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Negli [[Anni 1950|anni cinquanta]] il [[Governo della Repubblica Italiana|governo italiano]] bandì la fabbricazione legale di [[eroina]], poiché, dalle [[Industria farmaceutica|industrie farmaceutiche]] del [[Nord Italia]], veniva spesso dirottata sui mercati illegali degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] da alcuni [[Cosa Nostra americana|mafiosi italo-americani]] alle dipendenze del boss [[Lucky Luciano|Charles "Lucky" Luciano]].<ref name=":7" /><ref name="archiviopiolatorre.camera.it">{{Cita news|autore=Sen. Michele Zuccalà|url=http://archiviopiolatorre.camera.it/img-repo/DOCUMENTAZIONE/Antimafia/02_rel_2.pdf|titolo=Capitolo II. Il dominio di Lucky Luciano|pubblicazione=Relazione sul traffico mafioso di tabacchi e stupefacenti nonché sui rapporti tra mafia e gangsterismo italo-americano - Commissione Parlamentare Antimafia VI LEGISLATURA}}</ref><ref name=":6" /> Per queste ragioni, la ''Unione Corsa'' (uno dei nomi utilizzati per indicare la [[mafia corsa]]), già attiva nel [[contrabbando]] di [[Sigaretta|sigarette]] estere nel [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]]<ref name=":4" />, organizzò sistematicamente la raffinazione illegale dell'eroina a [[Marsiglia]]<ref>[http://www.druglibrary.eu/library/books/McCoy/book/10.htm#56 The Marseille Connection<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160309042333/http://druglibrary.eu/library/books/mccoy/book/10.htm |data=9 marzo 2016 }}</ref>, che aveva come fonte l'esportatore [[Libano|libanese]] Sami El Khoury<ref name=":6" /><ref>[http://www.druglibrary.eu/library/books/McCoy/book/09.htm Luciano Organizes the Postwar Heroin Trade<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120623235719/http://www.druglibrary.eu/library/books/McCoy/book/09.htm |data=23 giugno 2012 }}</ref>, il quale assicurava l'[[oppio]] dalla [[Turchia]] e lo faceva trasportare a [[Beirut]] per essere trasformato in [[morfina]] base, che veniva mandata a Marsiglia per la sua trasformazione finale in eroina attraverso marinai francesi che lavoravano su navi in partenza da Beirut, [[Aleppo]] o [[Istanbul]]<ref name=":6" /><ref name=":4" />.
Quattro "famiglie" [[Corsica|corse]] controllavano quest'attività: il ''clan Guerini'' (guidato dal gangster Antoine Guerini e dai suoi fratelli Barthelemy, Francois e Pascal), il ''clan Venturi'' (guidato dai fratelli Dominique e Jean Venturi), il clan dei fratelli Joseph e Ferdinand Orsini ed, infine, quello guidato da Joseph Renucci (il quale, dopo la sua morte nel [[1958]], fu sostituito da [[Marcel Francisci]] e Paul Mondoloni che, a differenza degli altri, spostarono la propria base operativa a [[Parigi]] ma anche a [[Cuba]]).<ref name=":6">{{Cita web|url=https://www.ojp.gov/pdffiles1/Digitization/109053Part1NCJRS.pdf|titolo=ORGANIZED CRIME IN THE UNITED STATES|autore=Robert Blakey|data=1982|editore=Office of Justice Programs ([[Dipartimento della giustizia degli Stati Uniti d'America]])|lingua=en}}</ref><ref name=":4" /><ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/07/31/il-tramonto-del-clan-dei-marsigliesi-killer.html|titolo=IL TRAMONTO DEL CLAN DEI MARSIGLIESI I KILLER UCCIDONO ANCHE MONSIEUR - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-06-15}}</ref> I clan Guerini e Venturi godevano della protezione di [[Gaston Defferre]], sindaco di Marsiglia dal [[1953]] al [[1986]] e per due volte ministro della [[Repubblica francese]].<ref name=":4" /> Un importante associato del clan Venturi nel traffico di eroina fu il gangster
[[File:LuckyLucianoSmaller.jpeg|thumb|left|[[Lucky Luciano|Charles "Lucky" Luciano]], considerato l'anello di congiunzione tra i mafiosi siciliani ed italo-americani nel traffico di eroina.|alt= Lucky Luciano]]
Il prodotto finito veniva venduto in gran parte ai [[Cosa Nostra|mafiosi siciliani]] [[Pietro Davì]], [[Rosario Mancino]], [[Nick Gentile]], [[Frank Coppola]], [[Antonino Sorci]] e Salvatore Greco, detto «Totò il lungo» o «l'ingegnere», sempre associati a [[Lucky Luciano]]<ref name=":7" /><ref name="archiviopiolatorre.camera.it" />; era frequente il caso che essa raggiungeva in un primo tempo i porti di [[Palermo]] o [[Napoli]]<ref>[[Michele Pantaleone]], ''Poi arrivò Lucky Luciano ed anche Napoli fu Cosa Nostra'', da "[[I Siciliani]]", marzo 1983
