Edward Said: differenze tra le versioni

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|Attività3 = docente
|Nazionalità = statunitense
|FineIncipit = , è stato uno [[scrittore]] [[Stati Uniti d'America|statunitense]], di padre americano (diorigine [[Arabi americaniPalestinesi|origini palestinesi]]) e di madre palestinese, entrambi cristiani protestanti; ed egli stesso palestinese di nascita, vissuto tra la [[Mandato britannico della Palestina|Palestina mandataria]] e l'[[Egitto]] fino ai 15 anni di età
|Immagine = Edward Said and Daniel Barenboim in Sevilla, 2002.jpg
|Didascalia = Edward Said e [[Daniel Barenboim]] a [[Siviglia]] nel [[2002]].
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Fra i principali critici si possono citare [[William Montgomery Watt]], [[Bernard Lewis]] e [[Francesco Gabrieli]], [[Albert Hourani]], [[Nikki R. Keddie]] e [[Kanan Makiya]].<br>
Tra quanti hanno avversato le tesi di Said è possibile ricordare anche il [[Regno Unito|britannico]] [[Robert Graham Irwin]] e [[Ibn Warraq]], [[pseudonimo]] di un [[intellettuale]] [[pachistano]], [[ridda|apostata]], autore di ''Defending the West. A Critique of Edward Said's Orientalism'' ([[2007]]).
Irwin, ad esempio, scrive:
{{Citazione|Goldziher sostenne la rivolta di [[Orabi]] contro il controllo straniero dell'Egitto. L'[[Iranistica|iranista]] di Cambridge [[Edward Granville Browne]] divenne l'unica persona a lavorare per la libertà persiana durante la rivoluzione costituzionale dell'[[Iran]] ai primi del [[XX secolo]]. Il principe [[Leone Caetani]], un [[Islamistica|islamista]] [[italia]]no, si oppose all'occupazione della [[Libia]] da parte del suo Paese, cosa per la quale fu denunciato [''all'opinione pubblica''] come “Turco [rosso]”. E [[Louis Massignon]] può essere considerato come il primo [[Francia|francese]] a sposare la causa palestinese.|}}
 
Ancora, la storica [[Nikki R. Keddie]] sostiene che il lavoro di Said ha causato nel campo accademico degli studi orientalistici: {{citazione|[…] Alcune sfortunate conseguenze… Penso che ci sia stata una tendenza ad adottare il termine Orientalismo nel campo degli studi sul Medio Oriente come un’ingiuria generalizzata, riferendosi in modo particolare a coloro che si prendono le parti sbagliate nella disputa arabo-israeliana, o a coloro che vengono giudicati troppo conservativi. […] Orientalismo è dunque un termine che spinge alcuni a respingere il lavoro di alcuni studiosi. Penso che sia un peccato. Questo potrebbe non essere ciò che Edward Said intendesse nel modo più assoluto, ma il termine è diventato suo malgrado una sorta di slogan.|''Approaches to the History of the Middle East'' (1994), pp. 144–45144–145.}}
 
Anche l’orientalista anglo-americano Bernard Lewis esprime il suo dissenso nel confronti del pensiero di Said, rispondendo alle critiche rivolte contro di lui in ''Orientalism'', accusando l’autore della politicizzazione degli studi scientifici sul Medio Oriente.
 
Lo studio di Said sulla [[questione palestinese]] è inoltre considerato fondamentale per l'approfondimento del problema dei rapporti tra palestinesi ed [[ebrei]] da un punto di vista storico e culturale.
 
== Controversie riguardanti la vita di Edward Said ==
Nel [[1999]], Justus Reid Weiner, ricercatore del ''Jerusalem Center for Public Affairs'', pubblicò un articolo in ''Commentary'', sostenendo che la famiglia di Said non era vissuta a Talbiya durante gli ultimi mesi del [[Mandato britannico della Palestina|Mandato britannico]] e che quindi i Said non potevano essere considerati come [[rifugiati]]. Secondo Weiner, solo la zia di Said era proprietaria di una casa a Talbiya e la famiglia di Said si recava a [[Gerusalemme]] solo occasionalmente. La tesi però fu decisamente ridimensionata dallo stesso Said.
 
