Alatri: differenze tra le versioni
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|Data elezione = 18-10-2021
|Data istituzione =
|Sottodivisioni = Vedi [[#Contrade|elenco]]
|Divisioni confinanti = [[Collepardo]], [[Ferentino]], [[Frosinone]], [[Fumone]], [[Guarcino]], [[Morino]] (AQ), [[Trivigliano]], [[Veroli]], [[Vico nel Lazio]]
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}}
'''Alatri''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/aˈlatri/}}<ref>• {{DOP|id=1002363|lemma=Alatri}}<br />• {{Dipi|Alatri}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{
Conosciuta in epoca antica con il nome latino di ''Aletrium''<ref>Rodolfo Fonte-A-Nive, ''Sui munimenti ed altre costruzioni poligonie'', Pubblicazione della Sezione di Roma del Club Alpino Italiano, Roma, p. 109</ref> fu in origine uno dei principali centri del [[osco-umbri|popolo osco-umbro]] degli [[Ernici]]<ref name="istituto archeologico">''Antichità di Alatri'', Bullettino dell'Imperiale istituto archeologico germanico, Sezione romana, Vol. IV, 1889, p. 136.</ref>. Gli abitanti sono noti come ''alatresi'', ''alatrensi'' o ''alatrini<ref>La forma ''Alatrini'', sentita come desueta, è di origine [[lingua latina|tardo-latina]] («Vetustissima et fidelissima civitas Alatrina», [[motto]] dello [[stemma]] comunale). Nel latino classico troviamo ''Aletrinas, -atis'' (un esempio in [[Marco Tullio Cicerone|Cicerone]], ''Pro Cluentio'': «municipio aletrinati»).</ref>''. Nota soprattutto per l'[[acropoli di Alatri|acropoli]] preromana cinta da [[Architettura megalitica del Lazio meridionale|mura megalitiche]], della quale risalta per imponenza la ''Porta Maggiore'', seguita dalla ''Porta Minore'' o ''dei Falli''<ref>{{Cita web|url=http://www.angolohermes.com/Luoghi/Lazio/Alatri/acropoli.html|titolo=L'Acropoli di Alatri - Lettura di un passato che vive|accesso=14 settembre 2017}}</ref>'','' possiede inoltre un significativo patrimonio di monumenti di notevole interesse architettonico e artistico, quali la chiesa collegiata [[Architettura romanica|romanico]]-[[gotico|gotica]] di [[Collegiata di Santa Maria Maggiore (Alatri)|Santa Maria Maggiore]], la [[concattedrale di San Paolo|basilica concattedrale di San Paolo]], le chiese di [[chiesa di San Francesco (Alatri)|San Francesco]] e San Silvestro, il [[protocenobio di San Sebastiano]], le ottocentesche fontane monumentali, il [[palazzo Gottifredo]] e il [[palazzo Conti-Gentili]] ornato da una grande meridiana murale. Di rilievo storico è il [[campo di internamento di Fraschette]] costruito durante la seconda guerra mondiale.
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La città di Alatri sorge su una collina bigemina della Valle Latina<ref>Francesco Maria Pasanisi, Testo di geografia per le scuole secondarie superiori, Società editrice Dante Alighieri di Albrighi, Segati e C., 1905, p. 639.</ref>, alle pendici dei [[Monti Ernici]] che costituiscono il confine naturale del [[Lazio]] con l'[[Abruzzo]].
Il vasto territorio alatrense, pianeggiante a sud e montuoso o collinoso per la parte restante, comprende anche l'[[isola amministrativa]] di
Tra le cime che si elevano ci sono il [[Monte Brecciaro]] e il [[Monte Cappello (Ernici)|Monte Cappello]].
Secondo la Carta Geologica d'Italia redatta dal Servizio Geologico d'Italia<ref name="notageologia">{{cita web|url=http://www.apat.gov.it/Media/carta_geologica_italia/tavoletta.asp?foglio=151|titolo=Servizio Geologico d'Italia - Carta Geologica d'Italia, foglio n° 151 (Alatri)|accesso=6 settembre 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120322102056/http://www.apat.gov.it/Media/carta_geologica_italia/tavoletta.asp?foglio=151
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Alatri}}
Secondo i dati medi del trentennio [[1961]]-[[1990]], ad Alatri la [[temperatura]] media del mese più freddo, gennaio, si attesta a +5,6 °C, mentre quella del mese più caldo, agosto, è di +23,2 °C<ref>{{cita web |
{{ClimaAnnuale
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== Origini del nome ==
Il nome di ''Alatri'' deriva dal nome [[lingua latina|latino]] ''Aletrium'' (talora italianizzato in ''Aletrio''<ref name=Ritarossi1999>Mario Ritarossi. ''Aletrium. Una visita al centro storico di Alatri''. Tofani Editore, Alatri, 1999.</ref>) testimoniato anche in [[Lingua greca antica|greco antico]] nella forma Ἀλέτριον, trasformato in ''Alatrium'' nella pronuncia popolare ([[Tito Maccio Plauto|Plauto]] e ''Liber coloniarum'') e che, {{
[[File:Alatri-Stemma.png|thumb|upright=0.5|La Torre alata nello stemma di Alatri]]
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== Storia ==
{{vedi anche|Storia di Alatri}}
[[File:Villa Giulia ricostruzione del tempio etrusco 01.JPG|thumb|left|upright|Ricostruzione del tempio di Alatri ([[Museo nazionale etrusco di Villa Giulia]], [[Roma]])]]
[[File:Portico Betilieno Alatri.jpg|thumb|left|upright|I resti del portico fatto costruire da Betilieno Varo]]
La presenza umana nel territorio di Alatri è accertata dal periodo [[Età del rame|calcolitico]]. L'archeologo francese [[Louis-Charles-François Petit-Radel]] ([[1756]]-[[1836]]) pose la datazione della fondazione di Alatri prima della Seconda Colonia Pelasgica, risalente al 1539 a.C.
