappolano (Thomas, 1989). Tali etichette forniscono utili riferimenti geografici, ma ci fuorviano notevolmente se li consideriamo segmenti significativi della storia culturale. Solo la Polinesia ha superato le prove del tempo e accresciuto la conoscenza, come categoria con significato storico
}}
 
==Etnolinguistica==
{{MainVedi anche|Papuani|Austronesiani}}
 
[[File:Langues austronésiennes.png|thumb|upright=1.8|Distribuzione moderna delle lingue austronesiane.]]
Riguardo alla loro [[etnia]], gli isolani del Pacifico possono essere divisi in due diverse classificazioni:
*gli [[austronesiani]] che parlano [[lingue oceaniche]]<ref>Con la principale eccezione dei [[Chamorro (popolo)|Chamorro]] e di [[Palau (stato)|Palau]] che parlano [[lingue maleo-polinesiache]].</ref>. Il loro numero è di circa 2,3 milioni e occupano l'[[Oceania lontana]] ossia la Polinesia, parte della cosidettacosiddetta Micronesia e la maggior parte delle isole dell'[[Oceania vicina]] al di fuori della [[Nuova Guinea]].
*i popoli che parlano le [[lingue papuane]], sono circa 15 milioni e occupano principalmente la [[Nuova Guinea]] e alcune delle isole minori dell'[[Oceania vicina]] situate al largo della costa nord-est della Nuova Guinea, ma anche nelle isole [[Molucche]] ed a [[Timor]].<ref>[https://www.britannica.com/EBchecked/topic/437647/Pacific-Islands britannica.com]</ref>
 
[[File:Austronesian family.png|thumb|left|Le [[lingue austronesiane]] ([[Robert Blust|Blust]], 1999)<ref>{{cite bookCita libro|authorautore=Blust, Robert A. |editorcuratore=Zeitoun, Elizabeth |editor2curatore2=Li, Paul Jen-kuei |title titolo=Selected Papers from the Eighth International Conference on Austronesian Linguistics|chapter capitolo=Subgrouping, circularity and extinction: some issues in Austronesian comparative linguistics|publishereditore =Institute of Linguistics (Preparatory Office), Academia Sinica|year anno=1999|pagespp=31–9431-94}}</ref>]]
 
Se le lingue oceaniche costituiscono una [[famiglia linguistica]] ben documentata con l'esistenza di una [[Protooceanico|lingua proto-oceanica]] (POc) comune, quella della cultura [[Lapita]], le lingue papuane sono caratterizzate dal fatto che sono lingue non-austronesiane.
 
La Melanesia, come anche la Micronesia, non constituiscecostituisce una famiglia etno-linguistica o culturale. La Polinesia, oltre il solito [[Triangolo polinesiano]] comprende anche la [[Polinesia periferica]] e deve essere associata ad isole spesso definite a torto come "melanesiane", come [[Rotuma]] o i locutori del [[lingua figiana occidentale|figiano occidentale]], facenti parte della stessa famiglia<ref>Le [[lingue del Pacifico centrale]], vedasi [[John Dominic Lynch|John Lynch]], [[Malcolm Ross]] &, [[Terry Crowley]]. 2002., ''The Oceanic languages.'', Richmond, Surrey:, Curzon Press, 2002.</ref>.
 