== Edward Said e Joseph Conrad ==
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== Opere ==
* ''Joseph Conrad e la finzione autobiografica'' (''Joseph Conrad and the Fiction of Autobiography'', 1966), trad. di E. Nifosi, Collana La Cultura, Milano, Il Saggiatore, 2008, ISBN 978-88-428-1301-9.
* ''[[Orientalismo (saggio)|Orientalism]]'', New York, Pantheon Books, 1978 (ISBN 0-394-42814-5); New York, Vintage, 1979 (ISBN 0-394-74067-X).
* ''Beginnings: Intentions and Method'', 1975.
** ''Orientalismo'' (traduzione italiana), Torino, Bollati Boringhieri, 1991 (e successive ristampe).
* ''[[Orientalismo (saggio)|Orientalismo]]'' (''Orientalism'', 1978), trad. di S. Galli, Collana Nuova Cultura, Torino, Bollati Boringhieri, 1991, ISBN 978-88-339-0608-9; Collezione Campi del Sapere, Milano, Feltrinelli, 1999, ISBN 978-88-071-0279-0.
* ''The Question of Palestine'', New York, Vintage Books Editions, 1992 (ISBN 88-7990-038-2).
* ''La questione palestinese. La tragedia di essere vittima delle vittime'' (''The Question of Palestine'', 1979; con nuova introduzione ed epilogo, 1992), trad. di S. Chiarini e A. Uselli, Collana Orienti, Roma, Gamberetti Editrice, 1995, ISBN 978-88-799-0005-8; Collana La Cultura, Milano, Il Saggiatore, 2011, ISBN 978-88-428-1638-6.
** ''La questione palestinese'' (traduzione italiana), Roma, Gamberetti Editrice, 1995.
* ''Covering Islam. Come i media e gli esperti determinano la nostra visione del resto del mondo'' (''Covering Islam: How the Media and the Experts Determine How We See the Rest of the World'', 1981; ed. riveduta, 1997), trad. di M. Gatto, Collana Differenze, Transeuropa, 2012, ISBN 978-88-758-0194-6.
* ''Culture and imperialism'', New York, Alfred A. Knopf, Inc., 1993 (ISBN 06-7975-054-1).
* ''The World, the Text, and the Critic'', Harvard University Press, 1983.
**''Cultura e imperialismo. Letteratura e consenso nel progetto coloniale dell'Occidente'' (traduzione italiana), Roma, Gamberetti Editrice, 1998 (ISBN 88-7990-016-1).
* ''After the Last Sky: Palestinian Lives'', con fotografie di Jean Mohr, Pantheon Books, 1986.
* ''Dire la verità. Intellettuali e potere'', [ed. or.1994], Feltrinelli, 1995.
* ''Nationalism, Colonialism, and Literature: Yeats and Decolonization'', Londonderry, Field Day, 1988; ristampa, 1990.
* ''Humanism and Democratic Criticism'', Columbia University Press, 2004.
* ''Musica ai limiti. Saggi e articoli'' (''Music Elaborations'', 1991), trad. di F. Leoni, Collezione Campi del Sapere, Milano, Feltrinelli, 2010, ISBN 978-88-071-0459-6.
** ''Umanesimo e Critica Democratica'' (traduzione italiana), Milano, Il Saggiatore, 2007
* ''Cultura e imperialismo. Letteratura e consenso nel progetto coloniale dell'Occidente'' (''Culture and Imperialism'', 1993), Prefazione di [[Joseph Buttigieg|J.A. Buttigieg]], postfazione di G. Baratta, a cura di M. A. Saracino, trad. di S. Chiarini e A. Tagliavini, Collana Orienti, Roma, Gamberetti Editrice, 1995, ISBN 88-7990-016-1; trad. di Anna Tagliavini, Collezione Campi del Sapere, Milano, Feltrinelli, 2023, ISBN 978-88-071-0573-9.
* ''On Late Style: Music and Literature Against the Grain'', New York, Vintage, 2006.
* ''Edward Said: A Critical Reader'', a cura di Michael Sprinker, Wiley-Blackwell, 1993.
