Governo Nitti II: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Bot: Aggiungo template {{interprogetto}} (FAQ) |
Nessun oggetto della modifica |
||
(49 versioni intermedie di 13 utenti non mostrate) | |||
Riga 7:
|Presidente = [[Francesco Saverio Nitti]]
|PartitoPres = [[Partito Radicale Italiano|PR]]
|CoalizioneGov = [[
[[Appoggio esterno]]: [[Liste concordate di liberali, democratici e radicali|LDR]]/[[Partito Liberale Democratico Italiano|PLDI]], [[Partito Democratico Costituzionale (Italia)|PDC]]-{{abbr|[[Democrazia Sociale|PD]]|Partito Democratico}}, [[Partito Economico|PE]], [[Partito Socialista Riformista Italiano|PSRI]]/{{abbr|US|Unione Socialista}}
|Legislatura = {{NumLegRegno|A|XXV}}
|DataGiuramento = 22 maggio [[1920]]
|DataDimissioni =
|DataNuovoGoverno = [[Governo Giolitti V|Giolitti V]]<br />
|Precedente = [[Governo Nitti I|Nitti I]]
|Successivo = [[Governo Giolitti V|Giolitti V]]
|Dimensione = 200px
}}
Il '''governo Nitti II''' è stato il cinquantaquattresimo [[Governo|esecutivo]] del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]], il secondo guidato da [[Francesco Saverio Nitti]].
Esso, nato in seguito alle dimissioni del [[Governo Nitti I|governo precedente]], è stato in carica dal 22 maggio<ref>{{Cita news|editore=[[Corriere della Sera]]|url=|titolo=I primi atti del nuovo Ministero|p=1|data=23 maggio 1920}}</ref> al 15 giugno [[1920]]<ref name=":2">{{Cita news|titolo=La fisionomia del Gabinetto ed i nuovi ministri|pubblicazione=La Stampa|data=16 giugno 1920|citazione=Da stasera il ministero Giolitti esiste realmente di fronte al paese.|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,1175_01_1920_0142_0001_24315280/}}</ref> (sebbene già dimissionario dal precedente 9 giugno), per un totale di soli 18 giorni.
Durante questo governo fu istituito, con R.D. del 3 giugno 1920, n. 800, il “''[[Ministero del lavoro e della previdenza sociale]]''”, trasferendo contestualmente ad esso alcune competenze gestite precedentemente dal [[Ministero dello sviluppo economico|Ministero dell’Industria, del Commercio e del Lavoro]] (divenuto per l’occasione [[Ministero dello sviluppo economico|Ministero dell’Industria e del Commercio]]).
== Compagine di governo ==
=== Affiliazione politica ===
{| class=wikitable
!colspan=2|Partito
!Presidente
!Ministri
!Sottosegretari
!Totale
|-
| {{nome partito con colore|Partito Radicale Italiano}}
| 1
| 5
| 4
| 10
|-
| {{nome partito con colore|Unione Liberale (Italia)}}
| -
| 7
| 5
| 12
|-
| {{nome partito con colore|Indipendente (politica)}}
| -
| 1
| 5
| 6
|-
| {{nome partito con colore|Partito Popolare Italiano (1919)}}
| -
| 2
| 4
| 6
|-
|}
Con l’[[appoggio esterno]] di '''[[Liste concordate di liberali, democratici e radicali]]/[[Partito Liberale Democratico Italiano]]''', '''[[Partito Democratico Costituzionale (Italia)|Partito Democratico Costituzionale]]-[[Democrazia Sociale|Partito Democratico]]''', '''[[Partito Economico]]''' e '''[[Partito Socialista Riformista Italiano]]-Unione Socialista'''.
