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{{Storia della musica}}
[[File:Baschenis - Musical Instruments.jpg|thumb|upright=1
La '''musica''' è l'[[arte]] di concepire e creare sequenze organizzate di [[suoni]]. In quanto esperienza [[estetica]], essa è presente in tutte le epoche e in tutte le [[Cultura|culture]] umane, modificando nel tempo il proprio significato e ruolo, e prendendo forme e utilizzando tecniche diverse a seconda dei periodi storici e delle regioni. Il termine deriva dal [[greco antico]] "μουσική" (mousikē), che significa "arte delle [[Muse (divinità)|Muse]]", ossia le [[divinità]] della [[mitologia greca]] associate alle varie forme di arte e cultura.<ref>{{Treccani|musica|Musica}}</ref>
Le
La musica, in quanto [[bene culturale]], è stata oggetto di riflessione intellettuale fin dai suoi albori, contribuendo alla nascita delle discipline della [[musicologia]]. La [[teoria musicale]], ad esempio, analizza i fondamenti della musica e fornisce un sistema per articolare e utilizzare questi elementi nel linguaggio compositivo. L'[[educazione musicale]], invece, si occupa dell'insegnamento e dell'apprendimento della musica, mirando allo sviluppo delle competenze musicali e cognitive degli individui.<ref>{{Cita web|url=https://web.unipv.it/wp-content/uploads/2020/05/UNIPV_lib_2020_Musicologia.pdf|titolo=Università di Pavia, "Musicologia e Beni Culturali"}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://spec.unibo.it/beni-musicali/it/ammissione/musica-come-bene-culturale_saggoiatore-musicale_1997n2_pp-499-509002.pdf|titolo=Università di Bologna, "Il Saggiatore Musicale"}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://web.unipv.it/wp-content/uploads/2019/03/34262MUSICOLOGIA_2018.pdf|titolo=Università di Pavia, "Musicologia e Beni Culturali"}}</ref>
▲Le macro-categorie della [[musica colta]], [[popular music]] e [[musica tradizionale]] si articolano in molteplici [[generi musicali|generi]] e [[Forma (musica)|forme musicali]]<ref name="spaziante">Lucio Spaziante, ''Sociosemiotica del pop'', Carocci editore, 2007.</ref><ref name="Analysing Popular Music 1982, p.41">[[Philip Tagg]], "Analysing Popular Music: Theory, Method and Practice", ''Popular Music'' 2 (1982): 41.</ref>.
== Storia ==
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=== La musica nella preistoria ===
{{Vedi anche|Musica preistorica}}
=== La musica nell'antichità ===
{{vedi anche|Musica dell'antica Grecia|Musica nella civiltà romana|Musica dell'antico Egitto|Musica dell'antichità}}
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=== La musica sacra medioevale ===
{{vedi anche|Canto gregoriano}}
Nel [[Cristianesimo]] ebbe grande diffusione il canto, perché lo stesso "Cristo" veniva descritto come un cantore insieme ai suoi discepoli: "E dopo aver cantato l'inno uscirono verso il monte degli Ulivi {{passo biblico|Mt 26,30|libro=no}}.
La musica nel cristianesimo si sviluppò molto nel luogo di culto, la chiesa: si trattava della musica che veniva eseguita nella [[liturgia]] celebrativa della [[messa]].
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La trasmissione della musica avveniva a questo punto per tradizione orale, e attraverso scuole di canto, la cui presenza presso i maggiori centri di culto è attestata fino dal IV secolo. Oltre alla scuola di provenienza, è probabile che anche l'improvvisazione e l'abilità del singolo cantore determinassero in larga parte la musica d'uso liturgico.