Tra il [[III secolo a.C.|III]] e il II secolo a.C. si data il piccolo ''[[Tempio romano|tempio]] di Alatri'', di tipo etrusco-italico, i cui resti sono conservati anch'essi nel museo civico mentre nel [[Museo nazionale etrusco di Villa Giulia]] a Roma ne è ospitata una celebre ricostruzione a grandezza naturale. Nel [[90 a.C.]] Alatri ottenne la piena [[cittadinanza romana]]. Si suppone che il [[Cristianesimo]] sia arrivato già nell'età apostolica, sebbene la presenza di cristiani nella città non sia documentata prima del [[380]].
Dopo la caduta di Roma la città subisce le invasioni barbariche e la sanguinosa guerra tra [[Odoacre]] e [[Teodorico il Grande|Teodorico]]. Nel [[543]] Alatri è saccheggiata da [[Totila]] e rimane completamente distrutta; l'anno successivo viene inclusa nel Ducato romano, soggetto all'autorità papale. Nel [[1173]] Alatri conquista l'autonomia comunale. A quell'anno risale l'elezione dei consoli.<ref>''Storia dell'arte italiana'', G. Einaudi, 1980, Parte 3, Volume 1, p. 293.</ref>. Nel [[1186]] la città, durante le lotte del papato contro l'impero, è assediata dall'esercito di [[Enrico VI di Svevia|Enrico VI]] al quale riesce tuttavia a resistere. Nel [[XIII secolo|Duecento]] il comune alatrense si espande a danno dei paesi limitrofi: sottomette Collepardo ed in seguito anche [[Trivigliano]], e aggredisce [[Vico nel Lazio]], che verrà assoggettata all'inizio del [[XIV secolo]], quando anche [[Frosinone]] sarà costretta a partecipare al Parlamento di Alatri e fornire truppe al comune ernico. Un forte periodo di sviluppo economico, monumentale ed edilizio si ha con la nomina del cardinal [[Gottifredo di Raynaldo]] a podestà nel [[1286]].
La [[cattività avignonese]] del papato coincide con una fase di decadenza per Alatri, che nel [[1324]] viene conquistata da Francesco de Ceccano. Il [[terremoto del 1349]] danneggia gravemente il centro abitato, mentre nel [[1357]] le ''[[Costituzioni egidiane]]'' obbligano la città a restituire la signoria su Trivigliano al papato e quella su Torre ai Caetani. Durante lo [[Scisma d'Occidente]] la città è occupata dalle milizie papali e rimane forzatamente fedele a [[Papa Urbano VI]]. Tuttavia, a seguito dell'ingresso in città di Onorato Caetani, che cattura quaranta nobili, gli alatrensi per difendersi da ulteriori scorrerie nominano i Conti signori della città. Nel [[XV secolo|Quattrocento]] il dominio sulla città da parte di re [[Ladislao I di Napoli]] ([[1408]]-[[1414]]) divide la città in fazioni. In seguito, salvo la breve signoria di [[Filippo Maria Visconti]] nel [[1434]], Alatri deve sottostare al diretto potere pontificio, che si fa più soffocante. Nel [[XVI secolo]] il [[sacco di Roma (1527)|Sacco di Roma]] e la successiva occupazione spagnola lasciano la città impoverita e a dover fronteggiare la [[peste]]. La situazione economica si aggrava anche a causa di lunghe lotte con i comuni vicini e delle occupazioni da parte di Cesare di Caietani prima e di [[Fernando Álvarez de Toledo]] poi.
Una riorganizzazione sociale e religiosa viene promossa da [[Ignazio Danti]], vescovo della città dal [[1583]] al [[1586]], ricordato in particolare per la costruzione del monastero dell'Annunziata. Il [[XVII secolo]] per Alatri è segnato da due [[terremoto|terremoti]] (1617 e 1654) e nuovamente dalla [[peste del 1656]]. Nel [[XVIII secolo|Settecento]] la città raggiunge gli ottomila abitanti; viene attuata una riforma delle istituzioni locali, e nel [[1729]] viene istituito il Collegio delle Scuole Pie.
