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= Adon Brachi =
Adon Brachi (Prato, 8 dicembre 1923 – Firenze, 30 luglio 2009) è stato un pittore italiano attivo nella seconda metà del XX secolo.
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Trova rapidamente nella pittura il suo linguaggio di predilezione e si lega di amicizia, accettandone di buon grado la lezione, con pittori di lui più esperti e già riconosciuti da pubblico e critica, fra i quali Gastone Breddo, Rinaldo Burattin, Sergio Fiaschi, Bruno Saetti.
[[File:Adon_Brachi_-_Darsena_-_1954.jpg|alt=Immagine fotografica del quadro "Darsena" realizzato nel1954 dal pittore Adon Brachi|miniatura|Adon Brachi - Darsena - 1954]]
Le sue prime prove ricevono riconoscimenti
[[Gastone Breddo]], Rinaldo Burattin, [[Primo Conti]], [[Oscar Gallo]], [[Ugo Capocchini]], [[Nicola Lisi]], Mario Novi, [[Ottone Rosai]], [[Bruno Saetti]], [[Iorio Vivarelli|Jorio Vivarelli]] ed altri.
=== Gli anni cinquanta e sessanta ===
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Gli influssi della pittura informale e delle sperimentazioni “materiche” e “gestuali” sono presenti, soprattutto nelle opere degli anni sessanta, ma il rigore formale ed il controllo del gesto prevalgono e si impongono nella produzione successiva.
Nel 1959 il quotidiano “La Nazione” gli dedica un articolo, a firma di Piero Paoli, nella sua “Galleria di Pittori”<ref>“La Nazione” del 15 maggio 1959 – Cronaca di Prato, pagina 4 – “Galleria di Pittori”.</ref> ed alcuni mesi dopo, nell’Aprile 1960, Giuseppe Vannucchi, allora critico d’arte per il quotidiano “Il Mattino” gli dedica una recensione<ref>“Il Giornale del Mattino” del 12 Aprile 1960.</ref>, definita dal pittore stesso come il “viatico” a cui farà riferimento lungo tutto
La sua “consacrazione” in quanto “astrattista” gli viene dall’invito ad esporre alla Mostra Internazionale di Arte Astratta organizzata dall'Associazione Turistica Pratese e dalla Galleria Numero di Firenze, nel Palazzo Pretorio di Prato, dall’11 al 30 giugno 1960
Giuseppe Bigagli e Giuseppe Marchiori - VI.AE.23 b. 9 http://www.archiviodistato.firenze.it/inventari/f/fiammavigo/dati/num/vi.html#ae23</ref>.
▲La sua “consacrazione” in quanto “astrattista” gli viene dall’invito ad esporre alla Mostra Internazionale di Arte Astratta organizzata dall'Associazione Turistica Pratese e dalla Galleria Numero di Firenze, nel Palazzo Pretorio di Prato, dall’11 al 30 giugno 1960.
Nel corso degli anni sessanta, le sue opere vengono presentate al pubblico nell’ambito di esposizioni collettive e concorsi, ricevono apprezzamenti di artisti e critici d’arte dell’epoca e sono spesso premiate e segnalate dalle giurie. La tecnica che Adon Brachi finisce per prediligere è l’olio su tela, senza peraltro mai abbandonare altre modalità pittoriche: disegno a matita, acquarello, più spesso tempera o pastello. Occasionalmente tenta l’affresco e l’incisione.
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Dal 1973 al 1975 Adon Brachi espone le sue opere in svariate mostre personali e collettive all’occasione delle quali un discreto numero delle sue opere viene messo sul mercato.
Si interessano alla sua pittura riviste specializzate<ref>Giancarlo Caldini – « Adon Brachi pittore pratese » in « Eco d’Arte » - Anno V – Giugno/Luglio 1973.</ref> e noti critici d’arte<ref>Salvatore Maugeri – « Tamagnini – Adon Brachi » in “La Stagione” Anno IX – Giugno/Ottobre 1973. Carlo Munari – “Adon Brachi” – Nota critica del Marzo 1974. Elvio Natali – « Sei pittori pratesi allo “Zarini” » in « L'Avvenire - Sette Giorni Arte » del 2 Gennaio 1974. Elvio Natali – « Il naturalismo di Adon Brachi » in « L'Avvenire - Sette Giorni Arte » - del 9 Maggio 1974.</ref> fra i quali : Salvatore Maugeri, Carlo Munari ed Elvio Natali.
