Mir-Hosein Musavi: differenze tra le versioni

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{{Carica pubblica
|carica = [[Primi ministri dell'Iran|Primo ministro della Repubblica Islamica dell'Iran]]
|nome = Mir-Hosein Musavi
|immagine = Zahra_Rahnavard,_Mir_Hossein_Mousavi_and_Hamed_Saber_(cropped).jpg
|didascalia = Musavi nel 2009
|partito =
|coalizione =
|mandatoinizio = 31 ottobre [[1981]]
|mandatofine = 3 agosto [[1989]]
|presidente = [[Ali Khamenei]]
|titolo di studio = Laurea in Architettura<br />([[Università di Teheran]])
|professione = politico
|vice =
|predecessore = Mohammad-Reza Mahdavi Kani
|successore = ''carica abolita''
|carica2 = Ministro degli affari esteri della [[Repubblica Islamica dell'Iran]]
|coalizione2 =
|mandatoinizio2= 15 agosto [[1981]]
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|vice2 =
|predecessore2 = [[Mohammad Ali Rajai]]
|successore2 = [[Ali Akbar Velayati]]
|carica3 = [[Ministero della difesa e della logistica delle forze armate|Ministro della Difesa della Repubblica Islamica dell'Iran]]<br /><small>ad interim</small>
|mandatoinizio3 = 20 agosto [[1984]]
|mandatofine3 = 21 ottobre [[1984]]
|predecessore3 = [[Mohammad Salimi]]
|successore3 = [[Mohammad-Reza Rahimi]]<small><br/>(ad interim)</small>
|primoministro3 = ''Se stesso''
|carica4 = [[Ministero della pubblica istruzione (Iran)|Ministro della pubblica istruzione della Repubblica Islamica dell'Iran]]<br /><small>ad interim</small>
|mandatoinizio4 = 20 agosto [[1984]]
|mandatofine4 = 21 ottobre [[1984]]
|predecessore4 = [[Ali-Akbar Parvaresh]]
|successore4 = [[Kazem Akrami]]
|primoministro4 = ''Se stesso''
|partito = Movimento dei Musulmani Militanti<small><br/>(1977-1979)</small> <br/> [[Partito Islamico Repubblicano]]<small><br/>(1979-1987)</small> <br/> Il Sentiero Verde della Speranza<small><br/>(dal 2009)</small>
|alma mater = Università nazionale di Teheran
|primoministro2 = [[Mohammad Ali Rajai]] <br/> [[Mohammad Javad-Bahonar]] <br/> [[Mohammad-Reza Mahdavi Kani]]
}}
{{Bio
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|Cognome = Musavi
|Sesso = M
|LuogoNascita = KhamenehKhāmeneh
|GiornoMeseNascita = 29 settembre
|AnnoNascita = 1941
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}}
 
Di cultura [[Azerbaigian|azera]],<ref>{{en}} [http://www.iranian.com/Opinion/2003/August/Azeri/ Lista di Azeri celebri in Iran], Iranian.com</ref> riformista conservatore, pittore e architetto, Mir-Hosein Musavi KhamenehKhāmeneh ({{persiano|میرحسین موسوی خامنه}}) è stato [[Primi ministri dell'Iran|primo ministro iraniano]] nel quinto e ultimo governo della Repubblica islamica d'Iran, dal 1981 al 1989. Musavi è attualmente presidente dell'[[Accademia Iraniana delle Arti]] ed è stato candidato nelle [[Elezioni presidenziali in Iran del 2009|elezioni presidenziali del 2009]], risultando sconfitto da [[Mahmud Ahmadinejad]] in un'elezione la cui regolarità è stata contestata da molti osservatori, nazionali e internazionali.
 