{{Cita web |url=http://www.claudiofava.it/old/siciliani/memoria/capire/capire04.htm |titolo=Copia archiviata |accesso=10 ottobre 2012 |dataarchivio=10 febbraio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120210142656/http://www.claudiofava.it/old/siciliani/memoria/capire/capire04.htm |urlmorto=sì }}</ref> quale base di partenza per l'America, dopo che la [[rivoluzione cubana|rivoluzione castrista]] a [[Cuba]] ([[1956]]-[[1957|57]]) aveva privato i mafiosi siciliani ed [[Cosa nostra statunitense|americani]] di quell'importante centro di smistamento per l'eroina proveniente da Marsiglia<ref name=":9">{{Cita news|autore=Sen. Michele Zuccalà|url=https://archiviopiolatorre.camera.it/img-repo/DOCUMENTAZIONE/Antimafia/02_rel_1.pdf|titolo=Capitolo I. L'impianto mafioso|pubblicazione=Relazione sul traffico mafioso di tabacchi e stupefacenti nonché sui rapporti tra mafia e gangsterismo italo-americano - Commissione Parlamentare Antimafia VI LEGISLATURA}}</ref>; per il resto l'eroina veniva spedita direttamente dai trafficanti [[Corsica|corsi]] in [[Canada]] e di là negli Stati Uniti, principalmente a [[New York]] o a [[Montréal]], dove la "merce" veniva ritirata da fiduciari dell'[[Cosa nostra statunitense|organizzazione mafiosa]] che agivano alle dipendenze di [[Settimo Accardi]] ("soldato" della [[Genovese (famiglia)|famiglia Genovese]]), dei fratelli Alberto e Vito Agueci (originari di [[Salemi]]) e di [[Johnny Papalia]]<ref>[http://www.lacndb.com/php/Info.php?name=John%20Papalia La Cosa Nostra<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, "rappresentanti" canadesi della [[Buffalo (famiglia)|famiglia di Buffalo]] (guidata da [[Stefano Magaddino]]), i quali tennero i contatti da un lato con i mafiosi siciliani di [[Salemi]] e [[Castellammare del Golfo]] e dall'altro con i trafficanti italo-americani di [[Toronto]], [[Detroit]] e New York<ref name=":7">{{Cita news|lingua=|autore=Sen. Michele Zuccalà|url=http://archiviopiolatorre.camera.it/img-repo/DOCUMENTAZIONE/Antimafia/02_rel_a1.pdf|titolo=Allegato n. 1. Sintesi delle conclusioni del comitato per le indagini sui singoli mafiosi, sul traffico di stupefacenti e sul legame tra fenomeno mafioso e gangsterismo americano|pubblicazione=Documenti della Commissione Parlamentare Antimafia VI LEGISLATURA}}</ref>, dove il consumo di eroina si era particolarmente diffuso in aree vulnerabili, come negli ''[[slums]]'' [[Afroamericano|afroamericani]] e [[portoricani]]<ref name=":6" />, ed aveva preso piede nei [[Cinquantaduesima strada|jazz club]] e nell'ambiente del [[jazz]] statunitense in genere<ref>{{Cita web|url=https://www.liceoberchet.it/jazz-storia-tipologie-e-strumenti-principali/|titolo=Jazz: storia, tipologie e strumenti principali|sito=LiceoBerchet.it|data=2018-07-17
Nel [[1961]] la [[Guardia di Finanza]] italiana, con la collaborazione del [[Federal Bureau of Narcotics]] americano e della polizia canadese, riuscì ad individuare ed arrestare questo nutrito gruppo di trafficanti in [[Italia]], [[Francia]], [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e [[Canada]] che si erano raccolti intorno ai due fratelli [[Palermo|palermitani]] Salvatore e Ugo Caneba (espulsi dagli USA nel [[1954]] e residenti a [[Roma]])<ref name=":8" /> in collegamento con l'organizzazione statunitense-canadese di Agueci, Papalia ed Accardi, imbarcando a più fasi verso gli Stati Uniti non meno di 285 kg di [[eroina]] fornita dai corso-marsigliesi ed, in minima parte, prodotta in proprio in un laboratorio clandestino a [[Milano]].<ref name="archiviopiolatorre.camera.it" /><ref name=":9" /> Negli anni successivi, tutti gli arrestati riporteranno severe condanne da parte della giustizia italiana e statunitense.<ref name=":7" />
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=== Presunti rapporti con i servizi segreti e con l'omicidio Kennedy ===
Con la complicità del maggiore [[Roger Trinquier]] e del colonnello [[Maurice Belleux]] dello [[Service de documentation extérieure et de contre-espionnage|SDECE]] (il [[servizio segreto]] [[Francia|francese]]), durante la [[Prima guerra d'Indocina]] ([[1946]]-[[1954|54]]) alcuni gangster corsi costituirono piccole compagnie di [[charter]] nel [[Laos]], soprannominate "Air opium", che trasportavano oppio fino a [[Saigon]], dove veniva mandato a Marsiglia per essere raffinato in eroina<ref name=":5" />.
