|incarichi =
|sito = https://www.europarl.europa.eu/meps/it/96992/MAGDI+CRISTIANO_ALLAM/history/7
|partito = Io Amo l'Italia <small>(dal 2009)</small><br />''In precedenza:''<br />Protagonisti per l'Europa Cristiana <small>(2008-2009)</small><br />[[Unione di Centro (2002)|UdC]] <small>(2009-20102011)</small><br />[[Fratelli d'Italia (partito politico)|FdI]] <small>(2014-2015)</small>
|titolo di studio = Laurea in sociologia
|alma mater = [[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"]]
|professione = Giornalistagiornalista, scrittore
|firma =
}}
{{Bio
|Nome = Magdi Cristiano<ref>Nome adottato in occasione del [[battesimo]], il 22 marzo [[2008]].</ref>
|Cognome = Allam
|PostCognomeVirgolaPostCognome = , nato '''Magdi Allam'''
|PreData = {{arabo|مَجْدِي علام|Maǧdī ʿAllām}}
|Sesso = M
== Biografia ==
=== L'infanzia e il trasferimento in Italia ===
Per volontà della madre Safeya (Ṣāfiya), che lavorava come [[baby sitter]] per una famiglia benestante [[italia]]na, i Caccia, studiò presso il collegio cattolico delle [[Suore Missionarie Pie Madri della Nigrizia|suore comboniane]] al [[Il Cairo|Cairo]].<ref>La famiglia Caccia pagò le spese scolastiche.</ref> Dal [[1962]] fino al [[1970]] proseguì i suoi studi in un collegio [[salesiano]] guidato da don Carlo Moroni. Imparò la [[lingua italiana]] e acquistò familiarità con la cultura italiana e occidentale e con la [[religione cattolica]] (pur non essendo ancora battezzato).<ref>In un'intervista a ''[[Grazia (periodico)|Grazia]]'', Allam descrisse così le proprie convinzioni in materia di [[religione]]: «Sono un [[musulmano]] laico. Non mi sono mai [[Conversione (teologia cristiana)|convertito]] al [[Cristianesimo]]. Un giorno molti anni fa, sono entrato in una chiesa e ho fatto la [[Eucaristia|Comunione]]. Non era un gesto di fede. Ma un bisogno, profondo e confuso, di appartenenza a una cultura che volevo diventasse mia»</ref>).
A vent'anni (1972) ottiene una [[borsa di studio]] bandita dal governo italiano e si trasferisce in [[Italia]].<ref name=Allam09>Magdi Cristiano Allam, ''Europa Cristiana Libera'', Mondadori, 2009.</ref><ref>«Devo andarmene, l'Egitto è una grande prigione e io voglio vivere in libertà» (''Vincere la paura'', p. 46)</ref>. Si laurea in [[sociologiaSociologia]] all'Universitàalla [[La Sapienza]] - Università di [[Roma]].<ref>{{cita web|url= http://www.treccani.it/enciclopedia/magdi-allam/|titolo= Magdi Allam|editore= Enciclopedia Treccani|accesso= 21 settembre 2012}}</ref><ref>{{cita web|url = http://www.ioamolitalia.it/magdi-cristiano-allam.html|titolo = Magdi Cristiano Allam|editoresito = Io Amo l'Italia|accesso = 2124 settembre 20122023|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120921035527/http://www.ioamolitalia.it/magdi-cristiano-allam.html|dataarchivio}}</ref><br />Allam ha tre figli: Davide, avuto dalla moglie Valentina Colombo, Sofia ed Alessandro, nati dal precedente matrimonio.<ref>{{Cita web|url=http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=ALLAM%20Magdi%20Cristiano|titolo=Biografia 21di Magdi Cristiano Allam|sito=cinquantamila.corriere.it|accesso=12 settembre 20122023|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161026165121/http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=ALLAM%20Magdi%20Cristiano}}</ref><br />
Allam ha tre figli: Davide avuto dalla moglie Valentina Colombo, Sofia ed Alessandro nati dal precedente matrimonio.<ref>{{Cita web|url=http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=ALLAM%20Magdi%20Cristiano|titolo=Biografia di Magdi Cristiano Allam|sito=cinquantamila.corriere.it|accesso=26 ottobre 2016}}</ref>
=== L'attività giornalistica in Italia ===
La carriera giornalistica di Magdi Allam è iniziata nei primi [[anni ottanta]]. Si è occupato da subito di tematiche legate al [[Vicino Oriente]] e ai rapporti tra questo e l'[[Occidente (civiltà)|Occidente]]. Dopo avere collaborato con i quotidiani ''[[il manifesto]]'' e con l'agenzia di stampa «Quotidiani Associati»,<ref name=Allam09/>, dove scrive articoli di politica internazionale, entra a ''[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]'', dove lavora come [[editorialista]] e [[inviato]] speciale. Nel [[2003]] [[Stefano Folli]] lo porta al ''[[Corriere della Sera]]'' offrendogli la carica di "vicedirettore ''ad personam''", una qualifica superiore a quella ricoperta a ''la Repubblica'' e che sollevava Allam da ogni responsabilità sulla linea politica del giornale. Il suo primo articolo al ''Corriere'' è datato 3 settembre [[2003]];<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2003/novembre/10/guerra_civile_scatenata_Osama_co_0_031110099.shtml|titolo=Il primo articolo di Magdi Allam sul Corriere della Sera |lingua= |data= |accesso=|}}</ref>; Allam firma il suo ultimo articolo per il quotidiano di via Solferino il 30 novembre [[2008]],<ref>[{{Cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2005/agosto/19/Magdi_Allam_racconta_Islam_moderato_co_10_050819030.shtml Qualifica di|titolo=Magdi Allam fornita dallo stessoracconta l''Islam moderato|sito=[[Corriere della Sera'']]|data=19 agosto 2005|p=7|accesso=11 settembre 2023|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131004220525/http://archiviostorico.corriere.it/2005/agosto/19/Magdi_Allam_racconta_Islam_moderato_co_10_050819030.shtml}}</ref> quando direttore è [[Paolo Mieli]] (i due si erano conosciuti nel 1978 alla «Quotidiani Associati»). Dal 2009 ha iniziato una collaborazione con [[Libero (quotidiano)|Libero Quotidiano]]. Vince il Premio Letterario Internazionale "Il Molinello" 2009 – XIII Edizione Il vincitore per la narrativa edita Magdi Cristiano Allam con il libro "Grazie Gesù", edito da Mondadori.<ref>[{{Cita web|url=http://www.literary.it/occhio/dati/quieti_daniela/al_premio_il_molinello_2009.html]|titolo=Premio Letterario Internazionale Il Molinello 2009 XIII Edizione|accesso=11 settembre 2023|urlmorto=no}}</ref> Dal 2011 ad oggi lavora come editorialista de [[Il Giornale]].