Agli inizi del [[VI secolo]], esistevano in Occidente diverse aree liturgiche europee, ognuna con un proprio rito consolidato, associato ad uno specifico cantus planus, ovvero un tipo di canto liturgico monodico (tra i principali, ricordiamo il rito vetero-romano, il rito ambrosiano a [[Milano]], il rito visigotico-mozarabico in [[Spagna]], il rito celtico nelle isole britanniche, il [[rito gallicano]] in [[Francia]], il rito [[Aquileia|Aquileiese]] nell'Italia orientale, il rito [[Benevento|Beneventano]] nell'Italia meridionale). La tradizione vuole che alla fine di questo secolo, sotto il papato di [[Gregorio Magno]] (
In realtà si ha motivo di credere che l'unificazione avvenisse quasi due secoli più tardi, ad opera di [[Carlo Magno]] e sotto l'impulso della unificazione politica che portò alla nascita del [[Sacro Romano Impero]]. L'attribuzione a Gregorio Magno sarebbe stata introdotta per superare le resistenze al cambiamento dei diversi ambienti ecclesiastici, costretti a rinunciare alle proprie tradizioni.
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=== Ars Antiqua e Ars Nova ===
{{Vedi anche|Ars antiqua|Ars nova}}
L'[[Ars antiqua]] fu un fenomeno musicale che si formò a [[Parigi]] nel [[1150]] e che terminò nel [[1320]]. Nasce in contrapposizione all{{'}}''[[Ars nova]]'', che sarà un altro grande movimento polifonico che nascerà nel [[XIV secolo]].
Dal punto di vista della notazione musicale, la [[Scuola di Notre Dame]] introdusse la tecnica di indicare precisamente l'altezza delle note (che nell'opera di Guido d'Arezzo era ancora intesa in maniera relativa) in modo simile a quello che avviene nella scrittura musicale moderna, e la prima idea di divisione delle durate: ogni nota poteva essere divisa in tre note di durata inferiore.
L'[[Ars nova]] sviluppò ulteriormente il concetto di [[notazione mensurale]], aggiungendo altre durate a quelle usate fino ad allora, ed estendendo l'applicabilità della divisione binaria dei valori; inoltre accentuò gli aspetti musicali delle composizioni (moltiplicando le voci dei cantori ed introducendo ad esempio la forma politestuale del [[mottetto]]) rispetto agli aspetti testuali. Queste innovazioni la posero ben presto in polemica con gli esponenti dell'[[Ars antiqua]] (polemica che assunse toni così violenti da dover essere sedata da un intervento regale).
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In ambito cattolico invece, le limitazioni imposte alla musica sacra dal [[Concilio di Trento]], che scoraggiava l'eccessiva complessità, provocarono una reazione alla complessità della scuola fiamminga del secolo precedente. [[Giovanni Pierluigi da Palestrina]], dal canto suo, produsse composizioni in cui un [[contrappunto]] fluido alternava fittamente [[Consonanza e dissonanza|consonanze e dissonanze]] con un suggestivo effetto di sospensione.
=== Il Barocco e il sistema tonale ===
{{vedi anche|Musica barocca|tonalità (musica)}}
[[File:Johann Sebastian Bach.jpg|upright=0.8|thumb|[[Johann Sebastian Bach]].]]
Nel Seicento la musica strumentale in occidente divenne autonoma ed assunse una fisionomia delineata in generi come la [[Sonata|sonata a solo]], la [[
Nella prima metà del Settecento sorse la committenza indiretta, vale a dire la fruizione dell'arte da parte di un pubblico pagante.
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Nel secolo d'oro della musica classica occidentale, gli anni che vanno dal [[1750]] al [[1850]], essa si esprime in forme sempre più ricche ed elaborate, sia in campo strumentale (uno straordinario sviluppo ebbe la forma della [[sinfonia]]) che in campo [[opera lirica|operistico]], sfruttando sempre più estesamente le possibilità espressive fornite dal sistema armonico e tonale costruito nei secoli passati.
Durante questo periodo, per la prima volta, si manifestò un sentimento storico dell'esperienza musicale; la musica acquisì una coscienza storica al pari delle altre arti grazie agli studi e le pubblicazioni che riguardarono il passato; fra i trattatisti notevoli, ricordiamo il
Questo nuovo fenomeno consentì di creare una saldatura tra il presente ed il passato e di dare continuità al percorso evolutivo musicale.
Nel seconda metà del [[XVIII secolo]], nel periodo del [[Classicismo (musica)|classicismo]], vi fu la grande presenza di [[Wolfgang Amadeus
[[File:Ludwig Van Beethoven LCCN2003663902.jpg|thumb|[[Ludwig van Beethoven]].]]
