Apollo 17: differenze tra le versioni
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}}'''Apollo 17''' è stata l'undicesima e ultima missione con equipaggio umano del [[programma Apollo|programma spaziale Apollo]] della [[NASA]]. Il lancio del [[Vettore (astronautica)|razzo vettore]] [[Saturn V]] avvenne il 7 dicembre 1972 alle 05:33:00 [[Tempo coordinato universale|UTC]] da [[Cape Canaveral]], [[Florida]], con a bordo un equipaggio composto da tre [[astronauta|astronauti]]: il comandante [[Eugene Cernan]], il pilota del [[Apollo Command/Service Module|modulo di comando]] [[Ron Evans]] e il pilota del [[Modulo
▲'''Apollo 17''' è stata l'undicesima e ultima missione con equipaggio umano del [[programma Apollo|programma spaziale Apollo]] della [[NASA]]. Il lancio del [[Vettore (astronautica)|razzo vettore]] [[Saturn V]] avvenne il 7 dicembre 1972 alle 05:33:00 [[Tempo coordinato universale|UTC]] da [[Cape Canaveral]], [[Florida]], con a bordo un equipaggio composto da tre [[astronauta|astronauti]]: il comandante [[Eugene Cernan]], il pilota del [[Apollo Command/Service Module|modulo di comando]] [[Ron Evans]] e il pilota del [[Modulo Lunare Apollo|LEM]] e geologo [[Harrison Schmitt]] (l'unico scienziato-astronauta a mettere piede sul suolo lunare). A oggi si tratta dell'ultimo volo spaziale con equipaggio umano a superare l'[[orbita terrestre bassa]] e l'unico lancio notturno di tutto il programma Apollo. Schmitt rimane l'ultimo uomo ad aver messo piede sul suolo lunare, mentre Cernan l'ultimo ad averne lasciato la superficie.<ref name="astronautix"/>
Apollo 17 fu anche la terza missione di "tipo J", caratterizzata da una permanenza di tre giorni sulla Luna, da un'intensa serie di studi scientifici e dall'utilizzo del terzo [[rover lunare]] per gli spostamenti degli astronauti sulla superficie. Nonostante la somiglianza con le due precedenti missioni, [[Apollo 15]] e [[Apollo 16|16]], gli obiettivi raggiunti e gli esperimenti effettuati, nonché la presenza di un geologo a bordo, hanno reso questa missione unica rispetto alle altre.<ref name="astronautix" />
Mentre Evans rimase in orbita a bordo del modulo di comando, Cernan e Schmitt raggiunsero la superficie lunare allunando nella [[valle Taurus-Littrow]]. Durante la loro permanenza compirono tre [[attività extraveicolare|attività extraveicolari]] in cui raccolsero diversi [[campioni lunari]] e utilizzarono strumentazioni scientifiche. Cernan, Evans e Schmitt rientrarono a Terra il 19 dicembre, dopo una missione della durata di circa 12 giorni.<ref name="astronautix"/>
La possibilità di analizzare materiale lunare di un [[altopiano]] più antico dell'impatto che aveva condotto alla formazione del [[Mare Imbrium]], fu una delle ragioni principali che condusse alla scelta della valle Taurus-Littrow; inoltre, i pianificatori della missione ritenevano che da lì sarebbe stato possibile raggiungere un sito nel quale si supponeva che si fosse verificata dell'[[Vulcanismo|attività vulcanica]]. La valle inoltre offriva una migliore copertura orbitale e la possibilità di un efficiente utilizzo del rover.<ref name="astronautix"/><ref name="lpi" />
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|ruolo1=Comandante
|ruolo2=Pilota del [[Apollo Command/Service Module|Modulo di comando]]
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|equipaggio1_lancio=[[Eugene Cernan]]
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|equipaggio1_lancio=[[David Scott]]
|equipaggio2_lancio=[[Alfred Worden]]
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|ruolo1=Comandante
