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{{Storia della musica}}
[[File:Baschenis - Musical Instruments.jpg|thumb|upright=1.6|[[Evaristo Baschenis]], ''Strumenti musicali''.]]
 
La '''musica''' è l'[[arte]] di concepire e creare sequenze organizzate di [[suoni]]. In quanto esperienza [[estetica]], essa è presente in tutte le epoche e in tutte le [[Cultura|culture]] umane, modificando nel tempo il proprio significato e ruolo, e prendendo forme e utilizzando tecniche diverse a seconda dei periodi storici e delle regioni. Il termine deriva dal [[greco antico]] "μουσική" (mousikē), che significa "arte delle [[Muse (divinità)|Muse]]", ossia le [[divinità]] della [[mitologia greca]] associate alle varie forme di arte e cultura.<ref>{{Treccani|musica|Musica}}</ref>
La '''musica''' ({{lang-grc|μουσική|mousikḗ|arte delle [[Muse (divinità)|Muse]]|da=si|p=si|pp=si}}) è l'[[arte]] di ideare e produrre, mediante l'uso di [[strumenti musicali]] o della [[voce]], successioni strutturate di suoni semplici o complessi, che possono variare per altezza, per intensità e per timbro<ref>{{Cita web|autore=Treccani Publishing Company|titolo=Treccani: Music|url=https://www.treccani.it/vocabolario/musica/|accesso=12 05 2022|sito=ahdictionary.com}}</ref>, organizzati secondo le dimensioni di [[melodia]], [[armonia]] e [[ritmo]].<ref>{{Cita web|titolo=music {{!}} Art Form, Styles, Rhythm, & History|url=https://www.britannica.com/art/music|accesso=15 settembre 2021}}</ref> È uno degli aspetti [[cultura]]li universali di tutte le società umane.
 
Le macro-principali categorie dellamusicali, come la [[musica colta]], la [[popular music|musica popolare]] e la [[musica tradizionale]], si articolanosuddividono in molteplicinumerosi [[generi musicali|generi]] e [[Forma (musica)|forme musicali]].<ref name="spaziante">Lucio Spaziante, ''Sociosemiotica del pop'', Carocci editore, 2007.</ref><ref name="Analysing Popular Music 1982, p.41">[[Philip Tagg]], "Analysing Popular Music: Theory, Method and Practice", ''Popular Music'' 2 (1982): 41.</ref>.
Il significato del termine ''musica'' non è comunque univoco ed è molto dibattuto tra gli studiosi per via delle diverse accezioni utilizzate nei vari periodi storici. Etimologicamente il termine ''musica'' deriva dall'aggettivo greco μουσικός/musikòs, relativo alle [[Muse (divinità)|Muse]], figure della [[mitologia greca]] e [[Mitologia romana|romana]], riferito in modo sottinteso a ''tecnica'', anch'esso derivante dal greco τέχνη/''techne''. In origine il termine non indicava una particolare [[arte]], bensì tutte le arti delle Muse, e si riferiva a qualcosa di "perfetto".
 
La musica, in quanto [[bene culturale]], è stata oggetto di riflessione intellettuale fin dai suoi albori, contribuendo alla nascita delle discipline della [[musicologia]]. La [[teoria musicale]], ad esempio, analizza i fondamenti della musica e fornisce un sistema per articolare e utilizzare questi elementi nel linguaggio compositivo. L'[[educazione musicale]], invece, si occupa dell'insegnamento e dell'apprendimento della musica, mirando allo sviluppo delle competenze musicali e cognitive degli individui.<ref>{{Cita web|url=https://web.unipv.it/wp-content/uploads/2020/05/UNIPV_lib_2020_Musicologia.pdf|titolo=Università di Pavia, "Musicologia e Beni Culturali"}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://spec.unibo.it/beni-musicali/it/ammissione/musica-come-bene-culturale_saggoiatore-musicale_1997n2_pp-499-509002.pdf|titolo=Università di Bologna, "Il Saggiatore Musicale"}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://web.unipv.it/wp-content/uploads/2019/03/34262MUSICOLOGIA_2018.pdf|titolo=Università di Pavia, "Musicologia e Beni Culturali"}}</ref>
Le macro-categorie della [[musica colta]], [[popular music]] e [[musica tradizionale]] si articolano in molteplici [[generi musicali|generi]] e [[Forma (musica)|forme musicali]]<ref name="spaziante">Lucio Spaziante, ''Sociosemiotica del pop'', Carocci editore, 2007.</ref><ref name="Analysing Popular Music 1982, p.41">[[Philip Tagg]], "Analysing Popular Music: Theory, Method and Practice", ''Popular Music'' 2 (1982): 41.</ref>.
 
