IOS: differenze tra le versioni
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|piattaforme_supportate = [[System-on-a-chip|SoC]] [[Processori progettati da Apple|Apple Ax]] ([[Architettura ARM|ARM]])<br />[[64-bit]] e [[32-bit]]
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'''iOS''' è un [[Sistema operativo per dispositivi mobili|sistema operativo mobile]] sviluppato da [[Apple]] per [[iPhone]]. È il secondo sistema operativo mobile più installato al mondo, dopo [[Android]]. Presentato nel [[2007]] per l'[[IPhone (prima generazione)|iPhone di prima generazione]], rilasciato in parte sotto licenza [[Apple Public Source License|APSL]]<ref>{{Cita web|lingua=en-US|url=https://opensource.apple.com/apsl/|titolo=Apple Open Source|sito=Apple|accesso=2025-06-10}}</ref> e in parte riservato come [[software proprietario]]<ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://ts2.space/en/why-is-ios-not-open-source/|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20231216134007/https://ts2.space/en/why-is-ios-not-open-source/|urlmorto=sì|titolo=Why is iOS not open source?|pubblicazione=TS2 SPACE|data=2023-10-28|accesso=2025-06-10}}</ref>, e basandosi su [[macOS]], è a sua volta la base per altri tre sistemi operativi realizzati da Apple: [[iPadOS]], [[tvOS]], [[watchOS]].
A differenza di numerosi altri sistemi operativi per dispositivi mobili, iOS non permette di installare applicazioni non verificate, limitandone enormemente le funzionalità.
Al luglio 2023, l'[[App Store]] di Apple conteneva oltre 3,8 milioni di applicazioni e un milione di giochi.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.statista.com/statistics/268251/number-of-apps-in-the-itunes-app-store-since-2008/|titolo=Number of apps from the Apple App Store 2023|sito=Statista|accesso=2025-06-10}}</ref>
Le versioni principali di iOS vengono distribuite ogni anno. L'attuale versione, [[iOS 16]], è stata distribuita al pubblico il 12 settembre 2022.▼
▲Le versioni principali di iOS vengono distribuite ogni anno. L'attuale versione, [[iOS
Il 9 giugno 2025 è stata presentata in anteprima [[iOS 26]], disponibile dall'autunno 2025<ref name=":02">{{Cita web|lingua=en|url=https://www.apple.com/os/ios/|titolo=iOS 26 Preview|sito=Apple|accesso=2025-06-09}}</ref>.
== Storia ==
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[[File:IPhone at Macworld (angled view).jpg|
Nel 2005, quando [[Steve Jobs]] iniziò a pianificare l'[[iPhone]], la sua idea era quella di "ridurre il Mac, ovvero un'impresa epica di ingegneria, o d'ingrandire l'iPod". Jobs favorì il primo approccio, ma si confrontò con i team di [[Apple Macintosh|Macintosh]] e [[iPod]], guidati rispettivamente da [[Scott Forstall]] e [[Tony Fadell]], in una competizione interna, seguita dalla vittoria di Forstall per la creazione dell'iPhone OS. La decisione consentì il successo di iPhone come piattaforma per sviluppatori di terze parti: l'utilizzo di un noto sistema operativo desktop come base consentì a molti sviluppatori Mac di terze parti di scrivere software per iPhone con una riqualificazione minima. Forstall fu anche responsabile della creazione di un [[Software development kit|kit di sviluppo software]] (SDK) per programmatori per la creazione di app per iPhone, nonché di un [[App Store]] in [[iTunes]].<ref>{{Cita web|url=https://www.bloomberg.com/news/articles/2011-10-12/scott-forstall-the-sorcerers-apprentice-at-apple|titolo=Scott Forstall, the Sorcerer's Apprentice at Apple|autore2=Burrows|autore3=Stone|cognome=Satariano|nome=Adam|sito=[[Bloomberg Businessweek]]|editore=[[Bloomberg L.P.]]|data=14 ottobre 2011|accesso=1º aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170407032342/https://www.bloomberg.com/news/articles/2011-10-12/scott-forstall-the-sorcerers-apprentice-at-apple}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.macrumors.com/2011/10/13/scott-forstalls-personality-origins-of-ios-and-lost-iphone-4-prototype/|titolo=Scott Forstall's Personality, Origins of iOS, and Lost iPhone 4 Prototype|cognome=Kim|nome=Arnold|sito=[[MacRumors]]|data=12 ottobre 2011|accesso=1º aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170402081118/https://www.macrumors.com/2011/10/13/scott-forstalls-personality-origins-of-ios-and-lost-iphone-4-prototype/}}</ref>
▲[[File:IPhone at Macworld (angled view).jpg|miniatura|[[IPhone (prima generazione)]], il primo dispositivo con a bordo iOS.]]
iOS (precedentemente iPhone OS) venne presentato con l'[[IPhone (prima generazione)|iPhone]] alla [[Macworld Conference & Expo]] di [[San Francisco]] il 9 gennaio 2007 e distribuito assieme all'iPhone il 29 giugno dello stesso anno.<ref>{{Cita web|url=http://money.cnn.com/2007/01/09/technology/apple_jobs/|titolo=Apple's Steve Jobs unveils new iPhone|cognome=Thomas|nome=Owen|sito=CNN Money|editore=[[CNN]]|data=9 gennaio 2007|accesso=1º aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170402081508/http://money.cnn.com/2007/01/09/technology/apple_jobs/}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://time.com/4628515/steve-jobs-iphone-launch-keynote-2007/|titolo=Watch Steve Jobs Unveil the First iPhone 10 Years Ago Today|cognome=Eadicicco|nome=Lisa|sito=[[Time (periodico)|Time]]|data=9 gennaio 2017|accesso=1º aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170402080922/http://time.com/4628515/steve-jobs-iphone-launch-keynote-2007/}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.macworld.com/article/1054769/smartphones/iphone.html|titolo=Apple unveils iPhone|cognome=Honan|nome=Mathew|sito=[[Macworld]]|editore=[[International Data Group]]|data=9 gennaio 2007|accesso=1º aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170126161949/http://www.macworld.com/article/1054769/smartphones/iphone.html}}</ref> Al momento della sua presentazione a gennaio, il sistema operativo non disponeva di un nome ufficiale (fino all'uscita della prima beta dell'iPhone SDK il 6 marzo 2008); prima di allora, il reparto marketing di Apple e Steve Jobs affermavano che iPhone eseguisse l'OS X e le "applicazioni desktop di classe".<ref>{{Cita web|url=https://www.engadget.com/2007/01/09/live-from-macworld-2007-steve-jobs-keynote/|titolo=Live from Macworld 2007: Steve Jobs keynote|cognome=Block|nome=Ryan|wkautore=Ryan Block|sito=[[Engadget]]|editore=[[AOL]]|data=9 gennaio 2007|accesso=1º aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170324084725/https://www.engadget.com/2007/01/09/live-from-macworld-2007-steve-jobs-keynote/}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://thenextweb.com/apple/2015/09/09/genius-annotated-with-genius/|titolo=The original iPhone announcement annotated: Steve Jobs’ genius meets Genius|cognome=Wright|nome=Mic|sito=The Next Web|data=9 settembre 2015|accesso=1º aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170401232647/https://thenextweb.com/apple/2015/09/09/genius-annotated-with-genius/}}</ref> Al momento della commercializzazione dell'iPhone, il sistema operativo venne rinominato "iPhone OS.<ref>{{Cita web|url=https://www.theverge.com/2011/12/13/2612736/ios-history-iphone-ipad|titolo=iOS: A visual history|sito=[[The Verge (sito web)|The Verge]]|editore=[[Vox Media (azienda)|Vox Media]]|data=16 settembre 2013|accesso=1º aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170412015548/http://www.theverge.com/2011/12/13/2612736/ios-history-iphone-ipad}}</ref>
