Striscia a fumetti: differenze tra le versioni

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[[File:Progress_of_a_Scotsman_(BM_1868,0612.1247_1).jpg|miniatura|''Progress of a Scotsman'', striscia di Richard Newton del [[1794]]]]
{{S|fumetti}}
La '''striscia a fumetti''' è una sequenza di alcune [[vignette]] affiancate, realizzate in [[bianco e nero]] oppure a colori, con il testo contenuto generalmente nei balloon o nuvolette, che costituiscono una singola scena o [[battuta (spettacolo)|battuta]] e che possono essere parte di una storia più lunga a [[Fumetto|fumetti]] formata da più strisce.<ref name=":4">{{Cita web|url=https://www.asu.edu/clas/silc/ola/Moduli/Mass%20Media/Fumetto%20striscia%20e%20vignetta.htm|titolo=Striscia e vignetta|accesso=2017-11-10}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.garzantilinguistica.it/ricerca/?q=striscia|titolo=Ricerca {{!}} Garzanti Linguistica|accesso=2017-11-10}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/vocabolario/fumetto/|titolo=fumétto in Vocabolario - Treccani|lingua=it-IT|accesso=2017-11-10}}</ref><ref name=":5">{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/fumetto/|titolo=fumetto nell'Enciclopedia Treccani|lingua=it-IT|accesso=2017-11-10}}</ref> Negli [[Stati Uniti d'America]], durante il ventesimo secolo, giornalmente si è arrivati a pubblicare più di 200 diverse serie a fumetti in forma di striscia o di tavola domenicale sui quotidiani, per un totale di oltre 7 milioni di episodi.<ref>[http://specialcollections.lib.msu.edu/html/materials/collections/comicart_coll.jsp Comic Art Collection] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100212185537/http://specialcollections.lib.msu.edu/html/materials/collections/comicart_coll.jsp|data=2010-02-12}} at [[Michigan State University Libraries]]</ref>
La '''striscia a fumetti''' (in [[Lingua inglese|inglese]] ''comic strip'') è una forma di [[fumetto]] che prevede in genere la pubblicazione frequente di poche [[vignetta|vignette]], generalmente in bianco e nero, che coprono l'arco di una singola scena o [[battuta (spettacolo)|battuta]].
 
== Storia ==
Il nome deriva dall'origine storica del fumetto, che nacque e si diffuse sostanzialmente sui [[quotidiano|quotidiani]] dove venivano pubblicate, quasi come contorno alle notizie, sequenze di 4-5 [[vignetta|vignette]] poste orizzontalmente una a fianco dell'altra: a "striscia" per l'appunto.
La terminologia ''striscia a fumetti'' deriva dal formato con cui i fumetti vennero realizzati per essere pubblicati sui [[quotidiano|quotidiani]] dove inizialmente venivano inseriti, come contorno alle notizie, sequenze di quattro o cinque [[vignetta|vignette]] poste orizzontalmente, una a fianco dell'altra. I [[fumetti]], nati alla fine del [[XVIII secolo]] come singola vignetta con del testo riportato nella stessa, dagli inizi del successivo incominciarono quindi a essere pubblicati sui quotidiani dal lunedì al sabato sotto forma di strisce orizzontali, mentre la domenica, in una sezione dedicata, vennero proposte sequenze più lunghe grandi quanto una intera pagina del quotidiano, le [[tavole domenicali]]. Per quanto molte serie a fumetti abbiano una trama di ampio respiro, la striscia a fumetti è in genere leggibile anche singolarmente, essendo pensata anche per lettori occasionali.<ref name=":5" />
 
