Delta II: differenze tra le versioni
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* Razzi impulsori a [[propellente solido]]: sono utilizzati durante i primi due minuti del volo per aumentare la spinta iniziale. Il Delta II a media capacità possiede in totale nove razzi impulsori (sei in uso fin da terra, e tre in volo); gli altri modelli ne utilizzano solo tre o quattro.
* Stadio II: comprende dei serbatoi di carburante e ossidante per alimentare un motore a [[combustibile ipergolico]] AJ10-118K di [[Aerojet]] che è attivato una o più volte per inserire il veicolo in [[low earth orbit]]. In questo stadio è situato un sistema di guida e una piattaforma inerziale che controllano tutti gli eventi che si verificano in volo.
* Stadio III: un motore opzionale (alcuni Delta II possiedono solo due stadi e sono generalmente utilizzati per missioni in orbita terrestre) a combustibile solido ATK-Thiokol fornisce la spinta necessaria per lasciare l'orbita terrestre e posizionare il [[carico utile]] su una traiettoria verso Marte o un'altra destinazione oltre l'orbita terrestre. È connesso al carico utile fino alla terminazione della spinta, dopo di che viene separato. Questo stadio è stabilizzato rispetto allo [[spin]] e non ha nessun controllo di guida attivo: il corretto orientamento dipende infatti interamente dalle manovre effettuate dal secondo stadio prima della sua separazione. Include anche un meccanismo per la riduzione dello spin prima del rilascio del carico utile, in quanto molte [[Sonda spaziale|sonde spaziali]] non riescono a gestire l'elevato spin necessario per stabilizzare questo stadio.
* Ogiva del carico utile: metallo sottile o composito che protegge la sonda spaziale durante la sua ascesa nell'atmosfera terrestre.
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* La seconda cifra indica il numero di razzi impulsori (''booster''), tipicamente 9. In questo caso sei sono utilizzati fin dal sollevamento da terra e tre sono avviati dopo il primo minuto di volo. In veicoli con 3 o 4 razzi impulsori, tutti i razzi sono avviati al momento del lancio.
* La terza cifra è 2, per denotare l'uso di un secondo stadio con un motore Aerojet AJ10. Questo motore è riavviabile, rendendo il lanciatore adatto anche a missioni complesse. Solo i Delta precedenti della serie 6000 utilizzavano un diverso motore, il TR-201.
* La quarta cifra identifica il terzo stadio. 0 denota che non è utilizzato un terzo stadio, 5 indica l'uso di uno stadio [[Payload Assist Module]] (PAM) con motore [[Razzo a propellente solido|a propellente solido]] Star 48B, 6 indica l'uso di un motore Star 37FM.
Ad esempio, un Delta 7925 aveva il più recente primo stadio, con 9 razzi GEM e un terzo stadio PAM. Un Delta 7320 era un lanciatore a due stadi e con tre razzi impulsori.
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; Assemblaggio del vettore
Il Delta II è assemblato verticalmente sul pad di lancio. L'assemblaggio incomincia innalzando in posizione verticale il primo stadio. Successivamente vengono sollevati i razzi impulsori, che vengono poi uniti al primo stadio. L'assemblaggio poi continua sollevando il secondo stadio al di sopra del primo stadio e procedendo alla loro unione<ref>{{Cita web | url = https://www.nasa.gov/centers/kennedy/launchingrockets/status/2007/elvstatus-20070606.html | titolo = Expendable Launch Vehicle Status Report | data = 6 giugno 2007 | editore = NASA | accesso = 30 aprile 2019 | dataarchivio = 14 febbraio 2020 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20200214083037/https://www.nasa.gov/centers/kennedy/launchingrockets/status/2007/elvstatus-20070606.html | urlmorto = sì }}</ref>.
; Rifornimento
Il primo stadio viene rifornito con circa 37.900 litri (10.000 galloni) di carburante in 20 minuti circa<ref>{{Cita web | url = https://www.nasa.gov/mission_pages/swift/launch/pad.html | titolo = Swift Launch Pad Activities | data = 18 novembre 2004 | accesso = 30 aprile 2019 | dataarchivio = 2 agosto 2020 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20200802072059/https://www.nasa.gov/mission_pages/swift/launch/pad.html | urlmorto = sì }}</ref>.
== Lanci del Delta II ==
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{{Cita web | titolo = Delta II's Fate Worries Nonmilitary Users | url = https://online.wsj.com/article/SB118039764439516631.html?mod=googlenews_wsj | editore = WSJ}}</ref>. Viene riferita una dichiarazione di Thomas Young, che fu direttore del [[Goddard Space Flight Center]] dal 1980 al 1982: "È una questione per la quale molte persone sono piuttosto preoccupate". Young si riferisce ai timori manifestati dagli operatori di satelliti e dai ricercatori scientifici per la perdita di un sistema di lancio affidabile e dai costi contenuti come il Delta II.
L'ultimo carico utile pianificato per il Delta II avrebbe dovuto essere una missione lunare della NASA nel [[2011]].<ref>{{Cita news |nome= |cognome= |autore= |titolo=Launch team packs rockets' timetable |url=http://www.floridatoday.com/apps/pbcs.dll/article?AID=%2F20080525%2FBUSINESS%2F805250328%2F1007%2Fnews02 |pubblicazione= |editore=Florida Today |città= |data=25 maggio 2008 |citazione=United Launch Alliance piled up a half-dozen new payloads for Atlas and Delta rockets during the first half of the year, including a NASA moon mission that will extend Delta 2 launch operations. |accesso=23 luglio 2021 |urlarchivio=https://archive.
Con la missione per l'inserimento in orbita del satellite [[ICESat-2]] si conclude, il 15 settembre 2018, l'ultimo lancio del Delta II.<ref name="ansa.it" />
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