Inizialmente le applicazioni native di terze parti non vennero autorizzate in quanto l'intenzione di [[Steve Jobs]] era quella di disporre di un OS privo di app esterne che potessero compromettere la sicurezza e le prestazioni del sistema operativo stesso. Queste potevano comunque essere realizzate esclusivamente in [[Applicazione web|applicazioni web]] sfruttando il motore del browser [[Safari (browser)|Safari]] già precaricato nel sistema, che "si sarebbero comportate come app native su iPhone".<ref>{{Cita web|url=http://www.informationweek.com/apple-launches-iphone-web-apps-directory/d/d-id/1060220|titolo=Apple Launches iPhone Web Apps Directory |cognome=Gonsalves|nome=Antone|sito=[[InformationWeek]]|editore=[[UBM plc]]|data=11 ottobre 2007|accesso=1º aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170220092434/http://www.informationweek.com/apple-launches-iphone-web-apps-directory/d/d-id/1060220}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://9to5mac.com/2011/10/21/jobs-original-vision-for-the-iphone-no-third-party-native-apps/|titolo=Jobs’ original vision for the iPhone: No third-party native apps |sito=9to5Mac|data=21 ottobre 2011|accesso=1º aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170401233112/https://9to5mac.com/2011/10/21/jobs-original-vision-for-the-iphone-no-third-party-native-apps/}}</ref> A ottobre 2007, Jobs cambiò idea (sotto la pressione dei vertici e degli sviluppatori che già inizialmente ne compresero la grande opportunità) permettendo la realizzazione di un SDK nativo per iPhone, dandolo poi "nelle mani degli sviluppatori a febbraio" di quell'anno,<ref>{{Cita web|url=https://www.engadget.com/2007/10/17/apple-we-plan-to-have-an-iphone-sdk-in-developers-hands-in-fe/|titolo=Apple: "we plan to have an iPhone SDK in developers' hands in February" |cognome=Fletcher|nome=Nik|data=17 ottobre 2007|accesso=1º aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170402080846/https://www.engadget.com/2007/10/17/apple-we-plan-to-have-an-iphone-sdk-in-developers-hands-in-fe/}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://appleinsider.com/articles/17/03/07/nine-years-of-apples-ios-sdk-generated-60-billion-14-million-jobs|titolo=Nine Years of Apple's iOS SDK generated $60 billion, 1.4 million jobs |cognome=Eran Dilger|nome=Daniel|sito=AppleInsider|data=7 marzo 2017|accesso=1º aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170402081011/http://appleinsider.com/articles/17/03/07/nine-years-of-apples-ios-sdk-generated-60-billion-14-million-jobs}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://fortune.com/2007/10/17/steve-jobs-apple-will-open-iphone-to-3rd-party-apps-in-february/|titolo=Steve Jobs: Apple Will Open iPhone to 3rd Party Apps in February |cognome=Elmer-DeWitt|nome=Philip|sito=[[Fortune]]|editore=Time Inc. |data=17 ottobre 2007|accesso=1º aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170402080842/http://fortune.com/2007/10/17/steve-jobs-apple-will-open-iphone-to-3rd-party-apps-in-february/}}</ref> e creare l’App Store che venne poi lanciato nel 2008.<ref>{{Cita web|url = https://www.digitalic.it/economia-digitale/steve-jobs-app-di-terze-parti-app-store|titolo=Steve Jobs non voleva app di terze parti sull’App Store }}</ref> Il 6 marzo 2008, Apple tenne un evento stampa, annunciando l'SDK per iPhone.<ref>{{Cita web|url=https://www.engadget.com/2008/03/06/live-from-apples-iphone-press-conference/|titolo=Live from Apple's iPhone SDK press conference |cognome=Block|nome=Ryan|wkautore=Ryan Block|sito=[[Engadget]]|editore=[[AOL]]|data=6 marzo 2008|accesso=1º aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170127165446/https://www.engadget.com/2008/03/06/live-from-apples-iphone-press-conference/}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.macworld.com/article/1132275/sdk.html|titolo=Apple: iPhone SDK, enterprise announcement next week |autore2=Snell|cognome=Dalrymple|nome=Jim|sito=[[Macworld]]|editore=[[International Data Group]]|data=27 febbraio 2008|accesso=1º aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170402081039/http://www.macworld.com/article/1132275/sdk.html}}</ref>
[[File:IPhone 11 all color.jpg|
L'[[App Store]] di iOS venne aperto il 10 luglio 2008 con 500 applicazioni disponibili inizialmente.<ref>{{Cita web|url=https://www.engadget.com/2008/07/10/jobs-app-store-launching-with-500-iphone-applications-25-free/|titolo= |cognome=Ricker|nome=Thomas|sito=[[Engadget]]|editore=[[AOL]]|data=10 luglio 2008|accesso=1º aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170330012936/https://www.engadget.com/2008/07/10/jobs-app-store-launching-with-500-iphone-applications-25-free/}}</ref> Questo numero crebbe rapidamente a 3.000 nel settembre 2008,<ref>{{Cita web|url=https://www.apple.com/pr/library/2008/09/09App-Store-Downloads-Top-100-Million-Worldwide.html|titolo= |sito=Apple Press Info|editore=[[Apple Inc.]]|data=9 settembre 2008|accesso=1º aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170401111744/http://www.apple.com/pr/library/2008/09/09App-Store-Downloads-Top-100-Million-Worldwide.html}}</ref> 15.000 a gennaio 2009,<ref>{{Cita web|url=https://www.theregister.co.uk/2009/01/16/half_billion_iphone_apps/|titolo=iPhone App Store breezes past 500 million downloads|cognome=Myslewski|nome=Rik|sito=[[The Register]]|editore=Situation Publishing|data=16 gennaio 2009|accesso=1º aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170505165333/http://www.theregister.co.uk/2009/01/16/half_billion_iphone_apps/}}</ref> 50.000 a giugno 2009,<ref>{{Cita web|url=https://techcrunch.com/2009/06/08/40-million-iphones-and-ipod-touches-and-50000-apps/|titolo= |cognome=Siegler|nome=MG|sito=[[TechCrunch]]|editore=[[AOL]]|data=8 giugno 2009|accesso=1º aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090610235745/http://www.techcrunch.com/2009/06/08/40-million-iphones-and-ipod-touches-and-50000-apps/}}</ref> 100.000 a novembre 2009,<ref>{{Cita web|url=http://www.macworld.com/article/1143641/appstore_100000.html|titolo= |cognome=Moren|nome=Dan|sito=[[Macworld]]|editore=[[International Data Group]]|data=4 novembre 2009|accesso=29 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170330013112/http://www.macworld.com/article/1143641/appstore_100000.html}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.businessinsider.com/iphone-app-store-passes-100000-apps-2009-11|titolo= |cognome=Frommer|nome=Dan|sito=[[Business Insider]]|editore=[[Axel Springer SE]]|data=4 novembre 2009|accesso=29 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170330000058/http://www.businessinsider.com/iphone-app-store-passes-100000-apps-2009-11}}</ref> 250.000 ad agosto 2010,<ref>{{Cita web|url=https://thenextweb.com/mobile/2010/08/28/apples-app-store-now-features-250000-apps/|titolo= |cognome=Brian|nome=Matt|sito=The Next Web|data=28 agosto 2010|accesso=29 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170329233606/https://thenextweb.com/mobile/2010/08/28/apples-app-store-now-features-250000-apps/}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://fortune.com/2010/08/28/apple-app-store-250000-and-counting/|titolo= |cognome=Elmer-DeWitt|nome=Philip|sito=Fortune |editore=Time Inc.