Orfanotrofio: differenze tra le versioni
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== Storia ==
Fin dal Medioevo si ha notizia di istituti creati per la cura dei [[Trovatello|trovatelli]]. In questi [[Brefotrofio|brefotrofi]], come quello fondato a Milano nel 787 per iniziativa dell'Arciprete Dateo, i bambini erano allevati fino all'età di sette anni. Non esistevano istituti che si curassero specificamente dei bambini orfani o abbandonati.<ref>Ottavio Andreucci, ''Gli orfanotrofi. Cenni storici'', Firenze: Giuseppe Mariani, 1856.</ref>
Il primo orfanotrofio d'[[Europa]] fu istituito a [[Napoli]] il 29 maggio [[1343]] per volere della [[Sancha d'Aragona (1285-1345)|regina Sancia d'Aragona]] e del vescovo [[Giovanni Orsini (vescovo)|Giovanni Orsini]].<ref>Iannitto M.T., (1999), ''La ruota della vergogna. La Santa Casa dell'Annunziata di Napoli e I figli della Madonna'', Napoli, Colonnese, p. 30</ref> A seguire il [[Pio Ospedale della Pietà]] di [[Venezia]] sorto nel 1346 per desiderio di Fra Pietruccio, un predicatore toscano giunto nella [[Repubblica di Venezia|Serenissima]]. A Firenze nel XV secolo lo [[Spedale degli Innocenti]] fu il primo istituto pediatrico specializzato per la cura dei minori orfani o abbandonati.
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Alcuni ordini religiosi cristiani si specializzarono nella cura degli orfani, a cominciare dai [[Chierici regolari di Somasca|Somaschi]] fondati nel 1535 da [[Girolamo Emiliani]], che a Milano diedero vita agli istituti dei [[Martinitt]] e de [[Le Stelline]]. Riconoscendogli il merito e l'originalità del servizio reso, [[papa Pio XI]], il 14 marzo [[1928]], proclamò Emiliani "Patrono universale degli orfani e della gioventù abbandonata".<ref>N. Del Re, BSS, vol. VI (1965), coll. 1143-1147.</ref>
A partire dal XVII-XVIII secolo grandi istituti per orfani e bambini abbandonati si diffusero in tutta Europa: [[Stora Barnhuset]] (Stoccolma, 1633), [[Det Kongelige Vajsenhus]] (Copenhagen, 1727), [[Foundling Hospital]] ([[Londra]], 1741), [[Orfanotrofio di Mosca]] (1764), ecc.
Molti orfanotrofi erano istituti di assistenza e di lavoro, che spesso degeneravano nei meccanismi di sfruttamento denunciati da [[Charles Dickens]] nel romanzo ''[[Oliver Twist]]'' (1837-39). Con il tempo l'accento si spostò sempre più sugli aspetti educativi, dando luogo anche a esperimenti pedagogici di avanguardia: dall'[[Orfanotrofio Magnolfi]] in [[Italia]] (1838) a [[L'Orphelinat Prévost de Cempuis]] (1880), fino a ''[[Boys Town]]'' (1917) negli Stati Uniti.
Con l'emancipazione si formarono anche i primi orfanotrofi ebraici: il [[Jews' Orphan Asylum]] a Londra (1831), il [[Bellefaire Orphanage]] a [[Cleveland]] (1868), il [[Jüdisches Waisenhaus Berlin]] a Berlin-Pankow (1882), ecc.
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A New York nel 1836 fu aperto il primo orfanotrofio per bambini afroamericani, il [[Colored Orphan Asylum]].
Nel corso del Novecento numerosi orfanotrofi furono istituiti in Europa e negli Stati Uniti per l'infanzia abbandonata, specialmente in conseguenza degli eventi bellici della prima e [[seconda guerra mondiale]].
Durante l'[[Olocausto]], la maggior parte degli ospiti degli orfanotrofi ebraici furono tra i primi tra i [[bambini dell'Olocausto]] a essere vittime nei campi di sterminio. Alcuni orfanotrofi tuttavia servirono come luogo di rifugio, da [[Villa Emma (Nonantola)]] in Italia a [[Château de Chabannes]] in Francia. Per gli orfani [[superstiti dell'Olocausto]] si crearono appositi centri di accoglienza che ne favorissero il recupero, il ricongiungimento familiare o l'emigrazione in Israele, come avvenne per i circa 800 [[bambini di Selvino]] ospitati in Italia nella colonia di Sciesopoli tra il 1945 e il 1948.
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* l'[[Chiesa e convento di Santa Marta|Orfanotrofio di Santa Marta]] (1816) a Siena;
* l'[[Orfanotrofio Magnolfi]] (1834) a Prato.
* l'Orfanotrofio femminile delle [[Figlie della Carità di San Vincenzo de' Paoli]] fondato da suor [[Gabriella Thevenin]], ad [[Arezzo]], nel 1870.
È difficile indicare il numero di questi istituti. Il primo censimento delle Opere Pie nel Regno d'Italia redatto nella seconda metà dell'Ottocento da [[Pietro Castiglioni]] enumera 112 ''brefotrofi'' (o "ospizi degli esposti") e 341 ''orfanotrofi''.<ref>''L'Italia economica nel 1873'', pubblicazione ufficiale della Direzione generale della statistica, Tipografia Barbèra, 1873.</ref> Si trattava per la quasi totalità di istituti promessi e gestiti da Ordini religiosi cattolici. Con l'unità d'Italia, lo Stato assunse un ruolo più diretto nella tutela dell'infanzia abbandonata e si aprirono orfanotrofi diretti anche da altre confessioni religiose. Tra di essi abbiamo:
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File:Children at crumpsall workhouse circa 1895.jpg|Un gruppo di orfani al Crumpsall Workhouse nel XIX secolo.
File:Drbarnardo.jpg|Thomas John Barnardo, il fondatore della Barnardos Home per bambini orfani.
File:Armand Pallière Dom Pedro e Dona Leopoldina 1826.jpg|L'imperatore
File:MOPC 06.jpg|Orfanotrofio Mother of Peace AIDS, Zimbabwe, 2005.
</gallery>
== Filmografia ==
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* ''[[Chiquititas]]'', serie televisiva (Argentina, 1995-2006)
* ''[[Torzók]]'', regia di [[Árpád Sopsits]] (2001)
* ''[[Boy Called Twist]]'', regia di [[Tim Greene]] (
* ''[[Italyanets]]'', regia di [[Andrey Kravchuk]] (Russia, 2005)
* ''[[Oliver Twist (film 2005)|Oliver Twist]]'', regia di [[Roman Polański]] (2005)
* ''[[Der kommer en dag]]'', regia di [[Jesper W. Nielsen]] ([[Germania]], 2006)
* ''[[Oliver Twist (miniserie televisiva 2007)|Oliver Twist]]'', miniserie TV, regia di [[Coky Giedroyc]] (UK, 2007)
* ''[[The Orphanage|El Orfanato]]'', regia di [[Juan Antonio Bayona]] (2007)
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