Le prime strisce in bianco e nero nelpubblicate corposu delun quotidiano risalgono al 1907, realizzate da [[Bud Fisher]], autore della [[serie a fumetti]] ([[Mutt and Jeff]]), ma i "comics"[[fumetti]] esistevano già da un po' più di una decina di anni con le cosiddette ''sunday pages'' (in [[linguatavole inglesedomenicali|inglesesunday pages]] o pagine domenicali), vere e proprie [[Tavola (fumetto)|tavole]], quasi sempre a colori, contenute nei supplementi domenicali dei quotidiani, ben più ampie e sviluppate delle strisce pubblicate nel corso della settimana e indirizzate (a quei tempi)inizialmente a un pubblico decisamente infantile., Esempicome notevoliad di prime ''sunday pages'' sonoesempio [[Yellow Kid]] di [[Richard Felton Outcault]] (1895, considerato da molti il primo fumetto), [[Bibì e Bibò|The Katzenjammer Kids]] di [[Rudolph Dirks]] (1897,) - noti in Italia pergrazie la loro comparsa sulle pagine delal ''[[Corriere dei Piccoli]]'' col titolo di [[Bibì e Bibò]]), per- non parlare dio [[Little Nemo in Slumberland]] (1905) di [[Winsor McCay]]<ref name=":5" />. DiSuccessivamente epocail moltotarget non fu più tardasoltanto sonoinfantile: leerano tavolegli stessi adulti che compravano i quotidiani a seguire serie a fumetti di avventura come [[Flash Gordon]] (1934) del grandedi [[Alex Raymond]] e le avventure dio [[Tarzan]], disegnatedisegnato da Harold[[Hal Foster ([[fumettista)|Hal Foster]]) negli [[anni 1930|anni trenta]] e da [[Burne Hogarth]] negli [[anni 1940|anni quaranta]].<ref name=":5" /> La [[King Features Syndicate]], uno dei principali distributori di serie di fumetti a strisce sui quotidiani dell'epoca, propone ancora un secolo dopo, nel XXI secolo, le strisce quotidiane di numerosi personaggi come [[Popeye]], [[Phantom (fumetto)|Phantom]], [[Peanuts]] e [[Tarzan]].<ref name=":3">{{Cita news|lingua=it-IT|url=http://www.fumettologica.it/2014/04/13-strisce-classiche-che-pensavate-concluse-dick-tracy-andy-capp/|titolo=12 strisce classiche che pensavate concluse (e invece vengono ancora pubblicate) - Fumettologica|pubblicazione=Fumettologica|data=2014-04-18|accesso=2017-11-10}}</ref>
Per quanto molte strisce abbiano una trama di ampio respiro, la striscia a fumetti è in genere leggibile anche singolarmente, essendo pensata anche per un ''[[target (mercato)|target]]'' di lettori che deve essere in grado di fruirla pur leggendola saltuariamente.
 
In Italia la produzione di fumetti a strisce si ebbe dagli anni quaranta con serie come [[Piccolo Sceriffo|il Piccolo sceriffo]]<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.guidafumettoitaliano.com/guida/testate/testata/5328|titolo=Il Piccolo Sceriffo|autore=|accesso=31 gennaio 2017}}</ref><ref name=":2">{{Cita web|url=http://www.guidafumettoitaliano.com/guida/testate/testata/5327|titolo=IL PICCOLO SCERIFFO|autore=|accesso=31 gennaio 2017}}</ref> o [[Tex Willer]]<ref name=":02">{{Cita web|url=http://www.lfb.it/fff/fumetto/pers/t/tex.htm|titolo=FFF - Fumetto, TEX|accesso=14 luglio 2017}}</ref> e molti altri pubblicati fino alla fine degli anni sessanta, non su quotidiani come in America, ma su albi a strisce dedicati di formato tale da avere in ogni pagina una sola striscia;<ref>{{Cita web|url=http://www.guidafumettoitaliano.com/edicola-e-dintorni/i-primi-albi-a-striscia-italiani|titolo=I primi albi a striscia italiani|accesso=2017-11-10}}</ref> il formato venne poi abbandonato e sostituito da albi di varia grandezza come il tascabile, impiegato per i [[fumetti neri]], o il [[Bonellide|Bonelli]], nato dalla sovrapposizione di tre albi a strisce e impiegati per storie di lungo respiro nel quale la trama non è più suddivisa in scene di poche vignette; successivamente il fumetto a strisce auto-conclusive - come quelle americane degli esordi - venne riproposto in Italia durante gli anni settanta con le fortunate serie di [[Sturmtruppen]] di [[Bonvi]] o di [[Lupo Alberto]] di [[Silver (fumettista)|Silver]], pubblicati su quotidiani, riviste di fumetti o su albi dedicati.<ref>{{Cita web|url=http://www.lfb.it/fff/fumetto/aut/b/bonvi.htm|titolo=FFF - BONVI|accesso=21 giugno 2017}}</ref><ref name=":22">{{Cita web|url=http://www.lfb.it/fff/fumetto/test/l/lupoalberto.htm|titolo=Testate di Lupo Alberto|accesso=12 dicembre 2016}}</ref><ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.guidafumettoitaliano.com/guida/testate/testata/4232|titolo=Lupo Alberto|autore=|accesso=12 dicembre 2016}}</ref>
Le prime strisce in bianco e nero nel corpo del quotidiano risalgono al 1907 ([[Mutt and Jeff]]), ma i "comics" esistevano già da un po' più di una decina di anni con le cosiddette ''sunday pages'' (in [[lingua inglese|inglese]] pagine domenicali), vere e proprie [[Tavola (fumetto)|tavole]], quasi sempre a colori, contenute nei supplementi domenicali dei quotidiani ben più ampie e sviluppate delle strisce pubblicate nel corso della settimana e indirizzate (a quei tempi) a un pubblico decisamente infantile. Esempi notevoli di prime ''sunday pages'' sono [[Yellow Kid]] di [[Richard Felton Outcault]] (1895, considerato da molti il primo fumetto), [[The Katzenjammer Kids]] di [[Rudolph Dirks]] (1897, noti in Italia per la loro comparsa sulle pagine del [[Corriere dei Piccoli]] col titolo di [[Bibì e Bibò]]), per non parlare di [[Little Nemo in Slumberland]] (1905) di [[Winsor McCay]]. Di epoca molto più tarda sono le tavole di [[Flash Gordon]] (1934) del grande [[Alex Raymond]] e le avventure di [[Tarzan]] disegnate da Harold Foster ([[Hal Foster]]) negli [[anni 1930|anni trenta]] e da [[Burne Hogarth]] negli [[anni 1940|anni quaranta]].
 