== Storia ==
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=== La musica nella preistoria ===
{{Vedi anche|Musica preistorica}}
 
=== La musica nell'antichità ===
{{vedi anche|Musica dell'antica Grecia|Musica nella civiltà romana|Musica dell'antico Egitto|Musica dell'antichità}}
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=== La musica sacra medioevale ===
{{vedi anche|Canto gregoriano}}
Nel [[Cristianesimo]] ebbe grande diffusione il canto, perché lo stesso "Cristo" veniva descritto come un cantore insieme ai suoi discepoli: "E dopo aver cantato l'inno uscirono verso il monte degli Ulivi {{passo biblico|Mt 26,30|libro=no}}.
La musica nel cristianesimo si sviluppò molto nel luogo di culto, la chiesa: si trattava della musica che veniva eseguita nella [[liturgia]] celebrativa della [[messa]].
 
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La trasmissione della musica avveniva a questo punto per tradizione orale, e attraverso scuole di canto, la cui presenza presso i maggiori centri di culto è attestata fino dal IV secolo. Oltre alla scuola di provenienza, è probabile che anche l'improvvisazione e l'abilità del singolo cantore determinassero in larga parte la musica d'uso liturgico.
 
Agli inizi del [[VI secolo]], esistevano in Occidente diverse aree liturgiche europee, ognuna con un proprio rito consolidato, associato ad uno specifico cantus planus, ovvero un tipo di canto liturgico monodico (tra i principali, ricordiamo il rito vetero-romano, il rito ambrosiano a [[Milano]], il rito visigotico-mozarabico in [[Spagna]], il rito celtico nelle isole britanniche, il [[rito gallicano]] in [[Francia]], il rito [[Aquileia|Aquileiese]] nell'Italia orientale, il rito [[Benevento|Beneventano]] nell'Italia meridionale). La tradizione vuole che alla fine di questo secolo, sotto il papato di [[Gregorio Magno]] ([[590]]-[[604]]) si sia avuta la spinta decisiva all'unificazione dei riti e della musica ad essi soggiacente.
 
In realtà si ha motivo di credere che l'unificazione avvenisse quasi due secoli più tardi, ad opera di [[Carlo Magno]] e sotto l'impulso della unificazione politica che portò alla nascita del [[Sacro Romano Impero]]. L'attribuzione a Gregorio Magno sarebbe stata introdotta per superare le resistenze al cambiamento dei diversi ambienti ecclesiastici, costretti a rinunciare alle proprie tradizioni.
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=== Ars Antiqua e Ars Nova ===
{{Vedi anche|Ars antiqua|Ars nova}}
L'[[Ars antiqua]] fu un fenomeno musicale che si formò a [[Parigi]] nel [[1150]] e che terminò nel [[1320]]. Nasce in contrapposizione all{{'}}''[[Ars nova]]'', che sarà un altro grande movimento polifonico che nascerà nel [[XIV secolo]].
Dal punto di vista della notazione musicale, la [[Scuola di Notre Dame]] introdusse la tecnica di indicare precisamente l'altezza delle note (che nell'opera di Guido d'Arezzo era ancora intesa in maniera relativa) in modo simile a quello che avviene nella scrittura musicale moderna, e la prima idea di divisione delle durate: ogni nota poteva essere divisa in tre note di durata inferiore.
L'[[Ars nova]] sviluppò ulteriormente il concetto di [[notazione mensurale]], aggiungendo altre durate a quelle usate fino ad allora, ed estendendo l'applicabilità della divisione binaria dei valori; inoltre accentuò gli aspetti musicali delle composizioni (moltiplicando le voci dei cantori ed introducendo ad esempio la forma politestuale del [[mottetto]]) rispetto agli aspetti testuali. Queste innovazioni la posero ben presto in polemica con gli esponenti dell'[[Ars antiqua]] (polemica che assunse toni così violenti da dover essere sedata da un intervento regale).
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In ambito cattolico invece, le limitazioni imposte alla musica sacra dal [[Concilio di Trento]], che scoraggiava l'eccessiva complessità, provocarono una reazione alla complessità della scuola fiamminga del secolo precedente. [[Giovanni Pierluigi da Palestrina]], dal canto suo, produsse composizioni in cui un [[contrappunto]] fluido alternava fittamente [[Consonanza e dissonanza|consonanze e dissonanze]] con un suggestivo effetto di sospensione.
NellaAlla seconda metàfine del XVI secolo abbiamo la nascita del [[opera lirica|melodramma]], ad opera della [[Camerata fiorentina]]: nei decenni successivi il genere sarà portato in auge soprattutto grazie a [[Claudio Monteverdi]].
 
