Peter Gabriel: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
{{commonscat|Peter Gabriel}} |
|||
(549 versioni intermedie di oltre 100 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{Nota disambigua}}
{{NN|musicisti|arg2=cantanti|gennaio 2015}}
{{Artista musicale
|nome = Peter Gabriel
|tipo artista = Cantante
|nazione = GBR
|genere = Art rock
|genere2 = World music
|genere3 = Rock progressivo
|nota genere = <ref name=RS20>{{cita web|url=http://www.rollingstone.com/music/lists/20-insanely-great-peter-gabriel-songs-only-hardcore-fans-know-20160705|titolo=20 Insanely Great Peter Gabriel Songs Only Hardcore Fans Know|accesso=31 marzo 2017|lingua=en}}</ref><ref name=MTVBIO>{{cita web|url=http://www.mtv.it/musica/artisti/peter-gabriel/99kk6d|titolo=Peter Gabriel|accesso=31 marzo 2017|sito=MTV|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170401055119/http://www.mtv.it/musica/artisti/peter-gabriel/99kk6d}}</ref><ref>{{cita libro|titolo=1000 Recordings to Hear Before You Die|url=https://archive.org/details/1000recordingsto00moon_0|autore=Tom Moon|editore=Workman|anno=2008|p=296|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.mojo4music.com/1846/mojo-issue-197-april-2010/|titolo=MOJO Issue 197 / April 2010|accesso=31 marzo 2017|lingua=en}}</ref>
|nota genere2 = <ref name=RS20/><ref name=Prato>{{cita libro|titolo=Dizionario di pop & rock|autore=Paolo Prato|editore=Antonio Vallardi|anno=1996|p=140}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ondarock.it/archivio.php?lettera=P|titolo=Archivio (lettera "P")|accesso=30 marzo 2017}}</ref>
|anno inizio attività = 1967
|anno fine attività = in attività
|strumento = [[voce]], [[pianoforte]], [[oboe]], [[flauto]], [[Tastiera elettronica|tastiere]], [[fisarmonica]], [[percussioni]], [[sintetizzatore]]
|totale album = 19
|album studio = 13
|album live = 4
|raccolte = 3
|etichetta = [[Charisma Records]], [[Real World Records]], [[Virgin Records]]
|immagine = Peter Gabriel, Denver 2023.jpg
|didascalia = Peter Gabriel nel 2023
}}
{{Bio
|Nome = Peter Brian
|Cognome = Gabriel
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|GiornoMeseNascita = 13 febbraio
|AnnoNascita = 1950
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = cantante
|Attività2 = compositore
|Attività3 = produttore discografico
|Nazionalità = britannico
}}
Dopo aver raggiunto il successo nel
==
=== Origini ===
Peter Gabriel è figlio dell'[[elettrotecnica|ingegnere elettrotecnico]] Ralph Parton Gabriel (1912-2012) e di Edith Irene Allen. Ha frequentato la Cable House, una scuola elementare privata a Woking, nel Surrey, seguita dalla St Andrews Preparatory School for Boys a Horsell, sempre nel Surrey: durante il periodo trascorso in quest'ultima, gli insegnanti notarono il suo talento per il canto, ma Gabriel optò per le lezioni di pianoforte impartite da sua madre e sviluppò un interesse per la batteria.
=== Carriera ===
==== Con i Genesis ====
Nel [[1965]] Gabriel è ancora uno studente della [[Charterhouse|Charterhouse Public School]] quando forma la band dei Garden Wall assieme ai compagni di scuola [[Tony Banks]] e [[Chris Stewart (scrittore)|Chris Stewart]]. Nel 1967 il gruppo si fonde con i due componenti degli Anon (altra band studentesca della Charterhouse) [[Mike Rutherford]] e [[Anthony Phillips]] dando vita al primo nucleo dei Genesis, collettivo che si prefigge inizialmente l'intento di essere una sorta di cooperativa di musicisti atta a scrivere e a comporre musica per altri.{{senza fonte}} Il nome del gruppo viene suggerito da un ex studente della Charterhouse, [[Jonathan King]], che sarà anche produttore del primo album: ''[[From Genesis to Revelation]]''.
[[File:Peter Gabriel The Watcher of the Skies (cropped).png|thumb|Peter Gabriel in concerto con i Genesis nel 1974]]Come amante della musica [[soul]], il cantato di Gabriel si ispira a varie fonti, in modo particolare a [[Otis Redding]], [[Nina Simone]], a [[Gary Brooker]] dei [[Procol Harum]] e a [[Cat Stevens]] per il quale Gabriel suona il [[flauto]] nell'album ''[[Mona Bone Jakon]]'' del [[1970]]{{senza fonte}}.
I Genesis si affermano dapprima in [[Italia]], [[Belgio]], [[Francia]] e in altri paesi europei per poi raggiungere il successo anche in patria. La fama della band è in gran parte dovuta proprio all'esuberante presenza scenica, al trucco e ai costumi di Peter Gabriel e alle sue parti recitate che introducono ogni brano musicale nelle esibizioni dal vivo. Tra i costumi più famosi indossati da Gabriel (pensati dallo stesso come un modo per superare la sua paura del [[palcoscenico]])
Il definitivo punto di rottura arriva in seguito alla travagliata [[gravidanza]] e alla nascita della prima figlia di Gabriel, Anna. Quando egli decide di
==== Carriera solista ====
I primi quattro album da solista di Peter Gabriel vengono comunemente identificati da un numero, secondo l'ordine di pubblicazione, o dall'immagine di copertina: abbiamo così ''I'', ''II'', ''III'' e ''IV'', rispettivamente noti anche come ''Car'', ''Scratch'', ''Melt'' e ''Security''. Anche dopo aver acconsentito a dare un titolo ai suoi lavori, Peter Gabriel ha sempre usato parole di una sillaba: ''[[So (Peter Gabriel)|So]]'', ''[[Us (Peter Gabriel)|Us]]'' e ''[[Up (Peter Gabriel)|Up]]'' (che letti in sequenza, secondo l'ordine di pubblicazione, significano "Quindi, alziamoci"). Anche la sua ultima raccolta di successi ha un titolo molto breve, ''[[Hit (album)|Hit]]''.
