Dialetto folignate: differenze tra le versioni
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== Area di diffusione ==
Il dialetto folignate propriamente detto viene parlato in gran parte del territorio comunale di Foligno. Tuttavia, i centri della montagna risentono dell'influenza delle aree confinanti: camerte nel caso di [[Colfiorito]], nocerina e fabrianese nel caso di [[Annifo]], spoletina nel caso di [[Verchiano]], che appartiene appunto alla diocesi di Spoleto. Le differenze sono comunque minime e non distinguibili dall'ascoltatore forestiero. Nel territorio di Nocera Umbra il folignate si stempera invece gradualmente procedendo verso nord, tanto da rendere il nocerino un dialetto sostanzialmente più simile a quelli dell'area centrale di transizione dell'Umbria (la fascia Gualdo-Assisi- Todi). Il nocerino non presenta l'articolo determinativo maschile "lu", già stemperato in "el". Il folignate si mantiene invece sostanzialmente integro in tutto il territorio comunale di Spello, nonostante alcune differenze, con delle punte di penetrazione fin nel centro storico di Cannara, mentre a Bevagna torna a modificarsi per effetto della vicinanza con la fascia di transizione: l'articolo determinativo maschile diventa "er", la vocale finale dei maschili tende a diventare "o", ma il lessico e gli altri fenomeni consonantici e vocalici del folignate si mantengono. Il dialetto mevanate viene parlato anche nella confinante frazione folignate di [[Budino (Foligno)|Budino]].
Di stretta osservanza folignate è invece Montefalco, mentre, a sud, il dialetto di Trevi si presenta nella cadenza molto più simile allo spoletino, anche se il lessico è molto simile e quasi sovrapponibile al folignate, tanto che il Vocabolario del dialetto del territorio di Foligno, redatto da Renzo Bruschi nel 1980, colloca il trevano fra i dialetti folignati.
== Storia ==
Nel Medioevo, il folignate o dialetti ad esso molto simili si estendevano probabilmente in un areale più ampio di quello attuale: ne è illustre prova il volgare utilizzato da [[San Francesco d'Assisi]] per redigere il celebre [[Cantico delle Creature]], assai più simile nelle sonorità e negli esiti vocalici al folignate che all'attuale dialetto assisano ("altissimu e onnipotente bon signore").
Molti termini del folignate, come dello spoletino o del nursino, sono di origine [[longobarda]] al pari dei loro corrispettivi italiani (ad es. "
L'areale del folignate, come spesso accade con i dialetti, tende a coincidere abbastanza con i confini della diocesi di Foligno; l'arcidiocesi di [[Spoleto]] tende a limitarlo verso sud fin dalla prima periferia della città.
Il dialetto folignate è ancora parlato diffusamente in città, soprattutto in ambito familiare od in contesti informali, anche da parte degli immigrati, specie di seconda generazione. L'[[italiano regionale]] parlato in contesti più formali tende ad omettere la "u" del maschile singolare, sostituendola con la "o", e ad evitare la metafonesi.
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=== Verbi ausiliari ===
=== Avere -
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