Gabriella Ferri: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua}}
{{F|cantanti italiani|marzo 2016}}
{{Artista musicale
|nome = Gabriella Ferri
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|genere4 = Cabaret
|anno inizio attività = 1966
|anno fine attività = 20002004
|totale album = 14
|album studio = 14
}}
{{Bio
|Nome = Maria Gabriella
|Cognome = Ferri
|PostCognome = , all'anagrafe '''Maria Gabriella Ferri''',
|Sesso = F
|LuogoNascita = Roma
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|AnnoMorte = 2004
|Epoca = 1900
|Attività = cantantecantautrice
|Attività2 = cabarettista
|Attività3 = attrice
|Epoca2 = 2000
|Nazionalità = italiana
|PostNazionalità = di [[musica leggera]], nota principalmente per le sue interpretazioni delledi [[canzone popolare|canzoni popolari]]della tradizione popolare [[canzone romana|romaneromana]] e, main anchemisura dellaminore, tradizioneanche popolaredi quella di altre regioni italiane, nota anche in particolare[[America dilatina]] canzoniper toscane,il sicilianesuccesso edel napoletane,suo oltrebrano che''Te comeregalo attricemis teatraleojos''<ref name=Romagnoli>{{cita web|url=https://www.ondarock.it/italia/gabriellaferri.htm|titolo=Gabriella Ferri. Da Roma alle Ande|autore=Federico Romagnoli|data=}}</ref>
}}
 
== Biografia ==
=== Gli iniziesordi: Luisa e Gabriella ===
Figlia di Vittorio, commerciante ambulante<ref name=riforma>{{Cita web|url=https://riforma.it/2025/04/03/la-voce-di-roma/|titolo=A ventuno anni dalla morte della cantante romana Gabriella Ferri i ricordi e gli omaggi invadono il |autore=Gian Mario Gillio|data=3 Aprile 2025|accesso=9 settembre 2025}}</ref> di dolci, appassionato della canzone in [[dialetto romanesco]], Gabriella Ferri nasce e cresce nel [[rione]] [[Testaccio]]<ref>{{Cita web|url=https://www.rerumromanarum.com/2014/10/targa-in-memoria-di-gabriella-ferri.html|titolo=Targa in memoria di Gabriella Ferri|accesso=2021-08-26}}</ref>. Si trasferí in via Etruria, nel quartiere [[Appio-Latino|Appio Latino]].
Nata e cresciuta nel rione romano di [[Testaccio]],<ref>{{Cita web|url=https://www.rerumromanarum.com/2014/10/targa-in-memoria-di-gabriella-ferri.html|titolo=Targa in memoria di Gabriella Ferri|accesso=2021-08-26}}</ref> poi trasferitasi in via Etruria a [[Basilica di San Giovanni in Laterano|San Giovanni]], è figlia di Vittorio, un commerciante ambulante di dolci, ammiratore della canzone in [[dialetto romanesco]]; a 9 anni smette di studiare a causa di un incidente in moto.<ref name=radio24>https://www.radio24.ilsole24ore.com/programmi/falcogabbiano/puntata/gabriella-ferri-voce-donna-150918-gSLAaLWFWC</ref>
 
Per realizzare la prima ambizione giovanile di diventare indossatrice, svolge vari lavori come operaia e commessa<ref name=riforma/><ref name="radio24">{{Cita web|lingua=it|url=https://www.radio24.ilsole24ore.com/programmi/falcogabbiano/puntata/gabriella-ferri-una-voce-una-donna-un-clown-083900-2419239132004601|titolo=Radio24 {{!}} Il Sole 24 ORE|sito=RADIO 24|accesso=2024-03-17}}</ref> In una ''[[boutique]]'' del centro dove lavora, conosce e stringe amicizia con [[Luisa De Santis]], figlia di [[Giuseppe De Santis|Giuseppe]], regista già celebre per il film [[Neorealismo (cinema)|neorealista]] ''[[Riso amaro]]''.<ref name="radio24" /> Accomunate dall'amore per la canzone popolare, le due amiche dànno vita al duo "Luisa e Gabriella"<ref>{{Cita web|url=https://www.discogs.com/it/artist/1020399-Luisa-E-Gabriella?srsltid=AfmBOorOZNfuMsgfT8NV-j_SfgUUz3z-1gVonpsfyKzR0BTrKb8ipaxi|titolo=Luisa E Gabriella|lingua=en|accesso=10 settembre 2025}}</ref> e tengono i primi spettacoli basati sul repertorio tradizionale della canzone romanesca dopodiché, anche grazie agli agganci del padre di Luisa, si trasferiscono a [[Milano]] – dove sono ospiti di [[Camilla Cederna]] – e nel 1964 vengono notate all'Intra's Club da [[Walter Guertler]] il quale offre loro un contratto discografico con la [[Jolly (casa discografica)|Jolly]] e pubblica il loro primo [[45 giri]]: una rielaborazione del brano popolare romano ''[[La società dei magnaccioni]]''<ref>{{Cita web|url=https://www.discogs.com/it/master/529571-Luisa-E-Gabriella-Alla-Renella-La-Societ%C3%A0-Dei-Magnaccioni|titolo=Luisa E Gabriella – Alla Renella / La Società Dei Magnaccioni|lingua=en|accesso=10 settembre 2025}}</ref>.
Gabriella ha l'ambizione di diventare un'indossatrice e per realizzare questo mestiere svolge tantissimi lavori come l'operaia e la commessa. Nella [[boutique]] del centro dove lavora conosce [[Luisa De Santis]] (figlia del regista [[Giuseppe De Santis|Giuseppe]], celebre per ''[[Riso amaro]]'') e ne diviene molto amica: insieme danno vita a un duo, con il nome di "Luisa e Gabriella", che cerca di riscoprire il repertorio [[folk]] romano.
 
