Francesco Soderini: differenze tra le versioni

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==Biografia==
Nacque da una nobile [[Soderini (famiglia)|famiglia]] fiorentina alleata dei [[Medici]]. Fu fratello di [[Pier Soderini]], [[gonfaloniere]] a vita a Firenze dal 1502 fino al 1512. Studiò [[in utroque iure|diritto canonico e diritto civile]] e divenne professore all'[[università di Pisa]] nel [[1476]].
[[File:Coa fam ITA Soderini HrM.svg|sinistra|miniatura|170x170px|Stemma dei [[Soderini (famiglia)|Soderini]]]]
Nacque da una nobile [[Soderini (famiglia)|famiglia]] fiorentina alleata dei [[Medici]]. Fu fratello di [[Pier Soderini]], [[gonfaloniere]] a vita a Firenze dal 1502 fino al 1512. Studiò [[in utroque iure|diritto canonico e diritto civile]] e divenne professore all'[[università di Pisa]] nel [[1476]].
 
L'11 marzo [[1478]] fu eletto [[vescovo]] di [[diocesi di Volterra|Volterra]], ma non avendo ancora compiuto i 27 anni previsti dai canoni fu amministratore fino all'età prescritta. Governò la diocesi tramite vicari e risiedette a [[Roma]].
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Nel [[1484]] guidò un'altra ambasceria dei fiorentini per presentare le felicitazioni al neoeletto [[papa Innocenzo VIII]].
 
Non ricevette gli ordini sacri fino al 27 marzo [[1486]], quando fu ordinato sacerdote a Firenze. Ricevette la consacrazione episcopale nel settembre del [[1491]] e quella fu la prima occasione in cui celebrò messa nella cattedrale di Volterra, di cui era vescovo da tredici anni.
 
Negli [[anni 1490|anni Novanta]] ebbe incarichi diplomatici per conto della [[repubblica di Firenze]]: fu ambasciatore in [[Francia]], a [[Milano]] e infine a Roma presso [[papa Alessandro VI]].
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Il 27 novembre [[1506]] diede un salvacondotto a [[Michelangelo Buonarroti]] per un viaggio da Firenze a [[Bologna]], dove gli era stata commissionata [[Giulio II benedicente|una statua]] in [[bronzo]] del pontefice.
 
Fu pureanche [[amministratore apostolico]] della [[diocesi di Saintes]] dal [[1506]] fino al [[1515]].
 
Optò per il titolo dei [[Santi XII Apostoli (titolo cardinalizio)|Santi XII Apostoli]] il 15 settembre [[1508]] ed ebbe successivamente altri onori: la commenda di un monastero [[Congregazione Camaldolese|camaldolese]] e il patronato dei [[Ordine di San Benedetto|benedettini]] e dei [[Ordine Cistercense|cistercensi]].
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Il 12 giugno [[1514]] divenne [[amministratore apostolico]] di [[diocesi di Vicenza|Vicenza]], cattedra che terrà fino al 14 marzo [[1524]]. Fu anche amministratore apostolico di [[diocesi di Terni-Narni-Amelia|Narni]] dal 21 aprile [[1515]] al 18 maggio [[1517]]. Il 18 luglio [[1516]] optò per la [[sede suburbicaria di Palestrina]]. Dal 15 novembre [[1516]] al 5 maggio [[1523]] fu amministratore apostolico di [[diocesi di Anagni-Alatri|Anagni]].
 
Tuttavia cadde in disgrazia quando l'8 luglio 1517 fu costretto in concistoro ad ammettere la sua complicità nel complotto dei cardinali [[Bandinello Sauli]] e [[Alfonso Petrucci]] contro Leone X. Aveva offerto la tiara al cardinale [[Raffaele Riario]] e aveva ottenuto il consenso dei cardinali pagando loro la somma di 12.500 fiorini. Scoperto, si rifugiò a [[Palestrina]], presso la dimora dei [[Colonna (famiglia)|Colonna]]. Da qui fuggì verso [[Fondi]] con il benestare del papa, che però gli ingiungevaingiunse di non lasciare il [[regno di Napoli]] e di fare vita ritirata.
 
Tornò a Roma solo alla morte di [[papa Leone X]] per partecipare al conclave che elesse [[papa Adriano VI]]. Durante il pontificato di Adriano VI fu al centro di nuovo complotto: fu arrestato il 27 aprile [[1523]], i suoi beni e la sua servitù furono confiscati e fu imprigionato a [[Castel Sant'Angelo]]. In giugno si ammalò e il papa gli concesse l'uso della servitù. In settembre papa Adriano VI morì e il Collegio cardinalizio lo liberò dal carcere per il conclave. Il nuovo [[papa Clemente VII]], secondocome la promessa fattaglipromessogli in conclave, lo liberò. Il 9 dicembre [[1523]] divenne cardinale vicedecano ed ebbe la sede di [[sede suburbicaria di Porto-Santa Rufina|Porto e Santa Rufina]], nove giorni dopo divenne decano ed ebbe la sede di [[sede suburbicaria di Ostia|Ostia]] e [[sede suburbicaria di Velletri-Segni|Velletri]].
 
Morì, forse di [[peste]], il 17 maggio 1524 e fu sepolto nella [[Basilica di Santa Maria del Popolo|chiesa di Santa Maria del Popolo]].
 
== Ascendenza ==
{{Ascendenza
| 1 = Francesco Soderini
| 2 = Tommaso Soderini
| 3 = Dianora Tornabuoni
| 4 = Lorenzo Soderini
| 5 = Ghilla Cambi
| 6 = [[Francesco Tornabuoni]]
| 7 = Nanna Guicciardini
| 8 = Tommaso Soderini
| 9 = Serena de Beraut de Cumengen
|10 = Tommaso Cambi
|12 = Simone Tornabuoni
|14 = Nicolò Guicciardini
|15 = Bice Strozzi
|16 = Guccio Soderini
|17 = Giovanna del Migliore
|24 = Tieri Tornaquinci
|28 = [[Luigi Guicciardini]]
|29 = Costanza Strozzi
|30 = Giovanni Giacomo Strozzi
|31 = Giovanna Gianfigliazzi
}}
 
== Bibliografia ==