Gabriel, per allontanarsi dallo stile dei Genesis, ha scelto di non eseguire alcun brano che aveva inciso quando era nel gruppo, né dal vivo né riarrangiato, con l'eccezione dei primi due tour in cui eseguiva saltuariamente come bis i brani ''The lamb lies down on Broadway''<ref>[http://www.rockpalastarchiv.de/rn3.html#peter Rockpalast Archiv - 3.Rocknacht 1978]</ref> e ''Back in NYC''.
==== Il periodo "senza titolo" ====
[[File:Peter gabriel 31081978 02 400.jpg|thumb|upright=1.2|Peter Gabriel nel 1978]]
Gabriel registra il suo [[Peter Gabriel (1977)|primo album]] nell'autunno del 1976 affiancato dal [[produttore discografico|produttore]] [[Bob Ezrin]] e dai musicisti [[Robert Fripp]] dei [[King Crimson]] e [[Tony Levin]]. L'album viene semplicemente intitolato con il nome dell'artista e la copertina è opera dello Studio [[Hipgnosis]]. Le sonorità del disco sono molto lontane da quelle del gruppo appena abbandonato ed è anche evidente il tentativo dell'autore di lasciarsi alle spalle l'ingombrante passato{{Senza fonte}} spaziando attraverso diversi generi, dal [[rock]] di ''Modern Love'' al [[Barbershop music|barbershop quartet]] di ''Excuse Me''. Il primo successo arriva con il singolo di debutto ''[[Solsbury Hill (singolo)|Solsbury Hill]]'', per il quale viene realizzato il suo primo videoclip, co-diretto da Graham Dean, Jerry Chater e dallo stesso Gabriel, seguito dal singolo ''Modern Love'', il cui video è diretto da [[Peter Medak]] e girato su delle scale mobili. Pur soddisfatto del suo primo album, Gabriel ritiene che la canzone ''Here Comes the Flood'' sia stata "iperprodotta"{{senza fonte}}; una versione più essenziale si può ascoltare nel disco ''[[Exposure (Robert Fripp)|Exposure]]'' di [[Robert Fripp]], mentre un'altra versione per voce e pianoforte è presente nelle raccolte di Gabriel ''[[Shaking the Tree]]'' (1990) e ''[[Hit (album)|Hit]]'' (2002).<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Mic Smith|titolo=Peak Time Viewing: Peter Gabriel on British TV 1975–90|rivista=White Shadow|numero=3|p=8}}</ref>
Peter Gabriel collabora nuovamente con Fripp, il quale nel [[1978]] produce il [[Peter Gabriel (1978)|secondo album]] solista dell'ex-Genesis. Nessuna canzone di questo disco diventerà un successo commerciale.<ref name="ondarock.it">{{Cita web|url=https://www.ondarock.it/songwriter/petergabriel.htm|titolo=Peter Gabriel - biografia, recensioni, streaming, discografia, foto :|sito=OndaRock|lingua=it|accesso=7 febbraio 2024}}</ref> In questo periodo Gabriel pensa seriamente a un film tratto da ''[[The Lamb Lies Down on Broadway]]''. La scelta della regia cade su [[Alejandro Jodorowsky]], il cui film ''[[El Topo]]'' fu fonte ispiratrice per la storia narrata in ''The Lamb''. Il regista e Gabriel lavorano diversi mesi alla sceneggiatura del film ma alla fine, per problemi legati agli eccessivi costi di produzione, il progetto naufraga.{{Senza fonte}}
Il [[Peter Gabriel (1980)|terzo album]], pubblicato nel [[1980]], vede la collaborazione con [[Steve Lillywhite]] (che successivamente produrrà i primi lavori degli [[U2]]) e la partecipazione di [[Kate Bush]], [[Phil Collins]], [[Paul Weller]], [[Robert Fripp]] e Dave Gregory degli [[XTC|Xtc]]. Canzoni come ''Intruder'' (la cui linea ritmica nasce da un'idea di Phil Collins e che viene considerato il primo pezzo in cui è presente il cosiddetto "gated reverb", caratteristico suono della batteria che spopolerà per tutto il decennio<ref>{{Cita web|url=https://www.ilpost.it/2019/08/21/batteria-anni-ottanta/|titolo=Il suono della “batteria anni Ottanta”|sito=Il Post|data=21 agosto 2019|lingua=it|accesso=8 febbraio 2024}}</ref>), ''Games Without Frontiers'' e ''Biko'' marcano il nuovo percorso che Gabriel vuole intraprendere<ref name="ondarock.it"/> e che ha origine da quella che verrà successivamente chiamata [[world music]]. Alcune scelte operate dal musicista in fase di incisione segnano un netto distacco da quella che è la produzione musicale dell'epoca, a partire dall'esclusione dei [[piatto (strumento musicale)|piatti]] dalla batteria e la quasi totale assenza di assoli di chitarra. Ne scaturisce un sound che premia l'album anche dal punto di vista commerciale: per la prima volta Gabriel raggiunge la vetta della Hit Parade nel Regno Unito. Per ''Games Without Frontiers,'' primo singolo estratto dal disco, viene realizzato un clip diretto da [[David Mallet]].
[[File:Peter Gabriel - Sanremo 1983 - 4 di 6.png|miniatura|Peter Gabriel a [[Festival di Sanremo 1983|Sanremo 1983]] in qualità di ospite per rappresentare il rock. La sua interpretazione di ''[[Shock the Monkey]]'' fece abbastanza scalpore, perché si contraddistinse anche per un volo sulla platea e una camminata sugli schienali delle poltrone della stessa.]]