==Migrazioni interne==
Le [[Hawaii]] hanno una popolazione di [[nativi hawaiani]] che è diminuita considerevolmente dal contatto iniziale con l'Occidente, di solito datato dall'arrivo di [[James Cook]] nel 1778. Da una stima diche circava da {{formatnum:300000}} a {{formatnum:683000}} quell'anno, la popolazione nativa era scesa a {{formatnum:71019}} nel 1853.<ref>Questa drastica diminuzione è stata in gran parte dovuta all'introduzione di malattie (tra cui colera, varicella, influenza, morbillo, parotite e sifilide), per le quali il sistema immunitario e la competenza medica degli indigeni erano del tutto impreparati, ma anche con l'introduzione delle armi da fuoco.</ref> In tutto lol'arcipelago, statonel 2020, {{formatnum:156456}} persone si identificano nel 2020 come essendo "nativi hawaiani", senza contare gli hawaiani che risiedono nel [[Stati Uniti d'America contigui|continente americano]].<ref>Nel 2020, tra gli individui censiti negli Stati Uniti come ''NHPI'' (ossia ''Native Hawaiians and Pacific Islanders'', da soli o in combinazione), c'erano circa {{formatnum:620000}} identificati come "nativi hawaiani", {{formatnum:212000}} come [[samoani]], {{formatnum:156000}} come [[chamorro (popolo)|chamorro]], {{formatnum:65000}} come tongani e circa {{formatnum:50000}} come figiani. Anche se non si sa con esattezza quante di questequesti personehawaiani siano di razza mista: probabilmente oltre il 90% lo sarebbero, anche se nelle Hawaii il 33% del totale censito si dichiara di sola razza hawaiana. [https://www.pewresearch.org/fact-tank/2015/04/06/native-hawaiian-population/
"{{cita web|lingua=en|autore=Sara Kehaulani Goo|url=https://www.pewresearch.org/fact-tank/2015/04/06/native-hawaiian-population/|titolo=After 200 years, Native Hawaiians make a comeback", Sara Kehaulani Goo, |sito=[[Pew Research Center, ]]|data=6 aprile 2015]|accesso=3 [febbraio 2023}}{{,}}{{cita web|lingua=en|autore=Elaine Winters e Mark Swartz|url=https://www.everyculture.com/multi/Ha-La/Hawaiians.html#ixzz7sIoyR3Xt |titolo=Hawaiians|sito=[[Everyculture]]|data=6 aprile 2015|accesso=3 febbraio 2023}}</ref> Le Hawaii vantano anche una popolazione cospicua proveniente dalla Micronesia (inclusi i [[Chamorro (popolo)|Chamorro]] delle [[isole Marianne]]), con molti micronesiani che avrebbero subito discriminazioni per mano dei [[nativi hawaiani]] polinesiani. Anche i migranti provenienti da aree come [[Palau (stato)|Palau]], le [[Isole Marshall]] o [[gli [[Stati Federati di Micronesia]] hanno subito discriminazioni nella stessa [[Guam]], nonostante entrambi fossero culturalmente "micronesiani".<ref>{{CiteCita web|url=https://www.civilbeat.org/2018/09/beingmicronesian-in-hawaii-means-lots-of-online-hate/|titletitolo=#Esseremicronesiano alle Hawaii significa molto odio online|datedata=19 settembre 2018}}</ref>
 
I samoani, il più grande gruppo etnico, sono ormai più numerosi negli Stati Uniti ({{formatnum:220000}}) che nello stato di Samoa ({{formatnum:205000}} senza contare quelli delle [[Samoa Americane]] {{formatnum:50000}}) e lo saranno fra poco anche in Nuova Zelanda ({{formatnum:190000}}) e in Australia ({{formatnum:75000}}).
Le [[Hawaii]] hanno una popolazione di [[nativi hawaiani]] che è diminuita considerevolmente dal contatto iniziale con l'Occidente, di solito datato dall'arrivo di [[James Cook]] nel 1778. Da una stima di circa {{formatnum:300000}} a {{formatnum:683000}} quell'anno, la popolazione era scesa a {{formatnum:71019}} nel 1853.<ref>Questa drastica diminuzione è stata in gran parte dovuta all'introduzione di malattie (tra cui colera, varicella, influenza, morbillo, parotite e sifilide), per le quali il sistema immunitario e la competenza medica degli indigeni erano del tutto impreparati, ma anche con l'introduzione delle armi da fuoco.</ref> In tutto lo stato, {{formatnum:156456}} persone si identificano nel 2020 come essendo "nativi hawaiani".<ref> Anche se non si sa quante di queste persone siano di razza mista: probabilmente il 90% lo sarebbero, anche se 33% del totale censito si dichiara di sola razza hawaiana. [https://www.pewresearch.org/fact-tank/2015/04/06/native-hawaiian-population/
"After 200 years, Native Hawaiians make a comeback", Sara Kehaulani Goo, Pew Research Center, 6 aprile 2015] [https://www.everyculture.com/multi/Ha-La/Hawaiians.html#ixzz7sIoyR3Xt Hawaiians] </ref> Le Hawaii vantano anche una popolazione cospicua proveniente dalla Micronesia (inclusi i [[Chamorro (popolo)|Chamorro]] delle [[isole Marianne]]), con molti micronesiani che avrebbero subito discriminazioni per mano dei [[nativi hawaiani]] polinesiani. Anche i migranti provenienti da aree come [[Palau (stato)|Palau]], le [[Isole Marshall]] o [[gli [[Stati Federati di Micronesia]] hanno subito discriminazioni nella stessa [[Guam]], nonostante entrambi fossero culturalmente "micronesiani".<ref>{{Cite web|url=https://www.civilbeat.org/2018/09/beingmicronesian-in-hawaii-means-lots-of-online-hate/|title=#Esseremicronesiano alle Hawaii significa molto odio online|date=19 settembre 2018}}</ref>
 
