Barbara di Cilli: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
m orfanizzo redirect Sofia di Baviera (1376-1425)
 
(3 versioni intermedie di 3 utenti non mostrate)
Riga 3:
|immagine = Barbara of Celje - Meister der Chronik des Konzils von Konstanz 001.jpg
|legenda = L'imperatrice Barbara di Cilli raffigurata in una miniatura del [[1440]] circa
|stemma = [[File: Arms of Sigismund, Holy Roman Emperor.svg|50px]] [[File:Counts of Celje coat of arms (1-4).svg|60px]]
|titolo = [[Consorti dei sovrani del Sacro Romano Impero e di Germania|Imperatrice del Sacro Romano Impero]]
|sottotitolo = (formalmente '''Imperatrice dei Romani''')
Riga 25:
|incoronazione3 =
|investitura3 =
|predecessore3 = [[Sofia di Baviera (1376-1425reggente della Boemia)|Sofia di Baviera]]
|successore3 = [[Elisabetta di Lussemburgo]]
|titolo4 = [[Consorti dei sovrani d'Ungheria|Regina consorte d'Ungheria]]
Riga 60:
|Nome = Barbara
|Cognome = di Cilli
|ForzaOrdinamento = Barbara di Cilli
|PostCognomeVirgola = o '''Barbara di Celje'''
|PreData = in [[Lingua croata|croato]] e [[Lingua slovena|sloveno]] ''Barbara Celjska''; in [[Lingua ceca|ceco]] ''Barbora Cellská''; in [[Lingua ungherese|ungherese]] ''Cillei Borbála''
Riga 92 ⟶ 93:
Barbara tentò, assieme al fratello e al nipote, di convincere i Boemi a insediare [[Ladislao III di Polonia|Ladislao III]] o Casimiro di Polonia sul trono di Boemia, alla morte di Sigismondo, invece del genero [[Alberto II d'Asburgo]]; in cambio Ladislao l'avrebbe sposata. Quando Sigismondo scoprì queste macchinazioni, il 5 dicembre 1437 ordinò che venisse imprigionata nel [[castello di Bratislava|castello di Presburgo]], l'odierna Bratislava.
 
Alla morte del marito, Barbara venne rilasciata, ma tutte le sue proprietà erano state confiscate e in seguito essa venne esiliata in [[Ungheria]]. Si trasferì in seguito in [[Polonia]], dove, secondo PagalJan DlugošąDługosz, ricevette [[Sandomierz]] come [[feudo]]. Nel 1441 si trasferì a [[Mělník]], in Boemia; trascorse poi il resto della sua vita come regina madre in Boemia, dove venne anche accusata di complottare contro il regime.<ref>Duggan, Anne J., ''Queens and Queenship in Medieval Europe: Proceedings of a Conference Held at King's College London'', aprile 1995, Boydell Press, 2002; ISBN 0851158811</ref>
 
Durante la vedovanza essa si dedicò ai suoi interessi per l'alchimia e le scienze dell'occulto. Venne accusata dall'alchimista boemo [[Johann von Laaz]] di truffare mercanti con false monete d'oro: costoro sarebbero stati convinti dall'imperatrice che il metallo era stato prodotto da lei per via alchemica.<ref name=hutin>{{cita|Hutin|p. 162}}.</ref> Morì di peste nel 1451.
 
== Genetica ==