|immagine = POZZUOLI2015 13.jpg
|titolo = [[vescovo]]
|titolare = [[Carlo Villano]]
|ammapostolico = [[Gennaro Pascarella]]
|nomina = [[Carlo Villano]]
|ausiliari =
|emeriti = [[Gennaro Pascarella]]
|stato = Italia
|ritoliturgico = [[rito romano|romano]]
|eretta = [[I secolo]]
|stemma =
|mappa = Diocesi di Pozzuoli.png
|suffraganeadi = [[arcidiocesi di Napoli]]
|regione = [[Regione ecclesiastica Campania|Campania]]
|battezzati = 534539.946695
|popolazione = 552556.150230
|proporzione = 9697,90
|sacerdotisecolari = 8786
|sacerdotiregolari = 4645
|sacerdoti = 133131
|battezzatipersacerdote = 4.022119
|diaconi = 4039
|religiosi = 5968
|religiose = 131116
|cattedrale = [[Cattedrale di Pozzuoli|San Procolo Martire]]
|concattedrali = San Paolo Apostolo
|vicariati = 8
|parrocchie = 69
|indirizzo = Via Campi Flegrei 12, 80078 Pozzuoli (Napoli), Italia
|sito = www.diocesipozzuoli.org
|anno = 20222024
}}
[[File:The Martyrdom of St Januarius in the Amphitheatre at Pozzuoli.jpg|thumb|right|[[Procolo di Pozzuoli|San Procolo]] (in basso a sinistra) e [[San Gennaro]], [[PatronoSanto patrono|patroni]] della diocesi di Pozzuoli, dipinti da [[Artemisia Gentileschi]] (''[[San Gennaro nell'anfiteatro di Pozzuoli]]'', [[cattedrale di Pozzuoli]]).]]
La '''diocesi di Pozzuoli''' (in [[lingua latina{{latino|latino]]: ''Dioecesis Puteolana''}}) è una sede della [[Chiesa cattolica in Italia]] [[Diocesi suffraganea|suffraganea]] dell'[[arcidiocesi di Napoli]] appartenente alla [[regione ecclesiastica Campania]]. Nel [[2021]]2023 contava 534539.946695 battezzati su 552556.150230 abitanti. LaÈ sede è vacante, in attesa cheretta ildal [[vescovo eletto]] [[Carlo Villano]] ne prenda possesso.
== Territorio ==
La diocesi comprende la città di [[Pozzuoli]]<ref>La frazione di [[Licola]] è amministrativamente suddivisa fra i comuni di Pozzuoli e di [[Giugliano in Campania]] ([[diocesi di Aversa]]). La parrocchia di San Massimo e Santa Maria Goretti comprende la porzione di Licola del comune di Pozzuoli.</ref>, i comuni di [[Quarto (Italia)|Quarto]], [[Bacoli]] e [[Monte di Procida]], parte del comune di [[Marano di Napoli]]<ref>La sola parrocchia Sant'Alfonso Maria dei Liguori; le altre parrocchie del comune appartengono all'[[arcidiocesi di Napoli]].</ref>, e i quartieri della zona [[Ovest|occidentale]] di [[Napoli]] ([[Fuorigrotta]], [[Bagnoli (Napoli)|Bagnoli]], [[Pianura (Napoli)|Pianura]] e [[Soccavo]]).
Sede vescovile è la città di Pozzuoli, dove si trovatrovano la [[Cattedrale di Pozzuoli|basilica cattedrale di San Procolo Martire]] e la concattedrale di San Paolo Apostolo.
Il territorio diocesano si estende su 105 km² ed è suddiviso in 69 [[parrocchie]], raggruppate in 8 [[Forania|foranie]]: Bacoli-Monte di Procida, Bagnoli, Fuorigrotta, Quarto, Pianura, Pozzuoli 1, Pozzuoli 2, Soccavo.