Le sue posizioni severamente critiche sul mondo islamico (dura condanna di numerose associazioni islamiche da lui ritenute estremiste, proposta del divieto di costruire nuove [[moschea|moschee]],<ref>[{{Cita web|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/09_Settembre/29/moschee.shtml ''Moschee|titolo=Moschea-mania, serve uno stop''|autore=Magdi (Allam|sito=[[Corriere della Sera, ]].it|data=29 settembre 2005)]|accesso=11 settembre 2023|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080516121344/http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/09_Settembre/29/moschee.shtml}}</ref> teorie riguardanti rapporti occulti tra moschee e gruppi terroristici che ne avrebbero in alcuni casi anche finanziato la costruzione)<ref>[{{Cita web|url=http://www.essereliberi.it/modello_articolo.php?id_artic=983&recordinizio=0 |titolo=Intervista di Magdi Allam all'ex ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu]|sito=Corriere {{webarchivedella Sera|urldata=25 settembre 2003|accesso=11 settembre 2023|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/2008032920430420090615042720/http://www.essereliberi.it/modello_articolo.php?id_artic=983&recordinizio=0 |data=29 marzo 2008 }} (Corriere della Sera, 25 settembre 2003)</ref>) gli hanno procurato critiche ma anche consensi.{{Senza fonte}}
I suoi ammiratori lo citavano spesso come modello di [[musulmano]] moderato e di arabo perfettamente integrato nel mondo, nella cultura e nel sistema di valori propri dell'Occidente;<ref>{{Cita web |url=http://www.tempi.it/archivio_dett.aspx?idarchivio=10275 |titolo=Un ammiratore di Magdi Allam |accesso=10 ottobre 2006 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071007134250/http://www.tempi.it/archivio_dett.aspx?idarchivio=10275 |dataarchivio=7 ottobre 2007 |urlmorto=sì }}</ref> per i suoi detrattori si tratta invece di un personaggio inattendibile, che diffonde odio e sospetti.<ref>Cfr. {{citaCita web |url=http://www.ladige.it/lettere/magdi-allam-fanatismo-conversioni-part-time |titolo=CopiaMagdi archiviataAllam, fanatismo e conversioni part time|sito=[[l'Adige]]|accesso=3 ottobre 2014 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141006161222/http://www.ladige.it/lettere/magdi-allam-fanatismo-conversioni-part-time |dataarchiviourlmorto=6 ottobre 2014 sì}} il parere del direttore Pierangelo Giovanetti sul quotidiano ''L'Adige''.</ref> Sembra un incidente giornalistico (rimasto irrisolto) quanto da lui dichiarato il 31 maggio [[2004]] sul ''Corriere della Sera'': Allam scrive che nel ''commando'' dell'[[Iraq|iracheno]] [[Muqtada al-Sadr]], che aveva rapito quattro italiani e trucidato [[Fabrizio Quattrocchi]], vi era un italiano. Invitato a rivelarne il nome, Allam non lo fa, affermando che la notizia gli era stata comunicata dai servizi segreti italiani. La richiesta di [[Sandro Bondi]] e di [[Franco Servello]] in Parlamento fu che, a quel punto, il governo di [[Silvio Berlusconi]] avrebbe dovuto rivelare "di quali notizie disponga" e quali fossero "i collegamenti tra terrorismo islamico e componente italiana del terrorismo internazionale". Al di là dell'indimostrata esistenza di una "componente italiana del terrorismo internazionale" a quella data, tali domande, così come quella avanzata dal gruppo [[Democratici di Sinistra|DS]] al [[Senato della Repubblica|Senato]], rimasero senza risposta alcuna, né Allam confermerà mai quella che di fatto è rimasta una dichiarazione senza alcuna fonte accertabile.<ref>[[Marco Travaglio]], ''La scomparsa dei fatti'', Milano, il Saggiatore, 2006, p. 202.</ref>
Nel [[2006]], Allam ha vinto, congiuntamente a tre altri giornalisti, il [[premio Dan David]], istituito dall'omonima fondazione [[Israele|israeliana]] in onore di un imprenditore israeliano.<ref>{{cita web|url=http://www.dandavidprize.com|titolo=Il premio Dan David |lingua= |data= |accesso=|}}</ref>. Il premio, dotato di 1 milione di dollari,<ref>[http{{Cita web|url=https://www.dandavidprize.org/about/about-the-prize/|titolo= SitoAbout web del Premiothe prize|sito=Dan David]. Prize|lingua=EN|accesso=11 settembre 2023|urlmorto=no}}</ref> fu diviso come da regolamento in parti uguali con gli altri tre vincitori, e donò il 10% del premio a studenti laureati nei loro rispettivi campi.<ref>{{Cita web|lingua=EN|url=http://www.dandavidprize.org/about/about-the-prize|titolo=About » About The Prize » {{!}} us|sito=The Dan David Prize|cognomeaccesso=Prize22 luglio 2025|nomeurlarchivio=Dan Davidhttps://web.archive.org/web/20230410143734/https://dandavidprize.org/the-prize/|accessodataarchivio=2210 ottobreaprile 20162023|urlmorto=no}}</ref> Gli è stato assegnato per "il suo incessante lavoro mirante a favorire la comprensione e la tolleranza fra le culture".<ref>[{{Cita web|url=http://www.dandavidprize.org/laureates/2006/81-present-journalists-of-print-media/182-magdi-allam|titolo=Laureates 2006 - Magdi Allam|sito=Dan David Prize|lingua=EN|accesso=11 laureate]settembre 2023|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141006082738/http://www.dandavidprize.org/laureates/2006/81-present-journalists-of-print-media/182-magdi-allam}}</ref>
=== La conversione al cattolicesimo ===
Il 22 marzo [[2008]], durante la [[veglia pasquale]], Magdi Cristiano Allam formalizzò la sua conversione al Cattolicesimo ricevendo in [[Basilica di San Pietro|San Pietro in Vaticano]] da [[papa Benedetto XVI]] [[battesimo]], [[cresima]] ed [[eucaristia]] in un'unica circostanza.<ref>[{{Cita web|url=http://www.corriere.it/cronache/08_marzo_23/conversione_magdi_allam_34d0da06-f8ac-11dc-8874-0003ba99c667.shtml "|titolo=«Approdo di un lungo cammino. - Decisivo l'incontrol’incontro con il Papa"],» (Lettera al direttore di Magdi Allam, )|sito=[[Corriere della Sera]] del |data=23 marzo 2008|accesso=12 settembre 2023|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090618114002/http://www.corriere.it/cronache/08_marzo_23/conversione_magdi_allam_34d0da06-f8ac-11dc-8874-0003ba99c667.shtml}}</ref>