Con la proclamazione della [[Repubblica Romana (1798-1799)|Repubblica Romana]] nel [[1798]] emerge in città un ceto dirigente filofrancese, abbattuto però, nel luglio 1798, da una ribellione che sfocia in un massacro. Nel riordino amministrativo della provincia pontificia di [[Campagna e Marittima]] (che cambia nome in Dipartimento del Circeo), Alatri diviene capo cantone di un vasto territorio. Dal [[1809]] al [[1814]] la città subisce il dominio dell'impero napoleonico, e la deportazione in Francia di molti dissidenti e del vescovo Giuseppe Della Casa.
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Approssimativamente concentrica all'[[Acropoli di Alatri|Acropoli]], e costruttivamente analoga per la tecnica dell'opera poligonale, è una seconda e più ampia cinta di mura; lunga oltre due chilometri e quasi integralmente conservata, delimita un'area di circa 25 ettari costituente il centro storico della città, caratterizzandosi per il perfetto innesto delle strutture murarie su un ambiente naturale impervio e caotico. Lungo tale cerchia esterna delle mura, in corrispondenza dei tracciati viari più antichi ed importanti della città, si aprono cinque porte di accesso: Porta San Pietro, Porta San Francesco, Porta San Benedetto, Porta San Nicola e Porta Portati; di esse, in origine tutte sormontate da [[architrave|architravi]] monolitici, l'unica preservatasi nella struttura originaria è porta San Benedetto. La datazione delle mura è stata molto discussa, anche in rapporto alla realizzazione dell'acropoli, nell'ambito più generale della datazione delle strutture in opera poligonale.
[[File:Le mura di Porta S.Pietro - panoramio.jpg|thumb|left|Le mura a porta San Pietro]]
Secondo l'archeologo [[Filippo Coarelli]]<ref>Filippo Coarelli, ''Guida archeologica del Lazio'', Laterza.</ref> tali mura risalirebbero agli inizi del [[I secolo a.C.]], presumibilmente nel contesto delle lotte tra [[Gaio Mario]] e [[Lucio Cornelio Silla]], dopo la costituzione del municipio. La datazione è derivata da scavi condotti dallo studioso nell'originario terrapieno dietro la [[porte di Alatri#Porta San Benedetto|porta San Benedetto]]
Nel medioevo l'intero circuito, ad eccezione del tratto meridionale, già di per sé protetto da un duplice sbarramento [[megalito|megalitico]], fu ulteriormente rinforzato con l'inserzione di alti torrioni quadrangolari (fa eccezione il torrione detto "Brocchetti", circolare con base tronco-conica) dai quali veniva esercitato il controllo sui territori circostanti.
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Sulla sommità dell'acropoli, sul podio di un antico ''ierone'' ([[altare]] ernico) e sui resti di un tempio dedicato a [[Saturno (divinità)|Saturno]] sorgono rispettivamente la Basilica di San Paolo apostolo e l'attiguo Vescovado, risalenti al periodo altomedioevale: ne abbiamo notizie fin dal [[930]].
A seguito di un importante intervento di ristrutturazione effettuato nel corso del XVIII secolo, entrambi gli edifici si presentano al visitatore moderno con linee e forme settecentesche. La facciata della cattedrale, in pietra e laterizio, è stata realizzata assieme al campanile da
L'interno è a [[croce latina]], a tre [[navata|navate]] e con un lungo [[transetto]] sopraelevato in corrispondenza del [[presbiterio]].
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La chiesa [[collegiata]] di Santa Maria Maggiore risale al [[V secolo]]: fu edificata sulle rovine di un [[tempio]] pagano. L'aspetto romanico-gotico si deve principalmente alle profonde modificazioni operate nel XIII secolo<ref>{{Cita libro|autore=Giuseppe Capone|titolo=Santa Maria Maggiore. Storia di una chiesa e della vita religiosa di Alatri, dal protocenobio della Regula Magistri al secolo XIV|anno=1990|editore=Arti Grafiche Tofani|città=Alatri}}</ref>.
Dell'esterno va segnalato il grande [[rosone]] realizzato agli inizi del XIV secolo. Nella chiesa sono conservate pregevoli opere quali il gruppo ligneo della ''[[Nostra Signora di Costantinopoli|Madonna di Costantinopoli]]'' (XIII secolo), il ''Trittico del Redentore'' di Antonio da Alatri<ref>{{Cita web|url=http://www.camminideuropa.eu|titolo=Cammini d'Europa {{!}} Rete Europea di Cooperazione {{!}} Itinerari Culturali, Rotte, Cammini e Ciclovie|accesso=4 aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161028005703/http://www.camminideuropa.eu/
==== Chiesa di San Francesco ====
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Costruita tra la seconda metà del [[XIII secolo]] e la prima metà del [[XIV secolo|XIV]], si caratterizza per una struttura compatta, in stile [[gotico]]; la facciata presenta un portale archiacuto e un [[rosone]] a colonnine radiali. L'interno, in un'unica navata, venne ristrutturato in epoca [[barocco|barocca]] e conserva una nota ''Deposizione'' di scuola napoletana del Seicento, e un mantello risalente al XIII secolo attribuito a [[san Francesco d'Assisi]].