La [[Nuova Zelanda]] ha la più grande popolazione di polinesiani al mondo; consiste non solo della loro popolazione nativa [[māorimaori]], ma anche di immigrati provenienti da altre isole polinesiane, comprese le [[Isole Cook]], [[Samoa]] e [[Tonga]], sopratuttosoprattutto ad [[Auckland]] e dintorni.<ref>{{citecita web|url= https://scholarspace.manoa.hawaii.edu/bitstream/10125/14680/1/TSB9-23.pdf |titletitolo=Microsoft Word - Master TSB.Reformatted.doc |datedata= |accessdateaccesso=8 febbraio 2022-02-08}} </ref><ref>{{CiteCita web|url=https://www.theguardian.com/cities/2018/nov/19/has-the-new-zealand-dream-turned-sour-for-aucklands- pacific-islanders|title titolo= Il "sogno neozelandese" è andato male per gli isolani del Pacifico di Auckland?|website sito= [[TheGuardian.com]]|date data= 19 novembre 2018}}</ref>
 
L'[[Australia]] ha la terza più grande popolazione polinesiana, oltre ad avere la più grande popolazione di [[Figiani]] al di fuori delle [[Figi]]. La popolazione polinesiana australiana è composta da māori, così come da immigrati originari degli stessi paesi di quelli che sono emigrati in Nuova Zelanda.<ref>{{CiteCita web|url=https://profile.id.com.au/australia/ discendenzaancestry|titolo = DiscendenzaAncestry &#124; Australia &#124; ProfiloCommunity dellaprofile|accesso=4 comunitàfebbraio 2023|dataarchivio=21 giugno 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210621011457/https://profile.id.com.au/australia/ancestry|urlmorto=sì}}</ref> Nel 2022, ci sono state polemiche sulle proposte per costruire una tradizionale casa tradizionale di riunione māori (conosciuta come [[Marae]]) a [[Sydney]]. Ciò è stato visto come una mancanza di rispetto nei confronti dei proprietari terrieri [[aborigeni australiani]], poiché i māori non sono considerati indigeni dell'Australia.<ref>{{CiteCita web|url=https://abcnews.go.com/US/wireStory/police-shooting-highlights-anti-micronesian-racism-hawaii-77587599|titletitolo=I micronesiani provano odio alle Hawaii, condannano le sparatorie della polizia|websitesito=[[ABC News]]}}</ref>
 