Riguardo a Benedetto XVI dichiarò:
{{citazione|Indubbiamente l’incontro più straordinario e significativo nella decisione di convertirmi è stato quello con il papa Benedetto XVI, che ho ammirato e difeso da musulmano per la sua maestria nel porre il legame indissolubile tra fede e ragione come fondamento dell’autentica religione e della civiltà umana, e a cui aderisco pienamente da cristiano per ispirarmi di nuova luce nel compimento della missione che Dio mi ha riservato.|Magdi Allam. Lettera al ''[[Corriere della Sera]]'', 23 marzo [[2008]]<ref>[{{Cita web|url=http://www.corriere.it/cronache/08_marzo_23/conversione_magdi_allam_34d0da06-f8ac-11dc-8874-0003ba99c667.shtml ''Corriere della Sera'', |titolo=«''Approdo di un lungo cammino. Decisivo l’incontro con il Papa''» di |autore=Magdi Cristiano Allam.]|sito=Corriere della Sera|data=23 marzo 2008|accesso=12 settembre 2023|urlmorto=no}}</ref>.}}
Con la conversione assunse il nome di [[Cristiano (nome)|Cristiano]]: già dal libro ''Grazie Gesù'' si firma come ''Magdi Cristiano Allam''. [[Padrino e madrina|Padrino]] del giornalista è stato [[Maurizio Lupi]], all'epoca deputato di ''[[Forza Italia (1994)|Forza Italia]]''.<ref>Anche per evitare strumentalizzazioni politiche, Allam ha dichiarato nel suo libro ''Grazie Gesù'' di non amare il partito di Lupi essendo, per definizione del suo fondatore [[Silvio Berlusconi]], un partito "monarchico nelle decisioni e anarchico nei valori".</ref>
=== La critica alla Chiesa ===
Il 25 marzo 2013 dichiara al quotidiano ''[[Il Giornale]]'':
Il 25 marzo [[2013]] dichiara al quotidiano ''[[Il Giornale]]'': «{{q|Prendo atto che la [[Chiesa cattolica|Chiesa]] è fisiologicamente tentata dal male, inteso come violazione della morale pubblica, dal momento che impone dei comportamenti che sono in conflitto con la natura umana, quali il celibato sacerdotale, in aggiunta alla tentazione del denaro»; «''... Ciò che più di ogni altro fattore mi ha allontanato dalla Chiesa è il [[relativismo]] religioso e la legittimazione dell'[[Islam]] come vera religione, di [[Allah]] come vero Dio, di [[Maometto]] come vero profeta, del [[Corano]] come [[testo sacro]], delle [[moschee]] come [[luogo di culto]]''»; «''... Sono contrario al [[globalismo]] che porta all'apertura incondizionata delle frontiere nazionali sulla base del principio che l'insieme dell'umanità deve concepirsi come fratelli e sorelle, che il mondo intero deve essere concepito come un'unica terra a disposizione di tutta l'umanità''»; «''... Sono contrario al buonismo che porta la Chiesa a ergersi a massimo protettore degli immigrati, compresi - e soprattutto - i clandestini''».<ref>{{Cita news|autore=Magdi Cristiano Allam|url=http://www.ilgiornale.it/news/interni/bersani-ora-basta-899699.html|titolo=Perché me ne vado da questa Chiesa debole con l'islam|pubblicazione=Il Giornale|giorno=25|mese=marzo|anno=2013|accesso=25 marzo 2013}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Redazione Online|url=http://www.corriere.it/politica/13_marzo_25/magdi-cistiano-vado-chiesa_7fdf327c-9528-11e2-84c1-f94cc40dd56b.shtml|titolo=Magdi Cristiano Allam: «Lascio la Chiesa»|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=25|mese=marzo|anno=2013|accesso=25 marzo 2013}}</ref><ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.repubblica.it/politica/2013/03/25/news/magdi_allam_lascia_cattolicesimo_chiesa-55305319/|titolo=Magdi Allam lascia anche la Chiesa: "Questi Papi troppo deboli con l'Islam"|pubblicazione=La Repubblica|giorno=25|mese=marzo|anno=2013|accesso=25 marzo 2013}}</ref>}}
In un'intervista concessa al ''Wall Street International Magazine'' in data 15 agosto 2013,<ref>{{cita web|url=http://www.wsimagazine.com/it/diaries/report/politica/magdi-cristiano-allam_20130815102840.html|titolo=Magdi Cristiano Allam. Intervista al giornalista egiziano naturalizzato italiano.|accesso=9 settembre 2013}}</ref>, Magdi Cristiano Allam comunica quanto segue: "'' {{q|Sono cristiano, considero valido il battesimo ricevuto da Benedetto XVI ma critico i comportamenti della Chiesa a partire dalla sostanziale legittimazione dell'Islam come religione di pari valore del cristianesimo, dall'adesione all'ideologia dell'immigrazionismo fino alla legittimazione dei clandestini, dal sostegno ai poteri finanziari come è stato con il [[governo Monti]], uomo della [[Goldman Sachs]], [[Moody's]], [[Gruppo Bilderberg]] e [[Commissione Trilaterale]].''"}}
=== L'elezione al Parlamento europeo ===
Il 30 novembre [[2008]] Magdi Allam annuncia la fondazione del partito ''Protagonisti per l'Europa Cristiana''. In un'intervista al Corriere della Sera, Allam dichiara di aver creato questo nuovo soggetto politico anche per la tutela e l'affermazione in politica delle radici cristiane dell'Europa.<ref>[{{Cita web|url=http://www.corriere.it/politica/08_novembre_30/magdi_5717eb40-bebd-11dd-b8e9-00144f02aabc.shtml |titolo=«Il mio partito per l'Europa cristiana»|autore=Gian -Guido Vecchi|sito=[[Corriere della Sera<!--]].it|accesso=11 Titolo generato automaticamentesettembre 2023|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081203075843/http://www.corriere.it/politica/08_novembre_30/magdi_5717eb40-bebd->]11dd-b8e9-00144f02aabc.shtml}}</ref>.
