Mario Ursino: differenze tra le versioni

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==Biografia==
===La formazione===
Mario Ursino nasce e cresce a [[Napoli]] dove frequenta il [[liceo classico]] presso il [[Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II (Napoli)|Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II]]<ref>{{cita pubblicazione|url=https://www.aboutartonline.com/una-passione-nata-nella-napoli-degli-anni-60-lamore-di-ettore-pisano-per-la-letteratura-e-i-libri-un-ricordo-a-dieci-anni-dalla-scomparsa/|autore=Mario Ursino|titolo=Una passione nata nella Napoli degli anni ’60, l'amore di Ettore Pisano per la letteratura e i libri. Un ricordo a dieci anni dalla scomparsa|data=27 agosto 2018|accesso=23 novembre 2022|cid=Mario Ursino, 2018}}</ref>; dopo il diploma si iscrive all'[[Università degli Studi di Napoli Federico II|Università degli Studi Federico II]], si laurea in [[Giurisprudenza]] e a seguire in [[ScienzeScienza politichepolitica|ScienzeScienza PolitichePolitica]]. Nel 1973 si trasferisce a [[Roma]] per approfondire gli studi.
 
Nel 1977 sposa Anna Bianco Mengotti, non avranno figli. Nello stesso anno vince il concorso per [[funzionario]] del [[Ministero per i beni culturali e ambientali]]; il primo incarico lo porta a [[Perugia]], per due anni presterà servizio alle dipendenze della [[Soprintendenze|Soprintendenza]] per i Beni Artistici ed Architettonici diretta dallo storico dell'arte [[Francesco Santi]] (1914-1993). Lavorare con Santi sviluppa in Ursino un forte interesse per la [[storia dell'arte]] e, ritornato a Roma, nel 1982 si iscrive alla ''Scuola di perfezionamento in storia dell'arte'', allora diretta da [[Maurizio Calvesi (saggista)|Maurizio Calvesi]]. Con Calvesi, che egli definisce "mio venerato maestro"<ref>{{cita pubblicazione|url=https://www.aboutartonline.com/marisa-volpi-fra-scrittura-e-lezioni-istituzionali-un-ricordo-della-grande-studiosa-nel-convegno-a-due-anni-dalla-scomparsa/|titolo=Marisa Volpi, fra scrittura e lezioni istituzionali. Un ricordo della grande studiosa nel Convegno a due anni dalla scomparsa|autore=Mario Ursino|data=giugno 2017|accesso=23 novembre 2022|cid=Mario Ursino, giugno 2017}}</ref>, instaura una collaborazione che proseguirà per tutta la vita.
 
Nello stesso periodo frequenta la ''[[Scuola nazionale dell'amministrazione|Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione]]'', docenti: [[Sabino Cassese]], [[Giuseppe Bottai]] e [[Rodolfo Siviero]]. Con il [[ministro plenipotenziario]] Siviero nasce un'affettuosa amicizia che permette a Ursino di accedere alle principali fonti archivistiche<ref>{{cita web|url=https://www.aboutartonline.com/rodolfo-siviero-hans-multscher-550-anni-dalla-scomparsa-dellartista-si-riapre-caso-delle-tavole-vipiteno/|autore=Mario Ursino|titolo=Rodolfo Siviero e Hans Multscher. A 550 anni dalla scomparsa dell'artista si riapre il caso delle tavole di Vipiteno|data=Dicembre 2017|accesso=3 dicembre 2022|cid=Mario Ursino, dicembre 2017}}</ref> (oggi note come ''Archivio Siviero'')<ref>{{cita web|url=https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.plTipoPag=comparc&Chiave=327131&RicFrmRicSemplice=rodolfo%20siviero&RicProgetto=personalita&RicSez=complessi&RicVM=ricercasemplice|titolo=Archivi di personalità. Censimento dei fondi toscani tra '800 e '900. Siviero Rodolfo|accesso=3 dicembre 2022}}</ref> prodotte da Siviero in qualità di funzionario governativo, responsabile dei recuperi e delle restituzioni delle [[Spoliazioni naziste|opere d'arte trafugate dai tedeschi]] in Italia nel corso della [[seconda guerra mondiale]].
La perizia di studioso e le competenze in [[diritto internazionale]] e in [[storia dell'arte]], consentono a Ursino la pubblicazione di articoli e saggi sulle vicende legate al recupero e al rientro in Italia di opere di interesse artistico, storico e bibliografico<ref>{{cita libro|autore=Mario Ursino|titolo=Il recupero delle opere d'arte dopo la Seconda Guerra Mondiale|opera=Convegni internazionali per la difesa delle opere d'arte appartenenti alle nazioni e alle religioni, Firenze 1971 e 1975|curatore=Rodolfo Siviero|anno=1981|editore=Accademia delle Arti del Disegno|città=Firenze|p=483}}</ref><ref>{{cita articolonews|autore= Mario Ursino|titolo= Firenze e le opere d'arte recuperate|pubblicazione=Cantini & C. bimestrale di cultura e informazione|numero= 2|città=Firenze|data=marzo 1985|editore=Edizioni d'arte Cantini}}</ref>, e di curare, dopo la scomparsa di Siviero, la pubblicazione del suo [[manoscritto]] autografo di memorie "L'arte e il nazismo"<ref>{{cita libro|curatore=Mario Ursino|autore=Rodolfo Siviero|titolo=L'arte e il nazismo: esodo e ritorno delle opere d'arte italiane 1938-1963|editore=Cantini Edizioni d'Arte|città=Firenze|anno=1984}}</ref>.
 
