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|Attività2 = ingegnere
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità =
|Immagine = Enzo baglioni rero.jpg
|Didascalia = Giuseppe Enzo Baglioni nel 1921
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== Biografia ==
[[File:Enzo_Baglioni_autoritratto.jpeg|sinistra|miniatura|[[Autoritratto]] di ''Giuseppe E. Baglioni'' ([[1905]]-[[1906]]).]]
Laureato in [[ingegneria civile]] ed architettura a [[Bologna]] <ref name=":0">{{Cita libro|curatore=Chiara Toschi Cavaliere|titolo=Enzo Baglioni. Impronte|url=https://opac.sbn.it/risultati-ricerca-avanzata/-/opac-adv/detail/UFE0654305?|edizione=Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea del Comune di Ferrara|anno=2005|città=[[Ferrara]]}}</ref>. Tra il 1905 e il 1906 si cimenta nel disegno particolari architettonici di [[Palazzi di Ferrara|antichi palazzi]], dilettandosi con ritratti e qualche schizzo a matita. Coltiva varie passioni, tra le quali il [[violino]], per cui più avanti comporrà alcuni pezzi, giudicati dai critici musicali ''"di moderna e attraente fattura"'' <ref>{{Cita pubblicazione|data=14 gennaio 1927|titolo=Concerto vocale istrumentale|rivista=Corriere Padano}}</ref>. Nel [[1910]] sperimenta nelle campagne di [[Cona (Ferrara)|Cona]] un modello di [[biplano]] di sua invenzione, per poi essere collaudato a Bologna<ref>{{Cita pubblicazione|anno=1997|titolo=Ali italiane nel mondo|rivista=Associazione Arma Aeronautica sez. M.O.V.M.|città=Ferrara|curatore= I. Balbo|pp=51-52}}</ref> . Artisticamente rimane ancorato alle varie tecniche: [[pastello]], [[Pittura cinese|china]], [[Acquerello|acquarello]], [[Pittura a tempera|tempera]] e [[Pittura a olio|olio]]. Dopo la laurea conseguita nel [[1911]], incominciano primi progetti di villini e cappelle funerarie che si caratterizzano da uno stile innato che solo successivamente fletterà verso un déco più rigoroso; nel [[1912]] lavora alla nuova sede della [[Camera dei deputati del Regno d'Italia|Camera dei Deputati a Roma]]. Dolo la [[Guerra italo-turca|guerra in Libia]] viene impiegato come ingegnere ferroviario delle [[Linea di comunicazione|linee di comunicazione]] sulle impervie tra [[Massaua|Massima]] ed [[Asmara]], in [[Colonia eritrea|Eritrea]], passando 13 mesi in [[Africa]]. Successivamente si trasferisce a [[Parigi]]. Al suo ritorno a Ferrara riprende l'attività artistica con una scelta tecnica che è preludio alla sua futura predilezione per l'impressione a stampa: il [[monotipo]]. Da qui incomincia a maturare la conversione al disegno profondo, d'acido e d'inchiostro. Nel [[1915]] è addetto alla Direzione del Genio Militare di Firenze. Presso [[Accademia di belle arti di Firenze|l'Accademia di Belli Arti di Firenze]] frequenta un corso specialistico della tecnica della [[puntasecca]] <ref>{{Cita libro|autore=Arrigo Pozzi|titolo=Il ritorno di Mecenate|anno=1937|editore=Gregoriana editrice in Padova|pp=372-375|capitolo=Castelli e Cattedrali in acqueforti Enzo Baglioni}}</ref>. L'obbiettivo più grande è partecipare come concorrente alla Mostra di Belle Arti di Firenze del [[1917]] <ref name=":1">{{Cita pubblicazione|anno=1917|titolo=Concittadino premiato|rivista=Gazzetta Ferrarese}}</ref>. Intorno al [[1918]] produsse una serie di dieci acqueforti su [[Venezia]]; col tempo se ne aggiunsero altre. La prima tiratura di quest'ultime le donò a [[Benito Mussolini|Mussolini]], il quale ''"vivamente ringraziò, definendole bellissime"'' <ref>{{Cita pubblicazione|data=19 giugno 1927|titolo=Un acquaforte dell'ing. Baglioni offerto al Duce|rivista=Corriere Padano}}</ref> . Soggiornando a lungo in varie città in concomitanza con lavori progettuali nel campo dell'edilizia ed essendo socio della Deputazione Provinciale di Storia Patria, crea produzioni analoghe divise per città: [[Firenze]], [[Roma]], [[Bologna]], [[Padova]], [[Siena]], [[Pompei (comune)|Pompei]], [[Assisi]], [[Milano]] e [[Ferrara]], comprendenti decine di opere di varie dimensioni.
