Utente:OldSim/Sandbox: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
OldSim (discussione | contributi)
Progetto di nuova pagina Adon Brachi - pittore italiano del XX secolo
 
CommonsDelinker (discussione | contributi)
 
(13 versioni intermedie di 2 utenti non mostrate)
Riga 1:
= Adon Brachi =
[[File:Foto_B-N_del_pittore_Adon_Brachi_-_metà_anni_'70.jpg|alt=Immagine fotografica del pittore Adon Brachi nel suo studio - trequarti di profilo - Anni '70 del XX secolo|miniatura|Adon Brachi nel suo studio - metà anni '70]]
Adon Brachi (Prato, 8 dicembre 1923 – Firenze, 30 luglio 2009) è stato un pittore italiano attivo nella seconda metà del XX secolo.
 
Riga 10 ⟶ 9:
Trova rapidamente nella pittura il suo linguaggio di predilezione e si lega di amicizia, accettandone di buon grado la lezione, con pittori di lui più esperti e già riconosciuti da pubblico e critica, fra i quali Gastone Breddo, Rinaldo Burattin, Sergio Fiaschi, Bruno Saetti.
[[File:Adon_Brachi_-_Darsena_-_1954.jpg|alt=Immagine fotografica del quadro "Darsena" realizzato nel1954 dal pittore Adon Brachi|miniatura|Adon Brachi - Darsena - 1954]]
Le sue prime prove ricevono riconoscimenti dae pittoripremi diin chiaranumerosi famaconcorsi<ref name=":0">Catalogo della prima“Mostra metàdei pittori pratesi contemporanei” - Giugno 1954</ref><ref>Catalogo del Novecento,1° concorso regionale “Premio Prato” nel Settembre 1957</ref><ref> Cataloghi del concorso regionale di pittura come"Premio OttoneGiovanni RosaiMazzuoli", Primoa Conticura del Comune di Vaiano. Anni 1959,1960,1961</ref>nelle Oscarcui Gallogiurie si annoverano pittori di chiara fama della prima metà del Novecento ed altri qualificati intellettuali dell’epoca, qualifra Nicolai Lisiquali: e Mario Novi.
 
[[Gastone Breddo]], Rinaldo Burattin, [[Primo Conti]], [[Oscar Gallo]], [[Ugo Capocchini]], [[Nicola Lisi]], Mario Novi, [[Ottone Rosai]], [[Bruno Saetti]], [[Iorio Vivarelli|Jorio Vivarelli]] ed altri.
 
=== Gli anni cinquanta e sessanta ===
Riga 19 ⟶ 20:
Gli influssi della pittura informale e delle sperimentazioni “materiche” e “gestuali” sono presenti, soprattutto nelle opere degli anni sessanta, ma il rigore formale ed il controllo del gesto prevalgono e si impongono nella produzione successiva.
 
Nel 1959 il quotidiano “La Nazione” gli dedica un articolo, a firma di Piero Paoli, nella sua “Galleria di Pittori”<ref>“La Nazione” del 15 maggio 1959 – Cronaca di Prato, pagina 4 – “Galleria di Pittori”.</ref> ed alcuni mesi dopo, nell’Aprile 1960, Giuseppe Vannucchi, allora critico d’arte per il quotidiano “Il Mattino” gli dedica una recensione<ref>“Il Giornale del Mattino” del 12 Aprile 1960.</ref>, definita dal pittore stesso come il “viatico” a cui farà riferimento lungo tutto l’arcol'arco della sua carriera artistica.
La sua “consacrazione” in quanto “astrattista” gli viene dall’invito ad esporre alla Mostra Internazionale di Arte Astratta organizzata dall'Associazione Turistica Pratese e dalla Galleria Numero di Firenze, nel Palazzo Pretorio di Prato, dall’11 al 30 giugno 1960.<ref name=":1">Mostra Internazionale di Arte Astratta organizzata dall'Associazione Turistica Pratese e dalla Galleria Numero di Firenze - testi di
Giuseppe Bigagli e Giuseppe Marchiori - VI.AE.23 b. 9 http://www.archiviodistato.firenze.it/inventari/f/fiammavigo/dati/num/vi.html#ae23</ref>.
 
