Conversano: differenze tra le versioni
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|Amministratore locale = Giuseppe Lovascio
|Partito = [[centro-destra]]
|Data elezione = [[elezioni comunali in Puglia del 2020#Conversano|5-10-2020]]
|Data istituzione = [[Proclamazione del Regno d'Italia|17 marzo 1861]]
|Altitudine =
|Sottodivisioni = Castiglione e parte di [[Triggianello]]
|Divisioni confinanti = [[Castellana Grotte]], [[Mola di Bari]], [[Polignano a Mare]], [[Putignano]], [[Rutigliano]], [[Turi]]
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|Gradi giorno = 1642
|Nome abitanti = conversanesi
|Patrono = [[Maria
|Festivo = 4ª domenica di maggio, 24 novembre, 1ª domenica di ottobre
|PIL =
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}}
'''Conversano''' (''Cunversène'' in [[dialetto barese|dialetto locale]]) è un <!-- NON RIPORTARE QUI IL TITOLO DI CITTÀ: È GIÀ STATO INDICATO SOTTO --> [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{
Sorge sui primi rilievi della [[Murgia]], a 219 [[m s.l.m.]] Di origine preromana, nell'[[XI secolo]] divenne sede di una contea estesa su una parte significativa della Puglia centro-meridionale, la cui importanza non venne sminuita che con il tramonto della struttura feudale. Importante diocesi e centro religioso sin dal [[Medioevo]], la cittadina è oggi sede della [[diocesi di Conversano-Monopoli]].
Dal 2011 al comune di Conversano è riconosciuto il titolo di [[città d'Italia|città]].<ref>Decreto del Presidente della Repubblica del 30 dicembre 2010.</ref>
== Geografia fisica ==
La città che sorge su una dolce collina a 219 s.l.m., domina il territorio circostante sino al mare Adriatico che dista circa 8 km. Il paesaggio intorno è quello tipico della Puglia, molto verde, per la presenza di frutteti, uliveti, vigneti, mandorleti e soprattutto ciliegeti destinati all'esportazione.
=== Geologia ===
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Già a partire dal [[V secolo d.C.]], non molto tempo dopo la presumibile scomparsa di Norba, e nello stesso luogo, le fonti attestano l'esistenza del toponimo ''Casale Cupersanem'', che probabilmente fu sede vescovile sin dall'[[VII secolo]]. Nel [[949]] gli ''Annales Barensis'' attestano l'azione tesa all'assedio di Conversano da parte del casale ''Platipodi''<ref>[[Mario Gallina]], ''Conflitti e coesistenza nel Mediterraneo medievale: mondo bizantino e Occidente latino'', Centro italiano di studi sull'alto Medioevo, 2003, p. 367.</ref>.
Ma fu dalla metà dell'[[XI secolo]], con la dominazione normanna delle regioni meridionali della penisola italiana, che il luogo assurse a vero e proprio centro di potere: intorno al [[1054]] [[Goffredo, conte di Conversano|Goffredo d'Altavilla]] nipote di [[Roberto il Guiscardo]], prese il titolo di ''comes Cupersani'' e fece della cittadina il fulcro di un'amplissima contea, estesa per buona parte della Puglia centro-meridionale, tra Bari e Brindisi e fino a [[Lecce]] e ''Nerito'' ([[Nardò]]). <!-- La pagina
L'importanza della corte conversanese nel panorama nobiliare di quegli anni è ben attestata dall'aver ospitato a Conversano per alcuni mesi il duca di Normandia [[Roberto II di Normandia|Roberto II]] detto ''il Cortacoscia'', figlio del re d'Inghilterra [[Guglielmo I d'Inghilterra|Guglielmo il Conquistatore]], che era di passaggio in Puglia al termine della [[prima crociata]]; Roberto II sposò anzi [[Sibilla di Conversano|Sibilla]], figlia di Goffredo, e ricevette una dote ampia abbastanza per riscattare l'ipoteca di 10.000 ducati sul ducato di Normandia accesa prima della partenza per la Terrasanta.
