Francesco Straullu: differenze tra le versioni
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|Corpo =
|Specialità =
|Unità = Raggruppamento della
|Reparto =
|Anni_di_servizio = 1974-1981
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}}
Entrato nel [[1974]] nell'[[Accademia del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza]], nel [[1978]] Straullu venne assegnato al raggruppamento della [[questura]] di Roma e, l'anno successivo, promosso al grado di capitano in forza alla [[DIGOS]].<ref>{{Cita web|url=http://www.cadutipolizia.it/fonti/Polizia1981/1981straullu.htm|titolo=1981 Straullu Francesco|accesso=18 maggio 2021}}</ref>
== L'omicidio ==
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La mattina del 21 ottobre [[1981]], mentre Straullu si recava in questura per prendere servizio, a bordo dell'auto guidata dal suo autista, la guardia scelta Ciriaco Di Roma, all'altezza di [[Acilia]], località del comune di [[Roma]], i due vennero bloccati ed uccisi in un'imboscata, da un commando di terroristi dei [[Nuclei Armati Rivoluzionari]] formato da [[Alessandro Alibrandi]], [[Gilberto Cavallini]], [[Francesca Mambro]], [[Giorgio Vale]], [[Stefano Soderini]] e [[Walter Sordi]].<ref>[http://www.memoria.san.beniculturali.it/web/memoria/approfondimenti/scheda-approfondimenti?p_p_id=56_INSTANCE_J1sq&articleId=14751&p_p_lifecycle=1&p_p_state=normal&groupId=11601&viewMode=normal ''L'attentato a Ciriaco Di Roma e Francesco Straullu''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140907052924/http://www.memoria.san.beniculturali.it/web/memoria/approfondimenti/scheda-approfondimenti?p_p_id=56_INSTANCE_J1sq&articleId=14751&p_p_lifecycle=1&p_p_state=normal&groupId=11601&viewMode=normal |date=7 settembre 2014 }} su Rete degli Archivi</ref>
I neofascisti,
L'omicidio fu poi rivendicato con un volantino nel quale, i [[Nuclei Armati Rivoluzionari|NAR]], scrivevano:
{{citazione|Mercoledì 21 ottobre alle 8.50 abbiamo giustiziato i mercenari torturatori della DIGOS Straullu e Di Roma. Ancora una volta la Giustizia Rivoluzionaria ha seguito il suo corso e ciò resti di monito per gli infami, gli aguzzini, i pennivendoli. Chi ancora avesse dei dubbi circa la determinazione e la capacità dei combattenti rivoluzionari ripercorra le tappe di questo ultimo anno e si accorgerà che il tempo delle chiacchiere è finito e la parola è alle armi [...]. Non abbiamo né poteri da inseguire né masse da educare; per noi quello che conta è rispettare la nostra etica per la quale i Nemici si uccidono e i traditori si annientano. La volontà di lotta ci sostiene di giorno in giorno, il desiderio di vendetta ci nutre. Non ci fermeremo! Non temiamo né di morire né di finire i nostri giorni in carcere; l'unico timore è quello di non riuscire a far pulizia di tutto e di tutti, ma statene certi, finché avremo fiato, non ci fermeremo [...]. Mercoledì, per ultimo, è toccato a Straullu. I suoi misfatti erano ben superiori al già grave fatto di appartenere alla cricca degli aguzzini di Stato [...] ben sappiamo in che condizioni taluni camerati sono usciti dal suo ufficio, dopo ore di sevizie. Ben sappiamo le pratiche laide che adottava nei confronti delle donne dei camerati in galera. Ben sappiamo come osava vantarsi di tutto ciò. Finché la mano della giustizia l'ha raggiunto ed annientato, come non tarderà a raggiungere ed annientare chiunque lo meriti|Volantino di rivendicazione da '' Fascisteria'' di Ugo Maria Tassinari<ref>{{cita|Tassinari, 2008|p. 184}}.</ref>}}
== Onorificenze ==
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