Agli inizi del [[XIX secolo]]
In Beethoven si trovano le prime manifestazioni del [[romanticismo]] musicale, molti protagonisti del quale furono di area germanica e austriaca, come [[Carl Maria von Weber|Weber]], [[Franz Schubert|Schubert]], [[Felix Mendelssohn|Mendelssohn]], [[Robert Schumann|Schumann]]. In Francia operano invece [[Hector Berlioz|Berlioz]] e il polacco [[Fryderyk Chopin|Chopin]] che in molte sue composizioni inserì innovazioni armoniche che facevano già presagire l'[[Impressionismo musicale|Impressionismo]].▼
▲Agli inizi del [[XIX secolo]] giganteggiò la figura di [[Ludwig van Beethoven]], che prese le mosse dall'eredità di Mozart e dei compositori classici coevi per arrivare a trasfigurare le forme musicali canoniche, soprattutto la [[sinfonia]] e la [[sonata]], creando al contempo il concetto di musica ''assoluta'', cioè svincolata dalle funzioni sociali cui era stata fino ad allora subordinata. Con Beethoven si assistette alla nascita della figura del compositore/artista, contrapposta a quella, in precedenza prevalente, del musicista/artigiano. Insieme a lui, artisti come [[Johannes Brahms]], [[Anton Bruckner]] e [[Gustav Mahler]] ottennero ottimi risultati specialmente in campo sinfonico, per questo si parla di "Stagione del grande sinfonismo tedesco".
La tradizione operistica italiana, che ha come protagonisti protagonisti [[Gioachino Rossini|Rossini]], [[Vincenzo Bellini|Bellini]], [[Gaetano Donizetti|Donizetti]], [[Giuseppe Verdi|Verdi]] e, a cavallo del secolo seguente, [[Giacomo Puccini|Puccini]], continua ad esaltare il ruolo del [[canto]] che, sciolto dall'eloquenza dell'opera settecentesca, diviene momento lirico, pura espressione dell'anima, ma che, nel corso del secolo, assorbe progressivamente aspetti dell'opera francese
▲In Beethoven si trovano le prime manifestazioni del [[romanticismo]] musicale, molti protagonisti del quale furono di area germanica e austriaca, come [[Carl Maria von Weber|Weber]], [[Franz Schubert|Schubert]], [[Felix Mendelssohn|Mendelssohn]], [[Robert Schumann|Schumann]]. In Francia operano invece [[Hector Berlioz|Berlioz]] e il polacco [[Fryderyk Chopin|Chopin]].
Con [[Richard Wagner]] vennero introdotte nuove sonorità con passaggi armonici innovativi e un esasperato cromatismo che misero in crisi il sistema tonale tradizionale.
=== La musica moderna e contemporanea ===
{{vedi anche|Musica moderna|Musica contemporanea|Atonalità|Dodecafonia}}
[[File:Arnold Schoenberg la 1948.jpg|upright=0.8|thumb|[[Arnold Schönberg]].]]▼
Queste innovazioni in campo tonale vennero radicalmente contestati dalla musica del [[XX secolo]], che esplorò le nuove forme dell'[[atonalità]]. Con questa tecnica il singolo [[compositore]] definì autonomamente le regole per la realizzazione del brano, dando maggiore importanza all'effetto prodotto dai suoni piuttosto che alla loro appartenenza ad un assegnato sistema tonale: per apprezzare un brano di musica composto secondo questi canoni, però, il solo ascolto non è sufficiente, ma deve essere integrato da un attento studio dello [[spartito]].▼
▲Queste innovazioni in campo tonale vennero radicalmente
In particolare, nel secondo decennio [[Arnold Schönberg]], assieme agli allievi, tra cui ricordiamo [[Alban Berg]] e [[Anton Webern]], giunse a delineare un nuovo [[sistema]], la [[dodecafonia]], basato su serie di 12 note. Alcuni ritennero questo l'inizio della [[musica contemporanea]], spesso identificata con la musica d'[[avanguardia]]: altri dissentirono vivamente, cercando altre strade. Il concetto di serie, inizialmente legato ai soli intervalli musicali, si svilupperà nel corso del secondo Novecento sino a coinvolgere tutti i parametri del suono. Fu questa la fase del [[serialismo]], il cui vertice fu raggiunto negli [[anni 1950|anni cinquanta]] con musicisti come [[Pierre Boulez]] e [[John Cage]].▼
▲In particolare, nel secondo decennio [[Arnold Schönberg]], assieme agli allievi, tra cui ricordiamo [[Alban Berg]] e [[Anton Webern]], giunse a delineare un nuovo [[sistema]], la [[dodecafonia]], basato su serie di 12 note. Alcuni ritennero questo l'inizio della [[musica contemporanea]], spesso identificata con la musica d'[[Musica d'avanguardia|avanguardia]]: altri dissentirono vivamente, cercando altre strade. Il concetto di serie, inizialmente legato ai soli intervalli musicali, si svilupperà nel corso del secondo Novecento sino a coinvolgere tutti i parametri del suono. Fu questa la fase del [[serialismo]], il cui vertice fu raggiunto negli [[anni 1950|anni cinquanta]] con musicisti come [[Pierre Boulez]] e [[John Cage]].
