Israele: differenze tra le versioni
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<noinclude>{{Protetta}}</noinclude>
{{in corso|alta visibilità=si|conflitti}}
{{nd}}
{{Stato
| nomeCorrente = Israele
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| paginaBandiera = Bandiera di Israele
| linkLocalizzazione = Israel (orthographic projection) with occupied territories.svg
| linkMappa = Map of Israel, neighbours and occupied territories-en.svg
| lingua =
| altrelingue = [[Lingua araba|arabo]]<ref group="N">Lingua a statuto speciale.</ref>
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| capitaleAbitantiAnno = 2019
| governo = [[Repubblica parlamentare]]
| presidente = [[
| primoMinistro = [[Benjamin Netanyahu]]
| elenco capi di stato = [[Presidenti di Israele|Presidente]]
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| superficieOrdine = 151
| superficieAcqua = ~2
| popolazioneTotale = {{M|
| popolazioneAnno =
| popolazioneOrdine =
| popolazioneDensita = 424
| popolazioneDensitaOrdine = 21
| popolazioneCrescita = 2,2%<ref name="Population of Israel on the Eve of 2023">{{Cita pubblicazione|lingua=en|titolo=Population of Israel on the Eve of 2023|url=https://www.cbs.gov.il/he/mediarelease/DocLib/2022/426/11_22_426e.pdf|editore=[[Ufficio centrale israeliano di statistica]]|data=29 dicembre 2022}}</ref>
| confini = [[Confine tra l'Egitto e Israele|Egitto]], [[Stato di Palestina]] <small>([[Barriera di separazione israeliana|Cisgiordania]], [[Barriera tra Israele e la Striscia di Gaza|Striscia di Gaza]])</small>, [[Confine tra la Giordania e Israele|Giordania]], [[Confine tra Israele e il Libano|Libano]], [[Confine tra Israele e la Siria|Siria]]
| nomeAbitanti = [[israeliani]]
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| telefono = [[+972]]
| targa =
| inno = ''[[Hatikvah]]''
| stato precedente = {{
}}
'''Israele''', ufficialmente '''Stato d'Israele''' (in [[Lingua ebraica|ebraico]]: {{Link audio|He-Medinat Israel.ogg|{{lang|he|מדינת ישראל}}}}, ''Medinat Yisra'el''; {{Arabo|دولة اسرائيل|Dawlat Isrā'īl}}), è uno [[Stato]] del [[Medio Oriente]] affacciato sul [[mar Mediterraneo]] e che confina a nord con il [[Libano]], con la [[Siria]] a nord-est, la [[Giordania]] a est, l'[[Egitto]] a sud-ovest, con i [[territori palestinesi]], ossia la [[Cisgiordania]] a est e la [[striscia di Gaza]] a sud-ovest, e il [[Mar Rosso]] a sud.<ref name="Britannica">{{Cita|''Britannica''}}.</ref>
La regione nella quale è situato Israele è stata soggetta nel tempo al dominio di numerose civiltà, tra cui [[cananei]], [[egizi]], [[israeliti]], [[filistei]], [[assiri]], [[babilonesi]], [[Impero romano|romani]], [[bizantini]], [[arabi]], [[Regno di Gerusalemme|crociati]] e [[ottomani]]. In età contemporanea la regione divenne parte del [[mandato britannico della Palestina]], periodo durante il quale fu soggetta a flussi immigratori di comunità ebraiche incoraggiate dal movimento [[Sionismo|sionista]], che mirava alla costituzione di un moderno Stato ebraico. Dopo la [[seconda guerra mondiale]], per porre rimedio agli scontri locali tra ebrei e arabi palestinesi, nel 1947 l'[[Assemblea generale delle Nazioni Unite]] approvò un [[piano di partizione della Palestina]] che prevedeva la costituzione di uno Stato ebraico e di uno arabo. Lo Stato d'Israele fu proclamato il 14 maggio 1948. Tale partizione fu però osteggiata dagli arabi palestinesi e dai vicini paesi arabi, che intervennero militarmente contro il neonato Stato israeliano; nell'ambito dello scontro si verificò l'[[esodo palestinese del 1948]]. Israele e i paesi arabi si scontrarono nei decenni seguenti in una serie di [[conflitti arabo-israeliani]]. In seguito alla [[guerra dei sei giorni]] del 1967 Israele occupò la Cisgiordania,<ref group="N">Suddivisa in seguito agli [[accordi di Oslo]].</ref> la striscia di Gaza,<ref group="N">Abbandonata in seguito al [[piano di disimpegno unilaterale israeliano]].</ref> le [[alture del Golan]] e la [[penisola del Sinai]],<ref group="N">Restituita all'[[Egitto]] in seguito agli [[accordi di Camp David]].</ref> stabilendo nei [[Territori occupati da Israele|territori occupati]] numerosi [[insediamenti israeliani]]. Lo [[Stato di Palestina]] rivendica la sovranità sulla Cisgiordania e sulla striscia di Gaza.