La chiesa aveva annesso un contiguo [[convento]], i cui ambienti sono adibiti a sala espositiva, e sono noti come il "Chiostro". In un'angusta intercapedine dell'ex-convento si trova un affresco di notevole interesse raffigurante un Cristo Pantocratore al centro di un labirinto<ref>{{Cita web|url=https://www.turistadimestiere.com/2015/10/alatri-citta-di-ciclopi-templari-e-di-un-labirinto-misterioso|titolo=Alatri, città di Ciclopi, Templari e di un labirinto misterioso}}</ref>.
==== Chiesa di Santo Stefano e monastero dell'Annunziata ====
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Costruita tra la fine del [[X secolo|X]] e l'inizio dell'[[XI secolo]] con dimensioni limitate, la chiesa di Santo Stefano aveva inizialmente forme romaniche. Venne ristrutturata ed ingrandita nel [[1284]] per volontà del cardinal Gottifredo di Raynaldo secondo i caratteri dell'architettura gotica. Un'[[epigrafe]] resta a ricordare l'ampliamento: è scolpita in caratteri gotici su due lastre collocate sugli stipiti del portale; il testo è in [[verso leonino|versi leonini]], ossia [[esametro|esametri]] e [[pentametro|pentametri]] in [[rima]] ed è dedicata al cardinal Gottifredo.
Nel XVI secolo venne privata della navata di sinistra per la costruzione del Monastero dell'Annunziata, fortemente voluto dal vescovo Ignazio Danti e da lui stesso progettato nel [[1586]]<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|autore=Giuseppe Capone|anno=1980|titolo=l Monastero della SS. Annunziata in Alatri|rivista=Deus Absconditus|città=Milano|volume=I, anno 71º|numero=suppl. al n° 3-4|pp=199-211}}</ref>
L'interno è tardobarocco e custodisce numerose opere d'arte tra le quali una pala del Seicento con i santi Stefano, Benedetto e Scolastica sull'altare maggiore<ref>{{Cita libro|autore=Giuseppe Capone|titolo=Una Vergine saggia, M. Scolastica dello Spirito Santo|anno=1976|editore=Tip. Tofani|città=Alatri}}</ref>
==== Chiesa di San Silvestro ====
[[File:Chiesa di San Silvestro.jpg|thumb|La chiesa di San Silvestro]]
Ubicata nella zona
Notevole, per l'intensità di espressione e per la sua antica fattura, è l'affresco di ''San Silvestro con il drago'' del [[XII secolo]], collocato sul lato destro dell'[[abside]]. Sul lato opposto immagini votive, rappresentazioni del [[Nuovo Testamento]] e successioni di santi, databili tra il XIII ed il XV secolo.
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;Chiesa di San Michele
Situata in piazza Sant'Anna, di fronte alla fontana Antonini, era parte dello scomparso ospedale di Santo Spirito; è costituita da un'unica navata ed ha un piccolo campanile a vela. Interessante l'ambiente [[ipogeo]] con un ''martirio di san Lorenzo''<ref name="visitalatri.it">{{Cita web |url=http://www.visitalatri.it/index.php/component/content/article/184 |titolo=Copia archiviata |accesso=21 dicembre
;Chiesa di Santa Lucia
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[[File:Palazzo Conti-Gentili.jpg|thumb|upright=1.4|Palazzo Conti-Gentili]]
Il Palazzo Conti-Gentili, edificio gentilizio che risale al XIII secolo, compone uno dei lati della piazza Santa Maria Maggiore
===== Palazzo Gottifredo =====
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[[File:Comune Alatri Sera.jpg|thumb|left|Palazzo Comunale]]
L'edificio originario venne innalzato nella prima metà del XII secolo, e fu in seguito ristrutturato nel [[1395]] e poi nel [[1558]]. L'attuale aspetto [[neoclassicismo|neoclassico]]
===== Palazzo Grappelli =====
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===== Palazzo Molella =====
Il Palazzo Molella è un edificio appartenente all'omonima famiglia di Alatri, di cui si ricorda il giurista [[Pompeo Molella]]. Precedentemente il palazzo dovrebbe essere stato di proprietà della famiglia alatrense dei Caccianti, molto attiva tra i secoli XV e XVI, così come è testimoniato dallo stemma lapideo, di chiara foggia rinascimentale, presente sul portone d'ingresso. Ospita la biblioteca Molella.