La [[Nuova Caledonia]] ha la più grande popolazione di abitanti di [[Wallis e Futuna]], superando quelli che vivono a [[Wallis (isola)|Wallis]] e nelle [[isole Hoorn]].<ref>Derivanti da diverse ondate di immigrazione dagli anni '40 ma anche da un alto tasso di natalità all'interno di questa popolazione, ora sono più numerosi che a Wallis o a Futuna. Con {{formatnum:21262}} ''Wallisiens'' nel 2009, rappresentano 8,66% della popolazione totale dell'arcipelago. Nel 2014, erano {{formatnum:21926}} individui, cioè 8,2% della popolazione della Nuova Caledonia. {{CiteCita web|lingua=fr| titolo= Censimento della popolazione in Nuova Caledonia nel 2014 - Insee Première - 1572|url=https://www.insee.fr/fr/statistiques/1560282#titre-bloc-18|siteaccesso=www.insee.fr|13 consultatoagosto il=2018- 08-13}}{{,}} Tabelle Excel che presentano dati dettagliati sulla popolazione della Nuova Caledonia (in particolare la distribuzione delle comunità per provincia e per comune): http://www.isee.nc/component/phocadownload/category/278-data. E nel 2019, sono {{formatnum:22520}} o 8,3% di tutti gli abitanti.</ref>
 
==Profili regionali==
{{main|===Micronesia}}===
{{Vedi anche|Micronesia}}
La Micronesia comprende le [[Isole Gilbert]]<ref>Ora parte della repubblica delle [[Kiribati]] che si estende anche in Polinesia.</ref>, [[Nauru]], le [[Isole Marianne]] ([[Guam]] inclusa), le [[Isole Marshall]], e le [[Isole Caroline]] ([[Palau (stato)|Palau]] e gli [[Stati Federati di Micronesia]]). CompostaÈ composta da 607più di {{formatnum:2100}} isole, con una prevalenza di [[atollo|atolli]], sparse da est a ovest per circapiù 2.900di {{formatnum:4700}} chilometri su una superficie oceanica di oltre duequattro milioni e mezzo di chilometri quadrati. La maggioranza sono atolli e solo alcune isole sono di origine vulcanica.
 
[[File:Micronesian languages.en.svg|thumb|400px|left|Mappa delle [[lingue micronesiane]].]]
La Micronesia è spesso caratterizzata dall'esistenza di una lingua diversa per ogni isola o per ogni gruppo di isole - con la notevole eccezione del gilbertino e del [[lingua marshallese|marshallese]] che si estendono sui rispettivi arcipelaghi, e nella sua area centrale - le [[Isole Caroline]] - da concatenamenti dialettali piuttosto complessi, che secondo i linguisti costituiscono tre, sette o undici lingue diverse. Se la maggior parte delle lingue appartengono a un solo sottogruppo chiamato appositamente [[lingue micronesiane|micronesiano]], esistono anche lingue che non sono oceaniche come il [[lingua chamorro|chamorro]] e il [[lingua palauana|palauano]], come anche lo [[lingua yapese|yapese]] o il [[lingua nauruana|nauruano]] che non fanno parte di questo sottogruppo. Infine ci sono anche due lingue, quelle degli ''Outliers'' della [[Polinesia periferica]], quelle di [[Kapingamarangi]] e di [[Nukuoro]].
La lingua di [[Mapia]], ora estinta, faceva invece parte della regione anche se situata in [[Nuova Guinea Occidentale]].
 
===Polinesia e Figi===
{{Vedi anche|Polinesia|Popoli della Polinesia}}
[[File:Polynesia-triangle.png|thumb|upright=1.4|Il Triangolo polinesiano è una regione geografica dell'oceano Pacifico con le [[Hawaii]] (1), la [[Nuova Zelanda]] (2) e l'[[Isola di Pasqua]] (3) ai suoi vertici. Al suo centro si colloca [[Tahiti]] (5), con le [[Samoa]] (4) verso ovest.]]
 
===Polinesia===
{{main|Polinesia}}
La Polinesia consiste in un insieme di arcipelaghi e di isole disposti a [[Triangolo polinesiano|triangolo]] che copre la regione centro-orientale dell'Oceano Pacifico. Il triangolo è delimitato dalle [[Isole Hawaii]] a nord, dalla [[Nuova Zelanda]] a sud-ovest e dall'[[Isola di Pasqua]] a est. Il resto della Polinesia comprende le [[Isole Samoa]], le [[Isole Cook]], la [[Polinesia francese]], l'isola [[Niue]], [[Tokelau]] e [[Tuvalu]], [[Tonga]], [[Wallis e Futuna]], [[Isola Norfolk]] e le [[Isole Pitcairn]]. Composta da 118 isole divise in 5 arcipelaghi maggiori comprende anche la [[Polinesia periferica]] situata nelle tre altre macroregioni.
 