=== Situazione parlamentare ===
'''NOTA''': Nonostante questo governo non si sottopose mai ad alcun tipo di votazione, dimettendosi proprio alla prima occasione per via della forte influenza delle dinamiche parlamentari sulla [[Fiducia parlamentare|fiducia]] (che venivano spesso attuate indirettamente e tramite vari [[ordine del giorno|ordini del giorno]]) e che avevano ormai portato ad una prassi di forte rilevanza stratificata e abbastanza consolidata dell’[[Parlamento del Regno d'Italia|organo legislativo]] e della [[Monarchia parlamentare]], con un’evidente evoluzione in senso democratico della [[responsabilità politica]], l’atto fu essenzialmente solo formale, poiché la fiducia stessa era effettivamente solo una [[convenzione costituzionale]]. Ufficialmente infatti, ai tempi del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]], poiché secondo lo [[Statuto Albertino]] il governo rispondeva concretamente al solo [[Re d'Italia|Re]] (il quale, dando egli stesso una prima fiducia al governo, aveva il potere di far resistere l’esecutivo ad un voto della [[Camera dei deputati del Regno d'Italia|Camera dei deputati]], come alcune volte fece), il rapporto con il [[Parlamento]] in senso moderno non era pienamente obbligatorio, pur diventato oramai fondamentale. Per questo motivo, il grafico sottostante espone, secondo ricostruzioni e dichiarazioni, nonché secondo la composizione del governo ed anche secondo il voto effettivamente subìto, il supporto che questo avrebbe ottenuto a fini puramente enciclopedici e storici, tenendo conto della facile mutevolezza delle forze politiche e del contesto storico-politico.
{| class="wikitable" style="font-size80%;"
|-
! width="120" | Camera
! width="60" | Collocazione
! width="300" | Partiti
! width="80" align="center" | Seggi
|-
! rowspan="3" |[[Camera dei deputati del Regno d'Italia|Camera dei deputati]]<ref name=cdd>Viene qui riportata la situazione parlamentare solo di questa [[Camera (politica)|camera]] (e non anche del [[Senato del Regno (Italia)|Senato del Regno]]) poiché, sebbene entrambe partecipassero al processo di controllo del rapporto di [[Fiducia parlamentare|fiducia]] con l'esecutivo, per [[convenzione costituzionale]] in caso di disaccordo era la decisione della [[camera bassa]] a prevalere, risultando essere la posizione ufficiale del Parlamento nella sua totalità.</ref>
| '''Governo'''|| [[Partito Popolare Italiano (1919)|PPI]] (100), [[Unione Liberale (Italia)|UL]] (41), [[Partito Radicale Italiano|PR]]/{{abbr|[[Radicalismo|RAD]]-[[Indipendente (politica)|IND]]|Radicali Indipendenti}} (12)
||{{Seggi|153|508|c=green}}
|-
| '''Appoggio esterno'''|| [[Liste concordate di liberali, democratici e radicali|LDR]]/[[Partito Liberale Democratico Italiano|PLDI]] (96), [[Partito Democratico Costituzionale (Italia)|PDC]]-{{abbr|[[Democrazia Sociale|PD]]|Partito Democratico}} (60), [[Partito Economico|PE]] (7), [[Partito Socialista Riformista Italiano|PSRI]]/{{abbr|US|Unione Socialista}} (6)
||{{Seggi|169|508|c=grey}}
|-
|'''Opposizione''' ||[[Partito Socialista Italiano|PSI]] (156), [[Associazione Nazionale Combattenti e Reduci|ANCR]] (17), {{abbr|RRSC|Radicali, Repubblicani, Socialisti e Combattenti Indipendenti}} (5), [[Partito Repubblicano Italiano|PRI]] (4), [[Associazione Nazionalista Italiana|ANI]] (3), {{Abbr|SI|Socialisti Indipendenti}} (1)
||{{Seggi|186|508|c=red}}