Sempre nelal 1964 hannorisale la prima esperienzaapparizione in televisione, nelladel duo: nel trasmissioneprogramma ''[[La fiera dei sogni]]'' presentatapresentato da [[Mike Bongiorno]], ineseguono cuiil cantanoloro ''Lasingolo societàche, deisecondo magnaccioni''molte fonti autorevoli<ref name=Romagnoli che/>, neigrazie giornial seguentipassaggio all'apparizionetelevisivo, televisiva,arriva a vendevendere un milione e settecentomila copie,<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/2004/d/sezioni/cronaca/ferri/ferri/ferri.html|titolo=Morta la cantante Gabriella Ferri
Iniziano così i primi spettacoli, basati sul repertorio tradizionale della canzone romanesca (come ''Barcarolo romano'' e ''[[La società dei magnaccioni]]''), e una sera, all'Intra's Club di [[Milano]] (in quel periodo sono ospitate da [[Camilla Cederna]]), vengono notate da [[Walter Guertler]], che stipula con loro un contratto e pubblica il loro primo [[45 giri]] con la [[Jolly (casa discografica)|Jolly]], una rielaborazione del brano popolare ''La società dei magnaccioni''.
Simbolo della canzone romana|data=3 aprile 2004}}</ref> diventando uno degli inni dei giovani di quegli anni.<ref>AA.VV., ''Dizionario della Canzone Italiana'', Armando Curcio Editore, 1990</ref> Secondo Federico Romagnoli, invece, la cifra non è realistica, e il brano avrebbe venduto dodicimila copie in un mese, senza mai entrare nelle classifiche del periodo<ref name=Romagnoli />. Nel 1965 esce nelle sale cinematografiche il loro primo e forse unico filmato musicale, contenuto nel film ''[[008 operazione ritmo]]'' del regista e produttore [[Tullio Piacentini]].
 
La Jolly immette sul mercato unUn nuovo singolo delle artistedel cheduo attingonoattinge questa volta al ''folk'' siciliano incidendocon unale loro personalepersonali versioneversioni di ''[[Ciuri ciuri]]'' e ''[[Vitti 'na crozza]]'': anche questo secondo singolo riscuote un discreto successo e le artiste ne incidono perciò un terzo 45 giri, composto da: ''La povera Cecilia'', una– altra canzone tradizionale spesso cantata dai menestrelli e, nelsul lato B da, ''È tutta robba mia'', presabrano preso a prestito dallodalla spettacolocommedia musicale ''La manfrina'' edi [[Ghigo De Chiara|Ghigo de Chiara]], musicata da [[Ennio Morricone]]. Poco dopo questa uscita, la ritrosia di De Santis a esibirsi in pubblico porta allo scioglimento del sodalizio artistico e Gabriella incomincia la carriera come solista.
Sempre nel 1964 hanno la prima esperienza in televisione, nella trasmissione ''[[La fiera dei sogni]]'' presentata da [[Mike Bongiorno]], in cui cantano ''La società dei magnaccioni'' che, nei giorni seguenti all'apparizione televisiva, vende un milione e settecentomila copie,<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/2004/d/sezioni/cronaca/ferri/ferri/ferri.html|titolo=Morta la cantante Gabriella Ferri
Simbolo della canzone romana|data=3 aprile 2004}}</ref> diventando uno degli inni dei giovani di quegli anni.<ref>AA.VV., ''Dizionario della Canzone Italiana'', Armando Curcio Editore, 1990</ref>
 
Nel 1965 esce nelle sale cinematografiche italiane ed estere il loro primo e forse unico filmato musicale contenuto nel film ''[[008 Operazione ritmo]]'', del regista e produttore [[Tullio Piacentini]].
 
La Jolly immette sul mercato un nuovo singolo delle artiste che attingono questa volta al folk siciliano incidendo una loro personale versione di ''[[Ciuri ciuri]]'' e ''[[Vitti 'na crozza]]'': anche questo secondo singolo riscuote un discreto successo e le artiste incidono un terzo 45 giri composto da ''La povera Cecilia'', una canzone tradizionale spesso cantata dai menestrelli e nel lato B da ''È tutta robba mia'', presa a prestito dallo spettacolo ''La manfrina'' e musicata da [[Ennio Morricone]].
 
=== La carriera solista ===
Nel 1966 Ferri incide il suo [[Gabriella Ferri (album 1966)|primo album]], senza titolo, interamente composto da canzoni in romanesco; lo stesso anno è in [[Canada]] per la [[tournée]] di uno spettacolo di musica popolare per la regia di [[Aldo Trionfo]], assieme ad altri esponenti del folk italiano come [[Caterina Bueno]], [[Otello Profazio]] e l'attore [[Lino Toffolo]]. Alla fine dell'anno, da Milano torna a [[Roma]] e approda al [[Teatro Bagaglino|Bagaglino]], del quale diventa la cantante ufficiale; qui conosce [[Piero Pintucci]], che diventerà suo collaboratore musicale abituale.
[[File:Lucio Dalla e Gabriella Ferri.jpg|miniatura|sinistra|Gabriella Ferri con [[Lucio Dalla]]]]
Il duo però ha vita breve, a causa della timidezza di Luisa che non ama cantare in pubblico; Gabriella continua quindi da sola, incidendo anche un album nel 1966; nello stesso anno è in [[Canada]] per la [[tournée]] di uno spettacolo teatrale di musica popolare con la regia di [[Aldo Trionfo]], assieme ad altri esponenti del folk italiano come [[Caterina Bueno]], [[Otello Profazio]] e l'attore [[Lino Toffolo]].
 