|ruolo2=Pilota del [[Apollo Command/Service Module|Modulo di comando]]
|ruolo3=Pilota del [[Modulo
|equipaggio1_lancio=[[John Watts Young]]
|equipaggio2_lancio=[[Stuart Roosa]]
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Vennero infine individuati tre possibili siti di atterraggio tra i quali operare la selezione finale: il [[cratere Alphonsus]], il [[cratere Gassendi]] e la [[valle Taurus-Littrow]]. Nel prendere la decisione definitiva, i pianificatori della missione presero in considerazione gli obiettivi primari dell'Apollo 17: ottenere reperti provenienti dai vecchi altopiani a una distanza sostanziale da [[Mare Imbrium]], campionare materiale di una attività vulcanica recente (cioè di meno di tre miliardi di anni) e avere una minima traccia orbitale sulla superficie che si sovrapponesse a quelle di Apollo 15 e Apollo 16 per massimizzare la quantità di nuovi dati ottenuti.<ref name=lpi/> Questi criteri condussero a selezionare il sito Taurus-Littrow. Qui l'equipaggio avrebbe potuto raccogliere dei campioni di materiale dell'altopiano dai resti di una frana verificatasi sulla parete Sud della valle e, inoltre, perché nell'area si era manifestata un'attività vulcanica relativamente giovane ed esplosiva. Sebbene la valle si trovasse al confine di un [[Mare (esogeologia)|mare lunare]], come già fu il sito di atterraggio dell'Apollo 15, si ritenne che i vantaggi di Taurus-Littrow avrebbero superato gli svantaggi.<ref name=lpi/>
Come per gli atterraggi lunari precedenti, gli astronauti dell'Apollo 17 vennero sottoposti a un vasto programma di addestramento che incluse esercitazioni nella raccolta di campioni in superficie, nell'uso delle tute spaziali, nella guida nel rover lunare, nell'addestramento alla geologia sul campo, in prove di sopravvivenza e in quelle relative al recupero.<ref name=training>{{Cita news|
== Equipaggiamento scientifico ==
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Si stima che tra {{formatnum:500000}} e {{formatnum:700000}} persone abbiano assistito al lancio nelle immediate vicinanze della rampa, nonostante l'orario notturno. La scia di fuoco lasciata dal Saturn V fu visibile fino a 800 km; gli spettatori a [[Miami]], in [[Florida]], hanno riferito di aver visto una "striscia rossa" attraversare il cielo verso nord.<ref name=launchops/><ref>{{cita|Cernan e Davis, 2018|p. 5899}}.</ref>
Raggiunta l'orbita
=== Allunaggio ===
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=====Il cratere Steno (stazione 1)=====
Siccome l'installazione dell'ALSEP aveva richiesto molto più tempo del previsto, la prevista escursione geologica al cratere dell'Emory, a 2,5 km dal modulo lunare, venne sostituita da uno studio del [[Cratere Steno (Luna)|cratere Steno]] situato a una distanza più breve, nel mezzo dalla valle Taurus-Littrow. In questo sito, chiamato "Stazione 1", vennero raccolti campioni di roccia espulsa quando vi fu l'impatto con un [[meteorite]] che dette vita al cratere; gli astronauti raccolsero 14 chilogrammi di campioni, eseguirono sette misure gravimetriche e posizionarono due pacchetti esplosivi. Quest'ultimi furono fatti esplodere da remoto per testare i [[geofoni]] collocati dagli astronauti e i [[Sismometro|sismometri]] lasciati durante le precedenti missioni. Alla fine dell'attività extraveicolare, gli astronauti installarono il trasmettitore dello strumento SEP non lontano dal modulo lunare; tuttavia a causa della polvere lunare che lo ricoprì questo non funzionò a dovere. Alla conclusione di questo primo giorno, Schmitt, il geologo dell'equipaggio, si dichiarò frustrato dagli scarsi risultati ottenuti per colpa della mancanza di tempo.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Matthew Brzostowski|autore2=Adam Brzostowski|data=aprile 2009|titolo=Archiving the Apollo active seismic data|url=http://tle.geoscienceworld.org/content/28/4/414.abstract|rivista=The Leading Edge|città=Tulsa, OK|editore=[[Society of Exploration Geophysicists]]|volume=28|numero=4|pp=