Altri musicisti - fra cui anche
A causa della larga gamma di definizioni, lo studio della musica è effettuato in una grande varietà di forme e metodi: lo studio del [[suono]] e delle [[vibrazione|vibrazioni]] (detto [[acustica]]), lo studio della [[teoria musicale]], lo studio pratico, la [[musicologia]], l'[[etnomusicologia]], lo studio della [[storia della musica]].
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[[File:Gerry Mulligan, ca. 1980s (William P. Gottlieb 16211).jpg|thumb|[[Gerry Mulligan]], tra le figure più rappresentative del Cool jazz]]
La musica jazz continuò a svilupparsi per tutto il [[XX secolo]], diventando prima musica di larghissimo consumo durante gli anni venti/anni trenta (detti gli anni dello [[swing]]), intrecciandosi con altri generi per dare vita a forme di espressione musicale ancora diverse ed evolvendosi poi gradatamente in una ''"musica per musicisti"'' e per appassionati, espandendosi fuori dall'America e trovando seguaci prima in Europa (dove fu spesso apprezzata più che nel sua terra d'origine) e poi in tutto il mondo, e diventando uno dei contributi musicali più importanti del Nuovo Continente.
La musica Jazz si può considerare come un nuovo varco verso altri mondi musicali: un genere che, partendo da un substrato che comprendeva le forme popolari del blues, degli [[spiritual]], del [[gospel]], del [[Dixieland (musica)|dixieland]], incorporando via via altre forme di musica nera (come il [[ragtime]] degli [[anni 1920|anni venti]]) arrivò ad utilizzare una base di standard usati come punto di partenza per modificarne di continuo ogni modulo [[Armonia (musica)|armonico]], [[Melodia|melodico]], e [[Ritmo|ritmico]].
La musica jazz, con le varie influenze che ne sono derivate, è stata definita ''colta'', anche grazie all'avvicinamento e all'approfondimento della [[musica classica]]. Lo stesso non può dirsi per il blues iniziale. {{senza fonte|Il passaggio di qualità è probabilmente attribuibile a [[George Gershwin]], musicista di grande valore, figlio di emigranti russi, morto giovanissimo ma che ebbe dei maestri importanti e fu ispirato da autori come [[Claude Debussy|Debussy]] e [[Maurice Ravel|Ravel]]. La sua produzione è incredibilmente vasta, con notevole esposieione delle opere definite minori (circa 700), utilizzate anche ora come standard inesauribili.}} Da
=== La popular music del XX secolo ===
{{vedi anche|Musica pop|Rock and roll}}
[[File:Frank Sinatra laughing.jpg|upright=0.8|thumb|[[Frank Sinatra]].]]
[[File:Led Zeppelin 2007.jpg|upright=1
All'inizio del [[XX secolo]] la musica occidentale cambiò profondamente, e fu scossa fin dalle fondamenta. Non solo, ma cambiarono anche, grazie alle invenzioni relativamente recenti della [[radio (elettrotecnica)|radio]] e del [[fonografo]], i modi e i tempi di [[ascolto]] della musica stessa, prima limitati a concerti in locali appositamente adibiti, come [[teatro|teatri]], locali, [[club]] o case private. Da una parte iniziò a crearsi un pubblico potenziale più vasto e meno acculturato, che apprezzava strutture melodiche e armoniche più semplici, dall'altra mai come in questo periodo storico fu facile, per chi volesse suonare, procurarsi uno strumento e imparare a usarlo.