In questo periodo conosce il giovane diplomatico Giancarlo Riccio, che sposa il 20 giugno del 1967. Si trasferisce perciò a [[Kinshasa]], capitale deldell'attuale [[Repubblica Democratica del Congo|Congo]], dove luiil marito è destinato a prestare servizio, ma soffre la forzata inattività e dopo neanche un anno convince il maritoRiccio a chiedere il rientro anticipato a Roma. Il matrimonio comunque non dura però a lungo e, dopo una serie divarie separazioni e riconciliazioni, terminaterminerà definitivamente nel 1970.<ref>Grassi Giovanna – ''Corriere della Sera'' - pagina 53 del 6 aprile 2004-« «Quel giorno tragico Seva non è riuscito a salvare Gabriella» Il racconto del primo marito Giancarlo Riccio Diplomatico, la sposò portandola in Africa. [...].»</ref>
Dopo gli anni passati a Milano, Gabriella Ferri torna a [[Roma]] alla fine del 1966, e approda al [[Teatro Bagaglino|Bagaglino]] di Roma, di cui diventa la cantante ufficiale; qui conosce [[Piero Pintucci]], che diventerà un suo collaboratore musicale abituale, e incide un 45 giri nel 1968 per la [[ARC (casa discografica)|ARC]], ''È scesa ormai la sera'', che in Italia non ha un grosso riscontro commerciale.
 
Nel 1968 Gabriella Ferri incide un 45 giri per la [[ARC (casa discografica)|ARC]], ''È scesa ormai la sera'', che in Italia non ha un grosso riscontro commerciale; tuttavia il lato B, ''Ti regalo gli occhi miei'', reinciso in lingua spagnola con il titolo ''Te regalo mis ojos'', raggiunge i vertici delle classifiche in [[America meridionale|Sudamerica]], diventando anche oggetto di alcune cover.<ref name=Romagnoli /> La cantante intraprende quindi una tournée di successo nei paesi latino-americani, per poi tornare a esibirsi al Bagaglino con [[Enrico Montesano]]. Fa anche qualche sporadica apparizione al [[Folkstudio]] di Roma, ma è già troppo nota per un locale ''underground'' ed è comunque già impegnata con il Bagaglino. Non disdegna comunque il [[Musica beat|beat]] e si esibisce anche al [[Piper Club]], dove conosce e stringe amicizia con [[Patty Pravo]].[[File:Gabriella Ferri 1976.jpg|miniatura|Gabriella Ferri in una scena del film ''[[Remo e Romolo - Storia di due figli di una lupa]]'' ([[1976]])]]Dopo aver firmato un nuovo contratto discografico con la [[RCA Italiana]], nel 1969 partecipa al [[Festival di Sanremo 1969|Festival di Sanremo]], presentando in coppia con [[Stevie Wonder]] il brano ''Se tu ragazzo mio'', scritta insieme al padre Vittorio e a Piero Pintucci. La canzone viene eliminata al primo turno e per questo motivo Ferri non vorrà più partecipare al Festival, ma è comunque un successo di vendite e viene reinterpretata da altri artisti come [[I Camaleonti]] e [[Nada Malanima|Nada]]. Questo spinge la RCA a pubblicare alla fine del 1969 l'album ''[[Gabriella Ferri (1970)|Gabriella Ferri]]'', in cui canzoni più moderne si affiancano a brani della tradizione, come ''[[Ciccio Formaggio]]''; il disco è importante anche per il tentativo di creare una nuova canzone romanesca che si riallacci alla tradizione. Emblematiche in questo senso sono ''Sor fregnone'', scritta da Ferri su una musica di [[Vittorio Nocenzi]], tastierista del [[Banco del Mutuo Soccorso]], e ''Sinnò me moro'', canzone scritta nel 1961 dal regista [[Pietro Germi]] su musica di [[Carlo Rustichelli]] per il film ''[[Un maledetto imbroglio]]'' e cantata allora dalla figlia di Rustichelli, [[Alida Chelli]] (Gabriella stessa l'aveva già incisa nel 1963, con Luisa De Santis).
Il lato B di questo singolo, ''Ti regalo gli occhi miei'', raggiunge i vertici delle classifiche in Sudamerica e la cantante lo incide in lingua spagnola con il titolo ''Te regalo mis ojos'', e ottiene altrettanti successi di vendite. La cantante intraprende così un tour nei paesi sudamericani con strepitoso successo, per poi tornare a esibirsi al Bagaglino con [[Enrico Montesano]].
 
