Elsa Peretti: differenze tra le versioni

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|GiornoMeseMorte = 18 marzo
|AnnoMorte = 2021
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = designer
|Attività2 = filantropa
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|Immagine = Elsa Peretti Tiffany.jpg
}}
 
Disegnò diversi gioielli per [[Tiffany & Co.]],<ref>{{Cita libro|titolo=Tiffany style|anno=2008|url=https://archive.org/details/tiffanystyle0000lori|nome=John|cognome=Loring|data=2008|editore=Abrams|isbn=9780810972933|città=New York|oclc=212627305|lingua=en}}</ref> inclusi nella collezione del [[XX secolo]] del [[British Museum]], del [[Museum of Fine Arts (Boston)|Museum of Fine Arts]] di [[Boston]] e nel [[Houston Museum of Fine Arts|Museum of Fine Arts]] di [[Houston]]. Nel 1974 la Peretti, modella di [[Halston]], [[Helmut Newton]] e [[Francesco Scavullo]], giunse a Tiffany con i suoi moderni pezzi di gioielleria.<ref name="John. 2008">{{Cita libro|titolo=Tiffany style|anno=2008|url=https://archive.org/details/tiffanystyle0000lori|nome=John|cognome=Loring|data=2008|editore=Abrams|isbn=9780810972933|oclc=930437204|lingua=en}}</ref> Il libro di John Lorning, ''Tiffany Style - 170 Years of Design,'' dedicò 18 pagine di immagini di suoi gioielli.<ref name="John. 2008"/> Fu in gran parte responsabile del restauro del villaggio di [[Sant Martí Vell]] in [[Catalogna]].<ref>{{Cita libro|titolo=The fashion makers|nome=Barbra|cognome=Walz|data=1978|editore=Random House|altri=Morris, Bernadine.|isbn=0394411668|edizione=1st|città=New York|oclc=3481954|url=https://archive.org/details/fashionmakers0000walz|lingua=en}}</ref> Attraverso le sue fondazioni, sostenne un'ampia varietà di cause culturali, sociali e artistiche.
 
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Secondo Halston, "Elsa aveva stile: faceva suo il vestito che stava disegnando."<ref name="Reginato"/> La fotografia di [[Helmut Newton]], "Elsa Peretti in Bunny Costume", è considerata un'immagine duratura degli anni 1970.<ref>{{cita web|url=https://ongallery.com/en/themes/fashion-style/elsa-peretti-in-bunny-costume-detail|titolo=Helmut Newton Elsa Peretti in Bunny Costume Limited Edition Print By Helmut Newton|sito=ongallery.com|lingua=en|accesso=21 marzo 2021|dataarchivio=23 agosto 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160823004604/https://ongallery.com/en/themes/fashion-style/elsa-peretti-in-bunny-costume-detail|urlmorto=sì}}</ref>
 
Nel 2019 era stata intervistata nel documentario ''Halston'' (della [[CNN]]), ricordando i suoi anni di lavoro, feste e amicizie con i designer.<ref>{{en}}[https://www.cnnpressroom.blogs.cnn.com/2019/07/29/cnn-films-premieres-halston-on-sunday-august-18-at-900pm-et-and-pt/amp/ CNN Films Premieres Halston on Sunday August 18 at 9:00pm] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20210325121753/https://cnnpressroom.blogs.cnn.com/2019/07/29/cnn-films-premieres-halston-on-sunday-august-18-at-900pm-et-and-pt/amp/ |date=25 marzo 2021 }}</ref>
 