Il territorio è estremamente eterogeneo dal punto di vista morfologico: a ovest, lungo la fascia costiera si estende la [[pianura di Sharon]], i [[monti della Giudea]] attraversano il centro del
== Etimologia ==
Il nome dello Stato
Il documento più antico su cui apparirebbe la parola ''Israele'' è la [[Stele di Merenptah]] che parlerebbe di Israele come di uno dei tanti popoli di pastori nomadi della regione, piuttosto che di una nazione bene organizzata.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.ebonmusings.org/atheism/otarch2.html#merneptah|titolo=The Stones Speak: The Merneptah Stele|accesso=19 novembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120910143720/http://www.ebonmusings.org/atheism/otarch2.html#merneptah|urlmorto=no}}</ref> Il nome ''Israele'' viene citato anche nel Libro della [[Genesi]] ({{passo biblico|Gen|32,28|libro=no}}), dove viene raccontato l'episodio in cui Dio cambia il nome a Giacobbe, chiamandolo, per l'appunto, Israele. Un'interpretazione comune fa derivare il nome dal soprannome di [[Giacobbe]], ovvero ''Israele'' (che significa "l'uomo che vide (l'angelo di) [[Yahweh|JHWH]]"). ''Eretz Yisrael'' avrebbe dunque il significato di "Terra di Giacobbe". La grafia di questa interpretazione (ישראל) è quella più aderente alla parola Israele (ישראל).<ref>{{Cita web|autore=Giorgio Levi Della Vida|titolo=Israele|editore=[[Enciclopedia Treccani]]|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/israele_res-526de154-8bb0-11dc-8e9d-0016357eee51_%28Enciclopedia-Italiana%29/|accesso=30 novembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131203050004/http://www.treccani.it/enciclopedia/israele_res-526de154-8bb0-11dc-8e9d-0016357eee51_%28Enciclopedia-Italiana%29/|urlmorto=no}}</ref> == Storia ==
{{Vedi anche|Storia di Israele}}
=== Antichità e medioevo ===
La regione vide
La regione si convertì progressivamente al [[cristianesimo]]. Nel VII secolo l'[[Impero
=== Mandato britannico della Palestina ===
{{Vedi anche|Mandato britannico della Palestina}}
==== Il sionismo e il mandato britannico della Palestina ====
A partire dalla fine del XIX secolo il movimento [[Sionismo|sionista]] spinse molti ebrei, principalmente dall'[[Europa orientale]], a stabilirsi in Palestina, attraverso le cosiddette ''[[aliyah]]''. Il [[nuovo yishuv]] creò nei decenni una nuova realtà culturale e sociale, parallela a quella araba palestinese. Esso fondò nuove città, tra le quali [[Petah Tikva]] e [[Tel Aviv]], e avviò progetti agricoli attraverso i [[kibbutz]] e i [[moshav]]. Venne in particolare rivitalizzata la [[lingua ebraica]]. Alla fine della [[prima guerra mondiale]], la [[Società delle Nazioni]] trasferì la [[Palestina]] sotto il controllo dell'[[Impero britannico]], creando il [[mandato britannico della Palestina]]. I britannici, con la [[Dichiarazione Balfour (1917)|Dichiarazione Balfour]], si fecero promotori della costituzione di un "focolare nazionale" ebraico in Palestina. Sotto i britannici l'immigrazione ebraica dall'Europa orientale portò la popolazione ebraica a crescere enormemente, passando dalle circa {{M|80000}} unità registrate nel 1918 alle {{M|175000}} nel 1931 e alle {{M|400000}} nel 1936, causando attriti con la popolazione araba palestinese. Nel 1939 l'amministrazione britannica, in seguito delle conseguenze dei [[Moti in Palestina del 1929|moti del 1929]] e soprattutto della [[Grande rivolta araba (1936-1939)|Grande rivolta araba]], pose forti limitazioni all'immigrazione e alla vendita di terreni a ebrei. L'avvento del [[nazismo]], la [[seconda guerra mondiale]] e la Shoah portarono a un ulteriore flusso migratorio di ebrei provenienti da diverse nazioni europee.<ref name="Britannica, Palestine"/>
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==== Piano di partizione della Palestina ====
[[File:Israel-1947-1949.jpg|miniatura|Territori riconosciuti allo stato ebraico dall'ONU e conquiste di Israele del 1948-1949]]
Nel 1947 l'[[Assemblea generale delle Nazioni Unite]] propose e votò a maggioranza (33 voti a favore, 13 contro e 10 astenuti) un [[piano di partizione della Palestina]], basato sull'operato dell'UNSCOP, che previde l'istituzione di uno Stato ebraico e di uno arabo con [[Gerusalemme]] sotto controllo internazionale.<ref name="Britannica, Palestine"/> Nel decidere su come suddividere il territorio considerò, per evitare possibili rappresaglie da parte della popolazione araba, la necessità di radunare nel futuro
Tra il dicembre del 1947 e la prima metà di maggio del 1948 vi furono cruente azioni di guerra civile da ambo le parti. Il [[piano Dalet]], messo a punto dalle autorità ebraiche, aveva come scopo la difesa e il controllo del territorio del quasi neonato Stato ebraico e degli insediamenti ebraici a rischio posti di là dal confine di questo. Il piano, seppur ufficialmente solo difensivo, prevedeva comunque, tra le altre cose, la possibilità di occupare basi nemiche poste oltre il confine, e prevedeva in alcuni casi la distruzione di villaggi palestinesi e l'espulsione degli abitanti.<ref>{{Cita|Tucker|p. 721}}.</ref> Diversi storici hanno considerato il piano stesso indirettamente responsabile di massacri e azioni violente contro la popolazione palestinese, in un tentativo di [[pulizia etnica]].<ref>{{Cita libro|autore=[[Ilan Pappé]]|titolo=La pulizia etnica della Palestina|editore=Fazi Editore|città=Roma|anno=2008}}</ref> L'impatto emotivo sull'opinione pubblica del [[massacro di Deir Yassin]], effettuato da membri dell'Irgun e della Banda Stern, ebbe una forte risonanza.<ref>{{Cita|Tucker|p. 722}}.</ref>
=== Lo Stato di Israele ===
[[File:Ben Gurion 1959.jpg|thumb|left|[[David Ben Gurion]], fondatore di Israele.]]
