Rodolfo Valentino: differenze tra le versioni
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|Nazionalità = italiano
|NazionalitàNaturalizzato =
|Immagine = Rudolph Valentino - A Pictorial History of the Silent Screen.jpg
|Didascalia = Rodolfo Valentino nel
}}
Fu uno dei più grandi [[Divo|divi]] del [[Film muto|cinema muto]] della sua epoca, noto anche per esser stato il [[sex symbol]] di quegli anni, tanto che gli fu dato l'appellativo di ''Latin Lover''. Nonostante
== Biografia ==
=== Famiglia ===
Terzo di quattro figli (Beatrice, Alberto e Maria erano i suoi fratelli), era nato a [[Castellaneta]],
=== Studi ===
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|titolo=Primo sex-symbol
|contenuto=[[File:Rodolfo Valentino-Commons.jpg|center|200px|Rodolfo Valentino]]<br />
Di una bellezza considerata straordinaria, Rodolfo Valentino era dotato di un fascino magnetico e ambiguo che ne faceva un ''latin lover'' e un ''tombeur de
Questo suo fascino - oltre che gli indubbi meriti di attore, in un'epoca in cui il cinema muoveva ancora tutto sommato i primi passi - lo consegnerà alla leggenda.}}
A [[Castellaneta]] frequentò le classi elementari, per proseguire gli studi dapprima (
=== L'esperienza a Parigi e l'emigrazione in America ===
Dopo qualche mese a Taranto partì in vacanza per [[Parigi]]. Qui si diede alla vita frivola
Nel
Nel frattempo ebbe dapprima una relazione con la nota ballerina [[Bonnie Glass]], che si era appena separata dal compagno [[Clifton Webb]]. Da questa relazione Rodolfo ebbe anche vantaggi economici, poiché fu [[Gigolò|ingaggiato]] dalla stessa per 50 dollari alla settimana.
Valentino (come lo chiamavano le sue fan in delirio) recitava e dettava la moda (gli abiti alla Valentino, i capelli alla Valentino, gli stivali alla Valentino e, soprattutto, lo sguardo alla Valentino). Fu il primo "divo" – o, meglio, "iperdivo" maschile del [[cinema]] degli albori. Altri suoi film importanti furono ''[[Lo sceicco]]'' (''The Sheik'', 1921), ''[[Sangue e arena (film 1922)|Sangue e arena]]'' (''Blood and Sand'', 1922), ''[[L'aquila (film 1925)|Aquila nera]]'' (''The Eagle'', 1925) e ''[[Il figlio dello sceicco (film 1926)|Il figlio dello sceicco]]'' (''The Son of the Sheik'', 1926), in cui impersonava l'eroe romantico e mascalzone, che col suo fascino magnetico ipnotizzava l'attraente protagonista.▼
In seguito Valentino fece coppia con un'altra ballerina, [[Joan Sawyer]], con la quale lavorò per sei mesi. Dopo queste esperienze si trasferì sulla [[West Coast (Stati Uniti d'America)|costa occidentale]] degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], a [[San Francisco]], dove venne ingaggiato da una compagnia teatrale di operetta. Qui incontrò [[Norman Kerry]], vecchia conoscenza newyorkese che lo convinse a trasferirsi a [[Hollywood]]. Qui girò una serie di film di secondo piano da comparsa, prima di interpretare ''[[I quattro cavalieri dell'Apocalisse (film 1921)|I quattro cavalieri dell'Apocalisse]]'' (1921), il film che gli diede il successo a lungo sognato.
Al successo arrivò anche e soprattutto grazie alla sua bellezza e al magnetismo che la sua figura sprigionava: fu forse uno dei primi ''sex symbol'' maschili portati alla ribalta dal cinema, divenendo in breve – probabilmente anche in conseguenza della sua morte precoce – un'icona destinata a entrare nella [[memoria collettiva]].
Valentino recitava e col proprio stile dettava la moda del momento: gli abiti alla Valentino, i capelli alla Valentino, gli stivali alla Valentino e, soprattutto, lo sguardo alla Valentino. Fu il primo "divo" – o "superdivo" – maschile del [[Cinema]].
