Impero inca: differenze tra le versioni

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|inno =
|motto =
|lingua ufficiale = [[Lingua quechua]] e latino americano
|lingua = [[Lingua quechua]]
|capitale principale = Cuzco
|forma di stato = Monarchia {{Senza fonte|teocratica}}
|governo = [[Monarchia]]
|inizio = 11501180 circa
|stato precedente = [[Regno di Cuzco]]
|evento iniziale = Inizio colonizzazione valle di Cuzco
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|area geografica = Principalmente nelle Ande, ma anche nella costa e nella Foresta Amazzonica
|territorio originale =
|superficie massimali dimassima = 2.500.000{{formatnum:2500000}} km²
|periodo massima espansione = 1430
|popolazione = più di 10.000.000{{formatnum:10000000}}<ref name=":01">{{Cita|E. Moseley|p. 11}}.</ref>
|periodo popolazione = [[XVI secolo]]
|moneta =
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|altre religioni =
}}
 
{{Storia del Perù}}
L{{'}}'''impero inca''' (''Tahuantinsuyo'' o ''Tahuantinsuyu''<ref name=":0">{{Cita|E. Moseley|p. 7}}.</ref> in [[Lingue quechua|lingua quechua]], ossia "''la Terra dei Quattro Cantoni''"<ref name=":0" />) è stato il più vasto impero [[Civiltà precolombiane|precolombiano]] del continente americano.<ref name=":0" /><ref>{{Cita web|lingua= es|url=http://www7.uc.cl/sw_educ/historia/conquista/parte1/html/h71.html|sitotitolo=El medio y sus habitantes|accesso=26 luglio 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20240724024500/http://www7.uc.cl/sw_educ/historia/conquista/parte1/html/h71.html|accessodataarchivio=2022-03-2624 luglio 2024|urlmorto=no}}</ref> La sua esistenza va dal [[XII secolo]] fino alla conquista spagnola ([[1532]]-[[1572]]) e la sua capitale fu [[Cusco|Cuzco]], nell'attuale [[Perù]].<ref name=":0" />
[[File:The state management system of economy of Inka Empire esp.png|thumb|upright=1.4|Il sistema di gestione dell'economia dell'Impero Inca da parte dello Stato (ricostruzione di A. Skromnitsky)]]
 
L''''impero inca''' (''Tahuantinsuyo'' o ''Tahuantinsuyu''<ref name=":0">{{Cita|E. Moseley|p. 7}}.</ref> in [[Lingue quechua|lingua quechua]], ossia "''la Terra dei Quattro Cantoni''"<ref name=":0" />) è stato il più vasto impero [[Civiltà precolombiane|precolombiano]] del continente americano.<ref name=":0" /><ref>{{Cita web|url=http://www7.uc.cl/sw_educ/historia/conquista/parte1/html/h71.html|sito=www7.uc.cl|accesso=2022-03-26}}</ref> La sua esistenza va dal [[XII secolo]] fino alla conquista spagnola ([[1532]]-[[1572]]) e la sua capitale fu [[Cusco|Cuzco]], nell'attuale [[Perù]].<ref name=":0" />
 
Il Perù è stato la culla della civiltà inca, uno dei maggiori popoli [[nativi americani]]. La civiltà inca unificò, conquistando o annettendo pacificamente, la maggior parte dei territori occidentali dell'[[America del Sud]]. A ogni [[popolo]] conquistato venivano imposti l'[[Lingua quechua|idioma]] e la religione dell'[[impero]]. A loro volta, gli [[Inca]] si arricchivano della cultura dei popoli annessi.
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Ogni ''suyu'', a sua volta, si suddivideva in ''huamani'' e questi in ''saya''. Ogni ''saya'' includeva un numero determinato di ''ayllu''.
 