Le sessioni di registrazione eseguite tra il [[1981]] e il [[1982]] presso lo studio costruito all'interno del cottage di Peter Gabriel a [[Bath]] portano alla pubblicazione del suo [[Peter Gabriel (1982)|quarto album]]. Il disco è prodotto dallo stesso Gabriel assieme al tecnico del suono David Lord. ''Security'' (così la [[Geffen Records|Geffen]] impose di chiamarlo negli [[Stati Uniti d'America|U.S.A.]]) fu in assoluto il primo album ad essere interamente registrato su nastri digitali.<ref>{{Cita web|url=https://www.rollingstone.it/musica/quando-peter-gabriel-aveva-la-scimmia-digitale/663029/|titolo=Quando Peter Gabriel aveva la scimmia digitale {{!}} Rolling Stone Italia|data=10 settembre 2022|lingua=it|accesso=7 febbraio 2024}}</ref> Viene inoltre utilizzata la prima versione del [[sintetizzatore]] [[Fairlight CMI]]. Tra i musicisti ospiti, da menzionare la partecipazione di [[Peter Hammill]]. Il disco registra buoni dati di vendita e il singolo ''[[Shock the Monkey]]'' diviene una ''hit'', grazie anche a un videoclip innovativo per l'epoca, diretto da Brian Grant.<ref>{{Cita web|url=https://www.ondarock.it/pietremiliari/petergabriel_security.htm|titolo=Peter Gabriel - IV (Security) :: Le Pietre Miliari di OndaRock|sito=OndaRock|lingua=it|accesso=7 febbraio 2024}}</ref> Il brano fu anche interpretato da Peter Gabriel stesso a [[Festival di Sanremo 1983|Sanremo 1983]], dove si presentò come ospite d'onore.<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.corriere.it/spettacoli/festival-sanremo/cards/sanremo-2020-storie-imprevisti-festival-aspiranti-suicidi-invasioni-palco/sipario-che-non-si-alza_principale.shtml|titolo=Sanremo 2020, storie di imprevisti al Festival tra aspiranti suicidi e invasioni di palco|autore=Arianna Ascione|sito=Corriere della Sera|data=28 gennaio 2020|lingua=it|accesso=11 giugno 2024}}</ref><ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/quot-quando-sanremo-39-83-mi-sono-lanciato-pubblico-corda-376912.htm|titolo=ter gabriel memories: 'quando a sanremo '83 mi sono lanciato sul pubblico ho rischiato di...'|sito=www.dagospia.com|data=5 dicembre 2023|accesso=11 giugno 2024}}</ref><ref name=":2">{{Cita web|url=https://www.ilsussidiario.net/news/peter-gabriel-nei-genesis-ero-quello-che-rompeva-le-scatole-a-sanremo-nell83-rischiai-di-farmi-male/2628499/|titolo=Peter Gabriel: "Nei Genesis ero quello che rompeva le scatole"/ "A Sanremo nell'83 rischiai di farmi male"|sito=IlSussidiario.net|data=5 dicembre 2023|lingua=it|accesso=11 giugno 2024}}</ref>
Nel 1985 Gabriel è chiamato dal regista [[Alan Parker]] a scrivere le musiche per il film ''[[Birdy - Le ali della libertà]]'': la colonna sonora include sia brani inediti, sia riletture in chiave strumentale di brani già contenuti nel terzo e quarto album.
Ogni album di Gabriel è seguito da ''[[Tournée|tour]]'' promozionali, nei quali lo stile visivo e la carica drammaturgica riportano alla sua pregressa esperienza ''live'' con i Genesis. Gli show sono accompagnati da acrobazie, giochi di specchi, trucchi e costumi eccentrici. Durante il ''tour'' di Security, il 9 agosto 1983 Gabriel suonò in apertura a un concerto di [[David Bowie]] a [[Vancouver]] in [[Canada]].
==== Gli anni del successo commerciale ====
Nonostante il buon successo sia commerciale sia di critica del terzo e quarto album, Peter Gabriel raggiunge il vertice della popolarità nel [[1986]] col suo quinto lavoro solista: ''[[So (Peter Gabriel)|So]]''. Dal disco vengono estratti diversi singoli di notevole successo come ''[[Sledgehammer (Peter Gabriel)|Sledgehammer]]'' (numero 1 anche negli [[Stati Uniti d'America|USA]]) la dolente ''Don't Give Up'' in duetto con [[Kate Bush]], ''Big Time'' e ''In Your Eyes''. ''So'' è co-prodotto dal canadese [[Daniel Lanois]] (già produttore di ''[[The Unforgettable Fire]]'', album degli [[U2]] del 1984). L'uscita del 45 giri ''Sledgehammer'' è accompagnata da un video visivamente innovativo creato in collaborazione col regista [[Stephen R. Johnson]], la [[Aardman Animations]] e dai fratelli [[Stephen e Timothy Quay]]. Il video vince numerosi premi agli [[MTV Video Music Awards]] del [[1987]], tra cui quelli per il miglior video dell'anno e la miglior regia. Stephen R. Johnson realizza anche il clip di ''Big Time''. Oltre a quella di Kate Bush, l'album vanta la presenza di altri prestgiosi collaboratori: dall'ex batterista dei [[The Police|Police]] [[Stewart Copeland]] a [[Jim Kerr]] dei [[Simple Minds]], passando per [[Nile Rodgers]], [[Laurie Anderson]] e [[Bill Laswell]].
[[File:Peter Gabriel-Conspiracy of Hope-by Steven Toole.jpg|thumb|Peter Gabriel durante una data del Conspiracy Of Hope Tour, 1986]]
Gabriel ha giocato un ruolo importante nel supporto di [[Amnesty International]], partecipando al ''U.S.A. Conspiracy of Hope Tour'' nel [[1986]] e allo ''Human Rights Now! Tour'' del [[1988]].
Nel [[1989]],
Nel [[1992]]
''[[Us (
Nel [[2000]] Peter Gabriel pubblica
Nel settembre del [[2002]], Gabriel pubblica ''[[Up (Peter Gabriel)|Up]]'', nuovo album di inediti a dieci anni di distanza dal precedente ''Us''. Interamente autoprodotto, ''Up'' segna il ritorno di Gabriel a delle sonorità molto meno commerciali, con tematiche oscure simili a quelle dei suoi primi album solisti. L'album mostra anche la libertà di Gabriel dalle regole della lunghezza radiofonica dei brani: eccetto la canzone ''The Drop'', nessun brano in ''Up'' dura meno di sei minuti. Il primo singolo estratto è ''The Barry Williams Show'', il cui video è diretto da [[Sean Penn]] che appare anche in alcune riprese del filmato. Il lavoro sarà suonato in tutto il mondo e Anna Gabriel, una delle figlie di Gabriel, ha girato un [[documentario]] dello stesso tour, intitolato ''Growing Up Tour: A Family Portrait''. Il documentario è disponibile, come per il concerto, in [[DVD]].
==== Lavori recenti ====
Nel 2008 è stato pubblicato [[Big Blue Ball]], un album registrato da Peter Gabriel e numerosi altri artisti (quali [[Sinéad O'Connor]], [[Natacha Atlas]] e [[Papa Wemba]]) in tre settimane durante le estati del 1991, 1992 e 1995 presso i Real World Studios dello stesso Gabriel.<ref>[http://bigblueball.realworldrecords.com/ ''Big Blue Ball''] Big Blue Ball Website.</ref> Ha inoltre partecipato alla colonna sonora del film [[Walt Disney|Disney]] ''[[WALL•E]]'' con il brano ''Down to Earth''.