Nel corso degli anni il suo fisico, da magro e sottile che era, si è andato via via irrobustendo e ciò fa parlare di lei come di una "Mamma Roma", erede di un genere romanesco che non è solo voce, ma anche aspetto. Sfruttando questo a proprio vantaggio, Ferri si appropria di canzoni vecchie o nuove che le diano la possibilità di costruire dei veri e propri numeri, quasi delle "macchiette", nelle quali però non c'è imitazione di altri artisti ma il filtro di una personalità esuberante e irrefrenabile. Così ''[[Dove sta Zazà?]]''<ref name=riforma/>, che nel [[Secondo dopoguerra in Italia|dopoguerra]] era stata il simbolo di un'Italia dissolta, nella sua interpretazione diventa un brano intriso di perfidia e amarezza; stesso dicasi per ''Ciccio Formaggio'', brano lanciato negli [[Anni 1940|anni quaranta]] da [[Nino Taranto]].[[File:Lucio Dalla e Gabriella Ferri.jpg|miniatura|sinistra|Gabriella Ferri con [[Lucio Dalla]]]]Negli anni settanta le sue apparizioni in televisione aumentano. Una serata speciale, ''Questa sera... Gabriella Ferri'' le viene dedicata nel 1971, dopodiché diventa coprotagonista di due varietà televisivi diretti da [[Antonello Falqui]] e scritti da [[Pier Francesco Pingitore]]: il primo è ''[[Dove sta ZaZà (programma televisivo)|Dove sta Zazà]]'' (1973) la cui struggente sigla di chiusura ''Sempre'', composta da [[Mario Castellacci]] e [[Franco Pisano]], sarà un altro suo grande successo e dove, fra l'altro, in una celebre gara di "stornelli a dispetto" tiene testa a [[Claudio Villa]]; il secondo è ''[[Mazzabubù (programma televisivo)|Mazzabubù]]'' (1975); in entrambi, Ferri dimostra le sue doti di intrattenitrice al fianco di comici come Enrico Montesano e [[Pippo Franco]]. Nel frattempo, nel 1972 a [[Caracas]], durante una tournée in [[America Latina]], conosce [[Seva Borzak]], presidente della divisione sudamericana della RCA, che sposa nello stesso anno, e da cui avrà l’unico figlio, Seva junior.<ref name=radio24/>
In questo periodo conosce il giovane diplomatico Giancarlo Riccio, che sposa il 20 giugno del 1967. Si trasferisce a [[Kinshasa]], capitale del [[Repubblica Democratica del Congo|Congo]], dove lui è destinato a prestare servizio, ma soffre la forzata inattività e dopo neanche un anno convince il marito a chiedere il rientro anticipato a Roma. Il matrimonio non dura però a lungo e, dopo una serie di separazioni e riconciliazioni, termina definitivamente nel 1970.<ref>Grassi Giovanna – ''Corriere della Sera'' - pagina 53 del 6 aprile 2004-« «Quel giorno tragico Seva non è riuscito a salvare Gabriella» Il racconto del primo marito Giancarlo Riccio Diplomatico, la sposò portandola in Africa. [...].»</ref>
 
Nel 1976 partecipa al film brillante ''[[Remo e Romolo - Storia di due figli di una lupa|Remo e Romolo – Storia di due figli di una lupa]]''. Dopo l'esperienza televisiva di ''[[Giochiamo al varieté]]'' ([[1980]]), sempre di Falqui, e l'incisione di un disco con alcune canzoni scritte per lei da [[Paolo Conte]] (''[[Gabriella (album)|Gabriella]]'', nel 1981, con la celebre ''Vamp''), Gabriella Ferri si trasferisce per qualche tempo negli [[Stati Uniti d'America]], lasciando televisione e cabaret per dedicarsi unicamente alla musica.
Gabriella Ferri fa qualche sporadica apparizione con il suo repertorio della tradizione romanesca al [[Folkstudio]] di Roma, ma è una cantante già troppo nota per un locale underground e poi è già impegnata con il Bagaglino. Non disdegna comunque il [[Musica beat|beat]], e si esibisce anche al [[Piper Club]], dove conosce e stringe amicizia con [[Patty Pravo]]. Dopo aver firmato un nuovo contratto discografico con la [[RCA Italiana]], partecipa nel 1969 al [[Festival di Sanremo 1969|Festival di Sanremo]], presentando in coppia con [[Stevie Wonder]] ''Se tu ragazzo mio'', dalla sonorità beat e [[rhythm and blues]], scritta insieme al padre Vittorio e a Piero Pintucci. La canzone viene eliminata al primo turno e Gabriella Ferri non parteciperà più al Festival.
[[File:Gabriella Ferri 1976.jpg|miniatura|Gabriella Ferri in una scena del film ''[[Remo e Romolo - Storia di due figli di una lupa]]'' ([[1976]])]]
Il disco comunque è un successo, e la canzone viene reinterpretata da molti altri artisti (come [[I Camaleonti]] e [[Nada Malanima|Nada]]): questo spinge la RCA a pubblicare alla fine del 1969 l'album ''[[Gabriella Ferri (1970)|Gabriella Ferri]]'', in cui canzoni più moderne si affiancano a brani della tradizione come ''[[Ciccio Formaggio]]''; il disco è importante anche per il tentativo di creare una nuova canzone romanesca che si riallacci alla tradizione, ed emblematiche in questo senso sono ''Sor fregnone'', scritta dalla Ferri su una musica di [[Vittorio Nocenzi]] (il tastierista del [[Banco del Mutuo Soccorso]]), e ''Sinnò me moro'', canzone scritta nel 1961 dal regista [[Pietro Germi]] su musica di [[Carlo Rustichelli]] per il film ''[[Un maledetto imbroglio]]'' e cantata dalla figlia di Rustichelli, [[Alida Chelli]] (Gabriella l'aveva già incisa nel 1963 con Luisa De Santis).
 
Rientrata in [[Italia]], nel 19861984 partecipa alla gara televisiva ''[[Premiatissima]]'' presentando nel corso delle serate sei canzoni, alcune tratte dal suo repertorio, altre preparate appositamente per la trasmissione: ''[[Lacreme napulitane]]'', ''[[Luna rossa (brano musicale)|Luna rossa]]'', ''[[Malafemmena]]'', ''La pansé'', ''La sera dei miracoli'' e ''[[Vecchio frack/E vene 'o sole|Vecchio frack]]'', un classico di [[Domenico Modugno]] con il quale arriva in finale. Nel 1987 incide la sigla di chiusura del varietà televisivo ''[[Biberon (programma televisivo)|Biberon]]'', inche cuila appareriunisce ancoraai accanto aglivecchi amici del Bagaglino, Castellacci e Pingitore.
Nel corso degli anni il suo fisico, da magro e sottile che era, si è andato via via irrobustendo e questo nuovo aspetto fa parlare di lei come di una "mamma Roma" che tiene testa (in TV in una trasmissione che è divenuta culto, più volte trasmessa) a [[Claudio Villa]]: stornellando, i due si dicono le cose peggiori e Gabriella ne esce come l'erede di un genere romanesco che non è solo voce, ma anche aspetto.
 
