Modugno (Italia): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Beaest (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Etichetta: Annulla
 
(35 versioni intermedie di 31 utenti non mostrate)
Riga 11:
|Divisione amm grado 2 = Bari
|Amministratore locale = Nicola Bonasia
|Partito = [[lista civica]]
|Data elezione = [[elezioni comunali in Puglia del 2020#Modugno|6-10-2020]]
|Data istituzione = [[Proclamazione del Regno d'Italia|17 marzo 1861]]
|Altitudine = 79
|Abitanti = 36208
|Note abitanti = {{Istat|072|27|2022}}
|Aggiornamento abitanti = 31-8-2022
|Divisioni confinanti = [[Bari]], [[Bitetto]], [[Bitonto]], [[Bitritto]]
|Zona sismica = 3
|Gradi giorno = 1311
|Nome abitanti = modugnesi
|Patrono = [[san Rocco]] [[san Nicola da Tolentino]] (patrono)
Madonna Addolorata e [[san Rocco]] (protettori)
|Festivo = lunedì successivo alla quarta domenica di settembre (San Nicola da Tolentino e San Rocco), 10 marzo (Madonna Addolorata)
|PIL =
|PIL procapite =
Riga 29 ⟶ 27:
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Modugno all'interno della città metropolitana di Bari
}}
'''Modugno''' (''MedùgneMdùgn'' in dialetto locale) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:36208Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> facente parte della [[città metropolitana di Bari]] in [[Puglia]].
 
Posto nell'immediato entroterra barese, pochi chilometri a sud-ovest dal [[Bari|capoluogo]], a partire dagli [[Anni 1960|anni sessanta]], con la costruzione della zona industriale di [[Bari]] che occupa la parte nord del territorio comunale, ha sostituito la tradizionale vocazione agricola per diventare un centro manifatturiero caratterizzato da un rapido sviluppo economico e demografico. Il 7 gennaio [[2010]] con un decreto il [[Presidente della Repubblica]] [[Giorgio Napolitano]] ha conferito a Modugno il titolo di [[Città d'Italia|città]]<ref name=città1>{{Cita news|nome = |cognome = |titolo = Copia del Decreto del Presidente della Repubblica|pubblicazione =Il Cardo Selvatico. |mese = numero speciale, marzo |anno = 2011|pagina =9 }}</ref><ref name="città2">{{cita web|cognome= |nome= |autore= Comune di Modugno|url= http://www.comune.modugno.ba.it/temp/2010/02/cerimonia-conferimento-titolo-citta-di-modugno.html|titolo= Cerimonia conferimento titolo "Città di Modugno"|accesso= 1º agosto 2012|data= 18|anno= 2010|mese= febbraio|dataarchivio= 4 marzo 2016|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20160304072228/http://www.comune.modugno.ba.it/temp/2010/02/cerimonia-conferimento-titolo-citta-di-modugno.html|urlmorto= sì}}</ref><ref name="città3">{{cita web|cognome=Ardito|nome=Giacinto|url=http://www.parrocchiasantagostino.org/img/documenti/news/ModugnoCitta.pdf|titolo=Modugno diventa “città”: onore che impegna|accesso=1º agosto 2012|urlmorto=sì}}</ref>.
Riga 49 ⟶ 47:
La città è caratterizzata da un [[clima mediterraneo]] (o, secondo la [[classificazione dei climi di Köppen|classificazione di Köppen]], clima temperato delle medie latitudini), con inverni miti continentali ed estati calde e asciutte. La vicinanza del [[Mar Adriatico]] contribuisce alla mitigazione delle escursioni termiche. Tuttavia la città nei mesi invernali è spesso influenzata dalle correnti fredde di provenienza nord-orientale, che sporadicamente determinano precipitazioni a carattere nevoso. Le piogge, concentrate nei mesi invernali, sono caratterizzate da un regime estremamente variabile.
 
La [[stazione meteorologica]] più vicina a Modugno è quella di [[Palese - Macchie|Bari Palese]]. Il 24 luglio [[2007]] presso questa stazione meteorologica si registrò la temperatura più elevata: 45,6&nbsp;°C<ref>{{Cita web|url= http://www.meteo-net.it/statistiche/estremi.aspx|titolo= Record meteo estremi|accesso= 25 settembre 2010|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20081226125538/http://www.meteo-net.it/statistiche/estremi.aspx|dataarchivio= 26 dicembre 2008|urlmorto= sì}}</ref>. La temperatura minima assoluta risale al 3 gennaio [[1993]], quando si registrarono -6,0&nbsp;°C<ref>{{Cita web|url= http://www.tutiempo.net/clima/Bari_Palese_Macchie/03-01-1993/162700.htm|titolo= Temperature di gennaio 1993|accesso=25 settembre 2010}}</ref>.
 