==== Guerra arabo-israeliana del 1948 ====
▲Lo stesso 15 maggio 1948 gli eserciti di [[Egitto]], [[Siria]], [[Libano]], [[Iraq]] e [[Giordania]], attaccarono il neonato Stato di Israele. L'offensiva venne bloccata dall'[[Forze di Difesa Israeliane|esercito israeliano]], e le forze arabe vennero costrette ad arretrare. Israele conquistò centinaia di città e villaggi arabi palestinesi. Centinaia di migliaia di arabi abbandonarono il territorio, in quello che divenne l'[[esodo palestinese del 1948]].<ref>{{Cita libro|autore=[[Ilan Pappé]]|titolo=The Making of the Arab-Israeli Conflict, 1947-1951|editore=Tauris|città=Londra|anno=1992|p=92}}</ref> La [[Guerra arabo-israeliana del 1948]] si concluse con l'[[armistizio di Rodi]], che stabilì la [[Linea Verde (Israele)|Linea Verde]]. Il numero di [[rifugiati palestinesi]] provenienti dai territori controllati da Israele raggiunse le {{M|711000}} persone. I profughi si stabilirono prevalentemente in Giordania, Siria e Libano, oltreché in [[Cisgiordania]] e [[striscia di Gaza]].<ref>{{Cita|Tucker|p. 797}}.</ref> La Giordania annesse la Cisgiordania, mentre l'Egitto occupò la striscia di Gaza. Israele annesse la [[Galilea]] e altri territori a maggioranza araba conquistati nella guerra.
==== Il periodo post-indipendenza ====
Nei decenni seguenti l'indipendenza dello Stato la politica israeliana venne dominata principalmente dai [[Sionismo socialista|sionisti socialisti]] del [[Mapai]] e del [[Mapam]]; [[David Ben Gurion]] venne nominato primo ministro e [[Chaim Weizmann]] presidente. Anche se il
Gli anni 1950 furono caratterizzati da un'intensa [[austerità]].<ref>{{Cita|Tucker|p. 173}}.</ref> Le condizioni critiche dell'economia israeliana convinsero il governo israeliano a firmare con la [[Germania Ovest]] un [[Accordo di riparazioni tra Israele e Germania Ovest|accordo di riparazioni]], che finanziò le casse dello Stato ma venne accolto molto freddamente dall'opposizione.<ref>{{Cita|Tucker|p. 33}}.</ref> La società israeliana fu caratterizzata anche da forti tensioni sociali tra le istituzioni dominate dagli [[aschenaziti]] e gli immigrati [[mizrahì]], i quali denunciarono discriminazioni etniche a loro danno. In particolare il [[caso dei bambini yemeniti]] scomparsi generò una forte risonanza. Il conflitto arabo-israeliano continuò sotto forma di attacchi da parte dei [[fedayyin]] palestinesi, scontri sui confini e attraverso operazioni da parte dei servizi segreti israeliani nei paesi esteri, che culminarono nell'[[affare Lavon]].<ref>{{Cita|Tucker|p. 610}}.</ref>
==== La crisi di Suez, la guerra dei sei giorni e la guerra del Kippur ====
Nel 1956 il leader egiziano [[Gamal Abd el-Nasser]] nazionalizzò il [[canale di Suez]] e lo chiuse alle navi commerciali di Israele, cominciando nel contempo un avvicinamento all'[[Unione Sovietica]] e armandosi grazie al sostegno della [[Cecoslovacchia]]. Israele, alleato a [[Francia]] e [[Regno Unito]] intervenne militarmente, sferrando un attacco preventivo contro l'Egitto riportando numerosi successi e annettendo la striscia di Gaza e la [[penisola del Sinai]]. La [[crisi di Suez]] si risolse tuttavia grazie a una trattativa tra Stati Uniti d'America e [[Unione Sovietica]]. Nel 1967 scoppiò la [[guerra dei sei giorni]], quando Israele decise nuovamente di optare per un attacco preventivo, conquistando la Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, la striscia di Gaza, la penisola del Sinai e le [[alture del Golan]].<ref>{{Cita|Vercelli|pp. 67-70}}.</ref> Fino al 1970 il
[[File:Bill Clinton, Yitzhak Rabin, Yasser Arafat at the White House 1993-09-13.jpg|miniatura|[[Yitzhak Rabin]] e [[Yasser Arafat]] si stringono la mano e firmano gli [[accordi di Oslo]], con [[Bill Clinton]] dietro di loro, 1993|alt=Un uomo in abito scuro a sinistra stringe la mano di un uomo sorridente con il tradizionale copricapo arabo a destra. Si distingue un uomo più giovane con le braccia aperte al centro dietro di loro.]]
Nei primi anni 1970 la società israeliana fu scossa dall'attivismo politico delle [[Pantere Nere (Israele)|Pantere Nere]],<ref>{{Cita|Vercelli|p. 94}}.</ref> mentre nel 1972 si verificò il [[massacro di Monaco di Baviera]].<ref>{{Cita|Vercelli|p. 78}}.</ref> Nel 1973 Egitto e Siria attaccarono a sorpresa Israele in quella che divenne la [[guerra del Kippur]]; i due paesi arabi ebbero inizialmente la meglio ma dopo una fase di stallo le truppe israeliane riuscirono a riprendere il controllo della situazione e a rovesciare le sorti del conflitto, ricacciando egiziani e siriani di là dalle posizioni iniziali.<ref>{{Cita|Vercelli|pp. 81-83}}.</ref> Nel 1974 il movimento [[Sionismo religioso|sionista religioso]] del [[Gush Emunim]] avviò la costruzione dei primi [[insediamenti israeliani]] nei territori occupati.<ref>{{Cita|Tucker|p. 1106}}.</ref> Il dominio politico dei sionisti socialisti terminò nel 1977 in seguito alla vittoria del [[Likud]]. Nel 1978, con gli accordi di [[Camp David]], Israele si impegnò a restituire la penisola del Sinai, mentre l'Egitto si impegnò al riconoscimento dello Stato di Israele.<ref>{{Cita|Vercelli|pp. 89-91}}.</ref> Negli anni seguenti Israele venne coinvolto nella [[guerra civile libanese]], intervenendo militarmente in più occasioni e occupandone la regione meridionale fino al 2000.