Le sue due ultime uscite artistiche di rilievo avvengono rispettivamente nel 1996 al [[premio Tenco]] di [[Sanremo]], dove si esibisce accompagnata da [[Fausto Mesolella]], chitarrista della [[Piccola Orchestra Avion Travel]]<ref>{{Cita web|url=https://www.clubtenco.it/tenco-1996/|titolo=Tenco 1996|accesso=9 settembre 2025}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://visite.cimitericapitolini.it/volti-memorie/personaggio-199.html|titolo=Gabriella Ferri|accesso=9 settembre 2025}}</ref>, e nel luglio del 1997 a [[Villa Celimontana]] a Roma, nell'ambito della manifestazione ''Voglia matta anni '60'', davanti a settemila spettatori contro i mille attesi<ref>{{Cita web|url=https://www.romasegreta.it/rubriche/personaggi-di-roma/gabriella-ferri.html|titolo=Gabriella Ferri|data=20 dicembre 2024|accesso=9 settembre 2025}}</ref>.
È così che si appropria delle canzoni, vecchie o nuove, che le diano la possibilità di costruire dei veri e propri numeri, quasi delle "macchiette", nelle quali però non c'è imitazione dei vecchi artisti napoletani ma il filtro di una personalità esuberante e irrefrenabile: così ''[[Dove sta Zazà?]]'', che nel [[Secondo dopoguerra in Italia|dopoguerra]] era stata il simbolo dell'Italia dissolta, diventava nella sua interpretazione un brano intriso di perfidia e di amarezza; e similmente per ''Ciccio Formaggio'', vecchio brano cantato da [[Nino Taranto]].
 
PoiSempre avvienenel 1997 pubblica il ritiroCD definitivo''Ritorno al futuro'' in cui rivisita alcuni brani del suo repertorio, dopodiché si ritira temporaneamente dalle scene, anche a causaper dile ricadute nelladella grave [[disturbo depressivo|depressione]] che la tormenta a fasi alterne da anni.
=== La televisione e il ritiro ===
Negli anni settanta aumentano le sue apparizioni in televisione. Una serata speciale le viene dedicata nel 1971, ''Questa sera... Gabriella Ferri''. La Ferri diventa inoltre conduttrice televisiva: è interprete di due famosi varietà: ''[[Dove sta ZaZà (programma televisivo)|Dove sta Zazà]]'' (1973) - la struggente sigla di chiusura, ''Sempre'', composta da [[Mario Castellacci]] e [[Franco Pisano]], sarà un altro suo grande successo - e ''[[Mazzabubù (programma televisivo)|Mazzabubù]]'' (1975), entrambi diretti da [[Antonello Falqui]] e scritti da [[Pier Francesco Pingitore]], in cui dimostra anche le sue doti di intrattenitrice, al fianco di comici come Enrico Montesano e [[Pippo Franco]]. Nel frattempo, nel 1972 a [[Caracas]], durante una sua tournée in [[America Latina]], conosce Seva Borzak, presidente della divisione sudamericana della RCA, che sposa nello stesso anno, e da cui avrà l’unico figlio, Seva junior.<ref name=radio24/>
 
=== Ultime apparizioni e morte ===
Nel 1976 partecipa al film brillante ''[[Remo e Romolo - Storia di due figli di una lupa]]''.
GabriellaLa Ferricantante sembra ritrovare una nuovala serenità quando nel 2002 riprendetorna ad apparire in televisione, dapprima come ospite di [[Pino Strabioli]] nella rubrica ''[[Cominciamo bene]]'' prima, e poi nel varietà ''[[Buona Domenica]]'' didell'intimo amico [[Maurizio Costanzo]]<ref name=riforma/>, dove si esibisce cantando i suoi grandi successi, da ''Sempre'' a ''[[Dove sta Zazà?]]''. La sua ultima apparizione televisiva è del 31 gennaio 2004 al programma televisivo ''[[Trash (non si butta via niente)]]'' condotto da [[Enrico Montesano]], dove interpreta stornelli romani<ref name=riforma/>.
 
Gabriella muore cadendo da una finestra della sua casa di [[Corchiano]] ([[provincia di Viterbo|VT]]) il 3 aprile 2004, all'età di 61 anni. I familiari hanno sempre smentito l'ipotesi del [[suicidio]], pur già tentato nel 1975 dopo la morte del padre, ipotizzando invece che l'incidente fosse conseguito a un malore causatole dai farmaci [[antidepressivi]] che assumeva.<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.fanpage.it/roma/la-poesia-sulla-tomba-di-gabriella-ferri-la-regina-della-musica-romana/|titolo=La poesia sulla tomba di Gabriella Ferri, la regina della musica romana|sito=Roma Fanpage|lingua=it|accesso=2024-04-27}}</ref> La famiglia tenne a precisare anche che la cantante non aveva lasciato alcun biglietto di addio e che due giorni dopo avrebbe dovuto partecipare a una puntata speciale del ''[[Maurizio Costanzo Show]]'', organizzata in suo onore dall'amico presentatore, alla quale non intendeva assolutamente mancare<ref name=riforma/>.
Dopo l'esperienza televisiva di ''[[Giochiamo al varieté]]'' ([[1980]]), sempre di Falqui, e l'incisione di un disco con alcune canzoni scritte per lei da [[Paolo Conte]] (''[[Gabriella (album)|Gabriella]]'', nel 1981, con la celebre ''Vamp''), Gabriella Ferri si trasferisce per qualche tempo negli [[Stati Uniti d'America]], lasciando televisione e cabaret per dedicarsi unicamente alla musica.
 