{{ClimaAnnuale
Riga 224 ⟶ 222:
Nel periodo [[Angioini|angioino]] il feudo di Modugno era conteso fra la famiglia Chyurlia e gli arcivescovi di Bari<ref>{{cita libro | cognome=Garruba | nome=Michele| titolo=Serie critica de' Sacri Pastori Baresi, corretta, accresciuta ed illustrata|url=http://books.google.it/books?id=bNI-AAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false| editore= Tipografia Cannone | città=Bari | anno=1844|pagine= 228-245}}</ref>. In queste dispute il borgo venne parzialmente distrutto e poi ricostruito dall'arcivescovo Romualdo<ref>{{cita libro | cognome= Petroni| nome= Giulio| titolo=Storia di Bari | editore= Editore Fibreno| città=Napoli | anno=1858 }}</ref>.
[[File:Pala_sforzesca.jpg|sinistra|miniatura|[[Ludovico il Moro]] e sua moglie [[Beatrice d'Este]], duchi di Bari, nella [[Pala Sforzesca]].]]
Nella seconda metà del XIV secolo, sul trono del [[Regno di Napoli]] agli [[Angiò]] successero gli [[Corona d'Aragona|Aragonesi]]. Modugno, fedele agli Aragonesi, ricevette da [[Ferdinando I di Napoli|Ferrante]] diversi privilegi fiscali<ref>{{cita libro | cognome= Faenza | nome=Vito | titolo=La vita di un comune dalla fondazione del Vicereame Spagnuolo alla Rivoluzione francese del 1789 | editore= Vecchi| città=Trani | anno=1899 }}</ref> e la [[Città demaniale|libertà dal giogo feudale]], seppur per un breve periodo<ref>{{cita|Milano 1984|p. 86}}.</ref>. In seguito, nel 1464, Ferrante concesse ai suoi alleati della [[Sforza|famiglia Sforza]] la città di Modugno, con [[Palo del Colle]] e [[Bari]], a formare un ducato. Nel 1465 fu investito del ducato [[Sforza Maria Sforza|Sforza Maria]], terzogenito di [[Francesco Sforza]], in vista del suo matrimonio con [[Eleonora d'Aragona (1450-1493)|Eleonora d'Aragona]], figlia del re, e col consenso del padre Francesco, che rinunciava così ai propri diritti sui feudi donati al figlio, compreso Modugno. Sforza Maria fu, tra l'altro, l'unico Sforza a recarsi personalmente nei territori a lui intestati, durante l'esilio barese del 1477-1478.<ref>Il ducato di Bari sotto Sforza Maria Sforza e Ludovico il Moro da documenti inediti del R. Archivio di stato, dell' Ambrosiana e della: Trivulziana di Milano, Nicola Ferorelli, gen 1914 · Milesi & Nicola.</ref> Morto quest'ultimo nel 1479 senza figli, il ducato passò al di lui fratello [[Ludovico il Moro]] e, a partire dall'anno successivo, anche alla sua promessa sposa [[Beatrice d'Este]], per volontà dell'avo Ferrante che gliela concedeva in matrimonio. Alla [[Morte di Beatrice d'Este|morte di Beatrice]], nel 1497, Ludovico (ormai duca di Milano) cedette l'intero ducato di Bari al loro secondogenito [[Francesco II Sforza|Sforza Francesco]], ma questi non ne godette che fino al 1499, poiché a causa dell'imminente invasione francese del ducato di Milano e di una confusa e infruttuosa manovra politica del padre Ludovico, Modugno con l'intero ducato di Bari fu occupato da [[Isabella d'Aragona (1470-1524)|Isabella d'Aragona]], pur continuando a esserne titolare Francesco.<ref>Della famiglia Sforza, Volume 2, Nicola Ratti, Presso Il Salomoni, 1794, pp. 80-81.</ref>
 
Durante questo periodo (e in particolar modo durante il governo di [[Isabella d'Aragona (1470-1524)|Isabella d'Aragona]] e della figlia [[Bona Sforza]]), Modugno visse uno dei periodi di suo massimo splendore<ref>{{cita libro | cognome=Ruccia | nome=Michele| titolo=La regina Bona e Modugno, in AA. VV., Bona Sforza regina di Polonia e duchessa di Bari | editore= Edizioni Levante| città=Bari| pagine=53-56}}</ref>. Alla morte di Bona, Modugno passò in mano alla corona di Spagna, che considerava l'Italia come colonia da sfruttare economicamente e come territorio di frontiera a difesa dai Turchi<ref name=sventure>{{cita libro | cognome=Pepe | nome= Gabriele | titolo=Il Mezzogiorno d'Italia sotto gli Spagnoli | editore=Edizioni Sansoni | città=Firenze | anno=1952 }}</ref>. Il monarca [[Filippo II di Spagna|Filippo II]], avendo bisogno di denaro, nel 1558 vendette il feudo al viceré di Sicilia [[García Álvarez de Toledo y Osorio|Don Garzia di Toledo]] per 44 000 ducati. Alla morte del viceré, Modugno ritorno alla disponibilità della corona<ref>{{cita libro | cognome= Zuccagni-Orlandini| nome= Attilio | titolo= Corografia fisica, storica e statistica dell'Italia e delle sue isole|url=http://books.google.it/books?id=6H85AAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false| città= Firenze | anno= 1845|pagine = 128}}</ref>; dopodiché, nel [[1580]] Filippo II vendette nuovamente Modugno per 40 000 ducati al [[Genova|genovese]] Ansaldo Grimaldi<ref>{{cita libro | cognome=Brancaccio | nome= Giovanni | titolo= Nazione genovese: consoli e colonia nella Napoli moderna|url=http://books.google.it/books?id=mHVNu6I6lD0C&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false| editore=Guida Editori | città= Napoli| anno= 2001|pagine =72 }}</ref>, suo consigliere. L'anno seguente la città di Modugno riuscì a raccogliere i 40 000 ducati necessari per rimborsare Grimaldi e acquisire la libertà dal giogo feudale<ref>{{cita|Milano 1984|p. 206}}.</ref>. Tuttavia, questa ingente spesa e le continue richieste di denaro del governo centrale portarono al fallimento dell'Università di Modugno nel 1666<ref>{{cita|Milano 1984|p. 196}}.</ref>.[[File:Bona Sforza (PL MNK XII-537 2017 Overall).tiff|miniatura|La regina [[Bona Sforza]]. Il Seicento è uno dei periodi di maggiore splendore della storia di Modugno]]La situazione di crisi economica delle finanze comunali e di vessazioni da parte del governo del Regno di Napoli continuò anche durante la successiva dominazione austriaca<ref>{{cita|Milano 1984|pp. 311-313}}.</ref>. In questo periodo Modugno fu tenuta in grande conto presso la corte austriaca dell'imperatore [[Carlo VI d'Asburgo|Carlo VI]], grazie all'operato del Ministro dell'Impero, conte [[Rocco Stella]]<ref>{{cita libro| cognome=Crescimbeni | nome=Mario | titolo= Notizie istoriche degli Arcadi morti|url=http://books.google.it/books?id=4n4G3B5rUwgC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false| editore= Stamperia Antonio De Rossi| città=Roma|anno= 1721|pagine= 298-305}}</ref>. Per lo stesso imperatore combatté anche un altro nobile modugnese: Giuseppe Carlo Capitaneo<ref>{{cita|Milano 1984|p. 314}}.</ref>.
 
=== Regno borbonico, periodo napoleonico e restaurazione ===
{{vedi anche|Assedio di Modugno}}
Il 15 maggio [[1734]] [[Carlo III di Spagna|Carlo di Borbone]] divenne il nuovo re di Napoli, dando il via al dominio dei [[Borbone di Napoli|Borboni]]. Fu promotore di una politica riformista che gli valse la fama di [[dispotismo illuminato|monarca illuminato]]. Il modugnese Francesco Struggibinetti fu medico di corte di Carlo III e insigne [[trattatista]]<ref name=Memoriestoriche323>{{cita|Milano 1984|p. 323 }}.</ref>. Eusebio Capitaneo si distinse nell'esercito di Carlo III<ref name=Memoriestoriche323 />, acquisendo nel [[1803]] il grado di tenente-colonnello<ref>{{cita libro | cognome= | nome=V. Ilari |autore2= P. Crociani |autore3= G. C. Boeri | titolo= Le Due Sicilie nelle guerre napoleoniche 1800-1815|url=http://it.scribd.com/doc/8658749/Milizie-Napoletane-e-Corpi-Volanti| editore=USSME | città=Roma | anno=2005 }}</ref>.
 