La sua “consacrazione” in quanto “astrattista” gli viene dall’invito ad esporre alla Mostra Internazionale di Arte Astratta organizzata dall'Associazione Turistica Pratese e dalla Galleria Numero di Firenze, nel Palazzo Pretorio di Prato, dall’11 al 30 giugno 1960.
[[File:Adon_Brachi_-_Giardino_-_anni_'60.jpg|alt=Immagine fotografica del quadro "Giardino" realizzato negli anni '60 del XX secolo dal pittore Adon Brachi|miniatura|Adon Brachi - Giardino - Anni '60]]
Nel corso degli anni sessanta, le sue opere vengono presentate al pubblico nell’ambito di esposizioni collettive e concorsi, ricevono apprezzamenti di artisti e critici d’arte dell’epoca e sono spesso premiate e segnalate dalle giurie. La tecnica che Adon Brachi finisce per prediligere è l’olio su tela, senza peraltro mai abbandonare altre modalità pittoriche: disegno a matita, acquarello, più spesso tempera o pastello. Occasionalmente tenta l’affresco e l’incisione.
 
Riga 30 ⟶ 31:
Dal 1973 al 1975 Adon Brachi espone le sue opere in svariate mostre personali e collettive all’occasione delle quali un discreto numero delle sue opere viene messo sul mercato.
 
Si interessano alla sua pittura riviste specializzate<ref>Giancarlo Caldini – « Adon Brachi pittore pratese » in « Eco d’Arte » - Anno V – Giugno/Luglio 1973.</ref> e noti critici d’arte<ref>Salvatore Maugeri – « Tamagnini – Adon Brachi » in “La Stagione” Anno IX – Giugno/Ottobre 1973. Carlo Munari – “Adon Brachi” – Nota critica del Marzo 1974. Elvio Natali – « Sei pittori pratesi allo “Zarini” » in « L'Avvenire - Sette Giorni Arte » del 2 Gennaio 1974. Elvio Natali – « Il naturalismo di Adon Brachi » in « L'Avvenire - Sette Giorni Arte » - del 9 Maggio 1974.</ref> fra i quali : Salvatore Maugeri, Carlo Munari ed Elvio Natali.
Quest’ultimo, in particolare, continua a seguire la produzione di Adon Brachi anche negli anni seguenti e ravvisa nel suo stile una maturità ed una stabilità degne di essere riconosciute, se non proprio al livello di movimento o di corrente artistica, almeno come singolarità espressiva tipica di una “forma d’arte” che viene allora definita, dallo stesso Natali, “neonaturalismo pratese”,<ref>Elvio associandoNatali Adon- Brachi« edSignificato alcunie altrimisura pittorid’una coeviforma ed’arte » – Catalogo della mostra « perlopiùPittori conterraneidel operantiNeonaturalismo conPratese” sensibilità- analoghePrato : SergioPalazzo Fiaschi,Pretorio Lucia Mazzoni,dal Mario21 Mordini,Novembre Annaal Sanesi,10 PrimoDicembre Tamagnini1975.
« Neonaturalismo pratese : Una « zona » molto feconda » - Speciale Arte Prato – supplemento al quotidiano l'Avvenire del
24 Marzo 1979.</ref>, associando Adon Brachi ed alcuni altri pittori coevi e perlopiù conterranei operanti con sensibilità analoghe : Sergio Fiaschi, Lucia Mazzoni, Mario Mordini, Anna Sanesi, Primo Tamagnini.
 
Nella mostra collettiva dei “neonaturalisti” pratesi che si tiene nel Palazzo Pretorio di Prato alla fine del 1975<ref>La Nazione del 27 Novembre 1975 – Mostre d’Arte – a cura di Franco Riccomini.</ref> Adon Brachi è presente con sei opere del ’74 e del ’75.
Quest’ultimo, in particolare, continua a seguire la produzione di Adon Brachi anche negli anni seguenti e ravvisa nel suo stile una maturità ed una stabilità degne di essere riconosciute, se non proprio al livello di movimento o di corrente artistica, almeno come singolarità espressiva tipica di una “forma d’arte” che viene allora definita, dallo stesso Natali, “neonaturalismo pratese”, associando Adon Brachi ed alcuni altri pittori coevi e perlopiù conterranei operanti con sensibilità analoghe : Sergio Fiaschi, Lucia Mazzoni, Mario Mordini, Anna Sanesi, Primo Tamagnini.
[[File:Adon_Brachi_-_Albero_-_1975.jpg|alt=Immagine fotografica del quadro "Albero" realizzato nel 1975 dal pittore Adon Brachi|miniatura|Adon Brachi - Albero - 1975]]
Altri critici, volendo sintetizzare in una formula, più o meno adeguata, lo stile pittorico di Brachi, parleranno di “esistenzialismo naturalista” (Salvatore Maugeri) e di “naturalismo lirico” (Franco Riccomini e lo stesso Elvio Natali). Nella mostra collettiva dei “neonaturalisti” pratesi che si tiene nel Palazzo Pretorio di Prato [33] alla fine del 1975 Adon Brachi è presente con sei opere del ’74 e del ’75.
 
