Megaupload: differenze tra le versioni

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Il giorno seguente è stato attivato un finto mirror del sito presso un dominio [[.bz]]; tuttavia, il nuovo indirizzo è stato subito considerato un tentativo di [[phishing]] da numerosi siti, essendo basato sulla copia cache di [[Google]].<ref>{{Cita web|url=http://www.webnews.it/2012/01/20/megaupload-prove-tecniche-di-rilancio/|titolo=Megaupload, prove tecniche di rilancio (update)|autore=Giacomo Dotta|editore=Webnews|data=20 gennaio 2012|accesso=21 gennaio 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.risorsegeek.net/file-hosting/megaupload-file-hosting/megaupload-is-back-fake-il-nuovo-ritorno-del-sito-di-file-sharing/|titolo=Megaupload is back: fake il nuovo ritorno del sito di file sharing|sito=RisorseGeek|data=20 gennaio 2012|accesso=21 gennaio 2017|urlarchivio=https://archive.is/20120907211626/http://www.risorsegeek.net/file-hosting/megaupload-file-hosting/megaupload-is-back-fake-il-nuovo-ritorno-del-sito-di-file-sharing/|dataarchivio=7 settembre 2012|urlmorto=sì}}</ref> I motivi che hanno portato alla chiusura di Megaupload sono ancora poco chiari, ma si sospettano pressioni di case discografiche che non volevano la concorrenza di ''megabox''.
 
Non si sono fatte attendere le reazioni. Con un messaggio su ''[[Twitter]]'', il gruppo di [[hacker]] ''[[Anonymous]],'' sotto la guida dell'utente Azad, ha rivendicato quello che ha definito il maggior attacco online contro siti federali USA in rappresaglia per la chiusura di ''Megaupload'': un [[Denial of service]] (una tempesta di richieste di accesso ad alcuni siti causandone il blocco) a cui hanno partecipato 5635 hacker, i quali hanno anche preso di mira molti siti istituzionali americani estranei all'ambito, compresi quelli della [[Casa Bianca]] e dell'[[Federal Bureau of Investigation|FBI]].<ref>{{Cita web|url=http://vitadigitale.corriere.it/2012/01/20/anonymous-vendica-megaupload-tramite-un-link-maligno/|titolo=Anonymous “vendica” MegaUpload|autore=Federico Cella|editore=[[Corriere della Sera]]|data=20 gennaio 2012|accesso=21 gennaio 2017}}</ref>
 
Nell'aprile [[2012]], a tre mesi esatti dal raid che ha visto l'arresto di [[Kim Schmitz]] e altri suoi collaboratori, si scopre che il processo agli imputati potrebbe non esserci per dei vizi di procedure a partire dalla polizia neozelandese, la quale non aveva neanche il diritto di varcare la soglia di casa del fondatore del servizio, per cui si prospetta la liberazione e la restituzione di tutti i suoi averi (siti internet compresi).<ref>{{Cita web|url=http://punto-informatico.it/3503672/PI/News/megaupload-processo-non-ha-fare.aspx|titolo=Megaupload, il processo non s'ha da fare?|autore=Mauro Vecchio|editore=[[Punto Informatico]]|data=23 aprile 2012|accesso=21 gennaio 2017}}</ref>
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Il nuovo sito, chiamato [[Mega (sito web)|Mega]], è stato aperto il 19 gennaio [[2013]].
 
Sempre via [[Twitter]], il trentottenne di origini tedescheKim ha contattato il Dipartimento di Giustizia americano e fatto sapere di essere disposto a tornare negli Stati Uniti di sua spontanea volontà, ma solo se il Governo USA riuscisse a garantirgli un processo equo, lo sblocco dei beni e il rispetto dei suoi diritti di cittadino. In caso contrario, l'unico modo per tornare negli States sarà attendere l'estradizione, che non potrà essere effettiva prima di agosto 2013 per dei vizi nel processo. Il processo chiave, che si doveva tenere il 6 agosto 2012, è stato infatti ufficialmente rimandato dal giudice neozelandese prima alla primavera del 2013 a causa delle troppe irregolarità procedurali commesse dal Dipartimento di Giustizia americano e dall'FBI e successivamente in agosto 2013 in quanto il giudice neozelandese ha stabilito che la controparte mostri solo un riassunto delle prove contro Kim Dotcom. Il fondatore del file hosting Kim Dotcom tramite interviste rilasciate ha fatto sapere che Megaupload tornerà, più potente e più veloce del precedente.<ref>{{Cita web|url=http://news.wintricks.it/web/dal-web/36387/megaupload-tornera-online/|titolo=Megaupload tornerà on-line|editore=[[Win Magazine|Win Tricks]]|data=11 luglio 2012|accesso=21 gennaio 2017}}</ref>
 
Il 10 luglio 2016, Kim Dotcom annuncia con un tweet il ritorno di Megaupload nel giorno 20 gennaio 2017.<ref name=":0" /> Ha comunicato, inoltre, che verranno ripristinati gli account premium esistenti nel 2012, ed i nuovi server non saranno sotto il dominio statunitense.<ref name=":1">{{Cita tweet|utente=KimDotcom|numero=751166185215930368|data=7 luglio 2016|titolo=Surprise: Most Megaupload accounts will be reinstated with Premium privileges on the new Megaupload. 100m users on day 1. Expect an email :)}}</ref><ref>{{Cita tweet|utente=KimDotcom|numero=751192804064268289|data=8 luglio 2016|titolo=Obviously Megaupload 2.0 will not host servers in the United States or use domains under US control. Avoiding the Mass Surveillance Empire.}}</ref>