{{vedi anche|Assedio di Modugno}}
[[File:Flag of the Parthenopaean Republic.svg|thumb|left|La bandiera della Repubblica Napoletana del 1799, ispirata al tricolore francese]]
La [[Rivoluzione francese]] fece sentire i propri effetti anche nel [[Regno di Napoli]] dove ci fu una insurrezione giacobina che portò alla costituzione della [[Repubblica Napoletana (1799)|Repubblica Napoletana]]. Per contrastare la Repubblica Napoletana si costituì, al comando del [[cardinale Ruffo]] di Calabria, il cosiddetto "Esercito della Santa Fede" (da cui il nome [[Sanfedisti]]) formato da popolani che volevano la restaurazione al trono di re [[Ferdinando IV di Borbone]]<ref>{{cita libro | cognome= Cuoco | nome=Vincenzo |wkautore =Vincenzo Cuoco | titolo=[[s:Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799|Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799]] | editore= Rizzoli (BUR)| città=Milano | anno=ristampa del 1999}}</ref>.
Essendo stato innalzato a Modugno l'albero della libertà (che era il simbolo giacobino della Repubblica Napoletana), il paese fu attaccato dalle truppe dell'esercito sanfedista rinforzato dagli abitanti di [[Carbonara-Santa Rita|Carbonara di Bari]] e di [[Ceglie del Campo]] (che erano fedeli al re Ferdinando IV e quindi filoborbonici). L'[[assedio di Modugno]] avvenne il 10 marzo [[1799]] e vide vittoriose le forze in difesa della città<ref>{{cita|Milano 1984|ppp. 330-363 }}.</ref><ref name=Lavitadiuncomune169>{{cita libro | cognome=Saliani | nome=Giambattista| titolo=Cronaca dei fatti avvenuti in Modugno nel 1799, in: FAENZA Vito, La vita di un comune dalla fondazione del Vicereame Spagnuolo alla Rivoluzione francese del 1789 | editore= Vecchi| città=Trani | anno=1899|pagine= 169 e ss}}</ref>. In quella giornata si verificò l'episodio ritenuto miracoloso dell'apparizione di una donna con in mano un fazzoletto (identificata nella [[Madonna Addolorata]])<ref name="ReferenceA">{{cita libro | cognome=Trentadue | nome=Nicola Junior | titolo=Cenno storico sul culto della Vergine Addolorata Patrona della Città di Modugno | città=Bari | anno=1876 }}</ref>.
 
Dopo un breve periodo di restaurazione dei Borbone, nel 1806, per un decennio, si instaurò un governo filonapoleonico prima con [[Giuseppe Bonaparte]] e poi con [[Gioacchino Murat]]. In questo breve lasso di tempo furono adottate moltissime riforme: vennero aboliti gli ordini religiosi e confiscati i loro beni (a Modugno gli agostiniani dovettero lasciare la [[Chiesa di Sant'Agostino (Modugno)|loro chiesa]] e i domenicani il [[Convento dei Domenicani (Modugno)|convento]]), venne effettuata una [[riforma agraria]] e tributaria, venne adottato il [[sistema metrico decimale]], fu stabilita la creazione di scuole in ogni comune (il 1º ottobre [[1806]] a Modugno venne creata la prima scuola che constava di due sezioni: quella maschile affidata al frate Domenico Carroccia e che faceva lezione nei locali della [[Chiesa del Purgatorio (Modugno)|chiesa del Purgatorio]] e la sezione femminile affidata alla donzella Morena Anastasia che svolgeva le lezioni in un locale preso in fitto dalla famiglia Scarli), venne adottato il [[Codice Napoleonico]] e venne dato nuovo impulso all'economia grazie alla creazione di [[Fiere di Modugno|nuove fiere e mercati]]<ref>{{cita|Milano 1984|pp. 369-381}}.</ref>.
Riga 247 ⟶ 245:
Durante il [[primo conflitto mondiale]] molti modugnesi furono arruolati nella [[Reggimento della Regina|Brigata Regina]] e nella Brigata Bari. Nel conflitto perirono 130 soldati modugnesi e diversi di essi si distinsero per valore e merito<ref>{{cita|Milano 1984|pp. 548-553}}.</ref>.
 
Cosa analoga avvenne nella [[seconda guerra mondiale]], nella quale persero la vita 92 soldati modugnesi<ref>{{cita|Milano 1984|p. 560}}.</ref>. Nel [[1943]] a Modugno sostarono sia alcuni reparti di [[Wehrmacht|soldati tedeschi]] in ritirata, sia degli [[Alleati della seconda guerra mondiale|alleati]] [[OperazioneSbarco Huskyin Sicilia|sbarcati in Sicilia]]<ref>{{cita|Milano 1984|pp. 557-561}}.</ref>.
 
=== Simboli ===
Riga 255 ⟶ 253:
[[File:Modugno-Stemma.svg|150px|right]]
La testimonianza più antica giunta sino a noi dello stemma del cardo selvatico è del [[1568]] e si può vedere sulla facciata del [[Palazzo della Regia Corte]].
La versione attuale dello stemma cittadino, riconosciuta con decreto del [[Capo del governo primo ministro segretario di Stato|capo del governo]] del 10 dicembre 1935<ref>{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.detail.html?2214 |titolo= Modugno, decreto 1935-12-10 DCG, riconoscimento di stemma e gonfalone |sito= Archivio Centrale dello Stato }}</ref>, adottata nel [[1946]], riprende lo stemma litico risalente al [[1639]], presente in [[Piazza del Popolo (Modugno)|piazza del Popolo]] nell'angolo esterno della facciata della [[Chiesa di Santa Maria della Croce (Modugno)|chiesa di S. Maria della Croce]]. Lo stesso stemma comunale in pietra è presente anche in cima all'ingresso del [[Palazzo Municipale (Modugno)|palazzo municipale]] (ex monastero di Santa Maria della Croce), in chiave di volta della Porta del Suburbio e sulla facciata della [[Sala del Sedile dei Nobili (Modugno)|Sede del Sedile dei Nobili]], dove lo stemma comunale è presente anche sulla ringhiera in ferro battuto<ref name=GuidaTuristico-culturale97 >{{cita libro |cognome=A. Gernone, N. Conte, M. Ventrella (a cura di)| nome=| titolo=Modugno. Guida Turistico-culturale | editore=Associazione Pro Loco di Modugno | città=Modugno| anno=2006|paginep=97}}</ref><ref name="ReferenceB">{{cita libro | cognome= Vernia | nome= Stefano| titolo= Passeggiata nella Modugno dei secoli. Storia, architettura, arte e segreti delle sue chiese| editore= Edizioni Dal Sud| città=Modugno | anno=2006 |paginep = 24}}</ref>.
 