In sede locale, Adon Brachi partecipa alle attività del “Centro d’Arte di Prato” animato dal fotografo pratese Renato Bencini e del Centro Promozionale Arte e Cultura (CEPAC), allora diretto da Roberto Palma. Redige note di presentazione per le tele di amici pittori, come Piero Arrighini, Primo Tamagnini, Renza Paoletti, Cinzio Cavallarin, Luana Vannucchi e per le fotografie dell’amico Umberto Falciani.
 
Ancora nella prima metà degli anni settanta, Adon Brachi si cimenta nella realizzazione di opere decorative, realizzate in collaborazione con artigiani esperti in diverse tecniche, non prettamente pittoriche.
 
Essenziale per il divenire di questa esperienza è l’amicizia con don Vittorio Aiazzi, parroco delladel parrocchia[[Chiesa del Sacro Cuore indi Gesù (Prato)|Sacro Cuore di Gesù (Prato)]], dotata di una chiesa moderna, all’epoca recentemente edificata, allora scarna, ma che sarà, nel corso degli anni, arricchita di opere d’arte interessanti, di ispirazione ovviamente cristiana, assai varie negli stili dei diversi artisti.
 
[[File:Adon_Brachi_-_1974_-_Vetrate_della_Chiesa_del_Sacro_Cuore_di_Gesù_in_Prato_-_Uno_dei_38_pannelli_del_campanile.jpg|alt=Immagine fotografica di uno dei 38 pannelli vetrari del campanile della Chiesa del Sacro Cuore di Gesù in Prato|miniatura|Adon Brachi - 1974 - Vetrate della Chiesa del Sacro Cuore di Gesù in Prato - Uno dei 38 pannelli del campanile]]
Le opere concepite da Adon Brachi e realizzate sotto la sua supervisione per la [[Chiesa del Sacro Cuore di Gesù (Prato)|Chiesa del Sacro Cuore di Gesù]] sono molteplici :
 
* Il disegno del pavimento del presbiterio, concepito fin dal 1964 e poi realizzato in marmo Calacatta oro di Vagli, al centro del quale è istallato l’altar maggiore della chiesa.
* La porta del ciborio, attualmente situato dietro l’altare della navata sinistra della chiesa, è realizzata con metalli vari, smaltati ed incisi a sbalzo. La sua concezione risale alla metà degli anni sessanta, contemporanea all’edificazione della chiesa stessa.
* Il “ramage” in legno dorato, sulla parete posteriore dell’altare della Vergine, nella navata destra della chiesa. Fu realizzato, nel 1979, su progetto del Brachi.
 
* I pannelli laterali e frontale dell’organo, situato nella navata sinistra, intarsiati in legno e metalli colorati, sempre su progetto del Brachi, furono inaugurati nel 1980.
* Le monumentali vetrate perimetrali in “dalles” ornanti la base della torre campanaria, di grandi dimensioni, nonché quelle, di dimensioni minori, poste alla base degli otto lucernari distribuiti sul tetto dell’edificio. <ref>Realizzate dalla Ditta Mellini di Firenze su cartoni di Brachi, nel rispetto della colorazione e della pezzatura dei vetri da lui definita, meritano una menzione particolare sia per l’unità stilistica, coerente peraltro con l’impostazione pittorica di Brachi, sia per l’ampiezza dell’opera costituita da 156 pannelli, per un totale di oltre 100 m2 di superficie decorata. Furono inaugurate nel 1974 e restaurate nel 2005.</ref>.
 