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Alla morte di Goffredo (avvenuta nel [[1101]] secondo [[Lupo Protospata]]), la contea andò in eredità a suo figlio Roberto e poi al secondogenito [[Alessandro, conte di Conversano|Alessandro]]. Nel [[1132]], sconfitto da [[Ruggero II di Sicilia]], Alessandro fuggì in [[Dalmazia]] perdendo la contea di Conversano, che [[1134]] Ruggero II assegnò a suo cognato [[Roberto I di Bassavilla]]. Nel [[1138]] gli succedette il figlio [[Roberto II di Bassavilla|Roberto II]] (dal [[1154]] anche conte di [[Loritello]]) che vi regnò fino alla morte ([[1182]]).
Seguì un periodo nel quale il feudo tornò
=== L'ascesa degli Acquaviva d'Aragona ===
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=== Il ''Monstrum Apuliae'' ===
A lungo, la realtà conversanese fu caratterizzata dalla non facile coabitazione di tre poteri: oltre ai potenti conti del luogo, infatti, la cittadina registrava la presenza del vescovo della locale [[diocesi di Conversano-Monopoli|diocesi]], che a lungo detenne un rilevante potere temporale nei confronti di alcuni dei centri vicini. Ad essi si aggiungeva la presenza della badessa del monastero di San Benedetto, appoggiata e spesso imparentata con i conti Acquaviva d'Aragona, detentrice di un'inusitata autorità, religiosa e temporale, concessagli da [[Papa Clemente IV]] tanto invisa ai vescovi della diocesi locale da essere stata definita "
=== Periodo Murattiano (1805-1815) e Risorgimento ===
L'abolizione dei diritti feudali ([[1806]]) e il decreto di soppressione del monastero di San Benedetto ([[1810]]) non rappresentarono per la cittadina che un momento fugace di apertura degli spazi di libertà economica; la restaurazione borbonica anzi reintrodusse uno stato di generale oppressione che, come in molte altre città del regno, determinò gli sviluppi dell'azione della Carboneria (già esistente sul territorio nel periodo murattiano). Conversano vide infatti la crescita di due ''vendite'' [[Carboneria|carbonare]], attorno alle quali si raccoglieranno
Dal [[1849]] fu addirittura il vescovo locale, Giuseppe Maria Mucedola, di radicate idee [[Vincenzo Gioberti|giobertiane]], a diventare il più acceso sostenitore a Conversano dell'unità d'Italia, tanto che sollecitò alcuni dei discepoli della [[diocesi di Conversano-Monopoli|diocesi]], tra i quali Pietro de Bellis, a partecipare ai moti insurrezionali del [[1859]] contro il governo borbonico. Durante il suo episcopato ([[1849]]-[[1865]]) promosse il locale seminario, che divenne in breve punto di riferimento per alcuni tra i più brillanti docenti del Mezzogiorno tanto da attrarre studenti da tutta la [[Puglia]], talvolta più per amore degli studi che per effettiva vocazione. Per tale ragione, nel [[1876]] fu aperto un convitto per i laici che ne avessero voluto frequentare le lezioni.
=== Età contemporanea ===
Dopo l'unità d'Italia, alcune vicende hanno contraddistinto la storia di Conversano: nel [[1877]] vi si costituì una delle prime [[Mutuo Soccorso|società operaie di mutuo soccorso]] italiane. Nel [[1886]] una rivolta della popolazione nei confronti dei soprusi del
Nel [[1921]], prima quindi della [[marcia su Roma]], il giovane deputato socialista locale [[Giuseppe Di Vagno]] fu assassinato da una squadra fascista al termine di un comizio nel vicino comune di [[Mola di Bari]].