[[File:Apollo 17 Moon Panorama.jpg|miniatura|verticale=3.5|centro|Schmitt presso la stazione 1]]
==== Seconda attività extraveicolare ====
Il 12 dicembre, risvegliati dalla ''[[Cavalcata delle Valchirie]]'',<ref name="valkyries">{{Cita web|url=https://www.hq.nasa.gov/alsj/a17/a17.eva2wake.html|titolo=EVA-2 Wake-up|autore=Eric M. Jones|sito=Apollo Lunar Surface Journal|editore=NASA|data=20 maggio 2014|lingua=en|accesso=16 marzo 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190721171500/https://www.hq.nasa.gov/alsj/a17/a17.eva2wake.html|urlmorto=no}}</ref> Cernan e Schmitt iniziarono la loro seconda escursione lunare. Innanzitutto, il parafango del rover aveva bisogno di una soluzione migliore. Durante la notte, i controllori di volo escogitarono una procedura che venne comunicata agli astronauti da John Young: legare insieme quattro mappe e fissare l'"estensione sostitutiva" sul parafango.<ref name="transcript">{{Cita web|url=https://www.hq.nasa.gov/alsj/a17/AS17_TEC.PDF|titolo=Apollo 17 Technical Air-to-Ground Voice Transcription|sito=NASA|lingua=en|accesso=16 marzo 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190721182430/https://www.hq.nasa.gov/alsj/a17/AS17_TEC.PDF|urlmorto=no}}</ref><ref name="brokenfender">{{Cita web|titolo=ALSEP Off-load|url=http://www.hq.nasa.gov/alsj/a17/a17.alsepoff.html|editore=Apollo Lunar Surface Journal|accesso=24 agosto 2011|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150816205258/http://www.hq.nasa.gov/alsj/a17/a17.alsepoff.html|urlmorto=no}}</ref><ref name="fenderfix">{{Cita web|url=https://science.nasa.gov/science-news/science-at-nasa/2008/21apr_ducttape/|titolo=Moondust and Duct Tape|autore=Tony Phillips|sito=Science@NASA|editore=NASA|data=21 aprile 2008|lingua=en|accesso=24 agosto 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110816001757/http://science.nasa.gov/science-news/science-at-nasa/2008/21apr_ducttape/|urlmorto=no}}</ref><ref name=eva2prep>{{Cita web|titolo=Preparations for EVA-2|url=http://www.hq.nasa.gov/alsj/a17/a17.eva2prep.html|editore=Apollo Lunar Surface Journal|accesso=24 agosto 2011|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110907123423/http://www.hq.nasa.gov/alsj/a17/a17.eva2prep.html|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita|Cernan e Davis, 2018|p. 6646}}.</ref>[[File:Ap17 strolling.ogv|thumb|Gli astronauti Cernan a Schmitt sulla luna mentre cantano "I Was Strolling on the Moon One Day" (lett. "Un giorno stavo passeggiando sulla luna"), adattando la canzone ottocentesca [[The Fountain in the Park|''While Strolling Through the Park One Day'']].<ref name="repubblica">{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/video/fun/2012/02/26/video/cantando_sulla_luna_lo_show_spaziale_dellapollo_17-422994544/|titolo=Cantando sulla Luna: lo show spaziale dell'Apollo 17|sito=la Repubblica|data=2012-02-26|lingua=it|accesso=2024-10-20}}</ref>|sinistra]]
===== Ai piedi del Massiccio Sud: il cratere Nansen (stazione 2) =====
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===== Il cratere Camelot (stazione 5) =====
[[File:Apollo 17