È stato l'ultimo [[Primi ministri dell'Iran|primo ministro iraniano]] prima del [[referendum costituzionale iraniano del 1989]] che ha abolito la carica di primoPrimo ministro. Prima di ciò, è stato ministro degli affariAffari esteriEsteri. È anche membro del [[Consiglio per il Discernimento]] e del [[Consiglio Supremo della Rivoluzione Culturale]]. Tuttavia, dal 2009, non ha partecipato alle sue riunioni per un lungo periodo di tempo, cosa che è stata interpretata dagli analisti politici e dai commentatori come un segno della sua contrarietà all'operato del Consiglio. Musavi ha ottenuto un master in Architettura nell'[[Università del martire Beheshti]]. Nei primi anni della rivoluzione islamica, Musavi fu direttore del quotidiano ufficiale del [[Partito della Repubblica Islamica]], il ''[[Jomhouri-e Eslami]]'' (Repubblica Islamica).
 
Nonostante il suo coinvolgimento col regime negli anni '80, dagli anni 2010 è stato messo agli [[arresti domiciliari]] ed emarginato per la sua opposizione ad [[Ali Khamenei]] e la vicinanza al [[Movimento Verde]].
 
== Gioventù e carriera ==
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In seguito al diploma preso al termine delle scuole superiori, Musavi si trasferì a [[Tehran]] nel 1958. Nell'[[Università Nazionale di Tehran]] (ora [[Università del martire Beheshti]], {{farsi|دانشگاه شهید بهشتی|Dāneshgāh Shahīd Beheshtī}}), seguì i corsi di [[Architettura]] e si laureò nel 1969. Più tardi, nel 1983, Musavi si specializzò in [[Architettura islamica]] classica.
 
Musavi è sposato con Zahra Rahnavard, specializzata in arte scultorea e che fu tra gli studenti di [[Ali Shariati]], per diventare in seguito rettore della [[Università al-Zahra|Università femminile [Fātmeh] al-Zahra]] di Tehran e consigliere politico dell'ex presidente iraniano [[Mohammad Khatami]].<br />
Attualmente si trova agli [[arresti domiciliari]] con la moglie, così come [[Mehdi Karrubi]].<ref name="amnesty.org">[https://www.amnesty.org/en/library/info/MDE13/086/2011/en Iran: Further information: Opposition leaders arbitrarily held] [[Amnesty International]], 29 settembre 2011</ref>
 
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Mir-Hosein Musavi, che ha una reputazione di "onestà, semplicità e di legame con le masse",<ref>{{Cita web|url=https://www.ft.com/cms/s/0/7e0997f4-e40f-11dd-8274-0000779fd2ac.html?nclick_check=1|titolo=Iran’s ex-PM seen as candidate|data=16 gennaio 2009|editore=[[Financial Times|FT]]}}</ref> è stato Primo Ministro tra il 31 ottobre 1981 e il 3 agosto 1989, sotto la presidenza di [[Ali Khamenei]]. È rispettato da numerosi iraniani. Alcuni analisti ne hanno lodato le capacità economiche e ricordano la sua capacità di difesa del suo Paese nel corso della [[guerra Iran-Iraq]], combattuta durante il suo premierato. È anche apprezzato per i suoi sforzi di evitare l'isolamento internazionale dell'Iran.<ref>{{Cita web|url=https://www.bbc.co.uk/persian/iran/2009/03/090303_mg_mir_hossain_mosavi.shtml|data=3 marzo 2009|editore=[[BBC]]|lingua=fa|titolo=Mir-Hossein: Attempt to Exit 20-year long Isolation? (میر حسین موسوی؛ تلاش برای خروج از انزوای ۲۰ ساله؟),}}</ref>
 
Musavi ha anche positivamente sperimentato, mentre era primoPrimo ministroMinistro, un approccio economico basato sulla distribuzione di [[buono acquisto|coupon]]/[[voucher]] grazie alla distribuzione deiai quali la popolazione ha potuto usufruire di beni di prima necessità durante il conflitto con l'[[Iraq]] di [[Saddam Hussein]], allorché l'economia dell'Iran erasi rimastaera indebolita a causa delle sanzioni internazionali, imposte ai due belligeranti dalle potenze occidentali.
 