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=== Simboli ===
[[File:Stemmaconversano.jpg|thumb|upright=0.7|Stemma di Conversano]]
Conversano, centro di carattere prettamente agricolo, ebbe dapprima come stemma un [[Lambello|rastrello]] con tre denti; poi pur conservando il rastrello, assunse uno scudo ovale, che, contornato di fogliami e sormontato da una corona, ebbe nel mezzo una torre merlata a due piani fiancheggiata da cinque piccoli quadretti o dadi, di cui tre a sinistra e due a destra. Tale stemma, riconosciuto con decreto del capo del governo del 2 luglio 1936<ref name="ACS">{{cita web|titolo= Conversano
{{citazione|D'azzurro, alla [[Torre (araldica)|torre]] d'oro, [[Attributi araldici di modifica#Terrazzato|terrazzata]] di verde, [[Fiancheggiato|fiancheggiata]] da cinque [[Dado (araldica)|dadi]] d'oro, marcati di nero, [[Uno sull'altro|ordinati in palo]], tre a destra e due a sinistra, e sormontata nel capo
La corona ricorda che Conversano è stata sede di contea dalla metà dell'[[XI secolo]]. La torre simboleggia la posizione strategica della città e le sue vetuste e forti mura, che l'hanno resa una
Dei detti casali due (Sassano e Monterone) erano ad occidente della città, e tre (Iavorra, Agnano e Castiglione) ad oriente.
Il gonfalone, concesso con regio decreto del 24 febbraio 1938<ref name="ACS"/>, è un drappo di porpora.
=== Onorificenze ===
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Si ricorda che proprio quando era conte Andrea Matteo che parteggiava per i francesi, Conversano fu assediata ed espugnata (1503) dalle truppe spagnole del generale Consalvo di Cordova.
=== Basilica Minore Pontificia Cattedrale di Santa Maria Assunta
{{Vedi anche|Cattedrale di Conversano}}
[[File:Conversano03.jpg|thumb|La facciata della cattedrale.]]
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{{Vedi anche|Monastero di San Benedetto (Conversano)}}
Il monastero di san Benedetto da Norcia è un complesso conventuale che secondo una tradizione non attestata da fonti, il primo insediamento di [[monaci benedettini]] a Conversano risalirebbe al [[VI secolo]]. Di sicuro esso nel [[X secolo]] godeva di un certo benessere, rafforzato nel [[1098]] dal primo conte di Conversano Goffredo d'Altavilla. Nel [[1266]] [[papa Clemente IV]] affidò il monastero, già dal 1110 sotto la protezione papale, ad un gruppo di monache cistercensi esuli dalla [[Grecia]] guidate da Dameta Paleologo; e nonostante fosse ora occupato da un ordine religioso femminile con "In temporalibus e spiritualibus" concesse loro un potere straordinario presente solo in poche parti del mondo cristiano. Infatti le badesse di questo monastero potevano indossare, al pari dei vescovi, la
Con l'avvento di [[Gioacchino Murat]] "Deleatur hoc monstrum Apuliae" (Che questo monstrum delle Puglie venga distrutto) che sanciva la fine della feudalità e la bolla di [[papa Pio VII]] "[[De utiliori]]" che cambiava l'organizzazione ecclesiale come previsto dal concordato firmato tra la Santa Sede e il [[Regno delle Due Sicilie]], ha termine la storia unica in Italia e particolare di questo monastero benedettino della Puglia.
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Per tale ragione la chiesa di Santa Caterina d'Alessandria è stata riconosciuta monumento nazionale.
Recentissime ricerche e studi dimostrano invece che è stato accertato che Santa Caterina d'Alessandria era molto venerata dai [[Cavalieri Templari]], tanto che fra i toponimi più ricorrenti, scelti dai Cavalieri del Tempio per le intitolazioni delle costruzioni ex novo da essi realizzate, vi è spesso Santa Caterina d'Alessandria. La Chiesa rappresenta la postazione in cui i templari ricevevano la benedizione prima di imbarcarsi per mare verso la Terra Santa. A Rodi, in prossimità delle mura la chiesa di San Giorgio mostra un impianto accostabile alla planimetria del Tempietto di Santa Caterina<ref>{{Cita pubblicazione|autore=V. C. Galati|titolo=Templi a pianta centrale del XV secolo, come fulcri urbani e territoriali nella committenza degli Acquaviva d'Aragona. Il Tempietto di Santa Caterina ...|rivista=ASUP - Annali di Storia dell'Urabnistica e del Paesaggio|volume=2014|numero=2}}</ref>.