Alla mostra d'Arte Ferrarese del [[1928]] è fra dieci artisti su un centinaio che hanno avuto sala per un'esposizione individuale <ref>{{Cita pubblicazione|autore=N. Bennati|data=4 novembre 1928|titolo=Un acquafortista: Enzo Baglioni|rivista=Il Giornale del'Arte}}</ref>. Successivamente è responsabile dei progetti architettonici e dell'allestimento interno nelle fiere di Milano, [[Bari]] e Bologna. Col tempo tratta sempre meno il tema urbano nei suoi lavori, recandosi spesso nel comacchiese, nella zona della grande bonifica. Partecipe alle iniziative di scavo, sarà tra i promotori di un [[Museo archeologico nazionale di Ferrara|museo archeologico a Ferrara]], presso il [[Palazzo Costabili|Palazzo Ludovico il Moro]], inaugurato poi nel [[1935]]. Amareggiato dalle disposizione fasciste ed essendo amico di molti ebrei ferraresi affronta con malessere la notizia dell'emanazione delle prime leggi razziali. Con l'inizio della [[Seconda guerra mondiale|guerra]] trascorre sempre più tempo nella vecchia casa di [[Baglioni (famiglia)|famiglia]] in Rero, dove trasferisce il suo laboratorio di incisione sino a rimanervi definitivamente, dopo aver abbandonato la casa in via Santo Stefano in città. La morte di numerosi amici lo turbano profondamente, deviando il suo stile. Nelle sue opere appaiono ballerine d'avanspettacolo, attori e tecnici in un set cinematografico, simbolo di un inganno e di una finzione scenica beffarda nei giorni dell'odio e della morte.
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== Critica ==
Interessato nelle forme dell'[[art déco]], trova nella tecnica dell'[[acquaforte]] il suo obiettivo artistico, rappresentando la sua Ferrara, ma anche altre città italiane. Più volte nominato come ''precursore'' di un genere artistico nel campo dell'acquaforte <ref>{{Cita pubblicazione|autore=Mario Calura|data=6 febbraio 1930|titolo=Un acquafortista ferrarese Enzo Baglioni|rivista=Corriere Padano}}</ref>. Ottenne apprezzamenti <ref>{{Cita web|url=https://www.artivisive.sns.it/galleria/libro.php?volume=LXIV&pagina=LXIV_384_387.jpg|titolo=LXIV&LXIV |urlmorto=no https://www.artivisive.sns.it/galleria/libro.php?volume=LXIV&pagina=LXIV_384_387.jpg}}</ref> da concittadini illustri contemporanei come [[Giuseppe Agnelli]]: <ref>{{Cita web|url=https://www.aib.it/aib/editoria/dbbi20/agnelli.htm|titolo=Giuseppe Angelli}}</ref> " ... questi immagini ''il Poeta del Bulino'' accarezza e rinnova con superiore magistero, in una forma affatto personale. Onde ciascuna tavola reca l'impronta di un momento dell'anima sua, se pure l'artista, schivo, e vorrei dir sdegnoso, dei facili effetti ... " <ref>{{Cita libro|autore=Giuseppe Angelli|titolo=Ferrara : dieci acqueforti originali / di Enzo Baglioni|url=https://opac.sbn.it/risultati-ricerca-avanzata/-/opac-adv/detail/UFE0714517?|anno=1926}}</ref>, Gualtiero Medri: <ref>{{Cita web|url=https://www.museoinvita.it/ritucci-medri/|titolo=Fondo Gualtiero Medri}}</ref> " ... bisogna, però, giungere sino ai nostri giorni per trovare un artista a cui convenga, per incontestabili meriti l'appositivo di maestro nell'arte d'incidere ... Escono dalle sue mani, cui assiste perizia di disegno, conoscenza profonda della tecnica, opere sita instancabile e squisito senso d'arte ... " <ref name=":2">{{Cita pubblicazione|autore=Gualtiero Medri|data=18 giugno 1927|titolo=Un maestro dell'acquaforte Enzo Baglioni|rivista=Corriere padano}}</ref>, [[Filippo de Pisis]]: " ... attraverso ai lavori che di lui vidi, mi si mostrò un acquafortista di molta perizia tecnica e qua e là anche vigoroso e sintetico ... La impeccabile esattezza del disegno e della prospettiva traspare dai bei toni si da farci pensare alle forti vedute del [[Giovanni Battista Piranesi|Piranesi]] ... Anche per ciò si potrebbe classificare un buon artefice rispettoso alle regole fissate" <ref>{{Cita pubblicazione|autore=Filippo de Pisis|data=8 aprile 1927|titolo=Un Artista concittadino - Enzo Baglioni|rivista=Corriere Padano}}</ref>, e [[Mimì Quilici Buzzacchi]] <ref>{{Cita pubblicazione|autore=Mimì Q. Buzzacchi|data=2 novembre 1929|titolo=Autori, Libri, Editori|rivista=Corriere Padano}}</ref> La sua maestria e sapienza tecnica, mescolata ad uno stile eclettico, presenta una ripresa dell'espressione artistica dei grandi del passato <ref>{{Cita web|url=https://www.ibs.it/incisori-ferraresi-del-novecento-libri-vintage-lucio-scardino/e/5000000064932#|titolo=Incisori ferraresi del novecento}}</ref>, come descritto anche dal critico d'arte L. Scardino: "fortemente chiaroscurato di Enzo Baglioni, incisore ferrarese che par quasi una reincarnazione di Piranesi".