La Polinesia, in quanto area di lingua oceanica di più recente insediamento, corrisponde più da vicino alla caratterizzazione di una lingua per isola o per gruppo di isole, spesso con grandi distanze tra un gruppo o una lingua e l'altro. A causa delle enormi distanze e delle profondità temporali, il concatenamento dialettale non è comune in Polinesia, dove si parlano diciannove lingue. Nelle isole Figi, d'altra parte, esiste una complessa catena di oltre trenta dialetti, con le varietà occidentale ed orientale mutuamente intelligibili<ref>(vedasi: Paul Geraghty, 1983. ''The history of the Fijian languages''. OL special publication No. 19.
Honolulu: University of Hawaii Press.</ref>.
Il polinesiano costituisce un sottogruppo di livello inferiore dell'oceanico, i cui parenti più stretti sono le lingue delle Figi e di [[Rotuma]]. Tutte le lingue della Polinesia geografica appartengono a questo sottogruppo, così come le quindici lingue polinesiane dette della [[Polinesia periferica]], parlate altrove, in Melanesia o Micronesia. Queste lingue rappresentano migrazioni a ritroso di parlanti polinesiani avvenute diversi secoli dopo l'insediamento iniziale della Polinesia (che si stima abbia avuto luogo circa 1000 anni fa).
 
Le isole [[Figi]], spesso considerate come non facendo parte della Polinesia tradizionale, sulla base di pregiudizi razziali risalenti al XIX secolo, sono molto più connesse al triangolo polinesiano e alle [[lingue del Pacifico centrale]], specie per la [[lingua figiana occidentale]].
 
===Melanesia===
{{mainVedi anche|Melanesia}}
La Melanesia è rappresentata dalla [[Nuova Guinea]], l'[[Arcipelago di Bismarck]], [[Isole dell'Ammiragliato]], [[Bougainville (isola)|Bougainville]], [[Isole Salomone]], [[Nuova Caledonia]], [[Isole della Lealtà]], [[Vanuatu]], [[Figi]] e altre isole. Composta da quasi 2.000 isole che coprono un'area totale di circa 385.000 miglia quadrate.
 
===Micronesia=Note==
<references/>
{{main|Micronesia}}
La Micronesia comprende [[Kiribati]], [[Nauru]], [[Isole Marianne]], [[Isole Marshall]], [[Palau (stato)|Palau]] e gli [[Stati Federati di Micronesia]]. Composta da 607 isole sparse da est a ovest per circa 2.900 chilometri su una superficie oceanica di oltre due milioni e mezzo di chilometri quadrati. La maggioranza sono atolli e solo alcune isole sono di origine vulcanica.
 
==Bibliografia==
*[[{{fr}} Nicholas Thomas]], ''Océaniens. Histoire du Pacifique à l'âge des empires'', tradotto dall'inglese, Tolosa, Anacharsis, 2020, 512 p., Anacharsis. ISBN: 9791092011869.
*[[{{fr}} Lluís Quintana-Murci]], ''Le Peuple des humains''. (Sur les traces génétiques des migrations, métissages et adaptations)'', Odile Jacob, 2021, OdileISBN Jacob.9782738155139
*{{en}} Patrick Vinton Kirch, ''On the Road of the Winds: an Archeological History of the Pacific Islands before European Contact'', Berkeley, University of California Press, 2000, ISBN 9780520292819
 
==Note==
<references/>
 
== Voci correlate ==
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*[[Popoli della Polinesia]]
*[[Oceano Pacifico]]
*[[Blackbirding]]
*[[Popoli indigeni]]
*[[Kanakas]]
*[[Australiani aborigeni]]
*[[Aborigeni australiani]]
*[[Aborigeni della Tasmania]]