===L'attività professionale===
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==== Studioso di de Chirico ====
Fin da studente si appassiona a [[Giorgio de Chirico]] e alle sue opere, ne diviene un fine conoscitore e gli dedica numerose pubblicazioni, mostre e corsi universitari. Maurizio Calvesi e Ursino nel 1995 curano la mostra ''De Chirico. La Nuova Metafisica'' a [[San Marino]] (27 aprile-27 settembre 1995) e a [[Volo (Grecia)|Volo]] (1°º ottobre-26 novembre). Nel 2008 organizza la mostra ''De Chirico e il Museo'' (ottobre 2008-gennaio 2009) alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna<ref>{{cita web|url=http://www.archimagazine.com/mdechimuseo.htm|autore=Mario Ursino|titolo=de Chirico e il museo|data= ottobre 2008|accesso=30 novembre 2022}}</ref>.
 
Si impegna con tenacia e determinazione affinché la città di Roma realizzi un museo [[monografia|monografico]] dedicato al ''Pictor Optimus'', sull'esempio dei [[Museo Picasso|musei Picasso]] in Francia e Spagna. Oltre al doveroso riconoscimento che, secondo Ursino, la città dovrebbe tributare all'inventore della [[pittura metafisica]], lo scopo del museo è rendere integralmente visibile, in un luogo spazioso, l'imponente nucleo di opere che Isabella Far, vedova del maestro, aveva donato nel 1990 alla ''Fondazione Giorgio e Isa de Chirico'', da lei stessa istituita nel 1986, a [[Piazza di Spagna]], nell'[[Casa museo di Giorgio de Chirico|casa/studio dell'artista]]<ref>{{cita web|url=https://www.aboutartonline.com/uno-studio-su-giorgio-de-chirico-e-un-appelloper-il-recupero-delle-oltre-500-opere-del-maestro-ora-depositate-in-un-caveau/|titolo=Uno studio su Giorgio de Chirico e un appello alle Istituzioni e alla Fondazione per il recupero delle oltre 500 opere del Maestro ora depositate in un caveau|autore=Mario Ursino|data=Gennaio 2019|accesso=5 dicembre 2022|cid=Ursino, gennaio 2019}}</ref>.
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*''Presidente'' dell{{'}}''Associazione Amici di Giorgio De Chirico''<ref>{{cita|Primo convegno associazione}}.</ref>.
*''Ispettore Onorario'' del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per la tutela e la vigilanza dell'arte moderna e contemporanea su tutto il territorio nazionale. Triennio 2012-2015<ref>{{cita web|url=https://www.beniculturali.it/mibac/multimedia/MiBAC/documents/1353939548549_Ispettori_Onorari_-_DGPBAAC.pdf|titolo=Ispettori onorari|accesso=28 novembre 2022}}</ref>.
*''Accademico d'onore'' dell'[[Accademia delle arti del disegno|Accademia delle Arti del Disegno di Firenze]]<ref>{{cita web|url=https://web.archive.org/web/20130314142320/http://www.aadfi.it/accademicionore2.htm|titolo=Accademici d'Onore|accesso=3 dicembre 2022|dataarchivio=14 marzo 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130314142320/http://www.aadfi.it/accademicionore2.htm|urlmorto=sì}}</ref>.
 
==Pubblicazioni==