Liala: differenze tra le versioni

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|Sesso = F
|LuogoNascita = Carate Urio
|GiornoMeseNascita = 31 marzo
|AnnoNascita = 1897
|LuogoMorte = Varese
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== Biografia ==
Nacque da nobile [[madre]], Petronilla Picci, e da [[padre]] [[farmacista]], Tomaso Negretti, che aveva assunto anche il nobilel'aristocratico [[cognome]] materno [[Odescalchi]], ma che morì quando la figlia aveva due anni. Amalia studiò al [[Liceo classico e scientifico Alessandro Volta|Liceo Alessandro Volta]] di Como e, per seguire le orme paterne, s'iscrisse a [[Farmacia]] all'[[Università degli Studi di Pavia]], ma nel 1919 si sposò e rinunciò a laurearsi.
 
Suo marito, il [[marchese]] Pompeo Cambiasi, [[Ufficiale (forze armate)|ufficiale]] di [[Regia Marina|marina]], aveva 17 anni più di lei e la portò a vivere a [[Moneglia]], in [[Liguria]]. Da questo [[matrimonio]] nacquero le due figlie della futura scrittrice: Primavera e Serenella. L'intesa con il marchese Cambiasi però non durò a lungo e ila duecoppia si separaronoseparò.
 
Liala incontrò poi il marchese [[Vittorio Centurione Scotto]], un ufficiale della [[Regia Aeronautica]], che fu il grande amore della sua vita. La loro storia d'amorerelazione finì tragicamente nel [[1926]], quando Centurione Scotto, al comando del suo idrovolante durante un allenamento per la [[coppa Schneider]], morì precipitando nel [[lago di Varese]].
 
=== Gli anni trenta e quaranta ===
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Per superare il dolore della morte di Centurione Scotto, Liala cominciò a scrivere e nel [[1931]] pubblicò il suo primo romanzo ''[[Signorsì]]''. La prima edizione, pubblicata da [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]], andò esaurita in soli 20 giorni.
 
Quasi tutti i primi libri di Liala si svolgono nell'ambiente militare, che lei conosceva ed amava. I protagonisti maschili sono spesso audaci e valorosi, ispirati alle figure di [[Vittorio Centurione Scotto]] o [[Pietro Sordi]]. Quest'ultimo era un [[tenente colonnello]] al quale Liala fu legata sentimentalmente dal [[1930]] al [[1948]]. La conoscenza di questi risvolti biografici, sebbene ignoti al grande pubblico, può spiegare molti aspetti della sua prima produzione artistica.
 
Nel primo periodo ([[1931]]-[[1948]]), l'ambiente dell'Aeronautica Militare costituisce spesso lo sfondo dei suoi romanzi e delle sue novelle, che non di rado contengono spunti autobiografici ed elementi tratti dalla vita di [[Pietro Sordi]]. In questa fase, nella quale l'io narrante a volte si riferisce a ''Liana'' (ossia alla stessa scrittrice), si trovano di tanto in tanto precisi riferimenti a personaggi ed eventi storici: per esempio, nel romanzo ''[[Buona fortuna!]]'', l'autrice fornisce una minuta descrizione del record del mondo di velocità per idrovolanti ottenuto dal maresciallo [[Francesco Agello]] il 23 ottobre [[1934]].
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Nel primo e secondo periodo gli scritti di Liala muovono da elementi di realtà per costruire trame narrative che configurano tante possibili versioni della sua identità personale: all'interno di esse la costante maggiore è quella del rapporto con l'aviatore.
 
Sono stati pubblicati libri storici fotografici su Vittorio Centurione Scotto e sulle famigliafamiglie nobiliari Centurione Scotto e Cattaneo Di Belforte, con carriere e genealogia, in cui viene smentita Liala con prove, perché risulta che la scrittrice abbia usato la figura dell’eroico e nobile aviatore per puro scoop letterario e si sia recata solo nel secondo dopoguerra a Millesimo per attingere notizie, dopo la fine della sua storia ventennale con l’aviatore Pietro Sordi, vero ispiratore dei suoi romanzi rosa.<ref>[http://www.savonanews.it/2018/09/17/mobile/leggi-notizia/argomenti/eventi-spettacoli/articolo/festival-caarteiv-delle-arti-e-libri-vittorio-centurione-scotto.html 23/09/2018 http://www.savonanews.it/2018/09/17/mobile/leggi-notizia/argomenti/eventi-spettacoli/articolo/festival-caarteiv-delle-arti-e-libri-vittorio-centurione-scotto.html]</ref>
 
=== Dagli anni cinquanta in poi ===
Successivamente, aA partire dagli [[anni 1950|anni cinquanta]], l'opera della scrittrice si rivolge al mondo della pura fantasia narrativa e non fa più riferimento a luoghi, fatti o personaggi di realtà, salvo qualche ritorno alle pagine autobiografiche proprie del personaggio Liala, come in ''[[Diario vagabondo]]'' (1977).
 
Analizzando la produzione artistica di Liala, la critica letteraria ha spesso sottolineato ''le minuziose descrizioni estetizzanti di ambienti altoborghesi e aristocratici, ignorando i riferimenti alle classi sociali inferiori'' (Dizionario Bompiani, [[1987]]), riferimenti che nel periodo più precoce della sua attività letteraria appaiono in maggiore evidenza, mentre nei primi due romanzi compare il tema della promozione sociale di cui si rende protagonista un pilota di umili origini, notevole prestanza fisica, grande dirittura morale ed eccezionali capacità aviatorie.
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== Critica e popolarità ==
Liala rimane, ancora oggi, una delle scrittrici italiane più apprezzate, soprattutto tra il pubblico femminile. Malgrado i suoi racconti siano stati spesso relegati dalla critica all'ambito della [[Romanzo rosa|letteratura rosa]], è indubbio come non solo abbia saputo coltivare la fantasia di più di una generazione di donne, ma anche come abbia saputo incarnare nel suo stile piano, descrittivo ed elegante, un modo di fare letteratura che riassume il ''bello scrivere'' proprio di più di una generazione di scrittori italiani.
 
I suoi libri hanno venduto più di dieci milioni di copie solo in [[Italia]] e l'hanno resa una delle scrittrici di [[romanzo d'appendice|romanzi d'appendice]] più famose del [[XX secolo|Novecento]] a livello internazionale.
 
== OmaggiNella cultura di massa ==
*Il cantautore [[Mario Castelnuovo]] la cita nel testo della sua canzone ''Nina'', del 1984.