Non è chiaro il ruolo da lui svolto, era l'allora primo ministro, nell'[[Esecuzione dei prigionieri politici iraniani del 1988|eliminazione nel 1988 di circa 33.000 prigionieri politici detenuti nelle carceri iraniane]]. In un incontro con studenti universitari iraniani nel corso della sua campagna elettorale nel giugno 2009, si è rifiutato di rispondere alle insistenti richieste dei giovani che volevano sapere come mai egli non avesse voluto o saputo impedire un simile crimine.<ref>Il Secolo XIX, domenica 21 giugno 2009, https://web.archive.org/web/20151029041932/http://asinthedaysofnoah.blogspot.com/2008_08_24_archive.html][https://web.archive.org/web/20090528203736/http://www.iranfocus.com/fr/iran-general-/le-candidat-moussavi-pris-partis-une-nouvelle-fois-pour-sur-son-r-le-dans-les-massacres-07143.html]</ref> Lo stesso [[Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana]] in esilio lo considera come uno dei corresponsabili del massacro.<ref>[http://www.ncr-iran.org/it/content/view/1692/71/ Iran: gli studenti sfidano Moussavi sul suo ruolo nel massacro del 1988], Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana - Commissione degli Affari Esteri</ref>
 
È arduo qualificare Musavi come un coerente campione di liberalismo, dal momento che ha condiviso in pieno la politica dell'[[Ayatollah]] Khomeyni, ivi compresa la prolungata presa di ostaggi statunitensi del 1979 all'interno dell'Ambasciata USA, affermando che essa era stata "utile agli obiettivi della Rivoluzione Islamica".
In un'intervista col ''New York Times'' del 1981 dichiarò: «è stato dopo di ciò che abbiamo riscoperto la nostra autentica identità islamica».<br />
Di fatto Musavi ha raggiunto i ranghi dei cosiddetti "riformisti" (comunqueovviamente all'interno dello schieramento clericale che domina il paese) solo alla fine degli [[Anni 1990|anni novanta]], contribuendo attivamente alla campagna elettorale presidenziale del 1997 di [[Mohammad Khatami]], dopo un lungo periodo in cui s'era tenuto lontano dalla vita politica attiva, a ciò indotto dalla sostanziale disgrazia politica nella quale era caduto e che lo aveva convinto dell'opportunità di tornare alla sua professione di architetto e all'insegnamento.
===Ruolo presunto nel massacro del 1988===
Non è chiaro il ruolo da lui svolto, era l'allora primoPrimo ministroMinistro, nell'[[Esecuzione dei prigionieri politici iraniani del 1988|eliminazione nel 1988 di circa 33.000 prigionieri politici detenuti nelle carceri iraniane]]. In un incontro con studenti universitari iraniani nel corso della sua campagna elettorale nel giugno 2009, si è rifiutato di rispondere alle insistenti richieste dei giovani che volevano sapere come mai egli non avesse voluto o saputo impedire un simile crimine.<ref>Il Secolo XIX, domenica 21 giugno 2009, https://web.archive.org/web/20151029041932/http://asinthedaysofnoah.blogspot.com/2008_08_24_archive.html][https://web.archive.org/web/20090528203736/http://www.iranfocus.com/fr/iran-general-/le-candidat-moussavi-pris-partis-une-nouvelle-fois-pour-sur-son-r-le-dans-les-massacres-07143.html]</ref> Lo stesso [[Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana]] in esilio lo considera come uno dei corresponsabili del massacro.<ref>[http://www.ncr-iran.org/it/content/view/1692/71/ Iran: gli studenti sfidano Moussavi sul suo ruolo nel massacro del 1988], Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana - Commissione degli Affari Esteri</ref>
 
== Dal 1997 al 2004 ==
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Musavi è anche ricordato positivamente da molti Iraniani per come condusse il Paese durante il conflitto che l'Iraq aveva scatenato contro l'Iran (1980-1988) e per la sua buona conduzione generale per portare l'Iran fuori dai suoi crescenti problemi economici.
 
