Disturbo da stress post-traumatico: differenze tra le versioni

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{{Disclaimer|medico}}
{{F|disturbi psichici|arg2=malattie|Settembre 2017}}
{{Disclaimer|medico}}
{{Malattia
|Immagine=Battling the dreams of war (4948753997).jpg
|Immagine=
|Didascalia=
|Didascalia= Maschera dipinta da un [[United States Marine Corps|marine]] affetto da disturbo da stress post-traumatico durante l'[[arteterapia]]
|Sinonimo1= Sindrome da stress post-traumatico
|Sinonimo2= Nevrosi da guerra
}}
Il '''disturbo da stress post-traumatico''' o '''stress post-traumaticoDSPT'''<ref>[https://www.aisted.it/trauma-complesso Cos'è un Trauma Complesso? | aisted]</ref> ('in [[Lingua inglese|inglese]] ''PTSD''', ''post-traumatic stress disorder''), in [[psicologia]] e [[psichiatria]], è lun disturbo psichiatrico caratterizzato dall'insieme delle forti sofferenzeconseguenze psicologiche che conseguono aad ununo eventoo più eventi [[traumaTrauma psicologico|traumaticotraumatici]], [[Disastro|catastroficocatastrofici]] o [[violenzaViolenza|violentoviolenti]], subìto od al quale si ha partecipato, a volte anche solamente visionato<ref> Madhumita Murgia, ''Essere umani. L'impatto dell'intelligenza artificiale sulle nostre vite'', 2025, pag.221, Neri Pozza Editore, ISBN 978 88 545 3167 subito3</ref>.
 
È denominato anche '''nevrosi''' '''da guerra''', proprio perché inizialmente riscontrato in soldati coinvolti in pesanti combattimenti o in situazioni belliche di particolare drammaticità (con definizioni e sottotipi diversi: ''Combat Stress Reaction'', ''Battle Fatigue'', ''[[Shell shock]]'', ''[[Thousand-yard stare]]''), o anche come conseguenza di atti di [[mobbing]]. La risposta che il soggetto può fornire include incubi, flashback e un profondo disagio psichico di fronte a eventi o persone che gli ricordano l'evento traumatico. I traumi da combattimento sono stati definiti anche [[Disturbodisturbo da stress post-traumatico complesso]] e associati per il tipo di conseguenze, a esperienze subite di stupro o abusi nell'infanzia .<REFref> {{cita testo|titolo=Guarire dal trauma: affrontare le conseguenze della violenza, dall'abuso domestico al terrorismo|autore=Judith Lewis Herman|editore=Magi|anno=2005 |isbn=9788874871483}}</REFref> Le persone con disturbo da stress post-traumatico corrono un rischio maggiore di commettere suicidio e auto-danno intenzionale.<ref>{{cita pubblicazione|cognome=Panagioti|nome=Maria|cognome2=Gooding|nome2=Patricia A.|cognome3=Triantafyllou|nome3=Kalliopi|cognome4=Tarrier|nome4=Nicholas|data=aprile 2015|titolo=Suicidality and posttraumatic stress disorder (PTSD) in adolescents: a systematic review and meta-analysis|volume=50|numero=4|pp=525-537|doi=10.1007/s00127-014-0978-x|issn=1433-9285|pmid=25398198}}</ref><ref name="BMJ2015">{{cita pubblicazione|cognome1=Bisson|nome1=JI|cognome2=Cosgrove|nome2=S|cognome3=Lewis|nome3=C|cognome4=Robert|nome4=NP|titolo=Post-traumatic stress disorder.|editore=BMJ (Clinical research ed.)|data=26 novembre 2015|volume=351|pp=h6161|pmid=26611143|pmc=4663500|doi=10.1136/bmj.h6161}}</ref>
 
== Storia ==
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Queste prime riflessioni [[Psicopatologia|psicopatologiche]] ebbero conseguenze importanti anche sulla nosologia psicoanalitica negli anni successivi alla guerra. Durante la [[seconda guerra mondiale]] e la [[guerra di Corea]] gli psichiatri militari (soprattutto statunitensi e inglesi, tra cui [[Wilfred Bion]] e [[S. H. Foulkes]]) ripresero gli spunti dei loro colleghi della generazione precedente, e iniziarono a sviluppare trattamenti specifici per le sindromi traumatiche nel personale militare.
 