=== Il Barocco e il sistema tonale ===
{{vedi anche|Musica barocca|tonalità (musica)}}
[[File:Johann Sebastian Bach.jpg|upright=0.8|thumb|[[Johann Sebastian Bach]].]]
Nel Seicento la musica strumentale in occidente divenne autonoma ed assunse una fisionomia delineata in generi come la [[Sonata|sonata a solo]], la [[sinfoniasonata a tre]], la [[Suite (musica)|suite]], il [[Concerto solista|concerto solistico]] e il [[concerto (composizione musicale)|concerto grosso]]. La musica occidentale si sviluppò con straordinaria rapidità attraverso i secoli successivi, anche perfezionando il suo [[Tonalità (musica)|sistema tonale]]: una pietra miliare è costituita dalle composizioni di [[Johann Sebastian Bach]] delde ''[[ClavicembaloIl clavicembalo ben temperato]]'' (<ref>I libro [[1722]], II libro [[1744]], raccolta di 48 Preludi e Fughe in tutte le tonalità)</ref>.
 
Nella prima metà del Settecento sorse la committenza indiretta, vale a dire la fruizione dell'arte da parte di un pubblico pagante.
 
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Nel secolo d'oro della musica classica occidentale, gli anni che vanno dal [[1750]] al [[1850]], essa si esprime in forme sempre più ricche ed elaborate, sia in campo strumentale (uno straordinario sviluppo ebbe la forma della [[sinfonia]]) che in campo [[opera lirica|operistico]], sfruttando sempre più estesamente le possibilità espressive fornite dal sistema armonico e tonale costruito nei secoli passati.
 
Durante questo periodo, per la prima volta, si manifestò un sentimento storico dell'esperienza musicale; la musica acquisì una coscienza storica al pari delle altre arti grazie agli studi e le pubblicazioni che riguardarono il passato; fra i trattatisti notevoli, ricordiamo il maestrocompositore Ant.ceco [[Antonín Reicha|Reicha]], autore d'un ''[[Trattato di melodia|Trattato di Melodia]]'', un ''Trattato di Armonia'' e un ''Nuovo Metodo per la Fuga'', nonché di numerose (ma celebri) opere minori.
Questo nuovo fenomeno consentì di creare una saldatura tra il presente ed il passato e di dare continuità al percorso evolutivo musicale.
 
Nel seconda metà del [[XVIII secolo]], nel periodo del [[Classicismo (musica)|classicismo]], vi fu la grande presenza di [[Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]]. Senza dubbio fu, uno, tradei imassimi grandi,protagonisti edella sonostoria tanti; emusicale: grazie a lui l'evoluzione della musica poggiò su undei grande pilastrograndi creatopilastri, che si esteseestesero in tutti i campigeneri, nella [[sinfonia]], nell'[[opera]], nella [[musica da camera]], serenatee nella [[serenata]], e che rappresentò il legame, possiamo dire, tra la musica del Settecento (<ref>le sinfonie calme e serene, che rispecchiano alla perfezione gli schemi musicali, di [[Franz Joseph Haydn|Haydn]])</ref> e quella romantica del XIX secolo.
[[File:Ludwig Van Beethoven LCCN2003663902.jpg|thumb|[[Ludwig van Beethoven]].]]
Agli inizi del [[XIX secolo]] giganteggiòdominò la figura di [[Ludwig van Beethoven]], che prese le mosse dall'eredità di Mozart e dei compositori classici coevi per arrivare a trasfigurare le forme musicali canoniche, soprattutto la [[sinfonia]], il [[Concerto (composizione musicale)|concerto]], il [[quartetto d'archi]] e la [[sonata]], creando al contempo il concetto di [[musica ''assoluta'']], cioè svincolata dalle funzioni sociali cui era stata fino ad allora subordinata. Con Beethoven si assistette alla nascita della figura del compositore/artista, contrapposta a quella, in precedenza prevalente, del musicista/artigiano. InsiemeLe nove [[sinfonie di Beethoven]] ebbero tale risonanza da promuovere la forma della sinfonia come la regina tra le forme musicali, al punto che molti dei musicisti venuti dopo di lui temevano di misurarsi con essa. In seguito, oltre a lui, artisti come [[Johannes Brahms]], [[Anton Bruckner]] e [[Gustav Mahler]] ottennero ottimigrandi risultati specialmente in campo sinfonico, per questo si parla di "Stagione del grande sinfonismo tedesco".
 