Musavi ha affermato che i suoi principali obiettivi erano: l'istituzionalizzazione della giustizia sociale, la realizzazione di un'autentica uguaglianza fra i cittadini e dell'onestà, la libertà di espressione, per espellere gli agenti patogeni della corruzione dalla società iraniana e per accelerare l'applicazione della privatizzazione dell'economia dell'Iran, al momento stagnante, e così allontanare l'Iran da quella che chiama "un'economia basata sulla carità".<ref>{{Cita web|url=http://www.presstv.com/election2009/detail.aspx?id=88106|titolo=Moussavi officially joins presidential fray|editore=[[PressTV]]|data=10 marzo 2009|accesso=13 aprile 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090618050730/http://www.presstv.com/election2009/detail.aspx?id=88106}}</ref> Musavi lanciava una seria sfida riformista al rigido establishment politico del Paese e al Presidente conservatore [[Mahmud Ahmadinejad]] che stesso criticava per la sua inettitudine manageriale economica, affermando che quando l'Iran "poteva profittare degli alti prezzi raggiunti dal [[petrolio]], (Ahmadinejad) si comportava come se il contesto fosse stato quello del calo dei prezzi".
 
I riformisti iraniani, favorevoli al rafforzamento dei legami dell'Iran con l'Occidente e che assistevano a un timido indebolimento delle restrizioni sociali in patria, vedevano Musavi come un'alternativa concreta al Presidente conservatore Mahmud Ahmadinejad e credevano che quest'ultimo stesse perdendo la sua popolarità anche tra i conservatori a causa della sua cattiva gestione della situazione economica iraniana, della sua limitazione delle libertà civili e della sua pericolosa linea politica internazionale. Alcuni Iraniani credevano che la sua retorica senza compromessi, ostile a gli [[Stati Uniti]] e a [[Israele]] avesse accresciuto l'isolamento internazionale dell'Iran e danneggiato la posizione dell'Iran nel mondo.
 
Il 16 marzo 2009, l'ex Presidente iraniano [[Mohammad Khatami|Khatami]] rinunciò a candidarsi alle elezioni presidenziali per sostenere Mir-Hosein Musavi.<ref>{{Cita web|url=http://www.payvand.com/news/09/mar/1195.html|titolo= Khatami will soon withdraw candidacy in favor of Mousavi: source |editore= payvand|data=15 marzo 2009|accesso=13 aprile 2009|dataarchivio=17 aprile 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090417102118/http://www.payvand.com/news/09/mar/1195.html|urlmorto=sì}}</ref>
 
=== Obiettivi per il mandato presidenziale ===
Musavi ha in numerose occasioni indicato la sua volontà di cambiare la Costituzione e di rimuovere così l'attuale divieto di acquisto da parte del capitale privato delle stazioni televisive (attualmente tutte le stazioni televisive iraniane sono di proprietà statale), come pure di trasferire il controllo delle forze di polizia al Presidente (dal momento che esse rappresentano il popolo e che il popolo elegge direttamente il Presidente tramite voto popolare), togliendole al controllo della Guida Suprema.<ref>{{Cita web|url=http://www.presstv.com/election2009/detail.aspx?id=90057|titolo=Mousavi backs private TV, urges change recognition|editore=[[PressTV]]|data=31 marzo 2009|accesso=13 aprile 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090618053241/http://www.presstv.com/election2009/detail.aspx?id=90057}}</ref> Musavi ha dichiarato che "Il problema dell'osservanza delle norme e delle regole iraniane è il maggior problema che attualmente il Paese deve affrontare", dichiarando che la sua volontà era quella di trovare la via per rafforzare ulteriormente la legge<ref>{{Cita web|url=http://www.presstv.com/election2009/detail.aspx?id=90375|titolo=Moussavi warns against governmental cover-up|editore=[[PressTV]]|data=3 aprile 2009|accesso=13 aprile 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090618053316/http://www.presstv.com/election2009/detail.aspx?id=90375}}</ref> e che era anche importante metter fine al fatto di mantenere il popolo all'oscuro sulle questioni governative.
 