▲
=== La sua casa ===
Arrivato al culmine del suo successo, un anno prima della morte Rodolfo Valentino comprò una sfarzosa villa sulla collina di [[Beverly Hills]] e la battezzò "Falcon Lair" (Nido del falco
La villa era circondata da un parco di circa sei ettari, === Le donne ===
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[[File:Elinor Glyn & Rudolph Valentino - Project Gutenberg eText 16692.png|thumb|centre|160px|Rodolfo Valentino con Elinor Glyn]]
Idolo sul ''set'', mito post-mortem, Rodolfo Valentino è - al pari di altre ''stelle'' del mondo della celluloide che verranno dopo di lui - un'icona dello ''star system'', un bene di patrimonio comune. Nell'immagine qui sopra è accanto a [[Elinor Glyn]], autrice del romanzo ''[[Oltre gli scogli]]'' da cui venne tratto il film ''[[L'età di amare]]''}}
Grazie al film ''[[La
Sia Valentino che Rambova erano
La delusione del film ''[[Il giovane Rajah]]'' portò alla rottura definitiva di Valentino con la [[Paramount Pictures|Paramount]]. Fu ingaggiato poi dalla [[United Artists]], che vietò per contratto alla Rambova di intervenire sulle scelte artistiche del marito. Anche per questo motivo i due si separarono. Nell'ultimo periodo della sua vita Valentino ebbe una relazione con l'attrice [[Pola Negri]].
La sceneggiatrice [[June Mathis]] intuì per prima il fascino che Rodolfo Valentino esercitava sulle donne e fu, in sostanza, l'artefice del suo mito. La [[Metro-Goldwyn-Mayer|Metro]] le aveva affidato il compito di sceneggiare ''I quattro cavalieri dell'Apocalisse'' di [[Vicente Blasco Ibáñez]], un romanzo di successo, considerato, tuttavia, poco adatto allo schermo, dal quale, contro ogni previsione, riuscì a trarre un'eccellente sceneggiatura. Richard Rowland, direttore dello Studio, decise allora di ricorrere al suo intuito per la scelta del regista e del protagonista maschile. June Mathis indicò [[Rex Ingram (regista)|Rex Ingram]] per la regia e impose Rodolfo Valentino per il ruolo di Julio, malgrado le resistenze della Metro, riluttante ad affidare il ruolo di protagonista ad uno sconosciuto. Il 6 marzo 1921 il film uscì nelle sale di New York, riscuotendo un enorme successo.
June Mathis contribuì alla sua folgorante e breve carriera anche dopo il successo dei ''Quattro cavalieri''. Firmò, infatti, la sceneggiatura di ''La signora delle camelie'', dove Valentino interpretava il ruolo di Armand al fianco di [[Alla Nazimova]], regina della Metro e stella delle scene teatrali. Valentino, conscio del richiamo commerciale legato al suo nome, decise, malgrado il diverso parere della Mathis, di firmare un contratto con la Famous Players-Lasky (futura [[Paramount Pictures|Paramount]]), che gli proponeva un considerevole aumento retributivo per interpretare ''[[Lo sceicco (film)|Lo sceicco]]'', un film che avrebbe immortalato l'immagine esotica dell'attore, connotandolo, tuttavia, in modo non sempre positivo. L'anno successivo sceneggiò ''[[Sangue e arena (film 1922)|Sangue e arena]]'', un altro romanzo di Vicente Blasco Ibáñez intriso d'amore, di fatalità e di morte. Il soggetto calzava molto bene con il temperamento di Valentino, che riuscì a trasformarsi realisticamente nel torero Gallardo. Un'interpretazione che lo confermò attore di talento oltre che divo di successo, agevolato in questo dalla duttile regia di [[Fred Niblo]], che assecondò la sua recitazione.