Nel 2009 Peter Gabriel ha registrato un album di ri-arrangiamenti di brani di altri musicisti, intitolato [[Scratch My Back (Peter Gabriel)|Scratch My Back]], il quale include cover sia di artisti a lui più accostabili ([[David Bowie]], [[Paul Simon]], [[Talking Heads]]) sia di nomi più contemporanei e apparentemente distanti da Gabriel ([[Radiohead]], [[Elbow]], [[Arcade Fire]]). Obiettivo dell'album era uno scambio di interpretazioni, progetto che ha visto la sua conclusione solo nel 2013. L'album è uscito nel febbraio 2010 ed è stato seguito da ''[[New Blood (Peter Gabriel)|New Blood]]'', il suo nono album in studio pubblicato nel mese di ottobre 2011. In quest'ultimo lavoro, i brani sono tutti tratti dal repertorio di Peter Gabriel e sono arrangiati da John Metcalfe.
Nel mese di settembre 2013 è stato pubblicato invece [[And I'll Scratch Yours]]''<ref>And I'll Scratch Yours News pubblicata sul sito http://www.petergabriel.com</ref>'' che conclude l'esperimento di [[Scratch My Back (Peter Gabriel)|''Scratch My Back'']]. In questo album sono [[David Byrne]], [[Bon Iver]], [[Regina Spektor]], [[Stephin Merritt]], [[Joseph Arthur]], [[Randy Newman]], [[Arcade Fire]], [[Elbow]], [[Brian Eno]], [[Leslie Feist|Feist]] e [[Timber Timbre]], [[Lou Reed]] ed infine [[Paul Simon]] ad interpretare brani di Peter Gabriel.
Nel maggio 2012 Peter Gabriel ha annunciato{{Senza fonte}} sul suo sito ufficiale che avrebbe intrapreso un tour "celebrativo" dei 25 anni dell'album che lo portò al successo mondiale: [[So (Peter Gabriel)|So]], del [[1986]]. Il tour, che è stato chiamato "Back To Front", include tutti i componenti della band di Gabriel che parteciparono al tour originale, un palco che ricorda molto quello originariamente usato e l'esecuzione, oltre ad altre canzoni prese da tutto il suo repertorio, dell'intero ''[[So (Peter Gabriel)|So]]'' nell'originale ordine dei pezzi. Il Tour è partito dall'America a settembre del 2012 fino ad arrivare, dopo alcune pause, in Europa ad ottobre 2013, per poi interrompersi, ma riprendere per alcune date tutte europee a maggio 2014. Dal concerto all'[[The O2 Arena|O2 Arena]] di Londra è stato tratto un film che avrà una distribuzione al cinema e successivamente in DVD. Tutti gli show sono stati registrati per fornire CD audio di ogni concerto.
Il 16 giugno 2016 Peter Gabriel ha pubblicato una nuova canzone intitolata ''I'm Amazing''; sul sito ufficiale si legge: "È la prima nuova composizione da Peter che viene pubblicata sin dalla traccia Show Yourself contenuta nel film Back to Front - Live in London nel 2013". Nello stesso anno ha composto ''The Veil'' per il film di [[Oliver Stone]] ''[[Snowden (film)|Snowden]].''
A gennaio 2023 esce ''Panopticom'', primo singolo del nuovo album ''[[I/O (Peter Gabriel)|I/O]]'' che verrà presentato in anteprima nel corso del Tour 2023.<ref>{{cita news|url=https://www.radiomusik.it/panopticom-il-singolo-rivoluzionario-che-segna-il-ritorno-di-peter-gabriel-video/|titolo=Panopticom, il singolo rivoluzionario che segna il ritorno di Peter Gabriel (video)|editore=radiomusik.it|data=6 gennaio 2023}}</ref>
== WOMAD e altri progetti ==
[[File:Peter Gabriel Life Festival 2012.jpg|miniatura|Peter Gabriel dal vivo nel 2012]]
Peter Gabriel è da molto tempo interessato e coinvolto nella [[world music]]. La prima prova della forte influenza che questa musica ha su Gabriel è rintracciabile sin dal suo terzo album del [[1980]]{{senza fonte}}. Questa influenza è cresciuta col tempo ed è anche il fattore principale dietro la creazione del movimento ''WOMAD'' (World of Music, Arts and Dance). Gabriel ha creato i [[Real World Studios]] con sede a Box nel Wiltshire e un'etichetta discografica affine, chiamata [[Real World Records]], in modo da facilitare la creazione e la distribuzione della world music di vari artisti. Col tempo ha cercato di sensibilizzare il mondo occidentale circa il lavoro di artisti come [[Yungchen Lhamo]], [[Nusrat Fateh Ali Khan]] e [[Youssou N'Dour]]. Gabriel è da lungo tempo impegnato personalmente anche in campo umanitario, che lo ha portato a costituire una società noprofit, ''Witness'', che fornisce video camere agli attivisti umanitari in modo che essi possano denunciare gli orrori della povertà e gli abusi. La canzone ''We Do What We're Told (Milgram's 37)'' dall'album ''[[So (Peter Gabriel)|So]]'' del [[1986]], si riferisce agli esperimenti condotti dallo psicologo statunitense [[Stanley Milgram]] e in modo particolare ai 37 dei 40 soggetti che durante uno degli esperimenti mostrarono completa obbedienza e sottomissione {{Senza fonte}}.
Negli [[anni 1980|anni ottanta]] Gabriel ha composto ''Undercurrents'', un brano di 17 minuti per lo spettacolo dell'Assemblea Teatro Torino intitolato ''Nei segni dell'alveare'', ispirato all'opera ''[[Le città invisibili]]'' di [[Italo Calvino]].{{senza fonte}}.
Durante gli [[anni 1990|anni novanta]] Peter Gabriel ha sviluppato sistemi avanzati di intrattenimento multimediale su CD-ROM, creando i progetti ''Xplora 1: Peter Gabriel's Secret World''<ref>{{RivistaVG|mc|137|250-255|2|1994|titolo=Peter Gabriel, la tecnologia al servizio dell'arte}}</ref> e ''Eve''.