== Opere principali ==
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* 1914: Esposizione Internazionale d'Arte della città di Venezia, [[Museo Correr|Palazzo Correr]], Venezia.
* 1917: Mostra di Belle Arti - Esposizione del Soldato, [[Palazzo Davanzati]], Firenze . Mostra del Bianco e Nero, [[Palazzo Bentivoglio]], Bologna. <ref>{{Cita pubblicazione|anno=1917|titolo=Un artista concittadino|rivista=Gazzetta Ferrarese}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Filippo de Pisis|data=1º maggio 1919|titolo=Un artista concittadino Enzo Baglioni|rivista=La Provincia}}</ref>
* 1918: Mostra organizzata dalla Società "Francesco Francia" <ref>{{Cita web|url=https://www.storiaememoriadibologna.it/societa-francesco-francia-227-organizzazione|titolo=Società Francesco Francia}}</ref> per le Belle Arti, Bologna. <ref name=":3">{{Cita pubblicazione|anno=1922|titolo=Un concittadino che si fa onore|rivista=Gazzetta Ferrarese}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|data=30 agosto 15-30 settembre 1928|titolo=Enzo Baglioni|rivista=Il Diamante|città=Ferrara|numero=7-8-9|p=15}}</ref>
* 1919: Pellicceria Obici, Corso Giovecca, Ferrara <ref>{{Cita pubblicazione|autore=Filippo de Pisis|data=1º maggio 1919|titolo=Un artista concittadino Enzo Baglioni|rivista=La Provincia}}</ref>. Mostra di Beneficenza, Palazzo dei Diamanti, Ferrara. <ref>{{Cita pubblicazione|autore=Filippo de Pisis|data=1º maggio 1919|titolo=Un artista concittadino Enzo Baglioni|rivista=La provincia}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Sebastiano Sani|titolo=Note d'arte Pittori ferraresi|anno=1919}}</ref>
* 1920: Mostra organizzata dalla Società "Francesco Francia" <ref>{{Cita web|url=https://www.storiaememoriadibologna.it/societa-francesco-francia-227-organizzazione|titolo=Società Francesco Francia}}</ref> per le Belle Arti, Bologna (seconda volta). Esposizione d'Arte Ferrarese <ref>{{Cita libro|titolo=Società Benvenuto Tisi da Garofalo, 1 Esposizione d'arte ferrarese, in Catalogo illustrato Tip. A. Taddei & figli|anno=1920|città=Ferrara}}</ref> organizzata dalla Società "Benvenuto Tisi" <ref>{{Cita web|url=https://www.archivesportaleurope.net/advanced-search/search-in-archives/results-(archives)/?&repositoryCode=IT-FE0165&levelName=archdesc&t=fa&recordId=IT-ASFE-F381800249|titolo=Società Benvenuto Tisi da Garofalo}}</ref>, Palazzo dei Diamanti, Ferrara <ref>{{Cita libro|autore=Aldo Pancaldi|titolo= Note d'arte Enzo Baglioni|data=luglio 1920|città=Ferrara}}</ref>. [[Palazzo Arcivescovile (Ferrara)|Palazzo Arcivescovile]], Ferrara. [[Palazzo Tassoni Mirogli]], Ferrara. II Mostra Fotografica, Ferrara.