Il [[Carduus|cardo selvatico]] è una pianta restia a farsi soffocare dalle altre piante e capace di rispuntare anche dopo gli incendi.
Il significato simbolico del cardo selvatico allude al carattere fiero e autonomo dei modugnesi<ref>{{cita libro | cognome=De Bellis |nome=Giovanni | titolo=Modugno e i suoi principali uomini illustri | editore=Tip. F. Petruzzelli e Figli | città= Bari| anno= 1888|paginep=24}}</ref>, capaci di resistere anche ai tentativi di oppressione e alle avversità<ref name=GuidaTuristico-culturale97 />. Questo carattere è ben documentato nella [[storia di Modugno]]: in diverse occasioni i modugnesi si sono autotassati per raccogliere il denaro necessario per comprare dai feudatari il territorio e acquisire la libertà<ref>{{cita|Milano 1984|p. 211}}.</ref>. Tuttavia, considerando che la libertà dal vincolo feudale venne acquistato dai modugnesi successivamente al 1568, non è possibile che sia stato questo episodio a ispirare la scelta del simbolo di Modugno<ref name=WebTVcardo>{{cita web|cognome= Macina|nome= Raffaele|url= http://www.modugnowebtv.it/blog/2011/02/18/il-cardo-selvatico/|titolo= Il Cardo Selvatico|accesso= 10 agosto 2012|editore= Modugno Web TV|urlmorto= sì}}</ref>.
 
Altre teorie più recenti indicano il cardo come simbolo araldico di un luogo ben difeso e fortificato (con allusione alla fortezza della Motta)<ref name=WebTVcardo /> oppure come sinonimo di una tranquilla e prospera economia contadina<ref name="ReferenceB"/>.
 
Il gonfalone municipale è costituito da un drappo di azzurro.
 
=== Onorificenze ===
Riga 285:
 
Dell'attuale facciata in sobrio stile tardo rinascimentale spiccano il gruppo scultoreo dell'Annunciazione posto sulle [[Ordine corinzio|colonne corinzie]] ai lati del portale e i fregi dell'architrave. Il campanile, del [[1615]], alto oltre 60 metri, è in stile romanico pugliese ed è impreziosito da polifore.
[[File:Chiesa di Maria Santissima Annunziata - Cappella del SS Sacramento.jpeg|alt=Cupola|miniatura|219x219px|Cupola della cappella del SS Sacramento (il cappellone)]]
 
L'interno, costituito da un'unica grande navata, cui nel [[1642]] fu aggiunto un cappellone, negli altari gentilizi presenta per lo più decorazioni in stile barocco napoletano, con interventi di [[Carlo Rosa (pittore)|Carlo Rosa]] per le tele, di [[Nicola Gliri]] nel cappellone e del modugnese Domenico Scura sul soffitto ligneo<ref>{{cita libro | cognome= Touring Club Italiano | nome= |titolo=Guida d'Italia. Puglia | editore= Touring Editore| anno=1978 |pagine= 257}}</ref>. Le opere d'arte di particolare pregio sono un{{'}}''[[Annunciazione (Bartolomeo Vivarini)|Annunciazione]]'' di [[Bartolomeo Vivarini]], risalente al [[1472]] e il dipinto su tavola ''Sant'Orsola e le compagne'' del [[1602]] di [[Gaspar Hovich]].
 
==== Altri edifici di culto ====
Riga 342:
* [[Palazzo del I ramo della famiglia Capitaneo]] (XVI secolo), in [[architettura rinascimentale|stile rinascimentale]]; fu il primo dei palazzi nobiliari modugnesi, costruito dal capostipite della famiglia Capitaneo, Guarino; il suo aspetto attuale è stato fortemente rimaneggiato da una serie di rifacimenti nel corso dei secoli<ref>{{cita libro| cognome=Milano |nome=Nicola |titolo=Curiosando per Modugno |editore=Ristampa a cura di Levante| città= Bari| anno=1997|pagine=100-102}}</ref><ref>{{cita libro| cognome=A. Gernone, N. Conte, M. Ventrella (a cura di)|nome=|titolo=Modugno. Guida Turistico-culturale |editore=Associazione Pro Loco di Modugno | città=Modugno| anno=2006|pagine=120}}</ref>.
* [[Palazzo del II ramo della famiglia Capitaneo]] (XVIII secolo), in [[architettura rinascimentale|stile rinascimentale]]; con vasto giardino protetto da mura<ref>{{cita libro| cognome=Milano |nome=Nicola|titolo=Curiosando per Modugno|editore=Ristampa a cura di Levante| città= Bari| anno=1997|pagine=103}}</ref><ref>{{cita libro| cognome=A. Gernone, N. Conte, M. Ventrella (a cura di)|nome= |titolo=Modugno. Guida Turistico-culturale |editore=Associazione Pro Loco di Modugno | città=Modugno| anno=2006|pagine=122}}</ref>.
* [[Palazzo Cesena]] (XI-XVII secolo), in [[architettura rinascimentale|stile rinascimentale]] è costruito sull'antica costruzione del[[la Motta]]; caratteristici sono l'[[Altana (architettura)|altana]] con grande [[bifora]] e l'elegante balaustra con colonnine e stemma familiare<ref>{{cita libro|cognome=Milano |nome=Nicola |titolo=Curiosando per Modugno |editore=Ristampa a cura di Levante| città= Bari| anno=1997|pagine=72-74}}</ref>.
* [[Palazzo Cornale]] (XVII secolo) in [[architettura rinascimentale|stile tardo-rinascimentale]]; l'atrio è introdotto da un arco a tutto sesto arricchito da fregi e sormontato da stemma familiare e balaustra con colonnine squadrate<ref>{{cita libro| cognome=Milano |nome=Nicola |titolo=Curiosando per Modugno | editore=Ristampa a cura di Levante| città= Bari| anno=1997|pagine=39-40}}</ref><ref>{{cita libro| cognome=A. Gernone, N. Conte, M. Ventrella (a cura di)| nome=|titolo=Modugno. Guida Turistico-culturale | editore=Associazione Pro Loco di Modugno | città=Modugno| anno=2006| pagine=49}}</ref>.
* [[Palazzo Crispo]] (XVIII-XIX secolo), in [[architettura neoclassica|stile tardo neoclassico]]; si trova in [[Piazza Sedile]]<ref>{{cita libro|cognome=A. Gernone, N. Conte, M. Ventrella (a cura di)| nome=| titolo=Modugno. Guida Turistico-culturale |editore=Associazione Pro Loco di Modugno | città=Modugno|anno=2006|p=42}}</ref>.
Riga 373:
* Titoli rinascimentali, tracciavano il confine tra il territorio di Bari e quello di Bitonto, si trovano nelle campagne modugnesi
* [[Torre della Bella Mora]], in contrada Misciano
* [[Trappeto di Montepeloso]] o "[[Trappeto dell'Olio rosso|dell'Olio rosso]]", in contrada Misciano
 