=== Torre e rovine di Castiglione ===
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=== Chiesa del Carmine ===
Anch'essa barocca, venne realizzata nel [[1652]] per volere della contessa Isabella Filomarino della Rocca, moglie di Giangirolamo II. Gli interni, ad unica navata secondo le disposizioni liturgiche del [[Concilio di Trento]], presentano una pregevole decorazione in stucchi bianchi e oro. In particolare, l'altare maggiore, con la pala dipinta dall'artista bitontino [[Nicola Gliri]], di scuola finogliesca, si connota per il forte movimento ascensionale. Da segnalare anche il coro in legno intagliato e dorato.
=== Chiesa di Santa Maria dell'Isola ===
Sorge a circa 2 km dal centro cittadino, lungo l'antico tracciato viario che conduceva - e conduce tuttora - a Bari. Venne costruita nel [[1462]] presso un'antica chiesa rupestre poi abbandonata. Secondo la leggenda infatti intorno alla metà del XV secolo la Vergine Maria sarebbe apparsa ad una fanciulla, indicandole il luogo dove avrebbe trovato una grotta con un suo dipinto. L'edificazione della chiesa fu patrocinata dai conti Giovanni Antonio Orsini del Balzo e [[Giulio Antonio Acquaviva]]. Sin dall'inizio essa venne affidata all'[[Ordine dei Frati Minori]] osservanti detto degli ''Zoccolanti'', che l'amministrarono fino ai primi anni del [[XIX secolo]].
[[File:Campanile conversano.JPG|thumb|Un campanile]]
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=== Chiesa di Santa Chiara ===
Intitolata un tempo a san Bartolomeo, l'edificio fu affidato nel 1557 alle monache clarisse. Nel 1649 il conte [[Giangirolamo II Acquaviva d'Aragona|Giangirolamo II]] ne finanziò l'ampliamento dell'aula liturgica e della sacrestia, ma fu soprattutto alla fine del XVIII secolo che la chiesa si arricchì di stucchi di Gaetano Laricchia, nuovi altari in pietra, tele di buona scuola del conversanese [[Simone Tatulli]],
=== Altri monumenti ===
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* '''Chiesa di Santa Maria della Croce''' risalente al 1580 e annesso convento (già sede dei Frati Cappuccini).
* '''Chiesa di [[San Rocco]]''', dedicata al patrono degli appestati, fu ampliata a più riprese in occasione delle epidemie di [[peste]] che hanno colpito la cittadina nei secoli XVI-XVII.
* '''[[Chiesa del Purgatorio (Conversano)|Chiesa del Purgatorio]]''',''' '''dalla fine del Settecento sede dell'omonima arciconfraternita, istituita nel 1643 col nome di Santa Maria del Suffragio. Degno di nota è lo storico organo Nicola De Simone (1791), strumento perfettamente funzionante che ha conservato quasi tutte le canne originali.
* '''Villa Garibaldi''', realizzata alla fine [[XIX secolo]] in posizione sopraelevata presso il centro della cittadina. L'impianto ricorda quello di un giardino all'italiana, con una vegetazione imponente che disegna lunghe passeggiate e si alterna a scalinate prospettiche munite di fontane. Diversi busti celebrano le principali personalità della cultura italiana dell'Ottocento.
=== I ''laghi'' di Conversano ===
[[File:LagoSassano.jpg|thumb|[[Lago Sassano]]
La natura [[Carsismo|carsica]] dell'agro di Conversano è evidente nelle numerose [[dolina carsica|doline]] prive di inghiottitoio che contraddistinguono il territorio comunale e che a seguito di piogge abbondanti si trasformano in piccoli bacini idrici. L'importanza di tali depositi d'acqua per l'agricoltura di un territorio altrimenti privo di acque superficiali fece sì che già in epoca romana, nei punti più bassi delle depressioni naturali, venissero costruite delle cisterne profonde fino a 12 metri, allo scopo di immagazzinare l'acqua il più a lungo possibile preservandola dall'evaporazione. Undici di tali cisterne sono tuttora conservate e sono state sino ad epoca recente utilizzate come fonte di approvvigionamento idrico per i campi circostanti.
