Odin Sphere: differenze tra le versioni

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| pubblicazione 3 = [[NIS America]]
| anno = 2007
| data = {{Uscita videogioco|titolo=PlayStation 2|JP=17 maggio [[2007]]<ref name= "RPGamer">{{Cita web |url=https://rpgamer.com/game/odin-sphere/ |titolo=Odin Sphere |autore=Mike Moehnke |sito=RPGamer |lingua=en-US |accesso=2021-04-16 aprile 2021}}</ref>|NA=22 maggio 2007<ref name= "RPGamer"/>|PAL=14 marzo [[2008]]<ref name= "RPGamer"/>}}
{{Uscita videogioco|titolo=PlayStation Network|NA=4 ottobre [[2011]]}}
{{Uscita videogioco|titolo=Odin Sphere: Leifthrasir|JP=14 gennaio [[2016]]|NA=7 giugno [[2016]]|PAL=24 giugno [[2016]]}}
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}}
{{nihongo|'''''Odin Sphere'''''|オーディンスフィア|Ōdin Sufia}} è un [[action RPG]] [[fantasy]] [[giappone]]se sviluppato da [[Vanillaware]] e pubblicato da [[Atlus]] in [[Giappone]] e nel [[Nord America]] nel [[2007]] e, successivamente, tradotto da [[Atlus]] e pubblicato da [[Square Enix]] in [[Europa]] un anno dopo circa.<br />
Il gioco è considerato l'erede spirituale di ''[[Princess Crown]]'', pubblicato deidai medesimi team su [[Sega Saturn]] nel [[1997]] e ripubblicato su [[PlayStation Portable|PSP]] nel [[2005]].
 
Il remake in alta definizione intitolato {{nihongo|'''''Odin Sphere: Leifthrasir'''''|オーディンスフィア レイヴスラシル|Ōdin Sufia Reivusurashiru|o ''Odin Sphere: Leifþrasir''}} è stato pubblicato in Giappone per [[PlayStation 4]], [[PlayStation 3]] e [[PlayStation Vita]] il 14 gennaio 2016.
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=== Cucina ===
Durante l'esplorazione dei dungeon è possibile raccogliere mandragore e cibi (di solito si tratta di frutti nati dai semi, ma si possono anche raccogliere gamberi o trasformare pulcini in polli); la loro raccolta è finalizzata alla realizzazione di ricette e menù da consumare al villaggio Puka. Le ricette culinarie, esattamente come quelle alchemiche, vanno raccolte esplorando i dungeon e, una volta raggiunto il villaggio Puka, andranno ad aggiornare i menù del ''Ristorante "Puka"'' e della ''sala da tè "Leprotto"''. Mangiare i piatti cucinati in questi due luoghi è assolutamente fondamentale all'economia del gioco, in quanto mangiare è l'unico metodo per aumentare di livello e diventare così più forti e i piatti cucinati nel villaggio Puka hanno un concentrato di [[punti esperienza]] molto alto. Alcuni di essi sono da asporto, il che li rende l'ideale da usare durante l'esplorazione dei dungeon, in quanto generalmente hanno anche molti punti vita.
 
Sia i cibi cucinati sia i frutti nati dai semi hanno valori d'esperienza e di punti vita variabili, perciò bisogna farne un uso abbastanza strategico. Bisogna anche tenere a mente che i frutti, se non vengono raccolti per tempo tendono a marcire, con il risultato che danno sempre lo stesso quantitativo d'esperienza, ma ricaricano la barra della vita della metà dei punti che ricaricherebbe lo stesso frutto da sano. Ci sono alcune ricette che richiedono, però, alcuni frutti marciti.
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attivare il suo potere. Una guerra tra Aesir, popolo di Odino e i Vanir, popolo delle fate è in corso per ottenerne il possesso.
 