A questo si deve aggiungere una seconda rivoluzione, anche questa tecnologica: l'invenzione dell'[[altoparlante]] e dell'amplificazione audio, che permise di far suonare assieme strumenti che non potrebbero farlo altrimenti (come per esempio una [[chitarra]], una [[Batteria (strumento musicale)|batteria]] di tamburi e un [[pianoforte]]), perché il suono di alcuni di essi prevaricherebbe completamente gli altri.
Queste nuove possibilità tecniche crearono l'occasione per nuovi veicoli espressivi che la musica colta tardò a cogliere e che la nuova musica popolare non ebbe alcun problema ad adottare, creando, tra il [[1920]] fino al [[1980]] e in misura minore negli anni successivi, una grande fioritura di nuovi stili e generi (quali [[jazz]], [[blues]], [[rock]], [[soul]], [[Musica pop|pop]], [[funk]]y, [[Heavy metal|metal]] e [[Fusion (genere musicale)|fusion]], ognuno dei quali si è suddiviso in ulteriori sottogeneri). In ambito pop nacquero personaggi che diventano autentici fenomeni [[mezzo di comunicazione di massa|mediatici]] raggiungendo una popolarità senza precedenti
Altro genere popolare sorto nel [[XX secolo]] è stato il [[rock]], dizione abbreviata di "rock and roll" o "rock'n'roll" (da quando si affermò questa espressione abbreviata si svilupparono vari sottogeneri che enfatizzavano gli aspetti più aggressivi del rock'n'roll e la parola rock si iniziò a leggere come "roccia", specie riferendosi all'[[Hard rock|Hard Rock]]). Il rock'n'roll nacque negli [[Anni 1950|anni cinquanta]] come musica da ballare, derivata dal [[boogie-woogie]], ballo afro-americano del dopo guerra (che si potrebbe tradurre con "ondeggia e ruota"). Quando rock e rock'n'roll si differenziarono, la seconda espressione venne intesa come forma originaria di questo genere di musica. Storicamente un gruppo, o una [[Gruppo musicale|band]] è formata da una voce, una o più [[chitarra|chitarre]], il [[Basso elettrico|basso]] e la [[Batteria (strumento musicale)|batteria]], in alcuni casi con l'inserimento di altri strumenti (ad esempio [[pianoforte]] o [[sassofono]]).
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Negli [[Anni 1960|anni sessanta]], soprattutto in Inghilterra, si formarono gruppi come [[The Who]], [[Pink Floyd]], [[Led Zeppelin]], [[Deep Purple]], [[King Crimson]] e [[Soft Machine]] pronti a spaziare e a raggiungere nuove strutture musicalmente più complesse rispetto a quelle del rock primitivo, traendo spesso ispirazione dalla musica classica e dal jazz, per iniziare a dare vita a una rivoluzione. In questa rivoluzione fu coinvolta anche la tecnologia, che con il [[sintetizzatore]], il [[moog]], il [[mellotron]] iniziò a dare vita nella metà degli [[Anni 1960|anni sessanta]] al genere [[Rock progressivo|progressive]]. Alla fine degli [[Anni 1970|anni settanta]] nacque un nuovo stile musicale che azzerò completamente il progressive, il [[punk rock|punk]], che vide il ritorno a sonorità hard e violente spinte a volte verso estremismi anti-musicali e legate a tematiche di contestazione politica<ref>[http://www.scaruffi.com/history/icpt3.html The History of Rock Music. Storia della Musica Rock<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
Negli [[Anni 1980|anni ottanta]] le due correnti principali del rock erano il punk e le sue propaggini ([[Post-punk]], [[Hardcore punk]], [[New wave (musica)|New wave]], [[No Wave]], [[Industrial]] ecc.) e il [[Metal]] (un'evoluzione particolarmente pesante dell'hard rock, più elaborata del punk dal punto di vista musicale). I primi [[Anni 1990|anni novanta]] videro l'esplosione del fenomeno [[Grunge]] che riportò per qualche tempo il rock all'attenzione delle masse popolari. Il gruppo più rappresentativo di questo genere furono i [[Nirvana (gruppo musicale)|Nirvana]], che con Il loro secondo album [[Nevermind (Nirvana)|''Nevermind'']] portarono il grunge nel mainstream rimanendoci fino alla fine degli anni novanta. Nella seconda metà degli anni novanta la ripresa di istanze progressive, filtrate dall'esperienza punk, diedero vita a quello che sarà poi definito [[Post-rock]]<ref>[http://www.scaruffi.com/history/icpt521.html Storia del Rock - Anni ottanta<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. All'interno dell'universo post-rock può essere incluso il [[Math rock]]
Con l'avvento del [[III millennio]], cambia la modalità di fruizione della musica. Tramonta l'epoca dei supporti fonografici, che avevano fatto la fortuna dell'[[industria discografica]] nel XX secolo, e la musica è sempre più distribuita attraverso [[internet]] e fruita attraverso nuovi media come i [[lettori MP3]].