Gabriel è tra i fondatori di ''On Demand Distribution'' (OD2) uno dei primi servizi online di download musicale. Questa tecnologia è ora usata da [[MSN]] Music UK e da altre società ed è diventata la piattaforma di download principale per i negozi in Europa. ''OD2'' è stata comprata nel giugno [[2004]] dalla US Company Loudeye.
Inoltre Gabriel è il cofondatore (assieme a [[Brian Eno]]) di un sindacato per musicisti chiamato Mudda, acronimo di Magnificent Union of Digitally Downloading Artists.
Peter Gabriel ha collaborato con le aziende di [[Videogioco|videogiochi]] [[Cyan Worlds]] e [[Ubisoft]] per aiutarli nella produzione del suono dei loro titoli. Nel [[2003]] il videogioco ''[[Uru: Ages Beyond Myst]]'' conteneva il brano ''Burn You Up, Burn You Down'' in vari spezzoni. La canzone, mixata in maniera diversa, vede la collaborazione con i [[Blind Boys of Alabama]] (che collaborarono anche per la canzone ''Sky Blue'') e appariva in una copia per la stampa dell'album ''[[Up (Peter Gabriel)|Up]]'', ma venne cancellata al momento dell'uscita dell'album. Nel [[2004]] rinnova la collaborazione con [[Cyan Worlds]] collaborando al videogioco ''[[Myst IV: Revelation]]'', per il quale oltre a registrare una nuova versione della canzone del 1987 ''Curtains'', si è prestato anche come doppiatore di uno spirito guida.
Nel giugno del
Nel 2006 Gabriel ha introdotto ''The Filter'', un'applicazione [[iTunes]] che genera automaticamente [[playlist]] a seconda del tipo di musica via via selezionata.<ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Eliot Van|cognome=Buskirk|url=https://www.wired.com/2006/11/peter-gabrielba/|titolo=Peter Gabriel-Backed iTunes Plug-in Conjures Playlists|pubblicazione=Wired|accesso=9 gennaio 2024}}</ref>
Nel 2007 Gabriel promuove il progetto [[WE7]]. Il primo artista italiano a rappresentare WE7 è [[Roberto Tardito]].
== Apparizioni successive ==
[[File:Peter Gabriel Allan Warren.jpg|thumb|Peter Gabriel nel 2011]]
Il 10 febbraio [[2006]] Peter Gabriel canta ''Imagine'' di John Lennon alla [[Cerimonia di apertura dei XX Giochi olimpici invernali]], a [[Torino]]. Il 3 luglio [[2007]] torna a Roma e suona per la seconda volta a Capannelle, in occasione del RomaRock Festival, per la tournée europea del ''Warm Up Tour''; durante questo tour canta canzoni che mancavano da molto tempo dalle scalette e sono state selezionate direttamente dai fan tramite sito internet. Tra queste ''D.I.Y.'', ''On The Air'' e ''Mother Of Violence'', tratti dal secondo album. In quell'occasione, uno dei suoi commenti ai brani dimenticati è stato ''"Vogliamo spazzare via la ruggine"''.
Nel giugno del [[2014]] si riunisce con gli altri componenti dei Genesis per la realizzazione di un documentario sulla loro storia.
== Stile musicale ==
Lungo la sua carriera, Peter Gabriel si è imposto con un repertorio [[musica pop|pop]], [[rock]] e [[art rock]] contaminandolo con citazioni [[musica etnica|etno]]-[[musica elettronica|elettroniche]].<ref name="MTVBIO" /><ref name="Prato" /><ref name="Britannica">{{cita web|url=https://www.britannica.com/biography/Peter-Gabriel|titolo=Peter Gabriel|accesso=31 marzo 2017|lingua=en}}</ref> Se le prime produzioni sono ancora segnate dai trascorsi dell'artista con i [[Genesis]], il quarto album ''Peter Gabriel'' (1982) si svincola definitivamente dal [[rock progressivo]] con la sua musica fatta di «[[flauto di Pan|flauti andini]] ricreati al [[Fairlight CMI|Fairlight]], [[Steve Reich]] in rock, l'Africa racchiusa in un satellite e mandata a spiarci da lassù.»<ref>{{cita libro|titolo=Rock. 500 dischi fondamentali|autore=Eddy Cilìa, Federico Guglielmi|editore=Giunti|anno=2002|p=102}}</ref> Della sua discografia si segnalano ''So'' (1986) che fonde sonorità accessibili e sperimentazione citando il [[funky]] e il rock,<ref name="GT">{{cita libro|titolo=Il dizionario del pop-rock|autore=Enzo Gentile, Alberto Tonti|editore=Zanichelli|anno=2014|pp=630-31}}</ref> e la prova strumentale di ''Birdy'' (1985) fra le uscite più complesse dell'artista.<ref>{{cita libro|titolo=Enciclopedia Rock - '90 (quinto volume)|autore=Eddy Cilìa|editore=Arcana|anno=2001|p=205}}</ref> Ha successivamente approfondito il discorso della world music come confermano la seminale colonna sonora di ''Passion'' (1989): un album di "voci, echi e profumi senza tempo, sospesi tra la terra e il cielo, a spazzare via pregiudizi e frontiere culturali"<ref name="GT" /> e il più recente ''Big Blue Ball'' (2008)<ref name="Britannica" /> mentre alcune delle sue ultime uscite sono rivisitazioni in chiave orchestrale di brani suoi e di altri artisti (''Scratch My Back'' del 2010 e ''New Blood'' del 2011). Il profilo a lui dedicato nel sito di ''MTV'' lo inserisce fra gli esponenti dell'[[album-oriented rock]] e del [[college rock]].<ref name="MTVBIO" />
Peter Gabriel è stato molto importante per la svolta world music di [[Claudio Baglioni]], che conobbe nel 1988 in occasione del concerto [[Human Rights Now!]] a [[Torino]]. Il cantautore romano si servì di alcuni musicisti dello stesso Gabriel, come [[Tony Levin]] e [[Manu Katché|Manu Katchè]], per la realizzazione del suo opus magnus [[Oltre (Claudio Baglioni)|Oltre]], registrato tra il [[1988]] e il [[1990]] quasi interamente nelle sale di registrazione Real World di proprietà del musicista britannico. Fu proprio quest'ultimo a convincere Baglioni ad adottare uno stile più scenografico, e trasformare suoi concerti in spettacoli di danza e teatro, come se fossero delle specie di musical.<ref>{{Cita web|url=https://qe-magazine.com/claudio-baglioni-ed-io-continuo-a-sognare/|titolo=Claudio Baglioni: "Ed io continuo a sognare...|autore=A. M. P. Monaco|sito=QE MAGAZINE|data=9 agosto 2021|lingua=it|accesso=26 maggio 2024}}</ref>