== Storia ==
La prima notizia storicamente sicura dell'esistenza di una comunità cristiana a Pozzuoli risale all'[[evangelista]]agli [[LucaAtti evangelista|sandegli Lucaapostoli]] che nel descrivere le tappe del viaggio compiuto dall'[[apostolo]] [[Paolo di Tarso|Paolo]] da [[Cesarea marittima|Cesarea di Palestina]] a [[Roma]], si esprimeesprimono così: <blockquote>''Approdammo a [[Siracusa]], dove rimanemmo tre giorni e di qui, costeggiando, giungemmo a Reggio. Il giorno seguente si levò lo scirocco e così l'indomani arrivammo a Pozzuoli. Qui trovammo alcuni fratelli, i quali ci invitarono a restare con loro una settimana. Partimmo quindi alla volta di Roma'' ([[Atti degli Apostoli|At]]. {{Passo biblico|atAt|28,13-14}}). </blockquote>La venuta a Pozzuoli dell'apostolo Paolo in compagnia di Luca è databile, secondo la comune opinione degli studiosi, nella primavera dell'anno 61.
Se nella seconda metà del [[I secolo]] esisteva a Pozzuoli una comunità cristiana, si deve concludere che il cristianesimo vi giunse molto presto e che probabilmente furono ebrei convertiti a portarlo. Ai moli puteolani infatti facevano scalo non solo gli orientali che si recavano a [[Roma]], ma tutte le navi provenienti dai porti del Mediterraneo e così i mercanti di ogni paese affluivano in città, prendevano dimora, si riunivano in corporazioni nazionali e importavano con le merci la loro religione. Anche gli ebrei avevano un loro quartiere commerciale, come attesta [[Giuseppe Flavio]], il quale, sbarcato a Pozzuoli nell'anno 64 dopo uno scampato naufragio nel mare della [[Golfo della Sirte|Sirte]], s'incontrò con i suoi connazionali i quali esercitavano il mestiere del prestito di danaro, dietro cauzione di mercanzie immagazzinate e destinate a Roma.
Secondo una tradizione che risalirebbe però alla fine del [[XVI secolo]], il primo vescovo della città fu [[Patroba di Pozzuoli|Patroba]], menzionato da Paolo nella [[lettera ai Romani]] ({{Passo biblico|rm|16,14|libro=no}}) e consacrato da [[san Pietro]] nel 42, ed il secondo fu Celso, venerato a Pozzuoli fin dalla prima metà dell'[[XI secolo]]. Questi due santi, però, a seguito degli studi compiuti da Angelo D'Ambrosio sotto il pontificato di [[papa Giovanni XXIII]] nell'ambito di un'ampia riforma del calendario delle feste liturgiche delle chiese locali, sono stati ritenuti dei santi immaginari, mai esistiti realmente, e quindi depennati durante la stesura del nuovo calendario.<ref>D'Ambrosio, ''Le origini e lo sviluppo del Cristianesimo a Pozzuoli dal I al XV secolo'', pp. 45-47.</ref>
Il primo vescovo storicamente attestato è invece l'usurpatore Fiorenzo, vescovo [[Arianesimo|ariano]] vissuto all'epoca degli imperatori [[Graziano]] e [[Valentiniano II]], condannato ed espulso dalla sua sede tra il [[363]] ed il [[378]]. Un epitaffio, oggi scomparso, riporta la data della deposizione del vescovo Teodoro il 13 maggio [[435]]. Segue il vescovo Giulio, che fu legato papale al [[Secondo concilio di Efeso|concilio di Efeso]] del [[449]]. Dopo Claudio, che forse tuttavia non apparteneva alla Chiesa puteolana, è noto il vescovo Aucupio, che prese parte al [[Concilio di Roma (499)|sinodo romano]] indetto da [[papa Simmaco]] nel [[499]] e probabilmente anche a quello celebrato da [[papa Gelasio I]] del [[495]], dove però i vescovi sono documentati senza la loro sede di appartenenza. Seguono Gemino, menzionato nell'epistolario di [[papa Pelagio I]], un anonimo, citato nelle lettere di [[Gregorio Magno]], e Gaudioso, che partecipò al [[Concilio di Roma (680)|concilio romano]] celebrato da [[papa Agatone]] nel [[680]] per condannare l'[[eresia]] [[Monotelismo|monotelita]].