Sul campo intanto Velvet è inseguita da Mercedes che la minaccia di morte se non le consegnerà l'anello Titrel. Cornelius si lancia in difesa della principessa e sconfigge Mercedes, , ma poi incontra la figura non morta che ha incontrato nel mondo dei morti che si rivela essere il re di Valentine, nonché nonno di Velvet.
Cornelius riesce a riottenere l'anello dal re folle, ma sviene dalla stanchezza dopo la lunga lotta e decide di mantenere il silenzio sulla sua identità con l'amata Velvet.
 
Il principe si risveglia del villaggio dei pooka.Velvet se n'è andata. Poco dopo giungono i goblin (pooka dal cuore malvagio) venuti per ordine del Re Valentine per rubare tutte le antiche monete raccolte dai pooka e gettarle nel [[Cratere meteoritico|cratere]] ardente di Magmavulcano.
Cornelius li insegue e giunge nelle terre di fuoco dove incontra Re Valentine, intento nel suo piano di distruzione del mondo. Dopo aver raccontato la sua storia, fa comparire un uovo di drago, rubato in passato ai draghi rimasti in vita e cedendogli la sua corona e tutti i suoi poteri, Valentine la fa schiudere dando vita al cucciolo Leventhan, una delle creature dell'armageddon.
 
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Il capitolo finale comprende la svolta finale di tutti i personaggi che affrontano la tragedia dell'armageddon.
 
All'inizio del libro Re Valentine raggiunge il Calderone, rimasto attivo dopo l'ultimo conflitto, e con esso si prepara ad accelerare la crescita di Leventhan. Ingway tenta allora di distruggere il Calderone tramutandosi in Darkova ma la maledizione scatena l'ira di Re Gallon, divenuto sovrano incontrastato dell'oltretomba a seguito della morte di Odette; Gallon viene liberato dallo spirito di Beldor, che non è morto dato che l'immortalità è uno degli effetti della maledizione pooka. Lo stregone permette quindi a Gallon di marciare con le sue truppe fuori da Endelphia, e anche Onyx, data l'imminente distruzione di Magmavulcano dovuta al Calderone, si prepara a distruggere Ringford. Nel frattempo i non morti di Re Gallon attaccano Nebulapolis e uccidono tutte le valchirie; Odino, rimasto senza la sua Balor che aveva forgiato proprio nella speranza di evitare una simile catastrofe si rassegna quindi al proprio destino e spira abbracciando lo spirito di Griselda. Solo Gwendolyn, che si trova nel castello di Elrit con Brom e Myris, sopravvive e riceve la visita dello spirito della sorella che le ricorda il suo compito "rovesciare la corona".
 
A questo punto spetta al giocatore scegliere, in base agli scritti sulla profezia, quali protagonisti dovranno affrontare le cinque catastrofi dell'Armageddon: La Bestia a Sei Occhi (Darkova), Il Signore dei Morti (Re Gallon), la Personificazione del Fuoco (Onyx), Il Calderone e [[L'ultimo drago|L'Ultimo Drago]] (Leventhan). Di seguito la versione canonica della storia.
 
Ingway nella sua forma mostruosa perde il controllo di se stesso e finisce sotto l'influsso di Beldor: gli stregoni avevano infatti formulato un incantesimo per controllare Darkova a seguito della morte di Gallon; secondo la profezia Darkova è La Bestia a sei Occhi che per prima darà inizio all'Armageddon e "nessun umano può sfuggire alla sua sete di sangue", ma per fortuna proprio in quel momento viene raggiunto da Cornelius, sulle rovine di Ringford. il pooka non vorrebbe essere costretto a uccidere il fratello della sua amata ma capisce che ormai non c'è più traccia di lui all'interno di Darkova quindi uccide la bestia dando finalmente la pace a Ingway che rimpiange solo di non poter mantenere la sua promessa di rivedere Mercedes; Velvet giunge sul luogo e Ingway la invita a portare in salvo il principe e fermare il calderone.
 
