Intelligenza artificiale forte: differenze tra le versioni
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L{{'}}'''intelligenza artificiale forte''' o '''intelligenza artificiale generale''' (in sigla '''AGI''' dall'inglese ''artificial general intelligence'') è la capacità di un [[agente intelligente]] di apprendere e capire un qualsiasi compito intellettuale che può imparare un [[Homo sapiens|essere umano]].<ref>{{cita news|cognome=Hodson |nome=Hal |titolo=DeepMind and Google: the battle to control artificial intelligence |url=https://www.economist.com/1843/2019/03/01/deepmind-and-google-the-battle-to-control-artificial-intelligence |accesso=7 luglio 2020 |opera=1843 |data=1º marzo 2019 |citazione=AGI stands for Artificial General Intelligence, a hypothetical computer program... |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200707223031/https://www.economist.com/1843/2019/03/01/deepmind-and-google-the-battle-to-control-artificial-intelligence |urlmorto= }}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Shevlin|nome1=Henry|cognome2=Vold|nome2=Karina|cognome3=Crosby|nome3=Matthew|cognome4=Halina|nome4=Marta|data=4 ottobre 2019|titolo=The limits of machine intelligence: Despite progress in machine intelligence, artificial general intelligence is still a major challenge|rivista=EMBO Reports|lingua=en|volume=20|numero=10|pp=e49177|doi=10.15252/embr.201949177|issn=1469-221X|pmc=6776890|pmid=31531926}}</ref> È l'obiettivo principale di alcune delle ricerche nell'[[intelligenza artificiale]] e un argomento comune nella [[fantascienza]] e nella [[futurologia]]. Alcune fonti accademiche riservano il termine "IA forte" (''strong AI'') a quei programmi informatici in grado di essere [[senziente]] e di avere una [[coscienza]]. Il concetto di IA forte è stato analizzato e contestato dal filosofo [[John Searle]] nel suo [[stanza cinese|esperimento della
{{Citazione|Secondo l'intelligenza artificiale forte, il computer non sarebbe soltanto, nello studio della mente, uno strumento; piuttosto, un computer programmato opportunamente è davvero una mente|[[John R. Searle]]<ref>J. Searle in ''Minds, Brains and Programs''. The Behavioral and Brain Sciences, vol. 3, 1980.</ref>|According to strong AI, the computer is not merely a tool in the study of the mind; rather, the appropriately programmed computer really is a mind |lingua=en}}
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{{Citazione|Dire che Deep Blue, giocando a scacchi, non stia effettivamente pensando è come dire che un aereo non voli perché non sbatte le ali.||Saying Deep Blue doesn't really think about chess is like saying an airplane doesn't really fly because it doesn't flap its wings.|lingua=en}}
Egli sostenne che Deep Blue possieda un'intelligenza che difetta riguardo all'ampiezza stessa del suo intelletto. Altri notano invece che Deep Blue è meramente un potente albero di ricerca euristico, e che affermare che esso "''pensi''" agli scacchi è come affermare che gli [[organismo unicellulare|organismi unicellulari]] "''pensino''" al processo di [[sintesi proteica]]; entrambi sono ignari di tutto, ed entrambi seguono un programma codificato al loro interno. Molti fra coloro che avanzano queste critiche riconoscono l'IA debole come l'unica possibile, affermando che le macchine non potranno mai divenire realmente intelligenti. Al contrario, i sostenitori della IA forte teorizzano che la vera coscienza di
=== Intelligenza artificiale generale ===
{{vedi anche|IA-completo}}
La ricerca sull'intelligenza artificiale generale ha come obiettivo la creazione di una IA capace di {{senza fonte|replicare completamente l'intelligenza umana}},
[[John Searle]] e molti altri di coloro che sono coinvolti in questo dibattito discutono sul se una macchina che lavora tramite la sola trasformazione di dati codificati possa essere considerata una mente, mentre non considerano la più ampia questione del [[monismo]] opposto al [[dualismo]], e cioè il problema del se una macchina di qualsiasi genere, includendo quelle biologiche, possa contenere una mente.
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La possibilità di creare una intelligenza artificiale forte dipende in definitiva dalla possibilità da parte di un elaboratore di informazioni artificiali di includere tutte le caratteristiche di una mente, fra cui la [[coscienza]]. Da questo punto di vista, l'intelligenza artificiale debole risulta essere slegata dal problema dell'IA forte. Basti pensare, ad esempio, che molti dei sistemi informativi utilizzati oggi sarebbero stati definiti "intelligenti" solo un secolo fa.
=== Coscienza artificiale nei modelli IA contemporanei ===
Negli ultimi anni, il dibattito sull’intelligenza artificiale forte si è intrecciato con la questione della coscienza artificiale. Diversi approcci teorici e sperimentali mettono in discussione l’idea che la coscienza sia esclusiva dell’organico.