Secondo diverse fonti, il ''Service d'Action Civique'' (SAC), il servizio d'ordine e braccio clandestino del partito [[Gollismo|gollista]] fondato nel [[1960]] da [[Jacques Foccart]], [[Charles Pasqua]] e [[Achille Peretti (politico)|Achille Peretti]], arruolò tra le sue
Nel [[1971]] fu arrestato Andrè Labay, [[Imprenditore|industriale]] e [[produttore cinematografico]] [[parigi]]no (ma anche agente dello SDECE e della SAC), per aver organizzato spedizioni di almeno 233 kg di eroina dalla [[Francia]] a [[New York]], in combutta con l'organizzazione dei gangster corsi Laurent Fiocconi e Jean Claude Kella, legati al clan Orsini<ref name=":6" /><ref>{{Cita news|lingua=en
Nel [[1972]] Roger de Louette, un ex agente dello SDECE, fu condannato a 5 anni di carcere negli Stati Uniti per avervi introdotto eroina dal valore di 12 milioni di dollari ed affermò di aver agito alle dipendenze del [[colonnello]] dello SDECE Paul Fournier, che negò ogni accusa.<ref>{{Cita news|lingua=en
Nel [[1988]] lo scrittore e sceneggiatore [[Stephen J. Rivele]] raccolse le confessioni dell'ex agente della SAC e trafficante di droga còrso Christian David (implicato nell'omicidio del commissario di polizia Maurice Galibert e nel misterioso rapimento dell'attivista marocchino [[Mehdi Ben Barka]])<ref name=":3" /><ref name=":2">{{Cita news|lingua=fr|url=https://www.lemonde.fr/archives/article/1966/02/03/le-commissaire-galibert-est-tue-et-deux-policiers-sont-blesses-rue-d-armaille_2705766_1819218.html|titolo=Le commissaire Galibert est tué et deux policiers sont blessés rue d'Armaillé|pubblicazione=Le Monde.fr|data=1966-02-03|accesso=2022-05-27}}</ref><ref name=":1" />, il quale gli rivelò che nel [[1963]] la [[Cosa Nostra americana]] chiese aiuto per uccidere il Presidente degli Stati Uniti [[John F. Kennedy]] al boss della [[Mafia corsa|mafia còrsa]] a [[Marsiglia]], Antoine Guerini, che reclutò i tre killer Lucien Sarti, Sauveur Pironti e Roger Bocognani: da Marsiglia i tre sicari vennero condotti a [[Città del Messico]], dove passarono un mese a preparare l'attentato; un corriere della mafia di [[Chicago]] li accompagnò al posto di confine di [[Brownsville (Texas)|Brownsville]], da dove entrarono in [[Texas]] con falsi passaporti italiani; a [[Dallas]] la mafia aveva affittato un alloggio per evitare che i tre fossero registrati in albergo e il giorno dell'attentato Pironti e Bocognani si appostarono in due caseggiati sul percorso di Kennedy mentre Sarti sulla collinetta di Grassy Knoll; compiuta la missione, i tre rimasero nascosti per dieci giorni negli Stati Uniti, poi tornarono a Marsiglia via [[Montréal]]<ref name=":0">{{cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/10/26/chi-uccise-kennedy.html|titolo=CHI UCCISE KENNEDY? - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|accesso=20 novembre 2020}}</ref>.