====
Nel 1987 scoppiò nei territori occupati la [[prima intifada]], ai quali seguirono nel 1993 gli [[accordi di Oslo]], i quali istituirono l'[[Autorità Nazionale Palestinese]]. Nel 1991 in occasione della [[guerra del Golfo]] l'Iraq colpì Israele attraverso attacchi missilistici. Nel 2000 scoppiò la [[seconda Intifada]]. Nel 2005 le forze israeliane si ritirarono dalla [[striscia di Gaza]], lasciandola al controllo palestinese.<ref>{{Cita|Tucker|p. 384}}.</ref> Il Paese si scontrò con [[Hezbollah]] nella [[Guerra del Libano (2006)|guerra del Libano del 2006]] e a più riprese con i gruppi paramilitari palestinesi: nel 2008 con l'[[Operazione Piombo fuso]], nel 2012 con l'[[Operazione Colonna di nuvola]], nel 2014 con l'[[Operazione Margine di protezione]], nel 2021 nell'ambito della [[crisi israelo-palestinese del 2021]] ,tra il 2023 e il 2024 nel * [[Conflitto Israele-Hezbollah del 2023-2024]] , dal 7 ottobre 2023 nella [[guerra di Gaza]], nel 2025 [[Guerra Iran-Israele]].<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.france24.com/en/live-news/20231215-israel-social-security-data-reveals-true-picture-of-oct-7-deaths|titolo=Israel social security data reveals true picture of Oct 7 deaths|data=15 dicembre 2023|accesso=9 febbraio 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20231217222630/https://www.france24.com/en/live-news/20231215-israel-social-security-data-reveals-true-picture-of-oct-7-deaths|urlmorto=sì}}.</ref>
== Geografia ==
{{vedi anche|Geografia di Israele}}
[[File:MidbarYehuda01 ST 06.jpg|miniatura|Saline nel [[Mar Morto]]]]
[[File:Mount Tabor.jpg|miniatura|Visione del [[monte Tabor]]]]
[[File:Negev-2005-1.JPG|miniatura|[[Deserto del Negev]]]]
Israele si trova all'estremità orientale del Mar Mediterraneo. Il territorio sovrano internazionalmente riconosciuto, esclusi cioè tutti i territori occupati, ha una superficie di circa {{M|20 770|
=== Morfologia ===
Il territorio israeliano presenta caratteristiche eterogenee. Presenta a ovest, parallela alla costa, la [[pianura di Sharon]], che ospita la maggior parte della popolazione e i principali centri urbani. Al centro si estendono i [[monti della Giudea]], che attraversano in lunghezza tutto il
=== Idrografia ===
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=== Clima ===
Pur essendo un
=== Ambiente ===
Lo Stato d'Israele è molto attivo nella tutela dell'ambiente. In particolare il risparmio idrico rappresenta uno degli impegni principali e viene effettuato specialmente attraverso l'[[irrigazione a goccia]] e il recupero dell'acqua piovana. Fonte di buona parte delle risorse idriche del
== Società ==
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Alla fine del 2022 la popolazione israeliana era stimata a {{M|9656000}} abitanti.<ref name="Population of Israel on the Eve of 2023"/> A partire dalla fondazione dello Stato alla crescita demografica ha contribuito principalmente l'arrivo di milioni di immigrati ebrei, provenienti a ondate successive principalmente dall'Europa continentale, dai paesi arabi, dai paesi dell'ex Unione Sovietica e dal [[Nordamerica]]. La comunità araba israeliana crebbe invece grazie agli alti tassi di natalità. La maggioranza della popolazione è concentrata nell'area metropolitana del [[Gush Dan]].<ref name="Britannica"/> Secondo uno studio dell'[[OECD]] nel gennaio 2023 la popolazione israeliana aveva un'aspettativa di vita pari a 82,9 anni, che colloca Israele al 9º posto nella classifica degli [[Stati per aspettativa di vita]].<ref>{{Cita web|url=https://www.oecdbetterlifeindex.org/countries/israel/|titolo=OECD Better Life Index|lingua=en|accesso=8 gennaio 2023}}</ref>
Nel corso dell'ultimo decennio, si sono stabiliti nel
=== Composizione etnoreligiosa ===
[[File:Population of israel by religion en.svg|miniatura|Variazione delle percentuali delle varie componenti religiose della popolazione [[Israeliani|israeliana]] tra il 1949 e il 2022]]
Nel 2022 il 73,6% della popolazione era costituita da [[ebrei israeliani]], il 21,1% della popolazione da [[arabi israeliani]] e il restante 5,3% da membri di altri gruppi.<ref name="Population of Israel on the Eve of 2023"/> La componente ebraica è estremamente variegata dal punto di vista etnoculturale e religioso; la lingua ebraica, rivitalizzata nel XX secolo, e la comune identità israeliana hanno però permesso agli ebrei israeliani di costruire una nuova identità ''[[Sabra (termine ebraico)|sabra]]''. La maggior parte degli ebrei israeliani si riconosce in una delle