Era presenti più di 80 province.<ref name=":01"/> I principali popoli conquistati o sottomessi erano: [[Quechua (popolo)|Quechua]], [[Cultura Paracas|Paracas]], Lupecha, Colla, Chanca di Chanchapoyas, [[Moche]], [[Civiltà Nazca|Nazca]], [[Aymara]] di [[Tiahuanaco]] e Oruro, Cuismancu di Incahuan, [[Chimù]] di Chanchan, [[ChavinCultura Chavín|Chavín]], [[Quitu]], [[Cañari]], [[Muisca]], [[Quijos-Quichua|Napo]], Quimbaya, Atacameños di Catamarca, Diaguita di Tucuman, Chinca di Ica e Pachacamac, [[Arica]] di Tacna.
 
=== Estensione ===
[[File:Inca_Expansion.svg|thumb| '''''L'impero inca al massimo della sua espansione'''''<br />Le date sono indicative e sono desunte dalla cronologia proposta da ''del Busto Duthurburu''. Nella sua ricostruzione il punto di partenza è determinato dall'arrivo dei Chanca che è fissato nel [[1438]]. Altri studiosi hanno ricostruito l'epoca di espansione inca con diversi riferimenti storici. Tra di loro si segnalano Rowe e Means che hanno indicato la data di invasione dei Chanca nel [[1400]], con conseguente anticipazione di quelle successive e ampliamento dei regni di Tupac Yupanqui e di Huayna Capac. Alla loro cronologia si rifà in parte anche la storica contemporanea Maria Rowstorowski.]]
L'impero incaico comprendeva, al momento della massima espansione (verso il [[1532]]), una parte significativa degli attuali [[Stato|Stati]] [[America meridionale|sudamericani]] di: [[Colombia]], [[Ecuador]], [[Perù]], [[Bolivia]], [[Cile]] e [[Argentina]]. Si stima un territorio di oltre due milioni di [[Chilometro quadrato|chilometri quadrati]], lungo una distanza confrontabile con quella del percorso costiero che oggi separa [[Bogotà]] in [[Colombia]] da [[Santiago del Cile]], cioè di oltre {{formatnum:4000}} [[Chilometro|km]]. Si vedano in proposito anche le stime sul [[sistema stradale inca]]. Questa massima estensione è attribuita all'azione degli Inca [[Pachacútec]] e [[Túpac Yupanqui]].
 
I confini dell'impero, attorno a questa epoca, erano:
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* [[sud]]: esistono prove che l'Impero si estendesse fino al ''rio Biobío'' (attuale regione VIII del [[Cile]]). Probabilmente il freddo rigido dell'[[inverno australe]] ha fatto sì che gli [[inca]] lasciassero le terre oltre questo fiume agli aruanachi, originari di queste zone. Questi furono comunque limitati in questa regione da quando l'Impero conquistò la loro posizione originale, nei pressi dell'attuale città di [[Santiago del Cile]].
* [[ovest]]: l'[[oceano Pacifico]].
Gli Inca non sono stati particolarmente famosi per la loro forza navale, {{CitazioneSenza necessariafonte|comunque sono state trovate evidenze di relazioni commerciali con i popoli [[polinesia]]ni.}}
 