Allam sigla in seguito un accordo con l'[[Unione di Centro (2002)|UDC]], in virtù del quale viene candidato come indipendente, capolista per il Nord-Ovest alle [[Elezioni europee del 2009 in Italia|Elezionielezioni europee del 2009]]. È stato eletto al Parlamento Europeo con 39.637 preferenze personali.
A fine mandato, nel maggio 2014, risulterà tra i parlamentari più assenti alle votazioni nella legislatura con il 77,12 % di presenze alle votazioni in plenaria.<ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04/25/parlamento-europeo-la-classifica-degli-assenteisti-italiani/962839/|titolo=Parlamento europeo, la classifica degli assenteisti italiani|sito=Il Fatto Quotidiano|data=25 aprile 2014|accesso=26 ottobre 2016}}</ref>
===La nascita di Io Amo l'Italia===
Il 28 e 29 novembre [[2009]] si svolge a [[Solbiate Olona]] (VA) il primo congresso del movimento politico di Allam, che assume il nome di ''Io Amo l'Italia''.<ref>[http{{Cita web|url=https://www.ioamolitaliamagdicristianoallam.it /|titolo=Sito ufficiale] di Io“Io Amo l'ItaliaItalia”|accesso=24 settembre 2023|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230919185017/https://www.magdicristianoallam.it/}}</ref>. Il movimento adotta come simbolo elettorale un disegno regalato da [[Giorgio Forattini]] raffigurante una [[bandiera italiana]] tricolore sulla quale è impressa una [[croce]] gialla. Il movimento politico ''Io Amo L'Italia'' ha istituito un "Centro per la riforma etica delle istituzioni", articolato su 11 commissioni tematiche.
Nel dicembre [[2011]] Allam abbandona il [[Gruppo del Partito Popolare Europeo|gruppo parlamentare del Partito Popolare Europeo]] (PPE), in polemica sulla tiepidezza del gruppo sui temi etici e sulla presenza nellonel stesso[[Partito gruppoPopolare Europeo|PPE]] del partito islamico-conservatore turco [[Partito della Giustizia e dello Sviluppo (Turchia)|Partito della Giustizia e dello Sviluppo]] (AKP),<ref>{{Cita web|url=http://www.ioamolitalia.it/2011/12/no-to-abortion-and-sharia-thats-why-im-leaving-epp-magdi-cristiano-i-leave-ppe-because-it%E2%80%99s-not-compatible-with-my-life-choices/|titolo=Comunicato di dimissioni dal PPE|autore=Magdi Cristiano Allam|sito=Io amo l`Italia|data=17 dicembre 2011|lingua=en|accesso=13 novembre 2020|urlarchivio=https://archive.todayis/20120904140036/http://www.ioamolitalia.it/2011/12/no-to-abortion-and-sharia-thats-why-im-leaving-epp-magdi-cristiano-i-leave-ppe-because-it%E2%80%99s-not-compatible-with-my-life-choices/|dataarchivio=4 settembre 2012|urlmorto=sì}}</ref> e si è iscritto al gruppo [[euroscetticismo|euroscettico]] [[Europa della Libertà e della Democrazia]], dove siede assieme agli europarlamentari italiani della [[Lega Nord]] e ad altri movimenti nazionalisti, quali il [[Raggruppamento Popolare Ortodosso]], il [[Partito Popolare Danese]], il [[Movimento per la Francia]], il [[Partito Politico Riformato]], i [[Veri Finlandesi]] e il [[Partito Nazionale Slovacco]].