[[File:Adon_Brachi_-_1974_-_Vetrate_della_Chiesa_del_Sacro_Cuore_di_Gesù_in_Prato_-_Uno_dei_38_pannelli_del_campanile.jpg|alt=Immagine fotografica di uno dei 38 pannelli vetrari del campanile della Chiesa del Sacro Cuore di Gesù in Prato|miniatura|Adon Brachi - 1974 - Vetrate della Chiesa del Sacro Cuore di Gesù in Prato - Uno dei 38 pannelli del campanile]]
 
* Le monumentali vetrate perimetrali in “dalles” ornanti la base della torre campanaria, di grandi dimensioni, nonché quelle, di dimensioni minori, poste alla base degli otto lucernari distribuiti sul tetto dell’edificio. Realizzate dalla Ditta Mellini di Firenze su cartoni di Brachi, nel rispetto della colorazione e della pezzatura dei vetri da lui definita, meritano una menzione particolare sia per l’unità stilistica, coerente peraltro con l’impostazione pittorica di Brachi, sia per l’ampiezza dell’opera costituita da 156 pannelli, per un totale di oltre 100 m2 di superficie decorata. Furono inaugurate nel 1974 e restaurate nel 2005.
 
* La vetrata della grande porta centrale del tempio, concepita nel 2005 e realizzata dalla vetreria Gabuzzini di Prato con vetri rilegati in piombo, è stata l’ultima opera creata da Adon Brachi per la Chiesa del Sacro Cuore di Prato.
 
Riga 63 ⟶ 58:
Nel 1983, su suo disegno, una vetrata a soggetto sacro viene collocata nella cappella della Residenza Sanitaria Assistenziale “Casa Serena” a Mezzana (Prato).
 
Partecipa, nel 1984, all’iniziativa “Arte nel paesaggio” del Comune di Cantagallo, con una “Infiorescenza”.<ref L’operaname=":2">"Arte dinel Adonpaesaggio" Brachi- èPittura collocatae sullascultura parete di una casa dia Luicciana, a fianco di quelle di Gualtiero Nativi e di Vinicio Berti. Artisti di fama internazionale, quali il cileno Sebastian Matta,- partecipanoEdizione all’iniziativa1984</ref>.
 
Nel 1992, una sua opera “Marina Bassa” è inserita nell’iniziativa “Prato – Arte per la pace”<ref organizzataname=":3">"Arte dalper Comunela diPace" - Prato in collaborazionePalazzo colpretorio, comunedal tedesco29 diFebbraio al 15 Marzo 1992 – Ebensee. – Rathaus dal 30 Aprile al 10 Maggio
Schivo da mire mercantili e di competizione, la sua produzione diviene sempre più confidenziale e legata ad occasioni o temi precisi e privati, come confida al critico d’arte e amico Franco Riccomini, che lo intervista nel 1991.
1992.</ref> organizzata dal Comune di Prato in collaborazione col comune tedesco di Ebensee.
 
Nel 2000 rinnova la sua partecipazione al “Museo all’aperto”<ref name=":4">“Arte nel paesaggio” – Pittura e scultura a Luicciana – Agenzia Verde – Edizione 2000.</ref>di Luicciana-Cantagallo con “Amuleto silvestre n°3".
Fra i molti pittori pratesi che continua a frequentare, l’amico Umberto Cocci lo stimola a tenere in vita la vena pittorica e lo ospita per alcuni anni nel suo atelier.
Espone alcune delle sue ultime opere nell’ambito della “II Rassegna degli artisti pratesi del ‘900” che investe varie sedi espositive in Prato, alla fine del 2002.<ref>Locali della Prefettura di Prato – Opere di Adon Brachi – dal 23 Novembre al 13 Dicembre 2002 – a cura di Franco Bertini nel quadro
 
della “II Rassegna degli Artisti Pratesi del ‘900”.</ref>.
Nel 1992, una sua opera “Marina Bassa” è inserita nell’iniziativa “Prato – Arte per la pace” organizzata dal Comune di Prato in collaborazione col comune tedesco di Ebensee.
 
Nei primi anni del XXI secolo, lo sguardo di Adon Brachi sulle evoluzioni delle arti figurative e della sua propria opera diviene “retrospettivo”, come pure il suo atteggiamento pubblico.
 
Nel 2000 rinnova la sua partecipazione al “Museo all’aperto” di Luicciana-Cantagallo con “Amuleto silvestre n°3".
 
Espone alcune delle sue ultime opere nell’ambito della “II Rassegna degli artisti pratesi del ‘900” che investe varie sedi espositive in Prato, alla fine del 2002.
 
Sue opere vengono ancora presentate a Vaiano, presso Confartigianato, nella seconda metà del 2004.
 