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=== Cinema ===
[[File:Municipio Conversano.jpg|miniatura|Il municipio e il centro storico sono stati uno dei luoghi principale per le riprese di ''[[Quo vado?]]'' (2016)]]
Il comune si è trasformato in un set cinematografico in almeno sei diverse occasioni.
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Nel [[2003]], Mimmo Mongelli ha diretto ''[[La casa delle donne]]'', ispirato al romanzo omonimo di [[Maria Marcone]]. Due anni più tardi Lucio Giordano ha girato nella frazione di [[Triggianello]] il film ''[[Le bande]]''. Nel [[2009]], [[Franco Salvia]] ha diretto presso il Castello di Marchione ''[[Trappola d'autore]]'' con [[Orso Maria Guerrini]] e [[Ángela Molina]]. Il film è stato prodotto da ''Idotea'', una casa cinematografica con sede in Conversano. Infine, nel 2012 il Liceo Classico Domenico Morea è stato sede di alcune scene del film di [[Dario Acocella]] ''[[Si può fare l'amore vestiti?]]'' un film con [[Bianca Guaccero]].
Nel [[2016]],
=== Musica ===
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* [[Imaginaria Film Festival]] (fine agosto): dal 2003 è il principale festival internazionale pugliese dedicato al cinema d'animazione e si svolge prevalentemente nel Complesso di San Benedetto.
* SS. Medici e S. Rita (prima domenica di ottobre)<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=S.S. Medici e S.Rita - Conversano 2019|accesso=4 novembre 2019|url=https://www.youtube.com/watch?v=_JqghzK0Wvc}}</ref>: nella chiesa conventuale di S. Cosma (sec. XVII), recentemente restaurata nei suoi splendidi stucchi barocchi, si celebrano le funzioni religiose per i SS. Medici (antichi protettori della città) e Santa Rita. La ricorrenza, che tradizionalmente sancisce l'arrivo dell'autunno, è di grande richiamo tra i fedeli: le statue sfilano in processione con il loro ricchissimo corredo di oggetti preziosi (donativi di devoti). Nella chiesa si conservano antiche reliquie. La festa civile (luminarie, bande musicali, fuochi d'artificio, luna park) è la seconda per importanza nel paese, dopo quella sentitissima della protettrice Madonna della Fonte.
* Festa patronale di San Flaviano (24 novembre):
* Sagra delle ciliegie (giugno): Allestimento di stands per la degustazione e la vendita di tipiche e rinomate varietà di questa importante produzione locale come la [[ciliegia Ferrovia]].
* Immacolata (8 dicembre): la festa, che apre l'imminente Natale, si svolge presso la chiesa di S. Francesco: novena, processione, Sagra della pettola natalizia.
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Il Casalvecchio, una vera 'addizione' quattrocentesca<ref>{{Cita pubblicazione|autore=F. Canali|titolo=Gli 'aggiornamenti' urbanistici e i 'fulcri' architettonici di Conversano, Atri e Teramo nel XV secolo|rivista=ASUP - Annali di Storia dell'Urbanistica e del Paesaggio|volume=2014|numero=2}}</ref>, nacque quando gli abitanti di Castiglione si trasferirono in città e si organizzò secondo un ordinato sistema stradale: sulla strada pubblica (l'odierna via Arringo) che costituiva l'asse longitudinale del casale si innestarono da entrambi i lati altre stradine, creando uno schema a spina di pesce, osservando la pianta del quartiere è possibile constatare che il Casavecchio abbia avuto origine presso il monastero di San Francesco (ora sede del Comune).
Il "Casalnuovo" faceva parte di una pianificazione di espansione della città che rimase immutata fino agli inizi dell'Ottocento, infatti la popolazione cittadina di Conversano rimase chiusa nelle sue antiche mura fino al 1870.