Dopo aver girato ''L'aquila''
===Sessualità===
A Valentino vennero attribuite relazioni [[Omosessualità|omosessuali]], alcune mai confermate altre smentite dai fatti. Secondo alcuni, i matrimoni con la Acker prima e con la Rambova poi, entrambe vicine al circolo lesbico raccolto attorno alla nota attrice [[Alla Nazimova]]<ref>{{cita web|url=https://martinturnbull.com/about-the-garden-of-allah-series-of-books-by-martin-turnbull/about-alla-nazimova/|titolo=About Alla Nazimova|lingua=en|accesso=25 dicembre 2022}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.examiner.com/article/hollywood-s-golden-age-of-lesbian-glam|titolo=Hollywood's golden age of lesbian 'glam'|autore=Leslie Davis|data=27 agosto 2009|lingua=en|accesso=25 dicembre 2022|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141220090137/http://www.examiner.com/article/hollywood-s-golden-age-of-lesbian-glam}}</ref>, furono matrimoni di copertura sia per Valentino che per le rispettive mogli. Ad ogni modo, Valentino ebbe diverse relazioni di lavoro con uomini che contribuirono al suo successo ad Hollywood
All'epoca la stampa degli Stati Uniti si accanì contro quella sessualità, ritenuta ambigua, di uno "straniero" che rubava i cuori delle donne americane e metteva a repentaglio la mascolinità dell'uomo americano. Accusato di essere un comune dandy effeminato, corruttore dei costumi, nel 1926 venne insultato da un giornalista del ''Chicago Tribune'' come «piumino per cipria rosa»<ref name="silentology"/>. L'articolo mandò su tutte le furie Valentino, che sfidò il giornalista ad un incontro di pugilato (dal momento che i duelli erano illegali) per provare la propria mascolinità<ref>"The Press: Personal Puff". Time. August 2, 1926. Archived from the original on January 31, 2011.</ref>. La sfida non venne raccolta dall'anonimo giornalista<ref>{{cita libro|titolo=The Coon-Sanders Nighthawks: The Band that Made Radio Famous|url=https://archive.org/details/coonsandersnight0000edmi|autore=Fred W. Edmiston|editore=McFarland & Company|città=Jefferson|anno=2003|lingua=en|p=[https://archive.org/details/coonsandersnight0000edmi/page/n46 31]|isbn=0-7864-1340-9}}</ref>. Poco tempo dopo
Viene citata anche l'esistenza di un presunto diario privato dell'attore, reso celebre nel 1959 dal regista e scrittore d'avanguardia statunitense [[Kenneth Anger]], che
La sessualità di Valentino non venne mai significativamente messa in discussione fino agli anni '60. Vari libri (almeno quattro, incluso il sopracitato ''
In generale, i biografi di Valentino, tra cui Emily Leider<ref>{{cita|Leider|pp. 81, 126, 271–274}}.</ref> e Allan Ellenberger<ref>{{cita libro|titolo=The Valentino Mystique|autore=Allan R. Ellenberger|editore=McFarland & Company|città=Jefferson|anno=2005|lingua=en|p=16|isbn=0-7864-1950-4}}</ref>, concordano sul fatto che i documenti e le evidenze disponibili non sembrano confermare l'omosessualità di Valentino, avallando piuttosto l'ipotesi che l'attore fosse molto probabilmente eterosessuale.
=== La morte ===
[[File:Valentinofuneral.jpg|miniatura|Rodolfo Valentino sul letto di morte, con accanto un’ammiratrice in lutto.]]
Nessun interprete maschile prima di lui era diventato così famoso a livello mondiale grazie alla ''[[Cinema|settima arte]]''. La sua stella era però destinata a non durare a lungo: si spense infatti all'età di trentuno anni al ''Polyclinic Hospital'' di New York, dov'era stato ricoverato per un malore dovuto ad un'[[ulcera gastrica]], di cui soffriva da tempo, e ad un'infiammazione dell'[[Appendice vermiforme|appendice]]. Colpito da un attacco di [[peritonite]] e sottoposto ad intervento chirurgico, tutto si rivelò inutile e alle 12:10 del 23 agosto 1926 Valentino morì. Il suo ultimo film, ''Il figlio dello sceicco'', uscì postumo. All'epoca venne messa in giro la voce che fosse morto avvelenato dal fosforo versato nella sua coppa di champagne da un rivale o una donna gelosa<ref>{{Cita web|url=http://www.fondazionevalentino.it/joomla/index.php?option=com_content&view=article&id=57&Itemid=75|titolo=La Morte|autore=Administrator|accesso=5 novembre 2017}}</ref>.
=== Due cortei funebri ===
[[File:ValentinoCrypt.JPG|thumb|upright=0.7|La tomba di Rodolfo Valentino]]
Scene di isteria e fanatismo, oltre che una trentina di suicidi – non si sa quanto legati alla sua morte – si registrarono nel giorno dei suoi funerali a [[New York]]. Nello stesso giorno furono organizzati due cortei funebri, uno appunto a [[New York]], l'altro a [[Hollywood]]
Le sue spoglie furono sepolte nel ''Mausoleo della Cattedrale'' all'Hollywood Memorial Park (ora [[Hollywood Forever Cemetery]]) di [[Los Angeles]], [[California]].