=== Siti archeologici ===
Riga 379:
 
==== Casale di Balsignano ====
[[File:S.felice balsignano4.jpg|thumb|upright=1.2|La chiesa di San Felice in Balsignano]]
{{vedi anche|Balsignano}}
[[File:S.felice balsignano4.jpg|thumb|upright=1.2|La chiesa di San Felice in Balsignano]]
A sud-est dell'abitato di Modugno, verso [[Bitritto]] si trovano i resti del casale fortificato di Balsignano, attestato dal [[962]]: dopo il saccheggio per opera dei saraceni nel [[988]], venne ricostruito e nel [[1092]] donato ai benedettini di [[Aversa]], che lo cedettero poi a diversi feudatari. Nel [[1526]] fu distrutto definitivamente durante lo scontro tra angioini e aragonesi che si contendevano il possesso del [[regno di Napoli]].
 
Riga 456:
 
==== Festa patronale di san Rocco e san Nicola da Tolentino ====
La [[festa patronale]] di Modugno festeggia congiuntamente due santi: [[Nicola da Tolentino]] e [[Rocco di Montpellier]], rispettivamente [[Santo patrono|patrono]] e protettore della Città.
I festeggiamenti della ricorrenza prevedono sia manifestazioni popolari, le quali avvengono la quarta domenica di settembre, sia religiose, che iniziano il venerdì precedente e si concludono il lunedì.
 
Riga 464:
[[San Rocco]] è il protettore di Modugno. La sua statua di legno che viene portata in processione durante le celebrazioni della festa patronale risale al [[1522]], quando fu invocato l'intervento del santo a protezione dalla peste e nominato patrono minore della città. I gambali e il cappello d'argento furono donati, nel [[1836]], dal canonico Luigi Loiacono, come ringraziamento per lo scampato pericolo dell'epidemia di [[colera]] che aveva colpito tutta la regione. Nel [[1907]] la statua del santo venne spostata in un altare della chiesa Matrice.
 
Secondo la tradizione, [[san Nicola da Tolentino]] fu concepito a Modugno dai suoi genitori in ritorno dal viaggio votivo presso la tomba di [[San Nicola di Bari]]. Invocato, insieme alla Madonna Addolorata, come protettore dalla peste del 1656, venne proclamato l'anno successivo [[Santo patrono|patrono]] di Modugno. Inizialmente, la sua festa era il 10 settembre. Venne perdendo di popolarità, fino al [[1930]] quando la Confraternita di san Nicola da Tolentino riprese gli originari fasti nei festeggiamenti. Dal [[1952]] i festeggiamenti di san Nicola vennero abbinati a quelli di San Rocco.
Nel [[2001]] Modugno ha ospitato le reliquie del Santo che uscivano per la prima volta dalla [[Basilica di San Nicola da Tolentino|basilica]] di [[Tolentino]].
 
==== Culto della Madonna Addolorata ====
[[File:Cartolina Maria SS Addolorata - 1923.jpg|thumb|left|Cartolina del [[1923]] rappresentante Maria Santissima Addolorata, protettrice di Modugno]]
{{Vedi anche|Assedio di Modugno}}
[[File:Cartolina Maria SS Addolorata - 1923.jpg|thumb|left|Cartolina del [[1923]] rappresentante Maria Santissima Addolorata, protettrice di Modugno]]
La venerazione della figura di [[Maria (madre di Gesù)|Maria]] a Modugno ha inizio con la fondazione della città: infatti, il primo nucleo cittadino sembra sia nato intorno alla [[chiesa di Santa Maria di Modugno]], e moltissime sono le chiese dedicate alla Madonna (la quasi totalità delle chiese modugnesi: [[Chiesa di Maria Santissima Annunziata (Modugno)|SS.ma Maria Annunziata]], [[Chiesa dell'Assunta (Modugno)|Assunta]], [[Chiesa della Vergine Maria del Carmine|S. Maria del Carmine]], [[Chiesa di Santa Maria della Croce (Modugno)|S. Maria della Croce]], [[Chiesa di Santa Maria Immacolata (Modugno)|Immacolata]], [[Chiesa di Sant'Antonio (Modugno)|S. Maria delle Grazie]], [[Chiesa di Santa Maria dello Spasimo (Modugno)|S. Maria dei Martiri]], ecc.). Numerose sono le [[Edicola (architettura)|edicole sacre]], le immagini venerate e le manifestazioni in onore della Vergine promosse dalle Confraternite modugnesi.
 