Un territorio così vasto possiede perciò una diversa varietà di climi e ambienti. Gran parte del territorio è caratterizzato dalla presenza della Cordigliera delle Ande, una catena montuosa tra le più alte del mondo che attraversa tutto il continente sudamericano. La flora della regione andina fino a una certa altezza è costituita da boschi rigogliosi di conifere e latifoglie, mentre nelle zone dove impera la foresta amazzonica la vegetazione è fitta e caratterizzata da giganteschi fiori tropicali; per quanto riguarda la fauna, accanto all'animale più tipico delle Ande, il lama, che meglio di tutti sa affrontare le difficoltà delle montagne, si trovano l'alpaca, i caimani, gli alligatori, numerose razze di pappagalli, molti uccelli tropicali, il condor andino. La regione andina è anche caratterizzata dalla presenza di numerosi laghi: il lago [[Titicaca]] (il lago navigabile più alto del mondo e patria degli [[aymara]], una delle popolazioni sottomesse dagli Incas) e il lago di Junin. La fascia costiera, desertica, gode prevalentemente di un clima caldo e umido durante tutto l'arco dell'anno, con l'eccezione della zona settentrionale di Colombia ed Ecuador, dove il caldo è più secco e abbondano cactus e piante grasse.
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== Storia ==
{|id=""<div style="clear:both; float:right; margin-top: 0.5em; margin-leftright: 0.5em; margin-bottomwidth: 0.5em40%; textbackground-aligncolor:left; width:40%#FFFFE0; background-color:light-dark(#FFFFE0, var(--background-color-neutral)); border:1px solid grayvar(--border-color-base, #a2a9b1); color:inherit; font-size:90%; padding:5px; border-radius: 0.7em; -moz-border-radius: 0.7em">
|<div style="background:#B40000; text-color:white; text-align:center; border:1px solid silver;"|<span style="font-size: 120%;">'''<span style="color:white;">'''Cronologia essenziale</span>'''</spandiv>
<div style="padding-left:.4em; padding-right:.8em">
* [[1150|1180]] circa - Ha inizio la colonizzazione della valle di [[Cusco]] sulla cui origine esistono varie leggende legate a [[Manco Cápac]], citato spesso come il primo Inca, e [[Mama Ocllo]].
* [[1438]] - Cusco corre il rischio dell'[[Guerra Inca-chanca|invasione dei Chanca]], popolo dell'altopiano centrale peruviano. [[Viracocha Inca]], in carica in quel momento, abdica. Suo figlio [[Pachacútec]] (o ''Pachacuti'') prende il suo posto e vince la battaglia. Con quest'ultimo Inca, Cusco si amplia notevolmente e si trasforma in una sorta di [[stato federale]] con al centro la città stessa. Si pensa che sotto questo [[#L'imperatore Inca|Qhapaq Inca]], sia stato costruito l'importante centro religioso di [[Machu Picchu]].
* [[1463]] - Governati da [[Túpac Yupanqui]], figlio di [[Pachacútec]], l'Impero conquista numerosi territori e, in particolare, annette il Regno [[Chimú]]. L'intera regione andina è unificata sotto l'egemonia [[inca]].
* [[1527]] - Alla morte di [[Huayna Cápac]], sotto il quale l'Impero si espanse ulteriormente, la discendenze imperiale è contesa tra i due figli: [[Atahualpa]] e [[Huáscar]] dando vita alla [[guerra civile]]. Approfitta della situazione, il ''[[conquistadores|conquistador]]'', [[Francisco Pizarro]], che apparve al nord dell'Impero (nell'attuale [[Colombia]]), poi a sud (negli attuali stati di [[Cile]] e [[Argentina]]).
* [[1533]] - Nella guerra per il potere, Atahualpa sconfisse Huáscar, ma [[Francisco Pizarro]] lo cattura e fa uccidere.
* [[1536]] - [[Cusco]] cade definitivamente e il ''Tawantinsuyu'' è prossimo alla morte.
* [[1548]] - Finiscono le guerre intestine tra gli [[Spagna|spagnoli]] e comincia la colonizzazione spagnola vera e propria della regione [[Ande|andina]]. Gli ultimi focolari di resistenza incaica rimasero a [[Vilcabamba]] dove perdurarono per circa 30 anni.
* [[1572]] - L'ultimo Imperatore Inca, [[Túpac Amaru]], viene decapitato e il ''Tawantinsuyu'' è ufficialmente finito.
</div></div>
La storia degli Inca non poggia su documenti scritti. La scrittura non era conosciuta nell'impero andino prima dell'arrivo degli Spagnoli, se si fa eccezione per i ''[[quipu]]'', strumenti di registrazione costituiti da cordicelle munite di nodi la cui interpretazione rimane comunque oggetto di discussione.
 