===== Palazzo Amore e Stampa =====
Risalente anch'esso al XIII secolo, il Palazzo Amore e Stampa deve l'aspetto attuale alla radicale ristrutturazione del [[1855]]. L'aspetto originario dell'edificio ci è suggerito dalle bifore tamponate e dagli arcate [[ogiva]]li al piano terreno. Il complesso ha inglobato l'antica [[sinagoga]] cittadina che sorgeva nel lato su vicolo Vezzacchi, dove è tuttora visibile una formella in pietra simbolo di una famiglia ebraica. In passato il palazzo ha ospitato il Collegio Stanislao Stampa
==== Fontane monumentali ====
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[[File:ChiesaDonna.jpg|thumb|upright|left|Chiesa della Donna]]
La chiesa della Donna si trova sulla [[Strada statale 155 di Fiuggi]], nel punto dove da questa si diparte via Provinciale, che conduce al centro di Alatri. Fu costruita nel [[XV secolo]] ma il suo aspetto risente di interventi del [[XVIII secolo]] e poi del [[XIX secolo|XIX]], quando l'ingresso venne spostato dal lato che guarda verso Alatri a quello opposto, sulla Statale
==== Chiesa della Maddalena ====
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==== Chiesa delle XII Marie ====
È una tipica cappellania rurale, situata fuori dell'abitato, costruita nel tardo Trecento a partire da una primitiva piccola [[Edicola (architettura)|edicola]]. La chiesa, ad unica navata, è particolarmente interessante per la teoria di Santi e Sante e per le dodici raffigurazioni [[maria (madre di Gesù)|mariane]] che ne adornano le pareti e danno il nome alla chiesa, attribuite alla mano del pittore tardo-gotico Antonio da Alatri.
Entrando, sulla parete sinistra, si può ammirare oltre ad una ''Madonna col Bambino'' e un ''Sant'Antonio Abate'', un'altra immagine della ''Vergine'' affiancata da una duplice raffigurazione di ''san Leonardo'' dall'inconfondibile attributo dei ceppi; accanto, la figura inginocchiata del committente. Ad altra mano appartengono invece le figure di ''san Giovanni Battista'', di ''Cristo nel Sepolcro'' e di ''san Floriano'', poste sulla parete di fondo. Nella piccola icona, invece, nel riquadro che accoglie una ''Madonna col Bambino tra i santi Giovanni Evangelista e Sisto I papa'' e in quelli che accolgono la ''Vergine col bambino e una figura di santa orante'', prevale decisamente lo stile senese. Sulla parete sinistra, ancora le raffigurazioni del pittore Antonio di Alatri con tre Vergini col Bambino insieme a santa Caterina d'Alessandria, santa Lucia e san Giovanni Battista. Infine, sulla parete d'ingresso trovano posto le ultime due immagini della ''Maternità di Maria''.
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La Chiesa di Portadini si trova immediatamente all'esterno del tratto meridionale della cinta muraria, in prossimità dell'omonima [[Porte di Alatri#Portadini|porta]], in un antico luogo di sosta per i contadini in cammino tra la città e i campi. È costituita da un unico ambiente e ha una semplice facciata con porta principale, due finestre laterali e una finestra centrale.
L'interno conserva un'icona rinascimentale, di autore ignoto, raffigurante una Madonna nell'atto di allattare; riguardo a tale immagine gli archivi storici del comune di Alatri narrano di un evento [[miracolo]]so che sarebbe avvenuto nel maggio [[1619]]: colpita da un sasso in corrispondenza della guancia, l'icona si sarebbe gonfiata sanguinando. L'evento è riportato anche tra gli atti pubblici dell'epoca. L'immagine viene venerata nel giorno della festa della
==== Chiesa di San Matteo ====
Situata a breve distanza da porta San Francesco, era già esistente nel XIII secolo assieme a un attiguo ospedale poi soppresso. Fu concessa nel 1778 dal vescovo Speranza alla confraternita della Passione<ref>[http://www.passionisti.org/JoomlaOLD/sito/mlp/alatri-4.htm Congrega della Passione di Alatri]</ref>. È punto di ritrovo e partenza della processione del Venerdì Santo.
==== Chiesa della Madonna della Sanità ====
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==== Campo di internamento delle Fraschette ====
Il [[Campo di internamento di Fraschette]] fu istituito nel 1941 dalle autorità militari del regime fascista nel territorio di Alatri, in località Fraschette. Entrò in funzione il 1º ottobre [[1942]] e rimase attivo fino al 19 aprile [[1944]]. Benché progettato per ospitare prigionieri di guerra, finì per diventare luogo di internamento di civili per lo più [[slavi]] e [[Grecia|greci]] e delle altre popolazioni direttamente in guerra con l'Italia. Nel dopoguerra fu riconvertito come campo profughi, dando accoglienza agli italiani di [[Istria]], [[Dalmazia]] ed [[Africa]] e successivamente ai profughi in fuga dai regimi comunisti, soprattutto ungheresi.
== Società ==
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=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre [[2017]] ad Alatri risultano residenti {{formatnum:2110}} cittadini stranieri. Le nazionalità più numerose sono le seguenti<ref name=":1">{{cita web|
* [[Romania]] - {{formatnum:1550}}
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=== Lingue e dialetti ===
{{vedi anche|Dialetto alatrense|Dialetti della Campagna e Marittima|Dialetto laziale centro-settentrionale}}
[[File:Linguistic map of Province of Frosinone.jpg|thumb|Carta linguistica del Lazio meridionale: l'area di interscambio linguistico tra i [[dialetti italiani mediani|dialetti mediani]] e quelli [[dialetti italiani meridionali|meridionali]] è bordata in rosso<ref name=dialetto>Merlo C., ''Fonologia del Dialetto di Sora''. Romano N., ''L'area di interscambio fra i dialetti centrali e quelli meridionali in Ciociaria''. ALI - Atlante Linguistico Italiano. Pellegrini G. B., ''Carta dei dialetti d'Italia''</ref>.]]