In Beethoven si trovano le prime manifestazioni del [[romanticismo]] musicale, molti protagonisti del quale furono di area germanica e austriaca, come [[Carl Maria von Weber|Weber]], [[Franz Schubert|Schubert]], [[Felix Mendelssohn|Mendelssohn]], [[Robert Schumann|Schumann]]. In Francia operano invece [[Hector Berlioz|Berlioz]] e il polacco [[Fryderyk Chopin|Chopin]] che in molte sue composizioni inserì innovazioni armoniche che facevano già presagire l'[[Impressionismo musicale|Impressionismo]].
Agli inizi del [[XIX secolo]] giganteggiò la figura di [[Ludwig van Beethoven]], che prese le mosse dall'eredità di Mozart e dei compositori classici coevi per arrivare a trasfigurare le forme musicali canoniche, soprattutto la [[sinfonia]] e la [[sonata]], creando al contempo il concetto di musica ''assoluta'', cioè svincolata dalle funzioni sociali cui era stata fino ad allora subordinata. Con Beethoven si assistette alla nascita della figura del compositore/artista, contrapposta a quella, in precedenza prevalente, del musicista/artigiano. Insieme a lui, artisti come [[Johannes Brahms]], [[Anton Bruckner]] e [[Gustav Mahler]] ottennero ottimi risultati specialmente in campo sinfonico, per questo si parla di "Stagione del grande sinfonismo tedesco".
 
La tradizione operistica italiana, che ha come protagonisti protagonisti [[Gioachino Rossini|Rossini]], [[Vincenzo Bellini|Bellini]], [[Gaetano Donizetti|Donizetti]], [[Giuseppe Verdi|Verdi]] e, a cavallo del secolo seguente, [[Giacomo Puccini|Puccini]], continua ad esaltare il ruolo del [[canto]] che, sciolto dall'eloquenza dell'opera settecentesca, diviene momento lirico, pura espressione dell'anima, ma che, nel corso del secolo, assorbe progressivamente aspetti dell'opera francese
In Beethoven si trovano le prime manifestazioni del [[romanticismo]] musicale, molti protagonisti del quale furono di area germanica e austriaca, come [[Carl Maria von Weber|Weber]], [[Franz Schubert|Schubert]], [[Felix Mendelssohn|Mendelssohn]], [[Robert Schumann|Schumann]]. In Francia operano invece [[Hector Berlioz|Berlioz]] e il polacco [[Fryderyk Chopin|Chopin]].
 
Con [[Richard Wagner]] vennero introdotte nuove sonorità con passaggi armonici innovativi e un esasperato cromatismo che misero in crisi il sistema tonale tradizionale.
 
=== La musica moderna e contemporanea ===
{{vedi anche|Musica moderna|Musica contemporanea|Atonalità|Dodecafonia}}
[[File:Arnold Schoenberg la 1948.jpg|upright=0.8|thumb|[[Arnold Schönberg]].]]
Queste innovazioni in campo tonale vennero radicalmente contestati dalla musica del [[XX secolo]], che esplorò le nuove forme dell'[[atonalità]]. Con questa tecnica il singolo [[compositore]] definì autonomamente le regole per la realizzazione del brano, dando maggiore importanza all'effetto prodotto dai suoni piuttosto che alla loro appartenenza ad un assegnato sistema tonale: per apprezzare un brano di musica composto secondo questi canoni, però, il solo ascolto non è sufficiente, ma deve essere integrato da un attento studio dello [[spartito]].
 