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I primi ricercatori Spagnoli che si interessarono alla storia passata del popolo appena conquistato non ebbero chiaro questo particolare e, interrogando indiscriminatamente i vari custodi delle passate tradizioni, registrarono fatti talvolta discordanti. Tuttavia le differenze riguardavano, quasi esclusivamente, i particolari intesi diversamente dalle varie famiglie, ma non influenzavano la storia degli Inca vista nel suo complesso.
 
{|id="" style="clear:both; float:right; margin-top: 0.5em; margin-left: 0.5em; margin-bottom: 0.5em; text-align:left; width:40%; background-color:#FFFFE0; border:1px solid gray; font-size:90%; padding:5px; border-radius: 0.7em; -moz-border-radius: 0.7em"
| style="background:#B40000;text-color:white; text-align:center; border:1px solid silver;"|<span style="font-size: 120%;">'''<span style="color:white">Cronologia essenziale</span>'''</span>
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* [[1150]] circa - Ha inizio la colonizzazione della valle di [[Cusco]] sulla cui origine esistono varie leggende legate a [[Manco Cápac]], citato spesso come il primo Inca, e [[Mama Ocllo]].
* [[1438]] - Cusco corre il rischio dell'invasione dei Chanca, popolo dell'altopiano centrale peruviano. [[Viracocha Inca]], in carica in quel momento, abdica. Suo figlio [[Pachacútec]] (o ''Pachacuti'') prende il suo posto e vince la battaglia. Con quest'ultimo Inca, Cusco si amplia notevolmente e si trasforma in una sorta di [[stato federale]] con al centro la città stessa. Si pensa che sotto questo [[#L'imperatore Inca|Qhapaq Inca]], sia stato costruito l'importante centro religioso di [[Machu Picchu]].
* [[1463]] - Governati da [[Túpac Yupanqui]], figlio di [[Pachacútec]], l'Impero conquista numerosi territori e, in particolare, annette il Regno [[Chimú]]. L'intera regione andina è unificata sotto l'egemonia [[inca]].
* [[1527]] - Alla morte di [[Huayna Cápac]], sotto il quale l'Impero si espanse ulteriormente, la discendenze imperiale è contesa tra i due figli:[[Atahualpa]] e [[Huáscar]] dando vita alla [[guerra civile]]. Approfitta della situazione, il ''[[conquistadores|conquistador]]'', [[Francisco Pizarro]], che apparve al nord dell'Impero (nell'attuale [[Colombia]]), poi a sud (negli attuali stati di [[Cile]] e [[Argentina]]).
* [[1533]] - Nella guerra per il potere, Atahualpa sconfisse Huáscar, ma [[Francisco Pizarro]] lo cattura e fa uccidere.
* [[1536]] - [[Cusco]] cade definitivamente e il ''Tawantinsuyu'' è prossimo alla morte.
* [[1548]] - Finiscono le guerre intestine tra gli [[Spagna|spagnoli]] e comincia la colonizzazione spagnola vera e propria della regione [[Ande|andina]]. Gli ultimi focolari di resistenza incaica rimasero a [[Vilcabamba]] dove perdurarono per circa 30 anni.
* [[1572]] - L'ultimo Imperatore Inca, [[Túpac Amaru]], viene decapitato e il ''Tawantinsuyu'' è ufficialmente finito.
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=== Origine del Tawantinsuyu ===
{{vedi anche|Ayar|Manco Cápac|Mama Ocllo}}
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[[File:Sinchi Roca.jpg|thumb|upright=0.5|left|Sinchi Roca]]
 
Si ritiene che il Cuzco degli Inca sia stato fondato nel [[XIIIXII secolo]] con i connotati di un villaggio fortificato, sviluppato intorno a un tempio originario. Della vita del mitico [[Manco Cápac]], l'eroe primordiale fondatore, sono noti pochi particolari oltre a quelli della sua origine divina. Esaminando le vicende dei regni, sempre leggendari, dei suoi discendenti, da suo figlio [[Sinchi Roca]], al suo successore [[Lloque Yupanqui]], abbiamo l'impressione di una esistenza tribale del nucleo originario teso ad allacciare alleanze con le etnie vicine tramite legami matrimoniali.
 