La cronotassi episcopale di Pozzuoli riprende con il [[X secolo]] con il vescovo Stefano, a cui il suddiacono napoletano Pietro, suo contemporaneo, dedicò la ''Passione di Sant'Artema di Pozzuoli''. Incerta e molto frammentaria è la serie dei vescovi successivi fino alla metà del [[XIII secolo]]. Alcuni privilegi concessi ai vescovi Donato e Mauro nella prima metà del [[XII secolo]] sembrano documentare la dipendenza di Pozzuoli dall'[[arcidiocesi di Capua]], mentre sul finire del secolo essa appare tra le [[Diocesi suffraganea|suffraganee]] dell'[[arcidiocesi di Napoli]], [[Metropolita|metropolia]] a cui Pozzuoli rimarrà legata fino ad oggi.<ref>Kehr, ''Italia pontificia'', VIII, pp. 466-467.</ref>
Nel [[1249]] è documentata per la prima volta l'esistenza del [[Capitolo (cristianesimo)|capitolo]] dei canonici della cattedrale con il titolo di ''congregatio clericorum sanctae sedis putheolanae''. Per eliminare l'intrusione dei laici nelle nomine dei vescovi, nel [[1303]] Giovanni Brito stabilì la norma che fossero solo i canonici della cattedrale ad eleggere il vescovo diocesano.<ref name="beweb">Dal sito ''Beweb - Beni ecclesiastici in web''.</ref>
Tra [[XV secolo|XV]] e [[XVI secolo]] diversi ordini e congregazioni religiose fondarono le loro residenze a Pozzuoli. Tra questi si ricordano i [[Ordine dei Frati Minori|minori osservanti]] nel [[1472]], i [[Ordine Carmelitano|carmelitani]] nel [[1475]], i [[Ordine dei Frati Predicatori|domenicani]] nel [[1509]] e i [[Ordine dei Frati Minori Cappuccini|cappuccini]] nel [[1574]]. Anche la vita laicale si organizzò con la nascita e la diffusione delle [[Confraternita (Chiesa cattolica)|confraternite]]; la prima di cui si ha conoscenza è quella del Santissimo Corpo di Cristo istituita nel [[1540]].<ref name="beweb"/>
Al vescovo Leonardo Vairo (1587-1603) si deve la prima attuazione dei decreti di riforma del [[concilio di Trento]]: «Egli diede inizio alla serie delle [[Visita pastorale|visite pastorali]] e dei [[Sinodo|sinodi]] e istituì il [[seminario]] (31 maggio 1587). Inoltre promosse il decoro del culto, il miglioramento intellettuale e morale del clero e l'istruzione religiosa dei fanciulli e degli adulti.»<ref name="beweb"/>
Alla morte del Vairo e fino al [[1732]], la diocesi puteolana fu governata da 14 vescovi per lo più anziani o ammalati, che poco fecero per rinnovare la vita della diocesi, impegno al quale invece si dedicarono con costanza i vescovi Niccolò de Rosa (1733-1774), [[Gerolamo Landolfi]] (1775-1789) e [[Carlo Maria Rosini]] (1797-1836). A [[Raffaele Purpo]] (1843-1876) si deve l'istituzione delle "Società operaie di mutuo soccorso", mentre [[Giuseppe Petrone]] (1921-1933) organizzò l'associazionismo cattolico nell'[[Azione Cattolica]].
Una controversia sorta nel dopoguerra tra i vescovi di Pozzuoli e di [[Diocesi di Aversa|Aversa]] circa i confini delle loro diocesi, fu risolta dalla [[Santa Sede]] nel [[1957]], con la decisione di far coincidere i confini delle due sedi con quelli dei comuni di Pozzuoli e di [[Giugliano in Campania]].<ref>{{la}} Sacra Congregazione Concistoriale, [https://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS-49-1957-ocr.pdf Decreto ''Cum palustribus''], AAS 49 (1957), p. 748.</ref>
Dal [[1958]] al [[1966]] la sede di Pozzuoli fu unita ''[[in persona episcopi]]'' all'[[arcidiocesi di Napoli]]; l'unione con Napoli fu preceduta e seguita da due lunghi periodi di [[sede vacante]] per un totale di sedici anni.