Il 20 gennaio [[2010]], in vista delle [[elezioni regionali in Basilicata del 2010|elezioni regionali in Basilicata]], Allam dichiara a ''[[Porta a Porta]]'' di volersi candidare alla presidenza della regione in rappresentanza del centro-destra, ma Berlusconi e Fini esprimono seri dubbi sulla candidatura.<ref>Così riportano da ''[[Il Giornale]]'' e ''[[Il Secolo d'Italia]]''. Quest'ultimo lo attacca duramente con un editoriale intitolato "Ci mancava solo l'egiziano"{{Senza fonte}}.</ref>. Successivamente Magdi Allam ha annunciato la sua candidatura con una lista propria, ''Io Amo la Lucania'', che ha partecipato alle elezioni lucane attestandosi all'8,72%.<ref>[{{Cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=R&dtel=28/03/2010&tpa=I&tpe=R&lev0=0&levsut0=0&lev1=17&levsut1=1&ne1=17&es0=S&es1=S&ms=S]|titolo=Elezioni StoricoBasilicata elezioni28 marzo 2010 - Matera e Potenza|sito=Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali|accesso=16 settembre 2023|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201113194225/https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=R&dtel=28/03/2010&tpa=I&tpe=R&lev0=0&levsut0=0&lev1=17&levsut1=1&ne1=17&es0=S&es1=S&ms=S}}</ref>. In occasione della [[Attentati del 22 luglio 2011 in Norvegia|strage di Oslo]] del 22 luglio [[2011]], Allam si è segnalato per aver sostenuto che l'attentato è da considerarsi quale conseguenza del dilagare del ''multiculturalismo''.<ref>[{{Cita web|url=http://www.ilgiornale.it/esterinews/se_multiculturalismo_genera_nuovi_mostri_e_dirlo_non_e_reato/01se-08multiculturalismo-2011/articologenera-id=537976nuovi-page=0mostri-commentse-dirlo-non-reato.html|titolo=1 Articolo "Se il multiculturalismo genera nuovi mostri (e dirlo non è un reato)",|autore=Magdi pubblicatoCristiano Allam|sito=[[il Giornale]].it|data=1º agosto 2011|accesso=16 sull'edizionesettembre online del Giornale2023|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web. Sito consultato il 2 agosto 2011]archive.org/web/20131012172619/http://www.ilgiornale.it/news/se-multiculturalismo-genera-nuovi-mostri-e-dirlo-non-reato.html}}</ref>. È costantemente seguito da una scorta di 6 uomini su tre auto blindate.<ref>''Mancano i soldi, ma le scorte no. Ecco tutti i potenti da proteggere'', da "Il Tempo" del 20/09/2013</ref>.
=== L'adesione a FdI ===
Nel 2014 aderisce a [[Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale]], diventando membro dell'ufficio di presidenza del partito.<ref>[{{Cita web|url=http://www.fratelli-italia.it/index.php/ufficio-presidenza.html Ufficio Presidenza - |titolo=Sito ufficiale di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale<!--|accesso=24 Titolosettembre generato automaticamente -->] {{webarchive2023|urlurlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/2014032322235520140423152831/http://www.fratelli-italia.it/index.php/ufficio-presidenza.html |data=23 marzo 2014 }}</ref>. Si è candidato alle [[Elezioni europee del 2014 in Italia|elezioni europee del maggio 2014]] nella circoscrizione Nord -Est,<ref>[{{cita testo|url=http://www.ioamolitalia.it/comunicati/magdi-cristiano-allam-europarlamentare-e-capolista-di-fratelli-d%e2%80%99italia-alle-elezioni-europee-nel-nord-est-sostiene-il-piano-di-esenzione-fiscale-per-le-zone-alluvionate-e-terremotate-del-modenese.html |titolo=Magdi Cristiano Allam, europarlamentare e capolista di Fratelli d'Italia alle elezioni europee nel Nord-Est, sostiene il piano di esenzione fiscale per le zone alluvionate e t...<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924035756/http://www.ioamolitalia.it/comunicati/magdi-cristiano-allam-europarlamentare-e-capolista-di-fratelli-d%e2%80%99italia-alle-elezioni-europee-nel-nord-est-sostiene-il-piano-di-esenzione-fiscale-per-le-zone-alluvionate-e-terremotate-del-modenese.html |data=24 settembre 2015 }}</ref>, ma non è stato rieletto.
Nel [[2015]] si dimette dall'ufficio di presidenza del partito.
== Procedimenti giudiziari ==
* Nel maggio 2011 Allam fu condannato dal tribunale di Milano per diffamazione nei confronti del leader politico [[Tunisia|tunisino]] [[Rashid Ghannushi]], all'epoca ricercato dal regime dittatoriale di [[Zine El-Abidine Ben Ali]] in patria e successivamente destinato ad essere eletto Presidente della Repubblica tunisina. Nel libro ''Viva Israele'', Allam aveva espresso contro Ghannushi accuse che il Tribunale stabilì essere del tutto infondate, condannando lo stesso Allam al pagamento di 38 000 euro.<ref>{{Cita web|url=http://www.cronacalive.it/magdi-cristiano-allam-condannato-dal-tribunale-di-milano-per-diffamazione.html|titolo=Magdi Cristiano Allam condannato dal tribunale di Milano per diffamazione|data=15 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110524054517/http://www.cronacalive.it/magdi-cristiano-allam-condannato-dal-tribunale-di-milano-per-diffamazione.html|dataarchivio=24 maggio 2011}}</ref>
* Nell'agosto 2011 il tribunale di Jesi condannò Allam per diffamazione ai danni dell'[[Unione delle Comunitàcomunità e Organizzazioniorganizzazioni Islamicheislamiche in Italia]] per una falsa accusa di minaccia di morte ricevuta.<ref>{{Cita web|url=http://www.cronacalive.it/magdi-cristiano-allam-condannato-per-diffamazione.html|titolo=Magdi Cristiano Allam condannato per diffamazione|data=30 agosto 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111106072628/http://www.cronacalive.it/magdi-cristiano-allam-condannato-per-diffamazione.html|dataarchivio=6 novembre 2011}}</ref>