In questa fase i signori del Cuzco non si differenziano affatto dalle altre tribù con cui cercavano di avere rapporti pacifici e i limitati scontri in cui si trovarono coinvolti erano riconducibili alle inevitabili rivalità che sconvolgevano periodicamente l'esistenza dei primi colonizzatori delle [[Ande]]. Per lo più si trattava di contrasti per il possesso di pascoli o di colture che non si traducevano in vere e proprie guerre, ma si risolvevano in sporadiche scaramucce.
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Sotto la sua guida gli Inca affrontarono per la prima volta una vera e propria guerra per conseguire il predominio della vallata del Cuzco. A farne le spese fu una tribù consanguinea, quella degli Alcabizas che si ritenevano discendenti da un fratello di Manco, l'altrettanto mitico Ayar Uchu. La nuova politica del sovrano non dovette incontrare l'approvazione del clero che intendeva conseguire la propria preminenza su tutto il territorio con l'esercizio della funzione sacerdotale, ma la vittoria dell'intraprendente sovrano mise a tacere, per il momento, le sue rimostranze. Il contrasto tra i due poteri, quello sacerdotale e quello regale è comunque evidente nei racconti del regno di Mayta Capac che viene ricordato, oltre che per il suo indiscusso valore militare, per la sua lotta contro le [[huaca]], gli idoli sacri degli Inca.
[[File:Capac Yupanqui.jpg|thumb|upright=0.5|right|Capac Yupanqui]]
L'opposizione tra i due poteri era destinata ad accentuarsi durante il regno di suo figlio, [[Capac Yupanqui]] che mostrò una volontà di continuazione dell'indirizzo governativo di Mayta Capac. Il nuovo sovrano creò anzitutto una confederazione di cui gli Inca si posero a capo. Le tribù limitrofe furono, ben presto, invitate a raggrupparsi in questa alleanza e quelle recalcitranti vennero costrette ad allinearsi con la forza. Fu questo il caso dei [[Quechua (popolo)|Quechua]] e degli [[Aymara]] che divennero, da allora, formalmente alleati, ma di fatto soggetti al Cuzco.
 
Le armate di Capac Yupanqui erano così giunte fino alle rive del lago Titicaca e avevano riconquistato la regione di origine degli Inca, accrescendo il prestigio del sovrano presso il suo popolo, ma alcune sue iniziative, in campo religioso, lo avevano invece reso inviso ai sacerdoti. Alcuni racconti fanno di lui il fondatore di un nuovo culto, quello di "Tonapa", una divinità che sarebbe sorta dal grande lago e che si sarebbe dichiarata nemica di tutte le huaca. In ogni caso, anche a non voler dar credito a questa estremizzazione della sua posizione religiosa, è evidente la sua politica di contenimento del potere sacerdotale che il sovrano intendeva rendere subordinato a quello regale.
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==== L'impero ====
[[File:Viracocha Inca.jpg|thumb|upright=0.5|left|Viracocha Inca]]
I regni dei primi sovrani inca sono considerati protostorici in quanto basati su racconti leggendari che possono essere riferiti a personaggi idealizzati, per cui gli avvenimenti loro attribuiti hanno un valore indicativo e non comportano necessariamente una reale corrispondenza alla realtà, assumendo, invece il valore di mito. Il regno di Viracocha Inca viene invece considerato semistorico, perché i fatti narrati, pur non potendo essere accreditati come avvenuti esattamente così come sono stati tramandati, hanno trovato sufficienti riscontri in tradizioni di altre tribù andine per poter essere storicamente accettati, - almeno nelle loro linee generali.
 
Viracocha è stato un grande sovrano che ha contribuito in modo notevole alla all'edificazione dello Stato incaico. Assunto il potere in un'epoca di torbidi, ha dovutodovette, durante i primi anni di regno, badare a respingere i tentativi di ripristinare le antiche gerarchie. Gli Hurin Cuzco tentarono in effetti di riappropriarsi del trono, forse appoggiati dal clero e,; per un corto lasso di tempo, occuparono addirittura la capitale, ma dovettero desistere dal loro tentativo davanti alla determinazione del sovrano.
 