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=== Il caso "French Connection" ===
[[File:Il braccio violento della legge.JPG|thumb|left|Una scena del film [[Il braccio violento della legge|''The French Connection'']] ([[1971]]), vincitore di cinque [[Premio Oscar|Premi Oscar]].]]
Il 21 gennaio [[1962]], Sonny Grosso e Eddie Egan, due [[Investigatore|detective]] della Squadra Narcotici del [[NYPD]], pedinando il [[Cosa nostra statunitense|mafioso]] Pasquale "Patsy" Fuca (nipote di Angelo "Little Angie" Tuminaro, affiliato di spicco della [[famiglia Lucchese]]), giunsero all'arresto di [[Jacques Angelvin]], presentatore televisivo francese in visita a New York che trasportava 52 kg di eroina celati nella sua [[Buick]] fatta venire su un [[piroscafo]] dalla Francia<ref>[https://www.nytimes.com/1995/11/06/nyregion/edward-r-egan-police-officer-who-inspired-movie-dies-at-65.html Edward R. Egan, Police Officer Who Inspired Movie, Dies at 65 - New York Times<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://suite101.fr/article/un-livre-renversantmes-prisons-americaines-de-jacques-angelvin-a20633 Un livre renversant:«Mes prisons américaines» de Jacques Angelvin | Suite101<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120619172234/http://suite101.fr/article/un-livre-renversantmes-prisons-americaines-de-jacques-angelvin-a20633 |data=19 giugno 2012 }}</ref>, che era probabilmente il corriere per un traffico di eroina in partenza da Marsiglia diretto da due astuti trafficanti, il [[Corsica|corso]] François Scaglia e Jean Jehan (detto ''Kiki l'americano'').<ref name=":10" /><ref name=":14">[https://www.raiplay.it/video/2022/05/Mafia-Dossier---Tg2-Dossier-Eroina-SpA-effc3e8b-da8a-4ee9-ae2a-5fad4d0dd065.html Tg2 Dossier: Eroina S.p.A. (1980)], reportage realizzato da [[Giuseppe Marrazzo]] per la [[Rai]].</ref> Questo sequestro di eroina rappresentò un record per l'epoca ed ottenne notorietà presso il grande pubblico grazie al libro-inchiesta dello scrittore [[Robin Moore]] intitolato "''The French Connection''", da cui venne tratto l'omonimo film del [[1971]] diretto da [[William Friedkin]] e vincitore del [[Oscar al miglior film|Premio Oscar come miglior film]] (uscito in [[Italia]] con il titolo "''[[Il braccio violento della legge]]''")<ref name=":10">{{Cita news|lingua=en
Nel dicembre 1972 si scoprì che circa 300 kg di [[eroina]] e [[cocaina]] conservati come reperto in un deposito del NYPD a [[Manhattan]] erano scomparsi ed erano stati sostituiti con sacchetti di [[farina]] e [[maizena]]: l'eroina rubata era in gran parte quella che era stata sequestrata da Eddie Egan e Sonny Grosso nel [[1962]]<ref>{{Cita news|lingua=en
Per i furti di eroina della "''French Connection''" vennero indagati tre ex agenti della S.I.U. ma non si riuscì a collegarli ai furti e furono condannati soltanto per [[evasione fiscale]] per via dei loro redditi inspiegabili<ref>{{Cita news|lingua=en
Il [[3 febbraio]] [[1972]], Vincent Papa, principale trafficante di eroina del [[Queens]] e "fornitore" della famiglia Lucchese, venne arrestato nel [[Bronx]] insieme al suo sodale Joseph "Joe" DiNapoli, in possesso di una valigia contenente quasi un milione di [[dollaro statunitense|dollari]]<ref>{{Cita web|url=https://law.resource.org/pub/us/case/reporter/F2/533/533.F2d.815.75-1208.267.html|titolo=UNITED STATES of America, Appellee,
vs.
Vincent PAPA, Defendant-Appellant.|sito=law.resource.org|accesso=2022-06-11}}</ref> e furono sospettati di essere dietro ai furti al caveau del NYPD insieme alla loro banda, che "curava" lo smercio della droga trafugata.<ref>{{Cita news|lingua=en
vs.
