Monte Scaletta: differenze tra le versioni
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==Caratteristiche==
[[File:Il monte Scaletta visto dal colle di Roburent.jpg|thumb|left|Il monte visto dal ''colle di Roburent''.]]
La montagna si trova su una costiera secondaria, che dirama dallo spartiacque alpino principale in corrispondenza del vicino [[monte Vanclava]]. Da questa vetta, lo spartiacque alpino principale prosegue verso nord-ovest e verso ovest; lo spartiacque secondario invece, prolungando fisicamente quello principale, prosegue verso sud-est, scende dirupato al ''colle della Scaletta'', e risale poi al monte Scaletta. Da qui procede con un continuo sali e scendi nella stessa direzione, fino a giungere alla [[rocca Peroni]], ove piega verso est-sud-est in direzione del [[monte Oserot]].<ref name=cart>cfr. cartografia</ref>
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La montagna ospita diverse opere del [[Vallo Alpino del Littorio]], che aveva qui uno dei suoi capisaldi (''caposaldo della Scaletta''). In particolare, in vetta è presente un'opera sotterranea che aveva funzioni di osservatorio. L'opera è costituita da un ingresso, un corridoio ed un ampio stanzone, parzialmente crollato, da cui si diramavano tre [[tunnel]]. I due tunnel frontali portavano a due malloppi di osservazione, i cui resti sono ancora visibili nelle immediate vicinanze della vetta, mentre un terzo tunnel laterale portava ad una postazione per fotoelettrica. A poca distanza dalla vetta, sul lato della val Maira, è ancora visibile la stazione di arrivo della [[teleferica]] che garantiva il rifornimento all'osservatorio. Il sentiero di accesso dal colle della Scaletta attraversa un'ulteriore opera, che era costituita da uno stanzone centrale e da due postazioni per [[mitragliatrice]], ospitate in malloppi esterni. Altri malloppi secondari erano presenti nei pressi del colle della Scaletta, nei cui pressi, dal lato della valle Stura, sorgeva anche una caserma della [[Guardia alla Frontiera]], oggi ancora presente benché in parte inagibile. Tutte le opere furono rese inutilizzabili mediante demolizione con [[esplosivo]] in seguito alla sconfitta italiana nella [[seconda guerra mondiale]].<ref name=vaschetto>Vaschetto, 2008, cap. 14</ref>
[[File:Monte Scaletta Croce e Madonnina di vetta.jpg|sinistra|miniatura]]
==Ascensione alla vetta==
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* Piera e Giorgio Boggia, ''La valle Maira. Ambiente, cultura, escursioni'', con aggiornamenti di Marina Pellerino, L'Arciere, Dronero (CN), 2006, ISBN 9788888969183
* [[Diego Vaschetto]], ''Strade e sentieri del Vallo Alpino'', Edizioni del Capricorno, Torino, 2003, ISBN 9788877070241
▲==Cartografia==
* Cartografia ufficiale italiana dell'[[Istituto Geografico Militare]] (IGM) in scala 1:25.000 e 1:100.000, [http://www.pcn.minambiente.it/viewer/ consultabile on line]
* [https://web.archive.org/web/20130703134517/http://gis.provincia.cuneo.it/mappe/ClientServlet?CMD=Init&MAPWIDTH=930&MAPHEIGHT=824&OVMAPWIDTH=150&OVMAPHEIGHT=125&MINSCALE=101000&VIEWID=73 Sistema Informativo Territoriale della provincia di Cuneo], su base cartografica 1:10.000
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