Dagli inizi del XXI secolo, con lo sviluppo della rete internet, alcune serie hanno cominciato a venire pubblicate [[Web comics|online]].<ref name=":3" />
Tutt'oggi sopravvive la [[King Features Syndicate]], il principale distributore di strisce sui quotidiani, che propone, come quasi cent'anni or sono, le ''strips'' quotidiane di numerosi personaggi: tra questi da ricordare ''Popeye'' (in [[Italia]] [[Braccio di Ferro]]), ''The Phantom'' (l'[[Uomo mascherato]]), [[Charlie Brown]] e [[Tarzan]].
 
== Caratteristiche ==
In [[Italia]] invece si ricordano ad esempio le ''[[Sturmtruppen]]'' di [[Bonvi]] o [[Lupo Alberto]] di [[Silver]], che mantiene il formato di striscia nelle pagine dalla sua creazione.
[[File:Mr. A. Mutt Starts in to Play the Races 1907.jpg|thumb|upright=2.0|''Mr. A. Mutt'', 1907: uno dei primi esempi di striscia sui quotidiani, si evolvette in ''[[Mutt and Jeff]]'']]
 
Le strisce giornaliere sono i fumetti pubblicati sui giornali quotidiani giornalmente nel formato a strisce, cioè una sequenza di poche vignette a formare una gag auto-conclusiva o all'interno di una sequenza di più strisce a formare una storia più lunga e quindi collegata a quanto narrato nella striscia del giorno precedente. Le strisce giornaliere esordiscono sui quotidiani degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] già nei primi anni del [[XX secolo|novecento]] distribuite alle varie testate dai Syndicate, sorta di agenzie di distribuzione. Nei supplementi domenicali degli stessi giornali compaiono le tavole domenicali a colori nelle quali possono continuare le trame narrate nelle strisce giornaliere precedenti o essere indipendenti. Alcune [[serie a fumetti]] vengono prodotte solo in forma di strisce o esclusivamente in tavole, mentre altri in entrambe le forme. I personaggi umoristici esauriscono le loro gag in una sola striscia, che viene detta autoconclusiva, quelli avventurosi invece proseguono le vicende da una striscia all'altra. Nel caso di personaggi avventurosi realizzati sia in strisce che in tavole, si possono avere due trame distinte oppure un'unica in continuazione fra strisce e tavole e in questo caso la tavola domenicale funge più che altro da riassunto degli accadimenti della settimana precedente.<ref name=":4" /><ref name=":5" /> In Italia alcuni giornali pubblicano strisce umoristiche, ma troviamo pochi esempi di quotidiani con fumetti avventurosi. Costituiscono eccezioni i quotidiani ''[[Il Giorno]]'' e ''[[Paese Sera]]'' che negli [[Anni 1960|anni sessanta]] prestò molta attenzione ai fumetti, indicendo anche concorsi a premi a cui parteciparono giovani autori poi divenuti famosi.<ref>{{Cita web|url=http://www.guidafumettoitaliano.com/guida/testate/testata/5061|titolo=paese sera|accesso=21 giugno 2017}}</ref>
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* [[Apocalittici e integrati]] di [[Umberto Eco]]
 
==Voci correlate==
*[[Serie a fumetti]]
*[[Yonkoma]]
*[[Tavola domenicale]]
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|preposizione=sulla}}
 
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{en}}cita [web|http://www.kingfeatures.com |titolo=King FeaturesFeature Syndicate]|lingua=en}}
* {{cita web|1=http://www.unitedfeatures.com/|titolo=United Feature Syndicate|lingua=en|accesso=9 novembre 2017|dataarchivio=19 agosto 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080819235918/http://unitedfeatures.com/|urlmorto=sì}}
* {{cita web|http://www.creators.com|titolo=Creators Syndicate|lingua=en}}
* <nowiki>http://www.treccani.it/enciclopedia/fumetto</nowiki>
 
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