A Titania, Gallon uccide suo figlio Re Edmund, ma improvvisamente gli si pone dinanzi Oswald. Il Re dei morti è convinto di avere la vittoria in pugno. Potrebbe essere Oswald "l'ombra del precedente padrone" che secondo la profezia può fermare il signore dei morti (essendo stato vincolato ad Odette per via della Belderiver), ma Gallon è ancora afflitto dalla stessa maledizione usata da Ingway,: può essere sconfitto solo da un guerriero che condivide il suo sangue reale. Tuttavia, incredibilmente il Cavaliere d'Ombra riesce a sconfiggerlo: era infatti Oswald l'erede di cui parlava la profezia. Dopo aver sconfitto Re Gallon, Oswald ricorda le parole di Hindel e rivela al Re dei Morti di essere figlio di Edgar. Prima di svanire, Gallon capisce quindi di essere suo nonno: Edgar era infatti il fratello maggiore di Edmund che fu fatto uccidere per aver sposato una paesana, non prima di aver affidato il figlio a Melvin (questo fa di Cornelius e Oswald cugini).
 
Mentre l'esercito dei morti batte in ritirata Onyx annienta gli ultimi guerrieri dell'esercito delle fate, bruciando completamente Rignford; Onyx è convinto di essere invincibile perché secondo la profezia dell'Armageddon "solo l'Albero del Mondo può uccidere il Signore del Fuoco", ma tale Albero del Mondo pare solo una leggenda e persino le fate dubitano della sua esistenza. La profezia però dice anche che il fuoco infernale divamperà per tutta la foresta "bruciando intorno al trono" ma lasciando inerme il sovrano, ovvero Mercedes. La giovane regina giunge proprio in quel momento nel suo regno ormai distrutto dove trova il cadavere di Ingway; subito dopo giunge Onyx, con cui ingaggia una lotta. Mercedes riesce a sconfiggere Onyx con sua grande sorpresa, ma pagando con la sua stessa vita. Mentre il demone del fuoco si interroga su come sia stato possibile ciò, la regina delle fate si appresta a ritornare alla terra, ma prima di esalare il suo ultimo respiro, come tutte le altre fate, Mercedes rivela il suo vero nome: Yggdrasil (che nella lingua nordica significa appunto Albero del Mondo).
 
Nel frattempo Velvet, dopo aver recuperato Cornelius, stremato per lo scontro con Ingway, si appresta a fermare il Calderone; ella infatti ha sempre saputo che sarebbe toccato a lei fermare la macchina, cosa che aveva intuito anche Krois, Velvet è infatti l'unica discendente dall'antica stirpe Ventiniana a possedere un'arma Psypher a catena con la quale potrà fermare il Calderone che "non può essere distrutto ma solo incatenato". La strega riesce quindi a incatenare il calderone ritrovandosi però alla mercé di Re Valentine che però esita a ucciderla riconoscendo in lei il volto di Ariel. Ma anche se il Calderone è stato fermato la crescita di Levnthan è ormai completata e il drago, lungo migliaia di kilometri si prepara a distruggere Erion per sempre.
 
Nessuno ha mai compreso i versi delle profezia riguardanti il drago che recitano "nato nel caos e nel fuoco, dorme tra le braccia materne". Alla fine si rivela essere Gwendolyn la prescelta per annientarlo. Si riferisce infatti a lei l'ultima parte della profezia secondo la quale lei e Oswald sono destinati a essere i progenitori del nuovo mondo, come specificato nei salmi di Gallon che raccontano di "due Signori senza corona, che sopravivveranno all'Armageddon e daranno il via alla rinascita". La battaglia è ardua ma alla fine Gwendolyn riesce a sconfiggere Leventhan trafiggendolo con la sua Psypher e rovesciando la corona di Valentine dalla sua testa. Lo sforzo è tale da far perdere le ali alla valchiria che precipita pronta a riabbracciare il padre e la sorella.