È del 2005 il suo progetto, già citato, per la vetrata della porta centrale della Chiesa del Sacro Cuore di Prato.
 
[[File:Adon_Brachi_-_Motivo_-_2000.jpg|alt=Immagine fotografica del quadro "Motivo" realizzato dal pittore Adon Brachi alla fine del XX secolo|miniatura|Adon Brachi - 2000 - "Motivo"]]
Un degrado psico-fisico di ordine patologico lo allontana dall’attività pittorica negli ultimi anni della sua vita. Muore in una clinica fiorentina il 30 Luglio 2009.
 
L’Associazione culturale “Cesare Guasti” pubblica, nel 2011, un articolo monografico su Adon Brachi, di Sergio Nannicini [64], inserito nel quaderno n° 7 di “Studi e Memorie”<ref>Sergio Nannicini – “Adon Brachi lunghe giornate fra gli idoli della geometria” – in “Prato: un'operosa città del silenzio” – Cantagalli - Siena 2011.</ref>.
 
Alcuni amici pratesi, fra cui principalmente l’amico pittore Cinzio Cavallarin, si adoperano, dopo la sua morte, per mantenerne vivo il ricordo. Opere di Adon Brachi sono esposte nel 2011 e nel 2014 nel quadro della rassegna periodica “Gli indimenticabili”, presso il “Centro Visite Area Protetta del Monteferrato”.
 
La sua Città lo ricorda, insieme ad alcuni altri protagonisti del "Neonaturalismo Pratese", nell'articolo "Da Lippi ai contemporanei" - accessibile sul Sito WEB della Città di Prato ([https://web.archive.org/web/20171229053336/http://www.cittadiprato.it/EN/Sezioni/294/From-Lippi-to-contemporary-artists/ Pagina archiviata il 29 dicembre 2017]).
Opere di Adon Brachi sono esposte nel 2011 e nel 2014 nel quadro della rassegna periodica “Gli indimenticabili”, presso il “Centro Visite Area Protetta del Monteferrato”.
== Esposizioni ==
Mostre di rilevanza nazionale e internazionale:
# Dicembre 1955, Firenze – Galleria “Il Cenacolo” – Esposizione nazionale “70 artisti d’oggi”<ref>Catalogo della mostra "70 Artisti d'oggi" al Cenacolo - Firenze 1955</ref>
# Dicembre 1955 – Gennaio 1956 – Pontedera – IIX Biennale Nazionale “Città di Pontedera”<ref>Catalogo della IIX Biennale Nazionale di pittura “Città di Pontedera”</ref>
# Gennaio-Febbraio 1956 – Viareggio – Concorso nazionale “Maschere e Carnevale” a cura de "La Bottega dei Vageri"<ref>Catalogo della mostra Concorso nazionale di pittura “Maschere e Carnevale” a cura de "La Bottega dei Vageri"</ref>- segnalata la sua opera “Arlecchino malato”
# Dicembre 1959 – Terni – X premio Nazionale “Città di Terni”<ref>Catalogo del X premio Nazionale “Città di Terni” 1959 - "La Soffitta" Gruppo Artisti Ternani </ref>
# Maggio-Giugno 1960 – Bari – X mostra Nazionale “Maggio di Bari”<ref>Catalogo della X mostra Nazionale di pittura “Maggio di Bari” - Maggio 1960</ref>
# Settembre/Ottobre 1974 - Rassegna Nazionale Biennale d’Arte Contemporanea “Mario Pettenon”<ref>Catalogo della V Rassegna Nazionale Biennale d’Arte Contemporanea “Mario Pettenon”</ref> – S. Martino di Lupari (Padova)
# Novembre 1974 - Prima Rassegna Nazionale di Pittura “Città di Arzignano”<ref>Catalogo della Prima Rassegna Nazionale di Pittura “Città di Arzignano” - Novembre 1974</ref> – Arzignano (Vicenza)
# Dicembre 1974 - II Concorso Nazionale di Pittura “Centro Culturale Comunale di Creazzo”<ref>Catalogo del II Concorso Nazionale di Pittura “Centro Culturale Comunale di Creazzo” - Settembre 1975</ref> – Creazzo (Vicenza)
 