L'8 luglio [[1961]] [[papa Giovanni XXIII]], con la [[bolla pontificia|bolla]] ''Cognitum est omnibus'', concesse al cardinale [[Alfonso Castaldo]] e ai suoi successori l'uso del [[pallio (cattolicesimo)|pallio]] nel territorio della diocesi puteolana, in quanto di fondazione apostolica. Il privilegio del pallio terminò alla fine del mandato di ordinario del vescovo [[Salvatore Sorrentino]], come stabilito dal motu proprio ''Inter eximia'' promulgato da [[papa Paolo VI]] nel [[1978]].
Su richiesta dell'[[amministratore apostolico]] [[Salvatore Sorrentino]], la [[Congregazione dei riti]], con decreto del 1º dicembre [[1967]], confermò [[san Gennaro]] e [[Procolo di Pozzuoli|san Procolo]] patroni principali della diocesi, a cui aggiunse come patroni secondari [[Paolo di Tarso|san Paolo]] e [[Artema di Pozzuoli|sant'Artema]].<ref>Testo del decreto in: A. D'Ambrosio, [https://cittavulcano.files.wordpress.com/2014/11/oltre-laverno-libro-3.pdf ''Il cristianesimo nei Campi Flegrei dalle origini all'era dei martiri''], I Quaderni di Blossio 4, 1995, p. 19.</ref>
Il 12 novembre [[1990]] la diocesi ha ricevuto la visita pastorale di [[papa Giovanni Paolo II]].
I vescovi [[Salvatore Sorrentino]] e [[Silvio Padoin]] diedero avvio alla nascita e all'istituzione del [[museo diocesano di Pozzuoli|museo diocesano d'arte sacra]], ospitato negli ambienti del seminario diocesano, chiuso nel [[1970]]. Il 20 maggio [[2016]] è stata inaugurata la nuova sede museale nel palazzo vescovile del rione Terra.
Il 7 giugno [[2003]] è stato indetto l'VIII [[sinodo]] diocesano, il primo dopo il [[concilio Vaticano II]], chiusosi con la pubblicazione del ''Libro del Sinodo'' il 25 gennaio [[2007]]<ref>[http://www.diocesipozzuoli.org/uploads/shared/documenti/libro_sinodo.pdf ''Cristiani a Pozzuoli nel Terzo Millennio''], VIII Sinodo diocesano 2007.</ref>.
Dal 22 maggio [[2021]] è unita ''[[in persona episcopi]]'' alla [[diocesi di Ischia]].
==La cattedrale==
{{Vedi anche|Cattedrale di Pozzuoli}}
Sorse tra il [[V secolo|V]] e il [[VI secolo]] sul sito dell'antico tempio di [[Giove (divinità)|Giove]], eretto da Lucio Calpurnio in onore di Cesare Ottaviano [[Augusto]]: l'antico edificio venne fatto restaurare dal vescovo [[Martín de León Cárdenas]] ([[1631]]-[[1650]]) e venne dedicato ai santi [[san Gennaro|Gennaro]], vescovo di [[arcidiocesi di Benevento|Benevento]], e [[Procolo di Pozzuoli|Procolo]], suo diacono, che subirono il martirio a Pozzuoli sotto l'impero di [[Diocleziano]]. La costruzione è stata irrimediabilmente danneggiata da un incendio nel [[1964]]: la cattedra episcopale allora fu trasferita nella [[chiesa di Santa Maria della Consolazione (Pozzuoli)|chiesa del Carmine]] che assunse il ruolo di procattedrale. L'11 maggio [[2014]] la basilica cattedrale è stata solennemente riaperta al culto.