MuorePer improvvisamentevolontà in seguito alla caduta da una finestra della sua casa di [[Corchiano]] ([[provincia di Viterbo|VT]]) il 3 aprile 2004, alldell'età di 61 anni; per volontà delallora sindaco di Roma, [[Walter Veltroni]], il 7 aprile vennefu allestita la camera ardente alpresso [[Campidoglio]] nellala sala della [[Protomoteca]], al [[Campidoglio]] dove migliaia di romani le rendonoresero omaggio; il giorno successivo vengono celebrati i funerali religiosi presso la [[Chiesa di Santa Maria Liberatrice (Roma)|chiesa di Santa Maria Liberatrice]], nel rione Testaccio; dopo un mese di attesa in cerca di sepoltura, il feretro è tumulato nel [[Cimitero del Verano|cimitero monumentale del Verano]] di Roma. L'[[epitaffio]] sulla sua tomba recita la poesia del marito Seva Borzak: «''Di notte i tuoi occhi brillavano più forte della luce di giorno, il tuo amore riscaldava più del sole''».<ref>{{Cita web|url=http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2004/04/07/Cronaca/MUSICA-GABRIELLA-FERRI---CAMERA-ARDENTE-APERTA-FINO-ALLE-20_195400.php|titolo=MUSICA: GABRIELLA FERRI - CAMERA ARDENTE APERTA FINO ALLE 20|sito=www1.adnkronos.com|accesso=2022-02-10}}</ref> i funerali religiosi vennero celebrati l'indomani presso la [[Chiesa di Santa Maria Liberatrice (Roma)|chiesa di Santa Maria Liberatrice]], nel rione Testaccio dove l'artista era nata e cresciuta.<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/04/07/ultimo-saluto-gabriella-ferri-sfilano-romani.html|titolo=L' ultimo saluto a Gabriella Ferri Sfilano i romani in Campidoglio - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-02-10}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/04/05/gabriella-ferri-giovedi-funerali.html|titolo=Gabriella Ferri giovedì i funerali - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-02-10}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.fanpage.it/roma/la-poesia-sulla-tomba-Dopo un mese di-gabriella-ferri-la-regina-della-musica-romana/ attesa per trovare un luogo di sepoltura, il feretro fu tumulato nel [[Cimitero del Verano|titolo=Lacimitero poesiamonumentale sulladel tombaVerano]] di GabriellaRoma. FerriLa lapide, laoltre reginaal dellasolo musicanome romana|sito=Roma"Gabriella", Fanpage|lingua=it|accesso=2022-02-10}}reca come epitaffio una poesia del marito Seva Borzak:</ref name=":0" />
Rientrata in [[Italia]], nel 1986 partecipa alla gara televisiva ''[[Premiatissima]]'' presentando nel corso delle serate sei canzoni, alcune tratte dal suo repertorio, altre preparate appositamente per la trasmissione: ''[[Lacreme napulitane]]'', ''[[Luna rossa (brano musicale)|Luna rossa]]'', ''[[Malafemmena]]'', ''La pansé'', ''La sera dei miracoli'' e ''[[Vecchio frack/E vene 'o sole|Vecchio frack]]'', un classico di [[Domenico Modugno]] con il quale arriva in finale. Nel 1987 incide la sigla del varietà televisivo ''[[Biberon (programma televisivo)|Biberon]]'', in cui appare ancora accanto agli amici del Bagaglino.
 
{{Citazione|Di notte i tuoi occhi<br>brillavano più forte delle stelle<br>di giorno il tuo amore<br>riscaldava più del sole}}
=== Ultime apparizioni ===
Le sue due ultime uscite artistiche di rilievo avvengono nel 1996 al [[premio Tenco]] di [[Sanremo]], dove si esibisce accompagnata dal chitarrista della [[Piccola Orchestra Avion Travel]] [[Fausto Mesolella]], e nel luglio del 1997 con un concerto a [[Villa Celimontana]] a Roma (incluso nella manifestazione Voglia matta anni '60) davanti a 7.000 spettatori (se ne aspettavano un migliaio).
 
Nei giorni immediatamente successivi alla sua morte, la cantantecantautrice [[Grazia Di Michele]], impegnata come docente''coach'' adnel programma ''[[Amici di Maria De Filippi|']]'Amici'']], assiemesulle aireti ragazzitelevisive partecipanti[[Mediaset]] all'edizione di quell'anno, ha omaggiatoomaggiò la cantante scomparsa eseguendo alcuni brani delladel suasuo carrierarepertorio assieme ai giovani partecipanti a quell'edizione.
Sempre nel 1997 incide un album, ''Ritorno al futuro''.
 
=== L'ereditàEredità artistica ===
Poi avviene il ritiro definitivo dalle scene, anche a causa di ricadute nella grave [[disturbo depressivo|depressione]] che la tormenta a fasi alterne da anni.
 
Gabriella Ferri sembra ritrovare una nuova serenità quando nel 2002 riprende ad apparire in televisione, dapprima come ospite di [[Pino Strabioli]] nella rubrica ''[[Cominciamo bene]]'' prima, e poi nel varietà ''[[Buona Domenica]]'' di [[Maurizio Costanzo]], dove si esibisce cantando i suoi grandi successi, da ''Sempre'' a ''[[Dove sta Zazà?]]''.
 