==
Gabriel ha suonato al fianco di [[Cat Stevens]], per la prima volta dopo la collaborazione del [[1970]], durante il concerto organizzato da [[Nelson Mandela]] a [[Johannesburg]].{{senza fonte}}
Mentre l'intervallo fra i vari album è continuato a crescere nel tempo (sei anni tra ''[[So (Peter Gabriel)|So]]'' e ''[[Us (Peter Gabriel)|Us]]'', dieci tra quest'ultimo e ''[[Up (Peter Gabriel)|Up]]'') Gabriel ha mantenuto una squadra abbastanza stabile di musicisti e tecnici. [[Tony Levin]], [[bassista]] e suonatore di [[Chapman Stick|Stick]], ha partecipato a ogni progetto e ''tour'' di Gabriel sin dal [[1976]]; il [[chitarrista]] [[David Rhodes]] è stato con Gabriel sin dal [[1979]], sia in studio sia in tour. Peter Gabriel è noto anche per le sue collaborazioni con artisti di spicco: dai co-produttori come [[Bob Ezrin]], [[Robert Fripp]], [[Steve Lillywhite]] e [[Daniel Lanois]], ai musicisti come [[Billy Cobham]], [[L. Shankar]], [[Youssou N'Dour]], [[Larry Fast]], [[Nusrat Fateh Ali Khan]], [[Phil Collins]], [[Sinéad O'Connor]], [[Kate Bush]], [[Paula Cole]], [[Brian Eno]], [[Peter Hammill]], [[Papa Wemba]], [[Paul Weller]], [[Manu Katché]], [[Stewart Copeland]], [[Joni Mitchell]], [[Tom Robinson]], [[The Call (gruppo musicale)|The Call]], [[Tony Childs]], [[Nona Hendryx]].
Nel corso degli anni Gabriel ha collaborato più volte con la cantante britannica [[Kate Bush]]; la Bush ha registrato i cori per le canzoni ''Games Without Frontiers'' e ''No Self Control'' e nel 1986 ha duettato con Gabriel in ''[[Don't Give Up (Peter Gabriel e Kate Bush)|Don't Give Up]]''. Nel [[1979]] Gabriel è apparso come ospite nello speciale televisivo della Bush e il loro duetto sulle note di ''Another Day'' di [[Roy Harper]] venne quasi pubblicato come singolo.
Gabriel ha anche collaborato con [[Laurie Anderson]] nella lavorazione di due versioni di una canzone dell'artista statunitense: ''Excellent Birds''. La prima versione sarebbe stata pubblicata nel suo album ''[[Mister Heartbreak]]'' e un'altra leggermente diversa, intitolata ''This Is the Picture (Excellent Birds)'' è apparsa su ''[[So (Peter Gabriel)|So]]'' di Gabriel.
Nel [[1987]] Laurie Anderson, mentre consegnava un premio a Gabriel, raccontò che una volta le sessioni di registrazione si erano protratte sino a tarda notte e la voce di Gabriel aveva cominciato a suonare strana, quasi sognante. Scoprirono poi che si era addormentato davanti al [[microfono]], ma aveva continuato a cantare.{{senza fonte}}.
Sempre nel [[1987]] appare nell'album omonimo di [[Robbie Robertson]], duettandoci in ''Fallen Angel'' e apparendo nel relativo videoclip.
Nel [[1988]] Gabriel duettò con [[Joni Mitchell]] in ''My Secret Place'' per l'album di quest'ultima ''[[Chalk Mark in a Rain Storm]]''. La canzone divenne un singolo di discreto successo, anche grazie al videoclip in bianco e nero diretto da [[Anton Corbijn]].
Appare in un cameo nella parte di se stesso nel film ''[[New York Stories]]'' ([[1989]]) nell'episodio diretto da [[Martin Scorsese]] ''Lezioni dal Vero'', al fianco di [[Rosanna Arquette]] con la quale all'epoca era fidanzato.
Nel 1994 appare nel disco ''[[The Glory of Gershwin]]'' prodotto da [[George Martin (produttore)|George Martin]] e registrato da vari artisti, che interpretano brani del grande compositore statunitense insieme al celebre armonicista [[Larry Adler]]. L'album è registrato in occasione dell'ottantesimo compleanno di Adler e vede la partecipazione di 16 grandi voci tra cui [[Elton John]], [[Kate Bush]] e [[Sting]]. Peter interpreta una struggente versione di ''[[Summertime (George Gershwin)|Summertime]]''.
Nel 1995 con i ''Deep Forest'' canta ''While the Heart Sleeps'' nei titoli di coda del film ''Strange Days'' di ''Kathryn Bigelow''.
Nel 2000 ''Elizabeth Fraser'' dei ''Cocteau Twins'' e ''Paul Buchanan'' dei ''Blue Nile'' cantano ''Downside Up'' nel suo disco ''OVO''.
Nel 2000, insieme a [[Zucchero Fornaciari]], [[Anggun]], [[Patrick Bruel]], [[Stephan Eicher]], [[Faudel]], [[Lokua Kanza]], [[Lââm]], [[Nourith]], [[Axelle Red]] l'artista inglese partecipa a un progetto di beneficenza per la lotta contro l'[[AIDS]], cantando il singolo di [[Erick Benzi]] ''Qui Sait''.
Nel 2001 collabora sempre con [[Zucchero Fornaciari]] per l'incisione dell'album ''[[Shake (Zucchero Fornaciari)|Shake]]''.
Nel [[1998]] Gabriel appare nella colonna sonora di ''Babe: Pig in the City'' (titolo it. ''[[Babe va in città]]'') non come compositore ma come cantante nella canzone ''That'll do'', scritta da [[Randy Newman]]. La canzone ricevette una nomination agli [[Premio Oscar|Oscar]] e alla cerimonia di consegna dei premi Gabriel e Newman eseguirono dal vivo il pezzo. Gabriel appare anche nella colonna sonora di ''[[Shall We Dance? (film 2004)|Shall We Dance?]]'' nel 2004, cantando ''The Book of Love'' dei [[The Magnetic Fields]]. La stessa è stata utilizzata da [[Bill Lawrence]] nell'ultimo episodio della serie ''[[Scrubs]]'', come pezzo di chiusura della serie.