== Cronotassi dei vescovi ==
Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
* ''San'' [[Patroba di Pozzuoli|Patroba]] ? †
* ''San'' Celso ? †
* ''San'' Giovanni ? †
* Massimo ? †<ref>D'Ambrosio, ''Le origini e lo sviluppo del Cristianesimo a Pozzuoli dal I al XV secolo'', p. 47. I due vescovi Giovanni e Massimo appaiono recentemente nella cronotassi dei vescovi puteolani. Di Giovanni si ha conoscenza solo in scritti successivi alla metà del [[XVII secolo]], mentre Massimo è menzionato in una leggendaria ''Vita greca'' di san Gennaro, assieme a Massenzio di [[Diocesi di Cuma|Cuma]], e inserito tra i vescovi di Pozzuoli da Biagio Cantera (''Memorie storiche della chiesa Puteolana'', Napoli, 1886).</ref>
** Fiorenzo † (prima del [[363]] - dopo il [[378]]) (vescovo [[Arianesimo|ariano]])<ref>Charles Pietri, Luce Pietri (ed.), ''Prosopographie chrétienne du Bas-Empire. 2. Prosopographie de l'Italie chrétienne (313-604)'', École française de Rome, vol. I, Roma, 1999, pp. 837-838.</ref>
* Teodoro † (? - 13 maggio [[435]] deceduto)<ref>Charles Pietri, Luce Pietri (ed.), ''Prosopographie chrétienne du Bas-Empire. 2. Prosopographie de l'Italie chrétienne (313-604)'', École française de Rome, vol. II, Roma, 2000, p. 2169.</ref>
* Giulio † (prima del [[448]] ? - dopo il [[449]])<ref>Petri, ''Prosopographie de l'Italie chrétienne'', vol. I, pp. 1202-1204.</ref><ref>Dopo Giulio, Ughelli, e tutti gli autori che dipendono da lui, inseriscono il vescovo Stefano a cui il suddiacono napoletano Pietro, suo contemporaneo, dedicò la ''Passione di Sant'Artema di Pozzuoli''. Ughelli tuttavia sbagliò la cronologia di questo vescovo, che appartiene al X secolo, non al V.</ref>
* Claudio ? † (menzionato nel [[465]])<ref>Secondo Lanzoni, Claudio fu ''[[Diocesi di Pausula|episcopus pausulanus]]'' nel Piceno, non ''puteolanus''. Della stessa opinione gli editori della ''Prosopographie de l'Italie chrétienne''. Claudio è escluso anche nella cronotassi di Angelo D'Ambrosio.</ref>
* Aucupio † (prima del [[495]] ? - dopo il [[499]])<ref>Petri, ''Prosopographie de l'Italie chrétienne'', vol. I, pp. 217-218.</ref>
* Gemino † (documentato tra settembre [[558]] e febbraio [[559]])<ref>Petri, ''Prosopographie de l'Italie chrétienne'', vol. I, p. 909.</ref>
* ''Anonimo'' † (menzionato nel [[600]])<ref>Lanzoni, ''Le diocesi d'Italia dalle origini al principio del secolo VII'', p. 213.</ref>
* Zosimo ? †<ref>Questo vescovo deriverebbe da una errata lettura del [[martirologio geronimiano]], che ha fatto del martire [[Sossio di Miseno]], in alcuni codici chiamato ''Sosimus'', un vescovo puteolano. Escluso da Lanzoni, Petri, D'Ambrosio.</ref>
* Gaudioso † (menzionato nel [[680]])
* Stefano † (circa [[928]] - [[936]])<ref>D. Ambrasi - A. D'Ambrosio, ''La Diocesi e i Vescovi di Pozzuoli'', Napoli, 1990, p. 197.</ref>
* Leone † (? - circa [[1059]] ritirato)<ref>D. Ambrasi - A. D'Ambrosio, ''La Diocesi e i Vescovi di Pozzuoli'', Napoli, 1990, p. 198.</ref>
