Dottrina del containment: differenze tra le versioni

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{{Nota disambigua|la serie televisiva|Containment (serie televisiva)|Containment}}
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[[File:George F. Kennan 1947.jpg|thumb|[[George Frost Kennan]]]]
Con la '''dottrina del ''containment''''' (o{{lett|contenimento}}; anche nota come '''politica del ''containment''''') ci si riferisce alla [[strategia]] di [[politica estera]] degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] adottata nei primi anni della [[guerra fredda]] con la quale si cercava di arginare il cosiddetto ''"[[Teoria del domino|effetto domino]]''", determinato da un progressivo slittamento di paesi che, su scala regionale, transitavano politicamente verso forme di [[comunismo]] [[Unione Sovietica|sovietico]], piuttosto che verso il [[capitalismo]] e la [[liberaldemocrazia]] di stampo [[Europa|europeo]] occidentale, tipiche dei paesi occidentali sostenuti da [[Washington]]. Tra i maggiori sostenitori del ''contenimento'' vi fu il diplomatico [[George Frost Kennan]].
 
== Panoramica ==
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=== Sviluppi successivi ===
La politica di contenimento statunitense si sviluppò in una opposizione di principio al tentativo di blocco da parte sovietica della propria sfera di influenza. A ogni modo, la politica soffrì degli imprevisti, e dopo l'uscita degli USA dal [[guerra del Vietnam|conflitto in Vietnam]], la politica del contenimento venne in qualche modo screditata. I politici statunitensi avanzarono nuove teorie di "[[Distensione (politica)|distensione]]" e "pacifica coesistenza".
 
Alla fine degli [[anni 1970]] - un decennio particolarmente inefficace per la politica estera USA - venne eletto il presidente [[Ronald Reagan]] che avrebbe governato per otto anni. Reagan credeva che la distensione fosse un errore, e che la convivenza pacifica equivalesse ad arrendersi all'inarrestabile espandersi dell'influenza sovietica. Reagan credeva che la politica del contenimento non si fosse spinta abbastanza in avanti. Invece di perseguire il contenimento come risultato finale, Reagan riteneva che gli USA dovessero sconfiggere i sovietici usando una costosa corsa agli armamenti che l'URSS non poteva sostenere. Le sue politiche furono molto controverse e impopolari in molte nazioni. Esse comprendevano nuovi sistemi missilistici in Europa, e significativamente, piani per un'[[Strategic Defense Initiative|Iniziativa di Difesa Strategica]], popolarmente nota come "guerre stellari", che avrebbe reso gli USA immuni al primo colpo. Quindi il contenimento non era abbastanza; sconfiggere l'Unione Sovietica, mandando in bancarotta la sua economia, venne introdotta come politica statunitense negli anni 1980.
 
Il [[Storia dell'Unione Sovietica (1985-1991)|crollo dell'Unione Sovietica]] nel 1991 segnò la fine ufficiale della politica del contenimento, anche se gli USA mantennero le loro basi nelle aree attorno all'ex URSS, come quelle in Islanda, Germania e Turchia. Al 2005 gli USA dispongono di almeno 700 basi militari attorno al mondo. Alcune stime suggeriscono che il loro numero sia molto più alto.
 
Nel mondo del dopo-[[guerra fredda]], gli studiosi hanno discusso su fino a che punto il contenimento -- o qualche variante di tale strategia -- continui ad animare la diplomazia statunitense, in particolare nel confronto con la Cina. Durante [https://web.archive.org/web/20061108171540/http://www.state.gov/secretary/rm/2005/43655.htm un discorso alla Sophia University di Tokyo nel marzo 2005], Il segretario di Stato USA [[Condoleezza Rice]] pagò pieno tributo a Kennan e alla sua eredità intellettuale per poi elaborare sulla logica delle nuove alleanze che Washington stava costruendo in Asia: "[Mentre] noi guardiamo alla vita della Cina ... Io credo realmente che le relazioni USA-Giappone, le relazioni USA-Corea del Sud, le relazioni USA-India, sono tutte importanti nel creare un ambiente nel quale la Cina sia più incline a giocare un ruolo positivo piuttosto che uno negativo. Queste alleanze non sono contro la Cina; sono alleanze dedicate a stabili relazioni di sicurezza, politiche, economiche e, in effetti, fondate sui valori, che mettano la Cina nel contesto di queste relazioni e su un differente percorso di sviluppo ''rispetto a ciò che accadrebbe se la Cina fosse semplicemente lasciata senza guinzaglio'', semplicemente operando senza quel contesto strategico." (enfasi aggiunta). Almeno un analista strategico, [[Siddharth Varadarajan]], ha sostenuto che l'uso della parola "untethered" (''senza guinzaglio'') da parte della Rice "non fu fortuito". "'To tether' significa "legare una corda o una catena a un animale così da restringerne i movimenti", precisamente lo scopo che Kennan sperava di raggiungere con il 'contenimento' dell'Unione Sovietica", [https://svaradarajan.blogspot.com/2005/07/america-india-and-outsourcing-of_13.html ha scritto Varadarajan.]
 
== Note ==