Queste innovazioni in campo tonale vennero radicalmente contestatimodificati dalla musica del [[XX secolo]], che esplorò le nuove forme dell'[[atonalità]]. Con questa tecnica il singolo [[compositore]] definì autonomamente le regole per la realizzazione del brano, dando maggiore importanza all'effetto prodotto dai suoni piuttosto che alla loro appartenenza ad un assegnato sistema tonale: per apprezzare un brano di musica composto secondo questi canoni, però, il solo ascolto non è sufficiente, ma deve essere integrato da un attento studio dello [[spartito]].
In particolare, nel secondo decennio [[Arnold Schönberg]], assieme agli allievi, tra cui ricordiamo [[Alban Berg]] e [[Anton Webern]], giunse a delineare un nuovo [[sistema]], la [[dodecafonia]], basato su serie di 12 note. Alcuni ritennero questo l'inizio della [[musica contemporanea]], spesso identificata con la musica d'[[avanguardia]]: altri dissentirono vivamente, cercando altre strade. Il concetto di serie, inizialmente legato ai soli intervalli musicali, si svilupperà nel corso del secondo Novecento sino a coinvolgere tutti i parametri del suono. Fu questa la fase del [[serialismo]], il cui vertice fu raggiunto negli [[anni 1950|anni cinquanta]] con musicisti come [[Pierre Boulez]] e [[John Cage]].
[[File:Arnold Schoenberg la 1948.jpg|upright=0.8|thumb|left|[[Arnold Schönberg]].]]
In particolare, nel secondo decennio [[Arnold Schönberg]], assieme agli allievi, tra cui ricordiamo [[Alban Berg]] e [[Anton Webern]], giunse a delineare un nuovo [[sistema]], la [[dodecafonia]], basato su serie di 12 note. Alcuni ritennero questo l'inizio della [[musica contemporanea]], spesso identificata con la musica d'[[Musica d'avanguardia|avanguardia]]: altri dissentirono vivamente, cercando altre strade. Il concetto di serie, inizialmente legato ai soli intervalli musicali, si svilupperà nel corso del secondo Novecento sino a coinvolgere tutti i parametri del suono. Fu questa la fase del [[serialismo]], il cui vertice fu raggiunto negli [[anni 1950|anni cinquanta]] con musicisti come [[Pierre Boulez]] e [[John Cage]].
 
Altri musicisti - fra cui anche [[Igor' Fëdorovič Stravinskij]], [[Béla Bartók]] e [[Maurice Ravel]] - scelsero di cercare nuova ispirazione nelle tradizioni folkloriche e nella musica extraeuropea, mantenendo un legame con il sistema tonale, ma innovandone profondamente l'organizzazione e sperimentando nuove scale, ritmi e timbri. [[Igor' Fëdorovič Stravinskij]] dopo un primo periodo di ispirazione russa, si accostò al [[Neoclassicismo (musica)|Neoclassicismo]] e quindi alla musica [[serialismo|seriale]].
 
A causa della larga gamma di definizioni, lo studio della musica è effettuato in una grande varietà di forme e metodi: lo studio del [[suono]] e delle [[vibrazione|vibrazioni]] (detto [[acustica]]), lo studio della [[teoria musicale]], lo studio pratico, la [[musicologia]], l'[[etnomusicologia]], lo studio della [[storia della musica]].
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[[File:Gerry Mulligan, ca. 1980s (William P. Gottlieb 16211).jpg|thumb|[[Gerry Mulligan]], tra le figure più rappresentative del Cool jazz]]
La musica jazz continuò a svilupparsi per tutto il [[XX secolo]], diventando prima musica di larghissimo consumo durante gli anni venti/anni trenta (detti gli anni dello [[swing]]), intrecciandosi con altri generi per dare vita a forme di espressione musicale ancora diverse ed evolvendosi poi gradatamente in una ''"musica per musicisti"'' e per appassionati, espandendosi fuori dall'America e trovando seguaci prima in Europa (dove fu spesso apprezzata più che nel sua terra d'origine) e poi in tutto il mondo, e diventando uno dei contributi musicali più importanti del Nuovo Continente.
La musica Jazz si può considerare come un nuovo varco verso altri mondi musicali: un genere che, partendo da un substrato che comprendeva le forme popolari del blues, degli [[spiritual]], del [[gospel]], del [[Dixieland (musica)|dixieland]], incorporando via via altre forme di musica nera (come il [[ragtime]] degli [[anni 1920|anni venti]]) arrivò ad utilizzare una base di standard usati come punto di partenza per modificarne di continuo ogni modulo [[Armonia (musica)|armonico]], [[Melodia|melodico]], e [[Ritmo|ritmico]].
 
