Test della falsa credenza: differenze tra le versioni

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Il '''test della falsa credenza''' (''false belief task'') è stato approntato nel [[1983]] da [[Joseph Perner]] e [[Heinz Wimmer]]: la sua formulazione più famosa è nota anche come ''Sally-Anne test''. Serve a verificare lo sviluppo della [[metacognizione|capacità metarappresentazionale]] negli esseri umani, ovvero lo sviluppo di una [[teoria della mente]].
 
Serve a verificare lo sviluppo della [[metacognizione|capacità metarappresentazionale]] negli esseri umani, ovvero lo sviluppo di una [[teoria della mente]].
 
È costruito in modo da testare la capacità dei [[bambino|bambini]] di attribuire un convincimento alla mente di altre persone. Il nodo cruciale consiste nel ruolo giocato dall'attribuzione di una credenza falsa: infatti, prevedere il comportamento di un altro individuo, fondandosi su di una credenza che il bambino sa essere falsa, costituisce la prova che non sta banalmente [[proiezione (psicologia)|proiettando]] la sua opinione della [[realtà]] sull'altro soggetto.
 
Ciò significa che il protagonista del test identifica quel particolare comportamento e lo considera "causalmente determinato" da uno [[stato mentale]] "intenzionale" dell'altra persona. Questo stato mentale, che coincide con la falsa credenza, esiste solo nella mente dell'altra persona e non in quella del bambino, che pertanto è in grado di distinguerla ed attribuirla scientemente al prossimo.
 
Questo stato mentale, che coincide con la falsa credenza, esiste solo nella mente dell'altra persona e non in quella del bambino, che pertanto è in grado di distinguerla ed attribuirla scientemente al prossimo.
 
==Svolgimento del test==