Molto forte è la devozione verso la [[Madonna Addolorata]] che trae origine nel [[XVII secolo]] quando venne invocato il suo aiuto contro la [[pestilenza]] del [[1656]]. I modugnesi, come segno di ringraziamento, costruirono la Chiesa della Madonna dello Spasimo e ogni terza domenica di settembre veniva celebrata una festa in cui si facevano opere di beneficenza, e il lunedì seguente veniva offerto da mangiare ai poveri.
Riga 477:
Alla Madonna Addolorata vennero indirizzate le preghiere dei modugnesi durante gli [[assedio di Modugno|avvenimenti del 10 marzo]] del [[1799]]. Quel giorno una massa di sanfedisti filoborbonici provenienti dal contiguo comune di [[Carbonara di Bari]] (oggi frazione del capoluogo) si riunì per [[saccheggio|saccheggiare]] Modugno. In quell'occasione diversi testimoni assistettero all'apparizione di una donna di bianco vestita, con un fazzoletto in mano, sul tetto di un palazzo al limite sud del paese, che impediva che le cannonate del nemico colpissero le abitazioni. Si ritenne un miracoloso intervento della Madonna Addolorata apparsa sui tetti modugnesi per proteggere la città dagli assalitori<ref name=Lavitadiuncomune169 />.
 
Da quel momento, la festa della Madonna Addolorata venne spostata da ottobre al X marzo e celebrata con grande solennità<ref>{{Cita web|url= https://www.youtube.com/watch?v=e9eKdgVZSf8|accesso=5 maggio 2012|titolo=Scatti fotografici dei festeggiamenti della Madonna Addolorata del 2010}}</ref>. Nel [[1876]] venne proclamata [[PatronoSanto patrono|patrona]] di Modugno<ref name="ReferenceA"/>.
 
==== Festa di Sant'Antonio di Padova ====
Riga 504:
Un'altra associazione attiva sul territorio è ''Città plurale''<ref>[http://www.popoliecostituzioni.it Pagina Facebook] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20190122001945/http://www.popoliecostituzioni.it/ |data=22 gennaio 2019 }} dell'Associazione Città Plurale.</ref>, associazione di cittadinanza attiva fondata nel [[2004]]<ref>{{Cita web|url= http://www.modugno.it/doc/cp/manifesto_cp.pdf|accesso= 5 maggio 2012|titolo= Atto di costituzione dell'Associazione “Città Plurale”|urlmorto= sì}}</ref>.
 
Nel [[2010]] è stata costituita in Modugno la delegazione dell{{'}}''Associazione Puglia Russia'', fondata nel 2008 con lo scopo di favorire la reciproca conoscenza fra le realtà culturali pugliesi e della Federazione Russa, attraverso la promozione di eventi e iniziative congiunte<ref>[http://puglia-russia.my1.ru/ Sito web] dell'Associazione Puglia Russia.</ref>.
 
==== Sanità ====
Riga 523:
 
=== Istruzione ===
Modugno conta tre circoli scolastici che coordinano le [[scuola dell'infanzia|scuole materne]] ed [[scuola elementare|elementari]] cittadine. Ci sono poi tre [[scuola media inferiore|scuole medie inferiori]]<ref>{{Cita web|autore = Scuolemodugnesi.it|url= http://www.scuolemodugnesi.it/|titolo = Sito Internet delle Scuole Modugnesi in rete|accesso = 8 maggio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120530230454/http://www.scuolemodugnesi.it/|dataarchivio = 30 maggio 2012|urlmorto = sì}}</ref> e un'unica [[scuola media superiore]], l'[[Istituto tecnico e Liceo Scientifico]] "Tommaso Fiore"<ref>{{Cita web|autore= IISS Tommaso Fiore|url= http://www.iissfiore.gov.it/|titolo= Sito Internet dell'Istituto Tecnico Tommaso Fiore|accesso= 8 maggio 2012|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20120514083047/http://www.iissfiore.gov.it/|dataarchivio= 14 maggio 2012|urlmorto= sì}}</ref>. Il primo circolo scolastico è costituito dalla scuola "Edmondo De Amicis" edificata nel 1937.
 
Dal [[1996]] è attiva l'Università della Terza Età "Francesco Del Zotti"<ref>{{Cita web|autore= Federuni.it|url= http://www.federuni.it/sedi/modugno_dati.aspx|titolo= Università della terza età e del tempo libero “Dott. Francesco Del Zotti” – Modugno|accesso= 8 maggio 2012|urlmorto= sì|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20120317123423/http://www.federuni.it/sedi/modugno_dati.aspx|dataarchivio= 17 marzo 2012}}</ref>.
Riga 547:
Nel [[2001]] l'Associazione Culturale "La Pecora Nera" ha fondato la Compagnia ''Teatroscalo'' che opera sia nell'ambito del teatro<ref>{{Cita web|autore = Teatroscalo|url=http://www.teatroscalo.com/web/pages-produzioni_teatro.html|titolo = Produzioni teatrali|accesso = 10 maggio 2012|urlmorto = sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121005191346/http://www.teatroscalo.com/web/pages-produzioni_teatro.html|dataarchivio = 5 ottobre 2012}}</ref> sia del cinema<ref>{{Cita web|autore = Teatroscalo|url=http://www.teatroscalo.com/web/pages-produzioni_cinema.html|titolo = Produzioni cinematografiche|accesso = 10 maggio 2012|urlmorto = sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121005191341/http://www.teatroscalo.com/web/pages-produzioni_cinema.html|dataarchivio = 5 ottobre 2012}}</ref>. Nel [[2003]] viene inaugurato il centro teatrale Teatroscalo che, oltre a garantire uno spazio per le rappresentazioni sceniche, è sede di corsi di formazione alla drammaturgia teatrale. Nel [[2007]], una produzione del Teatroscalo, il cortometraggio "Meridionali senza filtro" del regista Michele Bia, vince il [[David di Donatello 2007#Miglior cortometraggio|David di Donatello]]<ref>{{Cita web |autore= Simone Pinchiorri|data = 14 giugno 2007 |url =http://www.cinemaitaliano.info/news/00607/i-vincitori-dei-david-di-donatello-2007.html |titolo = I vincitori dei "David di Donatello" 2007|accesso = 10 maggio 2012}}</ref>.
 