La musica jazz, con le varie influenze che ne sono derivate, è stata definita ''colta'', anche grazie all'avvicinamento e all'approfondimento della [[musica classica]]. Lo stesso non può dirsi per il blues iniziale. {{senza fonte|Il passaggio di qualità è probabilmente attribuibile a [[George Gershwin]], musicista di grande valore, figlio di emigranti russi, morto giovanissimo ma che ebbe dei maestri importanti e fu ispirato da autori come [[Claude Debussy|Debussy]] e [[Maurice Ravel|Ravel]]. La sua produzione è incredibilmente vasta, con notevole esposieione delle opere definite minori (circa 700), utilizzate anche ora come standard inesauribili.}} Da Ricordiamoricordare che lo stesso [[Claude Debussy|Debussy]] venne influenzato dal jazz, in particolare dal [[Cakewalk]], come si può ben udirerilevare inne "Golliwogg's'[[Le Cakewalk",petit branonègre]]'' postoe allanell'ultimo finebrano deldella "suite ''[[Children's Corner]]"'', ''Golliwogg's Cakewalk'', una delle sue più celebri suitepagine per pianoforte.}}<ref>Ariane Charton, ''Claude Debussy'', Parigi, Gallimard, 2012</ref>
 
=== La popular music del XX secolo ===
{{vedi anche|Musica pop|Rock and roll}}
[[File:Frank Sinatra laughing.jpg|upright=0.8|thumb|[[Frank Sinatra]].]]
[[File:Led Zeppelin 2007.jpg|upright=1.4|thumb|[[Led Zeppelin]].]]
All'inizio del [[XX secolo]] la musica occidentale cambiò profondamente, e fu scossa fin dalle fondamenta. Non solo, ma cambiarono anche, grazie alle invenzioni relativamente recenti della [[radio (elettrotecnica)|radio]] e del [[fonografo]], i modi e i tempi di [[ascolto]] della musica stessa, prima limitati a concerti in locali appositamente adibiti, come [[teatro|teatri]], locali, [[club]] o case private. Da una parte iniziò a crearsi un pubblico potenziale più vasto e meno acculturato, che apprezzava strutture melodiche e armoniche più semplici, dall'altra mai come in questo periodo storico fu facile, per chi volesse suonare, procurarsi uno strumento e imparare a usarlo.
 
A questo si deve aggiungere una seconda rivoluzione, anche questa tecnologica: l'invenzione dell'[[altoparlante]] e dell'amplificazione audio, che permise di far suonare assieme strumenti che non potrebbero farlo altrimenti (come per esempio una [[chitarra]], una [[Batteria (strumento musicale)|batteria]] di tamburi e un [[pianoforte]]), perché il suono di alcuni di essi prevaricherebbe completamente gli altri.
 
Queste nuove possibilità tecniche crearono l'occasione per nuovi veicoli espressivi che la musica colta tardò a cogliere e che la nuova musica popolare non ebbe alcun problema ad adottare, creando, tra il [[1920]] fino al [[1980]] e in misura minore negli anni successivi, una grande fioritura di nuovi stili e generi (quali [[jazz]], [[blues]], [[rock]], [[soul]], [[Musica pop|pop]], [[funk]]y, [[Heavy metal|metal]] e [[Fusion (genere musicale)|fusion]], ognuno dei quali si è suddiviso in ulteriori sottogeneri). In ambito pop nacquero personaggi che diventano autentici fenomeni [[mezzo di comunicazione di massa|mediatici]] raggiungendo una popolarità senza precedenti. Fra questi si possono citare [[Frank Sinatra]], [[Elvis Presley]], [[James Brown]], [[Jimi Hendrix]], [[Bob Dylan]], [[The Beatles|Beatles]], [[Stevie Wonder]], [[Elton John]], [[Bruce Springsteen]], [[U2]] per arrivare ai più recenti [[George Michael]], [[Michael Jackson]], [[Bon Jovi]], [[Oasis]], [[Madonna (cantante)|Madonna]], [[Cher]], [[Britney Spears]], [[Adele (cantante)|Adele]].
 