La contesa con il potere sacerdotale continuò tuttavia, con connotati di una lotta sotterranea, mentre il sovrano dirigeva i suoi sforzi ad aumentare i domini del regno. La prima campagna degna di nota di Viracocha si svolse sul Collao, l'altipiano intorno al Titicaca; eessa consolidò la potenza Inca in una zona da sempre contesa. Negli anni successivi gli eserciti Inca, ormai forza egemone della regione, ampliarono notevolmente i loro confini a scapito delle etnie vicine costrette a entrare nella loro confederazione.
 
Quando era ormai avanti negli anni, Viracocha si trovò confrontato a un pericoloso avversario. [[Guerra Inca-chanca|La minaccia veniva dai ''Chanca'']], una stirpe bellicosa della contrada di [[Ayacucho]]; che, nel Nord del paese,essa si era ritagliatoritagliata un potere equivalente a quello degli Inca nel nord del Paese. I Chanca appartenevano a una razza guerriera che probabilmente aveva dato il colpo di grazia al decaduto Stato deidegli [[Huari]], assai potente prima dell'arrivo degli Inca. Si consideravano espressione delle forze della natura delle lagune di ''Choclococha'' e ''Urococha'' e avevano una loro lingua,: il ''[[Lingua puquina|puquina]]''. Amavano la guerra in quanto tale e non ambivano a consolidare il loro potere, ma; piuttosto, si dedicavano a una serie di razzie che colpivano i loro vicini. Assai determinati in battaglia, terrorizzavano i loro nemici con acconciature minacciose, pitturandosi il viso di colori vivaci e acconciando i capelli in lunghe treccine.
[[File:Urco.jpg|thumb|upright=0.5|L'erede Inca Urco]]
Il momento per scontrarsi con un così temibile avversario cadeva male a proposito per gli Inca. Il loro sovrano, ormai anziano, aveva perduto il suo spirito combattivo e l'erede che si era scelto non aveva alcuna attitudine guerriera. Viracocha, in effetti, aveva associato al potere regale uno dei figli, nato da una concubina che gli era particolarmente cara. Costui, noto come [[Inca Urco]], era dedito ai piaceri e aveva una natura grossolana e volgare che lo rendeva detestabile agli occhi dei suoi sudditi. Con questi presupposti, la notizia dell'arrivo dei Chanca seminò il panico nella corte del Cuzco che cercò ogni mezzo per scongiurare il pericolo senza combattere.
 
A questo atteggiamento non fu estraneo il comportamento del corpo sacerdotale che, stando a una cronaca raccolta da uno spagnolo anonimo, si alleò addirittura con gli invasori. Si tratta della relazione anonima, dai più attribuita a [[Blas Valera]] che esplicitamente denuncia le mene del clero peruviano che, pur di abbattere il potere regio, avrebbe preso contatti con i capi dei Chanca. In questo contesto Viracocha e suo figlio Urco decisero di abbandonare la capitale e di ritirarsi in un'altura fortificata chiedendo mercé al nemico. Gli Inca però non erano tutti d'accordo con il loro sovrano e la parte sana della nazione avrebbe preferito combattere fino alla morte piuttosto che arrendersi senza lottare, ma erano abituati a obbedire a un capo e senza ordini non si decidevano ad agire. Quando si presentò un principe per guidarli furono in molti ad armarsi per seguirlo. L'uomo della provvidenza era un figlio legittimo di Viracocha di appena vent'anni, il suo nome era quello di Inca Yupanqui, ma sarebbe stato in seguito conosciuto con l'appellativo di [[Pachacútec]] che, in [[Lingue quechua|lingua quechua]] vuol dire "Cataclisma".
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Quando giunse la notizia che le terre del Nord si erano ribellate Huayna Capac era già tornato al Cuzco e non perse tempo ad accorrere, con i suoi eserciti, a [[Tumibamba]], la città in cui era nato durante una precedente campagna del padre. In questa città pose la sua base per le operazioni che lo avrebbero occupato per il resto della vita. In effetti Huayna Capac, malgrado una ultradecennale attività militare nelle regioni del Nord, non conseguì conquiste importanti. La sua fu piuttosto un'opera di consolidamento dell'impero edificato da Pachacutec e da Tupac Yupanqui.
 