Molteplici sono le associazioni musicali di Modugno: l'associazione culturale-musicale ''Francesco Casavola'' è un [[Banda musicale|complesso bandistico]] di circa 40 elementi creato nel [[1982]]<ref>{{Cita web|url=https://www.facebook.com/pages/Ass-Culturale-Musicale-FSCO-CASAVOLA-Modugno-BA/239607589586|titolo = Pagina Facebook dell'associazione culturale musicale Francesco Casavola|accesso = 10 maggio 2012|urlmorto = sì}}</ref>; l{{'}}''Orchestra Musicale Santa Cecilia'' è un'orchestra di [[Aerofoni|fiati]]<ref>{{Cita web |url =https://www.facebook.com/pages/Orchestra-di-fiati-S-Cecilia-Modugno-/221759595184?sk=info |titolo = Pagina Facebook dell'Orchestra di fiati S. Cecilia|accesso = 12 maggio 2012}}</ref>; l{{'}}''Orchestra da Camera Scarli'' è un'agenzia musicale con [[Liuteria|laboratorio artigianale]] (unico nel Sud) per la realizzazione e restauro di [[Violino|violini]]<ref>{{Cita web |url =http://www.liuteriascarli.it/ |titolo = Sito web della Liuteria Scarli|accesso = 12 maggio 2012}}</ref>; l{{'}}''Accademia Musicale Battista Bia'', che è stata fondata nel 1974<ref>{{Cita web |data = |url =http://www.bia.it/ |titolo = Sito web dell'Accademia Musicale Battista Bia|accesso = 12 maggio 2012}}</ref>.
 
=== Cucina ===
Riga 583:
Più spaziose sono le abitazioni realizzate nel [[Secondo dopoguerra italiano|secondo dopoguerra]] dai cittadini modugnesi o dagli emigrati all'estero di ritorno nella terra natia. Si tratta principalmente di villette monofamiliari, spesso dotate di [[giardino]], che sorgevano in quella che era la periferia del paese.
 
Negli anni settanta-ottanta del [[XX secolo]] si è assistito a una rapida espansione industriale che si è avuta con la creazione della zona industriale al confine fra Bari e Modugno. Questo sviluppo indistrialeindustriale è stato accompagnato da una rapida, vasta e incontrollata espansione urbanistica spinta dalla crescente domanda di alloggi dei lavoratori che in quegli anni immigravano a Modugno. Questo sviluppo edilizio è avvenuto senza che fosse redatto un [[piano regolatore]] e gli effetti della mancata pianificazione si leggono in un tessuto urbano caratterizzato per la viabilità disordinata e l'assenza di nuove aree verdi. Dal punto di vista urbanistico, la conseguenza più evidente della cementificazione non regolamentata che si è avuta in quei decenni è la presenza nel territorio comunale di diversi quartieri formati da palazzi a diversi piani, senza infrastrutture o servizi, disposti in maniera disordinata, spesso lungo le principali strade extraurbane e distanti dal centro cittadino (dove il basso prezzo dei terreni edificabili ha incoraggiato la speculazione edilizia)<ref>{{Cita web|autore= Anna Gernone|data= 2 maggio 2003|url= http://www.modugno.it/archivio/2003/05/000520print.php|titolo= Profilo di un paese che vuole trovare o ritrovare una propria identità|accesso= 3 giugno 2012|urlmorto= sì}}</ref>. Molteplici sono gli esempi di quartieri formatisi in questa maniera.
 
Il ''quartiere Cecilia'', è una zona di edilizia residenziale privata che ha origine alla fine degli anni 1960. Sorge a circa 5&nbsp;km dal centro cittadino perché divisa dall'intera Zona Industriale di Bari e di Modugno sud, nei pressi del [[San Paolo (Bari)|quartiere San Paolo di Bari]], è il principale dei quartieri di Modugno per numero di abitanti: 4.676 al 31/12/2011, prevalentemente cittadini baresi<ref>{{Cita web|autore= Nello Mongelli|data= 14 maggio 2010|url= http://www.barisera.net/site/i-baresi-della-zona-cecilia-vogliono-sentirsi-a-casa-loro-8379.html|titolo= I baresi della zona Cecilia vogliono sentirsi a casa loro|accesso= 3 giugno 2012|urlmorto= sì|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20100516211157/http://www.barisera.net/site/i-baresi-della-zona-cecilia-vogliono-sentirsi-a-casa-loro-8379.html|dataarchivio= 16 maggio 2010}}</ref><ref>{{Cita web|autore= Bari Sud Ovest.it|url= http://barisudovest.it/home/politica/55-zona-cecilia-verso-la-secessione-ldi-fatto-siamo-baresi-ma-paghiamo-le-tasse-a-modugnor.html|titolo= I residenti di zona Cecilia:"Ci sentiamo baresi"|accesso= 3 giugno 2012|urlmorto= sì|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20160304124918/http://barisudovest.it/home/politica/55-zona-cecilia-verso-la-secessione-ldi-fatto-siamo-baresi-ma-paghiamo-le-tasse-a-modugnor.html|dataarchivio= 4 marzo 2016}}</ref>. Al quartiere Cecilia sono incorporate le abitazioni del complesso Capo Scardicchio (antica frazione di Modugno) fronte stante l'Ospedale San Paolo e la Stazione Ospedale del Metrò ricadenti nel territorio del quartiere San Paolo di Bari. Il quartiere Cecilia presenta le carenze urbanistiche e strutturali caratteristiche del contermine quartiere San Paolo di Bari, ha attività commerciali varie, è scarsamente dotato di servizi pubblici, luoghi di aggregazione e infrastrutture. Unica struttura di servizio al territorio il Centro Parrocchiale di San Pietro Apostolo dell'omonima Parrocchia di San Pietro Apostolo istituita il 1973. A causa della distanza dal centro di Modugno e della scarsità di collegamenti, risulta difficoltosa la partecipazione degli abitanti del quartiere alla vita sociale della cittadina<ref name=autogenerato1 />.
 
''Piscina dei preti'' è una zona residenziale sorta intorno al [[1980]] oltre le strade statali 98 e 96. La zona, in origine, era detta della "Marina", poiché ubicata nelle vicinanze della [[Strada Provinciale 54]], che conduce alle località balneari di [[Palese - Macchie]] e [[Santo Spirito (Bari)|Santo Spirito]].
A Piscina dei preti è presente il casello Bari Nord dell'[[Autostrada A14 (Italia)|A14]] e il nuovo Centro Commerciale. Inoltre è nelle vicinanze del polo industriale di Bari, dell'[[Aeroporto di Bari-Palese]] e dell'ospedale San Paolo. La zona è collegata a Bari tramite la [[Strada statale 96 Barese|Strada Statale 96]] e a [[Palo del Colle]] tramite la [[Strada statale 98 Andriese-Coratina|Strada statale 98]].
Nel quartiere vi è la parrocchia di Sant'Ottavio<ref>{{Cita web|url= http://www.parrocchiasantottavio.it/index.htm|accesso=3 giugno 2012|titolo= Sito web della Parrocchia di Sant'Ottavio}}</ref>, dotata di oratorio e campo sportivo, costruita nel 1980 e affidata ai [[Congregazione del Santissimo Sacramento|padri Sacramentini]].
Riga 645:
 