{{Citazione|Drent'a chessa baracca agliuminat<small>ə</small>,<br />t<small>ə</small> vid<small>ə</small> ss<small>ə</small> mucchitt<small>ə</small> 'nculor<small>ə</small> d<small>ə</small> rosa,<br />Tu, Juccia mè, ch<small>ə</small> stai tutta p<small>ə</small>nzosa<br />Forcia suspiri i penzi carch'a mì?...<br />O Juccia mè, sì 'n angigli, la fata d<small>ə</small> st<small>ə</small> cor<small>ə</small>.<br />Pu tti, bella, m'<small>ə</small>nt<small>ə</small>sech<small>ə</small><br />Je m<small>ə</small> strui d'amor<small>ə</small>...|Gerardo Celebrini e Giovanni Ricciotti, ''Juccia'' (1900)<ref>{{cita web |
Nella cittadina accanto alla [[lingua italiana]] resta vitale il [[dialetto alatrense]] o alatrese, un [[dialetto laziale centro-settentrionale]], parte quindi del più ampio gruppo dei [[dialetti mediani]]. Esso presenta tuttavia molte caratteristiche tipiche dei [[dialetti meridionali]], come la presenza dello [[scevà]]: difatti il comune di Alatri ricade – insieme a quelli di [[Frosinone]], [[Veroli]], [[Sora (Italia)|Sora]] – nella cosiddetta zona di interscambio linguistico tra i due gruppi<ref name=dialetto/>. L'alatrese fu studiato a fine Ottocento dal linguista [[Luigi Ceci]], nativo della città: suo è il saggio ''Vocalismo del dialetto d'Alatri'' (in Archivio glottologico italiano, X, 1886, pp. 167–176).
=== Religione ===
La comunità cattolica alatrense è organizzata all'interno della [[Diocesi di Anagni-Alatri]] in 15 parrocchie<ref>{{Cita web |url=http://www.parrocchiemap.it/parrocchiemap/consultazione/index_pm.jsp?id_diocesi=78 |titolo=Copia archiviata |accesso=11 marzo 2017 |dataarchivio=22 aprile 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210422173523/http://www.parrocchiemap.it/parrocchiemap/consultazione/index_pm.jsp?id_diocesi=78 |urlmorto=sì }}</ref>. In città è presente inoltre, in virtù della cospicua comunità rumena residente, una parrocchia dell'[[eparchia ortodossa rumena d'Italia]], ospitata nella chiesa di San Giovanni<ref>{{Cita web |url=http://episcopia-italiei.it/index.php/it/parrocchie/268-alatri |titolo=Copia archiviata |accesso=11 marzo 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160912030905/http://episcopia-italiei.it/index.php/it/parrocchie/268-alatri
=== Tradizioni e folclore ===
[[File:Ceci Virgilio.jpg|thumb|upright|Virgilio Ceci, più volte campione del Palio di Alatri]]
* San Sisto "Ginnàr'" (11 gennaio): anniversario dell'arrivo ad Alatri delle reliquie del Santo Patrono<ref>
* Processione del Venerdì Santo<ref>{{Cita libro|autore=Gigino Minnucci|titolo=Il giorno più atteso dell'anno. Venerdì Santo ad Alatri|anno=2010|editore=Ornello Tofani Editore|città=Alatri}}</ref>: rievocazione storico-religiosa delle [[Sacre scritture]], della ''[[via Crucis]]'' e del [[Golgota]];
* [[Festa di san Sisto]], il primo mercoledì dopo Pasqua.<ref name=EventiAlatri>{{Cita web |url=http://www.comune.alatri.fr.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/13 |titolo=Eventi sul sito del Comune |accesso
* ''
* [[Maria Santissima della Libera]] (8 settembre); in occasione della ricorrenza della compatrona di Alatri si svolge la "Fiera delle cipolle" (la sera del 7 settembre).<ref name=EventiAlatri />
* Palio delle Quattro Porte (una domenica di settembre): simile al classico gioco della [[ruzzola]], in costume d'epoca: una forma di [[parmigiano]] di circa 30 kg viene fatta rotolare lungo un percorso che termina presso il Chiostro di San Francesco;<ref name=EventiAlatri />
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=== Istruzione ===
==== Biblioteche ====
* Biblioteca comunale [[Luigi Ceci]] nel [[Palazzo Conti-Gentili]].<ref>{{cita web|url=http://www.comune.alatri.fr.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/29|titolo=Comune di Alatri. Biblioteca|accesso=14
* Biblioteca Totiana, costituita dal fondo librario e l’archivio personale del poeta, giornalista e artista romano [[Gianni Toti]] (1924-2007) e dal fondo librario e l’archivio personale della pittrice naif e traduttrice ungherese [[Marinka Dallos]] (1929-1992), sua compagna di vita<ref>{{cita web|url=https://www.visionimolteplici.it/|titolo=Biblioteca Totiana|accesso=2 agosto 2025}}</ref>.