All'antica Norba si accedeva per tre porte: una al largo, chiamato attualmente della Corte, demolita verso il 1835, l'altra, ove ora è l'arco Carelli e la terza ove è l'Arco delle Gabelle, così denominato perché posto in prossimità delle gabelle, degli edifici medioevali dove venivano riscosse le tasse sul macinato. Dalla prima partiva una strada per Bari, dalla seconda per Altamura e dalla terza per Castiglione. Successivamente all'espansione, l'arco delle gabelle fungeva da porta di comunicazione tra la cittadella medievale e il primo borgo
Osservando una pianta della città si intuisce che Conversano attualmente si espande in modo predominante verso occidente come ha voluto l'architetto Sante Simone
=== Frazioni ===
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* {{bandiera|ITA}} [[Recanati]] ([[provincia di Macerata|MC]]), dall'8 giugno [[2008]], città natale di [[Nicola Badaloni (politico 1854)|Nicola Badaloni]], altro [[socialista]] come [[Giuseppe Di Vagno|Di Vagno]].
* {{bandiera|ITA}} [[Trecenta]] ([[provincia di Rovigo|RO]]), dall'8 giugno [[2008]]. In questo comune morì Nicola Badaloni.
* {{bandiera|PSE}} [[Betlemme]],
* {{bandiera|ITA}} [[Atri]] ([[provincia di Teramo|TE]]), dal 17 giugno [[2010]]. Atri e Conversano ebbero il lungo dominio degli [[Acquaviva (famiglia)|Acquaviva d'Aragona]].
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=== Calcio ===
Le due squadre di calcio della città sono: l'Associazione Sportiva Dilettantistica Norba Calcio Conversano e l'Unione Sportiva Dilettantistica Civitas Conversano 1924 che militano corrispettivamente nel campionato di promozione pugliese e 2ª Categoria entrambi nel Girone B. Tuttavia la storia calcistica di Conversano si intreccia con quella
Nel luglio [[2009]] la [[FIGC]] su richiesta del Comune di Conversano ha
In rapida espansione il fenomeno cittadino del [[Calcio a 5]]. Il quintetto di spicco è quello della [[ASD. Azzurri Conversano]] che a cavallo del 2010 disputò due stagioni in [[Serie A2 (calcio a 5)|serie A2]]. Altre realtà cittadine sono il Real Toco e l'Aiace Conversano, entrambe con esperienza nei campionati nazionali. Quest'ultima in particolare è nata nel [[2007]] come squadra di Calcio a 5 femminile a cui successivamente si è aggiunta la squadra maschile alla quale ha ben figuratio in campionati regionali e a livello giovanile anche nazionali. Le partite si svolgono al palazzetto dello sport Andrea Castellaneta.
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=== Pallamano ===
La società con più blasone è la [[Pallamano Conversano]], squadra maschile detentrice in anni recenti di cinque scudetti e cinque Coppe Italia. Fondata nel [[1973]], la locale squadra di
Al campionato femminile è iscritta invece la [[Amatori Handball Conversano]] partecipante attualmente alla [[campionato italiano femminile di pallamano|serie A2]].
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== Il cavallo di razza ''Conversano'' ==
{{Senza fonte|Il nome di Conversano è adottato per definire una razza equina, ormai estinta, ottenuta dal conte Andrea Matteo Acquaviva incrociando le sue giumente olandesi con degli stalloni provenienti dall'oriente.}}<ref>{{Cita web|url=https://www.researchgate.net/publication/322918564_Una_finestra_sulla_storia_Un_cavaliere_a_Castiglione_tra_Angioini_e_Aragonesi|titolo=Una finestra sulla storia. Un cavaliere a Castiglione tra Angioini e Aragonesi|autore=Sandro Sublimi Saponetti et al.|editore=Edizioni della Società di Storia Patria per la Puglia|data=2018}}</ref>. Questa razza dal manto nero si distingueva per velocità e forza.{{Senza fonte}}
Nel [[1774]] uno stallone di razza Conversano fu importato a [[Lipizza]], oggi in Slovenia, e lì è diventato uno dei padri fondatori del cavallo ''[[Lipizzano]]''. Si ritiene che il Conversano abbia dato origine anche al cavallo ''[[Murgese]]''.{{Senza fonte}}
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