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* 1924: Mostra organizzata dalla Società "Francesco Francia" <ref>{{Cita web|url=https://www.storiaememoriadibologna.it/societa-francesco-francia-227-organizzazione|titolo=Società Francesco Francia}}</ref> per le Belle Arti, Bologna (seconda volta). <ref>{{Cita pubblicazione|anno=1922|titolo=Un concittadino che si fa onore|rivista=Gazzetta Ferrarese}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|data=30 agosto 15-30 settembre 1928|titolo=Enzo Baglioni|rivista=Il Diamante|città=Ferrara|numero=7-8-9|p=15}}</ref>
* 1925: [[Castello Estense]], Ferrara.
* 1926: Esposizione d'Arte Ferrarese <ref>{{Cita libro|titolo=Società Benvenuto Tisi da Garofalo, 1 Esposizione d'arte ferrarese, in Catalogo illustrato, Tip. A. Taddei & figli|anno=1920|città=Ferrara}}</ref> organizzata dalla Società "Benvenuto Tisi" <ref>{{Cita web|url=https://www.archivesportaleurope.net/advanced-search/search-in-archives/results-(archives)/?&repositoryCode=IT-FE0165&levelName=archdesc&t=fa&recordId=IT-ASFE-F381800249|titolo=Società Benvenuto Tisi da Garofalo}}</ref>, Palazzo dei Diamanti, Ferrara <ref>{{Cita libro|autore=Aldo Pancaldi|titolo=Note d'arte Enzo Baglioni|data=luglio 1920|città=Ferrara}}</ref>. Mostra d'Arte promossa dall'Associazione Combattenti, Bologna. <ref name=":4">{{Cita pubblicazione|data=29 giugno 1926|titolo=Il successo di un artista concittadino alla Mostra d'Arte di Bologna|rivista=Corriere Padano}}</ref>
* 1927: I Esposizione Nazionale dell'Arte del Paesaggio, [[Basilica di San Domenico (Bologna)#Museo, convento e biblioteca|Convento di San Domenico]], Bologna <ref>{{Cita pubblicazione|autore=Gualtiero Medri|data=15 giugno 1927|titolo=Un maestro dell'acquaforte Enzo Baglioni|rivista=Corriere Padano}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Can da la Scala|data=15 giugno 1927|titolo=In giro per la Mostra del Paesaggio|rivista=Il resto del Carlino}}</ref>. Mostra Internazionale dell'Incisione, Firenze <ref>{{Cita pubblicazione|data=30 agosto 15-30 settembre 1928|titolo=Enzo Baglioni|rivista=Il Diamante|città=Ferrara|numero=7-8-9|p=15}}</ref>. Mostra degli Amatori e Cultori d'Arte, Roma <ref>{{Cita pubblicazione|data=30 agosto 15-30 settembre 1928|titolo=Enzo Baglioni|rivista=Il Diamante|città=Ferrara|numero=7-8-9|pp=15}}</ref>. Mostra d'arte della città di Fiume, [[Fiume (Croazia)|Fiume]], [[Banovina della Sava|Croazia]]. <ref>{{Cita pubblicazione|data=30 agosto 15-30 settembre 1928|titolo=Enzo Baglioni|rivista=Il Diamante|città=Ferrara|numero=7-8-9|p=15}}</ref>
* 1928: Mostra d'Arte Ferrarese, [[Piazzetta Sant'Anna|Palazzo Sant'Anna]], Ferrara.
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* 2005: Mostra Enzo Baglioni. Impronte, [[Palazzo Massari]], Ferrara. <ref>{{Cita web|url=https://opac.sbn.it/risultati-ricerca-avanzata/-/opac-adv/detail/UFE0654305?|titolo=Enzo Baglioni. Impronte}}</ref>
[[File:Medaglia_d'argento_a_Enzo_Baglio_mostra_d'arte_1926_bologna.jpg|miniatura|
== Premi ==
{| class="wikitable"
|''[[Medaglia d'argento]]:'' «''Miglior acquefortista''»
(1917) <ref name=":1" />
|-
|''[[Medaglia d'argento]]:'' «''per il complesso di opere''»
(1922) <ref name=":3" />
|-
|''[[Medaglia d'argento]]'':
(1924) <ref name=":0" />
|-
|''[[Medaglia d'argento]]'':
|-
|''[[Medaglia d'oro]]:'' «''Migliore incisione''»
(1927) <ref name=":2" />
|-
|''[[Medaglia d'oro]]:'' «''per acquaforte "Ponte del Diavolo"'' »
|}
== Galleria d'immagini ==
<gallery widths="
File:Enzo baglioni castello scena storica.jpg|''Castello, scena storica'' (1920).