* Mauro † (menzionato nel [[1105]])<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Fabio Cutolo|titolo=Mauro vescovo di Pozzuoli del XII secolo|rivista=Campania Sacra. Rivista di Storia Sociale e Religiosa del Mezzogiorno|volume=52/2021|numero=2|pp=145-160}}</ref>
* Donato † (prima del [[1119]] - dopo il [[1121]])
* Giovanni II † (menzionato nel [[1153]])
* ''Anonimo'' † (menzionato nel [[1187]] e [[1188]])<ref name="kamp">Kamp, ''Kirche und Monarchie…'', vol. I, pp. 371-374.</ref>
* ''Anonimo'' † (menzionato nel [[1193]])<ref name="kamp"/>
* Giovanni III † (prima del [[1197]] - dopo il [[1209]])<ref name="kamp"/>
* ''Anonimo'' † (menzionato nel [[1215]])<ref name="kamp"/>
* Riccardo † (menzionato nel [[1237]])<ref name="kamp"/>
* Matteo † (prima di agosto [[1265]] - dopo marzo [[1273]])<ref name="kamp"/>
* Angelo I † (documentato dal [[1275]] al [[1279]])
* Francesco I † (menzionato nel [[1282]])
* Angelo II † (prima del [[1284]] - dopo il [[1295]])
* Giovanni Brito † ([[1298]] - [[1304]])
* Francesco II † (menzionato nel [[1304]])
* Niccolò Scondito † (? - settembre [[1308]] deceduto)
* Giovanni IV † (menzionato nel [[1309]])
* Guglielmo da Sallone, [[Ordine dei frati minori|O.F.M.]] † (circa [[1317]] - 1º giugno [[1324]] nominato vescovo di [[Diocesi di Aversa|Aversa]])
* [[Paolino Minorita|Paolino]], O.F.M. † (20 giugno [[1324]] - [[1344]] deceduto)
* Landolfo Capece-Latro † (5 luglio [[1344]] - ? deceduto)
* Ludovico di Casale † (17 ottobre [[1373]] - circa [[1380]] nominato antivescovo di [[Arcidiocesi di Ravenna-Cervia|Ravenna]])
* Francesco III † (menzionato nel [[1380]])
** Pietro Albertini † (15 giugno [[1380]] - [[1385]] nominato vescovo di [[Arcidiocesi di Pescara-Penne|Penne]]) (antivescovo)
** Pietro † (23 dicembre [[1385]] - ?) (antivescovo)
* Niccolò II † (? - [[1390]])
* Francesco IV † ([[1391]] - ?)
* Filippo † (18 settembre [[1395]] - 20 novembre [[1398]] nominato vescovo dei [[diocesi di Avezzano|Marsi]])
* Ludovico II † (9 maggio [[1399]] - [[1401]] deceduto)
* Simone Lopa † (26 marzo [[1401]] - [[1401]] deceduto)
* Tommaso Torelli † (13 ottobre [[1401]] - [[1405]] deceduto)
* [[Tommaso Brancaccio]] † ([[1405]] - 30 luglio [[1405]] nominato vescovo di [[Diocesi di Tricarico|Tricarico]]) (vescovo eletto)
* Lorenzo de Gilotto † (29 settembre [[1405]] - [[1434]] deceduto)
* Matteo Custia † (9 aprile [[1434]] - [[1434]] deceduto)
* Lorenzo da Napoli, O.F.M. † (18 febbraio [[1435]] - 29 marzo [[1447]] nominato vescovo di [[Diocesi di Tricarico|Tricarico]])
** Ludovico de Costanzo † (31 maggio [[1447]] - [[1447]]) (amministratore apostolico)
* Angelo de Costanzo † (menzionato nel [[1447]])
* Lorenzo III † (menzionato nel [[1465]])
* Tommaso Carafa † (29 gennaio [[1470]] - 13 agosto [[1473]] nominato vescovo di [[Diocesi di Trivento|Trivento]])
* Pirro de Azzia † (8 ottobre [[1473]] - [[1493]] deceduto)