|}
== Composizione ==
{| class="wikitable"
! Carica
! colspan="3" |Titolare
! Sottosegretari
|-
! colspan="4" |[[Presidenza del Consiglio dei ministri]]
! [[Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri|Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio]]
|-
! [[Presidenti del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia|Presidente del Consiglio dei ministri]]
| bgcolor="{{Colore partito|Partito Radicale Italiano}}" |
| [[File:Francesco_Saverio_Nitti_2.jpg|
| [[Francesco Saverio Nitti]] ([[Partito Radicale Italiano|PR]])
| ''Carica non assegnata''<ref>Poiché all'epoca del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] la figura del Presidente del Consiglio era vista come una figura mediatrice e coordinatrice piuttosto che dirigenziale rispetto all’esecutivo, e dunque senza una costituzione autonoma, il detentore era più identificato con il ministero da egli detenuto piuttosto che dalle sue funzioni, e per questo non vi era mai stata la necessità di nominare un sottosegretario specifico, ma il Capo di governo si serviva del proprio sottosegretario ministeriale.</ref>
|-
! [[Ministero (Italia)|Ministero]]
! colspan="3" |[[Ministro|Ministri]]
! [[Sottosegretario di Stato (ordinamento italiano)|
|-
! [[Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale|Affari
| bgcolor="{{Colore partito|
| [[File:Vittorio_Scialoja_1927.jpg|
| [[Vittorio Scialoja]] ([[Unione Liberale (Italia)|UL]])
| [[Carlo Sforza]]
|-
! [[Ministero dell'interno|Interno]]
| bgcolor="{{Colore partito|Partito Radicale Italiano}}" |
| [[File:Francesco_Saverio_Nitti_2.jpg|
| [[Francesco Saverio Nitti]] (
| [[Giovanni Porzio]]
|-
! [[Ministero dell'agricoltura, dell'industria e del commercio|Agricoltura]]
| bgcolor="{{Colore partito|Partito Popolare Italiano (1919)}}" |
| [[File:Micheli.jpg|
| [[Giuseppe Micheli (politico)|Giuseppe Micheli]] ([[Partito Popolare Italiano (1919)|PPI]])
| [[Giovanni Pallastrelli|Giovanni Pallastrelli di Celleri]]
|-
! rowspan="2" |[[Ministero dello sviluppo economico|Industria
| bgcolor="{{Colore partito|Partito Radicale Italiano}}" |
| [[File:MarioAbbiate.jpg|
| [[Mario Abbiate]] (
| rowspan="2" |
* [[Vincenzo Giuffrida]]<ref>Sottosegretario per la Marina Mercantile, i Combustibili e l'Aeronautica Civile.</ref>
* [[Marcello Soleri]]<ref name=":0">Sottosegretario per gli Approvvigionamenti e i consumi alimentari.</ref>
* [[Giovanni Maria Longinotti]]
* [[Agostino Lo Piano Pomar|Agostino Lo Piano]]
|-
| colspan=3|[[Giuseppe de Nava]] ([[Unione Liberale (Italia)|UL]])<br /><small>''[[Ad interim]]'' (dal 3 giugno 1920)</small>
|-
! [[Ministero del lavoro e della previdenza sociale|Lavoro e Previdenza Sociale]]<
| bgcolor="{{Colore partito|Partito Radicale Italiano}}" |
| [[File:MarioAbbiate.jpg|
| [[Mario Abbiate]] ([[Partito Radicale Italiano|PR]])<br/><small>(dal 3 giugno 1920)</small>
| [[Giovanni Maria Longinotti]]<br/><small>(dal 3 giugno 1920)</small>
|-
! [[Ministero delle colonie|Colonie]]
| bgcolor="{{Colore partito|Partito Radicale Italiano}}" |
| [[File:Meuccio Ruini.jpg|
| [[Meuccio Ruini]] ([[Partito Radicale Italiano|PR]])
| Antonino Pecoraro Lombardo
|-
! [[Ministero delle finanze|Finanze]]
| bgcolor="{{Colore partito|
| [[File:Giuseppe_De_Nava.jpg|
| [[Giuseppe de Nava]] ([[Unione Liberale (Italia)|UL]])
| [[Giovanni Amendola]]
|-
! [[Ministero del tesoro|Tesoro]]
| bgcolor="{{Colore partito|