I due astronauti presero quindi la direzione del modulo lunare; dopo aver fatto brevi soste per raccogliere campioni senza scendere dal rover, arrivarono nei pressi del cratere Camelot, l'ultimo sito previsto per la giornata (stazione 5). Secondo i pianificatori della missione, questo grande cratere di 600 metri di diametro doveva essere abbastanza recente affinché si trovassero degli eietti vulcanici, rocce espulse da una profondità di circa 150 metri. Pertanto gli astronauti si diressero a un campo di grandi rocce a sud-ovest del cratere, individuato precedentemente. Qui Schmitt e Cernan raccolsero per venti minuti campioni di roccia e suolo con grande efficienza e quindi tornarono, cantando, al rover. Le rocce raccolte sembrarono essere dello stesso tipo di quelle raccolte nella stazione 1 e nel sito in cui venne dispiegato l'ALSEP: un [[basalto]] a grana grossa formatosi a seguito di un raffreddamento molto lento.<ref name=AJsummary/><ref name=LPISurfaceOperations/> Una volta rientrati nel LEM e dopo averlo pressurizzato, il [[
==== Terza attività extraveicolare ====
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Sia gli astronauti, sia gli scienziati a Terra si dimostrarono piuttosto interessati ad approfondire questa zona dunque, considerando che la stazione successiva programmata vicino al cratere Sherlock (stazione 10) non destava altrettanto vivo interesse, si decise di eliminarla e rimanere alla stazione 9. Schmitt iniziò, quindi, a prelevare sistematicamente campioni su di una linea tra il cratere Van Serg e il rover. Gli astronauti lavorarono intensamente per cinque ore su aree ripide che richiesero uno sforzo maggiore causando loro un po' di affaticamento. La scoperta da parte di Schmitt di un materiale molto bianco a una profondità di pochi centimetri, motivò i due astronauti a scavare una buca nonostante l'opposizione del centro di controllo preoccupato per la loro fatica. L'analisi delle rocce raccolte, della dimensione di un pallone, consentì, in seguito, di determinare che si trattava di una [[regolite]] compressa dall'impatto. Il meteorite all'origine del cratere colpì il terreno in un punto in cui diversi strati di regolite erano stati sovrapposti a seguito di precedenti impatti.<ref name=AJsummary/><ref name=LPISurfaceOperations/>
Prima di tornare al modulo lunare per l'ultima volta, si svolse una piccola cerimonia per commemorare il completamento delle missioni lunari del programma Apollo. Cernan svelò una placca fissata al carrello di atterraggio del modulo lunare, sulla quale compariva la rappresentazione dei due emisferi della Terra e della [[faccia visibile della Luna]] con la posizione dei vari siti di atterraggio accompagnati da un messaggio firmato dai tre astronauti e dal presidente [[Nixon]]. Cernan lesse il testo:<ref name=CD206>{{cita|Cernan e Davis, 2018|p. 206}}.</ref>
{{citazione|Qui l'uomo ha completato la sua prima esplorazione della Luna, nel dicembre 1972. Possa lo spirito di pace in cui siamo giunti, riflettersi sulla vita di tutta l'umanità.}}
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[[File:Mare Imbrium-Apollo17.jpg|miniatura|Fotografia del [[Mare Imbrium]] ottenuta durante la missione, al centro il [[cratere Copernico (Luna)|cratere Copernico]]]]
Durante la missione, la telecamera panoramica installata nel vano apparecchiature del modulo di servizio scattò ben {{formatnum:1580}} fotografie della superficie lunare a un'altitudine media di 110 km. Queste coprirono tutta l'area illuminata direttamente sopra l'orbita della [[navicella spaziale Apollo]], la cui [[inclinazione orbitale]] va da 20° a 23°. Con ogni fotografia venne coperta un'area di 21×330 km utilizzando una pellicola fotografica di 11×114,8 cm. Le immagini stereo in grado di mettere in evidenza i rilievi furono ottenute inclinando periodicamente e automaticamente l'asse ottico di 12,5°. La macchina fotografica usata per mappare la Luna scattò {{formatnum:2350}} foto della superficie lunare e ognuna coprì un'area di 150×150 km.<ref>{{cita|Apollo 17 Preliminary Science Report|p. 4-1/4-3}}.</ref>