* Biblioteca del Convento dei Cappuccini<ref>{{cita web|url=http://www.cappuccinilazio.com/frosinone/conventodialatri|titolo=Biblioteca del Convento dei cappuccini|accesso=14 gennaio 2020}}</ref>
==== Scuole ====
L'offerta formativa ad Alatri è organizzata su due asili nido, tre istituti comprensivi e due istituti di istruzione superiore, che complessivamente offrono un'[[Istruzione in Italia|offerta formativa]] composta da due asili nido, otto scuole dell'infanzia, nove scuole primarie, tre scuole secondarie, un istituto tecnico con 5 indirizzi
==== Museo civico ====
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=== Media ===
==== Televisione ====
* Ernica TV<ref>{{cita web|
=== Cucina ===
La cucina popolare alatrese è caratterizzata da un forte legame con l'agricoltura di sussistenza, che sempre ha prevalso nella [[Lazio meridionale|regione]]: non vi è quindi una netta tradizione legata ad animali di grossa taglia, né tanto meno al pesce. L'elemento centrale è quello [[cereali]]colo, con ottime elaborazioni di pasta (per lo più all'uovo), pane e dolci secchi. La carne più consumata è quella bianca, con [[Gallus gallus domesticus|pollami]] e [[coniglio|conigli]], anche se la regina della tavola resta sempre di origine [[ovini|ovina]], sia essa carne, che latte e derivati. Frutti e verdure sono quelli tipici dell'Italia centrale;
Di notevole qualità sono gli [[olio di oliva|oli d'oliva]] locali: nel [[2006]] l'Olio Quattrociocchi, del Frantoio Quattrociocchi Amerigo di Alatri, ha vinto l'undicesima edizione del Biol ad [[Andria]] con un voto di 82,60 su 100: è risultato il migliore del 2006 tra gli oltre 250 oli in gara, meritandosi il titolo di "Miglior olio biologico del mondo"<ref>
=== Eventi ===
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* ''Festival Internazionale del Folklore'' (12-16 agosto).<ref name=EventiAlatri />
* ''Alatri Jazz'' (fine luglio-primi di agosto).<ref name=EventiAlatri />
* ''International children's folk festival'' (fine maggio).<ref>
<!--* {{sf|[[Biennale d'arte contemporanea]]: da ricordare le esposizioni di [[Joan Miró]], [[Salvador Dalí]], [[Ugo Nespolo]], [[Mario Giacomelli]]; nel 2005 per la XXX edizione della Biennale, è stata allestita una mostra antologica dell'opera di [[Giacomo Manzù]]}}
* {{sf|Premio Giornalistico [[Alberto Minnucci]]: concorso giornalistico nazionale riservato al corrispondente locale, la giuria è presieduta da [[Sergio Zavoli]]; tra i premiati alla carriera: [[Bruno Vespa]], [[Enzo Biagi]], [[Carmen Lasorella]], [[Lilli Gruber]], [[Giorgio Tosatti]]}}-->
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=== Rioni del centro ===
Il centro storico, esclusa l'acropoli, si suddivide in nove zone, dette ''[[Rione|rioni]]'', risalenti al [[Medioevo]]; un decimo rione, ''Civette'', si è sviluppato grazie alle opere di [[edilizia residenziale pubblica]] nel secondo dopoguerra, su un colle ad ovest delle mura. Questo è l'elenco dei rioni, come riportati nello Statuto del Comune di Alatri<ref name=":2">{{Cita web|url=https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-fr-alatri.pdf|titolo=Comune di Alatri {{!}} Statuto|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220705164723/https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-fr-alatri.pdf
[[File:Rione Vineri Alatri.jpg|thumb|Stemma del Rione Vineri riprodotto nella pavimentazione della piazza principale]]
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== Economia ==
La vita economica della città di Alatri è abbastanza eterogenea senza dimostrare una vocazione univoca. Ampio spazio è dato nelle zone rurali alle coltivazioni di piccola e media estensione, con cereali e [[ortaggi]] nella pianura meridionale e [[Oliveto|oliveti]] e [[Vigneto|vigneti]] nella parte nord-orientale più collinosa: la produzione di [[olio di oliva]] raggiunge alti livelli qualitativi
Il settore [[industria]]le è sviluppato nella zona di Chiappitto ed in prossimità del Comune di Frosinone: qui sono presenti sia impianti di grandi [[multinazionale|multinazionali]] [[Industria metalmeccanica|metalmeccaniche]] (Omron), che imprese locali di interesse nazionale (Solac, Mazzocchia), che piccole imprese di artigianato industriale dalle dimensioni più ridotte. L'artigianato in senso stretto occupa ormai solo una piccola percentuale della popolazione e propone piccole lavorazioni del [[legno]], del [[cuoio]], oltreché l'arte del [[ricamo]] e dell'[[intaglio]].<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=2 | p=19,20}}</ref> Risentendo favorevolmente della posizione strategica in cui è situata, molti lavoratori sono pendolari con le grandi città e con il Polo industriale di Frosinone-Ferentino oppure si dedicano all'attività di autotrasportatori.
