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Il '''design minimalista''' è una tendenza artistica emersa nel [[XX secolo]] che ha profondamente influenzato il design contemporaneo. Più che uno stile formale e circostanziato, è una concezione morale delle forme che presuppone una pulizia ed una riduzione dei messaggi<ref>{{Cita libro|autore=Gabriella D'Amato|titolo=Storia del Design. Dal Novecento al terzo millennio|edizione=Seconda edizione|anno=2020|p=283|capitolo=Capitolo 13: Vecchio e nuovo nel design del terzo millennio}}</ref>, opponendo una forte resistenza alla politica dello spreco che caratterizza la società di massa ed un rifiuto agli stili prettamente decorativi del passato come l'architettura vittoriana<ref>{{Cita web|url=https://www.thespruce.com/what-is-minimalist-design-4796583|titolo=What Is Minimalist Design?}}</ref>. Si evita il simbolismo ed il contenuto emotivo degli oggetti, spostando l'attenzione sulla materialità delle opere.<ref>{{Cita web|url=https://www.theartstory.org|titolo=The Art Story: Minimalism}}</ref>
 
Tuttavia, sebbene il termine minimalismo fusia stato coniato da [[Richard Wollheim]] per identificare la [[Minimal Art]] degli anni sessanta, nell'architettura e nel design i connotati della Minimal Art hanno costituito, seppur sfumando di volta in volta, le principali concezioni del design industriale fin dal suo nascere.
 
Il padre del minimalismo viene spesso considerato [[Donald Judd]] <ref>{{Cita libro|autore=Andrea Branzi|titolo=Capire il design|p=204}}</ref>il quale non ha influenzato soltanto il mondo dell’arte, ma anche il mondo del design grazie alla propria produzione artistica fondata su tecniche costruttive industriali e caratterizzata da oggetti semplici e quotidiani dalle geometrie perfette.
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Negli anni cinquanta prende spazio l'utilizzo di materie plastiche, fino ad allora considerate di scarto o di ripiego, e così nascevano incoscientemente degli oggetti dalle linee pulite ed eleganti, ad esempio come la sedia [[Sedia Tulip|Tulip]] ([[1956]]) di [[Eero Saarinen]] o come la [[sedia Panton]] (1959) di [[Verner Panton]], quest'ultima realizzata con un solo foglio di plastica.
 
DuranteIl minimalismo emerge durante gli anni sessanta, ancora caratterizzati dalla grade produzione di materiale plastico, emerge concretamente il minimalismo. Vengono prodotte alcune delle icone del design, quali la [[Arco (lampada)|lampada Arco]] dei fratelli Castiglioni, un oggetto simbolo del design italiano. Tuttavia sul finire degli annidel '60decennio, solo pochi anni dopo la nascita del movimento, il minimalismo si stava diversificando in molte discipline a tal punto che non poteva più essere visto come uno stile o una tendenza coerente: vari artisti che erano stati importanti per il suo primo sviluppo iniziarono a muoversi in diverse direzioni personali.<ref>{{Cita web|url=https://www.theartstory.org|titolo=The Art Story: Minimalism}}</ref>
 
Gli anni settanta, caratterizzati anche da una nuova ricerca dell'eccesso, sono anni di frenetica sperimentazione in cui nascono le basi dell'età contemporanea del design. Viene progettato il [[Cimitero di San Cataldo]] da [[Aldo Rossi]] nel [[1971]], mentre nel 1979 [[Gio Ponti]] disegna la Short Seat Chair.
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Negli anni ottanta in contrapposizione al minimalismo emergono [[Ettore Sottsass]] ed il gruppo [[Memphis (design)|Memphis]] con una forte concezione artistica ed estetica dell'oggetto, caratterizzata da forme giocose e colori sgargianti, andando a rompere la sobrietà dell'oggetto minimalista tramite il libero sfogo della creatività. Il decennio successivo si distingue con il concetto del vivere in modo semplice, concentrandosi su ciò che conta davvero e, dunque, mettendo da parte il superfluo.
 
== Il minimalismo del Designdesign nordico ==
In linea con il concetto di design minimalista vi è anche il design nordico o scandinavo che, originatosi all'inizio del XX secoloNovecento nei paesi del Nord Europa (principalmente in Norvegia e Svezia, ma anche in Danimarca, Islanda e Finlandia), vedeha caratteristiche che lo accomunano al design minimalista, quali la semplicità, la modernità e l'efficienza, valorizzando la struttura del prodotto e le caratteristiche naturali dei materiali utilizzati<ref>{{Cita web|url=https://www.designindex.it/definizioni/design/design-scandinavo.html|titolo=Scandinavian Design}}</ref>. Tali scelte si accordano con lo scopo di dare la più alta corrispondenza qualità-prezzo, caratteristica portante della filosofia democratica che ha sempre caratterizzato il settore del product design nei paesi nordici.
 