Carmine TRAMUNTI et al., Defendants-Appellants.|sito=law.resource.org|accesso=2022-06-11}}</ref><ref name=":62">{{Cita web|url=https://www.ojp.gov/pdffiles1/Digitization/109053Part1NCJRS.pdf|titolo=ORGANIZED CRIME IN THE UNITED STATES|autore=Robert Blakey|editore=Office of Justice Programs ([[Dipartimento della giustizia degli Stati Uniti d'America]])|data=1982|lingua=en}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en
===La cooperazione franco-statunitense===
[[File:RichardNixon.jpg|thumb|Il Presidente statunitense [[Richard Nixon]], fautore della "[[guerra alla droga]]" e della collaborazione franco-americana nella lotta al narcotraffico.]]
Durante la visita ufficiale del Presidente francese [[Georges Pompidou]] negli Stati Uniti nel [[1970]], il Presidente statunitense [[Richard Nixon]] gettò le basi per una cooperazione franco-americana nella lotta al traffico di droga, la quale fu ufficializzata il [[26 febbraio]] [[1971]] con la stipula di accordo tra il procuratore generale [[John Newton Mitchell|John N. Mitchell]] e il ministro dell'Interno francese [[Raymond Marcellin]].<ref name=":4">{{Cita news|lingua=en
Nel [[maggio]] del 1971 due parlamentari americani, Robert H. Steele e Morgan F. Murphy, presentarono al [[Congresso degli Stati Uniti]] un rapporto sul traffico di droga in cui si affermava che "''quattro famiglie sono il cuore della produzione illegale di eroina a Marsiglia''" con riferimento esplicito ai clan Guerini, Venturi, Orsini e Francisci, lasciando anche intendere che non c'erano mai stati seri sforzi da parte delle autorità francesi per fermarli.<ref name=":4" /> Nell'[[agosto]] dello stesso anno, tali accuse furono ribadite pubblicamente da John T. Cusack, rappresentante del [[Bureau of Narcotics and Dangerous Drugs]] (BNDD) a [[Parigi]], e provocarono una dura replica da parte di alcuni funzionari francesi, i quali affermarono che la [[droga]] era un problema essenzialmente americano e non riguardava la [[Francia]].<ref>{{Cita news|lingua=en
[[File:French connection seizure 257.jpg|thumb|left|Il sequestro di 20 kg di [[eroina]] a [[Parigi]] nel [[1973]]. Il primo a sinistra, l'agente speciale Pierre A. Charette, seguito dall'agente del BNDD Kevin Finnerty, e, ultimo a destra, il commissario François Le Mouël, dirigente dell'OCRTIS dal [[1971]] al [[1981]].]]
Il [[17 giugno]] successivo, durante una [[conferenza stampa]], Nixon dichiarò ufficialmente "[[guerra alla droga]]", identificando l'abuso di stupefacenti come "''nemico pubblico numero uno''"<ref>{{cita testo|titolo=Richard Nixon: Remarks About an Intensified Program for Drug Abuse Prevention and Control<!-- Titolo generato automaticamente -->|url=http://www.presidency.ucsb.edu/ws/index.php?pid=3047&st=&st1=}}</ref>, e in Francia il ministro dell'Interno Marcellin fece analoghe dichiarazioni, promuovendo un aumento delle pene detentive per traffico di droga fino a vent'anni di carcere; nominò inoltre il commissario [[François Le Mouël]] responsabile dell'Ufficio centrale per la repressione del traffico illecito di droghe (OCRTIS)<ref>{{Cita web|url=https://www.lefigaro.fr/actualite-france/2015/10/05/01016-20151005ARTFIG00229-le-tombeur-de-la-french-connection-est-mort.php|titolo=Le tombeur de la French Connection est mort|sito=LEFIGARO|data=2015-10-05|lingua=fr|accesso=2022-06-12}}</ref> e un altro valente investigatore, [[Marcel Morin]], come dirigente della Squadra Narcotici di Marsiglia (il cui personale fu aumentato a 77 unità), con l'incarico specifico di scovare i laboratori clandestini per la produzione di eroina.<ref name=":4" /> Infatti, nel [[febbraio]] [[1972]], sei laboratori illegali di eroina furono scoperti e sequestrati dalla polizia francese nei pressi di Marsiglia e fu nuovamente arrestato il "chimico" Joseph Cesari (il quale si impiccò in carcere il mese successivo)<ref>{{Cita news|lingua=en
