Bringing It All Back Home: differenze tra le versioni
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|numero di dischi = 1
|numero di tracce = 11
|numero dischi di platino = {{Certificazione disco|USA|platino|album|1000000|{{RIAA|Bob Dylan|opera = Bringing It All Back Home|accesso = 24 novembre 2015}}}}
|formati = [[Long playing|LP]] da [[12"]] e [[Reel to reel]]
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|data singolo2 = giugno 1965
}}
'''''Bringing It All Back Home''''' (letteralmente, in [[lingua italiana]]: "''Riportando tutto a casa''") è il quinto [[album in studio]] di [[Bob Dylan]] pubblicato nel marzo del 1965.<ref name="Brunialti">{{cita news|autore=Alessio Brunialti|titolo=Folk USA: 100 album fondamentali|pubblicazione=[[Il mucchio selvaggio (rivista)|Mucchio Extra]]|data=#28 Inverno/Primavera 2008|editore = Stemax Coop}}</ref> Viene considerato uno dei capolavori di Dylan, quello con il quale segnò il suo passaggio dalla fase acustica a quella elettrica, nonché uno degli album più importanti della storia della musica rock.<ref>{{Cita web|url=https://www.rollingstone.it/musica/come-bringing-it-all-back-home-di-bob-dylan-ha-sconvolto-il-mondo/508602/|titolo=Come ‘Bringing It All Back Home’ di Bob Dylan ha sconvolto il mondo {{!}} Rolling Stone Italia|data=22 marzo 2020
In Europa fu pubblicato anche con il titolo '''''Subterranean Homesick Blues'''''.
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Intanto Dylan e il produttore [[Tom Wilson (produttore)|Tom Wilson]] stavano facendo esperimenti sulla loro idea di fondere assieme il rock e la musica folk. A tal proposito, Dylan aveva già iniziato ad adocchiare un gruppo di musicisti canadesi che stavano lavorando su un disco di [[John P. Hammond]]: il chitarrista [[Robbie Robertson]], il batterista [[Levon Helm]], e l'organista [[Garth Hudson]] (membri degli Hawks, che in seguito diventeranno famosi come [[The Band]]).
Comunque, quando Dylan e Wilson iniziarono a lavorare al nuovo album, accantonarono temporaneamente le loro sperimentazioni elettriche. La prima seduta di registrazione, tenutasi il 13 gennaio 1965 nello Studio A della Columbia a New York, fu dedicata interamente a un'esibizione acustica del solo Dylan. Vennero portate a termine dieci canzoni, ma la quasi totalità fu in seguito scartata. Nessuna di queste registrazioni finì sull'album, solo tre di esse furono pubblicate: ''[[I'll Keep It with Mine]]'' nel 1985 sull'album ''[[Biograph (album)|Biograph]]'', ''[[Farewell, Angelina (brano musicale)|Farewell Angelina]]'' e una versione acustica di ''Subterranean Homesick Blues'' nel 1991 in ''[[The Bootleg Series Volumes
Il giorno seguente, Dylan si presentò con una band elettrica. Furono reclutati per l'occasione i chitarristi Al Gorgoni, Kenneth Rankin, e Bruce Langhorne, il pianista Paul Griffin, i bassisti Joseph Macho Jr. e William E. Lee, e il batterista Bobby Gregg. La seduta si concentrò sulla lavorazione di otto brani, molti dei quali già provati il giorno precedente. Secondo Langhorne, tutti i brani vennero completati e registrati al primo tentativo tranne poche eccezioni. Dopo tre ore e mezza (dalle 2:30 di notte alle 6:00 di mattina), furono preparati i master definitivi di ''Love Minus Zero/No Limit'', ''Subterranean Homesick Blues'', ''Outlaw Blues'', ''She Belongs To Me'', e ''Bob Dylan's 115th Dream''.
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Dylan è seduto in primo piano con il suo gatto grigio chiamato ''Rolling Stone'' in braccio e sulla gamba una rivista aperta sulla pagina di un articolo sulla vita dell'attrice [[Jean Harlow]] scritto dalla giornalista Louella Parsons. Dalla manica della giacca gli spuntano un paio di gemelli regalo di [[Joan Baez]]. Da sopra il camino occhieggia un [[collage]] di vetro colorato raffigurante un volto di [[clown]] realizzato da Dylan stesso per il proprietario del Bernard's Café, situato accanto alla casa dei Grossman.
In primo piano, in basso a sinistra della fotografia, campeggia un cartello con su scritto [[Fallout nucleare|Fallout Shelter]] (rifugio antiatomico).<ref>
== Newport Folk Festival ==
Il passaggio al rock e alla strumentazione elettrica da parte di Dylan non ebbe poche critiche.<ref name=":2" /><ref name=":3" /> In questo contesto si situa la successiva partecipazione al [[Newport Folk Festival]] del 25 luglio [[1965]], nel quale Dylan si presentò sul palcoscenico non come cantante solista con chitarra e armonica come suo solito, ma con una [[chitarra elettrica]] accompagnato dalla [[Paul Butterfield Blues Band]],<ref name=":
Durante l'esecuzione, probabilmente anche a causa della pessima acustica del sistema di amplificazione che rese anche incomprensibile la parte cantata, il pubblico si lamentò fischiando<ref name=":2" />; dopo altri due brani Dylan decise di interrompere e lasciò il palco; venne quindi convinto dagli organizzatori a tornare sul palco dopo qualche minuto e, con una chitarra acustica e l'[[Armonica a bocca|armonica]], suonò altri due ultimi brani per poi andarsene definitivamente; esistono
== Tracce ==
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* ''[[Sitting on a Barb Wire Fence]]''
* ''You Don't Have to Do That'' (annotata come ''Bending Down on My Stomick Lookin' West'' sui diari di registrazione dello studio)
* ''If You Gotta Go, Go Now (or Else You Got to Stay All Night)'' venne pubblicata come singolo soltanto in [[Belgio]] e non fu disponibile fino alla sua inclusione nell'album raccolta ''[[The Bootleg Series Volumes 1-3 (Rare & Unreleased) 1961-1991]]'' del 1991.
* ''[[I'll Keep It with Mine]]'' venne scritta ai tempi di ''[[Another Side of Bob Dylan]]'' e data a [[Nico (cantante)|Nico]] nel 1964 che però non la registrò fino al 1967 includendola nel suo disco d'esordio ''[[Chelsea Girl (Nico)|Chelsea Girl]]''.
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