Quest’ultimo, in particolare, continua a seguire la produzione di Adon Brachi anche negli anni seguenti e ravvisa nel suo stile una maturità ed una stabilità degne di essere riconosciute, se non proprio al livello di movimento o di corrente artistica, almeno come singolarità espressiva tipica di una “forma d’arte” che viene allora definita, dallo stesso Natali, “neonaturalismo pratese”
« Neonaturalismo pratese : Una « zona » molto feconda » - Speciale Arte Prato – supplemento al quotidiano l'Avvenire del
24 Marzo 1979.</ref>, associando Adon Brachi ed alcuni altri pittori coevi e perlopiù conterranei operanti con sensibilità analoghe : Sergio Fiaschi, Lucia Mazzoni, Mario Mordini, Anna Sanesi, Primo Tamagnini.
Nella mostra collettiva dei “neonaturalisti” pratesi che si tiene nel Palazzo Pretorio di Prato alla fine del 1975<ref>La Nazione del 27 Novembre 1975 – Mostre d’Arte – a cura di Franco Riccomini.</ref> Adon Brachi è presente con sei opere del ’74 e del ’75.
▲Quest’ultimo, in particolare, continua a seguire la produzione di Adon Brachi anche negli anni seguenti e ravvisa nel suo stile una maturità ed una stabilità degne di essere riconosciute, se non proprio al livello di movimento o di corrente artistica, almeno come singolarità espressiva tipica di una “forma d’arte” che viene allora definita, dallo stesso Natali, “neonaturalismo pratese”, associando Adon Brachi ed alcuni altri pittori coevi e perlopiù conterranei operanti con sensibilità analoghe : Sergio Fiaschi, Lucia Mazzoni, Mario Mordini, Anna Sanesi, Primo Tamagnini.
Ancora nella prima metà degli anni settanta, Adon Brachi si cimenta nella realizzazione di opere decorative, realizzate in collaborazione con artigiani esperti in diverse tecniche, non prettamente pittoriche.
Essenziale per il divenire di questa esperienza è l’amicizia con don Vittorio Aiazzi, parroco
[[File:Adon_Brachi_-_1974_-_Vetrate_della_Chiesa_del_Sacro_Cuore_di_Gesù_in_Prato_-_Uno_dei_38_pannelli_del_campanile.jpg|alt=Immagine fotografica di uno dei 38 pannelli vetrari del campanile della Chiesa del Sacro Cuore di Gesù in Prato|miniatura|Adon Brachi - 1974 - Vetrate della Chiesa del Sacro Cuore di Gesù in Prato - Uno dei 38 pannelli del campanile]]▼
Le opere concepite da Adon Brachi e realizzate sotto la sua supervisione per la [[Chiesa del Sacro Cuore di Gesù (Prato)|Chiesa del Sacro Cuore di Gesù]] sono molteplici :
* Il disegno del pavimento del presbiterio
* La porta del ciborio,
* Il “ramage” in legno dorato, sulla parete posteriore dell’altare della Vergine, nella navata destra della chiesa. Fu realizzato, nel 1979, su progetto del Brachi.
* I pannelli laterali e frontale dell’organo, situato nella navata sinistra, intarsiati in legno e metalli colorati, sempre su progetto del Brachi, furono inaugurati nel 1980.
* Le monumentali vetrate perimetrali in “dalles” ornanti la base della torre campanaria, di grandi dimensioni, nonché quelle, di dimensioni minori, poste alla base degli otto lucernari distribuiti sul tetto dell’edificio
▲[[File:Adon_Brachi_-_1974_-_Vetrate_della_Chiesa_del_Sacro_Cuore_di_Gesù_in_Prato_-_Uno_dei_38_pannelli_del_campanile.jpg|alt=Immagine fotografica di uno dei 38 pannelli vetrari del campanile della Chiesa del Sacro Cuore di Gesù in Prato|miniatura|Adon Brachi - 1974 - Vetrate della Chiesa del Sacro Cuore di Gesù in Prato - Uno dei 38 pannelli del campanile]]
▲* Le monumentali vetrate perimetrali in “dalles” ornanti la base della torre campanaria, di grandi dimensioni, nonché quelle, di dimensioni minori, poste alla base degli otto lucernari distribuiti sul tetto dell’edificio. Realizzate dalla Ditta Mellini di Firenze su cartoni di Brachi, nel rispetto della colorazione e della pezzatura dei vetri da lui definita, meritano una menzione particolare sia per l’unità stilistica, coerente peraltro con l’impostazione pittorica di Brachi, sia per l’ampiezza dell’opera costituita da 156 pannelli, per un totale di oltre 100 m2 di superficie decorata. Furono inaugurate nel 1974 e restaurate nel 2005.