** ''Sullo stile tardo'' (traduzione italiana), Milano, Il Saggiatore, 2009.
* ''The Politics of Dispossession: The Struggle for Palestinian Self-Determination, 1969-1994'', Pantheon Books, 1994.
* ''Dire la verità. Gli intellettuali e il potere'' (''Representations of the Intellectual: The 1993 Reith lectures'', 1994), trad. di M. Gregorio, Collana Elementi, Milano, Feltrinelli, 1995, ISBN 978-88-074-7001-1.
* ''Peace and Its Discontents: Essays on Palestine in the Middle East Peace Process'', Prefazione di [[Christopher Hitchens]], Vintage Books, 1995.
* ''Sempre nel luogo sbagliato. Autobiografia'' (''Out of Place: A Memoir'', 1999), trad. di A. Bottini, Collana Varia, Milano, Feltrinelli, 2000, ISBN 978-88-074-9011-8.
* ''The Edward Said Reader'', a cura di Moustafa Bayoumi e Andrew Rubin, Vintage Books, 2000.
* ''Fine del processo di pace. Palestina/Israele dopo Oslo'' (''The End of the Peace Process: Oslo and After'', 2000), trad. di M. Nadotti, Collezione Campi del Sapere, Milano, Feltrinelli, 2002, ISBN 978-88-071-0332-2.
* ''Nel segno dell'esilio. Riflessioni, letture e altri saggi'' (''Reflections on Exile and Other Essays'', 2000), trad. di M. Guareschi e F. Rahola, Collezione Campi del Sapere, Milano, Feltrinelli, 2008, ISBN 978-88-071-0409-1.
* ''Paralleli e paradossi. Pensieri sulla musica, la politica e la società'' (''Parallels and Paradoxes: Explorations in Music and Society'', 2002), con Daniel Barenboim, Prefazione e cura di Ara Guzemilian, trad. di Paolo Budinich, Collana La Cultura, Milano, Il Saggiatore, 2004, ISBN 978-88-428-1171-8.
* ''Il vicolo cieco di Israele'', Collana Short books, Datanews, 2003, ISBN 978-88-798-1220-7.
* ''Freud e il non europeo'' (''Freud and the Non-European'', 2003), Introduzione di Christopher Bollas e risposta di Jacqueline Rose, a cura di Giovanbattista Tusa, Collana Le melusine, Milano, Meltemi, 2018, ISBN 978-88-835-3822-3.
* ''La pace possibile. Il testamento politico del grande intellettuale palestinese'' (''From Oslo to Iraq and the Road Map'', 2004), Prefazione di [[Tony Judt]] e postfazione di Wadie E. Said, trad. di A. Torchiana, Collana La Cultura, Milano, Il Saggiatore, 2005, ISBN 978-88-428-1298-2.
* ''Umanesimo e Critica Democratica. Cinque lezioni'' (''Humanism and Democratic Criticism'', 2004), trad. di M. Fiorini, Collana Cultural Studies, Milano, Il Saggiatore, 2007, ISBN 978-88-428-1299-9.
* ''Paradoxical Citizenship: Edward Said'', a cura di Silvia Nagy-Zekmi, Lexongton Books, 2006.
* ''Sullo stile tardo'' (''On Late Style: Music and Literature Against the Grain'', New2006), Collana La YorkCultura, VintageMilano, Il Saggiatore, 2006, ISBN 978-88-428-1461-0.
* ''Il mio diritto al ritorno'', Intervista con Ari Shavit, Ha'aretz Magazine, Tel Aviv 2000, trad. di M. Leonardi, Collana I sassi, Roma, Nottetempo, 2007, ISBN 978-88-745-2124-1.
 
== Onorificenze ==
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|immagine = Princess of Asturias Foundation Emblem.svg
|nome_onorificenza = Premio Principe delle Asturie per la concordia (Spagna)
|collegamento_onorificenza = Premio PrincipePrincipessa delle Asturie
|motivazione =
|luogo =[[Oviedo]], 4 settembre 2002<ref>[https://www.fpa.es/es/premios-princesa-de-asturias/premiados/2002-daniel-barenboim-y-edward-said/?texto=acta Acta del Jurado]</ref>
|data = 2002
}}