La conquista era stata resa agevole dalla potenza degli eserciti del Cuzco, ma la pacificazione dei territori e la loro integrazione nell'edificio imperiale si sarebbe rivelata una pratica faticosa, lunga e logorante e inframmezzata da numerose rivolte che avrebbero agitato per molti anni le tribù sottomesse. Alla fine della sua esistenza Huayna Capac aveva comunque raggiunto il suo scopo. L'impero degli Inca si estendeva dal fiume [[Ancasmayo]], a Nord dell'[[Ecuador]], al rio Maule nella regione del [[Cile]] e l'unità dell'immenso territorio era ormai conseguita.
 
Altri sarebbero stati i pericoli destinati a minare la solidità dell'immensa costruzione politica. L'estensione del territorio avrebbe favorito l'autonomia delle regioni del Nord che sarebbe sfociata in una guerra civile tra due dei suoi figli: [[Huáscar]] sovrano del Cuzco e [[Atahualpa]] signore di [[Quito]]. Una minaccia ancor più gravida di conseguenze si profilava, però, all'orizzonte: gli Spagnoli stavano preparando la conquista del [[Perù]].
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==== Dopo la conquista spagnola ====
{{vedi anche|Stato neoincaico}}
Dopo la caduta del Tawantinsuyu, i [[conquistadores]] soppressero le tradizioni e la cultura del popolo [[inca]]. Gli [[Spagna|spagnoli]] obbligavano inoltre un membro di ogni famiglia a lavorare fino alla morte nelle miniere di [[Potosí]] ([[Bolivia]]). Quando questi moriva (normalmente entro uno o due anni) la famiglia di appartenenza doveva sostituirlo. Sicché molti aspetti storico-culturali fondamentali sono andati persi e di altri (tra cui l'uso dei [[quipu]], il sistema di acquedotti e una parte significativa del simbolismo religioso) poco ancora ci è noto. Con la morte di [[Atahualpa]], gli spagnoli posero nei primi anni della conquista alcuni imperatori fantoccio. [[Tupac Huallpa]], Inca conosciuto dalle fonti spagnole come Tubalipa, fu infatti sottoposto all'autorità del nuovo governatore spagnolo nel 1533, quando, ucciso, venne sostituito da [[Manco II]], Inca che tuttavia si ribellò rifugiandosi tra le impervie Ande a [[Vilcabamba]] fino al 1538. Gli successe [[Sayri Tupac]], Inca che mantenne l'autonomia di un proprio regno locale fino al 1570; gli successe [[Titu Cusi Yupanqui]] (1563-1571) a cui seguì per breve tempo il nuovo sovrano locale '''[[Túpac Amaru]]''', ultimo principe inca regnante. Fuggito da Vilcabamba dopo strenua resistenza, venne catturato nella foresta amazzonica e ucciso nel 1572.
 
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== Nella cultura di massa ==
• Il film d’animazione Disney [[Le follie dell'imperatore|Le follie dell’imperatore]], éè ambientato durante il periodo degli Inca.
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
=== Autori spagnoli del XVI e del XVII secolo ===
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** ''Il mondo magico-religioso degli Inca''. Bologna 1989
** ''La scrittura nell'antico Perù''. Bologna 1996
* P.A. Means ''Fall of the Inca empire and the Spanish rule in Peru.'' New York 1964
* Juan M. Ossio ''Los indios del Perú''. Cayambe 1995
* Martti Pärssinen ''Tawantinsuyo El estado inca y su organización politica''. Lima 2003
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== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
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