* Nel febbraio 2012 la 1ª sezione civile di Milano sentenziò che Allam aveva diffamato due giornalisti del ''[[Corriere della Sera]]'' e del ''[[Il Sole 24 Ore|Sole 24 ORE]]'', che nel suo libro ''Io amo l'Italia ma gli italiani la amano?'' (Mondadori), erano stati accusati da Allam di non essere mai stati a [[Bassora]] ([[Iraq]]) nel [[2003]]. I giornalisti erano in realtà stati presi in ostaggio il 28 marzo 2003. Il tribunale condannò anche la [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]] a cancellare i passaggi incriminati, in quanto giudicati frutto di una falsa ricostruzione dei fatti.<ref>[http{{Cita web|url=https://www.primaonline.it/2012/02/24/102498/giornalisti-magdi-allam-condannato-per-diffamazione/ |titolo=GIORNALISTI: MAGDI ALLAM CONDANNATO PER DIFFAMAZIONE|autore=Roberto -Borghi|sito=Primaonline|data=24 Scrissifebbraio che2012|lingua=it|accesso=15 cronistiottobre non erano a Bassora, per giudice era falso]2023}}</ref>
* Nel dicembre 2014 viene assolto dall'accusa di '[[Islamofobia]]' dal “Consiglio di disciplina” dell’Ordine dei Giornalisti. L'accusa di aver pubblicato sul quotidiano [[Il Giornale]] articoli caratterizzati da islamofobia”, perché “non compaiono valutazioni critiche per fatti di cronaca circostanziati ma affermazioni di carattere generale sulla religione islamica e coloro che la osservano, con una generalizzazione che colpisce anche quanti, moderati, tra i circa duemilioni presenti in Italia, rispettano le leggi del Paese che li ospita”. Nella motivazione della decisione di proscioglimento il Consiglio di disciplina ritiene che negli stessi articoli contestati “si esprime una critica alla religione islamica severa, piccata ma comunque circoscritta nei limiti della continenza espressiva, che in quanto giudizio ossia manifestazione del pensiero deve ritenersi legittima e insindacabile”.<ref>{{Cita web|url=http://www.ilgiornale.it/news/politica/io-assolto-perch-lislamofobia-non-esiste-1077263.html|titolo=Io assolto perché l'islamofobia non esiste|accesso=6 ottobre 2016}}</ref>
* Nel gennaio 2015 la corte d'appello di Milano ha condannato Allam a risarcire nuovamente l'Unione delle Comunità e Organizzazioni islamiche in Italia, per diffamazione, avendo accusato l'associazione di star "''imponendo uno stato islamico''".<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.ilgiornale.it/news/politica/nostra-lotta-terrorismo-i-giudici-condannano-allam-1081948.html|titolo = La nostra lotta al terrorismo? I giudici condannano Allam|editore = ilgiornale.it|data = 12 gennaio 2015}}</ref>
== Critiche e controversie ==
Lo scrittore [[Valerio Evangelisti]] ha definito Allam il "[[Pinocchio]] d'Egitto". Riguardo al libro di Allam "''Saddam, storia segreta di un dittatore''", ha contestato l'assenza di una vera e propria bibliografia e la scarsa qualità delle fonti adottate, ponendo per esempio l'attenzione sul fatto che l'intero secondo capitolo del libro sia basato su un articolo del settimanale ''[[Gente (periodico)|Gente]]'' intitolato "''Sono stata per trent'anni l'amante di Saddam''".
<blockquote>''{{q|Mai avevo visto «Gente» divenire fonte di uno studio storico e psico-sociologico (...) tesi di fondo dell'autore è che Saddam Hussein sia diventato cattivo a causa del nome (che vorrebbe dire “disgrazia”)<ref>In realtà il significato è "chi urta duramente". Cfr. ''Vocabolario Arabo-Italiano'', Roma, [[Istituto per l'Oriente]], 1964 e succ. ed., II p. 738-739a.</ref>) e per via della madre che lo maltrattava. Le dimensioni di questa cattiveria le scopriamo con orrore già a pagina 7: “Un suo ex compagno di scuola ha ricordato che Saddam rubava la merenda dei bambini. Se loro tentavano di riprendersela attaccandolo in più di uno, lui buttava il cibo per terra e lo calpestava con il piede”. Terribile. Il resto è un crescendo drammatico: Saddam che sorride in pubblico ma sta serio quando è solo, Saddam che detesta portare gli occhiali e che si tinge i capelli, Saddam che è un donnaiolo impenitente ecc.''|<ref>[{{Cita testo|url=http://www.carmillaonline.com/2003/04/07/il-pinocchio-degitto-prima-parte-i-sosia/#000155 |titolo=IL PINOCCHIO D'EGITTO (Prima parte: i sosia)]}}</ref></blockquote>}}
In seguito alla pubblicazione di ''Viva Israele'', più di 200 intellettuali, scrittori e insegnanti hanno firmato una lettera aperta, inviata al settimanale «[[Reset (rivista)|Reset]]», di condanna alla "lista di proscrizione" di "odiatori di Israele" redatta da Allam all'interno del suo libro.<ref>[{{cita testo|url=http://www.stefanoallievi.it/2007/08/lettera-aperta-su-magdi-allam |titolo=Lettera aperta su Magdi Allam] di |autore=Stefano Allievi}}</ref>
=== Accuse di disinformazione ===
Nel Natale del 2014 Magdi Allam pubblicò un post su [[Facebook]], dove accusò la [[Chiesa cattolica]] di “''condurre il Cristianesimo verso il suicidio''” a causa di sacerdoti tolleranti verso i [[islam|musulmani]].<ref>{{Cita web|sito=[[Facebook]]|url=https://www.facebook.com/MagdiCristianoAllam/photos/pcb.816273828430541/816273158430608/?type=3|titolo=Magdi Cristiano Allam}}</ref> Nello stesso post, il giornalista allegò alcuni video come prova dell'"''[[islamizzazione]]''" delle chiese italiane, video che in seguito furono sbugiardati dal sito di [[debunking]] ''Bufale.net''.<ref>{{Cita web|sito=Bufale.net|titolo=BUFALA Chiese trasformate in moschee per volontà di sacerdoti cristiani cattolici|url=http://www.bufale.net/home/bufala-chiese-trasformate-moschee-per-volonta-di-sacerdoti-cristiani-cattolici-bufale-net/}}</ref> Infatti nei filmati non viene mostrata alcuna presunta "''islamizzazione''" ma solo una cerimonia [[Dialogo interreligioso|interreligiosa]] avvenuta, nemmeno in Italia, bensì alla [[All Saints Episcopal Church]] di [[Pasadena (California)|Pasadena]], in [[California]].<ref>{{Cita news|Ilfattoquotidianopubblicazione= [[il Fatto Quotidiano]]|titolo=Magdi Cristiano Allam e la misinformazione|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12/29/magdi-cristiano-allam-e-la-misinformazione/1302052/}}</ref> Inoltre nelle riprese si possono notare anche la presenza di ebrei e dell’attore musulmano [[Ben Youcef]].
