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''Internamento libero'' : [[Lungro]] (20) -- [[Rogliano (Italia)|Rogliano]] (15) -- [[Castrovillari]] (15) -- [[Acri (Italia)|Acri]] (7) -- [[Laino Borgo|Laino Bruzio]] (7) -- [[San Marco Argentano]] (7) -- [[Celico]] (5), [[Spezzano della Sila]] (5) -- [[Campana (comune italiano)|Campana]] (4) -- [[Mormanno]] (4) -- [[Santa Sofia d'Epiro]] (4) -- [[Carpanzano]] (3) -- [[Bianchi (Italia)|Bianchi]] (2) -- [[Cerisano]] (2)
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! Località / Totale presenze ebrei (1940-43) / Ebrei internati (estate 1943) /
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| [[San Marco Argentano]] / 87 / 0
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| Note (1940-43) : Il primo campo mfn['mo'vmf'mkvm ;mfvol;m klmf,folp;,.,cl'vm] ,fvokp
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| Note (1943-45) : Gli internati presenti in paese furono tutti liberati nel settembre 1943 con l'arrivo degli Alleati, inclusi quelli trasferiti a [[Ferramonti]].
<<La storia del Comune di Montechiarugolo negli anni della Seconda Guerra Mondiale è strettamente legata alle vicende di due luoghi: il Castello quattrocentesco appartenente alla famiglia Marchi e situato nel pieno centro del paese, e gli alberghi Terme e Bagni nella località di Monticelli Terme.>>
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Con la chiusura del campo, però, non terminò il ruolo occupato da Montechiarugolo nell'ambito del sistema concentrazionario fascista: nell'autunno 1943 si aprì una nuova fase che vide protagonista la neonata Repubblica Sociale Italiana. Dopo il tentativo di "isolamento" degli oppositori e dei nemici, ora iniziava la fase di "raccolta" di antifascisti ed ebrei, riuniti in campi di concentramento provinciali in attesa di essere trasferiti in campi di concentramento speciali e appositamente attrezzati. E così, il vice commissario federale del Partito Fascista Repubblicano di Parma, Guglielmo Ferri, in una circolare del 3 dicembre 1943 diretta ai commissari dei fasci repubblicani della provincia, dispose che fossero riattivati i campi di concentramento provinciali e che, in particolare, le donne e i bambini ebrei fossero raccolti negli alberghi Terme e Bagni di Monticelli Terme di Montechiarugolo. Il destino di chi passava per questo campo era ormai segnato: la deportazione nei campi di concentramento e di stermino nazisti. Le prime donne e bambini giunsero a Monticelli agli inizi di dicembre 1943. Alla fine del mese erano già 40. Il campo venne chiuso definitivamente il 9 marzo 1944 quando gli internati furono trasferiti tutti a Fossoli di Carpi, da dove partirono per Auschwitz insieme ad altre 835 persone con il convoglio del 5 aprile. Tra i bambini rinchiusi nei due edifici di Monticelli ci furono anche Donato e Cesare Della Pergola, figli del rabbino di Parma e di Emilia Camerini, catturati il 12 dicembre 1943 e condotti al campo con la madre, le zie e la nonna.
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[[Categoria:Antisemitismo]]▼
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== Storia ==
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[[Categoria:Campo di concentramento di Mauthausen-Gusen]]
[[Categoria:Gunskirchen]]
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