Posner Cueing Task: differenze tra le versioni
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{{O|psicologia|novembre 2023}}
Il '''Posner Cueing Task''' è un [[paradigma]] sperimentale utilizzato in [[psicologia]] per testare la capacità di riorientare l’[[attenzione]] visiva nello spazio<ref>{{Cita web|url=https://www.labvanced.com/sampleStudies.html|titolo=Labvanced Sample Studies|sito=www.labvanced.com|accesso=2023-09-07}}</ref>.
== Struttura del paradigma sperimentale ==
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== Fondamento logico del paradigma ==
Poiché la comparsa di una figura è uno stimolo saliente, essa attrae automaticamente l’attenzione; ciò significa che il distrattore tende ad
▲Poiché la comparsa di una figura è uno stimolo saliente, essa attrae automaticamente l’attenzione; ciò significa che il distrattore tende ad attira l’attenzione del partecipante a destra o sinistra del punto di fissazione<ref name=":0" />.
A questo proposito, bisogna distinguere fra orientamento spaziale dell’attenzione di tipo ''overt'' (“manifesto”) e di tipo ''covert'' (“furtivo”). Il primo si ha quanto vi è un vero e proprio movimento dell’occhio (i.e., [[Saccade|saccade oculare]]) verso il luogo da attenzionare; il secondo non implica un movimento dell’occhio, ma una semplice concentrazione dell’attenzione in una specifica regione del nostro campo visivo (la cosiddetta “visione con la coda dell’occhio”). Pertanto, l’attenzione può essere attratta nella direzione del distrattore anche se la persona continua con gli occhi a fissare il punto centrale di fissazione<ref name=":0" />.
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== Varianti del paradigma ==
▲==== Presenza di trial neutri: distinguere orientamento, disimpegno e ri-orientamento ====
Vengono definiti neutre quelle sessioni in cui il distrattore non orienta l’attenzione altrove rispetto al punto di fissazione: può trattarsi, per esempio, dell’inspessimento contemporaneo di entrambi i riquadri<ref name=":0" />.
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* La velocità di disimpegno dell’attenzione, sottraendo i tempi medi di reazione delle sessioni neutre dai tempi medi di reazione delle sessioni di distrattore non congruente rispetto alla posizione del bersaglio: <math>TR_{InvalidCue} - TR_{NeutralCue}</math>.
I segnali distrattori possono essere distinti in stimoli esogeni, qualora originino nel campo visivo (e.g., inspessimento del contorno del riquadro a destra o sinistra); e in stimoli endogeni, qualora originino all’interno dei processi mentali stessi della persona<ref name=":1">{{Cita pubblicazione|nome=Ana B.|cognome=Chica|nome2=Paolo|cognome2=Bartolomeo|nome3=Juan|cognome3=Lupiáñez|data=2013-01-15|titolo=Two cognitive and neural systems for endogenous and exogenous spatial attention|rivista=Behavioural Brain Research|volume=237|pp=
L’esempio di stimolo esogeno è l’inspessimento del contorno del riquadro, o la comparsa periferica a destra o a sinistra del punto di fissazione di uno stimolo diverso dal bersaglio: questi distrattori, per il semplice fatto di comparire, attirano l’attenzione automaticamente<ref name=":
Uno stimolo endogeno solitamente compare al centro dello schermo, in modo da non orientare automaticamente l’attenzione; si tratta solitamente di una freccia, che indica a destra o a sinistra (e quindi suggerisce una direzione senza forzarla). In questo caso, però, la direzione suggerita dal distrattore non è totalmente indipendente dalla posizione di comparsa della X, ovvero la direzione dello stimolo è indicativa della futura comparsa della X in una certa percentuale di casi superiore al caso (> 50%)<ref name=":1" />. In questo modo, l’orientamento dell’attenzione deriva non dallo stimolo esterno, ma dalla percezione del partecipante che lo stimolo bersaglio si troverà più probabilmente in quella direzione<ref name=":1" />.
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Sono emerse diverse differenze fra i due tipi di dislocamento attentivo, e si presume che a esse sottendano due circuiti neurali differenti<ref name=":1" />.
I segnali distrattori descritti in precedenza riguardano la medesima modalità sensoriale dello stimolo bersaglio, ovvero la vista (''visual cueing''). Essi, però, possono essere presentati anche in forma uditiva, sia da soli (''auditory cueing''), sia in aggiunta ai segnali visivi (''audiovisual cueing''). Il distrattore uditivo, nello specifico, corrisponde alla riproduzione di un suono a destra o a sinistra del partecipante<ref name=":2">{{Cita pubblicazione|nome=Arianna|cognome=Zuanazzi|nome2=Uta|cognome2=Noppeney|data=2020-03-17|titolo=The Intricate Interplay of Spatial Attention and Expectation: a Multisensory Perspective|rivista=Multisensory Research|volume=33|numero=4-5|pp=
Alcuni studi hanno evidenziato come i distrattori audiovisivi e quelli uditivi hanno una capacità maggiore di orientare l’attenzione rispetto ai soli distrattori visivi<ref name=":2" />.
La latenza fra la comparsa del distrattore e la comparsa dello stimolo bersaglio è detta s''timulus onset asynchrony'' (SOA), e può essere manipolata sperimentalmente<ref name=":1" />.
L’effetto dell’aumento della latenza fra distrattore e stimolo dipende dal carattere del primo: se esogeno, l’effetto di dislocazione attentiva prodotta da stimoli endogeni è più durevole di quella prodotta da stimoli esogeni; pertanto, nel caso di stimoli esogeni, quando la SOA inizia a crescere molto, l’iniziale dislocamente attentivo nella direzione indicata dal distrattore tende a scomparire<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Hermann J.|cognome=Müller|nome2=Patrick M.|cognome2=Rabbitt|data=1989|titolo=Reflexive and voluntary orienting of visual attention: Time course of activation and resistance to interruption.|rivista=Journal of Experimental Psychology: Human Perception and Performance|volume=15|numero=2|pp=
Viceversa, compare un fenomeno che probabilmente serve a favorire la non-ispezione di regioni già attenzionate<ref name=":1" /><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Raymond M.|cognome=Klein|data=2000-04|titolo=Inhibition of return|rivista=Trends in Cognitive Sciences|volume=4|numero=4|pp=
==Note==
* [[Attenzione]]▼
<references />
* [[Psicologia cognitiva]]▼
== Bibliografia ==
* Posner, M. I. (1980). Orienting of attention. Quarterly journal of experimental psychology, 32(1), 3-25. [[doi:10.1080/00335558008248231]]
* Posner, M. I. (2016). Orienting of Attention: Then and Now. Quarterly Journal of Experimental Psychology, 69(10), 1864–1875. [[doi:10.1080/17470218.2014.937446]]
==
▲* [[Attenzione]]
▲* [[Psicologia cognitiva]]
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