Inoltre,In questa corrente vengono tralasciate le linee geometriche a favore della sinuosità e della morbidezza delle linee proprie degli oggetti appartenenti alla corrente del design nordico, vengono tralasciate le linee geometriche che in passato avevano caratterizzato il [[minimalismo funzionale]] della [[Bauhaus]]: ciò è dovuto all'espediente di [[Alvar Aalto]] nella curvatura del legno, permettendo a questa corrente di assumere la connotazione accogliente e calorosa che la contraddistingue.
 
Il singolo mobile del minimalismo scandinavo, a differenza degli oggetti appartenenti ad altre correnti minimali, i quali dovrebbero omogeneizzarsi ad ogni ambiente e stile perché privi di particolari connotati, prevededovrebbe che siaessere accostato ada oggetti concepiti con lo stesso spirito organico, costruiti con il tipico legno, espressivi di quella sintesi di tradizione e modernità, di modo da non risultare esteticamente dissonanti dal tutto che li circonda, ma armonici. Questo limita tale arredamento, eche per questo viene scelto con cautela nonostante il largo consenso che ha sempre riscontrato.<ref>{{Cita libro|autore=Renato De Fusco|titolo=Storia del Design|pp=240-243}}</ref>
 
Alcuni dei più importanti designer scandinavi di fama mondiale che hanno prodotto opere minimaliste sono [[Alvar Aalto]], [[Verner Panton]], ed [[Eero Aarnio]].
 
[[File:Paimio 1.png|miniatura|[[Poltrona 41]] ([[1930]]-[[1931|31]]), [[Alvar Aalto]]. Opera minimalista particolarmente caratterizzante del design scandinavo.]]
 
== Il minimalismo nel Designdesign funzionalista ==
Il minimalismo siè insediapresente anche nel design funzionalista in quanto è congeniale all'obiettivo primo di quest'ultimo: l'idea secondo cui gli oggetti dovrebbero essere progettati basandosi unicamente sullo scopo e sulla funzione (e non sull'estetica) è facilitata dai concetti minimalisti della riduzione e della moderazione che danno luogo all'assenza di ornamenti, fino ad allora applicati durante l'ultimo stadio della produzione per richiamare un'idea di artigianalità, nonché un maggior pregio. L'assenza dei dettagli facilita inoltre il rapporto prodotto-macchina e prodotto utente?
[[File:Dieter Rams i Dieter Lubs- Calculator Braun ET66-1987.dhub.jpg|miniatura|[[Calcolatore Braun ET 66]], [[1987]], [[Dieter Rams]]]]
Sotto questa idea èsono natanate prima la [[Bauhaus]] e poi la [[Scuola di Ulm]], caratterizzata dall'aver progettato oggetti pensati per essere durevoli nel tempo, lineari, geometrici e minimalisti.
 
== Il minimalismo del Designdesign giapponese ==
Il minimalismo giapponese coniuga l'essenzialità del design occidentale con la raffinatezza delle arti decorative giapponesi, facendo leva non sul miglioramento della qualità di un prodotto, ma sulla ricerca di un'armonia naturale.<ref>{{Cita web|url=https://www.eroicafenice.com/salotto-culturale/design-giapponese-le-caratteristiche-dello-stile-nipponico/|titolo=Design giapponese: le caratteristiche dello stile nipponico}}</ref> Le ragioni che muovono queste scelte sono di natura morale e religiosa, dal momento che a differenza di quanto accade nella cultura occidentale, in cui l'estetica è parte della più vasta categoria dell'etica, in Giappone sono i canoni estetici a dettare le linee guida valide non solo per l'arte, ma anche per la morale e le relazioni tra le persone. QuelIl tipico senso di perfezione minimale giapponese non viene affidato soltanto alla qualità dell'oggetto finito, ma anche al percorso effettuato per realizzarlo.<ref>{{Cita libro|autore=Andrea Branzi|titolo=Capire il Design|p=66}}</ref>
 
Lo stile giapponese si distanzia dagli eccessi, utilizzae usa forme pulite e semplici, geometrie essenziali e arredi minimali. Utilizzando come primo materiale il legno (bambù, sandalo, cedro) e concentrandosi sull'utilizzo di colori prettamente naturali, il design giapponese denota un forte legame con la natura.
 
CelebreUn futipico ilrappresentante designerdel design giapponese è stato [[Shirō Kuramata]] che, utilizzando pochi materiali, anziché adottare l'estetica tumultuosa degli anni ottanta, creò oggetti che sembrano scomparire, usando vetro trasparente e acrilico, o, nel caso dei suoi interni, usando gli stessi materiali su più superfici della stanza<ref>{{Cita web|url=https://www.pamono.com/stories/minimalist-furniture-design-history-essence|titolo=Inspired by the roots of Minimalist design, by Wava Carpenter}}</ref>.
 
== Caratteristiche del designArredo minimalista ==
La principale caratteristica dello stile d'arredo minimalista è quella di essere ridotto il più possibile all'essenziale, avendo come obiettivo primario quello di risultare il più funzionale possibile a discapito degli eccessi decorativi.
 
Alcuni suoi tratti tipici sono:
*Esaltazione dell'utilizzo della luce naturale
*Colori monocromatici e limitati che si propongono di creare sensazioni di rilassatezza