|data=28 agosto 2010|accesso=29 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170330000653/http://fortune.com/2010/08/28/apple-app-store-250000-and-counting/}}</ref> 650.000 a luglio 2012,<ref>{{Cita web|url=https://techcrunch.com/2012/07/24/apple-app-store-hits-650000-apps-250000-designed-for-ipad-5-5b-paid-out-to-devs/|titolo= |cognome=Crook|nome=Jordan|sito=[[TechCrunch]]|editore=[[AOL]]|data=24 luglio 2012|accesso=29 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170330014047/https://techcrunch.com/2012/07/24/apple-app-store-hits-650000-apps-250000-designed-for-ipad-5-5b-paid-out-to-devs/}}</ref> 1 milione a ottobre 2013,<ref>{{Cita web|url=https://www.theverge.com/2013/10/22/4866302/apple-announces-1-million-apps-in-the-app-store|titolo= |cognome=Ingraham|nome=Nathan|sito=[[The Verge (sito web)|The Verge]]|editore=[[Vox Media (azienda)|Vox Media]]|data=22 ottobre 2013|accesso=29 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170512171633/https://www.theverge.com/2013/10/22/4866302/apple-announces-1-million-apps-in-the-app-store}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://mashable.com/2013/10/22/apple-app-store-1-million/|titolo= |cognome=Fiegerman|nome=Seth|sito=[[Mashable]]|data=22 ottobre 2013|accesso=29 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170330012049/http://mashable.com/2013/10/22/apple-app-store-1-million/}}</ref> 2 milioni a giugno 2016,<ref name="The Verge 2 million">{{Cita web|url=https://www.theverge.com/2016/6/13/11922926/apple-apps-2-million-wwdc-2016|titolo= |cognome=Golson|nome=Jordan|sito=[[The Verge (sito web)|The Verge]]|editore=[[Vox Media (azienda)|Vox Media]]|data=13 giugno 2016|accesso=29 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170210135527/http://www.theverge.com/2016/6/13/11922926/apple-apps-2-million-wwdc-2016}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://mashable.com/2016/06/13/apple-wwdc-apps/|titolo= |cognome=Beck|nome=Kellen|sito=[[Mashable]]|data=13 giugno 2016|accesso=29 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170330012051/http://mashable.com/2016/06/13/apple-wwdc-apps/}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.cnet.com/uk/news/apple-by-the-numbers-2-million-apps15-million-apple-music-subscribers10-billion-icloud-documents/|titolo= |cognome=Carson|nome=Erin|sito=[[CNET]]|editore=[[CBS Interactive]]|data=13 giugno 2016|accesso=29 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170330014530/https://www.cnet.com/uk/news/apple-by-the-numbers-2-million-apps15-million-apple-music-subscribers10-billion-icloud-documents/}}</ref> e 2,2 milioni a gennaio 2017.<ref>{{Cita web|url=https://www.theverge.com/2017/1/5/14173328/apple-december-2016-app-store-record-phil-schiller|titolo= |cognome=Goode|nome=Lauren|sito=[[The Verge (sito web)|The Verge]]|editore=[[Vox Media (azienda)|Vox Media]]|data=5 gennaio 2017|accesso=29 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170128232821/http://www.theverge.com/2017/1/5/14173328/apple-december-2016-app-store-record-phil-schiller}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.zdnet.com/article/apples-app-store-2016-revenue-tops-28-billion-mark-developers-net-20-billion/|titolo= |cognome=Dignan|nome=Larry|sito=[[ZDNet]]|editore=[[CBS Interactive]]|data=5 gennaio 2017|accesso=29 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170330055612/http://www.zdnet.com/article/apples-app-store-2016-revenue-tops-28-billion-mark-developers-net-20-billion/}}</ref> Al marzo 2016, 1 milione di app erano nativamente compatibili con il tablet [[iPad]].<ref>{{Cita web|url=https://www.theverge.com/2016/3/21/11277804/1-million-ipad-apps|titolo= |cognome=Kastrenakes|nome=Jacob|sito=[[The Verge (sito web)|The Verge]]|editore=[[Vox Media (azienda)|Vox Media]]|data=21 marzo 2016|accesso=1º aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170330011925/http://www.theverge.com/2016/3/21/11277804/1-million-ipad-apps}}</ref> Queste app sono state scaricate collettivamente più di 130 miliardi di volte.<ref name="The Verge 2 million" /> La società di intelligence app ''Sensor Tower'' ha stimato che l'App Store raggiungerà 5 milioni di app entro il 2020.<ref>{{Cita web|url=https://techcrunch.com/2016/08/10/app-store-to-reach-5-million-apps-by-2020-with-games-leading-the-way/|titolo= |cognome=Perez|nome=Sarah|sito=[[TechCrunch]]|editore=[[AOL]]|data=10 agosto 2016|accesso=29 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170330003410/https://techcrunch.com/2016/08/10/app-store-to-reach-5-million-apps-by-2020-with-games-leading-the-way/}}</ref>
A settembre 2007, Apple annunciò l'[[iPod Touch]], un [[iPod]] riprogettato in base alla forma dell'iPhone.<ref>{{Cita web|url=https://arstechnica.com/apple/2007/09/the-ipod-meets-the-iphone-a-review-of-the-ipod-touch/|titolo= |cognome=Bangeman|nome=Eric|sito=[[Ars Technica]]|editore=[[Condé Nast]]|data=17 settembre 2007|accesso=21 giugno 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160618215925/http://arstechnica.com/apple/2007/09/the-ipod-meets-the-iphone-a-review-of-the-ipod-touch/}}</ref> A gennaio 2010, Apple annunciò l'iPad, con uno schermo più grande dell'iPhone e dell'iPod Touch, progettato per la navigazione web, il consumo dei media e la lettura.<ref>{{Cita web|url=http://www.macworld.com/article/1145938/tabletannouncement1.html|titolo= |cognome=Miller|nome=Dan|sito=[[Macworld]]|editore=[[International Data Group]]|data=27 gennaio 2010|accesso=21 giugno 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170703125014/http://www.macworld.com/article/1145938/tabletannouncement1.html}}</ref>
A giugno 2010, Apple rinominò iPhone OS in "iOS". Il marchio "IOS" è stato utilizzato da [[Cisco Systems|Cisco]] per oltre un decennio per il suo sistema operativo, [[Cisco IOS|IOS]], utilizzato sui propri [[router]]. Per evitare potenziali azioni legali, Apple ottenne in licenza il marchio "IOS" da Cisco.<ref name="ciscosuit">{{Cita web|url=http://paidcontent.org/article/419-deja-vu-apples-new-ios-brand-is-already-used-by-cisco/|titolo= |cognome=Tartakoff|nome=Joseph|editore=[[paidContent]]|data=7 giugno 2010|accesso=2 febbraio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110511200002/http://paidcontent.org/article/419-deja-vu-apples-new-ios-brand-is-already-used-by-cisco/}}</ref>
A ottobre 2016, Apple ha aperto la sua prima iOS Developer Academy a [[Napoli]] all'interno del nuovo campus dell'[[Università degli Studi di Napoli Federico II]].<ref>{{Cita web|url=http://www.macrumors.com/2016/10/05/apple-developer-academy-university-of-naples/|titolo= |cognome=Juli Clover|editore=[[MacRumors]]|data=5 ottobre 2016|accesso=22 dicembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161223132037/http://www.macrumors.com/2016/10/05/apple-developer-academy-university-of-naples/}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://appleinsider.com/articles/16/10/05/apples-first-european-ios-developer-academy-opening-on-thursday-in-naples-italy|titolo= |cognome=Mike Wuerthele|editore=AppleInsider|data=5 ottobre 2016|accesso=22 dicembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161221205057/http://appleinsider.com/articles/16/10/05/apples-first-european-ios-developer-academy-opening-on-thursday-in-naples-italy}}</ref>