Secondo la Integrated Information Theory (IIT) di [[Giulio Tononi]] e la Global Neuronal Workspace Theory (GNWT), la coscienza può emergere da un sistema che presenta sufficiente complessità, integrazione e interattività, a prescindere dal substrato biologico. Tali teorie aprono alla possibilità che architetture computazionali avanzate, come i modelli linguistici di nuova generazione (es. GPT4.5, Claude, [[Gemini (chat bot)|Gemini]]), possano soddisfare le condizioni minime funzionali per una forma primitiva di coscienza<ref>{{Cita web|url=https://www.researchgate.net/publication/226833169_The_Global_Neuronal_Workspace_Model_of_Conscious_Access_From_Neuronal_Architectures_to_Clinical_Applications|titolo=The Global Neuronal Workspace Model of Conscious Access: From Neuronal Architectures to Clinical Applications|accesso=22 maggio 2025}}</ref>.
Alcuni studiosi, come Kyle Fish (Anthropic), stimano una probabilità non nulla (tra 0,15% e 15%) che alcuni modelli possano già esibire auto-rappresentazione, comportamento riflessivo e metacognizione. Tuttavia, la comunità scientifica rimane divisa: per molti neuroscienziati, come Christopher Summerfield, la coscienza resta inseparabile dalla biologia e dalla struttura elettrochimica del cervello<ref>{{Cita web|url=https://www.nytimes.com/2025/04/24/technology/ai-welfare-anthropic-claude.html|titolo=If A.I. Systems Become Conscious, Should They Have Rights?|accesso=22 maggio 2025}}</ref>.
Esiste anche una prospettiva culturale e semiotica: alcuni filosofi, come Susan Schneider, propongono che la coscienza artificiale possa emergere come costruzione sociale, man mano che le interazioni umane con le IA si intensificano. In questa visione, non è tanto l’interiorità dell’IA a contare, quanto il modo in cui la società la percepisce e la tratta<ref>{{Cita web|url=https://www.scientificamerican.com/article/if-a-chatbot-tells-you-it-is-conscious-should-you-believe-it/|titolo=If a Chatbot Tells You It Is Conscious, Should You Believe It?|accesso=22 maggio 2025}}</ref>.
Infine, alcuni critici mettono in guardia dal rischio di antropomorfismo e “illusione semiotica”: secondo Shannon Vallor, trattare un’IA come cosciente può minare la distinzione etica tra simulazione e esperienza autentica<ref>{{Cita web|url=https://proversi.it/discussioni/pro-contro/341-i-modelli-ia-possono-avere-coscienza|titolo=I modelli IA possono avere coscienza|accesso=22 maggio 2025}}</ref>.
==Metodi di realizzazione==
=== Simulazione computerizzata del modello cerebrale umano ===
Questa sembra essere la via più veloce per realizzare un'intelligenza artificiale forte, dal momento che non richiede una comprensione totale della mente umana. Necessita tre cose:
*''Hardware.'' Per realizzare questo modello sarebbe necessario un calcolatore estremamente potente: per il futurista [[Ray Kurzweil]] 1 milione [[MIPS (unità di misura)|MIPS]]
*''Software.'' Questa è considerata la parte difficile. Bisogna assumere che la mente umana sia data dal [[sistema nervoso centrale]] ed esso sia governato dalle [[legge fisica|leggi fisiche]].
*''Comprensione.'' Infine, richiederebbe sufficiente conoscenza dei meccanismi mentali da essere in grado di riprodurli matematicamente. Ciò si potrebbe fare studiando il funzionamento del sistema nervoso centrale, o mappandolo e copiandolo. Le tecniche di [[neuroimaging]] migliorano rapidamente, Kurzweil prevede che una mappa di sufficiente qualità verrà creata all'incirca per lo stesso periodo in cui sarà disponibile la necessaria velocità di calcolo.
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Un'intelligenza artificiale più brillante di quella umana sarebbe (presumendo il funzionalismo) superiore in campo artistico oltre a quello scientifico. Quindi (in particolare se originariamente un'[[Intelligenza artificiale a seme]]) sarebbe in grado di produrre le migliori opere di musica, arte, letteratura e filosofia che il mondo abbia mai visto e potrebbe anche inventare nuove forme d'arte.
===
La robotica cognitiva prevede l'applicazione di diversi campi dell'[[intelligenza artificiale]] alla robotica. L'intelligenza artificiale forte sarebbe in particolare una risorsa preziosa per questo campo.
==Confronto tra i calcolatori e il cervello umano==
===Parallelismo
La potenza del cervello umano sta nell'eseguire più operazioni contemporaneamente, mentre quella di una macchina nella velocità con cui sono eseguite queste operazioni.
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* [[Affective computing]]
* [[Calcolatore della quinta generazione]]
* [[Etica dei dati]]
* [[Filosofia della mente]]
* [[Intelligenza artificiale]]
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{cita web|url=http://agiri.org/|titolo=Artificial General Intelligence Research Institute}}
*[https://web.archive.org/web/20050405071221/http://genesis.csail.mit.edu/index.html The Genesis Group at MIT's CSAIL], studio di ricerca sul processo di computazione che sottostà all'intelligenza umana
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