Nel [[2008]] esce il lungometraggio di fantascienza ''[[WALL•E]]'' nella cui colonna sonora è presente il brano inedito di Peter Gabriel ''Down to Earth'' che accompagna i titoli di coda. Il brano è apparso nella raccolta ''Rated PG''<ref>{{Cita web|lingua=en-GB|url=https://petergabriel.com/release/rated-pg/|titolo=Rated PG|sito=PeterGabriel.com|accesso=2025-02-18}}</ref> del 2019, assieme ad altre canzoni scritte per (o utilizzate in) diversi film.
Nel 2016 collabora con [[Ryan Tedder]] degli [[OneRepublic]] nel loro quarto album, ''Oh My My''.
Nel 2022 collabora con gli [[Arcade Fire]] nel disco ''WE'' facendo il controcanto nel brano ''Unconditional II''.
== Vita privata ==
Nel 1971, all'età di 21 anni, si è unito in matrimonio con Jill Moore, figlia di un barone. Da lei ha avuto due figlie, Anna-Marie (nata nel 1974) e Melanie (nata nel 1976). Anna-Marie è una regista che ha filmato e diretto i DVD live del padre. Melanie è una musicista che ha più volte anche fatto da corista nella band di Gabriel dal 2002. Entrambe le figlie appaiono nella sequenza finale del videoclip di ''Sledgehammer''. Peter Gabriel ha lasciato la moglie dopo aver scoperto la sua relazione con David Lord, il co-produttore del suo quarto album. Dopo il divorzio, ha attraversato un periodo di depressione e frequentato sessioni di psicoterapia per sei anni. Peter Gabriel è stato per qualche tempo compagno dell'attrice [[Rosanna Arquette]]. Nel 2002 Gabriel è passato a nuove nozze Meabh Flynn, con la quale ha avuto due figli maschi, Ralph Isaac e Luc. Nel 2021, la cantante irlandese [[Sinéad O'Connor]] ha rivelato la sua breve relazione con Gabriel, risalente agli anni '80, quando lui aveva appena divorziato.
Peter Gabriel è un seguace della [[psicomagia]] di [[Alejandro Jodorowsky]], con il quale ha anche collaborato per progetti che non hanno mai visto la luce.
Dal 10 maggio [[2003]] è cittadino onorario del comune di [[Arzachena]], dove possiede una casa.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2003/maggio/11/Cerimonia_per_Peter_Gabriel_cittadino_co_0_030511108.shtml ''Cerimonia per Peter Gabriel cittadino onorario di Arzachena''] Corriere della sera.</ref>
== Discografia ==
{{Vedi anche|Discografia di Peter Gabriel}}
*1977 – ''[[Peter Gabriel (1977)|Peter Gabriel (Car)]]''
*1978 – ''[[Peter Gabriel (1978)|Peter Gabriel (Scratch)]]''
*1980 – ''[[Peter Gabriel (1980)|Peter Gabriel (Melt)]]''
*1982 – ''[[Peter Gabriel (1982)|Peter Gabriel (Security)]]''
*1983 -- [[Plays Live]]
*1986 – ''[[So (Peter Gabriel)|So]]''
*1987 -- [[Live in Athens|Live in Athenes]]
*1992 – ''[[Us (Peter Gabriel)|Us]]''
*1994 -- [[Secret World Live|Secret world live]]
*2000 -- [[OVO (album)|OVO]]
*2002 – ''[[Up (Peter Gabriel)|Up]]''
*2010 – ''[[Scratch My Back (Peter Gabriel)|Scratch My Back]]'' (cover)
*2011 – ''[[New Blood (Peter Gabriel)|New Blood]]'' (version sympho)
*2023 – [[I/O (Peter Gabriel)|''I/O'']]
== Colonne sonore ==
* ''[[Birdy (colonna sonora)|Birdy]]'' (1985)
* ''[[Passion: Music for The Last Temptation of Christ|Passion]]'' (1989)
* ''[[OVO (album)|OVO]]'' (2000)
* ''[[Long Walk Home: Music from the Rabbit-Proof Fence|Long Walk Home]]'' (2002)
* ''Rated PG'' - [[Record Store Day]] Release (2019)<ref>[https://petergabriel.com/release/rated-pg/?utm_source=Peter+Gabriel+Master+List+%28GDPR%29&utm_campaign=36566abefc-EMAIL_CAMPAIGN_2019_02_28_18_00&utm_medium=email&utm_term=0_90d7df8b11-36566abefc-&mc_cid=36566abefc&mc_eid=[UNIQID] petergabriel.com]</ref>
== VHS - DVD - Blu-Ray ==
*1987 – ''CV The video'' (videoclip)
*1990 – ''POV (Point of View)'' (concerto di Atene 1988)
*1993 – ''All About Us'' (videoclip)
*1994 – ''[[Secret World Live (DVD)|Secret World Live]]'' (DVD del concerto dal Secret World Tour 1992/93, RIAA: Platinum)
*2003 – ''[[Growing Up Live]]'' (DVD del concerto dal Growing Up Tour 2002/03, RIAA: Platinum)
*2004 – ''[[Play (DVD)|Play]]'' (compilation DVD con tutti i suoi videoclip, con video bonus videos e audio rimasterizzato. La musica di diverse tracce è stata remixata e il mix originale è disponibile come traccia audio alternativa)
*2004 – ''A Family Portrait – A Film By Anna Gabriel'' (figlia di Peter Gabriel, Anna Marie Gabriel, dirige un film su suo padre durante il tour Growing Up and Still Growing Up)
*2005 – ''[[Still Growing Up: Live & Unwrapped]]''
*2011 – ''New Blood: Live in London''
*2013 – ''Live in Athens 1987''
*2014 – ''Back to Front: Live in London''
==
*1977 – ''[[Solsbury Hill (singolo)|Solsbury Hill]]'' ''(versione #1)''
*1977 – ''[[Modern Love/Slowburn|Modern Love]]'' (di Peter Medak)
*1980 – ''[[Games Without Frontiers]]'' (di David Mallet)
*1982 – ''[[Shock the Monkey]]'' (di Brian Grant)