Altro genere popolare sorto nel [[XX secolo]] è stato il [[rock]], dizione abbreviata di "rock and roll" o "rock'n'roll" (da quando si affermò questa espressione abbreviata si svilupparono vari sottogeneri che enfatizzavano gli aspetti più aggressivi del rock'n'roll e la parola rock si iniziò a leggere come "roccia", specie riferendosi all'[[Hard rock|Hard Rock]]). Il rock'n'roll nacque negli [[Anni 1950|anni cinquanta]] come musica da ballare, derivata dal [[boogie-woogie]], ballo afro-americano del dopo guerra (che si potrebbe tradurre con "ondeggia e ruota"). Quando rock e rock'n'roll si differenziarono, la seconda espressione venne intesa come forma originaria di questo genere di musica. Storicamente un gruppo, o una [[Gruppo musicale|band]] è formata da una voce, una o più [[chitarra|chitarre]], il [[Basso elettrico|basso]] e la [[Batteria (strumento musicale)|batteria]], in alcuni casi con l'inserimento di altri strumenti (ad esempio [[pianoforte]] o [[sassofono]]).
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Negli [[Anni 1960|anni sessanta]], soprattutto in Inghilterra, si formarono gruppi come [[The Who]], [[Pink Floyd]], [[Led Zeppelin]], [[Deep Purple]], [[King Crimson]] e [[Soft Machine]] pronti a spaziare e a raggiungere nuove strutture musicalmente più complesse rispetto a quelle del rock primitivo, traendo spesso ispirazione dalla musica classica e dal jazz, per iniziare a dare vita a una rivoluzione. In questa rivoluzione fu coinvolta anche la tecnologia, che con il [[sintetizzatore]], il [[moog]], il [[mellotron]] iniziò a dare vita nella metà degli [[Anni 1960|anni sessanta]] al genere [[Rock progressivo|progressive]]. Alla fine degli [[Anni 1970|anni settanta]] nacque un nuovo stile musicale che azzerò completamente il progressive, il [[punk rock|punk]], che vide il ritorno a sonorità hard e violente spinte a volte verso estremismi anti-musicali e legate a tematiche di contestazione politica<ref>[http://www.scaruffi.com/history/icpt3.html The History of Rock Music. Storia della Musica Rock<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Negli [[Anni 1980|anni ottanta]] le due correnti principali del rock erano il punk e le sue propaggini ([[Post-punk]], [[Hardcore punk]], [[New wave (musica)|New wave]], [[No Wave]], [[Industrial]] ecc.) e il [[Metal]] (un'evoluzione particolarmente pesante dell'hard rock, più elaborata del punk dal punto di vista musicale). I primi [[Anni 1990|anni novanta]] videro l'esplosione del fenomeno [[Grunge]] che riportò per qualche tempo il rock all'attenzione delle masse popolari. Il gruppo più rappresentativo di questo genere furono i [[Nirvana (gruppo musicale)|Nirvana]], che con Il loro secondo album [[Nevermind (Nirvana)|''Nevermind'']] portarono il grunge nel mainstream rimanendoci fino alla fine degli anni novanta. Nella seconda metà degli anni novanta la ripresa di istanze progressive, filtrate dall'esperienza punk, diedero vita a quello che sarà poi definito [[Post-rock]]<ref>[http://www.scaruffi.com/history/icpt521.html Storia del Rock - Anni ottanta<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. All'interno dell'universo post-rock può essere incluso il [[Math rock]]<ref>[https://mposa.co.za Mposa math Rock - Anni ottanta<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> (una forma particolarmente fredda, complessa ed anti-melodica di rock) e certe forme di [[neopsichedelia]] (si veda [[Roy Montgomery]] e la scena [[Nuova Zelanda|Neozelandese]]). Altra corrente che si sviluppa nel corso del decennio è lo [[Stoner rock]], mentre il metal si avvia ai suoi sviluppi più estremi e parossistici: [[Death metal]], [[Black metal]], [[Doom metal]], [[Power metal]], [[Thrash metal]] e [[Speed metal]] si allontanano nettamente dagli schemi della canzone [[hard rock]]/[[heavy metal]] tendendo anch'essi a rivolgersi a nicchie di pubblico più ristrette, mentre le tematiche diventano sempre più oscure e decadenti (si vedano le suggestioni esoteriche ed anti-moderne di certo [[Black metal]], passato all'attenzione dei media nei primi anni novanta anche per gli atteggiamenti estremamente provocatori e violenti di alcune band). Parallelamente, la musica nera troverà il suo nuovo genere di riferimento nell'[[hip hop (genere musicale)|hip hop]], mentre quella latina, da sempre orientata alla musica da ballo, vedrà l'origine del genere del [[reggaeton]].
 