| [[File:Carlo_Schanzer.jpg|
| [[Carlo Schanzer]] ([[Unione Liberale (Italia)|UL]])
| [[Arnaldo Agnelli]]
|-
! [[Ministero della giustizia|Giustizia e Affari di Culto]]
| bgcolor="{{Colore partito|
| [[File:Alfredo Falcioni.gif|
| [[Alfredo Falcioni]] ([[Unione Liberale (Italia)|UL]])
| [[Arnaldo Dello Sbarba]]
|-
! [[Ministero della guerra|Guerra]]
| bgcolor="{{Colore partito|Partito Popolare Italiano (1919)}}" |
| [[File:Giulio Rodinò 1921.jpg|
| [[Giulio Rodinò]] ([[Partito Popolare Italiano (1919)|PPI]])
| [[Anselmo Ciappi]]
|-
! [[Ministero dei lavori pubblici|Lavori Pubblici]]
| bgcolor="{{Colore partito|
| [[File:Camillo Peano.gif|
| [[Camillo Peano]] (
| [[Giovanni Bertini (politico)|Giovanni Bertini]]
|-
! [[Ministero della marina|Marina]]
| bgcolor="{{Colore partito|Indipendente (politica)}}" |
| [[File:Giovanni_Sechi_(cropped).jpg|
| [[Giovanni Sechi]] (
| Guido Celli
|-
! [[Ministero delle poste e telegrafi|Poste e Telegrafi]]
| bgcolor="{{Colore partito|
| [[File:Giuseppe Paratore.jpg|
| [[Giuseppe Paratore]] ([[Unione Liberale (Italia)|UL]])
| [[Giovanni Amici]]
|-
! [[Ministero della pubblica istruzione|Pubblica Istruzione]]
| bgcolor="{{Colore partito|
| [[File:Andrea_torre.png|
| [[Andrea Torre]] ([[Unione Liberale (Italia)|UL]])
|
* [[Giovanni Rosadi]]<ref>Sottosegretario per le Antichità e le Belle Arti.</ref>
* [[Raffaele Caporali]]
|-
! [[Ministero per le terre liberate dal nemico|Terre liberate dal nemico]]
| bgcolor="{{Colore partito|Partito Radicale Italiano}}" |
| [[File:Alberto La Pegna.jpg|
| [[Alberto La Pegna]] ([[Partito Radicale Italiano|PR]])
| [[Giacomo Agnesi]]
|}
==
=== 1920 ===
* 22 maggio - Il governo giura dinnanzi al Re. Poco dopo, il Presidente del Consiglio Nitti promulga un [[regio decreto]] sull’aumento del prezzo politico del pane senza consultare il [[Parlamento del Regno d'Italia|Parlamento]].
* 9 giugno - Divenuta la situazione presto insostenibile e fuori controllo, il governo ritira il regio decreto ma, constatato ancora che non vi sarebbe comunque stato supporto parlamentare per l’esecutivo, esso annuncia le proprie dimissioni dinnanzi al Re<ref>{{Cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,1175_01_1920_0137_0001_24314701/|titolo=Il terzo Ministero Nitti si presenta dimissionario al Parlamento dopo avere revocato il decreto sul pane|pubblicazione=La Stampa|data=10 giugno 1920}}</ref>, il quale, accettatele, conferisce l’incarico a [[Giovanni Giolitti]].<ref name=":2" /><ref>{{Cita news|titolo=Il Ministero Giolitti sostituito|pubblicazione=La Stampa|data=16 giugno 1920|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,1175_01_1920_0142_0001_24315280/}}</ref>
* 15 giugno - Con il giuramento del nuovo esecutivo termina ufficialmente l’esperienza di governo.<ref>{{Cita news|editore=[[La Stampa]]|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,1175_01_1920_0143_0001_24315339/|titolo=Il giuramento in Quirinale e l'assunzione dei dicasteri|p=1|data=17 giugno 1920}}</ref>
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* Parlamenti e Governi d’Italia (dal 1848 al 1970) - Vol. II - Francesco Bartolotta - Vito Bianco Editore - 1971
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Cita web|url=https://storia.camera.it/governi/ii-governo-nitti#nav|titolo=Scheda sul Governo Nitti II|editore=Camera dei Deputati}}
{{Governi del Regno d'Italia}}
|