File:Enzo baglioni paesaggio con alberi.jpeg|''Paesaggio con alberi'' (1914).
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File:Enzo Baglioni.jpg|''Natura morta'' ''"Pinocchio"'' (Anno sconosciuto).
File:Enzo Baglioni autoritratto.jpeg|''Autoritratto di Enzo Baglioni'' (1905).
File:Enzo Baglioni, Lucca. Ponte del Diavolo.jpg|''Lucca. Ponte del Diavolo'' (1929). Medaglia d'oro
</gallery>
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== Bibliografia ==
* 1919: Filippo de Pisis, Un artista concittadino — Enzo Baglioni, in «La Provincia». S. Sani, Note d'Arte — Pittori ferraresi.
* 1920: Catalogo della I Esposizione d'Arte Ferrarese — Promossa dalla Società "Benvenuto Tisi", Ferrara 1920, pp. 48, 51
* 1922: G. Gatti Casazza, Ferrara's Dominant Architectural Feature, in «The Spur», vol. XXIX, n.1, gennaio 1922.
* 1922. G. Agnelli, Ferrara in America, in «Gazzetta Ferrarese», 24 gennaio 1922.
* 1926: [https://opac.sbn.it/risultati-ricerca-avanzata/-/opac-adv/detail/UFE0714517? G. Agnelli, Ferrara:dieci acqueforti originali di Enzo Baglioni, Ferrara 1926] .
* 1926. C. Ratta, Acquafortisti italiani, 9 voll., Bologna, Scuola d'Arte Tipografica Comunale di Bologna, 1926, IV, ad vocem.
▲* 1926. G. Avanzi, Pareri di un cronista. Note critiche sulla Mostra Regionale d'Arte, Ferrara 1926, pp. 52 – 53
* 1927 G. Medri, Un maestro dell'acquaforte, Enzo Baglioni, in «Corriere Padano»,
* 1928: R., Enzo Baglioni, in «II Diamante», A. I, nn. 7-9, 30 agosto / 15 -30 settembre 1928, p. 15.
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* 1929: Mimì Quilici Buzzacchi, Autori, libri, editori, in "Corriere Padano" 1929.
* 1931: G. Carducci, Alla città di Ferrara nel XXV aprile del MDCCCXCV, in Rime e ritmi, II, Milano 1931 versi 33, 37.
* 1945: A.M. Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori e incisori italiani moderni (1800 - 1900), 2 voll., Milano 1945, ad vocem, I, p. 32.
* 1953: E. Temussi, Umiltà e umanità di Mentessi — Il pittore che non riusciva a fare il prezzo delle Sue opere, in «Gazzetta Padana», 25 ottobre 1953.
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* 1977: A. Storelli, schede A52, A53, AG79, in II Liberty a Bologna e nell'Emilia Romagna, Bologna 1977, pp. 43, 114.
* 1978: G. Longhi, Quadri in cornice. Ferruccio Luppis, in «La Pianura», n. 3, 1978, p. 100.
* 1979: L. Scardino, Alla riscoperta degli artisti ferraresi — Enzo Baglioni (1884-1945), in «La Pianura», n. 2, 1979, pp. 66 – 67.
* 1982: A.M. Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori, scultori, disegnatori e incisori italiani moderni e contemporanei, 6 voll., Milano 1982, ad vocem, I, p. 36.
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* 2001: L.Scardino (a cura di), Incisori ferraresi del Novecento, La Cattedrale di Ferrara 2001, pp. 12, 17 - 19.
* 2001: P. Bellini, Alcune note per una mostra sull'incisione a Ferrara nel XX secolo, in L. Scardino (a cura di), Incisori ferraresi del Novecento, Ferrara 2001, p. 4.
* 2005: C. Toschi Cavaliere, Enzo Baglioni. Impronte, catalogo della mostra, Palazzo Massari, Padiglione d'Arte Contemporanea, Ferrara.
Riga 144 ⟶ 138:
* 1951: «Mondo agricolo», 26 agosto 1951.
* 1976: G.A. Facchini, Il blezz ad Frara, Cento (FE) 1976, p. di copertina, pp. 49, 55, 67, 83, 215.
== Collegamenti esterni ==
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