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# [[Membranofoni]]: il suono è prodotto dalle vibrazioni di membrane tese, che possono essere sollecitate da azioni di percussione, sfregamento, pizzico, fin anche alle sollecitazioni dovute all'emissione della voce dell'esecutore (nel caso dei mirlitons).
# [[Cordofoni]]: il suono è emesso dalla vibrazione di corde tese; le corde possono essere sollecitate dal pizzicarle, percuoterle, o dallo sfregarle con appositi archetti; ancora, corde tese esposte all'azione del vento che le lambisce, come nel caso delle arpe eoliche, induce in esse vibrazioni sonore.
# [[Aerofoni]]: in essi è l'aria stessa che entra in vibrazione. L'aria può essere contenuta dallo strumento, come nel caso di tubi o globi, ma può anche circondare lo strumento che la colpisce ad alte velocità (frullo, frusta, lama affilata,
# [[Elettrofoni]]: il suono viene generato per mezzo di una circuitazione elettrica o per induzione elettromagnetica.
== Lo studio ==
{{vedi anche|Teoria musicale}}
[[File:Michelangelo Caravaggio 020.jpg|thumb|upright=1.
Le nozioni ed i concetti sono riassumibili nella [[teoria musicale]], che è un insieme di metodi per analizzare, classificare e comporre la musica e i suoi elementi. Essa, ad esempio, tratta la "grammatica" della musica, cioè il [[pentagramma (musica)|pentagramma]], le [[chiave musicale|chiavi musicali]] e in generale il modo di scrivere ([[semiografia musicale|semiografia]]) la musica. Pertanto, può essere definita come la descrizione in parole degli elementi della musica, e delle relazioni tra la semiografia (o comunemente detta: notazione musicale) e la sua esecuzione.
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* [[Diritto dello spettacolo|Musica e diritto]]
* [[Rapporto tra musica e matematica|Musica e matematica]]
* [[Rapporto tra musica e medicina|Musica e medicina]]
* [[Rapporto tra musica e neuroscienze|Musica e neuroscienze]]
* [[Acustica|Musica e fisica]]
* [[
== Produzioni e classificazioni ==
* [[:Categoria:
* [[Forme musicali]]
* [[Generi musicali]]
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== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
* [[Marcello Sorce Keller]], “Che cosa è la musica (e perché, forse, non dovremmo più chiamarla 'musica')”, ''Musica/Realtà'', 2012/1, pp.
* [[Marcello Sorce Keller]], “Do We Still Need To Think Musically? (Musings about an Old Friend, Fishing Nets, Templates, and Much More)”, ''Ethnomusicology Ireland'', No. 5, 2017: <nowiki>http://www.ictm.ie/?p=2090</nowiki>
* [[Carlo Pasceri]], ''Tecnologia Musicale. La rivelazione della musica'', Aracne, 2011.
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{{Sette arti}}
{{Arti liberali}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|arte|musica}}
[[Categoria:Musica| ]]
[[Categoria:Arti liberali]]
[[Categoria:Storia della pedagogia]]
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