=== Esperimento sulle proprietà elettriche di superficie ===
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== Cimeli ==
[[File:Apollo 17 CM Houston.jpg|miniatura|Il modulo di comando dell'Apollo 17 esposto a Houston]]▼
{{vedi anche|Campioni lunari}}
▲[[File:Apollo 17 CM Houston.jpg|miniatura|Il modulo di comando dell'Apollo 17 esposto a Houston]]
Il modulo di comando ''America'' è attualmente in mostra al [[Lyndon B. Johnson Space Center]] della [[NASA]], a [[Houston]] ([[Texas]]).<ref>{{cita web|lingua=en|titolo=Apollo: Where are they now?|curatore=David R. William|editore=National Space Science Data Center, NASA|data=6 marzo 2017|url=https://nssdc.gsfc.nasa.gov/planetary/lunar/apolloloc.html|accesso=2 maggio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200613073628/https://nssdc.gsfc.nasa.gov/planetary/lunar/apolloloc.html|urlmorto=no}}</ref>
Come già accaduto dopo la missione dell'Apollo 11, nel 1973 l'[[Presidenza di Richard Nixon|amministrazione Nixon]] donò 135 campioni di rocce lunari ad altrettanti paesi in segno di amicizia.<ref name=SanMarino/> Il frammento di roccia lunare proveniente dalla valle Taurus-Littrow, raccolto dal comandante Eugene Cernan e donato all'Italia, è esposto nel [[Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci]] di Milano.<ref>{{cita web|titolo=Pietra lunare|editore=Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci|url=https://www.museoscienza.org/it/collezioni/oggetti/pietra-lunare|accesso=2 maggio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201126215543/https://www.museoscienza.org/it/collezioni/oggetti/pietra-lunare|urlmorto=no}}</ref> Un secondo campione, donato alla [[San Marino|Repubblica di San Marino]] è stato esposto dal 2017 al [[Museo di stato di San Marino|Museo di Stato di San Marino]].<ref name=SanMarino>{{cita news|titolo=Ritrovate le Rocce Lunari donate a San Marino da Nixon: valgono 10 milioni di dollari|autore=Luca Salvatori|url=https://www.sanmarinortv.sm/news/attualita-c4/ritrovate-rocce-lunari-donate-san-marino-nixon-valgono-10-milioni-dollari-a56064|data=17 aprile 2017|editore=San Marino RTV|accesso=2 maggio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190712071454/https://www.sanmarinortv.sm/news/attualita-c4/ritrovate-rocce-lunari-donate-san-marino-nixon-valgono-10-milioni-dollari-a56064|urlmorto=no}}</ref> Il campione donato alla [[Città del Vaticano]] è esposto alla [[Specola Vaticana]], a [[Castel Gandolfo]], mentre il campione donato alla [[Svizzera]] a [[Lucerna]], al [[Museo svizzero dei trasporti]].<ref>{{cita web|lingua=en|titolo=Where today are the Apollo 17 Goodwill Moon Rocks?|url=http://www.collectspace.com/resources/moonrocks_goodwill.html|accesso=2 maggio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121015023436/http://collectspace.com/resources/moonrocks_goodwill.html|urlmorto=no}}</ref>
== Note ==
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* {{Cita libro|autore=Colin Burgess|autore2=Chris Dubbs|titolo=Animals in Space: From Research Rockets to the Space Shuttle|data=5 luglio 2007|editore=Springer Science & Business Media|cid=Burgess e Dubbs|isbn=978-0-387-49678-8|url=https://books.google.com/books?id=xSdHVIpsrKkC&pg=PA320|accesso=4 maggio 2016|lingua=en}}