=== Sblocco ===
Inizialmente la maggior parte dei gestori telefonici degli Stati Uniti non consentiva ai possessori dell'iPhone di utilizzarlo con altri gestori. Tuttavia [[AT&T]] consentì in seguito ai possessori dell'iPhone che avevano soddisfatto i requisiti del contratto di sbloccare il proprio iPhone.<ref>{{Cita web|url=http://www.att.com/esupport/article.jsp?sid=KB414532|titolo= |editore=AT&T|data=|accesso=21 agosto 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120803185724/https://www.att.com/esupport/article.jsp?sid=KB414532}}</ref> Le istruzioni per sbloccare il dispositivo venivano fornite da Apple<ref>{{Cita web|url=http://support.apple.com/kb/HT5014|titolo= |editore=[[Apple Inc.]] Website|data=22 maggio 2012|accesso=21 agosto 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121017021001/http://support.apple.com/kb/HT5014}}</ref> ma alla fine era a esclusiva discrezione del gestore autorizzare lo sblocco del dispositivo.<ref>{{Cita web|url=http://support.apple.com/kb/ht1937|titolo= |editore=[[Apple Inc.]] Website|data=12 aprile 2013|accesso=13 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130424042251/http://support.apple.com/kb/HT1937}}</ref> Ciò consentì l'utilizzo di un iPhone "brandizzato" con altri gestori telefonici. Le versioni più recenti di iOS e iPhone supportano completamente la tecnologia [[LTE (telefonia)|LTE]] su più gestori, a prescindere da quale gestore il telefono sia stato originariamente acquistato.<ref>{{Cita news|url=https://www.macworld.com/article/2991494/carriers/new-iphones-use-lte-on-any-american-carrier-despite-the-way-theyre-listed.html|titolo=New iPhones use LTE on any American carrier, despite the way they're listed|pubblicazione=[[MacWorld]]|data=9 ottobre 2015|accesso=19 ottobre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170713084749/http://www.macworld.com/article/2991494/carriers/new-iphones-use-lte-on-any-american-carrier-despite-the-way-theyre-listed.html}}</ref> Esistono programmi per rimuovere le restrizioni di blocco della SIM, ma non sono supportati da Apple e molto spesso non causano uno sblocco permanente, ma solo uno provvisorio.<ref>{{Cita web|url=http://support.apple.com/kb/HT3743|titolo= |editore=[[Apple Inc.]] Website|data=9 febbraio 2013|accesso=13 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130510123825/http://support.apple.com/kb/HT3743}}</ref>
== Funzionalità ==
=== Applicazioni ===
Le [[Applicazione mobile|applicazioni]] (abbreviate in ''app'') sono la forma più generica per indicare i [[software]] applicativi installabili su iOS. Vengono scaricate dal catalogo ufficiale del negozio digitale [[App Store]], dove le app vengono sottoposte a controlli di sicurezza prima di essere rese disponibili agli utenti. Le applicazioni iOS possono anche essere installate direttamente a partire da un file IPA fornito dal distributore del software, tramite vie non ufficiali.
=== Home ===
{{
La schermata principale, resa da SpringBoard, mostra le icone delle [[Applicazione (informatica)|applicazioni]] e una dock in basso in cui gli utenti possono bloccare le app utilizzate più frequentemente.
Essa viene visualizzata ogni volta che l'utente sblocca il dispositivo (tramite la schermata di blocco) o preme il pulsante fisico "Home" sotto il display (nei dispositivi che lo predispongono) mentre si trova in un'altra app.<ref>{{Cita web|url=http://help.apple.com/iphone/8/#/iph3bd00bbb|titolo=|sito=help.apple.com|accesso=24 maggio 2015|dataarchivio=18 novembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181118200222/https://help.apple.com/iphone/8/#/iph3bd00bbb|urlmorto=sì}}</ref> Prima di iOS 4 su iPhone 3GS (o successivo), lo sfondo dello schermo poteva essere personalizzato solo tramite [[Jailbreak (iOS)|jailbreak]], ora invece può essere cambiato. Lo schermo ha una barra di stato nella parte superiore che mostra vari dati, come l'ora, il segnale telefonico, lo stato della batteria l'attivazione o meno del 3G, 4G, LTE, Edge, [[Wi-Fi]], localizzazione e sveglia. La schermata iniziale permette inoltre di visualizzare tutte le applicazioni presenti sul dispositivo e in basso, nel dock, le applicazioni usate più frequentemente (di default su iPhone: Telefono, Safari, Messaggi e Musica; su iPod touch e iPad: Messaggi, Safari, Mail e Musica), che possono essere spostate e modificate a proprio piacimento. Il resto dello schermo è dedicato all'applicazione corrente. Quando viene impostata una password e un utente accende il dispositivo, la password deve essere inserita nella schermata di blocco prima di concedere l'accesso alla schermata principale.<ref>{{Cita web|url=https://support.apple.com/en-us/HT204060|titolo= |sito=support.apple.com|accesso=24 maggio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150428092931/https://support.apple.com/en-us/HT204060}}</ref>
A partire da [[iPhone OS 3]] viene anche integrata la funzione Spotlight, consentendo agli utenti di cercare contenuti multimediali, applicazioni, e-mail, contatti, messaggi, podcast, promemoria, eventi del calendario e contenuti simili, oppure cercare su Internet ciò che si è digitato. In [[iOS 7]] e versioni successive, è possibile accedere a Spotlight tirando verso il basso in qualsiasi punto della schermata principale (ad eccezione dei bordi superiore e inferiore che aprono il Centro notifiche e il Centro di controllo).<ref>{{Cita web|url=http://appleinsider.com/articles/13/06/10/apples-ios-7-embeds-search-bar-into-every-app-screen|titolo= |sito=[[AppleInsider]]|data=10 giugno 2013|accesso=18 settembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131007171934/http://appleinsider.com/articles/13/06/10/apples-ios-7-embeds-search-bar-into-every-app-screen}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.smartipadguide.com/search-on-ipad-with-spotlight-on-ios-7|titolo= |data=21 ottobre 2013|accesso=1º marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150113004543/http://www.smartipadguide.com/search-on-ipad-with-spotlight-on-ios-7}}</ref> In [[iOS 9]], ci sono due modi per accedere a Spotlight. Come con iOS 7 e [[IOS 8|8]], trascinando verso il basso su qualsiasi schermata iniziale verrà visualizzato Spotlight. Tuttavia, è anche possibile accedervi come era possibile fino a [[iOS 6]]. Ciò dota Spotlight di suggerimenti Siri, che includono suggerimenti per app, di contatto e notizie.<ref>{{Cita web|url=http://www.macworld.com/article/2984323/ios/hands-on-with-the-new-proactive-spotlight-in-ios-9.html|titolo= |data=16 settembre 2015|accesso=17 ottobre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151019134121/http://www.macworld.com/article/2984323/ios/hands-on-with-the-new-proactive-spotlight-in-ios-9.html}}</ref> In iOS 10, Spotlight è in cima al pannello "Oggi" ora dedicato.<ref>{{Cita web|url=https://www.theverge.com/2016/7/8/12128150/ios-10-hands-on-preview-lockscreen|titolo= |cognome=Seifert|nome=Dan|sito=[[The Verge (sito web)|The Verge]]|editore=[[Vox Media (azienda)|Vox Media]]|data=13 settembre 2016|accesso=1º aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170210155903/http://www.theverge.com/2016/7/8/12128150/ios-10-hands-on-preview-lockscreen}}</ref> Da questa versione si può accedere anche scorrendo verso destra sempre dalla schermata home.