*1983 – ''[[I Don't Remember]]'' (di Marcello Anciano)
*1986 – ''[[Sledgehammer (Peter Gabriel)|Sledgehammer]]'' (di Stephen R. Johnson)
*1986 – ''[[Don't Give Up (Peter Gabriel e Kate Bush)|Don't Give Up]]'' ''(versione #1: con Kate Bush)'' (di Godley & Creme)
*1986 – ''[[Big Time (Peter Gabriel)|Big Time]]'' (di Stephen R. Johnson)
*1986 – ''[[Mercy Street]]'' (di Matt Mahurin)
*1987 – ''[[Don't Give Up (Peter Gabriel e Kate Bush)|Don't Give Up]]'' ''(versione #2: con Kate Bush)'' (di Jim Blashfield)
*1987 – ''[[Red Rain]]'' (di Matt Mahurin)
*1987 – ''[[Biko (Cry for Freedom)]]'' (di Godley & Creme)
*1989 – ''[[Zaar]]'' (con Stefan Roloff) (di Stefan Roloff)
*1990 – ''[[Solsbury Hill (singolo)|Solsbury Hill]]'' ''(versione #2)'' (di Graham Dean & Peter Gabriel)
*1990 – ''[[Shaking the Tree]]'' (con Youssou N'Dour) (di Isaac Julien)
*1992 – ''[[Digging in the Dirt]]'' (di John Downer)
*1992 – ''[[Steam (Peter Gabriel)|Steam]]'' (di Stephen R. Johnson)
*1993 – ''[[Blood of Eden]]'' (di Michael Coulson & Nicholas Bruce)
*1993 – ''[[Kiss That Frog]]'' (di Brett Leonard)
*1993 – ''[[Come Talk to Me]]'' (di Matt Mahurin)
*1993 – ''[[Solsbury Hill (singolo)|Solsbury Hill]]'' ''(versione #3)''
*1994 – ''[[Lovetown]]'' (di Michael Coulson)
*2002 – ''[[The Barry Williams Show]]'' (di Sean Penn)
*2003 – ''[[Growing Up (Peter Gabriel)|Growing Up]]'' (di Francois Vogel)
*2003 – ''[[The Drop (brano musicale)|The Drop]]'' (di Glenn Marshall)
== CD-ROM interattivi ==
* [[1994]] – ''X plora 1''
* [[1996]] – ''Eve''
== Formazione ==
=== Attuale ===
*Peter Gabriel - [[voce]]
*Richard Evans - [[chitarra]], [[tin whistle]], voce (1992-presente)
*[[David Rhodes]] - chitarra, voce (1982-presente)
*[[Tony Levin]] – [[basso elettrico|basso]], voce (1978-1979; 1983-presente)
*[[Manu Katché]] - [[Batteria (strumento musicale)|batteria]] (1982-presente)
=== Altri membri ===
*[[Sid McGinnis]] - [[chitarra]] (1978-1979)
*[[Jerry Marotta]] - [[Batteria (strumento musicale)|batteria]] (1978-1982)
*[[John Giblin]] - [[Basso elettrico|basso]] (1980-1981)
*David Sancious - tastiere, voce (1986-1987, 2014)
*Jean-Claude Naimro - tastiere, voce (1990-1994)
*Rachel Z - tastiere, voce (2002-2004)
*Ged Lynch - batteria, percussioni (2000-2007)
*[[Bill Laswell]] - [[Basso elettrico|basso]] (1982-1984)
*[[John Ellis (chitarrista)|John Ellis]] - [[chitarra]] (1976-1977)
*[[Steve Hunter]] – [[chitarra]] (1977-1978)
*[[Jozef Chirowski]] – [[Tastiera elettronica|tastiera]] (1977-1981)
*[[Allan Schwartzberg]] – [[Batteria (strumento musicale)|batteria]] (1977-1978)
== Riconoscimenti ==
Nel [[2006]] vince il premio "Man of peace 2006", opera in bronzo dal titolo ''Dafne per la Pace'' realizzata da [[Virgilio Mortet]], consegnato al Summit dei [[Nobel per la pace]] al [[Campidoglio]], a Roma.
Nel 2008 gli è stato conferito il [[Premio Quadriga]].
Nel [[2009]] vince insieme a [[José Antonio Abreu]] il premio Polar Music Prize che viene considerato come il "Nobel della Musica" e assegnato dall'Accademia Reale Svedese della Musica.
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
* AA. VV., ''Peter Gabriel, interviste, storie e travestimenti. Discografia completa da solo e con i Genesis'',. Arcana, 1985 ISBN 88-85008-77-1
* Armando Gallo, ''Peter Gabriel'', Omnibus Press, 1986 (libro fotografico a tiratura limitata) ISBN 0-7119-0783-8
* Tommaso Ridolfi, ''Peter Gabriel, Sognando un mondo reale'', Gammalibri, 1987
* Spencer Bright, ''Peter Gabriel, an authorized biography'', Pan Books, 1988
* Giampiero Cara, Alessandro Staiti, ''Peter Gabriel'', Big Parade, 1989
* Alfredo Marziano, ''Peter Gabriel, Suoni senza frontiere'', Auditorium, 1998
* Ida Tiberio, ''Peter Gabriel, Esplorazioni nel mondo reale'', Giunti, 1998
* [[Mario Giammetti]], ''Peter Gabriel il trasformista'', Arcana, 1999
* Chris Welch, ''La vita segreta di Peter Gabriel'', Giunti, 2000
* Daryl Easlea, ''Senza frontiere - vita e musica di Peter Gabriel'', Arcana, 2014
* [[Mario Giammetti]], ''Peter Gabriel Not One Of Us'', Edizioni Segno, 2016
*Paul Hegarty, ''Peter Gabriel. Global Citizen'', Reaktion Books, 2018
;Libri di traduzione testi:
* ''Peter Gabriel: edito, inedito, inatteso'', Sconcerto, 1983 (trad. Bernardo)
* ''Peter Gabriel'', Edizioni Grafiche Lo Vecchio, 1997 (trad. Francesco Fabiano)
* ''Le canzoni di Peter Gabriel'', Editori Riuniti, 2004 (trad. Davide Castellini)
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{
{{Genesis}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|musica}}
[[Categoria:
[[Categoria:
[[Categoria:
[[Categoria:
[[Categoria:Vincitori di Grammy]]
[[Categoria:Vincitori di MTV Video Music Award]]
[[Categoria:Vincitori di Vota la voce]]
[[Categoria:Polistrumentisti britannici]]
|