* La vetrata della grande porta centrale del tempio, concepita nel 2005 e realizzata dalla vetreria Gabuzzini di Prato con vetri rilegati in piombo, è stata l’ultima opera creata da Adon Brachi per la Chiesa del Sacro Cuore di Prato.
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Nel 1983, su suo disegno, una vetrata a soggetto sacro viene collocata nella cappella della Residenza Sanitaria Assistenziale “Casa Serena” a Mezzana (Prato).
Partecipa, nel 1984, all’iniziativa “Arte nel paesaggio” del Comune di Cantagallo, con una “Infiorescenza”
Nel 1992, una sua opera “Marina Bassa” è inserita nell’iniziativa “Prato – Arte per la pace”<ref
1992.</ref> organizzata dal Comune di Prato in collaborazione col comune tedesco di Ebensee.
Nel 2000 rinnova la sua partecipazione al “Museo all’aperto”<ref name=":4">“Arte nel paesaggio” – Pittura e scultura a Luicciana – Agenzia Verde – Edizione 2000.</ref>di Luicciana-Cantagallo con “Amuleto silvestre n°3".▼
Espone alcune delle sue ultime opere nell’ambito della “II Rassegna degli artisti pratesi del ‘900” che investe varie sedi espositive in Prato, alla fine del 2002
della “II Rassegna degli Artisti Pratesi del ‘900”.</ref>.
▲Nel 1992, una sua opera “Marina Bassa” è inserita nell’iniziativa “Prato – Arte per la pace” organizzata dal Comune di Prato in collaborazione col comune tedesco di Ebensee.
▲Nel 2000 rinnova la sua partecipazione al “Museo all’aperto” di Luicciana-Cantagallo con “Amuleto silvestre n°3".
▲Espone alcune delle sue ultime opere nell’ambito della “II Rassegna degli artisti pratesi del ‘900” che investe varie sedi espositive in Prato, alla fine del 2002.
Sue opere vengono ancora presentate a Vaiano, presso Confartigianato, nella seconda metà del 2004.
È del 2005 il suo progetto, già citato, per la vetrata della porta centrale della Chiesa del Sacro Cuore di Prato.
Un degrado psico-fisico di ordine patologico lo allontana dall’attività pittorica negli ultimi anni della sua vita. Muore in una clinica fiorentina il 30 Luglio 2009.
L’Associazione culturale “Cesare Guasti” pubblica, nel 2011, un articolo monografico su Adon Brachi
Alcuni amici pratesi, fra cui principalmente l’amico pittore Cinzio Cavallarin, si adoperano, dopo la sua morte, per mantenerne vivo il ricordo. Opere di Adon Brachi sono esposte nel 2011 e nel 2014 nel quadro della rassegna periodica “Gli indimenticabili”, presso il “Centro Visite Area Protetta del Monteferrato”.
La sua Città lo ricorda, insieme ad alcuni altri protagonisti del "Neonaturalismo Pratese", nell'articolo "Da Lippi ai contemporanei" - accessibile sul Sito WEB della Città di Prato ([https://web.archive.org/web/20171229053336/http://www.cittadiprato.it/EN/Sezioni/294/From-Lippi-to-contemporary-artists/ Pagina archiviata il 29 dicembre 2017]).