La principale forma di ebraismo in Israele è quella [[Ebraismo ortodosso|ortodossa]], mentre l'[[ebraismo riformato]] e quello [[Ebraismo conservatore|masoretico]] sono poco diffusi. Gli ebrei israeliani si distinguono fortemente dal punto di vista dell'osservanza religiosa e sono tendenzialmente classificati in quattro gruppi religiosi: i laici (''[[hiloni]]''), costituenti poco meno della metà degli ebrei israeliani e prevalentemente di origine aschenazita, i tradizionalisti (''masorti''), costituenti poco più di un quarto degli ebrei israeliani e prevalentemente mizrahì, i religiosi (''dati'') e gli ultraortodossi (''[[haredi]]''); questi gruppi, in particolare gli ultraortodossi, vivono perlopiù in modo segregato dagli altri; forti tensioni politiche sussistono tra le componenti laiche e quelle religiose.<ref>{{Cita pubblicazione|lingua=en|titolo=Israel’s Religiously Divided Society|url=https://www.pewforum.org/2016/03/08/israels-religiously-divided-society/|editore=[[Pew Research Center]]|data=8 marzo 2016|urlarchivio=|urlmorto=no}}</ref> Secondo una statistica internazionale del 2015 Israele rappresenta l'ottavo
=== Lingue ===
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{{vedi anche|Cultura di Israele}}
=== Folklore e cultura di massa ===
La variegata [[cultura di Israele]] deriva dalla diversità etnoculturale della sua popolazione: ebrei provenienti da tutto il mondo hanno portato con sé le proprie tradizioni culturali, dando vita a un originale ''[[melting pot]]''.<ref name ="Britannica"/> Pur essendo situato in Medio Oriente, la cultura di Israele è prevalentemente [[Civiltà occidentale|occidentale]], dal momento che i primi immigrati sionisti erano originari per la grande maggioranza dall'Europa orientale. L'immigrazione di ebrei dal resto del Medio Oriente e dal Maghreb ha generato la compresenza di elementi culturali differenti, anche se accomunati dall'identità ebraica. La comunità araba tende a vivere separata dal resto della società israeliana dal punto di vista residenziale, sociale ed educativo; vi sono infatti pochi contatti tra gli ebrei e gli arabi israeliani.<ref name="Reich-Goldberg3-4"/> Israele è il solo
=== Musica ===
La [[musica israeliana]] rivela influenze da tutto il mondo: la scena musicale offre vari tipi di musica come la musica [[jazz]], [[Musica pop|pop]], [[rock]] e [[Musica classica|classica]]. Un importante fonte di influenza nella musica israeliana lo rivestirono il [[klezmer]] e la musica dell'Europa orientale; la più celebre delle canzoni folcloristiche israeliane è ''[[Hava Nagila]]''. Tra le orchestre, la più prestigiosa del
Tra i cantanti israeliani più noti a livello internazionale si citano [[
=== Cinema ===
{{Vedi anche|Cinema israeliano|Film israeliani proposti per l'Oscar al miglior film straniero}}
Diversi film israeliani hanno ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali come [[Clara Hakedosha]] (1996), con la co-regia di [[Ari Folman]] e [[Ori Sivan]]; di [[Ari Folman]]
=== Letteratura ===
{{Vedi anche|Letteratura israeliana}}
[[File:Hayyim Nahman Bialik 1923.jpg|thumb|left|[[Haim Nachman Bialik]], il poeta nazionale di Israele.]]
La [[letteratura israeliana]] trae le proprie radici radici dalla rivitalizzazione della [[lingua ebraica]], promossa da [[Eliezer Ben Yehuda]] nella seconda metà del XIX secolo, e si
=== ''Mass media'' ===
Tra i maggiori quotidiani israeliani spiccano il ''[[Jerusalem Post]]'', ''[[Haaretz]]'', ''[[Maariv]]'', ''[[Yediot Aharonot]]'', ''[[HaTzofe]]'', ''[[Globes]]'', ''[[Israeli]]'', ''[[Israel HaYom]]'' e ''[[Yated Neeman]]''. Sono attive numerose emittenti televisive e radiofoniche; la televisione pubblica è gestita dalla [[Israeli Public Broadcasting Corporation]].
All'inizio del 2009, [[Reporter Senza Frontiere]] nel suo Press freedom index
=== Archeologia, architettura e patrimoni dell'umanità ===
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Il sistema scolastico israeliano è suddiviso in cinque settori: statale (''mamlachti''), statale religioso (''mamlachti dati''), indipendente religioso (''[[Chinuch Atzmai]]''), arabo e privato; il primo è il più diffuso, il secondo è frequentato dalle famiglie [[Ebraismo ortodosso moderno|ebraiche ortodosse moderne]] e da quelle sioniste religiose ed enfatizza le materie religiose, il terzo è frequentato dagli ebrei ultraortodossi ed è incentrato sullo [[studio della Torah]], mentre il quarto è indirizzato agli arabi israeliani ed è in lingua araba. L'obbligo scolastico si estende dai 3 ai 18 anni, diviso in scuola materna, primaria (1º-6º), media (7º-9º) e superiore (10º-12º), al termine del quale si sostiene un esame di maturità, al seguito del quale si ottiene il [[bagrut]]. Israele ha il più alto tasso di durata degli studi e di scolarizzazione del Medio Oriente, e in Asia è al vertice con [[Corea del Sud]] e [[Giappone]]. Israele dispone di nove [[università]] pubbliche: il [[Technion]], l'[[Università Ebraica di Gerusalemme]], la più antica, istituita nel 1918, l'[[Istituto Weizmann]], l'[[Università Bar-Ilan]], l'[[Università di Tel Aviv]], [[Università Ben Gurion del Negev]], l'[[Università di Ariel]], l'[[Università di Haifa]] e la [[Open University of Israel]].<ref>{{Cita|Reich-Goldberg|pp. 151-153}}.</ref> Vi è poi l'[[Università Reichman]], di tipo privato. Vi sono poi decine di college.