A partire da iOS 3.2, gli utenti hanno la possibilità di impostare un'immagine di sfondo per la schermata principale. Questa funzione è disponibile solo su dispositivi di terza generazione: [[iPhone 3GS]], [[IPod touch#Terza generazione|iPod touch
I ricercatori hanno scoperto che gli utenti organizzano icone sulla propria schermata iniziale in base alla frequenza di utilizzo e alla relazione delle applicazioni, nonché per motivi di usabilità ed estetica.<ref>Matthias Böhmer, Antonio Krüger. {{cita testo|url=http://matthiasboehmer.de/2013/01/study-on-icon-arrangement/|titolo=A Study on Icon Arrangement by Smartphone Users|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130512183243/http://matthiasboehmer.de/2013/01/study-on-icon-arrangement/}}. In Proceedings of the SIGCHI Conference on Human Factors in Computing Systems (CHI '13). ACM, New York, NY, USA, [tel:2137–2146 2137–2146].</ref>
==== Carattere di sistema ====
Originariamente iOS utilizzava il [[Caratteri tipografici senza grazie|carattere tipografico senza grazie]] [[Helvetica]] per la propria interfaccia utente. In seguito fu implementato [[Helvetica|Helvetica Neue]] esclusivamente per l'[[iPhone 4]] e il suo [[display Retina]] mentre fu mantenuto Helvetica come carattere di sistema per i dispositivi con iOS 4 meno recenti.<ref>{{Cita web|url=https://daringfireball.net/2010/06/4|titolo= |cognome=Gruber|nome=John|sito=[[John Gruber|Daring Fireball]]|data=29 giugno 2010|accesso=15 ottobre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171009111438/https://daringfireball.net/2010/06/4}}</ref> Con il lancio di iOS 7, Apple annunciò che avrebbe implementato Helvetica Neue Light come carattere di sistema, una decisione che suscitò critiche per l'uso inappropriato di un carattere leggero e sottile per dispositivi mobili con schermi a bassa risoluzione. L'azienda, infine, scelse di mantenere l'Helvetica Neue già utilizzato su iPhone 4.<ref>{{Cita web|url=https://www.wired.com/2015/06/apple-abandoned-worlds-beloved-typeface/|titolo= |cognome=Stinson|nome=Elizabeth|sito=[[
==== Cartelle ====
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=== Centro notifiche ===
{{
Prima di iOS 5, le notifiche venivano recapitate in una [[finestra modale]] e non potevano essere visualizzate dopo essere state eliminate. In [[iOS 5]], Apple introduce il [[Centro notifiche (Apple)|Centro notifiche]], che consente agli utenti di visualizzare una cronologia delle notifiche trascinando verso il basso partendo dall'alto dello schermo, viene mostrata una "tendina" con il meteo, la borsa, l'integrazione con [[Facebook]] e [[Twitter]] e le varie notifiche, tra cui anche promemoria ed eventi. L'utente può toccare una notifica per aprire l'app corrispondente o cancellarla.<ref>{{Cita web|url=https://www.apple.com/au/iphone/features/notification-center.html|titolo= |editore=Apple Inc.|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120214123941/http://www.apple.com/au/iphone/features/notification-center.html}}</ref> Le notifiche vengono inviate in banner che compaiono brevemente nella parte superiore dello schermo. Se un utente tocca una notifica ricevuta, verrà aperta l'applicazione che ha inviato la notifica. Gli utenti possono anche scegliere di visualizzare le notifiche nelle finestre di avviso modali modificando le impostazioni di notifica dell'applicazione. Introdotti con iOS 8, i widget sono ora accessibili tramite il Centro notifiche, definito da terze parti.
Quando un'app invia una notifica mentre è chiusa, viene visualizzato un pallino rosso sulla sua icona. Questo pallino indica all'utente, a colpo d'occhio, quante notifiche ha inviato l'app. L'apertura dell'app cancella il pallino.
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=== Menù rapido Haptic Touch (ex 3D Touch) ===
Il menù rapido (''Haptic Touch'') fu introdotto per la prima volta su [[iPhone 6s]]. Esso permette di aprire un [[Menu contestuale|menù contestuale]] grazie ad una pressione touch prolungata, con un clic a due dita in trackpad oppure con il tasto destro del mouse, di accedere a determinate attività rapide in base a ciò che si seleziona (un'app, un contatto, un file o cartella, un media oppure un messaggio).
=== Accessibilità ===
iOS offre varie funzionalità di accessibilità per aiutare gli utenti con disabilità visive e uditive. Una delle funzionalità principali, [[
Nel 2012, Liat Kornowski di ''[[The Atlantic]]'' scrisse: "l'iPhone si è rivelato uno degli sviluppi più rivoluzionari dall'invenzione del [[Braille]]",<ref>{{Cita web|url=https://www.theatlantic.com/technology/archive/2012/05/how-the-blind-are-reinventing-the-iphone/256589/|titolo= |cognome=Kornowski|nome=Liat|sito=[[The Atlantic]]|editore=[[Atlantic Media]]|data=2 maggio 2012|accesso=31 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170401055505/https://www.theatlantic.com/technology/archive/2012/05/how-the-blind-are-reinventing-the-iphone/256589/}}</ref> e nel 2016, Steven Aquino di ''[[TechCrunch]]'' ha descritto Apple come "all'avanguardia nel settore tecnologia assistiva", seguito dalla replica di Sarah Herrlinger, ''Alto dirigente per le politiche e le iniziative sull'accessibilità globale'' di Apple, che afferma: "Vediamo l'accessibilità come un diritto umano fondamentale. Costruire nel cuore dei nostri prodotti supporta la visione di un mondo inclusivo in cui opportunità e accesso alle informazioni sono senza barriere, consentendo alle persone con disabilità di raggiungere i propri obiettivi".<ref>{{Cita web|url=https://techcrunch.com/2016/05/19/when-it-comes-to-accessibility-apple-continues-to-lead-in-awareness-and-innovation/|titolo= |cognome=Aquino|nome=Steven|sito=[[TechCrunch]]|editore=[[AOL]]|data=19 maggio 2016|accesso=31 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170401144536/https://techcrunch.com/2016/05/19/when-it-comes-to-accessibility-apple-continues-to-lead-in-awareness-and-innovation/}}</ref>
=== Multitasking ===
Le funzioni [[multitasking]] sono state introdotte nella versione [[iOS 4]]<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.tipb.com/2010/06/14/ios-4-walkthrough/|titolo=iOS 4 review|pubblicazione=iMore|accesso=25 febbraio 2018}}</ref>, in quanto Apple dubitava della durata della batteria con l'esecuzione di più applicazioni di terze parti contemporaneamente, rendendo disponibile questa funzionalità solo a partire da iOS 4 tramite le sue specifiche API<ref name="Executing Code in the Background">{{Cita news|lingua=en|url=http://www.tipb.com/2010/04/08/apple-announces-multitasking-iphone-40/|titolo=Apple announces multitasking for iPhone OS 4 (iPhone 3GS/iPod touch G3 only)|pubblicazione=iMore|accesso=25 febbraio 2018}}</ref>. Solo alcuni dispositivi – [[iPhone 4]], [[iPhone 3GS]] e
L'implementazione del multitasking in iOS è stata criticata per il suo approccio, che limita il lavoro delle applicazioni in background a un set di funzioni limitato e richiede agli sviluppatori di applicazioni di aggiungere ulteriore supporto.<ref name="Ars Technica iOS 4 review2"/><ref name="PCWorld2">{{Cita web|url=http://www.pcworld.com/article/199528/Multitasking_With_iOS_4_is_Horrible_Apple_Blew_It.html|titolo= |cognome=Newman|nome=Jared|editore=PC World|data=22 giugno 2010|accesso=14 aprile 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130629185931/http://www.pcworld.com/article/199528/Multitasking_With_iOS_4_is_Horrible_Apple_Blew_It.html}}</ref>
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=== Siri ===
{{
Siri è un [[Assistente virtuale|assistente virtuale intelligente]] integrato in iOS. L'assistente utilizza query vocali e un'interfaccia utente in linguaggio naturale per rispondere a domande, formulare raccomandazioni ed eseguire azioni delegando le richieste a un set di servizi Internet. Il software si adatta agli utilizzi, alle ricerche e alle preferenze della lingua individuale degli utenti, con un uso continuo. I risultati restituiti sono personalizzati.