Mostre ed iniziative a carattere Internazionale :
== Bibliografia ==
# Mostra internazionale di Arte Astratta organizzata nel 1960 dalla galleria “Numero”<ref name=":1" /> di Firenze e dall’Associazione Turistica Pratese
“8° Mostra Nazionale di Pittura – Città di Pontedera” – Bandecchi & Vivaldi – 1955
# Iniziativa “Arte nel paesaggio” del Comune di Cantagallo, con l’opera "Infiorescenza" nel 1984<ref name=":2" />, rinnovata nel 2000<ref name=":4" /> con l'opera "Amuleto silvestre n°3". Artisti di fama internazionale, quali il cileno Sebastian Matta, partecipano all’iniziativa
# Nel 1992, una sua opera “Marina Bassa” è inserita nell’iniziativa “Arte per la pace”<ref name=":3" /> organizzata dal Comune di Prato in collaborazione col comune tedesco di Ebensee
 
Principali Mostre personali<ref>Cataloghi delle mostre a cura dell'Artista, con scritti di : Salvatore Maugeri, Giuseppe Vannucchi, Rinaldo Frank Burattin, Giancarlo Caldini.</ref> :
“X Premio Città di Terni” – La Soffitta – Gruppo artisti ternani – 1959
# Galleria d’Arte Alpone – San Bonifacio (Verona) – dal 27 Ottobre al 9 Novembre 1973
# Galleria d’Arte del Ponte – Vicenza – dall’ 8 al 28 Marzo 1974
# Ristorante Paracucchi – Motel Agip Sarzana (La Spezia) – dall’ 11 al 30 Aprile 1974
# Galleria d’Arte S. Giorgio – Mestre (Venezia) – dal 15 al 27 Giugno 1974
 
== Bibliografia ==
“II Concorso Regionale di Pittura – Giovanni Mazzuoli” – Vaiano – Luglio 1960
 
“Pittori Toscani” – Rinaldo Burattin – Toscana Produce – Gennaio/Febbraio 1961
 
“Prato : Arte oggi” – Franco Riccomini – Edizioni del Palazzo – 1976
 
“Formale / Informale” – Elvio Natali – Edizioni del Palazzo – 1980
 
“Arte nel paesaggio” – Pittura e scultura a Luicciana – Agenzia Verde – Edizione 1984
 
“Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù – 30 anni di storia” – Tipografia Thomas s.r.l. - 1995
 
“Prato e la sua provincia” – Claudio Cerretelli – Giunti – 1996
 
“Artisti storici del 900 a Prato” – Franco Riccomini – Studio Bibliografico Pratese – 2001
 
“II Rassegna degli artisti pratesi del ‘900” – a cura di Assioma Centro d’Arte e Cultura Edizioni “Il Penny” - 2002
 
“Storia delle Arti figurative nella Prato del tardo novecento” Franco Riccomini – Le Polene - 2003
 
“Arte nel paesaggio” – Pittura e scultura a Luicciana – Agenzia Verde – Edizione 2000
 
# "Brachi Adon" testo di Carlo Munari - pag. 117 in “Prato : Arte oggi” – a cura di Franco Riccomini – Edizioni del Palazzo – 1976
“L’arte di Adon Brachi : Uno specchio di lente giornate fra gli idoli della geometria” in : “Prato : Un’operosa città del silenzio fra ottocento e novecento” – Associazione culturale “Cesare Guasti” – Studi e Memorie n°7 - Sergio Nannicini - Cantagalli 2009
# "Il neonaturalismo di Adon Brachi" - pag. 36 e seg. in “Formale / Informale” – Elvio Natali – Edizioni del Palazzo – 1980
# “Prato e la sua provincia” – Pag. ii, 183, 256 - Claudio Cerretelli – Giunti – 1996 - 1999 - 2003
# "Nel tempo dell'informale con le tele di Adon Brachi" - pag. 82,83 in “Artisti storici del 900 a Prato” – Franco Riccomini – Studio Bibliografico Pratese – 2001
# Adon Brachi in "Arte nel Paesaggio" - pag. 87 e seg. in “Storia delle Arti figurative nella Prato del tardo novecento” - Franco Riccomini – Le Polene - 2003
# “L’arte di Adon Brachi : Uno specchio di lente giornate fra gli idoli della geometria” in : “Prato : Un’operosa città del silenzio fra ottocento e novecento” – Associazione culturale “Cesare Guasti” – Studi e Memorie n°7 - pag. 167 e seg. di Sergio Nannicini - Cantagalli 2009
 
== Note ==