=== La morte ===
Muore improvvisamente in seguito alla caduta da una finestra della sua casa di [[Corchiano]] ([[provincia di Viterbo|VT]]) il 3 aprile 2004, all'età di 61 anni; per volontà del sindaco di Roma, [[Walter Veltroni]], il 7 aprile venne allestita la camera ardente al [[Campidoglio]] nella sala della [[Protomoteca]], dove migliaia di romani le rendono omaggio; il giorno successivo vengono celebrati i funerali religiosi presso la [[Chiesa di Santa Maria Liberatrice (Roma)|chiesa di Santa Maria Liberatrice]], nel rione Testaccio; dopo un mese di attesa in cerca di sepoltura, il feretro è tumulato nel [[Cimitero del Verano|cimitero monumentale del Verano]] di Roma. L'[[epitaffio]] sulla sua tomba recita la poesia del marito Seva Borzak: «''Di notte i tuoi occhi brillavano più forte della luce di giorno, il tuo amore riscaldava più del sole''».<ref>{{Cita web|url=http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2004/04/07/Cronaca/MUSICA-GABRIELLA-FERRI---CAMERA-ARDENTE-APERTA-FINO-ALLE-20_195400.php|titolo=MUSICA: GABRIELLA FERRI - CAMERA ARDENTE APERTA FINO ALLE 20|sito=www1.adnkronos.com|accesso=2022-02-10}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/04/07/ultimo-saluto-gabriella-ferri-sfilano-romani.html|titolo=L' ultimo saluto a Gabriella Ferri Sfilano i romani in Campidoglio - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-02-10}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/04/05/gabriella-ferri-giovedi-funerali.html|titolo=Gabriella Ferri giovedì i funerali - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-02-10}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.fanpage.it/roma/la-poesia-sulla-tomba-di-gabriella-ferri-la-regina-della-musica-romana/|titolo=La poesia sulla tomba di Gabriella Ferri, la regina della musica romana|sito=Roma Fanpage|lingua=it|accesso=2022-02-10}}</ref>
 
La famiglia ha sempre smentito ogni ipotesi di [[suicidio]] (già tentato dalla cantante nel 1975, dopo la morte del padre Vittorio), ipotizzando che l'incidente potesse essere stato conseguenza di un malore, causato magari dai medicinali [[antidepressivi]] di cui la cantante faceva uso. La famiglia, inoltre, ha tenuto a precisare che non è stato lasciato nessun biglietto di addio, e che la cantante avrebbe dovuto partecipare, il lunedì successivo, a un programma televisivo, al quale non intendeva assolutamente mancare (era una puntata del ''[[Maurizio Costanzo Show]]'', organizzata dal suo intimo amico Maurizio Costanzo in suo onore).
 
Nei giorni successivi alla sua morte, la cantante [[Grazia Di Michele]], impegnata come docente ad [[Amici di Maria De Filippi|''Amici'']], assieme ai ragazzi partecipanti all'edizione di quell'anno, ha omaggiato la cantante scomparsa eseguendo alcuni brani della sua carriera.
 
=== L'eredità artistica ===
[[File:Gabriella Ferri.jpg|miniatura|Gabriella Ferri]]
Il suo testamento spirituale di Gabriella Ferri è rintracciabile nella lunga raccolta di ''Canti Di Versi'' doveprodotta e arrangiata da [[Alberto Laurenti]] con cui la cantante scrisse anche gli ultimi inediti – nella quale, tra ritmi [[jazz]], [[tango argentino|tanghi]] e [[flamenco|flamenchi]], con un incedere interpretativo e voce struggente che ricorda da vicino [[Amália Rodrigues]] (''Coimbra''), interpretala canzonicantante, sueoltre ea inediti come ''Una donna sbagliata'', interpreta anche brani di autori celebri come Paolo Conte (nell'autoironica ''Vamp''), [[Luigi Tenco]] (''Lontano lontano''), ed Ennio Morricone (''Stornello dell'estate'')., Mapiù ancoraltri piùdel insuo branirepertorio come ''Una donna sbagliata'', ''Sono partita di sera'', ''È scesa ormai la sera'', una commoventee ''ViaSono Rasella''partita (''"Viadi Rasella, Via Rasella t'hanno messo a pecorone ... maledetto sto' dolore ..."''), e un altrettanto struggente ''O sole miosera''.
 
Nel 2005 l'interprete e attrice [[Tosca (cantante)|Tosca]] omaggia Gabriella Ferri con lo spettacolo di teatro-canzone “Romana”''Romana'', per la regia di [[Massimo Venturiello]].
 
Nel 2007 una sua canzone, ''Remedios'', viene usata come [[colonna sonora]] del film ''[[Saturno contro]]'', e viene inserita nell'album pubblicato a marzo 2007, ''[[Saturno contro (colonna sonora)|Saturno contro soundtrack]]''.
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Nel 2012 Gabriella Ferri viene raccontata assieme ad [[Anna Magnani]] dall'attrice e cantante [[Elena Bonelli]]. Con lo spettacolo ''Elena, Nannarella e Gabriella. Roma celebra Napoli'', la Bonelli racconta le loro storie di vita, dove i successi, i trionfi, la consacrazione, convivono con la solitudine, l'amarezza, l'infelicità.
 
Nel 2015 Antonella Morea crea "''Io la canto così"'', uno spettacolo curato insieme a Fabio Cocifoglia che è un omaggio a Gabriella Ferri.
 
Nel 2017 esce l'album "''Controcorrente"'' pubblicato dalla Vocedelledonne, cd tributo nel quale vengono rilette alcune pagine del suo repertorio da alcuni artisti, fra cui [[Lu Colombo]].
 
Il 30 marzo 2018 [[Noyz Narcos]] rilasciapubblica il singolo "''Sinnò me moro"'', in anticipazione al nuovo album, nel quale è stato campionato il ritornello di ''Sinnò me moro'' di Gabriella Ferri.
 
Tra il 2018 il 2019 la cantante [[Syria]] porta in giro per l'Italia lo spettacolo "''Perché non canti più"'', basato su testi e canzoni di Gabriella Ferri.
 