== Esposizioni ==
Mostre di rilevanza nazionale e internazionale:
# Dicembre 1955, Firenze – Galleria “Il Cenacolo” – Esposizione nazionale “70 artisti d’oggi”<ref>Catalogo della mostra "70 Artisti d'oggi" al Cenacolo - Firenze 1955</ref>
# Dicembre 1955 – Gennaio 1956 – Pontedera – IIX Biennale Nazionale “Città di Pontedera”<ref>Catalogo della IIX Biennale Nazionale di pittura “Città di Pontedera”</ref>
# Gennaio-Febbraio 1956 – Viareggio – Concorso nazionale “Maschere e Carnevale” a cura de "La Bottega dei Vageri"<ref>Catalogo della mostra Concorso nazionale di pittura “Maschere e Carnevale” a cura de "La Bottega dei Vageri"</ref>- segnalata la sua opera “Arlecchino malato”
# Dicembre 1959 – Terni – X premio Nazionale “Città di Terni”<ref>Catalogo del X premio Nazionale “Città di Terni” 1959 - "La Soffitta" Gruppo Artisti Ternani </ref>
# Maggio-Giugno 1960 – Bari – X mostra Nazionale “Maggio di Bari”<ref>Catalogo della X mostra Nazionale di pittura “Maggio di Bari” - Maggio 1960</ref>
# Settembre/Ottobre 1974 - Rassegna Nazionale Biennale d’Arte Contemporanea “Mario Pettenon”<ref>Catalogo della V Rassegna Nazionale Biennale d’Arte Contemporanea “Mario Pettenon”</ref> – S. Martino di Lupari (Padova)
# Novembre 1974 - Prima Rassegna Nazionale di Pittura “Città di Arzignano”<ref>Catalogo della Prima Rassegna Nazionale di Pittura “Città di Arzignano” - Novembre 1974</ref> – Arzignano (Vicenza)
# Dicembre 1974 - II Concorso Nazionale di Pittura “Centro Culturale Comunale di Creazzo”<ref>Catalogo del II Concorso Nazionale di Pittura “Centro Culturale Comunale di Creazzo” - Settembre 1975</ref> – Creazzo (Vicenza)
Mostre ed iniziative a carattere Internazionale :
== Bibliografia ==▼
# Mostra internazionale di Arte Astratta organizzata nel 1960 dalla galleria “Numero”<ref name=":1" /> di Firenze e dall’Associazione Turistica Pratese
# Iniziativa “Arte nel paesaggio” del Comune di Cantagallo, con l’opera "Infiorescenza" nel 1984<ref name=":2" />, rinnovata nel 2000<ref name=":4" /> con l'opera "Amuleto silvestre n°3". Artisti di fama internazionale, quali il cileno Sebastian Matta, partecipano all’iniziativa
# Nel 1992, una sua opera “Marina Bassa” è inserita nell’iniziativa “Arte per la pace”<ref name=":3" /> organizzata dal Comune di Prato in collaborazione col comune tedesco di Ebensee
Principali Mostre personali<ref>Cataloghi delle mostre a cura dell'Artista, con scritti di : Salvatore Maugeri, Giuseppe Vannucchi, Rinaldo Frank Burattin, Giancarlo Caldini.</ref> :
# Galleria d’Arte Alpone – San Bonifacio (Verona) – dal 27 Ottobre al 9 Novembre 1973
# Galleria d’Arte del Ponte – Vicenza – dall’ 8 al 28 Marzo 1974
# Ristorante Paracucchi – Motel Agip Sarzana (La Spezia) – dall’ 11 al 30 Aprile 1974
# Galleria d’Arte S. Giorgio – Mestre (Venezia) – dal 15 al 27 Giugno 1974
▲== Bibliografia ==
“Prato : Arte oggi” – Franco Riccomini – Edizioni del Palazzo – 1976▼
“Formale / Informale” – Elvio Natali – Edizioni del Palazzo – 1980▼
“Prato e la sua provincia” – Claudio Cerretelli – Giunti – 1996▼
“Artisti storici del 900 a Prato” – Franco Riccomini – Studio Bibliografico Pratese – 2001▼
“Storia delle Arti figurative nella Prato del tardo novecento” Franco Riccomini – Le Polene - 2003▼
▲# "Brachi Adon" testo di Carlo Munari - pag. 117 in “Prato : Arte oggi” – a cura di Franco Riccomini – Edizioni del Palazzo – 1976
“L’arte di Adon Brachi : Uno specchio di lente giornate fra gli idoli della geometria” in : “Prato : Un’operosa città del silenzio fra ottocento e novecento” – Associazione culturale “Cesare Guasti” – Studi e Memorie n°7 - Sergio Nannicini - Cantagalli 2009▼
▲# "Il neonaturalismo di Adon Brachi" - pag. 36 e seg. in “Formale / Informale” – Elvio Natali – Edizioni del Palazzo – 1980
▲# “Prato e la sua provincia” – Pag. ii, 183, 256 - Claudio Cerretelli – Giunti – 1996 - 1999 - 2003
▲# "Nel tempo dell'informale con le tele di Adon Brachi" - pag. 82,83 in “Artisti storici del 900 a Prato” – Franco Riccomini – Studio Bibliografico Pratese – 2001
▲# Adon Brachi in "Arte nel Paesaggio" - pag. 87 e seg. in “Storia delle Arti figurative nella Prato del tardo novecento” - Franco Riccomini – Le Polene - 2003
▲# “L’arte di Adon Brachi : Uno specchio di lente giornate fra gli idoli della geometria” in : “Prato : Un’operosa città del silenzio fra ottocento e novecento” – Associazione culturale “Cesare Guasti” – Studi e Memorie n°7 - pag. 167 e seg. di Sergio Nannicini - Cantagalli 2009
== Note ==
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