Filiberto di Savoia-Genova: differenze tra le versioni
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→Carriera militare: Precisazione sul rango della moglie, principessa per nascita, anzi principessa e duchessa, figlia di genitori entrambi di famiglie di rango sovrano Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
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{{Aristocratico
|nome = Filiberto di Savoia-Genova
|immagine =
|legenda = Filiberto di Savoia-Genova nel [[
|stemma = Coat of arms of the savoy-genova line.svg
|titolo = IV [[Savoia-Genova|Duca di Genova]]
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|fine reggenza = 7 settembre [[1990]]
|investitura =
|predecessore = [[Ferdinando di Savoia-Genova (1884-1963)|Ferdinando]]
|erede =
|successore = [[Eugenio di Savoia-Genova|Eugenio]]
|titolo1 = [[Pistoia|Duca di Pistoia]]
|inizio reggenza1 = 22 settembre [[1904]]
|fine reggenza1 = 24 giugno [[1963]]
|nome completo = Filiberto Lodovico Massimiliano Emanuele Maria di Savoia-Genova
|prefisso onorifico = ''[[Altezza reale]]''
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|altrititoli = [[Casa Savoia|Principe di Savoia]] (dal 1895 al 1990)<br />[[Duca di Pistoia]] (dal 1904 al 1963)<br />[[Senato del Regno (Italia)|Senatore del Regno d'Italia]] (dal 1916 al 1946)<ref>A norma dell'art. 34 dello Statuto Albertino: «I Principi della Famiglia Reale fanno di pien diritto parte del Senato. Essi seggono immediatamente dopo il Presidente. Entrano in Senato a vent'un anno, ed hanno voto a venticinque».</ref>
|data di nascita = 10 marzo [[1895]]
|luogo di nascita = [[Torino
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|luogo di morte = [[Losanna
|sepoltura =
|luogo di sepoltura = [[Cripta reale di Superga]]
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|coniuge 5 =
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|religione = [[Chiesa cattolica|Cattolicesimo]]
|motto =
|firma =
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{{militare
|Nome = Filiberto di Savoia-Genova
|Immagine = S.A.R. Filiberto di Savoia-Genova.
|Didascalia = Filiberto di Savoia-Genova nel [[
|Soprannome =
|Data_di_nascita = 10 marzo [[1895]]
|Nato_a = [[Torino]]
|Data_di_morte = 7 settembre [[1990]]
|Morto_a = [[Losanna]]
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|Luogo_di_sepoltura = [[Cripta reale di Superga]]
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|Religione = [[Chiesa cattolica|Cattolicesimo]]
|Nazione_servita = {{simbolo|Flag of Italy (1861–1946).svg|21}} [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]]
|Forza_armata = {{simbolo|Flag of Italy (1860).svg|21}} [[Regio Esercito]]<br/> [[File:Flag of the Blackshirts.svg|21px]] [[MVSN]]
|Arma = [[Fanteria]]
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|Grado = [[Generale d'armata]]
|Ferite =
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|Guerre = [[Prima guerra mondiale]]<br/>[[Guerra d'Etiopia]] <br/> [[Seconda guerra mondiale]]
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|Altro =
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}}
{{Bio
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|AnnoMorte = 1990
|Epoca = 1900
|PreAttività = è stato un [[principe]] di [[Casa Savoia]], appartenente al ramo [[Savoia-Genova]], e un▼
|Attività = generale
|Nazionalità = italiano
▲|
}}
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=== Carriera militare ===
[[File:Sergio Perdomi - I duchi di Pistoia alla cerimonia del 4 novembre a Trento.jpg|thumb|upright=1|left|I duchi di Pistoia alla cerimonia del 4 novembre a Trento nel 1932, in una foto di [[Sergio Perdomi]]]]
Partecipò alla [[prima guerra mondiale]] nel [[1º Reggimento "Nizza Cavalleria"|1º reggimento "Nizza Cavalleria"]] e prese parte ad alcuni combattimenti a [[Monfalcone]] e sull'[[Isonzo]]. Il 4 novembre [[1918]], con uno squadrone del suo reggimento, fu tra i primi a entrare nella città di [[Trento]].<ref name=Savoia-Genova>{{cita web|url=http://www.vivailre.it/i-savoia-genova/|titolo=I Savoia-Genova|accesso=13 settembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140819090350/http://www.vivailre.it/i-savoia-genova/|urlmorto=sì}}</ref>
Dopo il conflitto la sua residenza venne fissata a [[Bolzano]] allo scopo di aumentare il sentimento di unità nazionale fra la popolazione.<ref name=regio>{{cita web|url=http://www.regioesercito.it/campagne/etiopia/et35comand.htm|titolo=S.A.R. il Duca di Pistoia, generale di divisione|accesso=10 agosto 2014}}</ref> Il 30 aprile [[1928]] Filiberto sposò a [[Torino]] la principessa Lydia d'Arenberg (1905-1977), figlia
* [[1929]]: promozione a [[colonnello]].