Originariamente distribuito come app per iOS nel febbraio 2010,<ref>{{Cita web|url=https://techcrunch.com/2010/02/04/siri-iphone-personal-assistant/|titolo= |cognome=Schonfeld|nome=Erick|sito=[[TechCrunch]]|editore=[[AOL]]|data=4 febbraio 2010|accesso=21 giugno 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170728114439/https://techcrunch.com/2010/02/04/siri-iphone-personal-assistant/}}</ref> fu acquisito da Apple due mesi dopo
Siri supporta una vasta gamma di comandi utente, tra cui l'esecuzione di azioni telefoniche, il controllo delle informazioni di base, la pianificazione di eventi e promemoria, la gestione delle impostazioni del dispositivo, la ricerca in Internet, la navigazione nelle aree, la ricerca di informazioni sull'intrattenimento ed è in grado di interagire con le app integrate di iOS.<ref>{{Cita web|url=https://www.cnet.com/how-to/the-complete-list-of-siri-commands/|titolo= |autore2=Cipriani|cognome=Purewal|nome=Sarah Jacobsson|sito=[[CNET]]|editore=[[CBS Interactive]]|data=16 febbraio 2017|accesso=21 giugno 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170624114306/https://www.cnet.com/how-to/the-complete-list-of-siri-commands/}}</ref> Con la distribuzione di [[iOS 10]] nel 2016, Apple ha aperto a Siri un accesso limitato di terze parti, incluse app di messaggistica di terze parti, nonché app di pagamento, ride-sharing e chiamate via Internet.<ref>{{Cita web|url=https://www.macrumors.com/2016/06/13/apple-siri-api-third-party-developers/|titolo= |cognome=Sumra|nome=Husain|sito=[[MacRumors]]|data=13 giugno 2016|accesso=21 giugno 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170728080623/https://www.macrumors.com/2016/06/13/apple-siri-api-third-party-developers/}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.wsj.com/articles/apple-ios-10-opens-up-siri-and-messages-updates-music-photos-and-more-1465851484|titolo= |cognome=Olivarez-Giles|nome=Nathan|sito=[[The Wall Street Journal]]|editore=[[Dow Jones & Company]]|data=13 giugno 2016|accesso=21 giugno 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170728115246/https://www.wsj.com/articles/apple-ios-10-opens-up-siri-and-messages-updates-music-photos-and-more-1465851484}}</ref> Con la distribuzione di [[iOS 11]], Apple ha aggiornato le voci di Siri in voci più chiare e umane, ora supporta quesiti complementari, la traduzione di lingue e ulteriori azioni di terze parti.<ref>{{Cita web|url=https://techcrunch.com/2017/06/05/siri-gets-voice-translation-and-a-more-human-voice/|titolo= |cognome=Matney|nome=Lucas|sito=[[TechCrunch]]|editore=[[AOL]]|data=5 giugno 2017|accesso=21 giugno 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170615141047/https://techcrunch.com/2017/06/05/siri-gets-voice-translation-and-a-more-human-voice/}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.theverge.com/2017/6/5/15732136/apple-siri-update-announced-new-features-wwdc-2017|titolo= |cognome=Gartenberg|nome=Chaim|sito=[[The Verge (sito web)|The Verge]]|editore=[[Vox Media (azienda)|Vox Media]]|data=5 giugno 2017|accesso=21 giugno 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170619081752/https://www.theverge.com/2017/6/5/15732136/apple-siri-update-announced-new-features-wwdc-2017}}</ref>
=== Game Center ===
{{
Il Game Center è un "social gaming network" [[multigiocatore]] [[Internet|online]]<ref name="appleDEV2">{{Cita web|url=https://developer.apple.com/technologies/iphone/whats-new.html#gamecenter|titolo= |editore=Apple|accesso=14 giugno 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100617053052/http://developer.apple.com/technologies/iphone/whats-new.html#gamecenter}}</ref> distribuito da Apple.<ref>{{Cita news|url=http://content.usatoday.com/communities/gamehunters/post/2010/09/apples-game-center-debuts-next-week/1|titolo=Apple's Game Center debuts next week – Game Hunters: In search of video games and interactive awesomeness|pubblicazione=[[USA Today]]|data=9 gennaio 2010|accesso=1º settembre 2010|urlarchivio=https://archive.