=== Esito delle elezioni ===
{{vedi anche|Movimento Verde|Proteste post-elettorali in Iran del 2009-2010}}
Le elezioni si sono svolte il 12 giugno 2009. I primi risultati hanno delineato la netta vittoria di Ahmadinejad, malgrado Musavi e altri Iraniani abbiano rifiutato di dar loro credito, sostenendo che il Ministero degli Interni, guidato da [[Sadegh Mahsuli]], un alleato di Ahmadinejad, aveva interferito con il regolare andamento elettorale e avesse falsificato i voti per mantenere Ahmadinejad al potere.<ref name=WPDispute>{{Cita web|url=https://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2009/06/12/AR2009061200916_2.html|titolo=Iran Election In Dispute as 2 Candidates Claim Victory|editore=[[Washington Post]]|data=13 giugno 2009}}</ref> Musavi ha rivendicato la sua vittoria e ha lanciato un invito ai suoi sostenitori affinché celebrassero il risultato per lui positivo. I risultati elettorali devono essere convalidati dal [[Consiglio dei Guardiani della Costituzione|Consiglio dei Guardiani]]: un insieme di esponenti religiosi anziani, guidato da [[Ali Khamenei]].<ref name=WPDispute/>.
 
A due terzi dei voti espressi scrutinati, l'[[Agenzia di Notizie della Repubblica islamica]] (IRNA)<ref>Islamic Republic News Agency.</ref>, ha annunciato il 13 giugno 2009 che [[Mahmud Ahmadinejad]] aveva vinto le elezioni presidenziali grazie al 65% circa dei voti ricevuti.<ref name="AJE1">{{Cita news |titolo=Ahmadinejad 'leads Iran poll count'|pubblicazione=[[Al Jazeera English]]|data=13 giugno 2009|accesso=13 giugno 2009 |citazione= "Doctor Ahmadinejad, by getting a majority of the votes, has become the definite winner of the 10th presidential election," the news agency said.|url=http://english.aljazeera.net/news/middleeast/2009/06/2009612195749149733.html}}</ref> Mir-Hosein Musavi aveva ricevuto il 33% circa dei voti espressi e Karrubi l'1% all'incirca.<ref name=NYT>{{Cita news |titolo=Both Sides Claim Victory in Presidential Election in Iran |pubblicazione=[[The New York Times]]|data=13 giugno 2009|accesso=13 giugno 2009 |citazione= "The election commission said early Saturday morning that, with 77 percent of the votes counted, Mr. Ahmadinejad had won 65 percent and Mr. Moussavi had 32 percent, Reuters reported."|url=https://www.nytimes.com/2009/06/13/world/middleeast/13iran.html}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/middle_east/8098305.stm|titolo=Ahmadinejad wins Iran presidential election |data=13 giugno 2009|sito=[[BBC News]]|accesso=13 giugno 2009}}</ref>
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=== Politica interna ===
Nella sua prima conferenza stampa dall'inizio del nuovo anno iraniano ( ''[[Nawrūz]]'' ) nel marzo del 2009, Musavi ha chiarito la sua proposta politica riguardo al suo eventuale governo del Paese.<ref>
 