Nel rapporto dell'Adva Center del maggio 2011 vengono evidenziate disparità caratteristiche della società israeliana.<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Shlomo Swirski|url=http://www.adva.org/uploaded/Israel%20in%20a%20nutshell.pdf|formato=pdf|titolo=Israel in a Nutshell A Different Introduction to Present Day Israeli Society and Economy|editore=Adva Center|data=maggio 2011|accesso=19 novembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120117071755/http://www.adva.org/uploaded/Israel%20in%20a%20nutshell.pdf|urlmorto=no}}</ref> Tra i vari gruppi etnoreligiosi del
=== Scienza e tecnologia ===
La scienza riveste un ruolo primario nella società israeliana. Il
==== Energia nucleare ====▼
L'interesse israeliano per l'[[energia nucleare]] cominciò fin da prima della nascita dello Stato. Il governo dette importanza alla ricerca sull'energia nucleare fin dal 1949 quando istituì l'Istituto Weizmann e cominciò a sviluppare la propria tecnologia nucleare negli anni 1950 con il sostegno francese, costruendo un reattore nucleare a [[Dimona]] nel 1964. Gli israeliani realizzarono le loro prime armi nucleari nel 1966. Israele si rifiutò di sottoscrivere il [[trattato di non proliferazione nucleare]]. L'esistenza dell'arsenale nucleare israeliano venne confermata nel 1986 dal tecnico nucleare israeliano [[Mordechai Vanunu]]. Secondo l'opinione di vari esperti nel 1979 Israele collaborò con il [[Sudafrica]] nello sviluppo di armi nucleari, in quello che divenne noto come [[incidente Vela]].<ref>{{Cita|Tucker|p. 745}}.</ref>▼
=== Festività nazionali ===
Riga 219 ⟶ 214:
|-
|}
* l 15º giorno di [[Av (mese)|Av]] del calendario ebraico si celebra il Tu B'Av (in ebraico: ט"ו באב), il giorno dell'[[amore]], simile alla [[San Valentino (festa)|Festa di San Valentino]].{{Non chiaro|2=Ed è festa nazionale?}}
=== Gastronomia ===
Riga 228 ⟶ 223:
{{F|Israele|maggio 2023}}
[[File:Bursa05.jpg|thumb|Il Diamond Exchange District a [[Ramat Gan]], distretto finanziario di Tel Aviv.]]
L'[[economia di Israele]] è di tipo [[Economia mista|misto]] e il
=== Agricoltura ===
Dotato di scarse risorse idriche, il
=== Industria ===
Le risorse minerarie ed energetiche sono quasi inesistenti, dal momento che il sottosuolo è privo di materie prime. Sia il carbone, sia il petrolio sono importati; il petrolio proviene quasi esclusivamente dall'Egitto. Un oleodotto lungo 260 km collega Eilat con Ashkelon. Molto utilizzata è l'energia solare, che copre il fabbisogno del 27% della popolazione come fonte di riscaldamento. Il settore industriale israeliano si è da sempre caratterizzato per la presenza di piccole aziende nei settori tradizionali e di poche grandi aziende in quelli della tecnologia avanzata. I principali settori industriali israeliani sono rappresentati dai settori dell'alta tecnologia, metallurgico, elettronico, biomedico, agricolo,
=== Trasporti ===
Per quanto riguarda i trasporti e le comunicazioni, un'articolata rete di strade unisce le varie parti del
=== Turismo ===
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* Legge fondamentale sull'economia dello Stato (1975)
* Legge fondamentale sull'esercito (1976)
* [[Legge su Gerusalemme|Legge fondamentale su Gerusalemme capitale di Israele]] (1980)
* Legge fondamentale sul potere giudiziario (1984)
* Legge fondamentale sullo ''State Comptroller'' (1988)
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{{vedi anche|Condizione della donna in Israele|Diritti LGBT in Israele}}
Israele è una democrazia in cui trovano riconoscimento i [[diritti civili]] e [[diritti politici|politici]], di [[Libertà di manifestazione del pensiero|libertà d'espressione]]<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.rsf.org/rubrique.php3?id_rubrique=639|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061101161142/http://www.rsf.org/rubrique.php3?id_rubrique=639|titolo=Annual Worldwide Press Freedom Index 2006|editore=[[Reporter Senza Frontiere|Reporters Sans Frontières]]|urlmorto=sì}}</ref> e di [[economia di mercato]].<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.heritage.org/research/features/index/country.cfm?id=israel|titolo=Index of Economic Freedom 2007 - Israel|editore=The Heritage Foundation|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070715144216/http://www.heritage.org/research/features/index/country.cfm?id=Israel}} {{non chiaro||il link punta a una pagina di ricerca}}</ref> Israele, se considerato senza i territori occupati, è classificato come "libero" da [[Freedom House]]; nel 2014 il punteggio era 2 per le libertà civili e 1 per i diritti politici, dove 1 è la situazione migliore e 7 la peggiore.<ref>{{cita web|url=https://freedomhouse.org/report/freedom-world/2014/israel-0#.VD7WUXV_veS|titolo=Israel|editore=[[Freedom House]]|lingua=en|accesso=15 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141021055502/http://freedomhouse.org/report/freedom-world/2014/israel-0#.VD7WUXV_veS|urlmorto=no}}</ref> Israele è considerato un esempio di [[democrazia etnica]], in cui
Lo status personale dei cittadini, tra i quali la disciplina matrimoniale e il divorzio, è rimesso alle rispettive confessioni religiose, le cui autorità esercitano la relativa giurisdizione; non esiste il matrimonio civile.<ref>{{Cita|Reich-Goldberg|p. 446}}.</ref> Lo Stato riconosce i matrimoni officiati dalle autorità ebraiche ortodosse, musulmane, cristiane e druse. Questo sistema genera forti tensioni tra le componenti laiche e quelle religiose, dal momento che non permette i matrimoni misti; inoltre le leggi della [[Halakha]] non permettono a numerose coppie israeliane di sposarsi. La giurisdizione israeliana prevede però il riconoscimento dei matrimoni esteri, pertanto numerose coppie israeliane si sposano ogni anno nella vicina [[Cipro]].<ref>{{Cita|Dowty|pp. 83-84}}.</ref> Lo
La [[pena di morte in Israele]] dal 1954 è in vigore unicamente per i reati di [[genocidio]] e altri [[crimini contro l'umanità]], [[crimini di guerra]], [[alto tradimento]], crimini contro il popolo ebraico e tradimento militare,<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Dennis Rapps, Robert L. Weinberg, Nathan Lewin, Alyza D. Lewin|url=http://www.jlaw.com/Briefs/capital2.html|titolo=No. 99-6723 In the Supreme Court of the United States|editore=Jewish Law|p=2|accesso=19 novembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091105092848/http://www.jlaw.com/Briefs/capital2.html|urlmorto=sì}}</ref> quando ritenuta giusta dal tribunale: è stata applicata solo una volta, nel 1961, nei confronti del criminale [[nazista]] [[Adolf Eichmann]].<ref>{{Cita|Reich-Goldberg|p. 156}}.</ref> Anche un altro nazista, [[John Demjanjuk]], fu condannato a morte nel 1988, ma il verdetto fu annullato nel 1993.<ref>{{Cita|Reich-Goldberg|p. 134}}.</ref> Questi due casi, tra l'altro di cittadini stranieri, sono le uniche sentenze pronunciate contro civili. Ci sono state alcune condanne di militari, ma nessuna è stata eseguita.