[[File:Long-range patrolling.jpg|miniatura|Una pattuglia di soldati americani in [[Vietnam del Sud]], [[1968]]]]
Con la [[guerra del Vietnam]] la prevalenza delle sindromi post-traumatiche nel personale militare iniziò a manifestarsi in proporzioni ancora più ampie, e il tema iniziò a essere portato all'attenzione dell'opinione pubblica. Le ''[[lobby]]'' dei veterani statunitensi della guerra del Vietnam, con l'assistenza di alcuni psichiatri sensibilizzati al problema, riuscirono infine a ottenere, alla fine degli [[anni 1970]], il reinserimento anche formale delle sindromi traumatiche nel [[Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders|DSM]], la principale classificazione nosografica internazionale di ambito psichiatrico, con l'importante risultato di poter finalmente ottenere il riconoscimento e il rimborso delle relative [[Psicotraumatologia|terapie psichiatriche]] dalle assicurazioni sanitarie private e dal sistema della ''Veteran Administration'' (che, in assenza di una classificazione nosografica precisa delle sindromi stesse, si rifiutavano spesso di riconoscerle da un punto di vista formale)<ref>[{{cita testo|url=http://www.istss.org/what/history2.cfm |titolo=Bloom, S., in ''International Handbook of human response to trauma'', Kluwer Academic/Plenum Press, New York 2000 - Online] {{webarchive|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20070617045846/http://www.istss.org/what/history2.cfm |data=17 giugno 2007 }}</ref><ref>Van der Kolk, B.A.; McFarlane, A.C.; Weisaeth, L. (2005) ''Stress traumatico. Gli effetti sulla mente, sul corpo e sulla società delle esperienze intollerabili'', Edizioni Scientifiche MaGi, Roma</ref>. Il [[DSM-III]] del [[1980]] introdusse quindi la diagnosi di ''Post-Traumatic Stress Disorder'', riprendendo e modificando la "vecchia" definizione di ''Gross Stress Reaction'' che era presente nella prima versione del manuale.
 
== Caratteristiche cliniche ==
Questo disturbo rappresenta dunque la possibile risposta di un soggetto a un evento critico abnorme (terremoti, incendi, nubifragi, incidenti stradali, abusi sessuali, atti di violenza subiti o di cui si è stati testimoni, inclusa [[tortura]]<ref>“È una diagnosi sbagliata, perché associa la tortura, che è una violenza intenzionale di un uomo su un altro uomo, a traumi come quelli sviluppati in seguito a incidenti o terremoti”, sostiene Gianfranco De Maio per [[Medici senza frontiere]]: [{{cita testo|url=https://www.internazionale.it/reportage/annalisa-camilli/2017/07/25/tortura-medici-cura |titolo=Annalisa Camilli, ''I medici che curano le ferite invisibili della tortura'', Internazionale, 25 luglio 2017].}}</ref>, attentati, azioni belliche, ecc.)
 
In molti casi può essere adeguatamente affrontato in sede clinica attraverso trattamenti [[psicoterapia|psicoterapeutici]] specifici, diretti sia alla vittima sia (in funzione di supporto, quando necessario e possibile) alla sua famiglia. Quando necessario, la [[Psicotraumatologia|psicoterapia psicotraumatologica]] può eventualmente essere coadiuvata da una specifica [[Psicofarmacologia|terapia farmacologica]].
 
È importante ricordare che la maggior parte delle persone, anche se vive eventi potenzialmente traumatici, subisce solo delle reazioni emotive transitorie ("reazioni normali a eventi anormali") che, seppur dolorose, raramente si trasformano in un vero e proprio PTSD strutturato. Si valuta che la prevalenza ''lifetimecronica'' del PTSD in una popolazione normale sia del 7,8%<ref>Yule, W. (2000) ''Disturbo Post-Traumatico da Stress. Aspetti Clinici e Terapia'', Milano, McGraw-Hill</ref>.
 
Il PTSD può prodursi a partire da poche settimane dall'evento (anche se sintomatologie similari, definite di ASD/DAS - [[disturbo acuto da stress]], possono prodursi anche dalle prime ore post-evento), e perdurare per molto tempo; in altri casi, il disturbo si manifesta a una certa distanza di tempo dall'evento, anche dopo diversi mesi (PTSD tipo "Delayed Onset").
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* [[droga]],
* [[farmaci]] e/o [[psicofarmaci]].
Spesso sono associati sensi di colpa per quello che è successo o come ci si è comportati (o per il non aver potuto evitare il fatto), sensi di colpa che sono spesso esagerati e incongruenti con il reale svolgimento dei fatti e delle responsabilità oggettive (sono detti anche complessi di [[colpa del sopravvissuto]]); spesso, sono compresenti anche forme medio-gravi di [[disturbo depressivo|depressione]] e/o [[ansia]] generalizzata. In alcuni casi si vengono a produrre delle significative tensioni familiari, che possono mettere in difficoltà i parenti della persona con PTSD<ref>Friedman, M.J., Keane, T.M., Resick, P. (2007). ''Handbook of PTSD: Science and Practice''. Guilford Press.</ref>.
In alcuni casi si vengono a produrre delle significative tensioni familiari, che possono mettere in difficoltà i parenti della persona con PTSD<ref>Friedman, M.J., Keane, T.M., Resick, P. (2007). ''Handbook of PTSD: Science and Practice''. Guilford Press.</ref>.
 