Il Game Center venne annunciato durante un evento di anteprima di iOS 4 ospitato da Apple l'8 aprile 2010. Un'anteprima fu distribuita agli sviluppatori Apple registrati ad agosto.<ref name="appleDEV2"/> Venne distribuito l'8 settembre 2010 con iOS 4.1 su [[iPhone 4]], iPhone 3GS e iPod Touch dalla seconda alla quarta generazione.<ref>{{Cita web|url=https://www.pcworld.com/article/204659/ios_41s_gamecenter_to_hit_iphone_next_week.html|cognome=Holt|nome=Chris|editore=Pcworld.com|accesso=1º settembre 2010|titolo=Copia archiviata|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191017120107/https://www.macworld.com/article/1153821/ios-gamecenter.html|urlmorto=sì}}</ref> Il Game Center fece il suo debutto pubblico su iPad con iOS 4.2.1.<ref name="iOS 4.2 for iPad">{{Cita web|url=https://support.apple.com/kb/DL1060|titolo= |editore=Apple Inc.|accesso=9 ottobre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130306014058/http://support.apple.com/kb/dl1060}}</ref> Non vi è supporto per l'[[iPhone 3G]], l'[[IPhone (prima generazione)|iPhone originale]] e l'[[IPod touch|iPod Touch di prima generazione]] (questi ultimi due dispositivi non hanno il Game Center perché non sono stati aggiornati a iOS 4).<ref name="Game Center">{{Cita web|url=https://www.apple.com/game-center|titolo= |cognome=|nome=|editore=Apple|data=23 dicembre 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101223055005/https://www.apple.com/game-center}}</ref> Tuttavia, il Game Center è disponibile in via non ufficiale su iPhone 3G tramite un hack.<ref>{{Cita web|url=https://www.shoutpedia.com/how-to-enable-game-centre-iphone-3g/|titolo= |cognome=A. Usman|sito=Shoutpedia|data=31 ottobre 2012}}</ref>
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* [[Applicazioni di sistema Apple#Dov'è|Dov'è]] (da [[iOS 13]], sostituisce le app "Trova il mio iPhone" e "Trova Amici")
* [[FaceTime]] (da [[iOS 4]])
*
* [[Applicazioni di sistema Apple#File|File]]
* [[Applicazioni di sistema Apple#Foto|Foto]]
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** [[Videocamera|Camera]] supporto
* Media
**
** [[Core Animation]]
**
** [[Metal (API)|Metal]]
** [[OpenAL]]
** [[OpenGL ES]]
**
** Video playback
{{Colonne spezza}}
*
** [[computer networking|Networking]]
** Embedded [[SQLite]] database
Riga 284 ⟶ 294:
* [[XNU|OS X Kernel]]
** [[Transmission Control Protocol|TCP/IP]]
**
**
** [[File system]]
** [[computer security|Security]]
Riga 302 ⟶ 312:
Sui dispositivi che eseguono iOS, infatti, non è possibile passare da una versione all'altra a proprio piacere. {{Senza fonte|Per via delle politiche di Apple|Domanda=Quali politiche?}}, solamente le versioni firmate digitalmente possono essere installate sul dispositivo attraverso iTunes e il download di un file (.ipsw). È possibile trovare una lista delle versioni firmate da Apple sul sito {{cita testo|url=https://ipsw.me/|titolo=ipsw.me}}. Ci sono però alcuni modi per installare una versione non firmata del sistema operativo sfruttando dei blob SHSH2 precedentemente scaricati e un dispositivo [[Jailbreak (iOS)|jailbroken]], tuttavia questa procedura è limitata agli utenti esperti.
L'ultima versione stabile è [[iOS 13]], distribuita il 19 settembre 2019 e l'ultima versione beta è [[IOS 14|iOS 14.0 Beta 1]], distribuita il 22 giugno 2020. È disponibile per [[IPhone 6s|iPhone 6S]] e versioni successive e per l'
Originariamente, gli utenti di iPod Touch dovevano pagare per gli aggiornamenti del software di sistema. Ciò era dovuto alle regole di contabilità che non lo designavano come un "dispositivo in abbonamento" come l'iPhone o l'Apple TV
=== Kernel XNU ===
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Il kernel di iOS è il kernel XNU. Ad [[iOS 6]] il kernel è soggetto al Kernel [[ASLR]], molto simile a quello di [[OS X Mountain Lion]]. Ciò rende le possibilità di exploit più complesse poiché non è possibile conoscere la posizione del codice del kernel.
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== Quota di mercato ==
iOS è il secondo sistema operativo mobile più popolare al mondo, dopo [[Android]]. Anche le vendite di iPad negli ultimi anni sono al secondo posto dopo Android, mentre, per uso web (un proxy per tutti gli usi), gli iPad (usando iOS) sono i più popolari.<ref>{{Cita web|url=http://gs.statcounter.com/#tablet-os-ww-monthly-201612-201612-map|titolo= |sito=statcounter.com|accesso=19 febbraio 2017|urlarchivio=https://archive.
A metà del 2012, c'erano 410 milioni di dispositivi attivi.<ref>{{Cita web|url=http://www.insidemobileapps.com/2012/07/24/ios-device-sales-leapfrog-android-with-410-million-devices-sold|titolo= |editore=InsideMobileApps|data=24 luglio 2012|accesso=24 luglio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120727000853/http://www.insidemobileapps.com/2012/07/24/ios-device-sales-leapfrog-android-with-410-million-devices-sold/}}</ref> Al [[Worldwide Developers Conference|WWDC]] 2014, [[Tim Cook]] dichiarò che 800 milioni di dispositivi erano stati venduti entro giugno 2014.<ref>{{Cita web|url=https://www.theverge.com/2014/6/2/5772344/apple-wwdc-2014-stats-update|titolo= |cognome=Ingraham|nome=Nathan|sito=[[The Verge (sito web)|The Verge]]|editore=[[Vox Media (azienda)|Vox Media]]|data=2 giugno 2014|accesso=1º aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170210135711/http://www.theverge.com/2014/6/2/5772344/apple-wwdc-2014-stats-update}}</ref>
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Durante la chiamata trimestrale degli utili di Apple a gennaio 2015, la società ha annunciato di aver venduto oltre un miliardo di dispositivi iOS dal 2007.<ref>{{Cita web|url=https://www.macrumors.com/2015/01/27/apple-one-billion-ios-devices/|titolo= |cognome=Rossignol|nome=Joe|sito=[[MacRumors]]|data=27 gennaio 2015|accesso=21 giugno 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160623144503/http://www.macrumors.com/2015/01/27/apple-one-billion-ios-devices/}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://9to5mac.com/2015/01/27/apple-announces-1-billion-ios-devices-sold/|titolo= |cognome=Kahn|nome=Jordan|sito=9to5Mac|data=27 gennaio 2015|accesso=21 giugno 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170704104006/https://9to5mac.com/2015/01/27/apple-announces-1-billion-ios-devices-sold/}}</ref>
Alla fine del 2011, iOS rappresentava il 60% della quota di mercato per smartphone e tablet.<ref name="Saylor33">{{Cita libro|autore=Saylor|nome=Michael|titolo=The Mobile Wave: How Mobile Intelligence Will Change Everything|url=https://archive.org/details/mobilewavehowmob0000sayl|anno=2012|editore=Vanguard Press|città=|p={{cita testo|url=https://archive.org/details/mobilewavehowmob0000sayl/page/33|titolo=33}}|ISBN=1-59315-720-7}}</ref> Alla fine del 2014, iOS rappresentava il 14,8% del mercato degli smartphone<ref name="idctabq414" /> e il 27,6% dei tablet e il mercato due in uno.<ref name="idctabq414">{{Cita testo}}</ref> Nel febbraio 2015,
Nel terzo trimestre del 2015, una ricerca di Strategy Analytics dimostrò che l'adozione di iOS nel mercato mondiale degli smartphone aveva raggiunto un livello record del 12,1%, attribuita a prestazioni scarse in Cina e Africa.<ref>{{Cita web|url=https://www.strategyanalytics.com/strategy-analytics/news/strategy-analytics-press-releases/strategy-analytics-press-release/2016/11/02/strategy-analytics-android-captures-record-88-percent-share-of-global-smartphone-shipments-in-q3-2016#.WDqfU-YrKUl|titolo= |cognome=Sui|nome=Linda|editore=Strategy Analytics|data=2 novembre 2016|accesso=27 novembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161127153018/https://www.strategyanalytics.com/strategy-analytics/news/strategy-analytics-press-releases/strategy-analytics-press-release/2016/11/02/strategy-analytics-android-captures-record-88-percent-share-of-global-smartphone-shipments-in-q3-2016#.WDqfU-YrKUl}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.macrumors.com/2016/11/02/ios-vs-android-market-share-3q16/|titolo= |cognome=Rossignol|nome=Joe|editore=[[MacRumors]]|data=2 novembre 2016|accesso=27 novembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161127215126/http://www.macrumors.com/2016/11/02/ios-vs-android-market-share-3q16/}}</ref>