** Giacomo Orsini † (1º dicembre [[1493]] - ? deceduto) (vescovo eletto)
* Antonio Giaconi † (19 marzo [[1494]] - [[1514]] deceduto)
** [[Bernardo Dovizi da Bibbiena]] ([[1514]] - [[1514]]) (amministratore apostolico)
* Simeone de' Vernacoli † (6 luglio [[1515]] - [[1537]] deceduto)
* Carlo Borromeo † (6 luglio [[1537]] - [[1540]] deceduto)
* Bernardino Castellari † (17 agosto [[1540]] - [[1542]] dimesso)<ref>È al contempo vescovo di [[Diocesi di Casale Monferrato|Casale]].</ref>
* [[Gian Matteo Castaldo]], [[Olivetani|O.S.B.Oliv.]] † (1º marzo [[1542]] - [[1586]] deceduto)
* [[Leonardo Vairo]], [[Ordine di San Benedetto|O.S.B.]] † (7 gennaio [[1587]] - 4 gennaio [[1603]] deceduto)
* Jerónimo Bernardo de Quirós, [[Canonici regolari premostratensi|O. Praem.]] † (18 agosto [[1604]] - 31 agosto [[1615]] deceduto)
* Lorenzo MonzonísMongiò di Galatina, O.F.M. † (20 novembre [[1617]] - 11 febbraio [[1630]] deceduto)
* [[Martín de León Cárdenas]], [[Ordine di Sant'Agostino|O.E.S.A.]] † (7 aprile [[1631]] - 27 agosto [[1650]] nominato arcivescovo di [[Arcidiocesi di Palermo|Palermo]])
** ''Sede vacante (1650-1653)''
* [[Giovanni Battista Visco]], O.F.M. † (6 ottobre [[1653]] - [[1663]] deceduto)
* [[Benito Sánchez de Herrera]] † (24 marzo [[1664]] - 14 giugno [[1674]] deceduto)
* [[Carlo della Palma]], [[Chierici regolari teatini|C.R.]] † (27 maggio [[1675]] - [[1682]] deceduto)
* Diego Ibáñez de la Madrid y Bustamante † (2 ottobre [[1684]] - 9 giugno [[1687]] nominato vescovo di [[Diocesi di Cadice e Ceuta|Ceuta]])
* Domenico Maria Marchesi, [[Ordine dei frati predicatori|O.P.]] † (31 maggio [[1688]] - maggio [[1692]] deceduto)
* [[José Sanz de Villaragut]], O.F.M. † (2 gennaio [[1693]] - 18 giugno [[1696]] nominato vescovo di [[Diocesi di Cefalù|Cefalù]])
* Carlo Cuzzolini † (25 febbraio [[1697]] - agosto [[1698]] deceduto)
* Giuseppe Falces, O.F.M. † (11 aprile [[1699]] - novembre [[1703]] deceduto)
* Michele Petirro † (14 dicembre [[1705]] - 24 aprile [[1709]] deceduto)
** ''Sede vacante (1709-1713)''
* Pietro Cavalcante, C.R. † (22 maggio [[1713]] - 31 luglio [[1723]] deceduto)
* Tommaso Angelo Passante, [[Chierici regolari poveri della Madre di Dio delle scuole pie|Sch.P.]] † (29 gennaio [[1725]] - novembre [[1732]] deceduto)
* Niccolò de Rosa † (2 dicembre [[1733]] - gennaio [[1774]] deceduto)
* [[Gerolamo Landolfi]] † (29 maggio [[1775]] - 21 novembre [[1789]] deceduto)
** ''Sede vacante (1789-1792)''
* [[Gaetano Maria Capece]], C.R. † (27 febbraio [[1792]] - giugno [[1794]] deceduto)
** ''Sede vacante (1794-1797)''
* [[Carlo Rosini|Carlo Maria Rosini]] † (18 dicembre [[1797]] - 18 febbraio [[1836]] deceduto)
* [[Pietro Ignazio Marolda]], [[Congregazione del Santissimo Redentore|C.SS.R.]] † (19 maggio [[1837]] - 15 marzo [[1842]] deceduto)
* [[Raffaele Purpo]] † (3 aprile [[1843]] - 23 dicembre [[1876]] deceduto)
* [[Gennaro De Vivo]] (23 dicembre [[1876]] succeduto - 15 febbraio [[1893]] deceduto)