Dopo gli anni della crisi economica italiana, il centro storico si sta valorizzando come "centro commerciale naturale" attirando all'interno delle mura visitatori e turisti che alla sera animano i bar ed i locali notturni. Il [[Settore terziario|terziario]] è particolarmente sviluppato poiché Alatri si propone come erogatore di servizi privilegiato (scolastici, sanitari) per una vasta area della provincia.
Di seguito la tabella storica elaborata dall'Istat a tema '''Unità locali''', intesa come numero di imprese attive, ed addetti, intesi come numero addetti delle unità locali delle imprese attive (valori medi annui).<ref name=imprese>{{Cita web |url=http://asc.istat.it/asc_BL/ |titolo=Atlante Statistico dei comuni dell'Istat |accesso
{| class="wikitable"
|+
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== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
Il territorio di Alatri è attraversato da nord a sud dalla [[Strada statale 155 di Fiuggi|Strada Regionale 155 di Fiuggi]], che collega la città con [[Fiuggi]] e [[Subiaco]] in direzione nord, e Frosinone in direzione sud, permettendo così di raggiungere il casello dell'[[Autostrada A1 (Italia)|Autostrada A1]] del capoluogo.
Da marzo [[2010]] Alatri è servita anche dalla [[superstrada]] Ferentino-Sora, che attraversa la frazione di Tecchiena e collega la città da un lato al casello A1 di Ferentino (inaugurato a gennaio 2010) e alla vicina stazione ferroviaria, dall'altro alla [[Strada statale 690 Avezzano-Sora]] e quindi all'Abruzzo.
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=== Ferrovie ===
[[File:Alatri Stazione.jpg|thumb|La Stazione di Alatri]]
Dal [[1917]] al [[1978]], la [[ferrovia Roma-Fiuggi-Alatri-Frosinone]] collegava Alatri con Roma
=== Mobilità urbana ===
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=== Gemellaggi ===
Alatri è gemellata con<ref>{{Cita web |url=http://www.comune.alatri.fr.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/16 |titolo=Comune di Alatri |accesso
* {{Gemellaggio|Italia|Alife|1985}}
* {{Gemellaggio|Francia|Clisson|2000}}
* {{Gemellaggio|Francia|Saint-Lumine-de-Clisson|2000}}
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* {{Gemellaggio|Israele|Ness Ziona|<!-- dal? -->}}
Gemellaggio non di natura istituzionale ma delle rispettive comunità religiose cattoliche è quella che Alatri mantiene dal [[2002]] con [[Pietrelcina]], con la quale condivide il culto della Madonna della Libera<ref>{{cita web |url=http://www.cappuccinipietrelcina.com/maria-santissima-della-libera/ |titolo=Copia archiviata |accesso=18 luglio 2014 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140724144852/http://www.cappuccinipietrelcina.com/maria-santissima-della-libera/
=== Altre informazioni amministrative ===
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== Sport ==
=== Calcio ===
* [[Alatri Calcio|ASD Alatri]], principale formazione calcistica della città, nel campionato 2025-2026 milita nel campionato maschile di Promozione Lazio<ref>{{cita web|url=https://www.frosinonenews.eu/promozione-addio-psv-alatri-guarcino-ben-trovata-asd-alatri-la-societa-ad-una-svolta-storica/#amp_tf=Da%20%251%24s&aoh=17537055894025&csi=1&referrer=https%3A%2F%2Fwww.google.com&share=https%3A%2F%2Fwww.frosinonenews.eu%2Fpromozione-addio-psv-alatri-guarcino-ben-trovata-asd-alatri-la-societa-ad-una-svolta-storica%2F|titolo=Promozione, Addio PSV Alatri Guarcino, bentrovata ASD Alatri|accesso=2 agosto 2025}}</ref>
* ''A.S.D. Polisportiva Tecchien<nowiki/>a'', milita nel Campionato di Prima Categoria Lazio{{Senza fonte}}
=== Ciclismo ===
* Unione Ciclistica Alatri, nata nel [[1975]], affiliata alla [[Federazione Ciclistica Italiana]].<ref>
=== Pallacanestro ===
* A.D. Nuovo Basket Alatri:
=== Pallavolo ===
* ''A.S.D. Pallavolo Alatri'', partecipante al campionato femminile provinciale
=== Tennis ===
Sono presenti
=== Impianti sportivi ===
[[File:Chiappitto.jpg|thumb|
* Stadio comunale, località Chiappitto<ref name=AlatriSport>{{Cita web |url=http://www.comune.alatri.fr.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/28 |titolo=Gli impianti sportivi adl sito del Comune |accesso
* Palazzetto dello sport, località Chiappitto<ref name=AlatriSport />
*
* Palazzetto dello sport, località Tecchiena<ref name=AlatriSport />
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
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*
* {{cita web|url=http://www.angolohermes.com/Luoghi/Lazio/Alatri/acropoli.html/|titolo=La progenie Hetea|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170612113405/http://www.angolohermes.com/Luoghi/Lazio/Alatri/acropoli.html
* {{cita web|url=http://www.megalithic.it/i-tour-dei-predatori/alatri-la-storia-di-una-popolazione-venuta-da-lontano/|titolo=Megalithic.it}}, Storia di una popolazione venuta da lontano.
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