* {{Cita libro|autore=Courtney G. Brooks|autore2=James M. Grimwood|autore3=Loyd S. Swenson Jr.|titolo=Chariots for Apollo: A History of Manned Lunar Spacecraft|url=https://history.nasa.gov/SP-4205/cover.html|accesso=20 luglio 2010|collana=NASA History Series|anno=1979|editore=Scientific and Technical Information Branch, NASA|città=Washington, D.C.|isbn=978-0-486-46756-6|oclc=4664449|lccn=79001042|cid=Brooks, Grimwood e Swenson, 1979|lingua=en}}
* {{cita libro|autore=Eugene Cernan|wkautore=Eugene Cernan|autore2=Don Davis|titolo=L’ultimo uomo sulla Luna|anno=2018|isbn= 978-88-88805-23-8|cid=Cernan e Davis, 2018|sbn=
* {{Cita libro|curatore=Edgar Cortright|titolo=Apollo Expeditions to the Moon|editore=Dover|anno=2019|cid=Cortright, 2019| ISBN=978-0-486-83652-2|lingua=en}}
* {{Cita libro|autore=Charles Frankel|titolo=Dernières nouvelles des planètes|collana=Science ouverte|anno=2009|editore=Seuil|lingua=fr|cid=Frankel, 2009|ISBN=978-2-020-96549-1}}
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* {{Cita web|url=https://www.lpi.usra.edu/lunar/documents/NASA%20RP-1036.pdf|titolo=ALSEP Termination Report|autore=James Bates|autore2= W. W. Lauderdale|autore3=Harold Kernaghan|data=aprile 1979|lingua=en|cid=ALSEP Final Report}}
* {{cita libro|autore=Paolo Magionami|titolo=Gli anni della luna : 1950-1972: l'epoca d'oro della corsa allo spazio|città=Milano|editore=Springer|anno=2009|isbn=978-88-470-1097-0|cid=Magionami, 2009}}
* {{cita libro|cid=MissionReport|autore=NASA - Centro spaziale Johnson|titolo=Apollo 17 mission report|anno=1973|url=http://www.hq.nasa.gov/alsj/a17/A17_MissionReport.pdf|lingua=en|sito=Apollo Surface Journal|editore=[[NASA]]|isbn=no|accesso=28 luglio 2020|dataarchivio=27 febbraio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090227031200/http://www.hq.nasa.gov/alsj/a17/A17_MissionReport.pdf|urlmorto=sì}}
* {{cita libro|autore=NASA|wkautore=NASA|titolo=Apollo 17 press kit|anno=1972|mese=novembre|url=www.nasa.gov/specials/apollo50th/pdf/A17_PressKit.pdf|lingua=en|isbn=no|cid=PressKit|accesso=16 marzo 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140902170616/https://mira.hq.nasa.gov/history/ws/hdmshrc/all/main/DDD/17980.PDF|urlmorto=sì}}
* {{cita libro|lingua=en|titolo=How Apollo flew to the Moon|autore=David Woods|città=Chichesterville|editore=Springer Verlag|anno=2008|isbn=978-0-387-71675-6|oclc=154711858|lccn=2007932412 |cid=Woods, 2008}}
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* [[Ron Evans]]
* [[Harrison Schmitt]]
* [[The Fountain in the Park]]
== Altri progetti ==
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* {{cita web|url=http://magma.nationalgeographic.com/ngm/0407/online_extra.html?c=Newsletters&n=2Q04_Insider2&t=internal|titolo=Articolo del ''National Geographic Magazine''|lingua=en|accesso=15 febbraio 2005|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071022054959/http://magma.nationalgeographic.com/ngm/0407/online_extra.html?c=Newsletters&n=2Q04_Insider2&t=internal|urlmorto=sì}}
* {{Cita web|url=https://mira.hq.nasa.gov/history/ws/hdmshrc/all/main/DDD/17980.PDF|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090327002922/https://mira.hq.nasa.gov/history/ws/hdmshrc/all/main/DDD/17980.PDF|urlmorto=sì|titolo=Apollo 17 Press Kit|data=26 novembre 1972|editore=NASA|città=Washington, D.C.|cid=72-220K|accesso=26 agosto 2011|lingua=en}}
* {{YouTube |autore =Massimo Polidoro|id =vhvLGdXygUo|titolo =LUNA: ci siamo andati davvero?|lingua = |data =31 luglio 2020|citazione = |accesso =28 ottobre 2024}}
{{Navigazione Apollo}}
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