Con l'avvento del [[III millennio]], cambia la modalità di fruizione della musica. Tramonta l'epoca dei supporti fonografici, che avevano fatto la fortuna dell'[[industria discografica]] nel XX secolo, e la musica è sempre più distribuita attraverso [[internet]] e fruita attraverso nuovi media come i [[lettori MP3]].
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# [[Membranofoni]]: il suono è prodotto dalle vibrazioni di membrane tese, che possono essere sollecitate da azioni di percussione, sfregamento, pizzico, fin anche alle sollecitazioni dovute all'emissione della voce dell'esecutore (nel caso dei mirlitons).
# [[Cordofoni]]: il suono è emesso dalla vibrazione di corde tese; le corde possono essere sollecitate dal pizzicarle, percuoterle, o dallo sfregarle con appositi archetti; ancora, corde tese esposte all'azione del vento che le lambisce, come nel caso delle arpe eoliche, induce in esse vibrazioni sonore.
# [[Aerofoni]]: in essi è l'aria stessa che entra in vibrazione. L'aria può essere contenuta dallo strumento, come nel caso di tubi o globi, ma può anche circondare lo strumento che la colpisce ad alte velocità (frullo, frusta, lama affilata, rombo…rombo...).
# [[Elettrofoni]]: il suono viene generato per mezzo di una circuitazione elettrica o per induzione elettromagnetica.
 
== Lo studio ==
{{vedi anche|Teoria musicale}}
[[File:Michelangelo Caravaggio 020.jpg|thumb|upright=1.41|[[Michelangelo Merisi da Caravaggio|Caravaggio]]: ''Il suonatore di [[liuto]]''.]]
Le nozioni ed i concetti sono riassumibili nella [[teoria musicale]], che è un insieme di metodi per analizzare, classificare e comporre la musica e i suoi elementi. Essa, ad esempio, tratta la "grammatica" della musica, cioè il [[pentagramma (musica)|pentagramma]], le [[chiave musicale|chiavi musicali]] e in generale il modo di scrivere ([[semiografia musicale|semiografia]]) la musica. Pertanto, può essere definita come la descrizione in parole degli elementi della musica, e delle relazioni tra la semiografia (o comunemente detta: notazione musicale) e la sua esecuzione.
 
Riga 292 ⟶ 299:
* [[Diritto dello spettacolo|Musica e diritto]]
* [[Rapporto tra musica e matematica|Musica e matematica]]
* [[Rapporto tra musica e sport|Musica e sport]]
* [[Rapporto tra musica e medicina|Musica e medicina]]
* [[Rapporto tra musica e neuroscienze|Musica e neuroscienze]]
* [[Acustica|Musica e fisica]]
* [[musica e filosofia|Filosofia della musica]]
 
== Produzioni e classificazioni ==
* [[:Categoria:TipiGeneri di composizionicomposizione musicalimusicale]]
* [[Forme musicali]]
* [[Generi musicali]]
Riga 305 ⟶ 311:
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* [[Marcello Sorce Keller]], “Che cosa è la musica (e perché, forse, non dovremmo più chiamarla 'musica')”, ''Musica/Realtà'', 2012/1, pp. 33-56&nbsp;33–56.
* [[Marcello Sorce Keller]], “Do We Still Need To Think Musically? (Musings about an Old Friend, Fishing Nets, Templates, and Much More)”, ''Ethnomusicology Ireland'', No. 5, 2017: <nowiki>http://www.ictm.ie/?p=2090</nowiki>
* [[Carlo Pasceri]], ''Tecnologia Musicale. La rivelazione della musica'', Aracne, 2011.
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