Il 19 luglio 2018 viene approvata la «Legge fondamentale: Israele quale Stato nazionale del popolo ebraico»<ref name=Limes>[https://www.limesonline.com/rivista/la-fondamentale-legge-di-israele-14631880/ Alon Harel, LA FONDAMENTALE LEGGE DI ISRAELE, Limes, Pubblicato in: Israele, lo Stato degli ebrei - n°9 - 2018]</ref>. Con questa legge viene rafforzato il carattere [[giudaismo|giudaico]] dello Stato di Israele<ref name=Limes/>. Secondo i critici si tratta di una evoluzione [[autoritarismo|autoritaria]] e [[democrazia illiberale|illiberale]]<ref name=Limes/>.
=== Suddivisione amministrativa ===
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!Densità<br />(ab./km²)
|-
|[[Distretto Settentrionale (Israele)|Settentrionale
|[[Nazaret]]
|align="right"|{{TA|73.659}}
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|align="right"|1.056,71
|-
|[[Distretto Centrale (Israele)|Centrale
|[[Ramla]]
|align="right"|{{TA|65.300}}
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|align="right"|1.449,39
|-
|[[Distretto Meridionale (Israele)|Meridionale
|[[Be'er Sheva]]
|align="right"|{{TA|194.800}}
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|align="right"|77,78
|-
|[[Giudea e Samaria]]<ref group="N">[[Territori occupati da Israele|Territorio occupato da Israele]]</ref>
|[[Ariel (città)|Ariel]]
|align="right"|{{TA|118.400}}
|align="right"|{{TA|5.860}}
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]]
Lo Stato di Israele è riconosciuto da 167 paesi membri delle Nazioni Unite su 193. Il paese fu ammesso alle Nazioni Unite nel 1949. A causa del conflitto arabo-israeliano, Israele non è riconosciuto dai seguenti
==== Territori occupati ====
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[[File:RamallahCheckpoint.JPG|miniatura|Posto di blocco israeliano nei pressi di [[Ramallah]]]]
Varie organizzazioni non governative, tra le quali [[B'Tselem]], [[Human Rights Watch]] e [[Amnesty International]], hanno criticato le politiche israeliane nei territori occupati, paragonandole all'[[apartheid]].<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Miriam Berger|titolo=Amnesty International, joining other human rights groups, says Israel is 'committing the crime of apartheid'|pubblicazione=[[Washington Post]]|data=1º febbraio 2022|url=https://www.washingtonpost.com/world/2022/02/01/amnesty-international-joining-other-human-rights-groups-says-israel-is-committing-crime-apartheid/}}</ref> La presenza israeliana ha comportato infatti varie restrizioni al movimento dei palestinesi attraverso l'istituzione di centinaia di posti di blocco,<ref>{{Cita|Tucker|p. 75}}.</ref> di un [[Regime israeliano dei permessi in Cisgiordania|sistema di permessi]] e della [[barriera di separazione israeliana]];<ref>{{Cita|Tucker|p. 517}}.</ref> le autorità israeliane hanno in più occasioni demolito o confiscato proprietà immobiliari palestinesi<ref>{{Cita|Tucker|p. 1487}}.</ref> e migliaia di detenuti palestinesi sono trattenuti nelle carceri israeliane per motivazioni politiche,<ref>{{Cita|Tucker|p. 35}}.</ref>
==== Status di Gerusalemme ====
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== Forze armate ==
Le [[Forze di difesa israeliane]] rappresentano le forze armate del
I giovani israeliani, sia maschi che femmine, sono chiamati alle armi all'età di 18 anni. Il servizio di leva dura tre anni per gli uomini e due per le donne. A seguito del servizio obbligatorio, gli uomini israeliani diventano parte delle forze di riserva. Sono esonerati i cittadini arabi musulmani e cristiani e coloro che non possono servire per motivazioni religiose.<ref>{{Cita|Reich-Goldberg|p. 270}}.</ref> È attivo un servizio civile, il [[Sherut Leumi]], alternativo al servizio militare.<ref>{{Cita|Reich-Goldberg|p. 189}}.</ref> Israele non dispone nel suo ordinamento di una legge sull'obiezione di coscienza e i disertori (conosciuti anche come ''[[refusenik]]'') possono andare contro pene detentive; sono però esonerati i pacifisti solo se giudicati tali da una speciale commissione non militare.
