Max Huber (designer): differenze tra le versioni

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|AnnoMorte = 1992
|Epoca = 1900
|Attività = designergrafico
|Attività2 = docentedesigner
|Attività3 = docente
|Nazionalità = svizzero
|PostNazionalità = , la cui attività si è svolta prevalentemente in [[Italia]]
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Nel 1950 disegnò marchio e logotipo per [[La Rinascente]].
 
Con [[Achille Castiglioni]] e [[Erberto Carboni]] progettò importanti allestimenti, quali [[RAI]], [[ENIEni]], Montecatini e varie mostre della radio: la sua attività lo portò a distinguersi anche nel campo editoriale e collabora con importanti aziende quali [[Legler]], [[Olivetti]], [[Esselunga]], [[Feltrinelli]], [[Istituto Geografico De Agostini]].<ref>Per l'attività professionale di Huber si veda: ''Max Huber'', a cura di Stanislaus von Moos, Mara Campana, Giampiero Bosoni, Londra, Phaidon, 2006</ref>.
 
Fu attivo anche nel campo dell'insegnamento, presso l'[[Società Umanitaria|Umanitaria]] di Milano ([[1959]]-[[1962]]), alla Scuola Politecnica di Design (anni settanta), allo CSIA di [[Lugano]]. Fu socio dell'AGI, [[Alliance Graphique Internationale]].
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Huber ricevette il [[premio Compasso d'Oro]] nel 1954 grazie al progetto ''Plastica stampata'' per l'azienda italiana Stabilimenti Ponte Lambro.
 
Nel 2005 viene inaugurato a Chiasso il MAX, Museo Max Huber<ref>[{{Cita web |url=http://maxmuseo.ch/it/museo.html |titolo=Museo Max Huber] |accesso=29 agosto 2014 |dataarchivio=6 giugno 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140606094745/http://maxmuseo.ch/it/museo.html |urlmorto=sì }}</ref>, che raccoglie l'eredità del maestro ed è diretto dalla vedova, la giapponese Aoi Kono.
 
===Il ritmo jazz nelle opere di Huber===