=== La donna in nero ===
Negli anni a seguire dal
== Omaggi ==
* Nella sua [[Castellaneta|città natale]] si trovano il "Museo Rodolfo Valentino" e (posta al termine della passeggiata, nel pieno centro cittadino) una scultura (
* In occasione del centenario della nascita, nel
* Alla sua vita è ispirata la commedia musicale di [[Garinei e Giovannini]] ''[[Ciao, Rudy]]'' (1966), interpretata da [[Marcello Mastroianni]] e musicata da [[Armando Trovajoli]].
* Nel 1972 venne istituito da Carlo Apollonio il "[[Premio Rodolfo Valentino]]", che venne organizzato in Puglia per i nove anni successivi. Dal 1982 al 1995
* La Fondazione Rodolfo Valentino di Castellaneta ha istituito a sua volta il "Premio Rodolfo Valentino Italian Excellence" e il "Premio Città di Rodolfo Valentino".
* L'attore è citato nella canzone ''[[Manic Monday]]'' delle [[The Bangles|Bangles]]<ref>{{Cita web|url=https://www.azlyrics.com/lyrics/bangles/manicmonday.html|titolo=The Bangles Lyrics - Manic Monday|lingua=en|accesso=5 novembre 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.infinititesti.com/2011/10/28/bangles-manic-monday-testo-e-traduzione/|titolo=Bangles - Manic Monday (testo e traduzione) - InfinitiTesti|accesso=5 novembre 2017}}</ref>.
* L'attore è menzionato nel brano [[Right Before Your Eyes|''Right'' ''Before Your Eyes'']], originariamente scritto e interpretato da [[Ian Campbell Thomas|Ian Thomas]] e successivamente riproposto dal gruppo musicale [[America (gruppo musicale)|America]].
* Nel 2015 l'attore apparve come personaggio nella [[Episodi di American Horror Story (quinta stagione)|quinta stagione]] della serie televisiva ''[[American Horror Story]]'', interpretato da [[Finn Wittrock]].
* Nel 2016 il fisarmonicista Renzo Ruggieri ha pubblicato un disco jazz, con recitazione dell'attore Umberto Fabi, intitolato "Valentino è Tango". In questo format disc ha ripercorso il mito di Valentino attraverso musica e parole, con traduzioni delle poesie originali di quest'ultimo<ref>{{Cita web|url=http://www.jazzitalia.net/recensioni/valentinoetango.asp#.Wf7SPmjWzIU|titolo=Jazzitalia - Recensioni - Renzo Ruggieri: Valentino è Tango!|accesso=5 novembre 2017}}</ref>.
* ''[[Rudy Valentino - Divo dei divi]]'' (2017), regia di [[Nico Cirasola]], interpretato da Pietro Masotti.
* Nel 2019 la Meridio Popular Band, gruppo di musica popolare di Castellaneta gli dedica "Rudytango"
* Nel 2023, la Compagnia [https://www.tedaca.it/ Tedacà] di Torino mette in scena "[https://www.tedaca.it/produzioni-tedaca/molte-vite-rodolfo-valentino/ Le molte vite di Rodolfo Valentino]", su testo inedito di Livio Taddeo, per la regia di Simone Schinocca, con le musiche di Supershock.
== Filmografia ==
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* ''[[Seventeen (film 1916)|Seventeen]]'', regia di [[Robert G. Vignola]] – non accreditato (1916)
* ''[[Il servizio segreto]]'' (''Patria''), regia di [[Jacques Jaccard]], [[Leopold Wharton]], [[Theodore Wharton]] - serial (1917)
* ''[[Alimony (film 1917)|Alimony]]''
* ''[[A Society Sensation]]'', regia di [[Paul Powell]] (1918)
* ''[[A letto, ragazzi!]]'' (''All Night''), regia di [[Paul Powell]] (1918)
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* ''[[L'amante fatale]]'' (''Once to Every Woman''), regia di [[Allen Holubar]] (1920)
* ''[[The Wonderful Chance]]'', regia di [[George Archainbaud]] (1920)
* ''[[Stolen Moments (film
* ''[[I quattro cavalieri dell'Apocalisse (film 1921)|I quattro cavalieri dell'Apocalisse]]'' (''The Four Horsemen of the Apocalypse''), regia di [[Rex Ingram (regista)|Rex Ingram]] (1921)
* ''[[Uncharted Seas]]'', conosciuto anche come ''[[Uncharted Seas|Uncharted Sea]]'', regia di [[Wesley Ruggles]] (1921)
* ''[[La commedia umana (film 1921)|La commedia umana]]'' (''The Conquering Power'', conosciuto anche come ''Eugenie Grandet)'', regia di [[Rex Ingram (regista)|Rex Ingram]] (1921)
* ''[[La signora delle camelie (film 1921)|La signora delle camelie]]'' (''Camille''), regia di [[Ray C. Smallwood]] (1921) con [[Alla Nazimova]], [[Rex Cherryman]] e [[Patsy Ruth Miller]]
* ''[[Lo sceicco (film)|Lo sceicco]]'' (''The Sheik''), regia di [[George Melford]] (1921)
* ''[[Il mozzo dell'Albatros]]'' (''Moran of the Lady Letty''), regia di [[George Melford]] (1922)
* ''[[L'età di amare]]'' (''Beyond the Rocks''), regia di [[Sam Wood]] (1922)
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* ''[[Rodolfo Valentino (film)|Rodolfo Valentino]]'' (''Valentino''), film biografia diretto nel 1951 da [[Lewis Allen]] e interpretato nel ruolo del titolo da [[Anthony Dexter]] con [[Eleanor Parker]], [[Richard Carlson]], [[Patricia Medina]].