L'[[Autostrada A14 (Italia)|Autostrada A14]] [[Bologna]]-[[Taranto]] (casello Bari Nord, uscita Modugno) permette di spostarsi velocemente nella Regione e arrivare fuori di essa. La [[Strada statale 96 Barese|Strada Statale 96]] consente i collegamenti con l'interno della Regione, fino a [[Gravina in Puglia|Gravina]].
Modugno è servita inoltre dalle seguenti strade provinciali: SP1 per [[Bitetto]], SP52 per [[Bitritto]], SP54 per [[Bari]]-[[Palese - Macchie]] e al suo [[Aeroporto di Bari-Palese|aeroporto]], SP231 (ex SS 98) per Bitonto e i comuni dell'entroterra sino a [[Cerignola]], provinciale [[Bari]]-Modugno, provinciale [[Carbonara di Bari|Carbonara]]-Modugno.
 
=== Ferrovie ===
Riga 657:
 
== Amministrazione ==
[[File:Chiesa s.maria della croce 2.jpg|thumb|Facciata del palazzo Santa Croce, sede del [[Palazzo Municipale (Modugno)|Comune di Modugno]] (sulla sinistra) e della [[Chiesa di Santa Maria della Croce (Modugno)|Chiesa di Santa Maria della Croce]] (sulla destra) ]]
{{vedi anche|Sindaci di Modugno}}
[[File:Chiesa s.maria della croce 2.jpg|thumb|Facciata del palazzo Santa Croce, sede del [[Palazzo Municipale (Modugno)|Comune di Modugno]] (sulla sinistra) e della [[Chiesa di Santa Maria della Croce (Modugno)|Chiesa di Santa Maria della Croce]] (sulla destra) ]]
Il territorio comunale di Modugno, sebbene molto vicino all'abitato di [[Bari]], ha sempre mantenuto la propria autonomia. Altri centri abitati ben più distanti dal centro del capoluogo, come [[Santo Spirito (Bari)|Santo Spirito]], ne sono quartieri.
 
La modifica più importante nell'estensione territoriale di Modugno consiste nel passaggio di [[Palese - Macchie|Palese]] a Bari avvenuta nel [[1928]]; fino ad allora il territorio di Modugno aveva sbocco al mare. L'influenza di Modugno sul borgo di Palese risale al [[XVI secolo|Cinquecento]] quando [[Isabella d'Aragona (1470-1524)|Isabella d'Aragona]] nel [[1511]] dichiarò questo territorio costiero "zona promiscua". Ciò venne confermato da sua figlia [[Bona Sforza]] nel [[1527]]. Il territorio di Palese era di proprietà sia barese sia modugnese e l'Università di Modugno, in cambio di tale riconoscimento (che le consentiva uno sbocco sul mare Adriatico), pagava all'Università di Bari una tassa annua di 66 ducati<ref>{{cita web|sito=PaleseMacchie.it|url=http://www.palesemacchie.it/index.php?option=com_content&task=view&id=22&Itemid=38 |titolo=Cinquecento - Il Ducato Sforzesco a Bari e la famiglia Capitaneo|accesso=1º luglio 2012|urlmorto=sì|urlarchivio= https://archive.is/20070705051515/http://www.palesemacchie.it/index.php?option=com_content&task=view&id=22&Itemid=38 |dataarchivio=5 luglio 2007}}</ref>.
 
Questa situazione venne superata nel [[1809]], a seguito dell'abolizione dei territori promiscui (diretta conseguenza della [[Leggi eversive della feudalità|legge sull'abrogazione della feudalità]], emanata nel 1806)<ref>{{cita web |sito= PaleseMacchie.it |url= http://web.tiscali.it/palesemacchie/Storia/cinquecento2.htm |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20211009195356/http://web.tiscali.it/palesemacchie/Storia/cinquecento2.htm#I%20confini |dataarchivio= 9 ottobre 2021 |titolo= Cinquecento - I confini tra l'Università di Bari e Bitonto: il Titolo |accesso= 9 ottobre 2021 |urlmorto= sì }}</ref>: dal 4 maggio [[1811]] era ufficialmente una [[frazioneFrazione geografica(geografia)|frazione]] di Modugno ("''Villaggio Riunito della Marina di Modugno''")<ref>Delibera Decurionale di Modugno del 4 maggio 1811.</ref>. La perdita dello sbocco sull'Adriatico si ebbe con l'annessione di Palese - Macchie a Bari, come sua frazione, nel settembre 1928 (durante il regime [[fascista]]), per mano dell'allora [[Ministri dei lavori pubblici del Regno d'Italia|Ministro dei lavori pubblici]] [[Araldo di Crollalanza]]<ref>Regio Decreto n. 2133 del 6 settembre 1928 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia del 1º ottobre 1928).</ref>.
 
Nel [[1953]] il Comune ha chiesto, senza successo, l'allargamento dei confini del territorio comunale ritenuto troppo esiguo per la crescente [[#Demografia|popolazione modugnese]].
Riga 678:
 
Il modugnese [[Michele Piccirillo (pugile)|Michele Piccirillo]] è stato campione di [[pugilato]] nelle categoria di [[pesi welter]] [[World Boxing Union|W.B.U.]] e [[International Boxing Federation|I.B.F.]].
Nella pallamano, sport non più praticato a Modugno, si è distinto [[Leonardo Lopasso]], vincitore di 2 scudetti e 2 Coppe Italia con il Conversano (A/1), e nel 1997 vincendo la medaglia d'argento ai XIII Giochi del Mediterraneo, vestendo la maglia azzurra assoluta per 56 volte, si è fregiato di ben 2 stelle di bronzo al merito sportivo del CONI<ref>{{Cita web|url=http://www.coni.it/it/attivita-istituzionali/onorificenze/home/scheda-persona/schedaatletabenemerenzedettaglio.html?cognome=LOPASSO&nome=LEONARDO&id=127400|titolo=Scheda persona|accesso=2017-12-23}}</ref>.
 
Altri sport praticati a buoni livelli agonistici sono il [[nuoto]] e la [[pallanuoto]], che hanno conosciuto recentemente a Modugno un forte sviluppo grazie alla creazione dell'impianto delle piscine.