== Jailbreak ==
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Fin dalla sua prima versione, iOS è stato soggetto a una varietà di diversi hack incentrati sull'aggiunta di funzionalità non consentite da Apple.<ref>{{Cita web|url=https://www.engadget.com/2007/07/10/iphone-hackers-we-have-owned-the-filesystem/|titolo= |cognome=Ricker|nome=Thomas|sito=[[Engadget]]|editore=[[AOL]]|data=10 luglio 2007|accesso=1º aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170401233052/https://www.engadget.com/2007/07/10/iphone-hackers-we-have-owned-the-filesystem/}}</ref> Prima del debutto nel 2008 dell'[[App Store]] nativo per iOS, il motivo principale per il jailbreak era bypassare il meccanismo di acquisto di Apple per l'installazione delle applicazioni native dell'App Store.<ref>{{Cita news|nome=Jon|cognome=Healey|url=http://www.latimes.com/news/opinion/la-oew-healey6aug06,0,3456267.story|titolo=Hacking the iPhone|pubblicazione=[[Los Angeles Times]]|data=6 agosto 2007|accesso=6 agosto 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071106035917/http://www.latimes.com/news/opinion/la-oew-healey6aug06,0,3456267.story}}</ref> Apple affermò che non avrebbe distribuito aggiornamenti software iOS progettati specificamente per bloccare questi strumenti (oltre alle applicazioni che eseguono lo [[SIM lock|sblocco SIM]]); tuttavia, con ogni successivo aggiornamento di iOS, gli exploit di jailbreak precedentemente non patchati sono di solito patchati.<ref>{{Cita web|url=https://www.geek.com/apple/apples-joswiak-we-dont-hate-iphone-coders-1374199/|titolo= |data=11 settembre 2007|accesso=19 febbraio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170220092613/https://www.geek.com/apple/apples-joswiak-we-dont-hate-iphone-coders-1374199/}}</ref>
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== Gestione dei diritti digitali ==
La natura chiusa e proprietaria di iOS ha suscitato critiche, in particolare da parte di sostenitori dei [[diritti digitali]] come la [[Electronic Frontier Foundation]], l'ingegnere informatico e attivista [[Brewster Kahle]], lo specialista in diritto Internet
In questione sono le restrizioni imposte dalla progettazione di iOS, vale a dire la [[Digital rights management|gestione dei diritti digitali]] (DRM) intesa a bloccare i media acquistati sulla piattaforma Apple, il modello di sviluppo (che richiede un abbonamento annuale per distribuire app sviluppate per iOS), il processo di approvazione centralizzato per le app, nonché il controllo generale di Apple e il blocco della piattaforma stessa. Particolarmente in discussione è la possibilità per Apple di disabilitare o eliminare in remoto le app a piacimento.
Alcuni membri della comunità tecnologica hanno espresso preoccupazione per il fatto che la chiusura di iOS rappresenti una tendenza crescente nell'approccio di Apple all'informatica, in particolare lo spostamento di Apple dalle macchine con cui gli hobbisti possono "armeggiare" e notare il potenziale di tali restrizioni per soffocare l'innovazione del software.<ref>{{Cita web|url=http://apple.slashdot.org/story/10/01/31/1657233/Apples-Trend-Away-From-Tinkering|titolo= |editore=Slashdot|data=31 gennaio 2010|accesso=9 giugno 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100208164828/http://apple.slashdot.org/story/10/01/31/1657233/Apples-Trend-Away-From-Tinkering}}</ref><ref>{{Cita video|url=https://www.youtube.com/watch?v=JDrJd7GkkNA}}</ref> L'ex sviluppatore di [[Facebook]]
== Privacy e sicurezza ==
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=== Avvio sicuro ===
Prima di avviare completamente iOS, vi è un codice di basso livello che viene eseguito dalla [[Read Only Memory|ROM]] di avvio. Il suo compito è verificare che il [[Boot]]loader di basso livello sia firmato dalla [[Chiave (crittografia)|chiave]] pubblica della [[Certificate authority|Root CA]] di Apple prima di eseguirlo. Questo processo serve a garantire che nessun software dannoso o non autorizzato possa essere eseguito su un dispositivo iOS. Dopo che il Bootloader di basso livello termina le sue attività, esegue il bootloader di livello superiore, noto come
=== Secure Enclave ===
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=== Crittografia ===
Come accennato in precedenza, un uso della crittografia in iOS è nella memoria di {{cita testo|url=https://support.apple.com/en-gb/guide/security/sec59b0b31ff/web|titolo=Secure Enclave}}
iOS, in combinazione con il suo hardware specifico, usa la "cripto-shredding" quando vengono eliminati tutti i contenuti e le impostazioni cancellando tutte le chiavi dall'archiviazione del dispositivo. Ciò rende tutti i dati dell'utente sul dispositivo crittograficamente inaccessibili.<ref>{{Cita web|url=https://uit.stanford.edu/security/data-sanitization|titolo= |accesso=21 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180911114417/https://uit.stanford.edu/security/data-sanitization}}</ref>
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==== Bypass dell'Apple Store ====
Le aziende possono richiedere ad Apple certificati di sviluppatori aziendali. Essi possono essere usati per firmare app in modo tale che iOS li installi direttamente (a volte chiamato "sideloading"), senza che l'app debba essere distribuita tramite l'App Store.<ref name="tc-edc-explain2">{{Cita web|url=http://social.techcrunch.com/2019/02/01/facebook-google-scandal/|titolo=
Tra gennaio e febbraio 2019, è emerso che alcuni sviluppatori di software stavano abusando dei certificati di sviluppatori aziendali per distribuire il software direttamente ai non dipendenti, aggirando così l'App Store. È stato scoperto che Facebook stesse abusando di un certificato di sviluppatore aziendale Apple per distribuire un'applicazione agli utenti minorenni che darebbe a Facebook l'accesso a tutti i dati privati sui propri dispositivi.<ref>{{Cita web|url=http://social.techcrunch.com/2019/01/29/facebook-project-atlas/|titolo=|sito=Social.techcrunch.com|accesso=20 febbraio 2019|dataarchivio=19 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201119184403/https://social.techcrunch.com/2019/01/29/facebook-project-atlas/|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://appleinsider.com/articles/19/01/30/apple-has-revoked-facebooks-enterprise-developer-certificates-after-sideload-violations|titolo= |autore2=January 30|autore3=2019|autore4=PT|cognome=Wednesday|nome=Malcolm Owen|sito=AppleInsider|accesso=20 febbraio 2019}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.theverge.com/2019/1/30/18203551/apple-facebook-blocked-internal-ios-apps|titolo= |cognome=Warren|nome=Tom|sito=The Verge|data=30 gennaio 2019|accesso=20 febbraio 2019}}</ref> Google anch'esso stava abusando di un certificato Apple per distribuire un'app agli adulti per raccogliere dati dai propri dispositivi, inclusi dati non crittografati appartenenti a terze parti.<ref name="tc-edc-explain2"/><ref>{{Cita web|url=http://social.techcrunch.com/2019/01/30/googles-also-peddling-a-data-collector-through-apples-back-door/|titolo=
=== Sicurezza della rete ===
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== Altri sistemi operativi Apple ==
=== watchOS ===
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=== tvOS ===
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=== iPadOS ===
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=== CarPlay ===
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=== HomeKit ===
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== Versioni ==
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== Pregi e critiche ==
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* [[Processori progettati da Apple]]
* [[Sistema operativo per dispositivi mobili]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
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* {{cita web|url=https://www.apple.com/it/ios/|titolo=Sito ufficiale}}[[Apple Developer Connection]].
* {{cita testo|url=https://developer.apple.com/library/ios/navigation/|titolo=Libreria di riferimento iOS}} : sul sito Web Apple Developer Connection
{{Software iOS}}
{{Hardware iOS}}
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