* ''[[Le dee dell'amore]]'' (''The Love Goddesses'') documentario di [[Saul J. Turell]] - filmati di repertorio (1965)
* ''[[Valentino (film 1977)|Valentino]]'' (1977), regia di [[Ken Russell]], film interpretato da [[
* ''[[The Casting Couch (film 1995)|The Casting Couch]]'', regia di [[John Sealey]] - video con filmati di repertorio (1995)
* ''[[Rodolfo Valentino - La leggenda]]'', miniserie dalla regia di Alessio Inturri - filmati di repertorio (2013)
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=Michael Morris|titolo=Madam Valentino: The Many Lives of Natacha Rambova|url=https://archive.org/details/madamvalentinoma0000morr|editore=Abbeville Press|anno=1991|lingua=en|isbn=978-1-558-59136-3|oclc=555726616|cid=Morris}}
* {{cita libro|autore=Ray Stuart|titolo=Immortals of the Screen|url=https://archive.org/details/isbn_0517067846|città=New York|editore=Bonanza Books|anno=1965|lingua=en}}
* {{cita libro|autore=Emily Leider|titolo=Dark Lover: The Life and Death of Rudolph Valentino|url=https://archive.org/details/darkloverlifedea0000leid|editore=Faber and Faber|anno=2003|lingua=en|isbn=978-0-374-28239-4|oclc=901683955|cid=Leider}}
* {{Cita libro |autore = Giannino Malosi (a cura di) |titolo = Latin Lover – A sud della passione |città = Milano |editore = Editrice Cartha |anno = 1995 |isbn = 978-88-8158-048-4}}
* {{Cita libro |autore = Charles Ramírez |titolo = Latino Images in Film: Stereotypes, Subversion, and Resistance |città = Austin |editore = [[University of Texas Press]] |anno = 2002 |isbn = 0-292-70907-2 |cid = Ramírez}}
* {{Cita libro |autore = Domenico Sellitti |titolo = Rodolfo Valentino. Danzò e piacque – Consacrazione e dissacrazione di un Mito |città = Taranto |editore = Editrice Edit@ |anno = 2006 |isbn = 978-88-97216-05-6}}
* {{Cita libro |autore = Tracy Terhune |titolo = Valentino the Unforgotten |editore = AuthorHouse |città = Bloomington (Indiana) |anno = 2007 |lingua=en |isbn = 978-1-4259-9673-4}}
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* {{Cita libro |autore = Roberto Parisi |titolo = Rodolfo Valentino |città = Treviso |editore = [[Edizioni Anordest]] |anno = 2013 |isbn = 978-88-96742-84-6}}
* {{cita libro|autore=Emilia Costantini|titolo=Rodolfo Valentino Il romanzo di una vita|editore=Fivestore Editore|anno=2013|isbn=978-88-97453-80-2}}
* {{cita libro|autore=Jay Jorgensen|autore2=Donald L. Scoggins|titolo=Creating the Illusion: A Fashionable History of Hollywood Costume Designers|url=https://archive.org/details/creatingillusion0000jayj|editore=Running Press|anno=2015|lingua=en|isbn=978-0-762-45807-3|oclc=963893175|cid=Jorgensen & Scoggins}}
* {{Cita libro |autore = [[Kenneth Anger]] |traduttore = [[Davide Tortorella]] |titolo = [[Hollywood Babilonia]] |ed = 3 |volume = 2 |città = Milano |annooriginale = 1960 |editore = [[Adelphi]] |anno = 1986 |isbn = 88-459-1558-1}}
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