* [[Michele Zezza]] † (12 giugno [[1893]] - 3 luglio [[1919]] nominato arcivescovo coadiutore di [[Arcidiocesi di Napoli|Napoli]]<ref>Contestualmente nominato [[arcivescovo titolare]] di [[ArcidiocesiSede titolare di Ancira|Ancira]]. AAS 11 (1919), p. 260.</ref>)
** ''Sede vacante (1919-1921)''<ref>Durante il periodo di [[sede vacante]], la diocesi fu concessa in [[Amministratore apostolico|amministrazione apostolica]] a Pasquale Ragosta, [[Diocesi di Ischia|vescovo di Ischia]].<br/>{{Cita web|url=https://www.facebook.com/ArchivioStoricoAngeloDAmbrosio/photos/a.904410106281266/4058702884185290|titolo=Il legame tra Ischia e Pozzuoli}}</ref>
* [[Giuseppe Petrone]] † (23 settembre [[1921]] - 23 marzo [[1933]] deceduto)
* [[Alfonso Castaldo]] † (27 marzo [[1934]] - 14 gennaio [[1950]] nominato arcivescovo coadiutore di [[Arcidiocesi di Napoli|Napoli]]<ref>Contestualmente nominato [[arcivescovo titolare]] di [[Arcidiocesi di Tessalonica|Tessalonica]]. {{la}} [https://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS-42-1950-ocr.pdf ''Provisio Ecclesiarum''], AAS 42 (1950), p. 196.</ref>)
** ''Sede vacante (1950-1958)''<ref>Durante il periodo di [[sede vacante]], la diocesi fu concessa in [[Amministratore apostolico|amministrazione apostolica]] allo stesso Alfonso Castaldo, che nel febbraio 1958 divenne arcivescovo di Napoli.</ref>
* [[Alfonso Castaldo]] † (5 agosto [[1958]] - 3 marzo [[1966]] deceduto) (per la seconda volta)
** ''Sede vacante (1966-1974)''<ref>Durante il periodo di [[sede vacante]], la diocesi fu concessa in amministrazione apostolica a [[Salvatore Sorrentino]], vescovo ausiliare di Napoli, che fin dal 1960, vivente il cardinale Alfonso Castaldo, era deputato in special modo per la cura della diocesi puteolana. {{la}} [https://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS-52-1960-ocr.pdf ''Provisio Ecclesiarum''], AAS 52 (1960), p. 831.</ref>
* [[Salvatore Sorrentino]] † (21 febbraio [[1974]] - 8 maggio [[1993]] ritirato)
* [[Silvio Padoin]] † (8 maggio [[1993]] - 2 settembre [[2005]] ritirato)
* [[Gennaro Pascarella]], succeduto il (2 settembre [[2005]] succeduto - 20 giugno 2023 ritirato)
* [[Carlo Villano]], dal 20 giugno 2023
== Statistiche ==
La diocesi nel 20212023 su una popolazione di 552556.150230 persone contava 534539.946695 battezzati, corrispondenti al 9697,90% del totale.
{{tabella dati diocesi}}
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| 2021 || 534.946 || 552.150 || 96,9 || 133 || 87 || 46 || 4.022 || 40 || 59 || 131 || 69
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| 2023 || 539.695 || 556.230 || 97,0 || 131 || 86 || 45 || 4.119 || 39 || 68 || 116 || 69
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== Collegamenti esterni ==
*[[Annuario pontificio]] del 20222024 e precedenti, in {{Catholic-hierarchy}}
*[http://www.diocesipozzuoli.org Sito ufficiale] della diocesi
*{{gcatholic|pozz0}}
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