{{Cita pubblicazione| cognome =| nome =| titolo =| giornale =Etemad Melli Newspaper|pp=1-2| anno =4| data =Saturday April 7, 2009| numero =887| url =http://www.roozna.com| urlmorto =sì| accesso =aprile 25, 2019| urlarchivio =https://web.archive.org/web/20160308114438/http://www.roozna.com/}}
Nel quadro delle sue proposte politiche figura la creazione di un libero contesto per la circolazione delle informazioni e per le modifiche da apportare al bilancio nazionale.<ref>{{Cita web|url=http://www.spiegel.de/international/world/0,1518,622225,00.html|titolo=The Answer To Ahmadinejad|editore=Spiegel|data= 27 aprile 2009}}</ref> Propugna la creazione di un autentico settore economico privato e di un sistema radio-televisivo non-governativo<ref>{{Cita web|url = http://www.presstv.ir/detail.aspx?id=90056&sectionid=351020101|editore = [[PressTV]]|data = 31 marzo 2009|titolo = Mousavi backs private TV, urges change recognition|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090715073643/http://www.presstv.ir/detail.aspx?id=90056&sectionid=351020101}}</ref> e bloccare le operazioni affidate alla cosiddetta "Polizia della Moralità".<ref>{{Cita web|url = http://www.presstv.ir/detail.aspx?id=90979&sectionid=351020101|titolo = Mousavi: Moral police, provincial visits irrelevant|editore = [[PressTV]]|data = 9 aprile 2009|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090619225512/http://www.presstv.ir/detail.aspx?id=90979&sectionid=351020101}}</ref>
</ref>
Nel quadro delle sue proposte politiche figura la creazione di un libero contesto per la circolazione delle informazioni e per le modifiche da apportare al bilancio nazionale.<ref>{{Cita web|url=http://www.spiegel.de/international/world/0,1518,622225,00.html|titolo=The Answer To Ahmadinejad|editore=Spiegel|data= 27 aprile 2009}}</ref> Propugna la creazione di un autentico settore economico privato e di un sistema radio-televisivo non-governativo<ref>{{Cita web|url = http://www.presstv.ir/detail.aspx?id=90056&sectionid=351020101|editore = [[PressTV]]|data = 31 marzo 2009|titolo = Mousavi backs private TV, urges change recognition|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090715073643/http://www.presstv.ir/detail.aspx?id=90056&sectionid=351020101}}</ref> e bloccare le operazioni affidate alla cosiddetta "Polizia della Moralità".<ref>{{Cita web|url = http://www.presstv.ir/detail.aspx?id=90979&sectionid=351020101|titolo = Mousavi: Moral police, provincial visits irrelevant|editore = [[PressTV]]|data = 9 aprile 2009|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090619225512/http://www.presstv.ir/detail.aspx?id=90979&sectionid=351020101}}</ref>
Ha quindi parlato anche della sua contrarietà ai massicci rimpasti ministeriali, riferendosi a ciò che egli denuncia essere stata la pratica usuale di [[Mahmud Ahmadinejad|Ahmadinejad]].
Riguardo al programma nucleare iraniano, i suoi piani includono la riduzione del suo costo, in contrasto ai progetti radicali in corso, pur sottolineando la legittimità di un progetto che a lui appare come l'espressione di un diritto nazionale.<ref name=foxApril06>{{Cita web|url = http://origin2.foxnews.com/story/0,2933,512770,00.html|titolo = Iran's Reform Candidate, Mir Hossein Mousavi, Says Open to U.S. Negotiations|editore = [[Fox News]]|data = 6 aprile 2009|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090612193156/http://origin2.foxnews.com/story/0,2933,512770,00.html}}</ref>
 
Si è anche espresso in favore della revisione delle leggi che discriminano la donna in Iran nel caso fosse risultato vincitore della imminente competizione elettorale presidenziale. Ha altresì dichiarato che avrebbe raddrizzato la traballante moralità delle forze dell'ordine dell'Iran, assicurandosi che le donne in Iran sianofossero trattate con equanimità, che abbianofruissero di parità di condizioni nel caso volesseroavessero voluto richiederechiedere finanziamenti per le loro attività economiche e la capacitàpossibilità di esprimere le loro opinioni a qualsiasi livello.<ref name=BBCMay30>{{Cita web|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/middle_east/8075603.stm|titolo=Iran candidate Mousavi backs women's rights|editore=[[BBC News]]|data=31 maggio 2009}}</ref>
 
Ha chiesto il sostegno di [[Mohammad Khatami|Khatami]] per la sua campagna elettorale e ha accolto con favore la concorrenza dell'ex Presidente del ''Majles'' (il Parlamento), [[Mehdi Karrubi|Karrubi]]. Musavi ha criticato la distribuzione gratis di patate alla popolazione da parte del governo, bollandola come una flagrante violazione di legge.
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[[Categoria:Architetti iraniani]]
[[Categoria:Primi ministri dell'Iran]]
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[[Categoria:Decorati dell'Eccellente ordine dell'Indipendenza]]