Allam sostiene inoltre l'esistenza di un "[[Teoria del complotto suldel piano Kalergi|piano Kalergi]]" per la sostituzione etnica delle popolazioni europee<ref>{{Cita web|url=https://www.magdicristianoallam.it/video/il-piano-kalergi-per-l%E2%80%99annientamento-dei-popoli-europei-e-in-atto-con-la-complicita-di-chi-ci-governa.html|titolo=Il Piano Kalergi per l’annientamento dei popoli europei è in atto con la complicità di chi ci governa|accesso=25 ottobre 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.magdicristianoallam.it/editoriale/l-invasione-di-clandestini-e-il-piano-kalergi-cosi-gli-italiani-scompaiono.html|titolo=L'invasione di clandestini e il Piano Kalergi: così gli italiani scompaiono|accesso=25 ottobre 2017}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.ilgiornale.it/news/politica/questa-sostituzione-etnica-1391592.html|titolo=Ma questa è una sostituzione etnica|pubblicazione=ilGiornale.it|accesso=25 ottobre 2017}}</ref> sebbene non esistano prove che avvalorino questa teoria.<ref>{{Cita news|url=http://www.linkiesta.it/it/article/2015/09/28/cose-il-piano-kalergi-la-bufala-dei-migranti-che-uccideranno-gli-europ/27568/|titolo=Cos’è il piano Kalergi, la bufala dei migranti che uccideranno gli europei|data=28 settembre 2015|accesso=25 ottobre 2017}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.wired.it/play/cultura/2017/08/25/protocolli-savi-sion-kalergi-razzismo-fake-news/|titolo=Dai Protocolli dei savi di Sion al piano Kalergi: la lunga storia d'amore tra razzismo e fake news - Wired|pubblicazione=Wired|data=25 agosto 2017|accesso=25 ottobre 2017}}</ref>
== Opere ==
* ''Islam, Italia. Chi sono e cosa pensano i musulmani che vivono tra noi'', Milano, Guerini, 2001. ISBN 88-8335-208-4.
* ''Bin Laden in Italia. Viaggio nell'Islam radicale'', Milano, Mondadori, 2002. ISBN 88-04-51416-7.
* ''Diario dall'Islam. Cronache di una nuova guerra'', Milano, Oscar Mondadori, 2002. ISBN 88-04-50478-1.
* ''Jihad in Italia. Viaggio nell'Islam Radicale'', Mondadori, Milano, [[2002]],. ISBN 88-04-52421-9.
* ''Saddam. Storia segreta di un dittatore'', Milano, Mondadori, 2003. ISBN 88-04-51633-X.
* ''Kamikaze made in Europe. Riuscirà l'Occidente a sconfiggere i terroristi islamici?'', Milano, Mondadori, 2004. ISBN 88-04-51805-7.
* ''Vincere la paura. La mia vita contro il terrorismo islamico e l'incoscienza dell'Occidente'', Milano, Mondadori, 2005. ISBN 88-04-50449-8.
* ''Io amo l'Italia, ma gli italiani la amano?'', Milano, Mondadori, 2006. ISBN 88-04-55655-2.
* ''Viva Israele. Dall'ideologia della morte alla civiltà della vita: la mia storia'', Milano, Mondadori, 2007. ISBN 978-88-04-56777-6.
* ''Grazie Gesù. La mia conversione dall'Islam al cattolicesimo'', Milano, Mondadori, 2008. ISBN 978-88-04-57850-5.
* ''Europa cristiana libera. La mia vita tra verità e libertà, fede e ragione, valori e regole'', Milano, Mondadori, 2009. ISBN 978-88-04-59008-8.
* ''Grazie alla vita. L'altra Italia che non smette di sognare'', con Rita Coruzzi, Milano, Piemme, 2011. ISBN 978-88-566-1810-5.
* ''Il Corano, prefazionespiegato e commento dida Magdi Cristiano Allam'', traduzione ea cura di Cherubino Mario Guzzetti, Milano, Elledici, 2015.
* ''Islam, siamo in guerra'', Milano, Magic Press, 2015. ISBN 8877598735.
* ''Io e Oriana'', Milano, MagicMCA PressComunicazione, 2016. ISBN 978-8877599261.
* ''Maometto e il suo Allah. Ovvero, L'invenzione del Corano'', Milano, Piemme, 2017. ISBN 978-88-566-5988-7.
*''Il Corano senza veli'', Milano, MCA Comunicazione, 2017. ISBN 978-88-942-0382-0.
*''Stop islam'', Milano, MCA Comunicazione, 2020. ISBN 978-88-942-0383-7.
*''Un miracolo per l'Italia'', Milano, MCA Comunicazione, 2023.