Il 16 settembre 2020 è andata in onda la puntata ''[[Ulisse - Il piacere della scoperta#2020|Sotto il cielo di Roma]]'' del [[programma televisivo|programma]] [[documentario|documentaristico]] ''[[Ulisse - Il piacere della scoperta]]'', condotto da [[Alberto Angela]], in cui la cantante [[Noemi (cantante)|Noemi]] ha dedicato un tributo a Gabriella Ferri reinterpretando ''Vecchia Roma''.<ref>{{Cita web|url = https://www.radioitalia.it/news/noemi/curiosita/22071_noemi_a_sorpresa_con_alberto_angela_tra_i_luoghi_della_storia_di_roma.php-a-sorpresa-con-alberto-angela-tra-i-luoghi-della-storia-di-roma--453912|titolo = "Noemi a sorpresa con Alberto Angela "Tra i luoghi della storia di Roma"|autore = Francesco Carrubba|editore = [[Radio Italia]]|data = 16 settembre 2020|accesso =4 7giugno dicembre 20202024}}</ref>
 
L'11 maggio 2021 una piazza nel [[Municipio Roma XI]] è stata intitolata a Gabriella Ferri, presenti fra gli altri il figlio Seva Borzak jr, la sindaca [[Virginia Raggi]], il presidente del Municipio Dario D'Innocenti, l'assessore alla crescita culturale Lorenza Fruci, il direttore di ''[[Vanity Fair (rivista italiana)|Vanity Fair]]'' Simone Marchetti e [[Pino Strabioli]] in veste di presentatore della cerimonia.<ref>{{Cita web|url=https://www.nuove-strade.it/lazio/roma/piazza+gabriella+ferri|titolo=Piazza Gabriella Ferri in Roma|sito=nuove strade|data=2020-01-21|lingua=it|accesso=2021-05-11}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.radiocolonna.it/cinema-e-spettacolo/2021/05/11/una-piazza-per-gabriella-ferri-e-un-parco-per-anna-magnani/|titolo=Una piazza per Gabriella Ferri e un parco per Anna Magnani|sito=Radio Colonna|data=2021-05-11|lingua=it-IT|accesso=11 maggio 2021}}</ref>
 
== Discografia ==
;===Album in studio===
 
*1966 – ''[[Gabriella Ferri (album 1966)|Gabriella Ferri]]''
*1969 – ''[[Roma canta]]''
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*1997 – ''[[Ritorno al futuro (Gabriella Ferri)|Ritorno al futuro]]''
*2000 – ''[[Canti diVersi]]''
 
;===Singoli===
[[File:Veduta della Renella - Plate 090ii - Giuseppe Vasi.jpg|thumb|350px|La Renella qualche anno fa..]]
*1964 – ''[[Alla renella/La società dei magnaccioni]]'' (con [[Luisa De Santis]])
*1964 – ''[[Sciuri sciuri/Vitti 'na crozza]]'' (con Luisa De Santis)
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*1981 – ''[[Canzone/Vamp]]''
*1987 – ''[[Biberon/All'allegria]]''
 
== Programmi televisivi ==
* ''[[Questa sera... Gabriella Ferri]]'' ([[Rai 1|Programma Nazionale]], 1971)
* ''[[Dove sta Zazà]]'' (Programma Nazionale, 1973)
* ''[[Il circo delle voci]]'' (Programma Nazionale, 1974)
* ''[[Mazzabubù (programma televisivo)|Mazzabubù]]'' (Programma Nazionale, 1975)
* ''[[...E adesso andiamo a incominciare]]'' ([[Rai 2|Rete 2]], 1977)
* ''[[Giochiamo al varieté]]'' ([[Rai 1|Rete 1]], 1980)
* ''[[Per chi suona la campanella]]'' ([[Rai 2|Rai Due]], 1987)
* ''[[Biberon (programma televisivo)|Biberon]]'' ([[Rai 1|Rai Uno]], 1987)
 
== Filmografia ==
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* ''[[Canzoni in... bikini]]'', regia di [[Giuseppe Vari]] – non accreditata (1963)
* ''[[Uno strano tipo]]'', regia di [[Lucio Fulci]] – non accreditata (1963)
* ''[[Tre notti violente]]'', regia di [[Nick Nostro]] (1966) – compare nella sequenza iniziale
* ''[[Cabaret (film 1969)|Cabaret]]'', regia di [[Ugo Roselli]] (1969)
* ''[[Remo e Romolo - Storia di due figli di una lupa]]'', regia di [[Mario Castellacci]] e [[Pier Francesco Pingitore]] (1976)
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* ''[[Chi ha fatto ha fatto]]'', regia di [[Edmo Fenoglio]] – film TV (1980)
* ''[[La romana (miniserie televisiva)|La romana]]'' – miniserie TV (1988)
 
== Programmi televisivi ==
* ''[[Questa sera... Gabriella Ferri]]'' ([[Rai 1|Programma Nazionale]], 1971)
* ''[[Dove sta Zazà]]'' (Programma Nazionale, 1973)
* ''[[Il circo delle voci]]'' (Programma Nazionale, 1974)
* ''[[Mazzabubù (programma televisivo)|Mazzabubù]]'' (Programma Nazionale, 1975)
* ''[[...E adesso andiamo a incominciare]]'' ([[Rai 2|Rete 2]], 1977).
* ''Automobili'' ''(Rete 2, 1977), con [[Lucio Dalla]], regia di [[Luigi Perelli]].''
* ''[[Giochiamo al varieté]]'' ([[Rai 1|Rete 1]], 1980)
* ''[[Per chi suona la campanella]]'' ([[Rai 2|Rai Due]], 1987)
* ''[[Biberon (programma televisivo)|Biberon]]'' ([[Rai 1|Rai Uno]], 1987)
 
== Note ==