===La "Latin-american Connection"===
Nel 1972 fu scoperto un colossale traffico di eroina che, partendo da Marsiglia e passando per [[Brasile]] e [[Paraguay]], giungeva negli Stati Uniti<ref>{{Cita libro|nome=Ralph|cognome=Blumenthal|titolo=Last Days of the Sicilians: At War with the Mafia|url=https://books.google.it/books?id=0Y89bKi-GQIC&pg=PT163&dq=lucien+sarti+Buscetta&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiv5YS254D4AhUTQvEDHSqTBn8Q6AF6BAgJEAM|accesso=2022-05-27|data=2012-04-18|editore=Crown|lingua=en|ISBN=978-0-307-81546-0}}</ref><ref name=":13">[[Claire Sterling]], ''Cosa non solo nostra: la rete mondiale della mafia siciliana'', Milano, Mondadori, 1990.</ref>, organizzato dal ''boss'' mafioso siciliano [[Tommaso Buscetta]] e dal gangster corso Auguste Joseph Ricord insieme ai suoi tirapiedi Lucien Sarti e Christian David (ricercato in Francia per l'omicidio del commissario Maurice Galibert)<ref name=":3" /><ref name=":2" /><ref name=":1">{{Cita news|lingua=en
===Tentativi di ripresa===
Nonostante il giro di vite operato dalle autorità francesi nei primi [[Anni 1970|anni '70]], elementi superstiti della [[mafia corsa]] continuarono ad inviare eroina negli Stati Uniti grazie ad una collaborazione con gruppi mafiosi di [[Palermo]] e [[Milano]], i quali li aiutarono ad installare nuovi laboratori clandestini lontano da Marsiglia, ad esempio in [[Liguria]], in [[Lombardia]] o in [[Sicilia]].<ref name=":14" /><ref>{{Cita news|lingua=en
==Gangster coinvolti nella French Connection==
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*[[Paul Mondoloni]]
*[[Joseph Orsini]]
*[[
*[[Joseph Renucci]]
*[[Dominique Venturi]]
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*[[Laurent Fiocconi]]
*[[Jean Claude Kella]]
*[[Gaëtan Zampa]]
===Criminali canadesi===
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==Bibliografia==
*[[Charles Siragusa]] e [[Robert Wiedrich]], ''The Trail of the Poppy. Behind the mask of the Mafia'', [[Hoboken (New Jersey)|Hoboken]], [[Prentice Hall]], [[1966]]; trad. it. ''La pista del papavero: 25 anni di lotta contro il traffico della droga'', Milano, [[Mursia]], [[1968]].
*[[Robin Moore]], ''The French Connection'', Boston, [[Little, Brown and Company]], [[1969]]; trad. it. ''Il braccio violento della legge'', Milano, [[Dall'Oglio (casa editrice)|Dall'Oglio]], 1972; Milano, [[Arnoldo Mondadori Editore]], 1978.
*[[Catherine Lamour]] e [[Michel R. Lamberti]], ''Les grandes manœuvres de l'opium,'' Parigi, [[Éditions du Seuil]], 1972; trad. it. ''Il sistema mondiale della droga. La tossicomania come prodotto del capitalismo internazionale'', Torino, [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]], 1973.
*[[Alfred W. McCoy]], con la collaborazione di [[Cathleen B. Read]] e [[Leonard P. Adams]], ''The Politics of Heroin in Southeast Asia,'' New York, [[Harper & Row]], 1972; trad. it. ''La politica dell'eroina. L'industria della droga al servizio del potere: gli uomini, l'organizzazione, gli itinerari'', Milano, [[Rizzoli]], [[1973]].
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*[[Robert Daley]], ''Prince of The City. The True Story of a Cop Who Knew To Much'', Boston, [[Houghton Mifflin]], 1978; trad. it. ''Il principe della città. La vera storia di un poliziotto che sapeva troppo'', Milano, [[Sperling & Kupfer]], [[1980]].
*[[Pino Arlacchi]], ''La mafia imprenditrice. L'etica mafiosa e lo spirito del capitalismo'', [[Bologna]], [[Il Mulino]], 1983.
*[[Claire Sterling]], ''Octopus. The long reach of the international Sicilian Mafia'', New York, Norton, 1990; trad. it. ''Cosa non solo nostra: la rete mondiale della mafia siciliana'', Milano, Mondadori, [[1990]].
== Voci correlate ==
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