È quindi importante riferirsi a un professionista specializzato, [[psicoterapeuta]] e/o [[psichiatra]], per affrontare il disturbo il prima possibile, perché con un adeguato trattamento è possibile risolverne la sintomatologia o mitigarla in maniera significativa (in molti casi, anche se si è già instaurata da anni).
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Grande attenzione al tema delle sequele post-traumatiche ha iniziato a essere posta, in anni recenti, anche nell'ambito della medicina delle migrazioni e della cooperazione sanitaria internazionale (a causa dell'elevato numero di sindromi traumatiche, in bambini e adulti, in contesti di guerra, violenza, povertà).
 
L'Associazione multidisciplinare per gli studi psichedelici (MAPS) ha ricevuto l'approvazione della [[Food and Drug Administration|FDA]] e la designazione ''Breakthrough Therapy'' per gli studi di fase 3 con psicoterapia assistita con [[MDMA]] per disturbo da stress post-traumatico.<ref>{{Cita web|url=https://maps.org/research/mdma|titolo=MDMA-Assisted Psychotherapy|sito=MAPS - Breakthrough for Psychedelic Medicine|lingua=en|accesso=22 dicembre 2018}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=S. Parker|cognome=Singleton|nome2=Julie B.|cognome2=Wang|nome3=Michael|cognome3=Mithoefer|data=2023|titolo=Altered brain activity and functional connectivity after MDMA-assisted therapy for post-traumatic stress disorder|rivista=Frontiers in Psychiatry|volume=13|accesso=2023-01-19 gennaio 2023|doi=10.3389/fpsyt.2022.947622/full|url=https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fpsyt.2022.947622}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Jennifer M.|cognome=Mitchell|nome2=Marcela|cognome2=Ot’alora G.|nome3=Bessel|cognome3=van der Kolk|data=2023-09-14 settembre 2023|titolo=MDMA-assisted therapy for moderate to severe PTSD: a randomized, placebo-controlled phase 3 trial|rivista=Nature Medicine|pp=1–81-8|lingua=en|accesso=3 ottobre 2023-10-03|doi=10.1038/s41591-023-02565-4|url=https://www.nature.com/articles/s41591-023-02565-4}}</ref>
 
== Diagnosi ==
La diagnosi di PTSD necessita che i sintomi siano sempre conseguenza di un evento critico, ma l'aver vissuto un'esperienza critica di per sé non genera automaticamente un disturbo post-traumatico. La prevalenza ''lifetimecronica'' nella popolazione generale è infatti di circa il 6,8%, con una variabilità dovuta al tipo di evento, al significato soggettivo che esso assume, e al diverso equilibrio dei fattori psicosociali di tipo protettivo o di rischio.<ref>[{{cita testo|url=http://www.ptsd.va.gov/professional/pages/epidemiological-facts-ptsd.asp |titolo=Epidemiological Data - National Center for Post-Traumatic Stress Disorder] {{webarchive|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20100527085652/http://www.ptsd.va.gov/professional/pages/epidemiological-facts-ptsd.asp |data=27 maggio 2010 }}</ref>.
 
Nel [[Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders|DSM-5]] (2013) il PTSD è collocato nel capitolo dei ''disturbi correlati a eventi traumatici e stressanti''.
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* [[Colpevolizzazione della vittima]]
* [[Defusing]] e [[Debriefing]]
* [[Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari]]
* [[Disturbo acuto da stress]]
* [[Disturbo da stress post-traumatico complesso]]
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* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web | url = http://www.ncptsd.va.gov | titolo = National Center for Post-Traumatic Stress Disorder - U.S. Veterans Administration | accesso = 8 aprile 2019 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100615014732/http://ncptsd.va.gov/ | urlmorto = sì }}
* {{cita web|url=http://www.trauma-pages.com|titolo=Baldwin's Trauma Pages (la più completa raccolta di risorse esistente in rete sull'argomento)}}
{{Disturbi mentali e del comportamento}}
{{Controllo di autorità}}