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La sua divisione fu la prima a issare la bandiera del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] ad [[Amba Aradam]],<ref>{{cita web|url=http://www.italica-virtus.it/iv06/esercito_battaglieAOI04.htm|titolo=La battaglia dell'Endertà|accesso=3 febbraio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180205072329/http://www.italica-virtus.it/iv06/esercito_battaglieAOI04.htm}}</ref> operazione che gli valse una medaglia d'argento al valore militare e il cavalierato dell'[[ordine militare di Savoia]].<ref name=regio/>
Durante il [[fascismo]] l'[[OVRA]] raccolse un dossier, più o meno fondato, riguardante la sua presunta [[omosessualità]].<ref>{{cita|Benadusi|p. 236
=== Possibili nomine ===
Nel [[1941]], quando [[Ante Pavelić]] offrì a [[Casa Savoia]] la corona del neocostituito [[Stato Indipendente di Croazia]], il re [[Vittorio Emanuele III di Savoia|Vittorio Emanuele III]] prese in esame i principi maschi dei rami Savoia-Aosta e Savoia-Genova per scegliere chi avrebbe dovuto essere il nuovo sovrano.<ref>{{cita|Vignoli|p. 41
Dopo che Vittorio Emanuele III ebbe scartato [[Amedeo di Savoia-Aosta (1898-1942)|Amedeo di Savoia-Aosta]] (in quanto si trovava prigioniero degli inglesi in [[Africa]]), [[Vittorio Emanuele di Savoia-Aosta]] (anziano, scapolo e senza figli) e [[Ferdinando di Savoia-Genova (1884-1963)|Ferdinando di Savoia-Genova]] (anziano e senza figli), [[Galeazzo Ciano]] annotò nel suo diario che: «Nelle condizioni attuali non rimane che scegliere fra il [[Aimone di Savoia-Aosta (1900-1948)|Duca di Spoleto]] e il Duca di Pistoia. Il Re propende per il primo per ragioni di prestanza fisica e anche - fino a un certo punto - di capacità intellettuale».<ref>{{cita|Vignoli|p. 46
Dopo l'invasione della [[Francia]] nel [[1940]] e l'occupazione di [[Nizza]] nel [[1942]], il governo italiano pensò di ricostruire l'antica [[Contea di Nizza]], sulla quale avrebbe dovuto regnare proprio Filiberto. Il progetto, però, non ebbe alcun seguito.<ref>{{cita|Vignoli|p. 170
=== Ultimi anni e morte ===
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Nel [[1963]], dopo la morte di suo fratello maggiore [[Ferdinando di Savoia-Genova (1884-1963)|Ferdinando]], scomparso senza eredi, Filiberto assunse il titolo di duca di Genova.<ref name=genealogia/><ref name=bio>{{cita web|url=http://www.ilcastellodiaglie.it/ita/storia/nobili/filiberto.htm|titolo=Breve biografia di Filiberto di Savoia-Genova|accesso=15 agosto 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924033610/http://www.ilcastellodiaglie.it/ita/storia/nobili/filiberto.htm}}</ref>
Nel [[1981]], a seguito della chiusura dell'albergo nel quale risiedeva, si trasferì prima all'Hotel Concorde di via Lagrange, e poi tornò a Losanna e si stabilì nella casa lasciatagli in eredità dalla moglie Lydia, scomparsa nel [[1977]]. Morì nel [[1990]] e venne sepolto nella [[Cripta
Filiberto, durante la sua vita, non godette di particolare stima se si tiene presente che [[Galeazzo Ciano]], alla data del 24 agosto [[1939]], riportò nel suo diario un commento sprezzante di [[Vittorio Emanuele III di Savoia|Vittorio Emanuele III]], il quale lamentava il fatto che [[Benito Mussolini|Mussolini]] avesse appositamente messo in forzata inattività militare suo figlio [[Umberto II di Savoia|Umberto]], escludendolo così non solo dalla possibilità di prendere decisioni, ma anche dal poter ricevere gloria militare: «Hanno il comando quei due imbecilli [[Adalberto di Savoia-Genova|di Bergamo]] e di Pistoia, ben può averlo anche mio figlio».<ref>{{cita|Speroni|p. 166
Allo stesso modo, ai tempi del [[Nascita della Repubblica Italiana|referendum del 1946]], nel diario di [[Falcone Lucifero]] si trovarono alcuni riferimenti poco lusinghieri nei confronti di Filiberto e di [[Adalberto di Savoia-Genova|Adalberto]] con riguardo al loro acume, non già al loro stile di vita, che fu sempre improntato al riserbo e alla semplicità.<ref>{{cita|Vignoli|p. 47
== Ascendenza ==
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}}
{{Onorificenze
|immagine =
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine Supremo dell'Aquila Nera (Regno di Prussia)
|collegamento_onorificenza = Ordine dell'Aquila nera
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[[Categoria:Ufficiali del Regio Esercito]]
[[Categoria:Medaglie d'argento al valor militare]]
[[Categoria:Sepolti nella basilica di Superga|
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