=== ''Vincere la paura (2005)'' ===
In ''Vincere la paura'' Magdi Allam ha portato testimonianze della sua vita sotto scorta, assegnatagli dal [[Ministero dell'Internointerno]] italiano a seguito delle minacce ricevute da parte della dirigenza di [[Hamas|Ḥamās]] per via delle critiche ripetute mosse da Allam medesimo al [[terrorismo]] suicida [[Palestina|palestinese]].<ref>[{{Cita web|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/05_Maggio/27/libroallam.shtml |titolo=Anteprima del libro ''Vincere“Vincere la paura'']paura”|accesso=12 settembre 2023|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060227214408/http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/05_Maggio/27/libroallam.shtml}}</ref> Nello stesso libro, Allam ha inoltre accusato [[Roberto Piccardo]], ex-segretario dell'[[UCOII]], di averlo segnalato ad Ḥamās ai fini di farne decretare la condanna a morte, di complicità nei sequestri in [[Iraq]] nonché di «''fomentare odii e incitare alla morte''». A seguito della pubblicazione del libro, Piccardo ha sporto [[querela]] contro Allam.<ref>[{{cita testo|url=http://www.ucei.it/uceinforma/rassegnastampa/2005/settembre/stampa/060905.asp |titolo=''La Stampa''] {{webarchive|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20080329031051/http://www.ucei.it/uceinforma/rassegnastampa/2005/settembre/stampa/060905.asp |data=296 marzo 2008settembre 2005}}, 06/09/2005</ref>
=== ''Io amo l'Italia. Ma gli Italiani la amano? (2006)'' ===
Nel suo libro ''Io amo l'Italia. Ma gli Italiani la amano?'' Allam scrive di come l'UCOII e la [[IADL]] (''Islamic Anti-Defamation League'')<ref>Un'associazione fondata e diretta da [[Dacia Valent]] fin dal luglio del 2005, nota soprattutto per aver denunciato [[Oriana Fallaci]] per i suoi libri caratterizzati da fortissima ostilità all'islamismo</ref>) avrebbero assoldato un "plotone di esecuzione" composto da estremisti di destra e di sinistra con la finalità di assassinarlo e di "spargere veleni sulla [sua] credibilità ed onorabilità": questo per dare esecuzione al già citato [[mandato]] ad uccidere che sarebbe stato emesso dalla dirigenza di Ḥamās nei suoi confronti. Osserva tuttavia il sen. [[Luigi Malabarba]] ([[Partito della Rifondazione Comunista|PRC]]) che «''non risultano aperti procedimenti penali a carico dell'Ucoii<ref>L'UCOII è spesso indicata come associazione islamica legata ai Fratelli Musulmani, organizzazione ampiamente finanziata dall'[[Arabia Saudita]]. Impossibile fornire dati numerici affidabili che la riguardino, vista la diffusa autoreferenzialità dei movimenti islamici in Italia che non sono riusciti a identificare un loro portavoce in grado di siglare con lo Stato italiano un accordo concordatario.</ref> o della Iadl, tanto meno per l'istigazione all'omicidio del sig. Magdi Allam''», e che lo stesso Ministro dell'Interno che ha assegnato la scorta ad Allam ha ritenuto di «''nominare l'Ucoii nella [[consulta per l'islam italiano]]''».<ref>[{{cita testo|url=http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=15&id=210930 |titolo=Interrogazione parlamentare del sen. Malabarba, 18 luglio 2006, seduta n.19]}}</ref>.
A quest'ultima considerazione del sen. Malabarba l'ex Ministro degli Interni [[Giuseppe Pisanu]] (principale promotore della citata Consulta) ha in seguito ribattuto sostenendo che sarebbe stato impensabile escludere fin dall'inizio l'UCOII, la principale organizzazione islamica presente in Italia, dal nuovo organo nato appunto per rappresentare l'Islam italiano.
=== ''Viva Israele (2007)'' ===
Nel suo libro ''Viva [[Israele]]'' Allam critica in modo veemente alcuni noti studiosi della realtà arabo-islamica contemporanea, primo fra tutti il prof. [[Massimo Campanini]],<ref>All'epoca docente di ''Storia contemporanea dei Paesi Arabi'' dell'[[Università degli studi di Napoli "L'Orientale"]].</ref> allora dell'[[Università degli studiStudi di Napoli "L'Orientale"]]. Allam accusa Campanini di [[antisemitismo]], di minimizzare colpevolmente il "pericolo islamista" - un abito mentale tipico, secondo Allam, della grande maggioranza dei docenti universitari italiani - e di sottovalutare, nei suoi libri, editi da prestigiose case editrici italiane e anche straniere, il ruolo dei [[Fratelli Musulmani]] nella realizzazione di atti di violenza di stampo [[Fondamentalismo islamico|fondamentalista]] nel mondo.
Tale accusa completa il pensiero di Magdi Allam, ostile al mondo universitario dell'[[orientalistica]] italiana<ref>Nel suo ''Viva Israele'', Milano, Mondadori, 2007, p. 168, il giornalista-scrittore afferma in toni apodittici: «''...'' (il) ''mondo accademico italiano, che è perlopiù ideologicamente schierato a sinistra e nutre'' (...) ''simpatie filoislamiche''».</ref> che, nel corso del [[2007]], lo aveva ad esempio già indotto a condannare con la massima severità, dalle pagine de ''Il Corriere della Sera'', l'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale" - specializzata dal [[1732]] nello studio delle culture orientali extra-europee - nonché la [[Georgetown University]] di [[Washington D.C.]], università cattolica statunitense, per aver invitato tra gli altri relatori (fra cui [[Ṭāriq Ramaḍān]]) un personaggio quale [[Rashid Ghannushi]] per il convegno internazionale ''Giving Voice to Muslim Democrats'' tenutosi a Napoli. Ghannushi, a causa di questo articolo, declinò l'invito, asserendo di non sentirsi garantito nella libera espressione delle sue idee.<ref>Il motivo del duro attacco mediatico di Allam (che definì "terrorista" l'esponente fondamentalista [[Tunisia|tunisino]]) erano gli scritti giovanili di Ghannushi che un trentennio prima aveva in effetti usato espressioni incitanti alla violenza per abbattere il regime autocratico tunisino. Pochi anni più tardi Ghannushi aveva però espresso con costanza la sua ferma contrarietà all'uso della violenza, nella certezza via via formatasi che il libero e "democratico" consenso dei musulmani avrebbe comunque infine permesso alle popolazioni islamiche di affrancarsi dai loro numerosi tiranni e dittatori, talora in grado di sopravvivere, essenzialmente grazie a non lievi "complicità" internazionali ("Intervista a Ġannūšī" (di M. Guida). ''[[Oriente Moderno]]'', LXXXIV (2004), pp. 685-696.)</ref>
== Note ==
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{cita [testo|url=http://www.ilgiornale.it/autore/magdi_cristiano_allam/id=6233|titolo=Gli articoli|accesso=10 maggio 2018|dataarchivio=11 luglio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110711214356/http://www.ilgiornale.it/autore/magdi_cristiano_allam/id=6233 Gli articoli]|urlmorto=sì}} di Magdi Allam scritti per ''[[Il Giornale]]''.
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{{EuroparlamentareItaliano
|periodo = giugno [[2009]] -<br />''in carica''
|gruppo = [[Europa della Libertà e della Democrazia]]
|lista = [[Unione dei Democratici Cristiani e di Centro|UDC]]
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