▲== Energia nucleare ==
▲L'interesse israeliano per l'[[energia nucleare]] cominciò fin da prima della nascita dello Stato. Il governo dette importanza alla ricerca sull'energia nucleare fin dal 1949 quando istituì l'Istituto Weizmann e cominciò a sviluppare la propria tecnologia nucleare negli anni 1950 con il sostegno francese, costruendo un reattore nucleare a [[Dimona]] nel 1964. Gli israeliani realizzarono le loro prime armi nucleari nel 1966. Israele si rifiutò di sottoscrivere il [[trattato di non proliferazione nucleare]]. L'esistenza dell'arsenale nucleare israeliano venne confermata nel 1986 dal tecnico nucleare israeliano [[Mordechai Vanunu]]. Secondo l'opinione di vari esperti nel 1979 Israele collaborò con il [[Sudafrica]] nello sviluppo di armi nucleari, in quello che divenne noto come [[incidente Vela]].<ref>{{Cita|Tucker|p. 745}}.</ref>
== Sport ==
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Sebbene sia collocato in [[Asia]], Israele fa parte dei [[Comitati Olimpici Europei]], pertanto, per tutti gli sport, gareggia nelle competizioni europee e a livello internazionale partecipa come nazione europea. Il principale sport nazionale è il [[Calcio (sport)|calcio]]. Il [[campionato israeliano di calcio]] è gestito dalla [[Federazione calcistica d'Israele]], affiliata dal 1929 alla [[FIFA]] e dal 1994 all'[[UEFA]], in seguito alla sua espulsione dall'[[Asian Football Confederation|AFC]] su pressione dei paesi arabi. Le squadre calcistiche israeliane partecipano alle [[coppe calcistiche europee]], e la [[Nazionale di calcio d'Israele|nazionale di calcio]] disputa le qualificazioni al [[Campionato mondiale di calcio]] con le altre selezioni europee, oltre a prendere parte alle qualificazioni al [[Campionato europeo di calcio]]. Durante il periodo di iscrizione della Federazione calcistica d'Israele all'AFC, la nazionale di calcio vinse la [[Coppa d'Asia 1964]].
Molto popolare in Israele è anche la [[pallacanestro]]. La [[Federazione cestistica d'Israele]], iscritta alla [[Federazione Internazionale Pallacanestro|FIBA]] dal 1939, è affiliata alla [[FIBA Europe]]. La [[Nazionale maschile di pallacanestro d'Israele|nazionale di pallacanestro]] vanta una partecipazione ai [[Pallacanestro ai Giochi olimpici|giochi olimpici]], due ai [[Campionato mondiale maschile di pallacanestro|mondiali]], nonché 25 presenze agli [[FIBA EuroBasket|europei]]. [[Israele ai Giochi olimpici]] si distinse per il [[judo]], (la prima medaglia per Israele venne proprio da questa disciplina con [[Yael Arad]] che vinse la medaglia d'argento a Barcellona 1992') che guadagnò popolarità tanto da rivaleggiare con il calcio per numero di praticanti, tanto da essere definito da alcuni sport nazionale.<ref>{{Cita news|url=http://www.timesofisrael.com/after-judo-medals-israel-basks-in-success-of-new-national-sport|titolo=After judo medals, Israel basks in success of new ‘national sport’|pubblicazione=[[The Times of Israel]]|lingua=en|accesso=30 agosto 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170830201501/http://www.timesofisrael.com/after-judo-medals-israel-basks-in-success-of-new-national-sport/|urlmorto=no}}</ref> Importanti risultati sono stati colti dallo sport israeliano nella [[Vela (sport)|vela]], in particolare con [[Gal Fridman]], primo vincitore di una medaglia d'oro olimpica per Israele e medaglia d'oro ai campionati mondiali di windsurf. Sistema di combattimento diffuso in tutto il mondo e originatosi in Israele è il [[Krav Maga]], utilizzato anche da operatori della forze di sicurezza.
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro|lingua=en|autore=Spencer C. Tucker|titolo=The Encyclopedia of the Arab-Israeli Conflict: A Political, Social, and Military History|url=https://www.google.it/books/edition/The_Encyclopedia_of_the_Arab_Israeli_Con/YAd8efHdVzIC?hl=it&gbpv=1|editore=ABC-
* {{Cita libro|lingua=en|autore=Alan Dowty|titolo=Critical issues in Israeli society|url=https://www.google.it/books/edition/Critical_Issues_in_Israeli_Society/MEE2Erm6qIMC?hl=it&gbpv=1|editore=Praeger Publishers|anno=2004|ISBN=9780275973209|cid=Dowty}}
* {{Cita libro|lingua=en|autore=Daniel Jacobs|autore2=Shirley Eber|autore3=Francesca Silvani|titolo=Israel and the Palestinian Territories: The Rough Guide|url=https://www.google.it/books/edition/Israel_and_the_Palestinian_Territories/TRc9ea_CKOUC?hl=it&gbpv=1|editore=[[Rough Guides]]|anno=1998|ISBN=9781858282480|cid=Jacobs-Eber-Silvani}}
* {{Cita libro|lingua=en|autore=Bernard Reich|autore2=David H. Goldberg|titolo=Historical Dictionary of Israel|url=https://www.google.it/books/edition/Historical_Dictionary_of_Israel/S97dDAAAQBAJ?hl=it&gbpv=1|editore=[[Rowman & Littlefield|Rowman & Littlefield Publishers]]|anno=2016|ISBN=9781442271852|cid=Reich-Goldberg}}
* {{Cita libro|autore=[[Claudio Vercelli]]|titolo=Breve storia dello
== Voci correlate ==
{{
* [[Autorità locale (Israele)]]
* [[Città di Israele]]
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* [[Letteratura israeliana]]
* [[Politica di Israele]]
{{Colonne spezza}}
* [[Presidenti di Israele]]
* [[Primi ministri di Israele]]
Riga 416 ⟶ 411:
* [[Turismo in Israele]]
* [[Palestina]]
{{Colonne spezza}}
* [[Stato di Palestina]]
* [[Conflitto israelo-palestinese]]
Riga 426 ⟶ 422:
* [[Territori occupati da Israele]]
* [[Insediamenti israeliani]]
{{
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Britannica|id=place/Israel/History|name=Israel|cid=''Britannica''}}
* {{Cita web|lingua=en|titolo=Israel|url=https://www.cia.gov/the-world-factbook/countries/israel/|sito=[[CIA World Factbook]]|cid=''CIA World Factbook''}}{{Collegamenti esterni}}
{{Asia}}
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