Nel 1969 iniziò a creare nuovi stili di gioielli per una manciata di stilisti a [[Manhattan]]. Il suo primo progetto era un oggetto gemma di cinque centimetri in [[argento sterling]], applicato su un [[perizoma]] di cuoio, ispirato a una scoperta fatta in un [[mercato delle pulci]]. Indossato da una delle modelle di [[Giorgio di Sant'Angelo]], fu un grande successo. Nel 1971 disegnava gioielli per [[Halston]]. Continuò a usare l'argento, che passò dall'essere "comune" ad essere una scelta popolare per [[Liza Minnelli]] e altre.<ref name="Reginato"/> Pezzi come ''Bone Cuff'' incorporavano forme biologiche, con apprezzamento del corpo umano e come per colmare un divario tra costume e gioielli seri.<ref name=":0"/>
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[[File:Elsa peretti per tiffany & co., terrina con coperchio e vassoio, argento sterling, 1984.jpg|thumb|Elsa Peretti, ciotola con coperchio e vassoio, in [[argento sterling]], per [[Tiffany & Co.]], 1984]]
Quando entrò a far parte di Tiffany & Co. come designer indipendente, aveva ricevuto il [[Coty Award]] nel 1971,<ref name="Coty">{{cita news|titolo=Winners of Coty Awards|url=https://www.nytimes.com/1971/06/23/archives/winners-of-coty-awards.html|accesso=7 aprile 2018|opera=The New York Times|data=23 giugno 1971|lingua=en}}</ref><ref name="newspapers1">{{cita web|url=https://www.newspapers.com/newspage/140201764/ |titolo=St. Louis Post-Dispatch from St. Louis, Missouri · Page 36 |editore=Newspapers.com |data=18 aprile 1972 |accesso=17 ottobre 2016|lingua=en}}</ref> ed era apparsa per la prima volta sulla rivista ''[[Vogue]]''.
Nel 1972 [[Bloomingdale's]], uno dei principali negozi per lo shopping di [[New York]], aprì una [[boutique]] dedicata alla Peretti. Nel 1974, firmò un contratto con Tiffany & Co per disegnare gioielli in argento<ref name=":0">{{cita libro|cognome=Kirkham|nome=Pat|titolo=Women designers in the USA, 1900-2000 : diversity and difference : Jacqueline M. Atkins et al.|data=2000|editore=Bard Graduate Center for Studies in the Decorative Arts|città=New York|isbn=0300093314|pp=211–212, 243 |url=https://books.google.com/books?id=0nxzw0wdIREC|accesso=7 aprile 2018|lingua=en}}</ref> e, dal 1979, fu la più importante creatrice per Tiffany.<ref name=":0" /> I suoi pezzi in argento erano considerati "divertenti" e attiravano una clientela più giovane. La Peretti disegnò anche oggetti di argenteria per Tiffany, ma solo dopo aver raggiunto un solido seguito con i suoi gioielli.<ref name=":0"/>
 
Nell'arco della sua carriera la Peretti disegnò più di trenta collezioni per Tiffany. Per questo, viaggiò in [[Giappone]], [[Cina]] ed [[Europa]] e attinse dal lavoro degli artigiani locali nella creazione di collezioni classiche come ''Bean'', ''Open Heart'', ''Mesh'', ''Bone'' e ''Zodiac''. Oltre all'[[argento sterling]], in parte dei suoi oggetti utilizzò anche materiali come [[giada]], [[lacca]] e [[rattan]].<ref name="Robinson"/>
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=== Collezioni permanenti ===
* [[British Museum]]:<ref> Nel 2009 il British Museum ha acquisito 30 creazioni della Peretti per la sua collezione del [[XX secolo]]. Il museo descrive la capacità della Peretti di produrre oggetti, che provengono da diverse parti del mondo come unici, sottolineando che combinano "superba maestria e significato simbolico in un'età moderna".</ref>{{cita web|titolo=British Museum – Peretti|url = https://www.britishmuseum.org/about_us/news_and_press/press_releases/2009/peretti.aspx|accesso=8 gennaio 2016|lingua=en}}<ref> La mostra si chiama "Continuity and Change", evidenziando il desiderio del museo di mostrare influenze e tecniche interculturali. Dimostra chiaramente che la collaborazione tra la Peretti, i suoi artigiani e Tiffany è un esempio di eccellenza nel design contemporaneo basato su una cooperazione internazionale. </ref>
* [[Indianapolis Museum of Art]], Indiana<ref>{{cita web|titolo=Indianapolis Museum of Art Collection Search|url = http://collection.imamuseum.org/results.html?query=elsa+peretti|sito=collection.imamuseum.org|accesso=12 gennaio 2016|lingua=en|dataarchivio=10 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160310192840/http://collection.imamuseum.org/results.html?query=elsa+peretti|urlmorto=sì}}</ref>
* [[Museum of Fine Arts (Boston)|Museum of Fine Arts]] di [[Boston]], [[Massachusetts]]<ref>{{cita web|titolo=Collections Search|url=http://www.mfa.org/collections/search|sito=Museum of Fine Arts, Boston|accesso=12 gennaio 2016|lingua=en|dataarchivio=15 aprile 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180415175814/http://www.mfa.org/collections/search|urlmorto=sì}}</ref>
* [[Houston Museum of Fine Arts|Museum of Fine Arts]] di [[Houston]], [[Texas]]<ref>{{cita web|url = https://collections.mfah.org/art/search?culture=Italian&sort=artist&show=30&artist=Elsa+Peretti|titolo=Elsa Peretti, Museum of Fine Arts, Houston|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304103959/https://collections.mfah.org/art/search?culture=Italian&sort=artist&show=30&artist=Elsa+Peretti|dataarchivio=4 marzo 2016|urlmorto=sì|lingua=en}}</ref>
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[[Categoria:Modelli di opere d'arte]]
[[Categoria:Gioiellieri italiani]]